istituire i premi alla fine della partita. A dire il vero IL premio, perché poi tutti i premi per il gol della serata, per il primo fallo, per chi butta fuori il pallone e tutti gli altri, con i quali Attila si puttana lo stipendio mensile sono venuti dopo. Quell’anno Attila aveva pensato ad un premio che, la prima sera, aveva portato lui e lo aveva dato a chi avrebbe risposto per primo a un quiz a fine partita. Chi lo avrebbe vinto, il venerdì successivo avrebbe dovuto portare un premio e, a sua volta, avrebbe dovuto decidere a chi e come assegnarlo, così per i venerdì successivi. La cosa era stata molto apprezzata, perché non solo si poteva vincere un premio, ma la settimana dopo ci si poteva liberare di qualcosa che in casa non si usava più e occupava dello spazio perché si poteva portare come premio qualunque cosa che si aveva in casa. E ci si era sbizzarriti tra gente che portava credenze, divani letto o guardaroba che avrebbe dovuto portare alla discarica e invece si evitava la fatica, portandolo al campo che era più vicino. Poi c’era chi, come lo Zar, all’epoca in competizione con il Gallo per mostrare chi era più ricco che aveva portato set di posate d’argento e il Gallo, per far vedere che aveva più soldi lui, aveva portato un set di posate d’oro appartenute ad Enrico VIII. Allora lo Zar, aveva fatto di tutto per vincerle, ma non perché ci tenesse particolarmente, tanto che le aveva regalate al Pizza, ma solo per poter portare il premio la settimane seguente quando si presentò al campo con un Rolex da 12mila euro, che vinse il Gallo e lo regalò al Miche, e portò la settimana successiva un Cartier in oro e diamanti da 25mila euro. La cosa proseguì per mesi e i premi ebbero un’escalation di valore impressionante, fino ad arrivare alla sera in cui lo Zar si presentò al campo con una Lamborghini Diablo che vinse Poli e per la gioia si fece scaldare due piatti dal Custode e ci sistemò due fruste di scura Giamaicana e tutto bello “ingessato” salì sulla Lamborghini e dopo aver lasciato sull’asfalto tutto il “grip” delle gomme, come Leclerc alla partenza del Gran Premio dell’Estoril nel 2021, andò a schiantarsi in un furgoncino Wolkswagen, parcheggiato in fondo alla salita che porta al campo. La settimana dopo, anche se il premio lo avrebbe dovuto portare Poli, essendo convalescente all’ospedale Niguarda, l’ha portato di nuovo il Gallo. Quando l’ha vinto Baresi, il Gallo gli ha consegnato un foglio. Il Barre l’ha letto, ma non capendoci un cazzo ha chiesto che cosa fosse e il Gallo gli ha detto “è l’atto di proprietà di uno yacht di 28 metri con due piscine, sala cinema, spa, teatro, un campo da tennis, uno da calcetto e pista d’atterraggio per l’elicottero. Ormeggiato al porto antico con tanto di spese di ormeggio e manutenzione pagate per 10 anni”. Quello è stato il “periodo d’oro” dei premi. Certo, come detto, c’era gente che portava cose che si levava di casa, o anche chi, come Tarzan, quando vinceva il premio e doveva portarne uno la settimana successiva, non portava niente  perché non è nella sua idea portare qualcosa, come quando viene invitato a casa di qualcuno e si decide di portare tutti qualcosa da mangiare e lui non porta neanche il gelato. A volte capitava che avesse prodotti, dove lavorava, che andavano in scadenza e allora arrivava con sacchettate di polli e derivati che chi li vinceva doveva mangiare pollo per un mese intero perché, appunto, scadevano il mese successivo, oppure ci fossero delle pirofile o delle insalatiere che venivano regalate a chi faceva la raccolta punti con questa ditta di cui non farò il nome perché non voglio fargli pubblicità, che mettendoli in regalo a chi raggiungeva un milione di punti, gli rimanevano in magazzino e allora Tarzan le portava giù. Ma questo succedeva nel 2007, questa abitudine si è poi persa e per tutti questi