dobbiamo salvare Attila!” prende la rincorsa, mette una mano a terra, parte dalla shot gun formation e con una spallata tira giù griglia e porta d’entrata e Zico “grande Tarzan!! Come si chiama quest’entrata” “non è un’entrata: è un’azione del football Americano” ”ah, e quindi non ha un nome?” ”puoi chiamarla partenza dalla shotgun formation, va bene?” ”si, ma non ti agitare Tarzan che ti si strappa una vena in testa e quest’estate facciamo il “primo memorial Peste Tarzan””. Entrano e  cercano Attila ma non lo trovano da nessuna parte perché non c’è e arriva qualche minuto dopo, passando davanti alla chiesa si scambia un “cinque alto” con la vecchietta che ha quasi ammazzato lo Zar, gira l’angolo e quando vede la porta si ferma a fissarla, senza parole come Giovanni di “Aldo, Giovanni e Giacomo” davanti alla portiera rigata della sua macchina nuova in “Chiedimi se sono felice”. Zico lo vede e gli fa “ohh, sei arrivato, finalmente” “si, sono arrivato e non mi potevate semplicemente aspettare fuori dalla porta, invece di distruggermela” ”eh no. Tarzan ha detto che probabilmente eri caduto dalla scala ed eri dentro agonizzante e abbiamo deciso di entrare, spiaZe” e Tarzan “e come mai non sei dentro e arrivi alle dieci?” ”primo perché non sono dentro e arrivo alle dieci non sono cazzi tuoi che non è che posso dirti tutto quello che faccio, secondo come ho già scritto nel giornalino della settimana scorsa, ho scritto più grande i caratteri, e ti dovrebbe far piacere, perché sto facendo il trasloco e se ho da fare non vengo in negozio, e terzo…” arriva lo Zar che si tiene il naso e la schiena con le mani per il dolore della testata e delle bastonate e fa a suo figlio “scusa, Luca, ma mi hai dato una testata in faccia che ti volevo abbracciare e ti avevo detto delle parole bellissime di affetto da padre a figlio e mi hai fatto anche picchiare da una vecchia, ma ti sembra il caso? Dai!! Ci vogliamo bene dobbiamo essere uniti, va bene che due settimane fa quando pioveva e c’era il campo allagato ti falciavo e ti tiravo bulaccate d’acqua addosso quando facevo il contrasto, ma era per prenderti il pallone, e poi quello che succede in campo resta in campo, una volta finita la partita si torna ad essere padre e figlio, si dimentica tutto e ci si vuole bene: vedi, io dimentico la testata in faccia che mi hai dato poco fa e non eravamo in campo, tu dimentica quello che ti ho fatto due settimane fa in campo e abbracciami”. Il Berna allarga le braccia, quasi commosso per le parole di suo padre gli va incontro fa per abbracciarlo e lo Zar “...e terzooo questooo” e truuunnnn gli dà una bella testata in faccia e sdraia lungo il Berna, suo figlio di 15 anni! Il Berna va giù come una pietra, un po’ come i negri quando provano a nuotare e quando è a terra, ancora privo di sensi, lo Zar gli fa “e alloraaaa? Quello che succede in campo finisce in campo ma te mi hai dato una testata in faccia davanti alla chiesa e siamo quasi sotto Pasqua!! Ne devi ancora mangiare di pastasciutta prima di fregare tuo padre!!”. Si gira con il braccio alto per scambiarsi un cinque con qualcuno, ma è arrivato il Miche che scambiando il gesto per il saluto romano, lo fa anche lui e grida “a noi!!!” e lo Zar “e no, Miche, a noi un cazzo. Io volevo dare il cinque a qualcuno per festeggiare la testata in faccia che avevo dato a mio figlio, non fare il saluto Romano che tra l’altro io sono rimasto l’unico comunista col Rolex del gruppo, dopo che con la faccenda dei vaccini anche Attila è diventato un camerata” allora il Miche si gira verso Attila alza il braccio e grida “a noi” e Attila “camerata Miche, presente!” e lo Zar “senti un po’ fasciatone, non ci hai ancora detto perché alle dieci e mezza del mattino non eri ancora in negozio” ”veramente lo detto un attimo fa quando eri ancora sdraiato lungo davanti alla