”Tarzan, glielo vuoi dire te se ha indovinato?” ”allora primo io sono pignolo, o meglio, tendo ad essere pignolo ma vendicativo non è uno dei miei tratti caratteriali come invece è lo Zar che sta facendo vivere sulle spine Attila perché non si è ancora vendicato per il fallo che gli ha fatto due settimane fa, ma gli ha detto di guardarsi sempre le spalle perché poi lo farà. Secondo il mio dottore non è a Cogoleto, e anche se fosse e mi fosse rivenuta la gotta, non ci sarei andato perché dovresti sapere che io non vado dal dottore e che l’unico dottore che mi visiterà sarà il medico legale, quando il grasso avrà smesso di colare e mi sarò svegliato sotto un cipresso, e dovrà constatare il fatto che io sia deceduto e terzo”. Mentre Tarzan sta spiegando a Baresi perché ha sbagliato, lo Zar sta parlando con suo figlio “Luca, cosa diciamo noi? Io lo conosco sicuramente molto meglio di te, Tarzan, però magari, anche se tu lo conosci da meno tempo ci hai parlato più di me, visto che a me non rivolge quasi mai la parola se non per dirmi che sono “sotto” e quindi hai qualcosa in mente che io non arrivo a pensare. Pensa che bello che sarebbe se indovinassimo e vincessimo il premio. Per un gioco così tra padre e figlio, quando tra anni ci ricapiterà tra le mani il premio ricorderemo questo momento di divertimento e di unione tra noi, come solo un padre e un figlio sanno creare. Quindi cosa dici?” il Berna lo guarda, e quasi alle lacrime per la commozione per le parole di suo padre, gli tiene ferma la testa con le mani, quasi per dargli un bacio fraterno e gli dice “...e terzo questoooo!!” e truuunnnn dà una bella testata in faccia a suo padre che va giù lungo e perdono il turno. Arriva di corsa Zapa che fa “scusate il ritardo, ma il Turchino era ridotto a una lastra di ghiaccio e ho dovuto mettere le catene, ma alla curva della diga dei castori sono andato lungo, come Alonso al Gran Premio di Interlagos del 2019, e sono finito nel fiume e ho preso in pieno Don Cuck, uno dei castori che mi aspettano sempre al venerdì notte quando torno a casa dopo la partita e butto i premi che mi ha dato Attila, nel fiume e non potevo lasciarlo lì, così l’ho caricato in macchina e l’ho portato dal veterinario, poi ho aspettato finché non mi ha detto che non era più in pericolo di vita e sono arrivato in ritardo” e Attila “bravo Zapa, gli animali sono molto meglio delle persone” ”si, hai ragione. Ma ho visto nella diretta Facebook che c’è il gioco per indovinare come mai Tarzan è venuto in sede” ”si, abbiamo appena iniziato” ”bene, allora io ne dico solo uno perché so che è quello giusto. Tarzan è venuto in sede per farmi i complimenti a me perché si è dimenticato di farmeli venerdì scorso, quando dopo la partita il Kaiser mi ha offerto una caramella e io gli ho detto “no, grazie, io ho il diabete” perché in quel caso c’entra, vero Tarzan, di* cane??” “si, in quel caso c’entra perfettamente, e in effetti, venerdì scorso mi sono dimenticato di farti i complimenti e me ne scuso, e bada bene ti chiedo scusa anche per questo, ma potresti non bestemmiare perché dà molto fastidio a Pietro e Jack?” ”si, va bene, ci proverò. Ma ho indovinato?” ”anche se sarebbe stato un motivo valido per venire in sede, ti devo dire di no, non è quello. SpiaZe”. Attila fa “ci vuoi provare te, Ferra?” ”no, grazie, ma io non partecipo a queste cose a premi offerti dallo sponsor di questo calcio malaatooo e corrotto che la risposta sarà detto che è giusta a chi si vorrà far vincere il premio, anche se non lo è! na robba increddibbile che neanche a Cava dei Tirreni o a San Benedetto del Tronto, e ogni settimana ci sono nuovi giochi e dirette Facebook con spettatori pagati per far vedere che la