anni, a parte il venerdì di Pasqua dove si faceva la lotteria, è stato Attila a portare i premi. Ma venerdì scorso, così de botto, si presenta al campo il Ferra, senza che gli abbia detto niente nessuno, fa “qui c’è un sacco di fave del mio orto. A fine partita vi dico il metodo di assegnazione del premio” Gruvi, visto che aveva già mangiato, per prepararsi a mangiarle è andato in bagno si è ficcato due dita in gola e ha rigettato le tre pizze e lo stinco al forno con i crauti che aveva mangiato prima di venire a giocare. Durante la partita, pensando che comunque i metodi per assegnare un premio non possono essere molti ed in genere sono collegati al numero di gol che uno fa, tutti hanno cercato di segnare più gol possibili, anche Peste si è fatto vedere molto più spesso del solito in fase offensiva. Appena è arrivato il custode a dire “ultima azione”, visto anche che il risultato non era in bilico, Zico ha buttato subito fuori il pallone ed è corso negli spogliatoi per vedere chi aveva vinto il premio. Più vicino alla porta c’era Zapa che si è infilato e stava raggiungendo per primo gli spogliatoio quando è arrivato il Ferra che gli è passato davanti e con una bella gomitata in faccia l’ha sdraiato lungo, fermandosi poi davanti alla porta dicendo “intanto le fave non le vince chi arriva primo negli spogliatoi” e Zico “e chi le vince” e Gruvi “si, dai, cazzo, dicci chi le vince, daiiii” e Attila “si, Gruvi, adesso te lo dice, ma non ti agitare che ti scoppia un aneurisma e ti svegli freddo”. Il Ferra, come se fosse il duce a Piazza Venezia fa “allora !! Il premio lo vince chi fa più punti che vengono così calcolati: il numero di gol fatto da ognuno elevato al cubo, meno il numero di maglia elevato al quadrato, più l’età”. Silenzio totale, scende il gelo, giusto il tempo per realizzare la minchiata che aveva appena detto il Ferra e poi Attila fa “e per chi riesce a fare il conto, come premio c’è la laurea “honoris causa” in “scienze matematiche”?” e Zico “ma si, ha ragione. Ci vuole uno scienziato per dare un sacco di fave?!! Cazzo, dai!! Non potevi darlo a chi ha fatto più gol?”. Ma non per niente il Ferra “u l’è n’insegne’”. Così si fa tutti i calcoli a memoria, facendo girare a pugni nella schiena i compagni e gli avversari per vedere che numero hanno sulla maglia e poi fa “il premio l’ha vinto il Kaiser” e Gruvi “e te pareva. Qui è tutto un magna magna” e Attila “no va beh, hai fatto vincere il Kaiser perché hai paura che quando va a casa, passa dal parcheggio a farti la multa” e il Ferra “ma no, ha vinto perché ha il numero di maglia più basso degli altri” e Zico “allora potevi darlo subito a chi aveva il numero di maglia più basso, senza stare a fare tutti sti conti”. Il Kaiser prende il sacchetto, ha vinto anche la bottiglia, fa la foto e fa “comunque a me le fave fanno cagare. Ve le lascio e mangiatevele voi che io devo andare. Butta il sacco in faccia a Zapa che gli dice “ma sei uno stronzo”, il Kaiser tira fuori il blocchetto delle multe e gli fa un verbale da 780 euro per oltraggio a pubblico ufficiale. Zico fa “grandeee Kaiser, fagli capire come funzionano le cose a Pancrazio”, e butta in terra la buccia di una fava che aveva appena mangiato. Il Kaiser riprende il blocchetto e gli fa una bella multa di 90 euro anche a Zico che gli dice “ma no, dai. Non sei in servizio, non vale la multa” ”siamo come i poliziotti ,anche se non siamo in servizio o in borghese, siamo sempre pubblici ufficiali e possiamo fare le multe” e Zico “allora fai portare via la macchina di Baresi che ci dormono dentro gli zingari” ”tanto che vado giù guardo se è tutto a posto se no la faccio portare via” e se ne va. Attila fa “perché non facciamo un gioco?” e Tarzan “ma devi sempre inventarti qualcosa? Che gioco?” ”ci dividiamo in squadre da due. uno di fronte all’altro alla distanza di