chiesa. Sto facendo il trasloco e se mi portano i mobili devo esserci io perché i miei sono fuori di testa e succede qualche casino” ”ahhh, finalmente fai il trasloco” e Poli “potremo andare ad aiutare Attila con le scatole domenica che ne dite?” e Zico “ma te ogni volta che qualcuno fa il trasloco, devi andare a dargli una mano? Come quando l’ha fatto il Miche e andavi ogni sera ad aiutarlo e ti ha distrutto la macchina perché buttava giù dal poggiolo i sacchetti di zetto, come se fossero la spazzatura come si fa nelle sue terre?” ”si, quando un mio amico ha bisogno di una mano gliela dò volentieri. A te non ha fatto piacere quando hai fatto il trasloco che son venuti Baresi e Gruvi ad aiutarti?” ”mah...Gruvi mi ha spaccato a martellate tutto il muro della loggia per far passare i cavi di Sky, che poi ho dovuto spendere 8000 euro per rimetterli a posto. Baresi più che darmi una mano, mi rompeva i coglioni ma se volete andiamo pure da Attila così rompiamo i coglioni anche a lui”. Così domenica partono tutti e vanno da Attila a Prà dove ha già portato i mobili e gli scatoloni da mettere a posto. Tarzan arriva sulla piazza e siccome era abituato, quando andava a casa di Attila a Pegli 2 di dover rispondere al quiz della guardia giurata che doveva alzare la sbarra per farlo entrare, si è portato le cuffie da “raddoppio” di “Superflash” ma qui non c’è nessuna guardia e nessuna sbarra da far alzare rispondendo alle domande. Tarzan ci rimane male, allora scende dall’auto per andare a vedere se trova qualcuno che gli faccia qualche domanda anche di cultura generale, appena sceso sbuca da dietro i bidoni della spazza un vigile che gli fa una bella multina. Tarzan torna subito indietro e gli fa “mi scusi, sono sceso un attimo per cercare qualcuno che mi facesse un quiz, non ho parcheggiato” ”ma non ha messo le frecce di posizione” ”ma di* cane, ho lasciato la portiera aperta proprio perché me ne andavo subito, non può farmi la multa per questo” ”intanto non bestemmi, e non le chiedo se potrebbe, perché sono un vigile e quindi se non lo fa le faccio una multa anche per quello e poi da’ molto fastidio a Pietro e Jack” e Tarzan “ma allora lei ci segue, conosce il nostro gruppo sa chi siamo!! Aspetti, ci segue perché conosce Fulvio che era un vigile anche lui. Aspetti che lo chiamo” si gira verso Fulvio e gli dice “Kaiser, puoi venire un attimo?!” appena il Kaiser vede il vigile gli fa “weeee’ Gianni, ammicco mio, che succede qua?” “e niente guarda, il tuo amico Peste ha lasciato la macchina in mezzo alla strada, lui dice perché è sceso un attimo ma non ha acceso le frecce di posizione e quindi gli stavo facendo la multa” ”ah, e bravo Tarzan. E quanto gli stavi facendo di multa?” “48 euro” ”ah, quella più bassa...io direi, valutando la situazione…” e Tarzan “diglielo Kaiser che non me ne faccia multa” ”...che dovresti...fargli quella di divieto di sosta da 190 euro, e se vedi è anche davanti a un parcheggio per disabili e quindi gli leverei anche 5 punti sulla patente” Tarzan resta a fissarlo per un attimo e poi gli dice “ma sei una merda, Kaiser” “e aggiungici anche l’oltraggio a pubblico ufficiale” e se ne va. Arriva Zapa, dà una pacca sulla schiena a Tarzan e gli dice “non te la prendere, a me che sono suo amico da quando eravamo piccoli, mi ha fatto portare via la macchina dal carroattrezzi per tre volte e ho anche il diabete” e Tarzan “ma qui non c’entra niente che hai il diabete, io ho avuto la gotta e ho un calcolo conficcato nei reni che quando si muove anche un solo millimetro mi provoca delle coliche lancinanti, ma non posso pretendere che non mi faccia la multa per quello. Io sono incazzato perché mi ha fatto la multa nonostante che giochiamo tutti i venerdì insieme a calcetto” e Zapa “e questo c’entra?” ”si, certo che c’entra: se sei un amico è un motivo valido per non farmi la multa. Non capisci proprio un cazzo Zapa, le basi proprio!”