giochiamo, no?” ”no, Ferra, venerdì prossimo è il 22 e il giorno dopo spero di avere un po’ da fare in negozio e non giochiamo” ”ah, sei come il Miche che non veniva mai a mangiare perché veniva troppo tardi e l’indomani doveva andare a lavorare?!” ”si Ferra, immagino che te non sai cosa voglia dire lavorare il sabato visto che lavori in comune” ”ohhhh, io al sabato non lavoro ma vado tutto il giorno nell’orto e mi faccio il culo più di te e del Miche”. Padrino che entra nello spogliatoio in quel momento e, aprendo la porta, prende di nuovo in faccia Baresi che stava cercando di rialzarsi, lo scavalca guardandolo con disprezzo e fa “visto che è l’ultima partita del 2023 ho pensato di venire a fare un saluto e ho portato un bel cabaret di frutti di Martorana” e Tarzan “Miche, potresti, e bada bene, dico potresti non portare, ogni volta che vieni, i frutti di Martorana perché la pasta di mandorle dà molto fastidio a Pietro?” il Miche lo fissa per qualche secondo con aria interrogativa e poi gli fa “e a Jack?” ”no, a Jack no, perché non è allergico alle mandorle, e poi non è che ogni cose che dà fastidio a Pietro deve dare fastidio anche a Jack, o viceversa. Gli dà fastidio a entrambi sentire bestemmiare perché sono entrambi di chiesa” e Attila “anche lo Zar è di chiesa ma mangia la pizza con la salsiccia e il salame piccante il venerdì di Pasqua e bestemmia anche” e lo Zar “non ho mai bestemmiato, di* cane!!” e Tarzan “potresti, e dico potresti non bestemmiare che dà molto fastidio a Pietro e Jack?” e lo Zar “di nuovo? Ho detto Zio, zio cane!! Porco demonio” e Attila “si, si come quella volta che avevi detto al Pizza Calabrese di merda” ”non gli avevo detto Calabrese di merda! Gli avevo detto cerebroleso di merda!!” “si, si Zar, va bene dai”. Il Miche, però, è rimasto ancora a quello che gli aveva detto Tarzan e fa “ma se non porto i frutti di Martorana, cosa dovrei portare? Un tegame di pasta con le sarde?” ”ma visto che è Natale non potevi portare un panettone o un pandoro?” ”in effetti stavo per comprare un pandoro ma poi mi sono accorto che costava 380 euro e ho preferito i frutti di Martorana” ”si, perché probabilmente era un Pandoro “Pink Christmas Balocco” sponsorizzato da quella stronza della Ferragni che dopo il casino che è successo, chi ce l’ha lo vende a prezzi assurdi, sti coglioni, ma ci sono altri pandori che costano meno” ”allora la prossima volta prendo un pandoro con la crema di noci e mele” e Pietro “eh no, sono allergico anche a quelle” ”e allora portati qualcosa da casa perché non è che uno che viene per fare gli auguri di Natale deve sapere a memoria la lista delle cose alle quali sei allergico” ”si, ma non ti agitare che ti viene un collasso e ti svegli elegante”. Il Ferra fa “comunque, tolte queste cazzate, se volete per la cena di Natale posso prenotare all’agriturismo dove siamo andati l’anno scorso” e Attila “no, grazie. Ad Auschwitz preferisco non andarci di nuovo” “ad Auschwitz?” ”si Ferra, l’anno scorso mi hanno messo a sedere proprio davanti al forno a legna che ho rischiato di fare la fine degli ebrei” e Zico “ma daaiiiiiii, non si scherza su queste cose!!” ”ah, neanche queste? Superga non va bene, Auschwitz neanche, l’humor nero su cosa si può fare allora?” e Baresi “su questo?!!” e fa vedere un video dove una bambina canta, in maniera stonatissima, ”Jingle bells” e un grande Babbo Natale prende la mira e le spara in testa con una Beretta calibro 12 per farla smettere, e Zico “ma no, daiii” Attila per non continuare a discutere fa vedere a Zico un meme dove c’è Bocelli che parla con un negro e gli dice “che poi non ti ho detto quanto odio i neri” e Zico “questa è bella” “ma naturaaalmenteee, qui