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Non
vengo perché ho veramente male al ginocchio, e devo fare
la risonanza magnetica” “ah, vabbe’ allora è un altro discorso” e Fra “comunque
mi viene bene fermarmi perché mi stai anche sul cazzo te, che son due volte che,
sarà un caso, ma male al ginocchio me lo faccio quando vengo sotto a te per
prenderti il pallone, e se dovesse succedere un’altra volta non so se riuscirei
a controllarmi, anzi, penso proprio di no, e quindi potrei prenderti per il
collo e ti strapperei via il rachide, come il mostro fa con l’attore che ha
fatto Apollo Creed in Predator e poi dovremo finire lì la partita, perché poi
voglio vederti come fai a camminare senza rachide che sbandi tutto e rischi di
cadere in terra” e Attila “beh, si in effetti avrei qualche difficoltà.
Considerando questo, credo allora che sia meglio se non vieni”. Così, ancora una
volta, Attila e Zico, che dovevano saltare vista anche l’assenza di JBL, possono
giocare, anche se Zico non è molto contento. JBL, che poi avrebbe potuto giocare
perché il cardiologo gli ha detto che gli fa bene fare esercizio fisico , ma
ormai si pensava non giocasse, e per questa settimana è così. Attila fa le
squadre, mette Zico contro di lui e, per la prima volta in vent’anni, il “canuto
“ non trova niente da ridire. Così ad Attila viene il dubbio che abbia fatto una
cazzata, facendo la squadra loro molto più forte, e quando prima di battere il
calcio d’inizio, sente il Miche che dice a Krajiceek “stasera ce la passiamo
bene e facciamo un sacco di gol, vinciamo alla grande” ne ha quasi la certezza.
Quando poi, dopo che lo Zar ha portato in vantaggio la sua squadra, sente Ezio
che dice “e vai, che a zero non ci rimaniamo!!” e Baresi “Quanto manca? E’
finita?” ne ha praticamente la certezza. In pratica, gli unici che credevano di
poterla vincere, tra tutti e dieci i giocatori erano proprio Attila e lo Zar,
che nelle sfide impossibili, all’insegna del motto del dottor Frankenstein in
“Frankenstein Jr.”
ovvero
“Siiiii può fareeeeeee!!”, si esalta e gioca benissimo. Nonostante anche questo
venerdì, il brutto tempo non ci abbia dato una pausa, JBL dimostrando
attaccamento alla maglia e al gruppo, è venuto non solo a riprendere, ma ha
portato anche l’ombrello così quando è piovuto per dieci minuti un po’ più
forte, ha continuato a fare le riprese con il suo bel bastone per selfie
professionale, riadattato a sostegno per il telefonino per riprendere. Da
applausi. Ma il primo gol della serata non è servito solo per non rimanere a
zero ai viola, ma visto anche come è stato fatto, è stata una iniezione di
fiducia notevole per lo Zar e compagni, perché su una palla lunga sulla
sinistra, Baresi è arrivato come un falco, un avversario gli è andato contro per
portargli via il pallone e, questo vecchio relitto che si sta avvicinando a
grandi passi agli 80 anni, ha tirato fuori dal cilindro un colpo di tacco che ha
messo lo Zar davanti alla porta. Per fortuna il Russo nom ha mandato tutto a
puttane, come fa di solito, buttando il pallone al terminal crociere della
marina di Sestri, ma l’ha messa incredibilmente dentro per l’1-0. Col passare
dei minuti e con un Ezio stratosferico che parava di tutto, riuscendo a tenere
in vantaggio i suoi, Krajiceek e gli altri hanno cominciato a innervosirsi e
così lo Zar ne ha approfittato portando prima i suoi sul 2-0 e, poco dopo,
addirittura sul 3-0. A questo punto nei fluo, sono cominciati ad uscire i primi
dissapori. Quando il Miche, dopo che Krajiceek gli aveva passato la palla, ha
tirato affanculo, Zuccaro si è incazzato e ha detto ad Attila “il Miche doveva
ripassarmenla, cazzo, invece tira sempre. Non vede proprio il gioco”. Un minuto
dopo, palla a Krajiceek che, arrivato al limite dell’area con un uomo davanti,
ai lati liberissimi il Miche e il Gatto, truuuuuuuun, tira una cannonata in
porta che va sopra la traversa di 20 metri. Il Gatto gli fa “e qui non sei te
