e Zico “uhhhh come sei pignolo Tarzan e poi senti, non è il caso che mi difendi, mi so difendere benissimo da solo” ”ma io non ti stavo difendendo te! Spiegavo come funzionano le cose al raagaazzooo che sta alzando un po’ troppo le ali. Figurati se ti difendo a te, non me ne frega un cazzo né se ti insultano né se ti cade un ombrellone in testa” ”ah, mi stai dicendo che se al posto di Attila, quella sera da Raffa, ci fossi stato io avresti lasciato che l’ombrellone mi cadesse in testa?” risponde Attila “eh Zico, infatti ti stavo dicendo, prima che il Berna desse una testata in faccia a suo padre, che anche uno dei motivi per i quali ti dò un voto sempre un po’ più basso è perché il giornalino, come ben saprai lo mando a Tarzan che lo mette on line, e quindi quando vede il tuo voto gli fa sempre piacere e mette il giornalino on line un po’ più contento, se è un po’ più basso” ”e perché?” ”fondamentalmente, Zico, perché gli stai sul cazzo” ”sto sul cazzo a Tarzan?” ”si, credo anche che te l’abbia già detto più volte ma se vuoi un’ulteriore conferma, chiedi a lui” e Zico “ti sto veramente sul cazzo, Tarzan?” ”si, bello, mi stai sul cazzo” ”hai detto bello quel pupazzo?” ”no, no, ho detto “bello, mi stai sul cazzo”, spiaZe” ”beh, tutto bene, no? Tutto a posto, direi che possiamo andare”. Ma in quel momento arriva Baresi con in mano un foglio e lo consegna ad Attila e dice “questo è il reclamo ufficiale e questa è la marca da bollo” Attila lo legge e poi fa, rivolto a Zico “visto come si fa? Reclamo in carta da bollo, ma del resto il Barre è in una condizione psicofisica debordante e sa come vanno fatte le cose” e continua “e il reclamo lo discutiamo anche subito, visto che il Barre ha fatto le cose così per bene. Dimmi un po’, Barre, qual è il motivo del tuo reclamo?” “chiedo che il risultato della partita di venerdì scorso non venga omologato, in quanto il custode, che da sempre fa le veci dell’arbitro e quando dice “ultima azione”, appena la palla va fuori la partita finisce, dopo che venerdì scorso l’aveva detto, la palla è finita fuori almeno quattro o cinque volte e stavamo vincendo, ma Zapa riprendeva il gioco senza dare il tempo a Gruvi di togliersi i guanti e far finire la partita e si è giocato finche non l’avete pareggiata, ma siccome era già  finita, voglio che il risultato venga omologato con una nostra vittoria che andrà così ad aumentare la mia percentuale di vittorie che è super alta, e che venga data un punizione a Zapa per quella infamata di continuare a giocare finche non ha pareggiato” e Zapa “ma io ho il diabete. C’entra? C’entraaa, no Tarzan?” “tecnicamente ci potrebbe anche entrare, ma se la metti sul piano della “pietà” nel senso che tu dici che dovrebbero lasciarti giocare finché non pareggi la partita perché hai il diabete. Ma perdere una  partita non ti fa aumentare il diabete e quindi neanche aumentare il rischio che ti si strappi una vena in testa e ti svegli freddo, quindi dire che hai il diabete e quindi debbano lasciarti giocare finché non pareggi la partita vuol dire “sono malato, abbiate un po’ di compassione e lasciatemi giocare finché non la pareggio” quindi si, ci può entrare ma se la metti sul piano della pietà” e lo Zar “è un po’ come se Attila dicesse “eh, ma io ho la gobba” “ma la vuoi finire di menarmela con questa cosa che ho la gobba?” ”eh, ma non è un menaggio: è un dato di fatto” ”si, va beh, ma non è che sono Igor di “Frankenstein Junior”; ho un accenno di gobba come il “Gallo” Belotti e poi io non la uso mai come scusa per pareggiare partite che sto perdendo” e Zapa “e va beh, l’importante è che l’abbiamo “sfangata”, con o senza il diabete e che il Barre non abbia vinto e aumentato la sua percentuale di vittorie” e Baresi “ah, quindi non lo accetti il ricorso, Attila? hai omologato il pareggio?” ”eh si, anche perché dovrei rifare tutto il giornalino e sinceramente ne ho per i coglioni, spiaZe, Barre”. In