prima di arrivare sul Turchino, lascia la macchina dai castori e va a farsi un allenamento in notturna nei boschi come Rocky a Mosca quando doveva affrontare Ivan Drago, perché se no non è abbastanza stanco e non riesce a prendere sonno. Zico invece, le volte che viene, visto che ormai sono sempre più rare, va a casa si imbottisce di Oki e di oppiacei e si addormenta sul divano guardando le prime stagioni di “The walking dead”. Tarzan, invece, quando si va a mangiare la pizza da Raffa, prende l’hamburger da 1 chilo e 8 perché dice che il pomodoro della pizza gli fa venire da tossire, mangia e comincia a tossire ugualmente adducendo delle scuse imbarazzanti tipo che l’ha cotto nello stesso forno della pizza e quindi ci deve essere andato un po’ di pomodoro sopra. Poi va a casa e avendo mangiato quasi due chili di carne gli viene la gotta, e siccome non vuole prendere i medicinali passa la notte senza chiudere occhio, in prenda a dolori lancinanti per i quali, però, non si lamenta per non dare soddisfazione. Lo Zar, quando si va a mangiare la pizza si fanno sempre le due di notte, e prima di salire in moto comincia la vestizione come se dovesse andare a fare una spedizione senza sherpa sul Machu Picchu: pantaloni di gomma, giacchetta, tuta della moto di Valentino Rossi del gran premio di Assen del 2009 dove ha vinto la centesima gara, comprata ad un’asta di Sotheby’s per 800mila euro, e casco di Nicky Lauda del gran premio del Nurgburing del 1976 dove fece l’incidente dove perse le orecchie e rimase sfigurato, prezzo del quale lo Zar non ha mai rivelato l’importo perché l’ha comprato su un sito del deep web, grazie alle conoscenze informatiche di Zico che lo ha aiutato ad entrare, che vendeva altri cimeli sportivi macabri come le protesi di Pistorius quando ha vinto le paraolimpiadi, o la ciocca di capelli che Greg Louganis ha lasciato sul trampolino della piscina di Seul ai giochi Olimpici del 1988, quando ci ha dato una testata mentre effettuava il carpiato che gli darà l’oro nonostante i voti di 1 e 1,5 che gli hanno dato i giudici per il tuffo. Quando finisce di vestirsi lo Zar, si sono fatte le 4 quattro e mezza del mattino e dorme solo 4 ore ma non ha problemi a riprendersi perché c’è abituato. Poli invece, quando viene a giocare, è completamente distrutto perché gioca a padel quattro sere a settimana e al venerdì parte con l’idea di risparmiarsi e non correre troppo, ma quando vede il pallone gli parte l’embolo e non può fare a meno di scatafannarsi a terra pur di riuscire a prenderlo e si fa puntualmente male. Le volte che riesce a finire la partita a dieci minuti dalla conclusione entra in uno stato di coma vegetativo dove non si rende neanche conto di dove si trova e tutto quello che fa da quel momento in poi, lo fa in stato di semincoscienza, grazie all’imprinting cerebrale che gli viene dalle settimane passate. Così fa la doccia, l’intervista del dopopartita e ritira i premi come fosse un automa. Poi va a casa scalda due o tre piatti sulla cucina ad induzione che gli infermieri del sert gli hanno regalato per il matrimonio, li mette sul tavolo e li “apparecchia” con le tapas farcite di bugiarda, gli uramaki al Fentanyl e due bei fischi di scaglia ed elastici di maledetta. Va a letto ingessato come Ezio Greggio alla cerimonia dei Telegatti del ’94 e dorme fino a lunedì sera quando deve andare a giocare a padel. Pietro, di solito, si “riprendeva” passando il week end all’ospedale Niguarda, in osservazione perché qualche buontempone tipo Zapa gli faceva mangiare qualcosa di sorpresa per vedere se era allergico anche a quello. Come quando aveva comprato da Vigo un sacchetto di baci di dama e durante l’intervista di Pietro era arrivato e gli aveva detto “tieni, festeggiamo il tuo ritorno al venerdì!!”