servito un altro e si vede Matteo che va all’edicola di piazza Baracca e dice all’edicolante “vorrei Postalmarket” ”ma Postalmarket non l’abbiamo noi in edicola, Postalmarket arrivava direttamente a casa una trentina d’anni fa, se ti devi fare le seghe vai su Brazzers” e Matteo “e cosa sarebbe Brazzers?” ”non sai cos’è Brazzers? Uno dei più forniti siti porno che ha anche la categoria “anal dwarfs”!!”“anal dwarfs?” ”si, l’anale tra nani, vieni a vedere”. Matteo entra in edicola si avvicina all’edicolante che sta guardando i video porno su un portatile e quando è abbastanza vicino gli urla “...e terzo questooo!!” e truunnn, testata in faccia al vecchio dell’edicola che almeno per tutta la giornata non potrà più vedere video su Brazzers. Tarzan scrive “ho visto che oltre a bestemmiare hai fatto anche due quiz, Ma non mi sembra giusto fare quiz solo sul calcio perché c’è gente come me che non lo segue ed è svantaggiata” e il Ferra “ma fregatene Tarzan te intanto nelle buste del sorteggio hai il posto fisso perché c’è’ sempre la busta per chi non fa di gol” Peste gli risponde “te, Ferra, invece nella busta di chi butta il pallone fuori dal campo quando tira in porta ci entri ogni settimana”. Attila per interrompere questo litigio epistolare tra bambini dell’asilo manda un indovinello sul giocatore NFL che ha giocato prima nei San Francisco 49ers, poi negli Oakland Raiders, poi nei Seattle Seahawks e infine di nuovo nei 49ers. Il Ferra scrive “bravo Attila, dalle tutte vinte a Tarzan almeno è contento” e Peste “senti Ferra non è questione di essere contenti, ma di correttezza”, ma nel tempo che scriveva questo messaggio, Pietro ha scritto “Jerry Rice” e si è aggiudicato il posto in busta e Attila “bravo Pietro. Non sapevo che Jerry Rice avesse finito la carriera tornando a giocare nei 49ers” e Tarzaan “in realtà con i Niners ha firmato un contratto di un giorno, proprio il giorno prima del suo ritiro per la cifra di 1985,806,49 dollari dove 1985 è l’anno in cui aveva debuttato, 80 il suo numero di maglia e 06 l’anno in cui era tornato a San Francisco e 49 il nome della squadra. Naturalmente era una cifra simbolica per far valere il contratto e poter dire che aveva chiuso la carriera nei 49ers, poi non pretese un soldo di quel contratto” e Attila “bella erudizione Tarzan. Non richiesta ma interessante”. Quando però Tarzan realizza che Pietro gli ha fregato la risposta e il posto in busta  non ci crede  e gli scrive “ma hai risposto te? Core ingrato de zio. Mi hai fregato a me che ti ho inculcato la passione per il football? Non ci credo, hai fatto bella figura a rispondere ma il posto in busta lascialo a me” e Attila “beh, si dai, Lo Zio avrebbe risposto se non avesse scritto il messaggio al Ferra che gli stava rompendo i coglioni” e Pietro scrive “no, mi spiace ma su questa cosa punto i piedi. Ho risposto io e il posto in busta è mio” e il Ferra “bravo Psyco, punta i piedi, non dargliela la busta a Tarzan” ”si, si punto i piedi. Il posto me lo tengo” e Alby “io sono arrivato solo adesso, ma anch’io sapevo la risposta. Quindi dammi il posto a me e facciamola finita” e Pietro “no, punto i piedi. Non lo do’ a nessuno” e Alby “e allora ti apro la gamba” e Attila “ma cosa te ne frega, Alby, del posto in busta che non vieni neanche a giocare” ”niente, hai ragione. Ma ho letto tutto il casino e mi si è bloccato il cervello e mi è venuta voglia da aprire la gamba a qualcuno” ”ah, va bene. Ma visto che su questa cosa ha puntato i piedi, il posto lo dò a  Pietro”. Il Ferra deve fare, come sempre, ulteriore polemica “ma allora,Attila, fai un altro quiz su un