da giovane, c’era gente che nei cessi si faceva la raglia tirandola su con una banconota arrotolata da diecimila lire direttamente dai bordi del lavandino freddo” ”si, ma negli anni ‘90, quando non si era ancora scoperto che mettendola su una superficie calda ti dava una botta molto più potente” ”ah, allora se ti dà una botta molto più potente, alzo le mani”. Poli ne stende due belle fruste e fa  a Berna “vuoi darci una “nasata”?” interviene lo Zar che fa “ma che cazzo dici Fra, non portare mio figlio sulla brutta strada!!” e Poli “primo è roba di grande qualità e non tagliata con la calce o il bicarbonato di sodio, quindi non fa male, secondo quale brutto giro prende se si fa una raglia? E’ qui con noi, mica con un gruppo di drogati e terzo…” lo Zar abbraccia suo figlio e gli dice “mi raccomando non farti mai influenzare da gente come Poli: la droga è merda e ti rovina, non farti mai convincere da nessuno a provarla anche se ti diranno che è da fighi e che una volta puoi provarla che non succede niente. Dai retta a me che sono tuo padre e ti voglio bene, hai capito? Abbracciami” il Berna allarga le braccia e va incontro a suo padre e quando gli arriva vicino fa “….e terzooo questooo” e truunnn dà una bella testata in faccia a suo padre che prima di andare giù lungo gli dice “bella Luca, non me l’aspettavo, l’importante è comunque che non fai uso di droghe” e sviene di faccia sul banco della sede. Nel frattempo si sente un colpo alla porta d’entrata. Si va a vedere cosa è successo e c’è Zapa con la gamba incastrata nella porta dopo che ha sfondato il vetro con lo scarpone da sci della Slazenger e fa “ma di* cane!! Qualcuno mi aiuti” e Tarzan “prima di tutto ti chiedo di non bestemmiare e bada bene, te lo chiedo, perché dà molto fastidio a Pietro e Jack, e poi ti chiedo anche come hai fatto a finire in questa situazione, Zapa?” “niente, ho pensato di fare l’entrata alla Zucchero Fornaciari al primo “Pavarotti and friends” nel 1992” ”e in che cosa consisteva l’entrata di Zucchero Fornaciari al primo Pavarotti and Friends del 1992?” ”consisteva che spalancando la porta con una bella carcagnata prendevo in faccia Zico di taglio, dalla parte delle mappe e mentre andava giù lungo iniziavo a cantare “Diamate” e quando arrivavo al ritornello “passare insieme soldati e spose, ballare piano in controluce…” entrava il Kaiser e, calpestando Zico a terra continuava “moltiplicare la nostra voce, per mano insieme soldati e spose, domenicaaaa….” e invece non abbiamo potuto fare un cazzo perché ho sfondato il vetro con lo scarpone e mi è rimasta incastrata la gamba” “va bene Zapa, ma non ti agitare che ti si strappa una vena in testa e ti svegli freddo. Ora ti dò una mano io” lo aiuta a levare lo scarpone dalla porta e arriva Zico “eeee ccccomeeeee maaaai sei rimasto incastrato nella porta? Eeee ccccomeeee maaaiiiii mi volevi prendere in faccia di taglio dalle parte delle mappe e invece hai rischiato di reciderti la femorale con il vetro rotto e di perdere una marea di sangue?” “perché mi stai sul cazzo, Zico” ”ah, ti sto sul cazzo? Ho capito bene o hai detto “perché sei un pazzo?”” “no, no, mi stai sul cazzo, hai capito bene” “ah, direi tutto bene, no? Siamo a posto” e Tarzan “Zapa, ma perché hai scelto di fare l’entrata alla “Zucchero” che hai il diabete? Non lo sai che ti fa male?” Zapa lo guarda un po’ e gli dice “ma stai dicendo sul serio o è una battuta. Perché non si capisce mai quando scherzi” e Tarzan “non lo so, fai te”. Intanto lo Zar si è ripreso dalla testata in faccia che gli ha dato suo figlio si avvicina ad Attila e gli mette una mano sulla spalla, gesto classico e inequivocabile che significa che venerdì non viene a giocare. Attila capisce subito e sbrocca male  “ma dove cazzo vai di nuovo che non vieni a giocare. Tra l’altro lo sai che è un momento delicato e aspetto il venerdì per svagarmi e divertirmi un po’ e te te ne vai?” “si, caro il mio bagonghi, io me ne sbatto il cazzo del tuo momento delicato. Del resto tutta