si scherza su un cieco e sul razzismo, ma questa va bene! Na robba increddibbile”. A sto punto il Ferra si è rotto le palle e fa “allora decidiamo dove andare a fare la cena di Natale?” Attila che sa che se si comincia a discutere su quale ristorante andare si fa notte e più della metà di quelli del gruppo la passerebbero anche al pronto soccorso perché finisce sempre con Zico che vuole andare in un ristorante dove fanno il coniglio alla Ligure e lo Zar dove si mangiano aragoste e ostriche e si spendono 800 euro a testa e cominciano a volare schiaffi e testate per mettersi d’accordo con gente che poi cova il rancore fino dopo le feste e alla prima partita dell’anno nuovo spacca le gambe a chi ha “vinto” e si è andato a mangiare dove aveva detto lui. Per evitare tutte queste cose Attila, appunto, propone di fare una votazione a scrutinio segreto dove ognuno scrive su un foglietto il nome del ristorante dove vuole andare e quello che prende più voti sarà quello dove si va a fare la cena. Attila distribuisce i foglietti poi prende il cestino della rumenta, lo svuota nella borsa di Baresi e fa “scrivete sul foglietto il ristorante poi venite a buttarlo nel cestino”. Finito il giro come al senato durante la votazione per il Presidente della Repubblica, si inizia lo spoglio delle schede. Attila legge la prima “Raffa”, poi la seconda “Raffa” poi apre la terza e non c’è scritto un cazzo. Attila fa “chi è che non ha scritto niente?” e Tarzan “il voto è segreto” ”si, ma qui non siamo alle elezioni politiche, dobbiamo decidere solo dove andare a mangiare. Sei te che hai votato scheda bianca, Tarzan?!!” ”si, sono io perché al giorno d’oggi non mi sento più rappresentato da nessun ristorante. Anche “u bacicin du caru” che incarnava l’essenza della cucina tradizionale, si e’ messo a fare piatti in stile Cracco e non mi ci riconosco piu’,quindi mi arrogo il diritto di votare scheda bianca” ”ma come detto prima non siamo alle elezioni politiche, quindi scheda bianca non vale e quindi in qualità di Presidente mi arrogo io il diritto di assegnare il voto e scelgo “Tucci”” e Tarzan “eh no, Tucci no” e Zico “però adesso potresti anche dircelo perché non vuoi andare da Tucci” “no, spiaZe. Non vi dico un cazzo” e Zico “allora andiamo da Tucci!! Tutti d’accordo? Alzate la mano” il Miche fa il saluto romano e dice “presente” e Attila gli fa “eh no Miche, non siamo alla commemorazione di Acca Larentia, devi solo alzare la mano” ”ah, scusate, mi sono fatto un po’ prendere dall’entusiasmo” ”no, ti sei fatto un po’ prendere dalla nostalgia, visto che vai anche a comprare il pane a Birkenau”. Si procede con il resto dello spoglio e con un voto per Enzo Ghinazzi, uno per “Hotel California” degli Eagles e uno per “Oppenheimer” di Christopher Nolan finisce la votazione che la vince “Raffa” con due voti. Il Ferra fa “ma no dai, Raffa no, mi volete far passare le feste sulla tazza del cesso! Andiamo da un’altra parte e pago io la cena a tutti”. Allora si cercano e si telefona ai ristoranti più cari di Genova, Lo Zar chiama anche il ristorante di un suo amico a Portofino dove ci vanno tutti i Vip e per pagare il conto il Ferra avrebbe dovuto aprire un mutuo da lui, così avrebbe preso due piccioni con una fava, ma niente, sono tutti pieni. Così, alla fine, l’unico ristorante che si trova è “Rosso pomodoro” alla marina di Sestri. L’appuntamento è per le 20 e 30 Tarzan, che è passato a prendere Attila e che, come sappiamo, tende un po’ ad essere pignolo, avendo beccato un po’ di coda, arriva alla salita che porta alla Marina di Sestri alle 20 e 29. Siccome non vuole arrivare in ritardo ingrana la marcia, gas a martello e parte come David Coulthard a