. Intanto gli altri vanno su, suonano il campanello ma il padre di Attila è più sordo di Tarzan e non lo sente, sua madre che era abituata al suono della casa di Pegli, sente suonare ma non capisce che è il campanello della porta e Attila, che anche lui è mezzo sordo, è nell’altra camera a mettere a posto le scatole e non sente niente. Meno male che c’è Moro che inizia ad abbaiare e Attila vedendo che abbaia verso la porta con la bava alla bocca come “Cujo, il cane infernale” capisce che hanno suonato. Va ad aprire e quando arriva dietro la porta arriva Zapa che fa “ma non ha ancora aperto?!” dà una carcagnata appena sotto la serratura, con gli scarponi da sci della Slazenger, e la spalanca prendendo in faccia Attila con il fermo in ferro che aveva fatto installare il padre di Attila nel 1979 quando abitavano ancora lì. Attila va giù lungo, come lo Zar davanti alla chiesa. Zico entra e fa “che cazzo fai lì in terra? alzati che dobbiamo mettere a posto le scatole” e Attila “scusate eh, ma che cazzo ci fate qua?” ”Poli ci ha detto di venire a darti una mano” e Attila “scusa Fra, cerchiamo di capire...mi avevi telefonato e mi avevi detto che se mi fosse servita una mano di chiamarti che saresti venuto, io ti ho ringraziato e ti ho detto che nel caso avessi avuto bisogno, l’avrei fatto. ti ho chiamato per dirtelo?” Poli ci pensa un po’ e fa “beh, pensandoci...no” ”e allora perché sei venuto lo stesso e hai detto anche agli altri di venire?” “perché ho pensato che non mi avessi detto niente perché non volevi disturbarmi ma che ti facesse piacere che venissimo” ”e hai pensato male, Fra” ”va beh, ormai siamo qui e ti diamo una mano”. Zapa non riesce a passare per andare a vedere le scatole che ci sono da mettere a posto, si alza sulla punta dei piedi per farsi più “sottile” e passare, ma dà una scarpata con gli scarponi da sci nella vetrinetta degli Swarovski che Attila aveva appena messo a posto e ne rompe due terzi abbondanti. Zico fa “grande Zapa, non buttarti giù e non andare in depre se no ti “perdiamo” per i prossimi venti minuti e dobbiamo mettere a posto le cose uno in meno, come se tu non ci fossi” e Zapa “ma ho appena distrutto una ventina di Swarovski” e Zico “e va beh, intanto se cadi in depre non è che si aggiustano e poi non saranno neanche originali” e la madre di Attila “eh no quelli erano originali, ero socia del Club degli Swarovski in Austria e mi mandavano anche dei pezzi unici fatti solo per i soci e tra quelli rotti ce ne sono almeno quatto o cinque” e Zico “e cosa le devo dire, signora...spiaZe”. Intanto Baresi ha preso una scatola con dei dvd, avendo uno dei suoi classici vuoti di memoria, non si ricorda come si fa ad aprirla e ci mette mezz’ora, quando la apre guarda i dvd e fa “Attila, ma cosa sono questi?” ”quelli? Quelli sono dvd, Barre” ”e ho visto, ma di cosa?” ”di film Barre. Il primo è un filmone che ha vinto l’Oscar come miglior sceneggiatura non originale e si intitola “fatti i cazzi tuoi” molto profondo e introspettivo del famoso regista Magiaro Fattih Kazzernberg. Tu dovresti guardarlo più spesso” e Baresi “e come mai non hanno copertina ma c’è scritto solo il titolo?” ”perché sono film indipendenti e non li hanno distribuiti le grandi case cinematografiche e per risparmiare non hanno stampato la foto di copertina” ”ah, e questo che si intitola “Black hole for black dick?” di cosa parla?” “quello è un film che tratta la tematica razziale in maniera molto profonda, ma mettili a posto che non é il caso di parlarne davanti a mia madre”. Zico prende uno scatolone, lo tira su fa due passi, gli scivola di mano e gli cade sul piede rompendogli il metacarpo e due falangi e Zico “ma di* cane cosa ci hai messo in questa scatola, Attila?” “ah, quella è la scatola dei salvadanai: c’è una lattina da birra da mezzo litro e un maiale di porcellana pieno di monete da 5 e 10 centesimi” e Tarzan “hai capito Zico? e potresti, e bada bene, dico potresti, non bestemmiare che dà molto fastidio a Pietro e Jack?!” e la madre di Attila “e dà molto fastidio anche a me. Quando lo fa mio figlio, gli vorrei spaccare la testa ”e Tarzan “hai capito Zico? Dà molto fastidio anche alla signora”. Intanto è sparito Poli. Attila fa “ma dove cazzo è andato che è venuto qua per aiutarmi e sparisce così?”