Perché quando va a questi eventi vuole portarsi a casa sempre un ricordo e così vede una bancarella abusiva che vende maglie della pelle, della “Fruit of the loom” tarocche, con le foto dei tennisti attaccate con la pressa a caldo e chiede al tipo che le vende “non avete la maglia ufficiale delle “Nitto Finals”?” “si, si! aspetti che gliela vado a prendere”. Va nel furgone da rapimenti della Wolkswagen con i vetri oscurati dietro al banco, e prende una maglia di un colore agghiacciante con scritto, sul petto, “Panificio Nitto”, probabilmente usata da qualche fidelizzato della ’ndragheta in un torneo di calcio dei condomini delle Vele di Scampia pluripregiudicato agli arresti domiciliari in permesso premio, e gli dice “eccola qua. Edizione speciale firmata da Sinner e Berrettini”. Attila la guarda e fa “ma dove sono le firme?” “qua…” prende un pennarello e firma “Matteo Berrettini”, poi chiama su cuggino, capo storico delle cosche camorristiche che governano le piazze dello spaccio di Secondigliano, e gli dice “firma qui: scrivi Jannick Sinner”. Tarzan, che è il salvavita ufficiale di Attila, si sente in dovere di intervenire, anche se, in questo caso non è a rischio la vita di Attila e gli dice “scusa eh, ma non hai visto che le firme sulla maglia le hanno messe quei due della ’ndragheta?” e Attila “eh si, Sinner e Berrettini” “ah, secondo te quei due sono SInner e Berrettini? E che cazzo ci fanno Sinner e Berrettini a vendere maglie in un banchetto abusivo fuori dal palazzetto” “non lo so, ma se hanno firmato coi loro nomi, sono per forza loro”. Il Napoletano prende la palla al balzo e fa “eh non solo, se vuole puo’ fare anche un selfie con noi, così lo mette sul suo profilo Instagram e con la maglia sono 250 euro”. Attila, che quando partecipa a questi eventi, oltre a non capire più un cazzo, non dà più valore ai soldi, paga e prende la maglia tutto soddisfatto. Tarzan allarga le braccia e, sconsolato, fa “beh, io ci ho provato”. Intanto si son perse le tracce del Macellaio dell’Est. Gruvi fa “ma dove è finito Dan?”, poco dopo arriva con due carrelli dell’Esselunga pieni di rame e fa “ho saputo che non avevate comprato i biglietti, coì’ ho fatto un salto alla stazione e ho preso questo, così possiamo comprarli dai bagarini”. Solo che i bagarini non accettano il rame come forma di pagamento come a Bucarest, e allora, per pagare i biglietti visto che nessuno ha contanti, tocca a Baresi firmare cambiali decennali, per dei biglietti che però valgono anche per le partite dell’indomani. Peccato che non sono per le Nitto Finals, ma per il torneo del Circolo tennistico delle “Tre valli Monregalesi” over 60. Così si va a vedere l’incontro tra un geometra di 68 anni, stressatissimo dal lavoro che contesta ogni decisione del giudice di sedia e sfusta racchette come Nick Kyrgios, e un operaio metalmeccanico di 69, incazzatissimo perché non è potuto ancora andare in pensione e sfoga tutta la sua rabbia servendo prime palle a 220 km orari, come Medvedev. La partita dura anche 4 ore e un quarto, perché vanno al 5° set e non c’è tie-break come a Wimbledon. Ci se ne potrebbe anche andare, ma avendo pagato i biglietti un botto, si sta fino alla fine, e per lo stesso motivo, si decide di andare a vedere anche gli incontri dell’indomani. Attila va a cercare l’albergo e torna dicendo “sono quasi tutti pieni a causa delle Finals. Ma sono riuscito a trovarne uno con bagno in camera e colazione compresa, per 75 euro” e il Miche “col cazzo, io non spendo tutti quei soldi per vedere una partita di tennis tra un architetto e un commercialista domani pomeriggio” e Attila “infatti immaginavo Miche, così per te ne ho trovato un altro di albergo, che costa solo 20 euro a notte.  