la tua vita è un momento delicato visto le ridotte capacità cerebrali che ti ha dato in dono la natura, quindi non posso stare qui a vederti piangere addosso e farmi mangiare il belino dalle mosche e me ne vado negli Emirati Arabi” “e quando parti?” “sabato mattina” ”e allora venerdì sera vieni a giocare” ”sabato mattina mi alzo alle 4 del mattino per andare in macchina a Milano a prendere l’aereo per Dubai, non vengo di certo a giocare rischiando di farmi male e non poter partire e di andare a dormire troppo tardi e non sentire la sveglia, quindi non vengo a giocare, spiaZe! ah e ti dirò di più: salto anche il venerdì dopo perché torno sabato!!” Attila non regge l’idea di due partite senza lo Zar, prende la Beretta calibro 22 che tiene sotto il banco e fa per mettersela in bocca e farsi saltare il cervello come Kurt Cobain che aveva ritinteggiato i muri di camera sua sparandosi in faccia con un fucile mettendo una penna sul grilletto e spingendola con le dita dei piedi perché il fucile era troppo lungo e non ci arrivava con le mani. Appena Tarzan se ne accorge, cerca di fermare Attila prendendogli la pistola, ma Attila fa resistenza e durante la colluttazione gli dice “senti Tarzan, mi hai già salvato la vita quella volta da Raffa e da quel momento è andato tutto male, a partire dal covid e da quel cazzo di lockdown, vaccini coprifuoco e dittatura sanitaria. E’ stato un calvario! era meglio se avessi lasciato che quell’ombrellone mi spaccasse la testa, ma lì non era una scelta mia, adesso, invece, sono consapevole di quello che faccio. Lascia questa pistola e lasciami fare”. Ma Tarzan come Huber degli Svizzeri di “Aldo, Giovanni e Giacomo” non molla, parte un colpo, involontario, dalla beretta e prende nel piede Zico che fa “beh, direi tutto bene no? Siamo a posto, ci vediamo tra due venerdì” e se ne va zoppicando come Kevin Spacey ne “I soliti sospetti”. Il venerdì dopo anche se non c’è lo Zar, Attila decide di giocare ma prima il Ferra che ha ancora male alla gamba e poi il Kaiser danno forfait. In particolare fa discutere la motivazione di quest’ultimo che dice che non viene a giocare perché l’indomani si deve alzare presto. Al che Attila gli dice “e va beh, che sarà mai, al massimo sarai un po’ stanco, vieni a giocare lo stesso” ”no perché devo guidare”. Allora Attila sapendo che Zapa è uno di quelli che vuole giocare sempre ed è amico del Kaiser scrive sulla chat “belin, il Kaiser non viene a giocare perché sabato si deve alzare presto”, sperando che Zapa provi a convincerlo, lui che è suo amico, a venire a giocare, ma Zapa invece scrive “beh, non ha tutti i torti, se si deve alzare presto con la partita che finiamo tardi e le premiazioni fa bene a non venire” e Attila gli scrive “ma di* cane, ti scrivo per convincere il Kaiser a venire a giocare e te gli dai ragione?!” “eh anch’io vorrei giocare ma Lorenzo mi ha detto che non viene e me la prendo più con gente come Zico, lo Zar, il Gatto e Alby che tirano spesso il pacco, più che con il Kaiser” e in effetti non ha tutti i torti perché Alby di solito può venire quando ci si è già tutti e così Gruvi e Zico ne approfittano e fanno venire lui al loro posto e tirano il pacco. Ma quando manca gente, né Alby, né il Gatto, almeno quest’anno, non hanno mai salvato la partita e non lo fanno neanche stavolta così si salta anche il secondo venerdì consecutivo. Allora per vedersi un po’ Attila, Tarzan, Baresi e Zico decidono di andare a mangiare dal Cinese dai cannoni a Pegli. Il primo ad arrivare è il Vecchio che scrive “il Cinese è chiuso” gli risponde subito Zico che gli dice “ma come chiuso? Se ho preso la roba da asporto la settimana scorsa! Con i vuoti di memoria che ti ritrovi sarai andato dal bar a fianco, aspetta che arrivo” arriva anche Attila quando Zico e Baresi stavano già tornando indietro e Attila fa “e cccomeeeee mai, Zico, state tornando indietro? E ccccomeeee mai è chiuso anche se ci avevi preso la roba da asporto la settimana scorsa?” e Zico “e cccomeeee