quel momento entra Pietro. Tutti si guardano come se fosse entrato un alieno. Pietro se ne accorge e fa “ciao a tutti, è un piacere anche per me vedervi dopo così tanto tempo” e Attila “scusa Psyco ma il fatto è che quando siamo già quasi tutti in sede, di solito, quando arriva uno, lo fa facendo “un’entrata coreografica” e magari spalancando la porta prendendo in faccia Zico di taglio dalla parte delle mappe...non ci aspettavamo un’entrata così” “eh scusate, ma io non vengo da tanto tempo” e Attila “eh lo so, ma sarebbe meglio se uscissi e facessi l’entrata coreografica” ”non si potrebbe evitare? Non vengo da tanto tempo, ormai sono entrato…” ”eh no, Psyco! fai il piacere: esci e fai l’entrata come si deve”. Pietro esce e dopo cinque minuti non è ancora rientrato. Zapa fa “ma dove cazzo è finito?” e Attila “Zico, vai un po’ a vedere per piacere” ”ma perché devo andarci io? che palle” quando Zico arriva dalla porta e sta per aprirla, Pietro lo vede e con una bella carcagnata la spalanca prendendolo in faccia di taglio dalla parte delle mappe e lo sdraia lungo e fa “bella raga, è tanto tempo che non ci si vede” e Attila “ora siiiii che ci siamo!! bella Psyco, come butta?” “bene dai, lavoro anche la domenica e il cantiere non andrebbe avanti senza di me ma va bene lo stesso” e Tarzan “fa tuttooo luuiii, ”lo facciooo io il capocantiere, lo faccio ioooo”” e Pietro “si, zio, ma non ti agitare che ti si strappa una vena in testa e ti svegli freddo”. Intanto Zico si è ripreso ma non si ricorda di quello che è successo nell’ultima mezz’ora e quando vede Pietro fa “e cccccooomeeee maaaiii è venuto Psycoooo? E cccoomeeee mai viene in sede che non gioca da più di due mesi?” “son venuto in sede perché domenica è Pasqua e ho pensato di venire a salutare e fare gli auguri” e Zapa “e cccoomeeee mai non hai fatto come il Miche che quando viene a salutare porta sempre un cabaret di frutti di Martorana e una bottiglia di amaro Lucano e cccomeee maaaaiiii non hai portato un bel cabaret di pasticcini alle noci?” ”senti Zapa, la vuoi finire di menarmelo con la mia allergia ogni volta che vengo? uno dei motivi per i quali non vengo quasi più a giocare è proprio questo?” e Tarzan “ah, ma allora non è perché fai tutto te al cantiere?” ”te invece, zio? Ti ha ancora chiamato la polizia di notte perché due negri avevano litigato e ci era scappata la coltellata? E se non c’eri tu non sapevano come risolvere il caso? Ehhh, ”CSI Coronata”?” e Attila “va beh, ma basta!! Smettetela di fare i bambini dell’asilo!” e Pietro “hai ragione Attila. Infatti è l’ora di finirla. Son venuto anche perché essendo Pasqua vi volevo invitare alla Messa Pasquale dell’azione Cattolica dove andiamo io e Jack” ”beh...behhhh...ammiccooo mioooo, non me ne voglia Zico “ma sfondi una porta aperta”. Non c’è settimana che tu e Jack non veniate ricordati da Tarzan quando qualcuno bestemmia, quindi, anche solo per omaggiare questo tormentone, ti posso dire che ci saremo tutti e dico tuttiiii!!” e il Ferra “senti megadirettore Catellani, la messa non è una “partita a stecca” la religione, come la politica, sono cose molto personali e io, per principio, sono come Peppone, non sono mai entrato in una chiesa e non ci entrerò certo adesso” ”e allora non giochi più al venerdì” ”a parte che viste le condizioni fisiche nelle quali mi trovo, mi faresti solo che un piacere a non farmi più venire a giocare al venerdì, ma messa così non mi sembra una cosa molto corretta” ”eh invece è da sempre così. Chi si rifiuta di partecipare a una iniziativa del gruppo è fuori” ”ah, complimenti, na robba increddibbile che non si vede neanche a Salerno, a Cava dei Tirreni o a San Benedetto del Tronto”. Alla fine si arriva a un compromesso e invece di andare alla messa del venerdì con annessa processione e Via Crucis, anche perché se no si dovrebbe saltare la partita, si decide di andare alla messa di mercoledì sera. Si arriva a