Interlagos nel 1997, passa davanti a “Sapori di Sori” che sono le 20 e 29 e 32 secondi, accelera ancora ma, essendo che non andava alla Marina di Sestri da molto tempo, non sa che sulla piazza del parcheggio hanno messo una sbarra per fermare le macchine e prendere il ticket, così non rallenta e travolge la sbarra che scoperchia la macchina e non li decapita entrambi perché Tarzan è riuscito ad abbassarsi in tempo, mentre Attila essendo un nano bagonghi non arriva con la testa all’altezza della sbarra. Tarzan tira il freno a mano e con una derapata come Vin Diesel in “Fast and Furious, solo parti originali” si ferma davanti a Zico e agli altri due secondi prima delle 20 e 30, scende dall’auto e fa “scusate l’anticipo” e Zico “ah si. Due secondi d’anticipo in effetti sono una cosa fastidiosa ma per stavolta ti perdoniamo” e lo Zar “ma quand’è che ti sei comprato la “cabrio”?” e Attila “posso e dico posso rispondere io?” e Tarzan “si, si fai pure” ”allora non è una cabrio, è che Tarzan tende un po’ ad essere pignolo e per non arrivare in ritardo è passato senza fermarsi alla sbarra che gli ha scoperchiato la parte sopra della macchina” e Zico “ah, bene direi, no?” e Tarzan “perfetto, infatti sono arrivato con due secondi d’anticipo”. Si fa per entrare al ristorante e fuori c’è un sacco di gente che aspetta. Attila fa “cazzo, quanta gente. Meno male che ho prenotato” e Baresi “si, ma dillo alla gente che hai prenotato e che non gli stai passando davanti perché ho visto delle scene in posta il giorno della consegna delle pensioni con orde di vecchi assetati di sangue che quando vedevano uno che aveva prenotato con la app e provava a entrare, non gli davano neanche il tempo di parlare e gli saltavano addosso come un gruppo di zombie in “World war Z”. Attila chiede permesso, si avvicina alla porta la apre, con la gente che comincia a guardarlo male e poi fa “abbiamo prenotato!!” e si buttano dentro al ristorante, fa appena in tempo a chiudere la porta che due meridionali con un balzo si attaccano alla maniglia e provano ad aprirla ma la cameriera prende una trave di legno la fissa dietro la porta poi si gira verso di loro e gli fa “seguitemi che vi porto al tavolo” e Zico “beh, direi che sta andando tutto bene, no?”. Arriva la ragazza per prendere l’ordine e il Miche fa “io prendo un piatto di capponata e una ‘mpepata di cozze” ”mi spiace, non l’abbiamo” ”allora le acciughe in saor e una porzione di pasta con le sarde” ”mi dispiace ma sta roba da terroni non l’abbiamo” ”roba da terroni? Avete le pizze Napoletane e chiamate “roba da terroni” la capponata?” ”si, la roba Siciliana e Calabrese è roba da terroni. Al massimo posso portarle le orecchiette con i friarelli” ”ma le orecchiette sono con le cime di rapa”. Sentendo casino arriva il direttore che fa “c’è qualche problema?” e la cameriera “si, il signore vuole la capponata e la ‘mpepata di cozze” ”si, avete i piatti di Napoli dovete avere anche quelli siciliani” ”senti Roberto Murolo, noi roba da mafia e mandolino non ne serviamo, se vuoi puoi prenderti una pizza “bella Napoli” o due bei pugni in faccia, scegli te”. Il Miche fa “allora niente, grazie”. Si mette una mano in tasca tira fuori un panino con la porchetta e si mette a mangiarlo su una tavolo di plastica di quelli pieghevoli che i meridionali si portano sempre dietro per mangiare alla spiaggia e fa “ecco, così non pago neanche il coperto”. Nel frattempo che si aspettano le pizze, siccome c’è l’anticipo di serie A, il Berna e lo Zar stanno guardando il telefonino per vedere se gli avesse segnato qualcuno nel Fantacalcio, dove dopo aver iniziato bene con due vittorie hanno perso tutte le otto partite seguenti e sono ultimissimi