Si chiama “Auschwitz” non sarà un cinque stelle, ma fanno la pizza col forno a legna e ci sono le docce in ogni camera. Vedrai che impari tante cose” e il Miche “Auschwitz...mi sembra di averlo già sentito. Hanno mica una squadra di calcio di seconda divisione Tedesca?” ”si, si Miche. Si chiama Gestapo, lotta sempre per la promozione ma non è mai riuscita a salire, così ha invaso il campionato Polacco di prima divisione e dal '43 al '45 hanno partecipato al loro campionato. Poi però giocavano un po' troppo "duro" e così, nel ’45 le squadre Americane si sono iscritte anche loro a quel campionato li hanno battuti e fatti retrocedere, così sono tornati a giocare in Germania" e il Miche “ahhhh, si mi ricordo. Giocavano con la maglia completamente nera e, come simbolo avevano due segmenti incrociati…” ”svastica, Miche, si chiama svastica” ”ah, svastica. E il presidente come si chiamava? Aspetta che me lo ricordo, ce l’ho sulla punta della lingua….” ”Hitler, il Presidente si chiamava Hitler, l’allenatore Priebke e il direttore sportivo Himmler. Avevano due attaccanti fortissimi Goering e Goebbles. Pensa che alcuni di questi anche adesso che hanno più di 90 anni, sono cercati ancora dai cacciatori di naz….di talenti, di talenti. Il campo di casa era il “Dachau” e conteneva 6 milioni di persone” e il Miche “così tante?" ”si, ed era sempre tutto esaurito, pensa un po’. Ogni mese facevano migliaia di nuovi abbonati” ”ma se era tutto esaurito come facevano a starci?” ”sai molti morivano e lasciavano il posto ai loro figli e ai loro nipoti” ”ahhhhh, si tramandavano il posto di generazione in generazione” ”eh si eh Miche. Erano posti a cui tenevano molto!” ”e la Gestapo cosa aveva vinto in quel periodo?” ”aveva vinto la coppa del Reich, in finale con una squadra Israeliana” ”la Copa del Rey non è Spagnola?" ”ho detto Coppa del Reich, non del Rey!! Ma subì una storica sconfitta contro il Norimberga che, praticamente li condannò al fallimento” ”cazzo, non me le ricordo tutte queste cose” e Attila “cosa ci vuoi fare….da buon tifoso della Germania puoi anche negare che siano successe. Comunque vacci Miche, vedrai che è un bell'albergo e ti insegna qualcosa.". Gli altri vanno nell’albergo trovato da Attila. Visto che sono camere doppie, siccome ci si sta sul cazzo tutti, gli “accoppiamenti” vengono sorteggiati con la “ruota dei ravioli”. Baresi finisce in camera con Attila e fa “beh, poteva andarmidi peggio. Io ho il sonno leggero e se finivo con Peste Nera che tossisce tutta la notte, non avrei dormito niente. Solo che il Barre non sa che Attila, da piccolo, mentre giocava a pallone nel corridoio di casa, per andare a recuperarlo che era finito nel bagno, ha dato una facciata paurosa nel water che gli ha spostato la cartilagine del naso e gli si è calcificata storta, così quando dorme, “raglia” come un asino. Baresi le prova tutte per farlo smettere. Prima prova con quei classici rumori con la bocca che fanno le mogli quando il loro marito russa. Poi gli ha ficcato due dita nel naso rischiando di soffocarlo e fargli venire una trombosi cerebrale, e poi ha pensato anche alla soluzione più drastica ….cuscino in faccia e, con le leggi Italiane, tornare libero per buona condotta dopo neanche un anno di reclusione, ma gli sembrava eccessivo. Così non ha dormito neanche un minuto. Si è presentato nella sala a far colazione e Zico gli ha detto “buongiorno Barre….dormito bene?”. Baresi non ha neanche risposto. In preda a tic nervosi incontrollabili ha preso la brocca del caffe bollente per versarselo nella tazza, ma se lo è versato sul braccio, provocandosi ustioni di primo grado guaribili in 40 giorni. Si è deciso così, di tornare direttamente a casa senza andare a vedere le partite. Al venerdì non c’è, naturalmente, il Miche e viene Dan. Lo Zar fa “io scommetto che il ladro di rame si rompe il ginocchio, voi su chi scommettete?” e Zico “io ho visto Tarzan molto in difficoltà fisicamente sul finire della partita di venerdi scorso. Io scommetto su uno strappo ai polpacci di peste nera” e JBL “io invece, visto che si è fatto la seconda dose, dico una bella trombosi cerebrale per Attila”. Per il risultato sportivo, dopo che ci si era concentrati sul fatto dello Zar che per tre partite consecutive non aveva segnato e su quando sarebbe tornato al gol, adesso che venerdì scorso