. Pietro per non sembrare scortese l’aveva mangiato ma dentro ai baci di dama, nella ricetta originale usata dalla pasticceria, ci sono le mandorle e così Psyco era gonfiato e dopo la consueta puntura di Tarzan aveva passato, appunto, la notte in ospedale e forse, anche per quello, non è più venuto a giocare millantando che lo facevano lavorare anche al sabato, levando il titolo di tirapacchi del gruppo ad Alby che quest’anno, per la prima volta da quando viene a giocare, ha raggiunto le dieci presenze che lo fanno diventare “verde” e partecipare così ufficialmente alla classifica di migliore giocatore dell’anno. Attila, invece, sabato scorso ha fatto quello che faceva sempre anni fa per riprendersi dalle fatiche della partita della sera prima, ma che, vista l’età, non fa più tutti i sabati, ovvero chiudersi nel retro della sede, collegarsi a “Brazzers” e segarsi. Vede spalancarsi la porta e pensa “ma no cazzo, cosa vuole il Cinghio?!!”. Si alza i pantaloni se li abbottona ed esce dal retro. Ma non entra nessuno. Va a vedere chi c’è e vede il Ferra che gli dice “puoi tenermi un po’ aperta la porta? Grazie”. Casci entra in sede con una credenza sulle spalle, dà una “antata” nello scaffale delle grappe e ne butta giù la metà facendo 500 euro abbondanti di danni poi riesce a stabilizzarsi e riesce a posarla, trasfigurato dalla fatica come Gesù sul Calvario, dopo che aveva portato la croce fa “Attila, hai mica qualcosa da bere che non ce la faccio più?” “guarda Ferra, ho il frigo rotto e bibite non ne tengo più” ”ma va bene anche una birra” ”no, non ho neanche le birre. Calde non le compra nessuno, spiaze. Ma che cazzo mi hai portato?” ”niente. Una credenza che non usiamo più e l’IKEA non ce l’ha presa come permuta dell’usato” ”e cosa me ne dovrei fare io di una credenza?” ”la settimana scorsa ho visto che Baresi ti ha portato due dvd da mettere come premi per la partita…””e te hai pensato di portarmi una credenza?” ”si, poi ho delle altre cose da portarti ma te le porto nelle prossime settimane””ma certo! Bravo Ferra! Non ce l’hai anche una macchina usata che la do’ come premio a Baresi così la smette di farsi portare da Tarzan?” ”mi sembra di cogliere una vena sarcastica nella tue parole...” ”ma figurati. Perché? E’ una cosa normale aver pensato che come premio potevo dare una credenza!! Sai come sarà contento Zapa quando gli dico “Zapa, hai vinto il premio per il primo palo ma non te l’ho portato qui perché era un po’ scomodo, te l’ho lasciato nel parcheggio”. Andiamo nel parcheggio e Zapa arriva lì tutto emozionato perché pensa di aver vinto chissà che e invece io gli dico “ecco qua il tuo premio: una bella credenza!”. Ora levando le due ipotesi più probabili, ovvero che venga colpito da una trombosi cerebrale e si svegli freddo, o che mi metta le mani in faccia e salga in macchina e non torni più a giocare, come pensi che potrebbe reagire Zapa?” ”beh, credo che potrebbe reagire dicendo “uhhh, bellissima!! Una credenza! Proprio quello che mi serviva adesso che vado a convivere” e Attila “ma naturaalmenteee, e poi ti dice anche “Casci, mi dai una mano a legarla sul bagagliaio della macchina?” la mette sul bagagliaio di ferro che usavano negli anni ’70 che ha montato sul tetto della sua auto che, non si sa come mai, Zapa. che quando usavano questi bagagliai non era ancora nato, ce l’ha e ti lancia quelle corde elastiche con in cima i ganci di ferro che usavano i meridionali, sempre in quegli anni. Te la fissi dalla tua parte, Zapa la tira dalla sua, ma la corda, anche se elastica, non ci arriva, e non riesce ad agganciarla. La tira ancora un po’ ma gli scappa di mano e te la prendi in faccia dalla parte del gancio” e il Ferra “ma no. Perché? Non era sempre Zapa che finiva per prendersi in faccia le cose?” ”eh, lo so Ferra. Ma se mi porti una credenza da mettere come premio al venerdì, credo cambierò un po’ le varie cose dei personaggi del giornalino” ”va beh. Visto che non è stata apprezzata me la riporto a casa”. Se la carica sulle spalle arriva davanti alla chiesa mette male il piede e dà una straccionata per terra “di* c*ne!! Non ce la faccio”. Esce il prete vede il Ferra a terra con la credenza sulla schiena e, come ha fatto Simone