con 2 punti di distacco dalla penultima e una ventina dal primo posto. Zico fa “comunque Ferra ti è andata bene che tutti i ristoranti erano pieni che visto che paghi tutto te venendo a mangiare qua hai risparmiato un bel po’” e il Ferra “primo che pagavo tutto io l’ho detto per non andare a mangiare da Raffa, secondo con quello che vi mangiate se pago devo comunque fare un mutuo e terzo…” lo Zar sta dicendo al Berna “ma come mai non hai messo Mktharyan che l’Inter gioca in casa contro il Frosinone? Aveva  più possibilità di segnare quelli che hai messo” e il Berna “…e terzoooo questoooo!!” e truunnnnn, una bella testata in faccia a suo padre e lo sdraia lungo e Zico “bella sta atmosfera di buonismo Natalizio e di amicizia che pervade tutto l’ambiente, vero? Tutto bene direi, no?”. Arriva il momento di ordinare i dolci ma Gruvi fa “io vado un attimo fuori a fumarmi una sigaretta” Zapa si alza “vengo anch’io” e Tarzan “da quando hai iniziato a fumare, Zapa?!” ”ma mica fumo, ho il diabete” ”si bravo, Zapa, in effetti fumare con il diabete non è la cosa più indicata, quindi in questo caso c’entra, però dove vai se non vai a fumare?” “niente, approfitto di uscire per un minuto perché mi sta sul cazzo Zico e non riesco a sopportarlo a tavola per due ore consecutive, è per quello che non vengo mai a mangiare dopo la partita” Zico che sente e fa “ah ti sto sul cazzo? Ma quando giochiamo assieme al venerdì ti trovi sempre bene che quando dici “increddibbile” che il portiere ti para di tutto e ti butti giù, ti dò sempre la carica che ti riprendi e fai due o tre gol, e ti sto sul cazzo?” ”beh, in effetti, ora che mi dici queste cose ...ora che mi ci fai pensare ...si, mi stai sul cazzo” e Zico “ah, direi tutto bene, no. Proprio una bella serata”. Zapa esce con Gruvi mentre passa davanti al bancone si sente chiamare “weeee’ Simo!!” e un suo amico dell’Aston Birra, con il quale fa il torneo dell’UISP, gli va incontro per salutarlo ma mette lo scarpone da sci della Slazenger su una patata al forno che era caduta dal piatto che portava il cameriere, Zapa scivola e con un carpiato a volo d’angelo entra di testa nel mobile a specchio dove c’erano tutte le bottiglie di liquori del locale. Il tuffo è davvero notevole tanto che prende una media voto di 9,8, lo penalizza solo il 9,60 del giudice Polacco che, molto meticolosamente, ha visto l’entrata nello specchio un filo troppo abbondante. Ma quello 0,2 gli costa l’oro che se lo aggiudica un turista dello Yorkshire che dopo essersi bevuto otto pinte di Doblebock rossa doppiomalto, stabilendo il nuovo record al coperto per i ristoranti “Rosso Pomodoro”, era volato con un doppio carpiato rivoltato nella vetrina dei cognac XO. Anche Attila, che pensava già di sfoggiare l’oro di “Tuffo nel ristorante” nella bacheca dei trofei di “Quelli del venerdì” ci rimane male e con la sua proverbiale calma ed eleganza va dal giudice Polacco e gli dice “ah, così ti sembra che Zapa sia entrato un filo abbondante nello specchio dei liquori. Tu invece come ci entravi nei forni di Auschwitz?”. Tarzan che ha assistito alla scena, allarga le braccia e scuote la testa come quando Attila aveva comprato la maglia firmata da due della ’ndragheta che gliel’avevano venduta come fossero le firme di Sinner e Berrettini e, rassegnato, si avvicina per evitare il peggio ad Attila. Ed ha ragione perché il giudice Polacco parte, senza neanche rispondergli, con un pugno bello dritto nella faccia di Attila ma Tarzan lo blocca come Bud Spencer in “Altrimenti ci arrabbiamo” e gli piega il braccio dietro la schiena, ma anche il giudice Israeliano, lo zingaro Serbo e il giudice rappresentante dell’associazione froci mondiale