pagina è seguita. Io non ci sto a questo venerdì moderno, io voglio indietro il venerdì che si giocava ognuno con una maglia diversa e non ci si capiva nulla e dovevi riconoscere i tuoi compagni di squadra dalla faccia, e dopo la partita te ne andavi senza salutare, e non dovevi rispondere ai quiz per vincere i premi e fare le interviste nel dopopartita per le televisioni che sono il “cancro” di questo sport e lo stanno distruggendo. No al venerdì moderno, io non rispondo” e Attila “si, va bene, Ferra, ma non ti agitare che ti si strappa una vena in testa e ti svegli sotto a un cipresso e a luglio facciamo il primo “Memorial Ferra Casci” in diretta nazionale con tutti gli sponsor e te non ti puoi neanche, ovviamente, opporre”. Arriva Pietro che fa “rispondo ioooo, al perché Tarzan è venuto in sede, lo so ioooooo perché!!” e Tarzan “senti “so tutto io”. Qua non sei al lavoro che fai tutto te e fai bene le cose solo te” e Attila “ha ragione lo zio. Qua siamo al venerdì e te vieni una volta ogni morte di Papa non è che puoi arrivare qui e fare i cazzi che vuoi. Poi te non puoi partecipare perché Tarzan è tuo zio e quindi se dessi la risposta, sarebbe tutto un “magna magna” che poi, vieni giù una volta ogni tanto e quando vieni è talmente un evento raro che fai piovere e non si gioca quindi tornatene a Bergamo, Psyco, che venerdì vogliamo giocare” e Zapa “si, Psyco, torna a Bergamo a mangiarti i pasticcini con le mele e le noci” ”ma non rompere, Zapa, mangiateli te i pasticcini con le mele e le noci” ”ma io ho il diabete” ”invece io sono allergico e vado in shock anafilattico” e Attila “si va beh, ma non siamo a “Chi vuol essere più sfigato”, dai, cazzo, non stiamo qua a raccontarci le nostre disgrazie e a vedere chi ha la peggiore” e lo Zar “giusto Attila, anche perché con la storia del tuo ritardo mentale vinceresti a mani basse e non ci sarebbe partita” “Zar, la vuoi far finita con sta storia del mio ritardo mentale?  “ah, perché non hai un ritardo mentale? Sei proprio così di tuo? Allora la cosa è più preoccupante di quanto pensassi”. In quel momento si spalanca la porta ed entra, in maniera trionfale, il Kaiser che non era mai venuto in sede perché lui è uno che tiene alle regole ed al protocollo e non essendo tra i “fissi” non aveva ritenuto giusto presentarsi in sede, ma adesso che, anche se non ufficialmente ma ufficiosamente lo è diventato, si è presentato anche in divisa da parata. Poli, che non viene praticamente più a giocare al venerdì, neanche una volta ogni tanto, e che non partecipa neanche ai giochi a premi, ma che ogni settimana viene in sede perché quando sei stato uno di “Quelli del venerdì” una volta, lo resti per sempre, era seduto al tavolo che stava stendendo due belle fruste di perlata Hollywoodiana, dopo la prima nasca si gira e vede il Kaiser e scambiandolo per un maresciallo dei carabinieri in alta uniforme va nel panico e cerca di far sparire tutto ma non fa in tempo perché la perlata fa effetto e Poli va in k-hole pieno assumendo la classica posa da uomo-rettile inketato nero. Il Kaiser lo vede e fa “e questo chi è che non l’ho mai visto giocare al venerdì? ”e Zapa “questo è Poli, uno da 545 presenze e 830 gol al venerdì, te ne devi ancora mangiare di pastasciutta per arrivare anche lontanamente ai suoi livelli” ”te invece ne hai già mangiata abbastanza per poter parlare così?” “si, io intanto due venerdì fa ho raggiunto i 300 gol e venerdì scorso mi hanno fatto la torta e consegnato la foto della maglia del Milan con scritto il mio nome e il numero 300, quindi posso parlare sicuramente più di te” ”ma io ti posso far sequestrare la macchina e non fartela ridare prima di quest’estate” ”ma forse non ti ricordi che non