di Cirene quando ha visto cadere Gesù mentre portava la croce, magari Gesù non aveva bestemmiato cadendo, aiuta il Ferra a tirarsi su. Proprio in quel momento arriva Tarzan che non aiuta, come da regolamento, il Ferra e poi gli dice “scusa, scusa, potresti non bestemmiare che dà molto fastidio a Jack e Pietro?” ”guarda Tarzan, non ti assicuro niente perché se cado di nuovo non so se riesco a controllarmi, ma visto che sono uno che non bestemmia penso di riuscire a farcela: Come mai da queste parti? Anche tu hai portato qualcosa da mettere come premio?” ”no, io non porto niente ,per principio già quando vado a casa delle persone, figurati se porto qualcosa da mettere come premio. Son venuto perché stasera andiamo a vedere il concerto di Max Pezzali al forum di Assago” e il Ferra “cazzo. Max Pezzali. Belli quegli anni, gli anni che nel calcio il portiere poteva ancora prendere con le mani il passaggio all’indietro del difensore, gli anni che si sentivano le partite alla radio” e Tarzan “si, si ..gli anni d’oro del grande Real, gli anni di Happy Days e di Ralph Mulph...abbiamo capito che ti piacciono quegli anni Ferra. Ma te vieni o no?” ”ma vengo si!! Attila non me l’aveva detto ma vengo!!”. Butta la credenza sulla schiena del prete di Cirene e segue Tarzan. Alla sera si parte in macchina. Attila va con Tarzan che sente le notizie sul traffico per poter guidare fuori dalle direttrici. Parte Onda Verde “Buonasera e benvenuti a Onda Verde. Piove. Ci sono allagamenti su tutti i tratti autostradali. A1 acqua, A6 acqua, A9 colpito e affondato. Bologna sulla A14 un km di coda perché la macchina di Gianni Moranti si è fermata allo “stop...coi Rolling Stone, stop coi Beatles stop! In Francia all’uscita di Lourdes il traffico era paralizzato ma poi ha cominciato a muoversi per miracolo. Continua la settimana delle Autostrade in tutte le aree di servizio ci sarà un omaggio per voi: un succo d’ANAS”. Si vede che sentiva Onda Verde anche il Miche, perrche’ gira subito nella prima area di servizio, parcheggia e va all’autogrill. Entra come Fonzie da “Arnold’s” in “Happy Days” solo che al posto della giacca di pelle e gli stivaletti di Fonzie, ha la sua bella giacchettina di nappa e gli stivaletti da caccaro con la cerniera interna. Va al banco guarda la vetrina dei panini vede il Camogli, il Portofino e fa alla ragazza “vorrei un Francica” ”un Francica? Che cos’è?” “un panino con il nome della città Calabra Francica. Vedo che avete il Camogli e il Portofino…” ”abbiamo il Camogli e il Portofino perché siamo in Liguria se vuole il Francica se lo vada a comprare in Calabria” ”e non me lo potete fare se vi dico gli ingredienti?” “eh ma che gran rompicoglioni. Già sono arrivati i primi Milanesi ora ci mancano anche i terroni!! Comunque dica…” “allora, mi ci mette una porzione di pasta con le sarde, due fette di soppressata, due cucchiaiate di ’nduja e una spruzzata di Amaro del capo”. La ragazza lo guarda perplessa e poi le dice “perché non ci mette anche un po’ di caponata e mezzo chilo di cozze?”. Il Miche, che non capisce il sarcasmo, si blocca e comincia a fissarla per capire se sta dicendo sul serio o lo sta pigliando per il culo. Resta così per una decina di minuti con la ragazza che fa altrettanto e sembra la scena finale de “Il Buono, il Brutto e il cattivo”. Arriva Tarzan e vede il Miche in k-hole pieno nella sua classica posizione da uomo rettile inketato nero, gli si avvicina gli mette un braccio sulla spalla e gli dice “Miche quando ti operi al ginocchio che devi tornare a giocare per arrivare a 5000 gol, cosa dici? ce la farà il Genoa a salire quest’anno? Dove hai parcheggiato la macchina d’epoca?”