calciatore!!” ”e perché dovrei farlo che l’ho già fatto?” ”perché il Gatto ha risposto subito e non ha dato neanche il tempo agli altri di leggere la domanda. C’è gente che lavora e non può guardare sempre telegram” e Attila “ma guarda te che rompicoglioni il Ferra, è na robba increddibbile”. Dopo pochi minuti manda una foto con i simboli delle squadre Prato, Notaresco, Potenza e Cavese; il Ferra risponde ancora in meno tempo del Gatto “questo è il grandissimo Pablo Ezequiel Banegas, bandiera della Cavese, nato a Coedoba, in Argentina il 13 febbraio 1992” e Attila “ecco, così sei contento Ferra”. Finita l’assegnazione delle buste, si è andati al campo e si è giocata la partita, della quale abbiamo parlato nel giornalino scorso. A fine partita, la settimana scorsa, era un po’ che non lo scrivevo, Zapa va da Attila e gli dice “bella la cosa dei quiz che hai fatto prima della partita. Ma non ho fatto in tempo a rispondere, posso fare una sfida per guadagnarmi un posto in busta?” ”va bene. Così facciamo anche il video della sfida come quella sera che il Ferra ha rotto le noci con la testa. Che sfida vuoi fare?” ”tiro un rigore alla “Bocelli” e faccio gol a Gruvi” ”e com’è il “rigore alla Bocelli?” “bendato” e Attila “e non puoi dire “rigore bendato”?” e Zico “no, no. Rigore alla Bocelli, perché non ci vede. è bellissimo” e Attila “ancora con sta storia, Zico? Allora perché non batti un rigore alla “Berlinguer” e ti fai scoppiare un aneurisma in testa? Le battute su Bocelli vanno bene perché ha i soldi?” ”si, si. E’ carico di soldi, far battute sulla sua disgrazia vanno benissimo”. Zapa prende il pallone, lo mette sul dischetto e si benda. Attila fa “ma secondo me ci vedi qualcosina. Bocelli è proprio completamente cieco e se vuoi tirare un rigore alla Bocelli, devi non vederci proprio”. Zapa si incazza, esce dal campo, prende due rami secchi nel prato, li attacca alla recinzione e ci dà una facciata contro, conficcandoseli negli occhi e poi fa “ecco, così va bene? Posso tirare?” e Zico “grande Zapa, così sei proprio Bocelli”. Pancrazio parte arriva sul pallone e anche se un po’ scoordinato riesce a colpirlo di collo esterno e a piantarlo nell’incrocio. Poi, non vedendoci aspetta che qualcuno dica qualcosa e quando Zico fa “grande Bocelli, l’hai messa nell’incrocio” urla di gioia e mima il gesto dell’aeroplano come faceva Montella quando segnava. Zico fa “no, però questo non va bene” e Attila “ma ancora con sta cosa della gente che mima l’aereo? Ma non va bene cosa? Mica ha mimato l’aereo che si è schiantato a Superga, ha mimato il gesto di Montella!!”. Zapa, non vedendo dove va, continua a mimare l’aereo e va a schiantarsi contro il muretto di recinzione e Zico “il gesto di Montella? Guarda!! E’ andato a schiantarsi come l’aereo del Toro sulla collina di Superga. Dai, ci sono stati dei morti, non si scherza su queste cose. Non glielo devi dare il posto in busta” ”hai ragione Zico. Non si scherza sulla morte. Ma non ti agitare che ti viene un infarto e ti svegli freddo. Non glielo dò il posto in busta a Zapa, tranquillo” e Zico “e meno male. Non è giusto che Zapa vinca il premio con il gesto che ha fatto”. Si prosegue con il sorteggio. Non essendoci il Kaiser che ha vinto la bottiglia ma è scappato subito dopo la partita, il numero della busta lo sceglie Tarzan “scelgo la 9”, Attila apre la busta e legge “vince il premio chi gioca con il bottone per il diabete” e Zico “ma no dai. Che porcata è?” e lo Zar “ha ragione Zico. E’ una busta ad personam. Allora scrivi una busta con “all’handicappato con un accenno di gobba” e assegnati il premio a te, Attila” e il Ferra “è vero. Sta cosa non si vede neanche a Salerno, scegli un’altra busta, Tarzan” ma Psyco che è uno che ci tiene, come lo zio, alla correttezza fa “no, non sorteggia nessun’altra busta. Ha vinto Zapa e dà il premio a Zapa. Io punto i piedi su questa cosa” e Tarzan “e allora, se lui punta i piedi non si può fare niente. Non scelgo nessun’altra busta” e Zapa “na robba increddibbile ho vinto il premio lo stesso. Me lo meritavo anche, visto che mi sono conficcato due rami secchi negli occhi per guadagnarmi un punto in busta” e Baresi “finito con le cazzate? Possiamo andare a mangiare la pizza?”. Lo Zar non viene perché deve “volare” a casa perché ha il treno all’indomani mattina alle sette per andare a vedere il concerto di Bruce Springsteen a Roma e Baresi gli dice “mi raccomando. Mercoledì alle 17 ci vediamo al campo di padel vicino a Corso Aurelio Saffi che ho prenotato” ”dillo a quel mentecatto di Attila che non sa neanche come arrivarci e finisce che giochiamo in tre”. In effetti Attila con le strade di Genova è un po’ come il Miche quando deve andare fuori dalla Liguria. Conosce i posti ma non i nomi delle vie e non sa come arrivare al campo così Baresi ha detto di andarci tutti a giocare a padel così se Attila non trova il campo può giocare qualcuno al suo posto e comunque, col caldo che fa, avere dei “cambi” non fa mai male così ci si può riposare e giocare tutti. Così Attila si fa accompagnare dal Miche che conosce bene i nomi delle vie della sua amata Genova e gli dice “ci vediamo a Brignole alle quattro e un quarto così prendiamo la metropolitana che ci porta proprio davanti al campo. Attila, che da quando è stata costruita, non ha mai preso la metropolitana si presenta all’ora precisa e il Miche gli fa “andiamo che ti porto alla metropolitana”. Salgono le scale e Attila fa “ma questa non mi sembra la metropolitana” e il Miche “ma se non l’hai mai presa in vita tua come fai a sapere che non è la metropolitana? Saliamo veloci che se no arriviamo tardi”. Salgono sul vagone e Attila vede che ci sono un sacco di caccari seduti negli scompartimenti mentre sulla metropolitana, che va a Rivarolo, dovrebbero esserci una sacco di Ecuadoregni che finito di lavorare vanno a casa a spaccarsi ammenda con i loro amici sudamericani per poi riversarsi a Sampierdarena, verso le undici di sera a sfasciarsi di mazzate con le bande di Rumeni e Senegalesi che stanno tornando dalla stazione, anche loro ubriachi, dove sono andati a rubare il rame. Così non troppo convinto chiede a un caccaro seduto in uno scompartimento “scusate, questa è la metropolitana per Brin?” ”metropolitana? Sfacimm .nbocc a mammt’ ,trimon’” non capendo una parola di “terrone” chiede al Miche “cos’ha detto il tuo compaesano, qui?” ”niente, non ho capito bene perché ha parlato in dialetto stretto”. Il controllore che stava passando e ha sentito la conversazione fa “meglio che cosa ha detto non ve lo dica, comunque questa non è la metropolitana per Brin, questo è il direttissimo Genova-Reggio Calabria e la prima fermata e Cerignola” e Attila “te l’avevo detto Miche che non era la metropolitana, porca puttana”. Scendono e vanno a prendere, stavolta, la metropolitana. Attila si guarda in giro e fa “cazzo, questa è la metropolitana: gallerie, correnti d’aria, rumore dei treni che arrivano in corsa” e il Miche “si è vero. E’ proprio bella, anche se è breve le fermate sembrano quelle della metropolitana di Londra” e Attila “più quelle della metropolitana di Milano, Miche” ”perché?” ”perché c’è una che ti sta rubando il portafoglio dallo zaino”. Il Miche si gira e vede una che sta frugando nel suo