Sestri e come al solito è un casino trovare parcheggio. Nonè un problema per Attila che viene col treno o per il Ferra, Baresi e Tarzan che vengono giù a piedi; è un problema invece per Zico che deve parcheggiare da Raffa e deve fare degli sforzi incredibili per non arrivare in chiesa bestemmiando, ma ce la fa perché siamo sotto Pasqua e sa che dà molto fastidio a Pietro e Jack. Mentre invece lo Zar, che coi parcheggi ha sempre delle enormi botte di culo, arriva prende la rincorsa fa un salto, una piroetta in aria, allarga le braccia e mentre sta “atterrando” grida “siiiiuuummm, ma chi è che ha trovato parcheggio proprio qui dietro la chiesa? Ma chi è? Ma chi sono” e dà una manata in faccia con l’Anello Episcopale Pasquale al Ferra che fa “ma di* cane. Questa è na robba increddibbile! non lo usavi da più di un anno questo tormentone, che cazzo ti è venuto in mente di ritirarlo fuori proprio sotto Pasqua, che poi mi fai bestemmiare?” ”e infatti, Ferra, ti volevi dire se potresti, e bada bene dico potresti, non bestemmiare….” e Pietro e Jack “...perché a noi ci dà molto fastidio!”. Si entra in chiesa e Attila fa “su quella panca Gruvi, Tarzan, Zapa, il Ferra e il Kaiser, su quest’altra Pietro, io, Baresi, Zico e lo Zar”. Baresi fa per sedersi e fa “mi sembrano un po’ squilibrate, noi abbiamo Pietro e Lo Zar che sono di chiesa e il venerdì di Pasqua non mangiano neanche la pizza coi salumi perché è magro, loro hanno Gruvi che bestemmia come un Turco, anche se dà molto fastidio a Pietro e Jack, Tarzan che è ateo, e il Ferra che non è mai entrato in chiesa in vita sua. A me va bene vincere, ma ti sei fatto “la panchetta” Attila per vincere facile!”. La messa inizia, è già al vangelo secondo Matteo, il vantaggio dei Biancoverdi è netto perché il Ferra ha fatto un cappellone e non si è alzato in piedi e l’errore è molto grave. Arrivati al momento del “Credo”, Zapa, sul quale i Granata contavano per recuperare lo svantaggio perché è quello che è andato a catechismo da meno tempo di tutti, e l’unico della sua squadra ad essere stato battezzato, ha sbagliato clamorosamente le parole scusandosi “increddibbileeee, me le ricordavo sempre tutte, il “Credo” non l’ho mai sbagliato”. Va in depre e sparisce dalla chiesa per i seguenti venti minuti. Tanto che all’alleluia cantato, per restare in partita, il Ferra cerca di “andare dietro” alle vecchiette della seconda navata e grida “osannaaa, osannaaa, osannaaa nell’alto dei cieliii!” ma sbaglia l’acuto e fa incazzare il prete che gli dice “ma se non sapete cantare allora state zitti che fate più bella figura” e il Ferra “ma di* cane! è già tanto che son venuto a messa! Na robba che neanche a Salerno!”. Tarzan non dice niente perché la bestemmia in chiesa del Ferra, regala, in pratica, la vittoria alla sua squadra che gioca gli ultimi minuti in scioltezza. Baresi, che è in uno stato di forma psicofisico debordante, fa valere la sua tecnica indiscussa facendo un numero di alta scuola religiosa recitando il Padre Nostro in latino, senza un errore con tanto di braccia alzate verso il cielo, gesto tecnico che viene applaudito anche dal prete. La messa si avvia verso la fine e il risultato non è mai stato in discussione finché non si arriva al momento della comunione e della questua. Zico dice a Attila “sarebbe meglio che non facessi la comunione visto la vita scellerata che fai con peccati capitali in serie con tutto quello che ti mangi e le puttane che frequenti e, secondo me, anche un po’ di sodomia” ma Attila non ci sta “sodomia no, te lo garantisco, per il resto posso anche darti ragione ma cazzo stiamo vincendo di brutto la comunione posso anche rischiarmela”. Si presenta davanti al prete e con uno “scavetto” prende l’ostia ma quando il prete lo vede gli fa “aspetta, tu sei quello che era venuto alla messa di Pasqua nel ’88 e ti eri confessato e ti avevo dato come penitenza di leggere tutta la bibbia, l’hai