. Il Miche si sblocca, compra due panini con la porchetta e una bottiglia di Amaro Lucano, prende dalla macchina il tavolo pieghevole di quelli che usano i meridionali quando vanno alla spiaggia e mangia i panini. Si beve alla goccia la bottiglia da litro di amaro Lucano mette tutto in un sacchetto e, come è abituato a fare a casa, butta il sacchetto in strada e centra pieno il parabrezza della macchina di Zapa che stava passando a 180 km all’ora e dietro c’era il Kaiser, con la moto dei Chips e gli occhiali neri “a specchio” che cercava di raggiungerlo e fargli la multa perché non si era fermato al posto di blocco. Zapa perde il controllo dell’auto va a schiantarsi nel guard rail e si incrina le prime tre vertebre cervicali perché gli esplode l’airbag proprio mentre si era girato con la testa per vedere dov’era Fulvio. Tolto questo si arriva al Forum senza altri problemi. Tarzan parcheggia a Monza per restare fuori dalle direttrici. Non fa in tempo a scendere dalla macchina che vede Attila davanti a una bancarella abusiva che vende magliette degli 883 chiaramente non autorizzate, infatti hanno messo la bancarella lontano dal Forum per non farsi beccare dai carabinieri. Si avvicina e sente Attila che dice “ma è proprio la firma di Max Pezzali?” e quello della ’ndragheta che vende maglietta “e certo, l’ha firmata ieri sera, dopo il primo concerto” ”però c’è solo la firma di Max Pezzali! Non c’è la firma di Mauro Repetto?!!” ”aspetta guagglio’ che te la faccio firmare da Mauro Repetto!”. Chiama il suo amico, anche lui della ’ndragheta che ha scontato 8 anni a Regina Coeli per associazione mafiosa e gli fa firmare la maglia. Attila lo vede e gli chiede “ma questo è Mauro Repetto?” “e certo che è lui” ”ma non era andato in America?” ”si, ma poi gli è andato male il lavoro e allora ha deciso di tornare in Italia e abbiamo aperto questa bancarella assieme” e Attila “ah ecco, che fine ha fatto che non si era più visto in televisione” e Tarzan “Attila ma che cosa stai facendo?” “mi compro la maglia firmata degli 883?” “ma porca pupazza. Come alle Nitto Finals con la maglia di Berrettini e Sinner? Non capisci che quello che ha firmato la maglia non è Mauro Repetto ma un pregiudicato con precedenti penali per associazione di stampo mafioso e tentata strage?” e Attila “ma Mauro Repetto non è una mafioso!” ”appunto!! Lui non è Mauro Repetto! Lo vuoi capire?” ”senti Kojak io quando vado a qualche evento sportivo o musicale mi devo comprare qualcosa per ricordo della serata” “e non puoi comprarti la maglia quando arriviamo al Forum che almeno è una t shirt ufficiale?” ”ufficiale cosa? che la pago 30 euro?! Questa me la fanno pagare 800 euro!!” ”ma porca pupazza, perché è una truffa e ti inculano più soldi!!”. Per fortuna di Attila, in quel momento passa Zapa, con il monopattino che aveva in macchina e dietro sempre Fulvio. I due della ’ndragheta, quando lo vedono, chiudono la bancarella di corsa e scappano e Attila “ecco. Adesso dove la trovo la maglia firmata dagli 883?” e Tarzan “andiamo al Forum che magari ce l’hanno”. Al Forum sono già arrivati gli altri; Attila e Tarzan li raggiungono e inizia il concerto. Max Pezzali riporta tutti indietro nel tempo agli anno d’oro del grande Reale tutti cantano canzoni con le quali sono cresciuti. Tutti tranne, naturalmente, Tarzan e il Miche che comincia a cantare “Non dirgli mai”, dopo un po’ “canta Napule  è” quando canta “La regina del celebrità” il Miche grida “ma nooo!! Canta “Nannare’”. A Alby gli si blocca il cervello e gli dice “io non c’ero anni fa, ma ho letto sui giornalini vecchi che, ogni volta che andavate a un concerto te ti mettevi a gridare di cantare canzoni di Gigi D’Alessio, Pino  Daniele o Gianni Togni, ma nessuno ti ha mai detto niente, però adesso basta, lo vuoi capire che questo è Max Pezzali? Devi finirla di romperci il cazzo!”