ne ha messi tre, l’attenzione si sposta sul fatto che Baresi segni questo benedetto primo gol stagionale. Perché sono ormai 5 partite che Attila dice che è “maturo”, ma per ora è rimasto sull’albero e se il Barre non si decide a raccoglierlo, finirà per marcire. Così per farcela, il “Torero di Barcellona” va a giocare di punta!!! con Zico, mentre restano dietro Tarzan e  Zapatone. Questa mossa a sorpresa mette un po’ in difficoltà gli avversari che per i primi minuti non ci capiscono di verso. E’ Attila che si trova a marcare il Vecchio, come direbbe Giovanni Storti “eh, ma qui si sta ribaltando la situazione”. Ma i Fluo non approfittano di questo sbandamento iniziale e Dan dà la “sveglia” ai suoi. Si scarta mezzo mondo, rischia più volte di far vincere la scommessa allo Zar facendosi saltare il ginocchio, si allarga per trovare il “buco” e quando vede lo spazio tira un vibrocostipatore nell’angolino per l’1-0. Già che si sta ribaltando la situazione, Tarzan si adegua e va in attacco. Arriva al limite dell’area e prova un passaggio in area per Zico, la palla picchia sul braccio di Attila, che però ce l’ha lungo il corpo, il rigore ci potrebbe anche stare, come anche no, ma Tarzan, che ha tirato, non se ne è accorto. Solo Baresi prova a dire che è rigore e come tutta risposta, all’azione successiva, Attila gli tira una pallonata nella mano che gli gira il pollice e gli dice “allora? Questo è fallo?!!” e Baresi “no, questo è una bella denuncia che mi hai fatto “uscire” il pollice”. Krajiceek avanza sulla fascia, gli si fa incontro Gruvi e Krajiceek, invece di tirargli una bordata addosso, come fa di solito, da buttare lui e il pallone dentro alla porta, l’appoggia per Attila che deve solo spingerla in rete 2-0. Krajiceek torna a centrocampo senza dire una parola, Attila lo spinge e gli dice “ma non fare il duro. Hai fatto un bell’assist, vieni qua” e Krajiceek “e poi io sono quello che non passa i palloni!!”. La sfida tra lo Zar e Zapatone sta sempre salendo di tono e di livello. I due si affrontano a centrocampo come se non ci fosse un domani. Combattono, si spingono, si danno delle legnate solo per sradicare il pallone dai piedi dell’avversario ed è tutto molto spettacolare. Il primo round se lo aggiudica lo Zar, quando mette dentro il gol del 3-0. A questo punto Zico si sposta in avanti e ha subito l’occasione per fare gol. Arriva davanti a Pietro e prova a saltarlo, Psyco arriva con un secondo di ritardo sul pallone e tocca Zico. Anche qui ci potrebbe stare il rigore, ma Pietro, come Attila poco prima, vedendo che Zico non lo chiede sta zitto e non lo concede ma si possono considerare due “furti” che però, nella serata della prima puntata della stagione finale di “Gomorra”, si possono considerare una sorta di omaggio alla serie. Poi, tra l’altro, se ci fosse stato un rigore, l’avrebbero fatto tirare al Barre per fargli fare il suo primo gol stagionale, ma visto quelli che si mangerà più avanti nella partita, è stato meglio non avergli dato i rigori, perché li avrebbe tirati come Jorginho. La temperatura si è abbassata rispetto a venerdì scorso, e lo Zar si e messo un bello scalda collo che lo fa sembrare un rapinatore di banche degli anni ’70 tipo “Quel pomeriggio di un giorno da cani”. Quando Tarzan va a contrastarlo, sfregando sulla sua maglia, lo scaldacollo fa una scintilla, Tarzan lo guarda male e gli fa “ma cos’è? acrilico? Stai attento che prendi fuoco e ti risvegli in un’urna”. Dopo numerosi tentativi di Zapatone, che ha sempre trovato Pietro a negargli la soddisfazione del gol, alla fine riesce a trovare il varco giusto e a segnare il 3-1. Il gol di Zapa dà entusiasmo alla squadra. Baresi arriva al limite dell’area, ma invece di tirare la passa, male, e l’azione sfuma. Attila gli dice “ma se vuoi fare il primo gol, devi tirare!”