. Attila va in cucina e vede Poli seduto al tavolo con davanti un piatto caldo e due raglie di bianca Venezuelana, e gli fa “ma no Fra!! Devi venirmi a dare una mano e ti fai due ragli in casa mia?!” ma Poli non risponde perché è in pieno k-hole e ha già assunto la tipica posizione da uomo rettile inketato nero. Baresi fa “ma il biliardo?” “il biliardo non son riusciti a portarlo su” “ma noooo, volevo umiliarti e fondare la sezione biliardo del venerdì!” ”ma volevi umiliarmi cosa? che ti avrò invitato una decina di volte a vedere il Genoa a casa mia e poi giocare a biliardo e non sei mai venuto. E poi cosa vuoi umiliarmi che ti avrei battuto anche nel biliardo alla “Goriziana”” e Baresi “ma che cazzo dici? Guarda qua, prende una pallina da biliardo, perché quelle sono riuscite a farle entrare dalla finestra, la mette a terra, prende la scopa e fa l’accuso “palla nove nella porta dello sgabuzzino” tira e truunnn butta la palla in fenolo contro il televisore 55 pollici che aveva appena installato Attila. Zico fa “bene no? direi tutto a posto, possiamo andare?!”. Ma Poli non si è ancora ripreso e allora stanno ancora un po’ lì. Zico vede Zapa che non sta facendo niente e gli fa “ma che cazzo Zapa? Sei andato davvero in depre, come quando ti succede in campo non fai più un cazzo per mezz’ora buona?! Su sveglia, dai una mano!” e Zapa “primo non sono caduto in depre, secondo sto spostando scatole da mezz’ora mi hai beccato proprio nell’unico momento che mi stavo riposando un attimo e terzo …”. Lo Zar trova un album di fotografia e becca la foto di classe del 1986-87 dove c’era anche lui,ono passati 36 anni e lo Zar, vedendola, si commuove e fa “Luca, vieni un po’ qua. Guarda questa foto, era il 1987. Sono passati 36 anni, non mi riconosci neanche più, ero in classe assieme al nano bagonghi e siamo diventati amici da lì. Ne abbiamo passate tante insieme, ti auguro di trovare anche tu degli amici così, dei ritardati con la gobba che ti fanno capire quanto tu sei stato fortunato. Vieni a vedere Luca, vieni a vedere com’era tuo padre quando aveva esattamente la tua età, che questi ricordi tra padre e figlio sono bellissimi”. Il Berna si avvicina fa finta di essere interessato e guardare la foto e quando è vicino a suo padre fa “...e terzo questoooo!!” e truunnn una bella testata in faccia a suo padre ancora più forte di quella che gli aveva dato davanti alla chiesa e quando è a terra gli dice “e allora? Che ne dici di questa? Ne ho mangiata abbastanza di pastasciutta?” e Zico “tutto bene no? Tutto a posto. Direi che adesso possiamo davvero andare a casa” e lo Zar “si, si andiamo a casa. Te Luca ci vai col treno e ci vediamo in campo dove tutto quello che succede in campo finisce in campo”. E con questa bella minaccia, Attila non può far altro che mettere lo Zar contro il Berna; infatti le squadre sono Gruvi, Baresi, Kaiser, Ale e il Berna contro Tarzan, Zico, Zapa, Lo Zar e Attila: le stesse squadre di due settimane fa quando aveva vinto 9-7 la squadra di Baresi e quindi i Biancoverdi sono in cerca di rivincita e Zapa lo fa notare subito prima del calcio d’inizio “mi raccomando che stavolta dobbiamo vincere”. Palla subito a Zapa che mette subito in pratica i suoi propositi con una bella scarpata, che doveva essere un passaggio per Attila ma che va direttamente in