che non vedi il gioco? Non dovevi passarla?” e Krajiceek “e farti i cazzi tuoi,
magari?”. Così, da quel momento in poi nei Fluo ognuno gioca per sé. Il Miche
pensa solo a fare gol e non mai sotto ad un avversario e se ne sbatte i coglioni
che neanche Feltri, Krajiceek non torna più in difesa, il Gatto tira giù tutti i
cristi del calendario, Zico non fa altro che dire “perle ai porci” e Pietro
rischia di nuovo di sbroccare perché non riesce a capire, come mai, quando
giocano con lui fanno tutti cagare, quando giocano contro diventano tutti
fenomeni, come lo Zar che la mette di precisione nell’angolino, nonostante abbia
le scarpe cosparse di shampoo che gli si è versato nella borsa perché venerdì
scorso l’aveva chiuso male quando aveva finito la doccia e gli ha “lavato”
scarpe e maglie che aveva dentro. Forse ha seguito il suggerimento di Attila,
che quando l’ha visto con le scarpe con tutta la schiuma, gli ha detto “te mira
dieci metri fuori dalla porta, così se scivola e va dall’altra parte, la metti
dentro”. Si è subito reso conto di aver detto una cazzata, perché lo Zar, di
solito, quando mira la porta la butta una decina di metri fuori, e quindi
sarebbe meglio che puntasse proprio la porta e magari va dentro, ma son tutte
congetture: quello che fa notizia è che in 25 minuti lo Zar ha fatto quattro gol
e il punteggio è di 4-0 a favore dei Viola. Cominciano a crederci e a fare le
cose sempre meglio, e Ezio continua a parare; passano i minuti e dopo tanti
tiri, Krajciceek la mette nell’angolino per il 4-1. Poco dopo arriva Zico in
corsa e tira una cannonata che sarebbe un gol bellissimo, ma il Miche che come
detto se ne fotte alla grande del risultato, ma pensa solo a far gol lui,
piazzato davanti alla porta la tocca col piede e ruba il gol a Zico, segnando
lui ed esaltandosi “ma siiiiiii”. Sul 4-2 i Viola potrebbero cominciare ad avere
“paura di vincere”, invece non si scompongono e cominciano, come Penelope, a
tessere la loro trama di gioco. E lo Zar fa 5-2. Poi prima Ezio sbaglia un
rinvio, tirando la palla praticamente addosso al Miche, che non gli sembra vero,
si coordina e tira in porta al volo, ma Ezio ha recuperato la posizione e
blocca. Due minuti dopo ancora il Miche protagonista e questa volta sarà il
momento clou della serata. Il Miche, un po’ decentrato, riceve palla e potrebbe
fare qualunque cosa: appoggiarla indietro al Gatto, passarla a Zico, fare
l’uno-due con Krajiceek...invece tira una cannonata che va a toccare la rete di
recinzione sopra la porta e gli vale il premio Cesar Prates, perché la palla è
come se fosse uscita dal campo. Zico lo guarda e gli fa “cazzo, ma perché hai
tirato? A cosa serve? Eravamo qui….passala no? non riesco a capire quando fai
cos’”. Il Miche sta a sentire tutta la “filippica” di Zico fissandolo senza dire
una parola, quando ha finito, gli dice “eh però Gianni, l’ho presa di collo
pieno” Zico, che non si aspettava una risposta del genere, resta un attimo
“spiazzato” e poi fa “ah behhhhhh, allora scusa Miche: se l’hai presa di collo
pieno è tutta un’altra cosa, il discorso cambia proprio totalmente prospettiva;
se l’hai presa di collo pieno alzo le mani” e il Miche “ah ecco, capisci che
comunque prenderla di collo pieno è un gesto tecnico bello e difficile da
eseguire” “si, si! beh, ci mancherebbe! il collo pieno è uno dei gesti tecnici
più belli e difficili da eseguire, calcisticamente parlando”. E si riprende.
Poco dopo il gesto tecnico lo fa Attila che, dopo aver ricevuto palla, vedendo
Pietro che gli esce incontro, su suggerimento di Baresi, che gli dice “fai il
pallonetto”, ci prova e, nonostante sia vicino alla porta e quindi lo spazio per
calibrarlo sia poco, riesce a toccarla bene, la palla scavalca Pietro e si
adagia morbidamente in porta. 6-2, partita finita e tutto il resto sono solo
insulti e gente che chiama o non chiama i falli, come quando lo Zar, lanciato a
rete viene buttato giù in area, dal doppio intervento di Krajiceek e del Gatto.