mai non ti fai un po’ i cazzi tuoi? Eeee cccomeeee mai andiamo a mangiare una pizza da “Emme”?” Nel frattempo Tarzan, che aveva detto che sarebbe venuto a piedi da casa che gli piace camminare, come gli succede spesso quando torna a casa dal lavoro, si è buttato due minuti sul letto per “riposare gli occhi” e si è svegliato due ore dopo, quindi per arrivare in orario non è potuto arrivare a piedi, ha preso lo scooter ed è arrivato come una palla di fuoco dall’inizio di via Martiri. Zico, vedendolo arrivare ha detto “ma chi è quel pazzo che sta facendo i 180 con lo scooter in penna?” è passato davanti a Zico e ha frenato ma andava troppo veloce e non è riuscito a fermarsi, è andato un po’ lungo e ha dato una carassata contro il cancello dell’Hotel Mediterranee’, per no far vedere che era caduto è sceso dallo scooter e l’ha lasciato a terra come se avesse parcheggiato volontariamente in quel modo ed è arrivato dicendo “scusate ma mi sono addormentato” e Zico “ed era il caso di arrivare qui come Pecco Bagnaia al traguardo del Mugello nel 2023?” ”si perché ci tengo ad essere puntuale” ”e quello lo sappiamo però sarebbe meglio arrivare anche con due minuti di ritardo piuttosto che schiantarsi nel cancello in ferro del Mediterranee’” ”ma che schiantarsi? Ho parcheggiato!” “ah tutto bene allora direi. Andiamo da Emme?” Baresi, che non gliene fregava un cazzo del discorso che stavano facendo fa “no, andiamo da Terra e Fuoco” e si butta dentro quello che lui credeva fosse il ristorante e invece era lo spaccio di un Bangledino aperto 24 ore su 24. Baresi lo vede seduto dietro la cassa e gli fa “avete un tavolo per 4?” il Bangledino che oltre a vendere prodotti alimentari e alcolici, vende anche collane, articoli per la casa e nelle ore notturne spaccia crack e anfetamine, va in magazzino e ne esce con un bel tavolo pieghevole con le gambe di plastica di quelli che usano i meridionali quando vanno a mangiare alla spiaggia e gli fa “ecco a te, un tavolo per 4” Baresi lo prende e fa “intanto comincia col darmi del lei perché io non te l’ho data tutta questa confidenza. Poi cos’è sta roba? Non avete un tavolo in sala per poterci sedere, cosa me ne faccio di sto tavolo pieghevole? Lo metto sul marciapiede? Già l’ultima volta che eravamo venuti ci avevate fatto mangiare in strada con i paraventi che quando era passato il 190 ci aveva affumicato le pizze con il tubo di scarico, non siamo mica meridionali che mangiamo sul tavolo pieghevole!!” ”mi spiace ma è l’unico tavolo che abbiamo”. Baresi esce e fa agli altri “è na robba increddibbile questi di Terra e Fuoco mi hanno detto che ci mettiamo con il tavolo pieghevole da meridionali qui sul marciapiede”. Zico, che ormai sa di questi attacchi di senilità di Baresi, per non farglielo notare e non infierire fa finta di niente e gli dice “ma lascia qui quel tavolo, andiamo a mangiare da Emme” e Attila “a me non piace andare da Emme, perché è sempre pieno di zarri che prendono l’aperitivo all’entrata del locale e per andare ai tavoli devi sempre litigare con questi stronzi che non ti fanno passare” e Baresi “ma chi sono gli zarri?” ”gli zarri sono quei ragazzini, molte volte minori non accompagnati, che girano tutto il giorno senza fare un cazzo e compiono furti e atti di violenza e non dovrebbero avere un soldo invece, grazie alle ONG e all’accoglienza del PD riempiono le nostre città e vanno anche a prendersi l’aperitivo al bar vestiti con la giacca a vento della Balenciaga e le sneaker della Nike da 2800 euro, tanto li manteniamo noi”. Si va da Emme e in effetti, all’entrata c’è pieno di zarri. Zico entra per chiedere se c’è posto gli altri stanno fuori ad aspettare e Baresi vede un mezzo arabo con la giacca a vento della Balenciaga e segnandolo con il dito, dice “quello quindi è uno zarro?” e Attila “si, si quello è il tipico zarro, Barre. Vedi sono tutti vestiti uguali e hanno anche lo stesso taglio di capelli, corti dai lati e lunghi col ciuffo sulla testa ed essendo dei criminali cercano sempre un motivo per far scoppiare qualche rissa” “e si chiamano zarri?” ”si si chiamano zarri, come dire tamarri, ma così tra di noi non è che vai da loro e gli dici “ciao zarro” perché non la prenderebbero molto bene perché è un termine dispregiativo”. Dopo qualche minuto esce Zico, non riuscendo ad aprire la porta perché c’è uno dietro, spinge la porta con forza e lo fa cadere e gli dice “la prossima volta levati dal cazzo, zarro!!”