non hanno preso bene la battuta sul campo di concentramento di Auschwitz e si avventano su Tarzan che scompare al centro del gruppo, rumore di schiaffi e pugni e, dopo pochi secondi giudici che volano a terra e Tarzan che esce di nuovo come Bud Spencer, dalla mischia. Tarzan va da Attila e gli dice “scusa, e bada bene, ti chiedo scusa, era proprio necessario fare la battuta su Auschwitz a un giudice Polacco?” ”e certo, mica potevo farla a un giudice Inglese, Aushwitz era in Polonia” ”e questo lo so, ma non potevi fargli una battuta un po’ più “leggera”? Non so, sul Papa o su Boniek” e Zico “ha ragione Tarzan. Sei sempre a fare queste battute come quando mimi l’aereo a un tifoso del Torino. Ti piacciono queste cazzate a te, hai un’ossessione per questo genere di comicità nera. Io non capisco” Attila lo guarda e gli dice “Quale verdura va veloce e ride in curva?” ”non, lo so, sentiamo” e Attila “Schumacher” e mima il gesto dell’aeroplano. Il giudice Tedesco che ha sentito la battuta si incazza lui, stavolta; fa per alzarsi ma Tarzan gli mette una mano sulla spalla e lo fa risedere e gli dice “dai, fai il bravo, nanny”. Si paga e esce e Gruvi fa “ma che cazzo, sono uscito a fumare, volevo mangiare ancora il dolce, chi ha pagato?” e Zico “il Ferra, come aveva detto” e Casci “io veramente ho pagato la mia parte” ”ma se hai detto “tutto a posto”!!” “si, perché ho pagato la mia parte e lasciato i nomi e gli indirizzi di tutti voi per mandarvi il conto a casa” e Zico “beh, tutto bene, direi, no? E’ stata proprio una bella serata. Auguri a tutti e buon Natale” e Attila “aspetta che devo darvi i regali”. Attila prende il sacchetto dal bagagliaio della macchina di Tarzan distribuisce i pacchi e poi aspetta come un facchino di un hotel quando porta le valigie del cliente nella stanza. Zico lo guarda e gli dice “ma che cazzo vuoi?” ”i vostri regali”. Lo Zar si tasta le tasche come quando un barbone gli chiede una moneta e dice “mi spiace ma non ho niente” e Zico “non ti ho regalato niente neanche io, spiaZe” e Attila “Tarzan neanche da dire, visto che non fa il regalo neanche ai suoi nipoti….ma io non capisco, non è tanto il fatto del regalo in sé ma il fatto è che non vi venga da farmi un regalo così in amicizia come faccio io. Perché io non è che faccio il regalo a voi perché sono il Presidente e quindi, come Berlusconi devo fare il regalo alla squadra, io il regalo lo faccio per amicizia, e voi non vi viene da farmi un regalo in quanto amico. Ad esempio tu il regalo ai gemelli lo fai?” ”beh, si” ”perché sono amici, giusto? e agli amici il regalo di Natale lo fai, perché invece a me no” e lo Zar “senti Nano Bagonghi non piangerti addosso e svegliati se no ti rincoglionisci Il regalo te lo faccio già tutti i venerdì con la mia presenza” ”ah, ok. Allora ci vediamo il 29 dicembre che riprendiamo a giocare” e lo Zar “eh no, non ci sono fino al 12 di Gennaio” e Zico “beh, direi tutto bene, no? Buon Natale e ci vediamo il dodici di gennaio”. A dire il vero c’è stato un tentativo di giocare anche il 5 anche se non c’era lo Zar ma le previsioni mettevano pioggia e alla fine non si è giocato” Attila si alza esce dal retro e fa “ecco, ho finito di preparare il giornalino” e Tarzan “hai scritto bello piccolo così passo la notte a cercare di renderlo leggibile per pubblicarlo sul sito?” ”si, si Tarzan, tranquillo. Al momento sono a passo 1,4 ma non escludo che potrei anche scendere”. Al venerdì il Kaiser, nonostante abbia cambiato lavoro e non faccia più i turni, tira lo stesso il pacco perché deve andare ad una cena di compleanno così con l’assenza ormai classica di Pietro, c’è posto per Alby e il Berna e Attila pensa che dopo 4 partite, il Berna