sei più un vigile e non mi puoi far sequestrare più niente” ”ma forse non ti ricordi te che comunque mi son rimasti un sacco di amici nei vigili e basta che faccio una chiamata e faccio venir uno che ti fa un verbale scrivendo che ha trovato nel bagagliaio della tua auto mezzo chilo di bugiarda, due etti di perlata e una decina di elastici di maledetta più un passaporto con il timbro della Colombia e le prossime vacanze estive le passi a Rebibbia” ”ma io ho il diabete, di* cane!!” e Tarzan “ma non c’entra niente Zapa, cosa può centrare il fatto che hai il diabete se ti arrestano per spaccio e traffico internazionale di stupefacenti? dai, ragiona un po’ che ci abbiamo lavorato tanto su questa cosa negli ultimi mesi e poi, potresti e, bada bene dico potresti, non bestemmiare che dà molto fastidio a Pietro e Jack?”. Il Kaiser lascia perdere la cosa e fa “comunque già che son qua volevo partecipare al quiz su Tarzan. Io dico che è venuto in sede perché la sua squadra ha vinto a Fantacalcio contro il Gatto” e Tarzan “primo, purtroppo, questa settimana a Fantacalcio io e Attila non abbiamo vinto perché abbiamo fatto 83,75 ma abbiamo giocato contro Baresi che ha fatto 80 punti e l’abbiamo presa nel culo, secondo io non vengo in sede a bullarmi e a ostentare la mia sapienza anche in ambito calcistico se vinco una partita a Fantacalcio e terzo...”. Lo Zar mette un braccio sulla spalla a suo figlio e gli dice “invece noi, abbiamo vinto di nuovo a Fantacalcio. Giusto Luca? Dopo sette sconfitte consecutive ci stiamo riprendendo alla grande. Meno male che mi son fatto convincere da Attila a giocare. E’ bellissimo che un padre e un figlio, nonostante siano di due generazioni diverse, siano così uniti da giocare insieme, sarà un ricordo che ci porteremo dietro per sempre, un esperienza che ci ha rafforzato ancora di più il nostro legame e che non dimenticheremo mai!!” il Berna sentendo queste parole da suo padre non riesce a trattenere le lacrime, si gira verso di lui, allarga le braccia come a volerlo abbracciare, lo Zar gli va incontro per abbracciarlo anche lui e quando è abbastanza vicino, il Berna fa “...e terzoooo questooo” e truuunnn dà una bella testata in faccia a suo padre nello stesso punto preciso che gli aveva dato quello prima e lo sdraia di nuovo lungo. A sto punto Attila fa “va bene, non ci arrivate mai più e io devo anche chiudere, il premio l’ha vinto Tarzan che è venuto in sede perché domenica dopo una partita che è stata na robba increddibbile, battendo i Detroit Lions hanno raggiunto il Superbowl!!” e Tarzan “e già, ce ne andiamo al Superbowl anche se sul 21-7 non ci credevo più e me ne sono andato a dormire” e Attila “io invece ci credevo e quando McCaffrey ha fatto così” Attila si abbassa e mette una mano a terra, prende dal banco il casco della moto di Tarzan e se lo mette in testa, parte dalla shotgun e con una cascata nella bocca dello stomaco butta giù Gruvi “ho capito che ce l’avrebbero fatta” e Zico “ma io non seguo molto lo sport, ma non è più importante la vittoria di Sinner agli Australian Open che i Niners che sono andati ai playoff?” e Tarzan “sarà più importante la vittoria di Sinner agli Australian Open per il valore della maglia che Attila si è comprato alle Nitto Finals di Torino, che essendo firmata da due della ’ndragheta che hanno detto che erano le firme di Berrettini e Sinner, aumenterà sicuramente, ma per me vale molto più che i Niners siano andati al Superbowl” ”si, ho capito per ognuno le cose importanti possono essere diverse, ma obiettivamente Sinner è Italiano e ha vinto uno slam. Ci siete giusto te e Attila che domenica tenevano più alla vittoria dei Niners che a quella di Sinner” ”primo in Italia ci sono