. Il criminale minore non accompagnato tira subito fuori il coltellino e va verso Zico, Tarzan che conosce bene queste dinamiche lavorando in un centro d’accoglienza, ed essendo anche stato chiamato in piena notte perché c’era stato un accoltellamento nel centro, non dà neanche il tempo allo zarro di far scattare la lama che lo ha già attaccato al muro e gli dice “ho mandato gente a concimare le piante per molto meno, butta via il coltello prima che te lo butti via io” Zico, intanto, come Rezzonico degli “Svizzeri” non si è neanche accorto di aver rischiato la vita e Attila fa a Baresi “hai visto? L’ha chiamato zarro e quello lo voleva accoltellare” “ma non sarà che lo voleva accoltellare perché quando ha aperto la porta l’ha spinto rischiando di mandarlo con la faccia sulla fioriera in marmo delle orchidee” ”no, no Barre. L’ha fatto perché l’ha chiamato zarro” e Zico “si, l’ho chiamato zarro, c’è qualche problema?” ”no, no, figurati, ha provato ad accoltellarti ma nessun problema, ci ha pensato Tarzan a risolvere tutto” Tarzan che arriva e Zico non gli dice neanche grazie e fa “Non c’è posto, mi hanno detto che il primo tavolo prenotabile è alle dieci e mezza”. Allora si va da “sosta obbligata”. Ci si mette davanti al banco per farsi vedere e farsi dare un tavolo ma i camerieri passano senza neanche salutare o dire che stanno arrivando, uno passa con un tegame in rame di spaghetti allo scoglio e colpisce nella nuca Baresi che, come risvegliato dal suono della “campana” fa “mi scusi avete mica un tavolo per 4?” ma non risponde. Dopo tre quarti d’ora d’attesa vengono messi in un tavolo d’angolo davanti a una grotta in mattoni che è così fredda che ci tengono le bottiglie di vino come fosse una cantina, in più quando passa il treno, visto che la pizzeria è proprio sotto i binari, vengono giù delle correnti d’aria che finiscono proprio nel collo di Baresi e nella schiena di Attila che a fine cena avranno, Attila una bronchite alveolare acuta con riduzione della funzionalità polmonare del 20%  e Baresi il collo bloccato che non potrà neanche muovere la testa come lo Zar quando Tarzan gli fa il “blocco” in partita e gli in cricca il collo”. Baresi che si è accorto subito che la serata non sarebbe finita bene dicendo “di* cane, sembra di essere in una cantina e queste correnti d’aria per uno della mia età non sono cose belle” e Tarzan “cazzo Barre, non ti dico neanche se potresti non bestemmiare perché è la prima volta che ti sento farlo, come quella volta che si era sentita per la prima volta in diretta nazionale sulla Rai una bestemmia che non l’hanno nemmeno “bippata””. E Attila “e chi aveva bestemmiato?” ”Enzo Maiorca” ”ma quello che faceva i record di apnea?” ”si, si proprio lui”. Zico che anche lui, come Attila, era troppo piccolo per ricordarselo, è andato a vedere subito su inernet e ha visto il filmato e fa “cazzo, dopo che si è preparato facendo respirazione ed esercizi pre immersione è andato giù e c’era un subacqueo e Maiorca ci ha dato una testata nelle bombole che aveva sulle spalle” e Attila “na robba increddibbile, fammi vedere” guarda il video e quando vede Maiorca riemergere gridando “chi è quel coglione di merda? Voglio il nome di quel coglione, non si scherza con la vita delle persone, di* cane!!” fa “ma è grandioso, questo diventa un nuovo tormentone come quello della partita con l’Australia e che non prenderemo 31 gol. Ci ricorderemo di questa serata anche tra dieci anni. Ma che cazzo ci faceva un subacqueo proprio dove Maiorca stava tentando il record?” e Baresi, che