Ma lo Zar, che è sempre di un’arroganza inaudita, non chiama il fallo e si
continua. Poco dopo Pietro si trova di nuovo davanti lo Zar che prova a
scartarlo, il portiere gli tocca la gamba e lo sdraia lungo. Stavolta non si può
non chiamare il rigore, anche se Pietro, in un primo momento sembra dire che non
lo è. Poi si spiegherà meglio dicendo che il rigore c’era ma che lui non poteva
fare diversamente perché gli arrivano sempre davanti da soli. Il rigore, dopo un
sacco di tentativi di convincerlo a tirarlo, lo tira Baresi che, non si capisce
come mai, invece di tirarlo bene, lo tira volontariamente fuori. Peccato, perché
se avesse segnato avrebbe vinto la troffie, che invece, a scalare visto che
nessuno di quelli prima ha raggiunto l’obiettivo stabilito da Attila prima della
partita, e anche perché per vincerle, Krajiceek doveva fare la partita senza
fare neanche un fallo, e lo Zar non l’ha “chiamato” il fallo che aveva fatto
Krajiceek, e gli ha fatto vincere le troffie, con disappunto di Tarzan che era
quello dopo, Krajiceek e poteva vincerle lui. Sul 6-2 Zico trova il gol del 6-3,
ma non lo segna di tacco, che era quello che doveva fare per vincere le troffie,
e non riapre neanche la partita perché manca davvero poco, anche se Krajiceek fa
“dai che ce la facciamo ancora, mancano dieci minuti”. Ad un certo punto,
davanti all’area di rigore dei Fluo, lo Zar e Zico si contendono il pallone:
calci, pugnie tentativi di omicidio per prendere il pallone e poi è lo Zar che
vola a terra, poi ci va dietro Zico. Essendo che è lo Zar ad essere caduto per
primo, si pensa che si fallo in favore suo. Ma Zico non ci sta, e dopo aver
preso un calcio da Attila, stavolta il fallo lo vuole lui. I due discutono
mimando quello che è successo con le braccia e gridando. Un casino immane tanto
che alla fine il fallo non se lo prende nessuno e si continua a giocare, ma
anche a discutere perché al venerdì dite pure che uno è un coglione, o una gran
testa di cazzo, che non capisce niente di calcio, che è uno stronzo infame, che
è un bastardo senza valore o che è un egoista che pensa solo a sé stesso, ma
anche che è l’assassino di Kennedy o che uno sa dove è il cadavere di Jimmy
Hoffa, ma non vi venga in mente di dire a qualcuno che ha fatto fallo, perché
quella è un’offesa davvero insopportabile. Mai ammettere di aver fatto un fallo
o che aver falciato qualcuno da dietro entrando saltando a gambe unite, o con le
gambe a forbice rischiando di spaccargli il malleolo e scheggiargli la tibia,
sia fallo perché è un offesa che non si può accettare. Solo Attila, che se ne
sbatte i coglioni e il Gatto, che per lui invece è una medaglia da portare sul
petto con orgoglio, accettano se gli dicono che hanno fatto fallo, gli altri non
lo ammetteranno mai. Così si riprende e arriva il custode, dice “ultima azione”.
Se ci fosse Poli sarebbe il classico “ultima azione? ….pum, fuori….finita”.
Invece Ezio è un signore e prova a lanciare lo Zar, palla lunga, l’azione
sarebbe finita, ma bisogna che la palla esca, così Pietro la passa al Miche che,
con tutti fermi e con Ezio che si era già tolto i guanti e stava andando verso
gli spogliatoi, segna e fa “è gol, è gol, vale” poi guarda JBL e gli dice
“dai, decidi te” e chi si aspetta che JBL gli dia una testa in faccia,
dicendogli “col cazzo che vale” resta deluso. Per pietà e perché prova anche un
po’ di tenerezza gli dice “va bene Miche, vale” e così il Miche è tutto
contento. Peccato però che JBL non conta un cazzo e se sia gol deve deciderlo
Attila, che ci pensa un pò e poi dice “cazzo, ma il Miche l’ha presa di collo
pieno!! è’ gol”.