zaino alla ricerca del portafoglio. La ferma e le dice “te più che il treno della metropolitana dovresti prenderne uno bello piombato che ti porta a fare un giro a Dachau e Auschwitz” e Attila “si, un bel viaggetto a Birkenau tutto pagato, camere e cibo, tutto pagato, poi ci sono delle docce stupende”. Arrivati al campo ci sono già gli altri nel bar. Tarzan vede che c’è il flipper e fa “na robba increddibbile, erano anni che non ne vedevo uno”. Butta dentro un euro per giocare e Zapa gli dice “ti piace il flipper?” ”porca pupazza, se mi piace. Quando ci giocavo te non eri neanche nato” viene giù la pallina Tarzan schiaccia il pulsante per colpirla e il flipper fa un suono strano e compare la scritta “tilt”. Tarzan fa “ma cos’è sta roba?” e Attila “ha fatto tilt, mi sembra anche normale con le dita che ti ritrovi. Ogni volta che al venerdì schiacci per far girare la ruota dei ravioli, rischi di rompermi lo schermo” ”ma figurati. I flipper di una volta non andavano in tilt neanche se mentre giocavi li spostavi con il traino per la macchina. Era tutto un gioco “pelvico” colpivi la pallina e intanto muovevi il flipper con dei colpi d’anca!!” ”e lo so, ma non ci sono più le cose di una volta,spiaze”. Zapa fa “scusate, vado a spostare la macchina perché non pensavo che venisse anche il Kaiser a rompere il coglioni e l’ho messa fuori dalle righe blu” e Poli “righe blu? Dove? dove sono le righe blu?” e Zapa “le righe blu del parcheggio non di scura giamaicana che ti fai le raglie alla sera sui piatti caldi mentre guardi la partita” e va a spostare la macchina. Arriva dalla porta del bar, allunga la mano per prendere la maniglia e invece si prende in faccia la porta, di taglio dalla parte delle mappe dopo che Matteo l’ha spalancata con un calcio, entra nel bar, senza neanche guardare Zapa a terra si avvicina al banco e fa  “per me due cose contano a questo mondo: le palle e la mia parola e le ho sempre onorate tutte e due”. Il barista guarda Attila e gli fa “ma che cazzo dice il tuo amico?” “ma come? E’ l’entrata alla Tony Montana in Scarface” “e chi è Tony Montana? John Travolta? Ma quella non era “La febbre del sabato sera?” “ma no. Quello è Tony Manero. Questo è Al Pacino che fa Tony Montana in Scrface!!” “Tony Montana, ma non era uno dei più grandi giocatori della storia dell’NFL?” ”ma no, cazzo!! Quello era Joe Montana !! Questo è Tony!!” ”va beh, va beh. Comunque non capisco che cazzo vuole Tony Montana da me”. Attila si gira dal Cinghio e gli dice “beh si, in effetti uno che non ha mai letto il giornalino e non sa che te fai queste entrate scenografiche perché l’hai lette sui numeri vecchi e hai deciso di appropriartene come per il tormentone di Toquino, non è che possa capire la cosa. Non potresti evitare di fare l’entrata quando siamo al di fuori del venerdì?” e Matteo “no. Devo farla per forza, spiaze” e il barista “e va beh, ma almeno poi spiega cosa hai fatto. Ad esempio, cos’è anche il tormentone di Toquino?” e Attila “primo cos’è il tormentone “Toquino”... se avessi letto il giornalino sapresti cos’è, secondo se non sarebbe meglio per te non scoprirlo e terzo….” Matteo fa il giro del bancone e fa “...e terzoooo questooo!!” e truuunnnn, testata in faccia al barista che va giù lungo e Attila fa “gliel’avevo detto che sarebbe stato meglio se non l’avesse scoperto”, poi girato verso gli altri “andiamo a giocare!”