non solo se lo ricorda ma era proprio lì a vederlo, fa “non era un subacqueo qualunque. Era Enzo Bottesini uno che aveva vinto a Rischiatutto rispondendo a domande sulla subacquea ed essendo anche un giornalista Rai, lo avevano mandato sott’acqua per fare le riprese solo che non si era accorto che Maiorca stava scendendo proprio lì” “e gli ha messo le mani addosso?” ”no, perché Botesini è scappato subito e poi ha telefonato a Maiorca per scusarsi ma non si sono più incontrati” e Zico “ma che roba”. Questo racconto monopolizza la conversazione della serata con Attila e Zico che chiedono a Tarzan e Baresi i particolari più “prurigginosi” oltre ad andare a cercare altri articoli su internet, alla fine Attila fa “Barre, potresti farlo anche te un tentativo di record di immersione in apnea che attività sportive in acqua come “Quelli del venerdì” non ne abbiamo mai fatto” “si, come no. Lo faccio sicuro a 63 anni faccio una bella immersione senza nessuna preparazione così mi viene una bella embolia mentre risalgo e ci rimango” e Tarzan “ma si intanto 63 anni son 13 anni che è tutto grasso che cola!”. Arriva il cameriere a chiedere se vogliono dei dolci e fa “abbiamo anche il cannolo siciliano scomposto, che è molto buono” e Attila “ma non è difficile da ricomporre?” ”ohhhh, il signore ha fatto la battutona, io son qui da 8 ore a servire ai tavoli e il signore ha fatto la battuta” e Attila “si, ma non ti agitare che ti si strappa una vena in testa e ti svegli freddo! Comunque vada per il cannolo scomposto”. Glielo porta e non è un cannolo scomposto, ma bensì una semplice torta con la ricotta e i canditi. Attila chiama il cameriere e gli dice “mi scusi, ma questo non è un cannolo scomposto!” il cameriere prende un cucchiaio schiaccia tutta la torta la rimescola e fa “ecco, le va bene così? E’ scomposto” e Zico “beh, direi tutto bene, no? Tutto a posto, possiamo andare?” Si va alla cassa che è imboscata dall’altra parte del locale in mezzo ai tavoli pieni di gente e Tarzan fa “quanto avremo speso?” e Zico “ma che cazzo, non siamo mica a “4 ristoranti” con Alessandro Borghese!! Avremo speso una ventina di euro a testa, che ne so” Baresi, che era rimasto indietro, non riesce a passare perché c’è un tavolo di gente proprio davanti alla cassa, si alza sulle punte dei piedi come Roberto Bolle all’Etoile de Paris, per farsi più “magro” e riuscire a passare, ma dà un colpo in una bottiglia di Grappa Riserva della Candolini che con un effetto domino fa cadere tutte le bottiglie sul bancone. Attila vede e fa “bah, io credo che spenderemo un po’ di più, sui 280 euro a testa” Zico prende lo scontrino e fa “conto tondo 300” e Tarzan “grazie per la serata Barre” e Zico “beh tutto bene direi, no? Ci vediamo venerdì?” e Attila “speriamo, che qua sono già due settimane che non si gioca”. Ma stavolta il Kaiser viene, Ale aveva già detto che sarebbe venuto e addirittura potrebbe anche Alby ma come già detto, Alby c’è solo quando non manca nessuno ma mentre le altre volte scrivendo sulla chat che era disponibile, Zico e Gruvi si chiamavano fuori perché non ne avevano voglia intanto c’era Alby, stavolta l’ha scritto in privato ad Attila e così non ha approfittato nessuno del “bonus Alby” che è dovuto star fuori. Visto anche il ritorno dall’Arabia dello Zar e del Berna. Così Gruvi torna a giocare dopo quasi un mese e sta con Baresi, il Kaiser, Ale e il Berna dall’altra parte, con il Ferra distrutto che non gioca neanche in porta, c’è Tarzan al suo posto con Zapa, lo Zar, Zico e Attila. Si arriva al campo che, piovendo dalle 5, è praticamente un lago, e continua anche a piovere tanto che Zico e Baresi aspettano a cambiarsi che magari si va a casa ma non sanno che Zapa, quando viene giù da Masone non prende neanche in considerazione l’idea di tornare a casa senza aver giocato. Infatti Attila che lo sa, appena arriva gli dice “Zapa, piove, non si gioca, andiamo a casa” e Zapa “si, come no. Provateci solo a non giocare e vi dò un pugno in faccia anche