. Così, quando Zico va sul fondo e la mette in mezzo proprio per il Barre, l’uomo bicentenario tira, ma la prende come non sa neanche lui e la butta a bagasce, creando i primi nervosisismi a Zico. Ma, poco dopo, ancora Zico vede il Barre libero in area, palla con il “contagiri”, il Conte la vede arrivare e pensa “questa volta lo faccio”, si coordina, piega in avanti il corpo, appoggia il piede sinistro, carica il destro e…..manca clamorosamente il pallone che gli passa in mezzo alle gambe. Zico gli dice “e va beh, però questo non puoi sbagliarlo, cazzo”. A questo punto la cosa diventa un ossessione. Baresi sta fisso davanti, riceve un pallone, si accentra e stavolta tira anche bene, sembra fatta, ma Pietro glielo butta nel culo andando a deviare con il piede in maniera incredibile. Baresi fa “ma cazzo, non puoi fare queste cose! devi aver rispetto per gli anziani!”. Tre occasioni sbagliate, si è ampiamente andati oltre la famosa “legge del calcio” che dice “gol sbagliato, gol subito” e infatti ci pensa lo Zar ad applicarla. Scarpata all’angolino di sinistro e 4-1. Poi è il Macellaio dell’est che fa doppietta in pochi minuti e chiude il primo set 6-1. Sembra non ci sia storia, ma Zico accende i motori. Comincia a saltare avversari come birilli, in particolare umilia ripetutamente Attila con doppi passi sulla linea laterale, giochi di suola e scatti in velocità e per ben 3 volte, se lo salta e va a segnare. Sull’ultimo gol Attila prova a fermarlo dandogli dei pizzicotti nel lardo, ma Zico non li sente neanche e porta il risultato sul 6-4. Krajiceek fa “hanno recuperato?” e Attila “si, sono sotto solo di 2”. Si pensa che, a questo punto, Krajiceek pensi più alla squadra e torni al suo ruolo naturale di difensore per portare a casa la vittoria  Invece, essendo l’unico  non aver ancora segnato nella sua squadra, continua a stare davanti per segnare. Così dietro ci pensano lo Zar, Dan e Attila che, non essendo buono a marcare, si perde due volte Tarzan. Nella prima occasione Peste Nera, a centro area a un metro dalla porta, va a colpire di tacco, così a sfregio per umiliare il nipote. Ma Psyco para e, a fine partita, Tarzan dirà che non era un tiro in porta ma un tentativo di passaggio per Baresi che non se ne è neanche accorto. L’azione dopo, lancio alto in area di rigore, c’è ancora Tarzan che questa volta salta e va a colpire di testa. Ma invece di colpire forte, riesce a fare, anche di testa, il suo tiro classico in pallonetto. Poesia calcistica di poco alta. Lo Zar parte in velocità, Baresi prova e sradicargli il pallone dandogli una carcagnata, mai visto un intervento del genere da parte del Barre, ma non ci riesce, allora ci pensa Zapatone: arriva in corsa, spallata, gli fa perdere il pallone e lo Zar muto. Ma si rifà poco dopo: doppietta e partita chiusa 8-4. Zapa, come dicono spesso quello che giocano a calcio, fa “non ce la faccio più” e Zico “è finita”. Attila gli dice “ma se aspettiamo sempre che lo dica il custode che è finita” ”ma se Zapatone non ce la fa più da noi chi corre, è finita”. Ma non si è giocato neanche un’ora. Allora si riprende a giocare, palla di Attila per Krajiceek che si mangia il gol a porta vuota. Ultimo assalto dei Fluo, Attila spazza, la palla arriva a Krajiceek che salta Gruvi e segna 9-4 “oh, ora sono contento”!

MIGLIOR GIOCATORE DELL'ANNO

Per poter vincere il premio di "miglior giocatore dell'anno" bisogna aver disputato almeno 10 partite. Chi non le ha disputate, è in classifica ma scritto in rosso perché non può vincerla. Chi ha superato le 10 presenze, e quindi può vincere, è scritto in verde

	Pres.	V	N	P	% Vitt.	Tot. Voti	Gol	Media Gol	Media Voti
Gatto	1	0	0	1	0,00	8,00	0	0,00	8,00
Zapatone	7	2	1	4	28,57	51,50	10	1,43	7,36
Dan	3	2	0	1	66,67	21,75	6	2,00	7,25
Attila	10	7	1	2	70,00	72,00	17	1,70	7,20
Zico	10	5	1	4	50,00	71,75	21	2,10	7,18
Ferra	2	1	0	1	50,00	14,25	1	0,50	7,13
Pietro	10	5	1	4	50,00	71,25	1	0,10	7,13
Lo Zar	10	7	1	2	70,00	71,00	25	2,50	7,10
Krajiceek	10	4	1	5	40,00	69,50	19	1,90	6,95
Tarzan	10	3	1	6	30,00	68,75	2	0,20	6,88
Gruvi	9	3	1	5	33,33	60,25	0	0,00	6,69
Baresi	8	1	1	6	12,50	53,00	0	0,00	6,63
Miche	9	3	1	5	33,33	58,25	15	1,67	6,47

LA CAMERA OBSCURA

(spazio per video, interviste, curiosità, ecc.)