fatto? Se no non potevi fare la comunione!!” ”si, si don, l’ho fatto, senta qui “il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta su di te””. Zico fa “me cojoni!!” ma il Don non si fa convincere “ma questo è Ezechiele 25:17! non hai letto la bibbia hai imparato a memoria quello che dice Samuel L. Jackson in Pulp Fiction. Non potevi fare la comunione!!” e Zico “ecco, lo sapevo che ci avrebbe fatto perdere!” e Baresi “ma no dai, che siamo ancora in vantaggio e non manca molto” arriva il chierichetto con il sacco della questua, basterebbe mettere qualche moneta e la messa sarebbe finita, ma Zapa non ha spiccioli così mette un biglietto da cinque euro, ma fruga nella sacca per prendersi il resto il prete gli fa “ma che cazzo fai? Non siamo al supermercato! Vuoi il resto di cinque ma sei un barbone” e Zapa “ma io ho il diabete!” Tarzan che capisce che è l’occasione buona per “riaprire” la messa fa “eh ma in questo caso non c’entra niente, Zapa, non è che se hai il diabete puoi prenderti il resto nella questua in chiesa! Dai!”. Con questa cazzata Zico e compagni hanno dilapidato tutto il vantaggio. Zico non la prende bene “cazzo, Zapa ma ti servivano proprio due euro?” ”si, mi devo prendere una bottiglietta di acquasanta dalla macchinette delle bibite, finita la messa” ”na robba increddibbile, e te Attila, non potevi non fare la comunione? avevamo la messa in mano!!” “senti Zico, parli te che dovevi stare dietro e invece sei andato a fare il decantatore di preghiere!! Finisce sempre così” “ma se non vengo avanti io a dire le preghiere, voi fate scena muta” e Attila “primo non facciamo scena muta perché Baresi ha detto il “Padre Nostro” in Latino e con le braccia alzate al cielo, secondo anch’io ho detto un pezzo della lettera di Sant’Antimo agli Ercolani e terzo…” lo Zar si gira verso il Berna che era nella panca dietro e gli dice “Luca, che bella sta cosa di essere venuti insieme alla messa di Pasqua del venerdì, non hai giocato titolare ma vedrai che l’anno prossimo toccherà a te, intanto questo è un ricordo tra padre e figlio che ci porteremo dentro per sempre e ce lo ricorderemo tra tanti anni quando sarò sul letto di morte e tu mi sarai vicino e rideremo commuovendoci pensando a questo momento! abbracciami, Luca” suo figlio si avvicina allarga le braccia e fa “...e terzooooo questoooo” e truunnn dà una testata in faccia a suo padre che fa “ma di* cane, anche in chiesa no!” e il prete “...scambiatevi un segno di pace” lo Zar allarga il braccio per dare uno schiaffone educativo a suo figlio, ma il Berna si abbassa e lo Zar prende in faccia Zapa che gli fa “ma che cazzo, fai? ho il diabete!” e Tarzan “scusa Zar, potrresti, e bada bene, dico potresti non best…” arriva Pietro che già non può vedere lo Zar normalmente, figurati se bestemmia il mercoledì delle ceneri nella sua azione cattolica e gli fa “potresti non bestemmiare, che dà molto fastidio a me e a Jack. Ma soprattutto a me, specialmente se lo fai te nella mia azione cattolica?” ”ma non mi rompere le palle, Psyco!” Pietro gli salta addosso ma il prete comincia a spargere l’incenso solo che Zapa, prima della messa, aveva messo nel turibolo due bastoni di essenza di noce, Pietro li respira e sviene di faccia in volo sulla panca della squadra di Zico. Tarzan fa “ma ancora con sta cosa qua, Zapa? Ma anche a messa?” prende la puntura di adrenalina e la pianta nel cuore di Psyco che si riprende. Il prete fa “la messa è finita, andate in pace” il Ferra prova a fare come Zapa la settimana scorsa e a continuare mettendosi a cantare “L’Ave Maria” di Schubert per portare a casa almeno il pareggio ma il prete non è come il custode e fa “ho detto che è finita!!” e Zico “e vai, grande, l’abbiamo sfangata anche in chiesa”. La bottiglia la vince lo Zar che ha detto la 5° preghiera della messa mentre il migliore in chiesa è stato senza dubbio Baresi, devastante tra le panche con i suoi gesti tecnici a “corredo” del Padre Nostro. Per le troffie vengono sorteggiati il prete, Pietro e Jack come terzo. Inizia il pre vostro e come materia sceglie “Fede e superstizioni” Attila fa la prima domanda “Quali animali riuscirono a sopravvivere durante l’alluvione anche se non salirono sull’arca di Noe’” e il prete “aspetta, aspetta che me la ricordavo…” passano dieci secondi e Attila fa “tempo scaduto, spiaZe Don. la risposta era gli uccelli e i pesci” e il prete “ma di* cane, potevo arrivarci anche con la logica” e Tarzan “scusi Don, non dovrei neanche dirglielo perché un prete, non dovrebbe neanche farlo, ma potrebbe non bestemmiare, che dà molto fastidio a Pietro e Jack?” e Psyco “si, Don: siamo anche sotto Pasqua”. Alla fine anche Pietro sceglie “Fede e superstizioni” e ne indovina più del prete e vince le troffie e si va in pizzeria. Zico prende una “Raffa”, Gruvi una “Calogero” e lo Zar una quattro salumi con carne tritata e salsa barbecue. Attila gli fa “ma sei di chiesa e il venerdì di Pasqua non dovresti mangiare carne” ”te, gobbo bagonghi, fatti i cazzi tuoi che quello che devo mangiare a Pasqua lo so io” ”si, ma non sei un bell’esempio per tuo figlio” ”primo su come educo mio figlio non devi permetterti di dirmi niente, secondo se mangia carne il venerdì di Pasqua non sono come gli estremisti islamici, sono di chiesa ma su certe cose non seguo così i precetti, e terzo …” lo Zar si gira verso suo figlio e gl dice “ti fa piacere essere a mangiare la pizza con tuo padre il mercoledì delle ceneri? E’ bello no Luca, mangiarsi una pizza con tuo padre dopo essere andati insieme alla messa di Pasqua? Sono quei ricordi padre e figlio che rimangono nel tempo, abbracciami, Luca” e suo figlio “...e terszoooo questoooo!!” e truunnn testata in faccia a suo padre che avrà un altro ricordo di questa serata pre Pasquale. Nel frattempo Baresi ha dato una scorsa al menu delle pizze e ha visto la “Gladiatore” con pomodoro, pecorino, bacon e uovo. Con i vuoti di memoria che ha si e’ ripetuto piu’ volte in testa il nome della pizza per essere pronto a dirgliela al cameriere ma quando gli ha chiesto che pizza voleva, il Barre è andato nel pallone e invece di dirgli la “Gladiatore” l’ha guardato e gli ha detto “Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell’esercito del nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell’unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa…..e avrò la mia vendetta, in questa vita o in un’altra”. Il cameriere guarda gli altri e gli fa “ma il vostro amico sta bene?” e Tarzan “gli ha enunciato il monologo del film “Il Gladiatore” dovrebbe aver capito che pizza vuole”. Finito di mangiare ci si scambia gli auguri di Pasqua e e Zico fa “Auguri a tutti, buona Pasqua, io venerdì non ci sono perché me ne vado a Bruxelles” e Tarzan “auguri un cazzo” e Zico “hai detto che ti sto sul cazzo?” ”no stavolta no, Zico, ho detto auguri un cazzo!!” e Zico “beh tutto bene, no? Tutto a posto, direi che possiamo andare”. Con Zico che non c’è vengono il Berna, Ale e Zapa chiama Lorenzo che fa la sua seconda partita; al venerdì pomeriggio, per cause di forza maggiore, il Ferra deve dare forfait e non si riesce a trovare nessuno e quindi si gioca in 5 contro 4. Attila mette con Gruvi, Zapa, Ale e Lorenzo che dovrebbero essere i più forti e quindi giocano uno in meno, dall’altra parte Tarzan, Baresi, Berna, Lo Zar e Attila. Prima della partita Barre non si sentiva in forma, tanto da dire a Tarzan che poteva stare lui in porta al suo posto e, negli spogliatoi, fa “stasera sono stanco, non so perché ma non sono in forma” e lo fa vedere subito in campo, quando dopo pochi minuti Lorenzo lo salta secco e Baresi sembra piantato per terra con i chiodi, come Gesù sulla crocee  e considerando che le ultime partite che ha giocato sembrava davvero Gesù ridisceso in terra e che oggi è il venerdì di Pasqua, giorno della crocifissione di Cristo, la cosa calza anche “a pennello”. 