se mi levano il porto d’armi”. Attila dice a Tarzan “con quest’acqua ti si romperà l’orologio” e Tarzan si incazza e fa “no, non si rompe” Attila gli risponde “si ma non ti incazzare che scherzo, ho passato una settimana di merda e aspettavo venerdì per scherzare e divertirmi un po’, non ti incazzare che non ne ho voglia e ti si strappa una vena in testa e ti svegli con la cravatta”. Si entra in campo ed essendo fatto a gobba di cammello morto, come dice lo Zar, l’acqua invece di defluire forma dei laghi sulla fascia sinistra e nelle due aree di rigore. Così Tarzan prende il bastone per spazzare via l’acqua, ma è come “scopare il mare”, quella che leva ritorna subito in area, stessa cosa dalla parte di Gruvi. I primi minuti più che una partita di calcio sembra la “prima” de “La morte del cigno” all’Etoile de Paris, con tutti che corrono in punta di piedi per evitare di bagnarsi, come fosse possibile, dopo cinque minuti quando si è già completamente fradici e non c’è più niente da salvare ci si butta nell’acqua come maiali nel fango. Il più stronzo è lo Zar che gioca sulla fascia di suo figlio, quella allagata, e quando il Berna prova a portare palla quasi a nuoto, come nel film di Fantozzi, suo padre ci va sotto senza nessun riguardo e tira calci nell’acqua per prendere il pallone ma solo a suo figlio che finisce l’azione come se avesse fatto la doccia. Nonostante questa situazione del campo al limite della praticabilità si vedono comunque delle cose pregevoli, perché il tasso tecnico dei giocatori in campo è molto elevato e uno di quelli che lo eleva di più è Ale che su un lanci alto di Gruvi, la mette giù con una facilità imbarazzante e la scucchiaia sui piedi del Berna che tira ma Tarzan la para e la mette in angolo guadagnandosi mezzo chilo di pasta per il premio del primo angolo provocato. Dall’altra parte è Zapa che fa valere la sua tecnica, salta l’uomo appoggia per Attila che tira anche bene e forte, Gruvi non la trattiene e arriva proprio Zapa che è il più lesto e mette dentro il gol dell’1-0 e poi esulta con la “mitraglia” di Batistuta. Ma il vantaggio dura poco perché un Baresi trasformato rispetto agli anni passati, che appena piovevano due gocce o faceva freddo, non voleva giocare, quest’anno gioca, si diverte e sguazza nell’acqua come un pesce siluro. Ancora Ale ad inventare, fa passare la palla in mezzo a due avversari per darla a Baresi che spalle alla porta marcato da Zapa si appoggia con le spalle su di lui si gira e con un tiro preciso all’angolino fulmina Tarzan per l’1-1 e il gol della serata. Esulta anche Attila anche se è suo avversario, ma quando segna il Barre non può fare a meno di esultare. Zico non la prende molto bene “ma si, la prossima volta magari passagli direttamente il pallone te per segnare e poi fatevi un bel “limone””. 1-1. Intanto continua a piovere ma dopo pochi minuti oltre che acqua cominciano a piovere anche stronzi. Infatti il Berna, che non è riuscito a segnare nelle ultime tre partite, ha l’occasione buona ancora servito nel “corridoio da Ale” Tarzan gli esce incontro e il Berna riesce a superarlo con un tiro rasoterra, la palla viene rallentata dall’acqua mentre sta andando in porta e non si sa se sarebbe entrata, ma per levare ogni dubbio arriva quello stronzo dello Zar che dopo aver “lavato” suo figlio, salva anche la palla sulla linea levandogli la soddisfazione del gol; gol che riesce invece a fare il Kaiser che tira più preciso di quando non piove e mette dentro il 2-1. Lo Zar la pareggia subito 2-2, poi Attila ha una buona occasione ma tira di punta e con il pallone bagnato la svirgola e la butta in rimessa laterale. Continua a piovere e con i compagni in attacco, Gruvi ne approfitta per prendere il bastone e levare un po’ d’acqua dalla sua area, ma lo Zar ruba palla, lancia in contropiede Zapa quando Gruvi lo vede arrivare gli tira il bastone in faccia sfigurandolo e salvando il gol e non c’è neanche fallo perché non c’è stato contatto tra il portiere e Zapa. Il