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l’eventuale incazzamento di Zapatone?” e lo Zar “ma che me ne frega a me. Che si difenda un po’ da solo, non posso mica, dopo un giorno di bullizzazioni in banca, venire qua e difendere i più deboli. E chi cazzo sono? Robin Hood?”. Mano a mano arrivano tutti quelli che devono giocare. Nello spogliatoio si fa la conta e lo Zar fa “ci siamo tutti, una volta che non c’è il Miche possiamo iniziare puntuali, che tra l’altro mi ha detto quel babbo di minchia del custode che giocano dopo di noi e quindi non possiamo giocare quanto cazzo ci pare come le altre volte”. In quel momento, incredbilmente arriva il Miche che, con la sua bella giacchetta di nappa, il suo foulard messo attorno al collo, dà un calcio con gli stivaletti di pelle con la cerniera interna, alla porta di metallo ed entra come Clint Eastwood nella scena madre de “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”: ci manca solo la musica di Ennio Morricone in sottofondo. Il Miche, che aveva detto ad Attila che non sarebbe venuto, grida “sorpresaaaaaa” mentre la porta si spalanca e va a colpire con la mappa in ferro ancora Baresi che, dopo essersi un po’ ripreso, si era andato a sedere al suo consueto posto dietro la porta dello spogliatoio, e non aveva pensato all’eventualità che un caccaro meridionale molto azzarrato potesse fare una delle sue entrate trionfali proprio quella sera. Questa volta la botta gli comprime il neurocranio, con l’etmoide che sotto la pressione, si spezza e va a scheggiare le due ossa dello splancnocranio. Praticamente gli rimangono interi solo i canali lacrimali, così almeno riesce a piangere. Con il Miche a fare le riprese, e con Tarzan che gli spiega per 35 minuti, prima il funzionamento del telefonino e poi le conseguenze alle quali andrebbe incontro in caso di eventuale rottura dello stesso, il Miche si preoccupa e fa “si, però se mi dovessero dare una pallonata non è colpa mia” e Tarzan “tu portati avanti e cerca di non fartela dare una pallonata, poi semmai analizzeremo la casistica”. Il Miche, come potete vedere dal video sulla nostra pagina facebook, farà le più brutte riprese dei 23 anni di partite del venerdì. Anche più brutte di quelle degli anni ‘90 quando c’erano ancora le telecamere “a spalla” da 9 chili e 8. Ma si sa il buon “Revival” si trova meglio con le cassette Video 8. Peccato che non ha portato la sua telecamera con il cavo da attaccare alla prolunga e poi alla presa di corrente con la bobina avvolta nel rullo metallico stile pellicola cinematografica anni ‘60, perché se no le riprese sarebbero state sicuramente migliori. Ma alla fine è venuto che era di “turno”, le riprese le ha fatte e quindi è da apprezzare anche se prima ha ripreso tutto il campo, con i giocatori che si vedono sullo fondo come fossero lo “skyline” del paesaggio, poi con il suo dito da caccaro con l’anello e l’unghia lunga, lasciata crescere appositamente per potersela ficcare nel cavo auricolare per grattarsi o estrarre il cerume (cit. Tarzan), ha schiacciato inavvertitamente il tasto “termina” così ha interrotto la ripresa ed è dovuto andare da Tarzan per farsi spiegare come riprendere il video e ha “fumato” un quarto d’ora abbondante di partita. Ma, alla fine, le sue buone intenzioni e la sua educazione, la sua bella figura di questa sera, sono state premiate dalla sorte che gli ha fatto vincere i ravioli. Ma, anche se il video c’è, di merda ma c’è, parliamo un po’ di questa partita. Dopo che sono state diramate le formazioni, Attila è stato accusato di essersi fatto la squadretta, di aver fatto squadre squilibratissime, che non ci sarebbe stata partita ma, anche stavolta, alla fine della partita si avrà un chiaro quadro di chi capisce veramente di calcio: infatti non ci sarà nessuno scontento e tutti si saranno divertiti. Anche se, naturaaaaaalmenteeeeee, essendoci Krajiceek non può essere una partita tranquilla come quella della settimana scorsa. Infatti Zuccaro fa subito “montare l’odio” prima prendendosela con JBL e poi rimanendo agganciato con Zico a centrocampo e, mentre gli altri andavano avanti a giocare dire a Zico “guarda qua, cos’è questo?“ e Zico “questo è un contatto di gioco…..questo, sarebbe stato fallo” e truuuuuun, si gira di scatto e cerca di colpire con un pugno in faccia Krajiceek, che però si abbassa schivando il colpo, proprio mentre Baresi stava passando dietro di lui e se lo prende in faccia. Stavolta il colpo, sia perché era un po’ più basso, sia perché il Barre era di profilo, vede “solo” uscire la mandibola dalla sezione cranica, e dovrà mangiare per un mesetto masticando come un cammello dell’Isola di Nim. Zico, che era tra i più attivi ad accusare Attila di aver fatto le squadre squilibrate, porta avanti i suoi e Poli mette dentro il 2-0 stravolgendo le aspettative di tutti. Poi Tarzan fa un miracolo su un tiro di Zapa, a questo punto ci sono tutti i presupposti che Pancrazio pensi alla “maledizione” che non segna da tre partite, che anche stavolta gli parano tutto e che prima vada in “depre” profonda sparendo dal campo, e che poi “sbrocchi” pesante e metta le mani in faccia a qualcuno, nel caso di Baresi quello che gli rimane della faccia. Per fortuna, poco dopo, riesce finalmente a sbloccarsi e a buttarla dentro. 