1-0. La cosa brutta è che, quando l’ha saltato, non c’è neanche andato dietro, l’ha lasciato proprio andare cosa che non faceva nelle altre partite. Attila non si scompone perché comunque sono uno in più, Baresi ha i piedi, così’ come lui e il Berna, lo Zar corre e segna e quindi si vince facile. Così gioca bello sciallo, quasi passeggiando sulla fascia laterale e non gli fa cambiare idea neanche il 2-0 di Ale. Lo Zar e il Berna che quando giocano contro fanno fuoco e fiamme, insieme fanno come i bambini dell’asilo, si parlano nell’orecchio parlando male dei compagni e ridendo di quello che si sono detti e poi si passano il pallone solo tra di loro, anche quando hanno un compagno libero, preferiscono passarla a suo padre o a suo figlio marcato, così è come se non si giocasse 5 contro 4 ma 2 contro 3 e sono palloni persi a nastro con il Berna che prova a saltare gli avversari ma gliela prendono sempre, e lo Zar, che non ha i piedi per dribblare gli avversari, che sbaglia passaggi in serie. Quando Attila glielo fa notare lo Zar gli risponde “ma non dire cazzate, gobbo bagonghi, è normale che non te la passo se ti nascondi in fondo al campo dietro l’avversario” ma nonostante questo Attila resta convinto di vincere e quando lo Zar segna il 2-1 se ne convince ancora di più. Ma prima Zapa, poi Lorenzo e ancora Zapa con una doppietta, provano a scalfirgli questa convinzione portando il risultato sul 5-2, ma Attila non fa una piega. Continua a giocare bello sciallo sulla sua fascia, senza toccare palla, in attesa del momento che deve per forza arrivare. Gli capita l’occasione per farlo, ma invece di tirare forte pensa bene di provarci con lo “scavetto” facendo incazzare Gruvi e sbagliando la misura del tiro che finisce alto. Baresi, vedendo Attila fare il pallonetto ci prova anche lui, vedendo, due volte, Gruvi fuori dai pali che essendo la sua squadra uno in meno, prova ad aiutare anche lui in avanti. Ma Baresi tira dalla sua meta’ campo e prende male anche il pallone gli escono due ciofeche che sono due passaggi a Gruvi. Che odiando quando gli fanno il pallonetto, gode il doppio a parare questi tiri. Zapa va al servizio e chiude il primo set 6-2 col suo quarto gol personale. Quando lo Zar sta per battere a centrocampo e sembra che nessuno, per fortuna, abbia fatto, in campo, sta battuta banale, scontate e pietosa del 6-2 tennistico, arriva Baresi che evidentemente fa andare di pari passo le sue condizioni psico e fisica infatti mentre nelle ultime due partite erano state un tutt’uno debordante, con questa battuta, dimostra che stasera dopo la condizione fisica pietosa anche quella mentale non è da meno. Perché allora io l’ho scritta sul giornalino poco fa? primo perché nel racconto giornalistico della partita ci sta bene perché non deve fare ridere come quando si dice in campo, secondo saranno un po’ cazzi miei se voglio scrivere una battuta banale, scontata e pietosa sul giornalino e terzo… Lo Zar va dal Berna e gli dice all’orecchio “cazzo Barre ha fatto la battuta. Guarda con chi siamo capitati in squadra ...con uno che fa ancora la battuta sul tennis sul 6-2 di una partita di calcio e col gobbo bagonghi che se gli passiamo il pallone è palla persa sicura. Ma a noi non ce ne frega niente, giusto Luca? Giochiamo come se questi stronzi non ci fossero e ci passiamo la palla tra di noi, tra padre e figlio che nonostante i 35 anni di differenza giocano insieme come fossero amici ed è una cosa bellissima un rapporto d’amicizia tra padre e figlio che ci legherà anche dopo che mi sarà venuto un ictus e avrò lasciato questo mondo, grazie proprio a serate come questa. Vieni qua Luca, abbracciami” suo figlio gli va incontro allarga le braccia e, evidentemente commosso dalle parole di suo padre, quando gli arriva vicino gli dice “...e terzoooo questooo “ e truunnn gli dà una bella testata in faccia a suo padre che, tamponandosi il naso