. Prendono le racchette e vanno sul campo che è sul tetto della struttura, passando vedono il campo da calcetto che è un campetto molto bello da 6 contro 6 e con l’erba sintetica perfetta senza neanche una toppa e Baresi “potremmo venire a giocare qua, csoì eviteremmo di farci male alle ginocchia” e lo Zar “ma ci faremmo male dalle altre parti perché è sempre pieno di Ecuadoriani che giocano e con delle teste di cazzo come Attila e il Ferra che andrebbe a dirgli di uscire alle nove e un minuto perché dobbiamo giocare noi, finirebbe tutte le settimane a mani in faccia”. Si arriva sul tetto e Attila fa “bello il campetto. Solo che ha le reti un po’ troppo basse e i vetri più bassi di quelli regolamentari” e Baresi “ma figurati, sono campi regolamentari come quello di Pegli 2”. Si inizia a giocare batte Baresi lo Zar si avventa sulla pallina come fa con il pallone al venerdì. Salta, alza le braccia per caricare il colpo, colpisce lasciando andare il braccio come il Ferra quando tira in porta, con la gamba, e butta la pallina in Piazza Banchi e Baresi “in effetti, se avessero fatto i vetri un po’ più alti sarebbe stato meglio”. Dopo un quarto d’ora èla volta di Tarzan che prende il posto dello Zar. Baresi gli dice “è pratico lei?” risponde Zico “no, non è pratico per niente” come Filini con Fantozzi sullo yacht del Barambani quando ha fatto il tiro al piattello. Tarzan prende la racchetta e vedendo che la impugna come se fosse il martello di Thor, Zico gli dice “ti vedo un po’ in difficoltà, Tarzan. Stai attento a non arrabbattarti giù dalle scale come quella volta che abbiamo giocato a ping pong a Bolzaneto” ”senti Zico, è una cosa successa più di dieci anni fa, devi proprio ricordarmela ogni volta che facciamo qualcosa?” ”si, mi piace ricordarla ancora a distanza di dieci anni perché è una cosa indimenticabile e credo che te la dirò anche quando giocheremo ai videogiochi e avremo 80 anni” ”ma se me la ricordi ancora una volta tu non ci arrivi a 80 anni Zico” ”eh va beh, correrò il rischio” ”che poi dici sempre quella cosa delle scale che è successa a me, ma non parli mai del volo che hai fatto sulla pista da bowling, sempre quella sera, quando hai provato a chiudere uno spare” e Zico “ah si, mi ricordo anche che quando siamo tornati a casa e noi eravamo già andati a dormire te eri ancora nel parcheggio del bowling perché ti aveva chiuso l’uscita un camion che doveva scaricare e quando te avevi provato a dirgli di spostarsi ti aveva detto “ma non mi rompa i coglioni che sto lavorando” e aveva cominciato a scaricare ancora più lentamente di quanto non stesse facendo e quando ha finito e ha spostato il camion erano le 5 e mezza del mattino e sei andato direttamente a lavorare senza neanche passare da casa” e Tarzan “si bello, vero? Un fatto molto bello è stato anche quando finita la partita a Prà, siamo andati nel parcheggio a prendere la macchina e la tua Civic nuova te l’aveva completamente distrutta, a colpi d’accetta, uno psicopatico che girava in libertà per Prà” e Zico “no, quella non è stata una cosa per niente bella” ”a me è piaciuta tantissimo” ”ma cosa ti è piaciuta? Tarzan, qui si scherzava su cose leggere, a me hanno distrutto una macchina nuova e non avevo neanche l’assicurazione, non c’è niente da ridere” e Tarzan “si, ma non ti agitare che ti parte un embolo e ti svegli freddo” ”ma vai a giocare e stai attento alle scale”. Tarzan, che non ha mai preso in mano una racchetta da padel, si mette in posizione d’attesa del servizio di Baresi che gli batte un pallina tagliata che rimbalza corta, l’ex giocatore di football non se l’aspettava e, avendo contato i passi per colpire una palla tesa, perde il passo e rischia di piantarsi nella rete a volo d’angelo ma riesce, appena in tempo a riprendersi e a colpire la pallina e tirarla, bella dritta, in faccia a Zico e spaccargli tutti i denti davanti. Tarzan gli dice “ecco, aggiungici questa alle cose da ricordare!”