cinque metri. Uno tira una fava in aria e l’altro deve prenderla al volo con la bocca, poi chi l’h presa al volo deve tirarla all’altro. Si va avanti finché uno non sbaglia. Vince chi ha preso più fave al volo” e Zico “detta così…”fava in aria e prenderla al volo con la bocca” non è una cosa proprio bella. Ma va beh, ho capito come funziona”. Zico si mette in squadra con Baresi e gli lancia la fava, Baresi riesce a prenderla al volo ma gli va per traverso e comincia a tossire come Tarzan quando si va a mangiare la pizza, poi diventa cianotico e viene salvato da Tarzan che fa sempre i corsi di primo soccorso e gli fa sputare la fava con la “manovra di Heimlich” solo che ci mette troppa forza e gli spacca due costole. Poi è la volta di Zapa che fa “io sto in squadra con Psyco” e Attila “ma no, a Psyco gli stai sul cazzo. Mettiti in squadra con Gruvi” ”ma te l’ha detto Psyco che gli sto sul cazzo?” ”si, si me l’ha detto lui” ”e cosa ti ha detto?” ”mi ha detto “ma lo sai che Zapa mi sta veramente sul cazzo?”” ”ah, proprio così ti ha detto?” ”si, si! proprio così, spiaze” ”ma io voglio stare in squadra con Psyco lo stesso” ”e va beh, allora, stai in squadra con lui”. Zapa e Pietro si mettono uno di fronte all’altro e cominciano a tirarsi fave in bocca, alla quinta fava, con un movimento lestissimo, da mago, senza farsene accorgere, Zapa tira fuori una nocciola che si era portato apposta da casa, perché sapeva che veniva Pietro, la lancia in aria, Pietro la prende al volo, la mangia va verso Zapa e gli fa “e con questa sono sei, abbiamo vinto Zapa!!” alza il braccio per dargli il “five”. Ma non fa in tempo perché si gonfia e sviene di faccia sulle mattonelle in porfido della piazzetta davanti agli spogliatoi. Tarzan allarga le braccia sconsolato e fa “ancora con questi scherzi del cazzo?!!”. Prende la siringa e la pianta nel petto di Pietro riportandolo in vita e poi fa “ora però piantiamola di dare a Pietro pasticcini alla mandorle e caramelle alla nocciola!!” ”e una cucchiaiata di Nutella?” ”no, di* c*ane, neanche una cucchiaiata di Nutella” e Zico “scusa, scusa Tarzan, ma potresti non bestemmiare che dà’ molto fastidio a Pietro e Jack” e Tarzan “primo questa è la mia catchphrase e non puoi dirla te, secondo non sono uso bestemmiare, e lo sapete, ma in alcuni casi, come ad esempio questo, è necessario  e terzo….” e Matteo “e terzo questooo….” e truunnn cerca di dare una testata in faccia a Zapa che però se l’aspettava e ci mette i pugni come Barthez nella finale del Mondiale del ‘98 e Matteo si butta giù tutti i denti davanti. Zapa non crede a quello che è appena successo “na robba increddibbile c’ho messo i pugni e ho evitato di prendere una testata in faccia!! Finalmente, era ora! Grazie Attila” gli va incontro per festeggiare con la mano alta per dargli il “cinque” ma gli scoppia un aneurisma e non fa in tempo a darglielo. Arriva il momento della consegna dei premi. uno dei più attesi è sempre quello del colpo di culo che prevede tre buste con scritto chi è il potenziale vincitore del premio. Chi ha vinto la bottiglia sceglie la busta uno, due o tre e chi ha fatto, durante la partita, quello che c’è scritto nella busta scelta, si aggiudica il premio. Prima di assegnare il premio, c’è però il Ferr che, come sempre, rompe i coglioni come se fosse a Salerno “scusa Attila, però nelle tre buste c’è sempre chi ha fatto il primo gol, il capitano vincente e chi non ha segnato. Alla fine vincono sempre gli stessi, non puoi cambiarlo?” ”no, perché non ho tempo da perdere e poi mica fa sempre il primo gol la stessa persona e il capitano lo cambio ogni settimana” ”si, ma Baresi, che non segna mai, invece, c’è sempre” e Tarzan “ma è anche giusto che possa vincere uno che non segna, visto che la bottiglia va sempre a chi segna un determinato gol” e il Ferra “senti Tarzan, te di premi ne