2-1. Ma la cosa più importante, è che per Musacchio è una liberazione. Come se uno costipasto, dopo una settimana che non riesce ad andare di corpo, riuscisse finalmente a fare una cagata rigenerante, di quelle cagate che ti rimettono al mondo. Sbloccatosi lui, la squadra comincia a salire di tono. Attila pareggia 2-2 e poi si mette dietro, lasciando ai suoi tre compagni, avidi di gloria e affamati dalla voglia di segnare, di sviluppare le azioni d’attacco. Krajiceek e Zapatone però, che tirano sempre in porta, stasera sono in vena di altruismo e così in due soli davanti a Tarzan, si passano la palla una decina di volta, quando la cosa sta diventando palesemente imbarazzante, come quando due innamorati 14enni al telefono si dicono “attacca tu,...no dai...attacca tut prima” Krajiceek rompe l’imbarazzo e tira fuori da meno di un metro. Questa cosa fa montare molto l’odio. Soprattutto nello Zar che non solo è arrogante come al solito, ma decide anche di trasformarsi in bullo, tirando, proditoriamente, un calcio a JBL che, a suo dire, gli avrebbe tirato una gomitata. Quando JBL gli dice “ma mi hai tirato un calcio” lo Zar risponde “e l’ho fatto anche apposta” aggiudicandosi il premio “Billy Blue” per atto di bullismo rivendicandolo anche a fine partite dicendo “avete visto poi JBL come si è calmato….bisogna mettere la gente al loro posto!”. Con l’odio che monta come la panna, Zapatone trova due zampate vincenti, porta il risultato sul 4-2 e Zico a giocare da punta fissa. La cosa fa montare “a neve” come un albume l’odio perché ogni volta che Zico riceve palla a centro area, spalle alla porta, sono gomitate, ceffoni, pugni con gli anelli e testate veloci con rincorse brevissime che si sprecano. In un’occasione Zico riesce a liberarsi, tira in porta ma Ezio la respinge, la palla resta lì e ancora Ezio, da terra, respinge col piede il tentativo di ribatterla in rete di Zico, che la riprende ancora e, avendo Ezio davanti, la dà a Baresi che tira, anche forte, e sembra che, dopo tante partita, possa ritornare al gol, ma incredibilmente sulla linea, DI TESTA Attila la salva, e non solo, Zico che l’aveva visto e si immaginava che Attila la potesse salvare ma, come al solito, la prendesse negli occhiali che gli volassero a terra e, mentre Attila li raccoglieva, Zico sportivamente non si sarebbe fermato e avrebbe tirato e segnato. Invece Attila la prende bene, di fronte e salva. Zico fa “no, basta! me ne vado! è la fine del calcio”. Baresi, che credeva ormai di aver segnato, va nello spogliatoio prende il “cordone” dell’accappatoio poi rientra in campo e cerca di impiccarsi alla traversa della porta di Tarzan, che però non ha voglia di giocare con un cadavere che gli pende dalla traversa come in “ZeroZeroZero” e così oltre ad aver salvato due tiri dello Zar, salva anche la vita al Barre. Il resto è storia, Dopo che Attila ha avuto l’occasione per chiudere definitivamente la partita sul 5-2, ma Baresi si è “vendicato” recuperandolo e facendolo tirare fuori ridando vita e speranza alla sua squadra, che sembrava non ne avesse più e invece, grazie a una doppietta di Poli, risaliva fino al 4-4. Finalmente, dopo tante parole, atteggiamenti dissatori, atti di bullismo gratuiti e svariate minacce a compagni e avversari, lo Zar riusciva a fare il gol del 5-4. Con il Miche, che per il nervoso, a momenti spacca il cellulare di Tarzan. E’ una botta pesantissima per i Fluo, che crollano come un castello di sabbia senza le fondamenta basilari del calcio. Zapatone, come un avvoltoio, una iena….un coyote, si avventa sulla “carcassa” della squadra avversaria e affonda i denti con due colpi ferali 7-4. A questo punto la partita è finita. Zapatone è sazio e soddisfatto di essersi scrollato di dosso quella che lui, ormai, vedeva come una maledizione, Attila e lo Zar sono soddisfatti della loro prestazione, Ezio è soddisfatto di come è andata la partita e di come hanno giocato i compagni, ma anche Zico e gli altri sono soddisfatti anche se hanno perso, perché comunque hanno giocato bene e si sono divertiti. L’unico che ha ancora qualcosa da chiedere alla partita è Krajiceek che, non avendo ancora segnato, ci prova in tutti i modi. Il fatto è che non c’entra la porta e per sua sfiga non butta fuori neanche il pallone che gli avrebbe fatto vincere una bella cassa bluethoot wifi. Ma quasi alla fine, Attila riceve palla a centro area, potrebbe tirare ma vede Krajiceek davanti alla porta spalancata, assist e gol di ZUccaro 8-4. Anche JBL vuole segnare e dopo l’8-5 di Poli ci riesce e segna l’8-6 finale. Negli spogliatoi, Baresi guarda le maglie dei Viola e fa “avete perso a “tavolino”: Attila e Krajiceek avevate entrambi il numero 24 e Zapa e lo Zar entrambi il numero 45, non si può, avete perso”. Invece è come nel poker “doppia coppia al 45 con 24 e asso, in porta”. E’ la “mano vincente” del venerdì.