molti più appassionati di football Americano di quelli che pensi, secondo non è solo il fatto che sono arrivati al Superbowl i Niners l’importante, ma anche contro chi sono arrivati al Superbowl ovvero i Chiefs di quel montato di Mahomes che hanno eliminato i Dolphins e che hanno già battuto i Niners nel Superbowl del 2020 e quindi la voglia di vendicare quella sconfitta è ancora più tanta” “ah, volete vendicarvi 4 anni dopo, un po’ come fa lo Zar che si vendica con Attila per il calcione che gli ha dato due settimane fa” e lo Zar “si, solo che io potrei vendicarmi già la settimana prossima, come tra sette anni. Deve sempre stare attento Attila” ”devo stare attento? E te Zar, invece, non devi stare attento?” ”io attento? e a che cosa?“ e il Berna “...e terzoooo questoooo” e truuunnnn una bella testata in faccia a suo padre che va giù lungo per la terza volta ma riesce sempre a rialzarsi come Gorge Foreman contro Mohammed Alì nell’incontro per il titolo mondiale del 1976 a Philadelphia. Arriva Alby che fa “se serve venerdì ci sono” e Attila “per il momento ci siamo tutti ma, come al solito, se puoi tenerti libero che poi finisce come le altre volte che tira il pacco qualcuno all’ultimo”. Infatti al giovedì, dopo che al mercoledì Zico ha tirato il pacco perché non ne ha più voglia e al suo posto è stato chiamato Ale che era tanto tempo che non giocava e si correva il rischio che poi non venisse più, Gruvi, che non sapeva che Zico non veniva gli telefona e gli dice “allora passo a prenderti venerdì sempre alla stessa ora?” ”no, venerdi non gioco”. Gruvi, che  porta sempre in macchina Zico e che già quando non viene, chiama Attila per dirgli che viene in scooter perché non essendoci il suo amico, la macchina per portare a casa Attila non la prende, stavolta pensa bene di non venire neanche. Avendo letto che c’era Alby disponibile scrive “posso usare il bonus Alby senza creare casini?” Attila non la prende molto bene “ma possibile che decidete di non venire sempre al giovedì o al venerdì quando ho già fatto le squadre? Il casino lo create comunque anche se c’è un sostituto, perché devo rifare le squadre, ripreparare il giornalino, dire a Tarzan se sta in porta che era già bello contento di poter giocare avanti, e quindi è un gran casino, ma se va bene ad Alby e a Tarzan io dico solo evviva”. Ad Alby va bene che può giocare, a Tarzan un po’ meno che deve stare in porta ma dà la sua disponibilità così abbiamo Tarzan, il Kaiser, Lo Zar, Zapa e Attila contro il Ferra, Baresi, Alby, Ale e il Berna. Le squadre sono quasi le stese della settimana scorsa con Zapa al posto di Zico da una parte, e Ale al posto di Zapa dall’altra. La partita della settimana scorsa era stata molto equilibrata e divertente e quindi Attila ha pensato di fare poche modifiche. Ma non ha considerato il fatto che la settimana scorsa non c’era Ale ed essendo che non veniva da più di un mese si deve essere dimenticato che da solo può fare già la differenza, messo insieme ad Alby in serata di grazia come stasera, è stato un autentico suicidio. Ed Ale glielo ricorda subito, andando ad agganciare un lancio altissimo del Ferra mettendolo a terra con una facilità incredibile per poi andare a concludere infilando Tarzan sul palo opposto 1-0. Zapa, che ha perso 11-1 una partita amichevole con la sua squadra uisp in settimana, ed è abituato a rifarsi al venerdì, ci prova subito dopo una fuga sulla sinistra, con una conclusione ad incrociare, ma il Ferra gli fa il paratone. Zapa la prende subito male “e la settimana scorsa Tarzan, e questa ci si mette il Ferra che ,anche lui non è portiere, ma a me le prendono tutte”. E il Ferra sembra dargli anche ragione, perché su un tiro, non irresistibile