. Baresi fa “ma adesso facciamo vedere a tutti come si gioca a padel. Vieni Fra, tocca a te”. Poli che prima di giocare si è fatto una bella inframuscolo di ketamina è seduto sulla panchina ai bordi del campo da padel, in pieno “k-hole” e ha assunto la classica posa da uomo-rettile bello “ingessato” come Andreotti a “Buona domenica” dalla Perego. Baresi vedendo che Poli non si alza, esce dal campo per controllare se è ancora vivo, si avvicina lo prende per le spalle, lo scrolla un po’ e gli fa “ohhhh, Fraaaa!” Poli si “sveglia” quasi di soprassalto, guarda male Baresi e poi gli fa “ma che cazzo scrolli? e Baresi “dai, che tocca a te giocare a padel”. Tristezza entra in campo e sul primo servizio di Baresi resta duro come il marmo di Carrara e non vede neanche partire la pallina. Per evitare figure di merda quando sente il rumore della pallina che picchia nel vetro, rendendosi conto che non l’ha neanche vista passare dice “out” e Baresi “ma fuori cosa? L’ho vista da qui era buona di mezzo metro almeno”. Poli prende la racchetta, si piega, rischiando un embolia cerebrale e fa vedere il segno della pallina a Baresi che gli dice “ma siamo sul sintetico, di* c*ne, Fra. Non siamo agli Internazionali di Roma, non rimane il segno per terra”, entra in campo Tarzan che fa “scusa, scusa Barre, hai ragione, l’ho vista anch’io che era buonissma, ma potresti non bestemmiare perché dà molto fastidio a Pietro e a Jack?!” ”eh, ma ormai ho bestemmiato, spiaze per Pietro e Jack ma quel che è fatto, è fatto!” e Poli “hai detto bene, quel che è fatto, è fatto. Il punto non l’hai fatto perché la pallina era fuori, quindi seconda di servizio, vai” Baresi batte il secondo servizio, ma ormai al Fra è entrata in circolo la ketamina e già l’avrebbe battuto da sano, così non c’è proprio storia 6-0 in 13 minuti e 40 secondi e due soli 15 concessi. Si fa come si faceva quando si giocava da bambini dell’asilo: chi vince continua a giocare, chi perde esce. Baresi fuori ed entra Zapa. Il Fra, bello carico, gli dice “tieni, Pancrazio, batti te” e gli lancia le palline. Zapa va a raccoglierle, una è finita proprio dietro la porta del campo, Zapa si china per raccoglierla e truuunnnn si prende in faccia la porta di ferro, che proprio quando era piegato è stata spalancata con una carcagnata da Matteo che è arrivato bello fresco direttamente da Sanremo dove è andato a chiudere qualche affare per la ’ndragheta. Attila ha cercato di fermarlo, ma non ha fatto in tempo, così Zapa è rimasto, per l’ennesima volta, sfigurato. Così, prima che Zapa si riprenda e cominci di nuovo a lamentarsi, Attila va dal Cinghio e gli dice “ma è proprio necessario che tutte le settimane, ovunque andiamo, te devi fare questa cosa dell’entrata scenografica?” ”mah, credo di si. E’ una cosa che mi riesce molto bene, fa parte ormai del mio personaggio e quindi direi di si” ”e le scarpe? Devi proprio metterti le Lumberjack con il carroarmato con il filo d’acciaio inserito?” ”si perché così dò una bella carcagnata secca e la porta si spalanca al primo colpo” ”eh va bene Cinghio, cosa vuoi che ti dica...Almeno la prossima volta potresti controllare che dietro la porta non ci sia Zapa che se no poi mi rompe i coglioni che non devo scrivere queste cose e mi stresso moltissimo e rischia di scoppiarmi un aneurisma e che mi sveglio freddo?!” ”va bene, dai. Non ti garantisco niente, ma ci proverò”. Si torna al bar per pagare. Il Miche chiede una Fanta alla soppressata Calabra, ma non avendocela preferisce non bere niente. Il barista che è anche