vinci già fin troppi, con Attila che ti compra la carne e, per magia, non si sa come mai, la vinci te, che poi non fai neanche la foto” ”te invece sarebbe meglio che non la facessi la foto, Ferra, che stai sempre con il cappuccio che sembri un rifugiato della ex Jugoslavia” e Attila “piantatela di litigare come bambini dell’asilo!! Facciamo così: aggiungo una busta per “meriti sportivi”. Stasera nella busta numero 4 ci mettiamo chi riesce a colpire questa bottiglia vuota di Gatorade da 10 metri di distanza” e Zapa “ma che bello, ci stiamo trasformando in “Giochi senza frontiere” tiro io per primo”. Mette il pallone in terra, prende la rincorsa come Peppone quando doveva tirare il rigore contro Don Camillo e spara una fucilata che manca la bottiglia ma centra in pieno la macchinetta della bibite. Il Kaiser è nel parcheggio che sta salendo in macchina per tornare a casa quando sente il rumore dei vetri infranti. Torna di corsa al campo per vedere cosa è successo e il custode gli fa “bravo Kaiser che è tornato, guardi cosa ha fatto Pancrazio. Ha rotto il vetro della macchinetta delle bibite!”. Il Kaiser prende il blocchetto delle multe e comincia a scrivere, e il custode “perché non gli fa una bella multina?!” ”gliela sto facendo, non vede?” “si, si ma gliela faccia bella “salata” perché mi ha fatto un sacco di danni” ”si, si ma stia calmo che le viene un edema cerebrale e si sveglia freddo”, poi si gira verso Zapa e gli fa “ecco qua. Una bella multina di 420 euro” “ma che cazzo!! Ho spaccato un reperto archeologico del museo Egizio? Na robba increddibbile”. Poi tira il Ferra che ha fatto la proposta per aggiungere un altro alla busta dei premi e ci tiene a vincere, tanto da chiedere l’aiuto di Zico “scusa, potresti guardare dalla visuale della bottiglia se mi sono messo dritto?” Zico va al tavolo, si abbassa dietro la bottiglia, guarda e fa “mi metterei un filino più a destra” il Ferra si sposta, e Zico “ancora un po’ ” ma il Ferra è già partito, due passi di rincorsa e pallonata in faccia a Zico che fa “cazzo, come in piazza Clavarino quando hai preso in faccia il nonno di JBL e gli hai rotto gli occhiali. Cazzo, ma stai un po’ attento” .Attila, vedendo come stanno andando le cose e visto che deve tirare ancora gente come lo Zar, fa “direi che finiamo qui, che è meglio” e il Ferra “e no, la quarta busta la devi fare” ”guarda Ferra, la quarta busta, per stasera la faccio così’ a gratis e ci metto il tuo nome, va bene?” ”ohhh, va bene dai. Perché non è possibile che vinca sempre Tarzan”. Attila fa “chi sceglie la busta che il Kaiser, che ha vinto la bottiglia è già andato a casa?” ”la sceglo io!!” ”Ferra, ma tutto te vuoi fare stasera?” ”si, voglio anche vincere. Perché non può vincere sempre Tarzan!! Scelgo la busta numero 2”. Attila la apre e legge “chi non ha fatto di gol” vince Tarzan. Al venerdì ci sono, ed è la seconda volta consecutiva, sia Psyco che il Kaiser, rientra Zapa ma salta il Ferra, così ne manca uno e Attila chiede a Poli che manda Ale che aveva saltato la settimana scorsa. Per cercare di equilibrare le squadre ma anche di cambiarle un po’ Attilla si mette in squadra, per la prima volta con Ale quindi con Pietro in porta abbiamo Baresi, Ale, Lo Zar e Attila dall’altra parte con Gruvi in porta, Tarzan, Kaiser, Zico e Zapa. Nei primi minuti Attila è spaesato perché gli manca il suo avversario classico, il Ferra che è andato allo stadio. Ma è solo questione di un attimo, perché arriva Tarzan che gli si attacca e subito per iniziare gli fa un bel “tagliafuori” cestistico per poi dirgli “ti sono mancato?” riferendosi al fatto che la settimana scorsa non gli era stato addosso perché avevano giocato in squadra assieme. Zico ha le spalle coperte dalla presenza di Tarzan e del Kaiser e può andare in avanti, imbucata perfetta per Zapa che tira fuori “è na robba