sia ormai “svezzato” e sia giunto il momento di metterlo contro suo padre che visto che già si insultano quando giocano in squadra assieme, se giocano contro se ne dovrebbero vedere delle belle. Alle cinque e mezza del venerdì, Alby tira il pacco. Naturalmente non si trova nessun altro allora si gioca 5 contro 4 i più forti uno in meno, ovvero Ferra, Zico, Zapa e Lo Zar contro Gruvi, Tarzan, Baresi, Attila e il Berna. Attila dice a Zico che anche se sono uno in meno, essendo i tre più forti le squadre sono squilibrate e che uno di loro dovrebbe passare nella squadra dei più scarsi, ma Zico, che non ha voglia di sbattersi dice “ma figurati, siete uno in più basta che fate girare palla”. Ci prova subito il Berna andando a ricevere un pallone sulla fascia, ma suo padre, giusto così per fargli capire come va la vita e che quando si gioca non ci sono parenti ed amici, arriva in corsa e gli dà una bella scarpata come Tardelli con Rivera in un famoso Juventus Milan giocato a Torino il 19 maggio del’78. Ma il Berna non si fa intimorire così, poco dopo, riesce ad andargli via e andare alla conclusione ma il Ferra con il suo bel cappellino da portierino del Subbuteo gli esce incontro e salva. Zapa incazzato per la maglia e riposato per non aver giocato la sera prima nella partita persa dalla sua squadra per 9-3 nel torneo UISP, fa il fenomeno, prima salvando un gol fatto deviando in angolo un tiro di Attila e poi andando a segnare due gol in meno di cinque minuti con Gruvi che sul secondo, svirgola la palla col piede e gli regala il 2-0. Essendo che sono uno in meno, Ferra fa il portiere “volante” portando palla per essere in parità numerica in fase d’attacco, solo che ha due zappe alo posto dei piedi e quando prova a passarla a Zapa sbaglia e la dà ad Attila che prova subito a far gol con un pallonetto da centrocampo, il Ferra non farebbe mai in tempo a tornare in porta ma Attila non riesce a calibrarla bene e la palla finisce sopra la traversa. Il Ferra, arrivato in porta si gira verso Attila e gli fa un bel “fischione” con tanto di gesto del “suca” dando il via alla sfida dei “fischioni”. Angolo per i Biancoverdi, lo batte Zapa alto sul secondo palo, la palla va verso lo Zar che qualche anno fa avrebbe provato a tonfare e magari sarebbe riuscito anche a fare un gran gol. Ma ormai con l’età e il male alla gamba non riuscirà neanche a prendere il pallone. Questo è quello che pensano tutti quelli che stanno vedendo il Russo che si sta preparando alla mezza rovesciata. Qualcuno pensa anche che si farà male, invece lo Zar, si coordina, salta e va a colpire il pallone con una mezza rovesciata in tonfo che ha dell’incredibile, prende benissimo il pallone che, dopo una parabola perfetta, va a a colpire il palo per poi insaccarsi, tra lo stupore generale, na robba increddibbile! lo Zar è tornato non solo quello prima dell’infortunio ma anche quello di una ventina d’anni fa 3-0. Contropiede granata, si invola il Berna, gli va incontro Ferra e al centro c’è Attila, ma il Berna, anche per rispondere al gran gol di suo padre, tira in porta ma Ferra gli fa una grande parata. Baresi dice a Attila “ma perché ti sei messo quasi dal calcio d’angolo come faceva il Miche?” e Attila “primo dove mi metto in campo non sono cazzi tuoi, secondo mi sono allargato per avere la porta vuota davanti nel caso il Berna mi avesse passato il pallone e terzo…” lo Zar torna in difesa e dice al Berna “ho capito che volevi segnare perché io ho appena fatto un gran gol, ma dovevi metterla in mezzo che c’era Attila liberissimo” il Berna ci pensa un po’, guarda suo padre “...e terzoo questooo”, e truunnnnn, gli dà una bella testata in faccia. Dopo il gol in mezza