dello Zar, non riesce a respingere e fa passare il gol dell’1-1. Baresi fa “noooo, Ferra” che gli risponde “te pensa  a dare dei colpi, anche a palla lontana, ad Attila invece di dire “nooooo””. Ma stasera non c’è bisogno di dare dei colpi ad Attila che è completamente avulso dal gioco. Gioca talmente “largo” sulla fascia destra che ricorda quasi la partita di Novi, quando non si era accorto della linea laterale e ha giocato per 20 minuti, fuori dal campo, e naturalmente, stasera, come allora, i compagni non gliela passavano. Ma anche quando gli arrivava non ne ha azzeccata una, sbagliando il passaggio, perdendo palla, tirando male o non riuscendo neanche a stopparla, una partita davvero imbarazzante dove non si è neanche divertito, meno male che c’era il Ferra che gli andava a toccare le orecchie e glielo menava ad ogni azione e lo svegliava un po’, perché la testa era proprio da un’altra parte. Peggio che lo Zar della settimana scorsa che, incazzato per il 4,5 che gli ha dato Attila, questa settimana torna ad essere, a sprazzi, quello che era una volta, infatti va a segnare il gol del 2-1 alla sua vecchia maniera andando a tirare quasi dalla linea di fondo con Baresi che si chiede “ma come fa a fare quei gol”. Avendolo visto da vicino, il Barre prova a farlo anche lui, ma il suo tiro va fuori di poco. Ma dopo aver segnato almeno 2 gol nelle ultime tre partite consecutive tanto che Attila l’ha designato come capitano dell’Atletico “doppietta”, Baresi ci prova di nuovo. Il pallone di Ale è di quelli invitanti, il Barre ci arriva in corsa e ci mette tutta la forza che ha, ma rischia di lasciarci il ginocchio, perché manca la palla e gli parte la gamba a vuoto, e proprio quando fai questi gesti tecnici da ignorante del calcio, rischi di farti male al ginocchio. Ma Baresi che è in uno stato fisico invidiabile non solo non si fa male, ma riprende a correre come un dannato, si salta Attila e “imbuca” per Ale che con un gioco di prestigio va a impattare il risultato sul 2-2. Il Berna che ha spostato la festa del suo 15° compleanno per venire a giocare, dimostrando grande attaccamento alla maglia, dimostra anche di migliorare ad ogni partita. Si sistema sulla destra e parte più arretrato rispetto alle altre partite, andando a coprire tutta la fascia, dove gioca, da avversario, suo padre. Il duello è di quelli epici, e dopo che la settimana scorsa c’era stato uno scontro tra i due che ha ricordato molto quello tra Iuliano e Ronaldo nella famosissima partita Juventus-Inter del ’98 e dopo che il Berrna aveva ammesso che il fallo era stato suo e non di suo padre, ha fatto in fretta a capire come funzionano la cose e, quando lo Zar è andato alla conclusione e ha chiesto l’angolo proprio per la deviazione del Berna, stavolta ha detto “ma io non l’ho toccata”. Lo Zar che senza deviazione fa anche la figura di quello che ha fatto un tiro di merda, fa “ma cosa dici? L’hai toccata eccome, vieni qua che è angolo” ”no, no. Non l’ho toccata” il Ferra, che ci sguazza in queste cose che si è abituati a vedere a Cava dei Tirreni e San Benedetto del Tronto, prende la palla e fa “se dice che non l’ha toccata non è angolo” e prende la palla per battere la rimessa dal fondo, ma lo Zar, indicando suo figlio, fa “ma non vedi che sta ridendo, l’ha toccata e lo sa ma dice così perché la settimana scorsa, quando ha ammesso di avermi fatto fallo lui, gli avete detto che non deve dirlo, è angolo” e il Berna “no, no. Non l’ho toccata” e il Ferra “va beh, ridiamogli il pallone che se no poi lo menano tutta la sera” e con una calcio, butta il pallone a bagasce rischiando anche di prendere in faccia Attila. Dopo tanti tentativi, Zapa riesce a risollevarsi un po’ il