custode del campo, fa “sono 40 euro, ragazzi” e Tarzan “ce lo potrebbe dividere per 14?” “ma che cazzo, non siamo mica una pizzeria. Datemi 40 euro e poi i conti fateveli voi” Zico prende la calcolatrice e fa “allora, 40 euro diviso 12 sono 8 euro a testa, datemi dieci che non ho da dare il resto e siamo a posto” Zico paga il campo,prende i 73,37 di cresta e fa “io venerdì prossimo non ci sono ch'evado a cena coi colleghi” e se la paga con i 73 che ha rubato. Anche Pietro, dopo due partite consecutive, torna a lavorare di sabato e deve dare forfait, mentre il Kaiser, incredibilmente c’è e gioca la sua terza partita consecutiva. Però tira il pacco Gruvi che va a un compleanno alcolico e alla fine ne mancano tre. La “banda Poli” va tutta a vedere la Samp, il Gatto va a giocare a padel ad Arenano, Alby scrive che, se serve è disponibile, non solo serve, ma già che viene gli si chiede di chiamare Alessandro che viene anche lui. Ne manca solo uno, potrebbe essere la volta buona per l’esordio per il figlio dello Zar, ma va a mangiare una pizza con gli amici. Quando si cominciano a perdere le speranze e Attila sta già componendo il numero del custode per dirgli che non si gioca, scrivono su Telegram il Kaiser e Zapa “abbiamo trovato il decimo!!”. Solo Attila gli risponde “grandi, la cantera di Masone sforna sempre qualche sorpresa!”, gli altri stronzi non scrivono nulla, come se gli dispiacesse di dover giocare. Manuel aveva giocato una partita l’anno scorso e aveva “dato il bianco” allora Attila lo mette in squadra con il più grammo del gruppo, per compensare e fare le squadre equilibrate, ovvero con il Ferra….Senti Casci non ti agitare che t viene un infarto e ti svegli freddo. Mi hai insegnato te che bisogna intimidire l’avversario e fare cose che neanche a Salerno o a Cava dei Tirreni. Quindi mettiti la tua bella maglietta di Martinez e fammi vedere che mi sbaglio. Che poi mettersi la maglia del portierone del Genoa, firmata con dedica e rovinarla è proprio da babbi di minchia, comunque va bene il Ferra in porta con la maglia di Martinez, con Baresi, Kaiser, Alessandro e Manuel contro Tarzan, che torna in porta dopo un bel po’ di tempo, con Alby, Zapa, Lo Zar e Attila. Alla fine il Ferra non si mette la maglia di Martinez per non rovinare l’autografo, ma gioca comunque ispirato andando a levare un gol fatto a Zapa dopo pochi minuti di partita. Zapa che accusa il colpo e allarga le braccia non credendo ai suoi occhi. Un altro che non crede ai suoi occhi è Baresi che quando ha visto le squadre ha accusato Attila di essersi fatto la “squadretta” e che non ci sarebbe stata partita, perché per essere equilibrate, Manuel che lui non aveva visto giocare, avrebbe dovuto essere Mbappe’ ma quando dopo cinque minuti, prende palla punta Zapa e lo salta per poi andare via in velocità addirittura allo Zar, non crede appunto ai suoi occhi, e quando conclude l’azione con una cannonata che entra in porta sollevandola da terra per il gol dell’1-0, capisce che per il livello del venerdì è anche più forte del fenomeno Francese. Tanto che dopo neanche un minuto raddoppia con un tiro stavolta anche preciso e non solo forte. Sul 2-0 Alby prova a “svegliare” i suoi con una bell’azione sulla fascia, palla in mezzo per lo Zar che mette subito in chiaro che non è in serata, tirando quasi il pallone in rimessa laterale da buona posizione. Per contenere Manuel, l’unica soluzione è non fargli arrivare il pallone perché se gli arriva non lo tiene nessuno, ma per marcare lui si deve, necessariamente, lasciare liberi gli altri e così il Kaiser riceve un bel pallone in area di rigore, se