rimessa laterale. Attila lo guarda e gli fa “eh, ma questo non è un bel modo di iniziare per vincere” “si, però io ho il diabete, c’entra in questo caso, giusto Tarzan?” ”eh, no Zapa. Perché non è che se sbagli un passaggio è per colpa del diabete: è che ti mancano le basi” Zico, che ha detto che sta davanti perché è un po’ raffreddato, con Attila che gli ha risposto “siamo a posto, l’altra volta che eri stato dietro abbiamo perso 9-7 adesso che stai anche davanti ne prendiamo anche di più”, ma Zico riesce a sbloccare il risultato e gli dice “se fossi stato dietro non avremo preso di gol, ma non ne avremo sicuramente fatti perché voi siete degli incapaci e se non ci penso io non segnate mai più” 1-0. Zapa si sente punto sul vivo e con una bella saverga fa vedere a Zico che anche lui è buono a far gol 2-0. Allora Ale, che vede che i compagni non ci stanno capendo un cazzo, prima di battere da centrocampo, cerca di spiegare un po’ ai compagni quello che devono fare, ma il Kaiser si vede che non capisce e si fa saltare da Zico che poi fulmina Gruvi con un diagonale preciso 3-0. Allora Ale decide di arretrare e farglielo vedere cosa devono fare, prende palla al limite della sua area, salta Attila e Zico, come due birilli, si beve lo Zar come un bibitone estivo, manda al bar Zico e con un tiro preciso, invece che il solito scaldabagno, perché ha rispetto di Tarzan, mette nell’angolino il 3-1 e fa “visto? Si fa cosi!”. Allora ci prova Baresi che qualche settimana fa aveva fatto una cosa simile, salta Zico, supera Attila in velocità come Verstappen supera un doppiato in gara, salta anche lo Zar e si presenta solo davanti a Tarzan, se segnasse non dimostrerebbe solo ad Ale di aver capito, ma farebbe anche un grandissimo gol rafforzando ancora di più la sua fame di essere diventato devastante, solo che Baresi, quando arriva sotto porta, si caga nelle braghe e invece di tirare una cannonata che se prende in faccia Tarzan butta in porta anche lui, prova a piazzarla per chiudere l’azione da fenomeno, ma Tarzan gliela para di gamba per la disperazione del Vecchio, che però non si butta giù, come fa Zapa quando Tarzan gli fa una paratona che dice “è increddibbile” va in depre e sparisce dal campo per dieci minuti. No, il Barre cerca di rimediare subito e si getta nell’area avversaria quando vede Ale andare sul fondo, Tarzan va a coprire, Ale la mette in mezzo e Baresi, da pochi passi la butta incredibilmente fuori. A questo punto, rimediare ai due errori e fare gol diventa un punto di principio per Baresi, che ci prova in tutti i modi con Tarzan che ogni volta che gli arriva il pallone grida “no, Baresi no!!” e viene esaudito perché Baresi non riesce a segnare. Allora Ale, che si è rotto i coglioni di passargli la palla e vedere che la spreca, decide di passarla in mezzo al Berna, che sposta la palla e conclude con un tiro lento ma preciso che si infila nell’angolo 3-2. Berna torna al gol dopo qualche partita senza aver segnato e poco dopo va a fare la sua doppietta personale e il gol del 3-3 che va ad impreziosire una prestazione che era già stata comunque più che buona fino a quel momento. Il Berna esaltato dalla doppietta, va via sulla fascia ad Attila che lo segue e prova a fermarlo dandogli anche una spallata, ma il Berna riesce a resistere e a mettere in mezzo la palla che è solo un po’ troppo arretrata e il Kaiser non ci arriva che era solissimo in mezzo all’area e Attila fa “si, ma cazzo, quello di chi era?” e lo Zar “mio, ma è colpa tua, bagonghi, come posso pensare che ti fai andare via così mio figlio, ma dagli un calcione e fermalo!” ”ma ha 15 anni ed è tuo figlio!” ”e allora? in campo, come ho già detto, inizia tutto e finisce tutto lì”. Attila, costretto a stare dietro in un ruolo non suo, non vede partire il Kaiser, che gli passa furtivo dietro la schiena, Ale