. Prende la rincorsa e con una bella entrata a forbice gli apre la gamba e ci si gode il resto del concerto in pace. Al venerdì continua a saltare Zico, ma la cosa più increddibbile è che Tarzan scrive a Attila per sapere se si gioca perché lo ha invitato un suo amico dell’asilo che non vede da 25 anni al suo genetliaco e se non si gioca lui andrebbe al compleanno. Attila che con il pacco di Pietro, in quel momento doveva cercarne 4, gli dice “vai pure, Tarzan ci mancherebbe” ”ma forse non mi son spiegato bene. Giusto perché tendo ad essere pignolo volevo dirti che non ti sto dicendo che non vengo a giocare, perché la priorità del venerdì è sempre del calcetto, ti sto dicendo che nel caso sapessi già che non si gioca e se e chiedo se, sai già che non trovi nessuno allora io andrei al compleanno, ma se non vengo e io sarei il decimo allora vengo a giocare, non vi faccio saltare la partita”. Alla fine invece, la partita non salta e Tarzan può andare al compleanno perché vengono Alby, Rocco, Alessandro amico di Alby, non quello di Poli e il decimo, nonostante non volesse giocare perché ha paura di farsi male, proprio Poli che viene e salva la partita, dice però ad Attila di fargli la squadra più forte, con gente che corre, perché lui, visto che tra padel e calcetto è distrutto fisicamente, vorrebbe un po’ trattenersi. Così Attila gli mette in squadra Alby e lo Zar e ci aggiunge Ale e il Ferra in porta, dall’altra parte Gruvi in porta, Baresi, Rocco, Zapa e Attila stesso. Ma nei primi minuti invece di correre lo Zar, corre Zapa e non si limita a correre ma fa il fenomeno. Primo gol dopo neanche due minuti di partita; secondo gol con inserimento dalla fascia e tiro in diagonale, forte e preciso; terzo gol imbeccato perfettamente da Attila che gli fa l’assist addirittura di sinistro e quarto gol personale su imbucata centrale di Rocco. 4-0 dopo venti minuti di partita quaterna di Zapa. Lo Zar, che ha dormito solo quattro ore, è uno straccio e non combina un cazzo. Poli cerca di trattenersi e così tocca ad Alby segnare il primo gol dei suoi. Ma è un “fuoco di paglia” perché i biancoverdi riprendono il controllo della partita, con Baresi che annulla lo Zar e va anche avanti e con questo pallone più leggero, tira anche da fuori, e anche forte con il pallone che esce di poco; Zapa restituisce il “favore” a Attila e lo mette davanti alla porta Attila segna e fa 5-1. Poco dopo è Rocco a portare il risultato su un tennistico 6-1. Così all’improvviso il Ferra, fa “se qualcuno vuole stare in porta io vengo avanti”. A Poli non gli sembra vero. Si mette i guanti e va in porta. Il Ferra guarda Attila e gli dice “ti aspetto” e comincia a marcarlo come Neqroz con Inzaghi quando gli aveva infilato un dito nel culo. La partita cambia, lo Zar fa 6-2 e Alby la riapre segnando il 6-3. Ma è proprio il Ferra a fare qualcosa di incredibile. Spalle alla porta marcato da due difensori, se la stoppa si gira come Giroud, e con un tiro con una semplicità di gamba e un gesto tecnico meraviglioso manda il pallone all’angolino. Attila fa “va beh. Andiamo a casa” e il Ferra non esulta neanche 6-4. Lo Zar riceve palla davanti a Gruvi e invece di tirare, la passa volontariamente a Baresi pensando che sia un suo compagno di squadra. Ci manca poco che a Alby si blocchi il cervello e apra la gamba allo Zar. Però Alby converge la sua rabbia sul campo e va a segnare il gol del 6-5 riaprendo completamente la partita. Lo Zar potrebbe pareggiarla, ma tonfa e non centra la porta e chiede, squallidamente, il rigore per una spinta inesistente di Baresi. Persa l’occasione ne approfitta Rocco che riporta a due i gol di vantaggio 7-5. Alessandro, che si è rotto gli occhiali e non ha fatto più vita perché gli cadevano sempre e non riusciva neanche a correre, decide di levarseli ed è una buona decisione perché va a sfiorare il palo con un gran tiro da fuori area. Ancora il Ferra con un tiro ancora più difficile di quello con il quale aveva segnato ma la butta alta. Baresi e Attila provano il tiro al volo, ma entrambi ottengono lo stesso risultato: una figura di merda con tanto di liscio del pallone. Poli fa due salvataggi su Attila tenendo i suoi in partita fino alla fine. Arriva il custode “ultima azione”. Baresi porta palla e prova a saltare Alby che gliela ruba e va a segnare il gol del 7-6 ma non c’è più tempo per cercare il pari. Dopo la partita Zapa aspetta l’intervista ma non ci sono neanche le foto, perché “no Tarzan-no party”...