la stoppa alla grande e tira una bella carcagnata ma Tarzan, con una parata, non in bello stile ma sicuramente efficace, ci mette il ginocchio e salva il gol. Dall’angolo arriva la palla ad Ale che tira, anche lui una bordata, che finisce fuori di poco. Tarzan allarga le braccia e fa “Attila, potevi, già che c’eri, chiamare anche Roberto Carlos a tirarmi delle cannonate in porta, stasera” e poco dopo gliene arriva un’altra ancora da Manuel e ancora imparabile 3-0 in un quarto d’ora con tripletta di Manuel che si può dire che ha fatto un rientro non male, dopo la partita che aveva giocato l’anno scorso. Zapa fa “umiliati. Sembrano il Real Madrid, non ci hanno fatto vedere il pallone”. Attila capisce che Zapa è sulla strada dell’”increddibbile” che lo porta alla rassegnazione e infine alla “depre” e per non perderlo gli dice “dai Zapa, è ancora lunga”. Ma Zapa si butta ancora più giù quando il Ferra gli respinge prima un tiro a botta sicura di piedi e e poi un tiro indirizzato verso l’incrocio con i pugni chiusi e lì si trasforma in Pancrazio dicendo la parola che i compagni di squadra di Zapa non vorrebbero mai sentirgli dire “increddibbile” perché quando dice così è ormai irrecuperabile, infatti quando poco dopo, Alby, con una bell’azione riesce a segnare il gol del 3-1, invece di esultare e credere nel recupero Zapa fa “almeno il gol della bandiera l’abbiamo fatto”. Allora Attila che fino a quel momento non è riuscito a trovare la posizione in campo e non ha combinato un cazzo tanto che lo smartwatch invece di segnalargli il numero dei passi gli ha registrato i minuti sonno, prova a svegliarsi e potrebbe salvarsi la serata perché ruba palla a Baresi che è ultimo uomo e davanti al Ferra prova a fare lo scavetto, tanto non c’è’ Gruvi, che gli avrebbe permesso di umiliare in un colpo solo Baresi e il Ferra salvando così la sua serata. ma invece tira una ciofeca che finisce fuori tra le prese per il culo dei due, con il Ferra che fa “dai, gol sbagliato gol subito”. Manuel gli dà’ retta, prende palla e lancia una betoniera verso Tarzan che se lo prende in faccia gli scoppia un aneurisma, 4-1 e gol della serata per Manuel. Dopo cinque o sei parate del Ferra, Pancrazio trova il varco giusto per il gol del 4-2 che gli dà coraggio e dieci minuti di “vecchio Zapa” dove arriva tre volte al tiro, ma in tutte le occasioni ancora il Ferra gli dice di no e Zapa perde la concentrazione e fa “mi para tutto a me”. Ancora Manuel per il 5-2 e il suo quinto gol personale. Poi è Alby che prova a lanciare lo Zar da centrocampo, la palla è un po’ lunga e il Russo non ci arriva ma, increddibbilmente, rimbalza e inganna il Ferra che la lascia passare e prende gol da centrocampo 5-3. Zapa non crede ai suoi occhi “quando tiro io i portieri mi parano tutto, quando tirano gli altri prendono gol da centrocampo. Ma non è solo il Ferra. Sono tutti i portieri ,ce l’hanno con me” la congiura dei portieri contro Zapa, na robba increddibbile. Tarzan dimostra a Zapa che i portieri parano anche agli altri, riuscendo a parare una cannonata di Manuel che però, poco dopo riesce a fargli il 6-3. Attila fa un gran numero, si gira e tira, palo interno e palla che esce il Ferra gli balla davanti invitandolo a “sucare”. Alby fa il 6-4 e finisce così. 10 gol e hanno segnato solo in 3. Per la prima volta degli 8 giocatori di movimento in cinque non hanno segnato. E per la prima volta i gol della squadra che ha vinto sono stati segnati tutti da una solo giocatore: 6 gol tutti di Manuel Attila, anche stavolta ci aveva visto bene e Baresi può solo che stare muto. Venerdì è il 2 giugno e non si gioca.