increddibbile cosa mi son mangiato”. Zico lo carica perché non vada in depre “dai, Zapa, che fai il prossimo”. E invece il “prossimo” lo fa Attila, Pietro vede il suo movimento e lo serve nel corridoio, Attila ha davanti Gruvi e Baresi gli grida “fagli il pallonetto!!”, Attila ci prova, parabola perfetta e palla che scavalca Gruvi e si infila nell’angolino 1-1. Gol della serata per Attila che però fa incazzare Gruvi perché come dà molto fastidio a Pietro e Jack, se qualcuno bestemmia, dà molto fastidio a Gruvi se qualcuno gli fa gol con lo “scavetto” e dice a Zico “mi verrebbe voglia di dargli un pugno in faccia” ”e daglielo! Non si deve permettere”. In realtà lo “scavetto” era l’unico modo per fargli gol e non certo una presa per il culo, ma non serve a niente, a Gruvi dà molto fastidio se gli fai gol con lo “scavetto” tanto da proporne la proibizione dalle prossime partite. La mozione non passa ma prima di fargli lo “scavetto” a Gruvi ci penserei due volte. Il Kaiser corre sempre come un dannatosi salta lo Zar sulla fascia la mette per Zapa che sbaglia ancora “ma nooo, stasera sono in versione Pancrazio”. In realtà non sta giocando male ma se non segna, Zapa non è soddisfatto, così continua a provarci e dopo che Pietro gli ha fatto due grandi parate con tanto di “meridionalata” alla “Gallo di dio” e dopo che lo Zar ha segnato il gol del 2-1, riesce a rompere il ghiaccio e buttarla dentro con tanto di esultanza rabbiosa con pugnetto e un bel “e vaffanculo”. Ale dopo una fase iniziale in difesa, avanza il suo raggio d’azione e comincia a bombardare Gruvi che però le prende tutte, alla fine, per fargli gol, Ale deve fare un gran numero saltando Tarzan e tirando una carassa nell’angolino per il 3-2. Poi su un bellissimo lancio di Attila, Ale va a colpire al volo in “bicicletta” che se veniva un gol cosi sarebbe stato il gol dell’anno, ma il tiro finisce nei campi da tennis. Baresi, che dovrebbe essere stanco per la partita di padel di mercoledì, l’ha presa invece come un allenamento e si fa il campo avanti e indietro in scioltezza, arriva più volte in zona tiro ma preferisce sempre il passaggio, provando la conclusione una sola volta con la palla che esce di poco. Lo Zar, anche lui che ha giocato a padel, ha sfogato tutta la sua arroganza e cattiveria proprio mercoledì tirando pallate a suo figlio senza nessuna bontà paterna, così gioca più tranquillo e gli riesce tutto meglio come il gol del 4-2 che sembra dare un buon vantaggio ai granata. Ma Zico e compagni non ci stanno e si riversano in avanti. Il Kaiser si mangia un gol da pochi passi dalla porta lo Zar fa altrettanto sbagliando il gol che poteva chiudere la partita e poi gli va anche di sfiga, perché da ultimo uomo, sulla fascia va al contrasto con Zapa, ma con un rimpallo favorevole Zapa gli ruba palla e poi va in campo aperto seguito dal Kaiser, gli appoggia la palla davanti alla porta e il Kaiser riapre la partita 4-3 con Zico che fa a Gruvi “se sbagliava questo Zapa gli dava un pugno in faccia”. Attila fa un gran numero, andando via in velocità a Zapa, na robba increddibbile, ma davanti a Gruvi ,non fa lo scavetto e Gruvi gliela para. I Granata cercano di tenere con lo Zar che si abbassa e va con qualche bella spazzata di pura ignoranza. Ma alla fine, ancora il Kaiser trova il giusto pertugio e fa 4-4. Pietro ci prova da centrocampo ma tira fuori con lo Zar che manca di poco la deviazione. Arriva il custode “ultima aione” Gruvi prende la palla e la butta fuori, con Zico che la voleva per provare a vincerla ma Gruvi, ancora incazzato per il gol con lo “scavetto”, preferisce portare a casa il pareggio che è poi anche il risultato più giusto. Negli spogliatoi, come detto, Gruvi propone l’abolizione dello scavetto, che non passa ma la settimana prossima siamo proprio curiosi di vedere chi avrà il coraggio di farglielo.