Kaiser, visto il successo del primo tiro che ha fatto ci riprova ma stavolta il tiro gli esce male, ma Tarzan si fa sfuggire il pallone bagnato dalle mani e nonostante il tuffo per cercare di recuperarlo, lo prende quando ha già superato la linea 3-2 e doppietta per il Kaiser. Ale, dopo aver sfornato assist a profusione si mette in proprio e fa il 4-2, Baresi dopo aver fatto il gol della serata, ci prova anche da fuori a area, cosa che non fa mai, gli parte dal piede una sifonata dritta e precisa che andrebbe ad infilarsi nell’incrocio dei pali e sarebbe uno dei gol più belli dell’anno, e forse il più bello mai segnato da Baresi, ma arriva lo stronzo numero 2, Tarzan, che in braille perché non vede un cazzo a causa della pioggia che gli è andata negli occhiali, ci mette la mano, quasi a caso vedendo passare un oggetto bianco non identificato e nega il gol al Barre. Sul rovesciamento di fronte si passa dal possibile 5-2 al 4-3 quando Zico spara in porta di sinistro e non lascia scampo a Gruvi. Gruvi che su un angolo a favore della sua squadra va avanti per provare a segnare, ma la palla la intercetta Zapa che la dà a Attila che quasi dalla linea di centrocampo, vedendo Gruvi che sta tornado in porta di corsa, prova a segnare con un pallonetto, che con la pioggia, il pallone bagnato e la distanza dalla porta ha un coefficiente di realizzazione altissimo, ma incredibilmente Attila la colpisce perfettamente, la palla si alza e compie una parabola che scavalca Gruvi e anche Ale sulla linea e sta per infilarsi nell’incrocio della porta con la rete nuova, ma arriva lo stronzo numero 3, Gruvi che non sopporta prendere gol in pallonetto o scavetto, si tuffa all’indietro e con un volo che neanche Batman, smanaccia la palla e riesce a tenerla fuori dalla porta, rischiando anche di ammazzarsi, ora io dico a questi tre stronzi, lo Zar, Tarzan e Gruvi, ma non potevate far finta di niente e non fare questi salvataggi assurdi che nessuno vi avrebbe detto niente e permettere al Berna, Baresi e Attila di fare tre gol che sarebbero stati ricordati nel tempo? No, non potevate perché oltre all’acqua siete “piovuti” anche voi tre stronzi e, come si sa, nell’acqua gli stronzi galleggiano, grazie! Anche da parte del Berna e del Barre. Attila si butta giù di morale e quando lo Zar batte una rimessa laterale tirando una fucilata verso di lui, per evitare anche di fare la fine di Fantozzi quando nella partita “scapoli ammogliati” va a colpire di testa un pallone che anche il suo collega dell’ufficio “bustarelle e ricatti gli aveva detto che era una palla altissima, si gira e la colpisce di gobba, Zico invece di provare a prendere il pallone fa “ma no, l’ha presa di gobba, basta vado a casa ho visto tutto per stasera” e sta fermo a vedere Ale che recupera il pallone e va a segnare il 6-2 e volano insulti ad Attila che risponde “e cosa dovevo fare? prenderla in faccia che è anche bagnata e pesa come una palla medica?” Rimessa laterale per i Granata, la batte alta verso la porta il Kaiser, Zico fa “ecco un altro gol”, arriva Zapa che salta per colpirla di testa, ma è troppo alta e riesce solo a spizzarla, quel tanto che basta per scavalcare Tarzan con un pallonetto e segnare il più classico degli autoreti. Zico fa “l’avevo detto io!! No, va beh, finiamola qui, si è visto di tutto e per me è troppo” 7-2. Ma lo Zar e Attila ricacciano in gol le parole a Zico e con una tripletta e una doppietta a testa riaprono clamorosamente la partita 7-7. I Biancoverdi provano anche a vincerla, ma nel momento di massimo sforzo prendono due gol da Ale che chiudono definitivamente il risultato sul 9-7. Finisce così, Attila, che nonostante abbia avuto l’idea di inserire il biglietto dove marca i gol nella plastica ad un certo punto non è più riuscito a scrivere il numero del gol allora faceva semplicemente dei buchi nel foglio, contando i buchi ha detto a Tarzan che la partita era finita 9-8 e così ha pubblicato quel risultato, in realtà ne ha contato 1 in più ed è 9-7.