gliela mette precisa e il Kaiser fa 4-3. Zico comincia ad incazzarsi “si, ma Attila era tuo il Kaiser, io non posso essere davanti e in difesa, cazzo”. Ma i Biancoverdi la riprendono subito, rimessa laterale dello Zar, arriva in corsa Zapa che, di prima, senza neanche fermarsela, la prende e la conficca nell’incrocio dei pali. gol della serata e 4-4. Poi si sveglia lo Zar e porta di nuovo in vantaggio i suoi 5-4. Zico porta palla, supera la metà campo, ha davanti il Kaiser e sulla destra c’è liberissimo Attila ma Zico tira di nuovo addosso al Kaiser, Attila gli fa “ma passamela una” ”ho provato una volta a tirare!” “non è una volta: è tutta la sera che non me la passi”. Zico riceve palla e allora tira una bella bordata in direzione di Attila che, naturalmente, non puo prenderla e Zico “ecco, visto? Ora te l’ho data e cosa hai fatto?” e Attila “primo era una cannonata e non un passaggio, secondo non era neanche nella mia direzione e terzo…” Ale lancia lungo per il Berna, che ha a fianco suo padre, i due si involano verso la porta di Tarzan e in un’altra occasione lo Zar avrebbe falciato suo figlio senza nessuna remora, stavolta, sentendosi in colpa perché aveva detto ad Attila di falciarlo, lo lascia quasi andare e il Berna arriva al tiro ma Tarzan gli fa un paratone. Lo Zar guarda suo figlio e gli dice “hai visto, ti ho lasciato andare. Perché comunque anche se in campo “non si fanno prigionieri” tu resti sempre mio figlio e quindi non potrei mai farti un fallo, vieni qui abbracciami”. Il Berna si avvicina e fa “….e terzoooo questooo!” e truunnnn gli dà una bella testata in faccia e lo Zar “ma di* cane! Hai capito quello che ti ho appena detto?” e Attila “Zar, capisco che sia brutto prendere testate in faccia a nastro da tuo foglio, ma dico potresti, e bada bene dico potresti, non bestemmiare che dà molto fastidio a Pietro e Jack?”. Ma lo Zar è incazzato e deve sfogare in qualche modo questa rabbia e l’occasione ce l’ha quando arriva un lancio lungo direttamente da Tarzan, lo Zar la vede scendere e si coordina per sforbiciare al volo, ma in quel momento arriva Baresi e lo Zar, che era già saltato, si ferma e finisce a terra dicendo “ma cazzo, cosa arrivi a rompere i coglioni che stavo sforbiciando?!!” e Zico “dovevi farlo lo stesso, e dargli un calcio in testa”. In effetti, se l’avesse fatto lo Zar avrebbe salvato la situazione, perché poco dopo e dopo anche che per un sacco di volte quando tirava Baresi, Tarzan aveva continuato a dire “Baresi, no! Baresi,no!” riuscendo a salvarli, sta volta la frase non ha lo stesso effetto taumaturgico e Baresi fa il gol del 5-5. Tempo fa l’avrei raccontato con molta più enfasi il gol di Baresi, ma ormai segna così spesso che non fa più notizia. Perché Baresi è in una condizione psicofisica debordante, neanche quando era più giovane aveva raggiunto questi livelli e lo dimostra ogni settimana in campo, non solo segnando con continuità, ma correndo per un’ora e passa, infatti poco dopo, è ancora lui che dà la palla al Kaiser che porta avanti la sua squadra 6-5. Anche il Kaiser è in serata di grazia perché oltre alla doppietta, ha recuperato anche un sacco di palloni in modi che neanche lui sa come abbia fatto, e mette la ciliegina sulla torta di questa straordinaria partita andando a segnare il gol del 7-5, tripletta personale e gol della possibile vittoria. Perché anche se lo Zar fa il 7-6, arriva il custode con Baresi che gli dice “finalmente Gianni!! Ultima azione e tutti a casa, che dobbiamo vincere”. La palla va in rimessa laterale ma Zapa non da’ tempo agli avversari di dire che è finita e di andarsene dal campo, la batte subito e fa così per dieci minuti, continuando a giocare, finché Zico non mette dentro il gol del 7-7 e Baresi “ma era finita da un’ora! Come funziona qua?” e Zapa “si continuava a giocare fino al pari”.