rovesciata dello Zar, era già venuta voglia a tutti di finire la partita lì perché era finito il calcio, il colpo di grazia arriva poco dopo, quando da un calcio d’angolo la palla arriva al Ferra che da centrocampo tira uno scaldabagno di piatto e mette dentro il 4-0. Ferra che fa ad Attila “io che gioco in porta ho fatto un gol, tu che giochi in attacco non ne hai fatto neanche uno” e via un altro “fischione”. Come aveva detto Attila non c’è proprio partita. Anche se i Biancoverdi non giocano male perché in difesa Tarzan fa due o tre interventi alla Paolo Maldini, Baresi imposta e viene anche avanti, e il Berna e Attila se la passano anche bene, ma contro tre come Zico, Zapa e lo Zar, non possono fare tanto. Infatti prima ancora il Russo e poi Zico portano il risultato sul 6-0. Baresi fa “va bene, gioco partita, incontro, andiamo a mangiare la pizza?” e Attila “ma mancano ancor 22 minuti” e Zico “ma come 22 minuti, se manca cinque alle dieci?!!” ”ma abbiamo iniziato alle nove e un quarto!”. E Tarzan fa “dai, almeno cerchiamo di fare un gol!” e mette subito in pratica il suo proposito. Si spinge fino al limite dell’area avversaria, Baresi lo vede e gli passa il pallone, l’ex giocatore di football passa una palla perfetta a Attila che tira una bella cannonata di punta e segna 6-1, ”fischione” per il Ferra ed esultanza alla Dx con Tarzan. Sull’onda dell’entusiasmo i Biancoverdi provano a riaprire la partita, ma la sfiga gli chiude la “porta in faccia” perché il Berna ha due occasioni per far gol ma entrambe le volte il palo gli nega questa soddisfazione. Così ci prova Baresi e questo lo sapete perché lo abbiamo già detto un sacco di volte, quando si gioca 4 contro 4 o, come stasera 5 contro 4, Baresi, grazie alla sua tecnica, è devastante, infatti va aventi si libera di un avversario e tocca in rete il gol, bellissimo, del 6-2. Ma l’idea di poter riaprire la partita dura lo spazio di quattro minuti, quelli che servono a Zico per fare 2 gol e la sua tripletta personale 8-2 e partita chiusa, nel caso ci fosse stato qualche dubbio. Allora i Bianchi non avendo più nulla da difendere, si riversano tutti nell’area avversaria, Tarzan sfiora due volte il gol, prima con un tiro da fuori, prendendosela con Attila che gliel’avrebbe data sul destro, e poi con un altro bel tiro, stavolta di sinistro che finisce a pochi centimetri dal palo. Poi è il Berna che salta suo padre che cerca anche di falciarlo, ma riesce a resistere e a passare il pallone ad Attila che se lo stoppa e fa partire una cannonata che si infila nel “sette” e passando leva anche il cappellino al Ferra, Attila va di “fischione” verso il portiere e Zico “tutto bene, no? Direi che sta venendo fuori una bella partita” e Attila “si, si, soprattutto equilibrata” ”perché quanto siamo?” ”8-3” ”ah e va beh, perché ci avete mollato” chi non ci molla è Zapa che continua a correre anche se il risultato è ormai acquisito e va a segnare ancora due gol e porta i suoi in “doppia cifra” 10-3. C’ è ancora il tempo per vedere lo Zar che fa quello che Baresi fa da anni con Attila, ovvero lo scarta per un quarto d’ora piuttosto che dare il pallone indietro al portiere. Baresi però si rifà: palla del Berna per Attila, che, con gli occhi dietro la schiena, vede arrivare Baresi e gli appoggia il pallone con un mezzo esterno tacco, il Barre se la porta avanti e appena entrato in area di rigore non lascia scampo al Ferra; gol e doppietta per il Barre che porta il risultato sul 10-4. In pratica finisce qui, ci prova ancora il Berna per fare almeno un gol ma non ci riesce. Ci riescono invece Zapa che ne mette altri due arrivando a cinque in serata, e lo Zar che torna a farne 4 per il finale di 13-4.