con la maglia, gli fa “ma di* cane, Luca, ti ho passato tutti i palloni e mi dai una testata in faccia?” e Tarzan “scusa Zar, e bada bene ti chiedo scusa, ma potresti, e bada bene, se potessi, non bestemmiare che dà molto fastidio a Pietro e Jack?!” “eh no che non posso. Vorrei vedere te se prendessi una testata in faccia da tuo figlio, il venerdì di Pasqua, dopo avergli detto quelle belle parole” e Tarzan “per quello non ho voluto avere figli. SpiaZe Zar”. Zar che nonostante questo momento straziante, si riprende e va a segnare il 6-3. Tornando a centrocampo il Berna va per dargli il “cinque” e lo Zar alza il braccio per darglielo, ma poi prova a colpirlo, anche lui, con una testata, ma il Berna, che conosce suo padre e sa le sue reazioni incontrollate, si sposta e lo Zar prende in faccia Baresi che era dietro il Berna per dare il “cinque” allo Zar. Attila se ne sta sempre bello sciallo sulla fascia, senza che gli arrivi un pallone e sempre più convinto che anche sul 6-3, la sua squadra riesca a vincere. Botta e risposta Lorenzo Berna che segna perché suo padre gli passa il pallone davanti alla porta 7-4. Poi è tutto uno show di Zapa che approfittando anche di una Baresi che in pratica non sta in piedi fa 8-4 e 9-4 in pochi minuti. Poi con tutti i Granata nella metà campo avversaria Zapa, su una palla lanciata da Gruvi, fa uno scatto arriva a prenderla la mette per Lorenzo che sbaglia e Zapa “cazzo era dal 1995 che non facevo una corsa del genere e te vai a mangiartelo!!” l’azione dopo è Lorenzo che la passa a a Zapa ma a meno di un metro dalla porta spalancata tira fuori e Lorenzo “cazzo, questo è peggio del mio, come hai fatto a mangiartelo?” ”guarda io ho il diabete, e poi ne ho già fatti 6 e non ti metto le mani addosso che se no mi levano il porto d’armi” Ale fa 10-4 e ancora Zapa per l’11-4. A questo punto ad Attila viene un piccolissimo dubbio che forse non riescono a vincerla; anche Baresi capisce che la partita è ormai persa e in più come prestazione personale sarà più o meno sul 4, allora cerca di salvare la serata, parte, con uno scatto salta due avversari, va sul fondo, si gira per mettere la palla in mezzo però in maniera da fenomeno e traaaaaaa, si gira il ginocchio e deve lasciare il campo. Era meglio se fosse andato davvero in porta. Zapa fa “va bene se esce Baresi siamo anche 4 contro 4” e Attila “Si ma stiamo perdendo 12-3 magari è meglio se Ale viene da noi”. Così Ale passa coi granata e il Berna va con i bianchi e quello che prima era un “levase u pigeu d’in bucca” con suo figlio, si trasforma in un attimo in odio viscerale. Sono calci gomitate e spinte con il Berna che le restituisce a suo padre con gli interessi e la loro partita diventa una rissa da bar. Ale cambia squadra ma non le abitudini, gol immediato e 12-4 Ma Zapa, che come dice Baresi, anche quando non c’è più partita vuole segnare, ne fa altri 2: 14-4. Attila ci riprova con lo scavetto, questa volta è calibrato meglio ma la palla si stampa sulla traversa e Gruvi omaggia il Ferra, facendo un bel fischione a Attila. Lo Zar fa 14-5 e il Berna, stavolta senza il passaggio dello Zar, fa il secondo gol personale che porta il risultato sul 15-5. E poi ancora Zapa segna il 16-5 finale e suo decimo gol, peccato che si sia mangiato quello da meno di un metro dalla porta perché se lo avesse segnato con 11 gol avrebbe fatto il record solitario di gol in una partita, invece con 10 gol lo deve condividere con il Miche e Attila che anche loro erano riusciti a farne 10. Finisce così la partita del venerdì di Pasqua che è stata un’autentica “via Crucis”, prima con il problema del Ferra, poi con una partita 5 contro 4 che non è mai stata in equilibrio, per chiuderla con l’infortunio di Baresi che è stato un po’ come la crocifissione di Cristo, speriamo che anche il Barre risorga dopo 3 giorni, anche se sono già partite le scommesse su quando lo rivedremo in campo. Buona domenica!!