morale, andando a segnare il gol del 3-2, ma qui inizia un’altra partita. Alby, che già stava facendo una buona partita giocando sia in difesa che in attacco con dei bei lanci per il Berna, e andando alla conclusione più volte trovando sulla sua strada Tarzan e i pali, decide che è arrivato il momento di rendere la sua partita straordinaria. Inizia a farsi avanti e indietro il campo, recuperando palloni e trasformando l’azione in offensiva e, quando Ale gli dà la palla dalla rimessa laterale, parte in velocità, si “beve” Attila come un fruttino e, sull’uscita dello zio, incrocia sul secondo palo, andando a segnare il gol del 3-3 e della serata. Sull’onda dell’entusiasmo, non passano neanche cinque minuti e mette dentro il gol che permette ai suoi di andare in vantaggio 4-3. L’unico che riesce un po’ a limitarlo è il Kaiser, che è l’unico dei suoi che, nonostante si accorga che la serata non è di quelle giuste, continua a lottare su ogni pallone, non mollando niente, arrivando anche a levare il pallone ad Attila che stava provando ad andare alla conclusione, e ha fatto anche bene perché intanto, visto l’Attila di stasera, non avrebbe sicuramente segnato. Lo Zar trova il gol del pareggio 4-4. E’ l’ultimo “lampo” della partita dei Biancoverdi. Perchè dopo Alby, anche Ale entra in modalità “fantascienza” e anche il Kaiser non riesce più a tenerlo. Doppietta con uno “scaldabagno” da fuori area e un tocco di fino sottomisura, 6-4 e partita “in ghiaccio”. Attila avrebbe anche la possibilità di riaprirla e magari ce la potrebbe anche fare se non fosse che ha la testa completamente da un’altra parte e quando si presenta solo davanti al Ferra, non sa cosa fare e prova a fargli un pallonetto, colpendolo nelle gambe, e sulla palla che gli ritorna tira fuori con il Ferra che gli fa anche un bel “fischione”. Zapa è in “depre” e tira in “bocca” al Ferra da buona posizione. Ferra che lancia subito per Alby che parte come una locomotiva, si fa tutto il campo in meno di due secondi e davanti allo zio, non sbaglia 7-4. Poi, non contento, Alby va recuperare un pallone allo Zar, riparte in contropiede, va via in velocità al Kaiser e fa 8-4. E per concludere la sua serata devastante va a segnare il 9-4 e suo quinto gol personale. Il Kaiser ci prova ancora, supera la metà campo e l’appoggia allo Zar che se la fa passare sotto al piede e la perde in rimessa laterale, Baresi fa “beh, dopo questa penso che si possa finirla qua”. Poi però si ricorda della doppietta che non ha ancora fatto “cazzo, ma io non ho ancora segnato!”. Allora si butta avanti e arriva anche alla conclusione, ma non c’entra la porta perché, evidentemente, quella di chiamare la squadra di Baresi “Atletico Doppietta” e metterlo capitano, si è rivelata l’unica cosa positiva fatta da Attila per la sua squadra ovvero una bella “gufata” al Barre che non è riuscito non solo a fare la sua solita doppietta ma neanche a segnare un gol. Arriva il custode che dice “quando volete finite pure, tanto giocano ancora a tennis. Allora Attila fa giocare ancora un po’ sperando che, con un colpo di culo, possa riuscire a trovare un gol, così all’ultimo, che faccia dimenticare la sua partita scandalosa, ma non gli arriva neanche il pallone, e capendo che anche se gli arrivasse farebbe sicuramente qualche cazzata che peggiorerebbe solamente le cose, pensa bene di dire che è finita 9-5 anche fin troppo stretto per Alby e compagni, ma con un Ale e un Alby così, non poteva finire diversamente. Il Berna può così festeggiare il suo compleanno con una vittoria e con un’altra ottima partita, nella quale gli è mancato solo il gol, ma quello arriverà perché quando festeggi 15 anni, hai tutto il tempo per farli, basta avere pazienza.