che al massimo mi farà un po’ male ma ho le stesse possibilità di rompermelo che puoi avere te che non ce l’hai lesionato e quindi pensavo di tornare a giocare venerdì prossimo” e Baresi “e pensavi male. Perché il dottore ti ha detto una cazzata. Se hai il menisco lesionato hai molte più possibilità di rompertelo del tutto di quelle che posso avere io” ”ah, abbiamo un professorone qui? Sei dottore, Barre?” e Attila “no, no. Non è dottore. Anzi non ne capisce proprio un cazzo” e Gruvi “e sentiamo un po’ Barre. Secondo la tua grandissima esperienza quanto dovrei stare fermo?” ”beh, almeno ancora tre settimane, direi” ”beh, sei  un professorone allora sarà meglio che ti dò retta” e Attila “no, no. Non è un professore. Dai, Gruvi, lo conosci da trent’anni, lo sai che Baresi ha preso la licenza elementare grazie a una raccomandazione del duce nel 1943. Dai, non starlo a sentire” ”ma si, hai ragione. Venerdì vengo!!” e Attila “ma grandeee Gruvi!!”. Zapa, che si è appena ripreso, fa “cosa è successo?” ”Gruvi, venerdì prossimo torna a giocare!!” e Zapa fa “ma no, cazzo!! Per settimane ho preso portate in faccia dalla parte delle mappe, manate da gente che esulta come Ronaldo e che avrebbe dovuto prendere il Ferra, ancora poco fa mi hai fatto venire una trombosi cerebrale, e adesso mi fai anche perdere mezzo stipendio con una scommessa, cazzo Attila, vattela a prendere nel culo!” ”ma stavolta non è mica colpa mia!! Se Gruvi torna a giocare dovresti essere contento, Zapa!!” ”eh no, invece, visto che perdo i soldi!” ”va bene. Allora facciamo una cosa. Dico a Gruvi che non viene così, anche se con una mafiosata che neanche Pietro e Alby, vinci la scommessa” ”si, grande Attila. Diglielo a Gruvi che non viene!!” ”glielo dico, però visto che non viene per colpa tua, stai in porta al suo posto!” e Zapa “e grandeeee Gruvi che venerdì rientra!! non vedevo l’ora. Finalmente!!”. Attila chiama gli altri per dargli la buona notizia e tutti arrivano in sede per festeggiare. Come da tradizione, quando si viene invitati a una festa ognuno porta qualcosa per educazione ma, in qualche caso, come in quello dello Zar, per ostentare la propria opulenza finanziaria. Infatti il Russo si presenta in limousine con al seguito un furgone refrigerato dal quale scende Carlo Cracco, quello vero non Tarzan, che apre il retro del furgone e fa scaricare in sede, da quattro extracomunitari sottopagati in livrea, due cabaret di ostriche del pacifico, quattro paioli di polenta al tartufo d’Alba, due prosciutti Patanegra Serrano invecchiato 48 mesi nelle grotte di Algarve e affumicato con il legno di frassino usato per la bara di Michael Jackson, cinque teglie di focaccia col formaggio della Manuelina, quattro teglie di farinata al Roquefort tartufato di Montgeneve e due porchette di ariccia e quattro tegami di pasta con le sarde per il Miche. Arriva Tarzan e fa “me cojoni!” e lo Zar “puoi dirlo forte. Tu invece cosa hai portato?” “Io non ho portato niente perché questa tradizione di portare qualcosa quando si va a casa da qualcuno trovo che sia una grande cazzata. Come quando si fa il regalo a uno che compie gli anni. Che cos’è il compleanno? Che cosa c’è da festeggiare?” ”e Natale?” ”e Natale anche peggio! Se cade di domenica, si dovrebbe dire buona domenica. Cos’è Natale?! Un giorno come un altro”. Poi ci sono anche le vie di mezzo tra Tarzan che non porta niente e lo Zar che ostenta. Come ad esempio il Pizza, che non si sa come abbia fatto a sapere delle festa, visto che Attila non lo ha avvertito di certo, e si presenta con un cabaret di paste o Baresi, che pensando che anche gli altri mangino come lui che ha 80 anni e numerose patologie dell’apparato digerente e porta due pignatte di semolino. Infine arriva Poli, non “Ealla fine arriva Polly” il film con Jennifer Aniston e Ben Stiller, Poli, infine arriva Poli!! Bello felice perché dopo aver venduto metadone sottobanco all’uscita del Sert di Bologna per scraccarsi una stalagmite di anfetaminica Albanese tagliata con della canna da zucchero delle Galapagos che lo ha fatto stare sveglio 10 giorni a cantare tutto il canzoniere al contrario, appena ha saputo della festa per il rientro di Gruvi si è’ precipitato in sede con il set di piatti che il Tedesco gli aveva regalato al matrimonio e, ancora belli caldi, li ha appoggiati sul bancone e ci ha steso due belle “fruste” di perlata Hollywoodiana poi ha chiesto a Attila se aveva i rotolini per il registratore di cassa, ne ha presi una decina, ha levato tutta la carta che c’era attorno ai tubetti di plastica e li ha distribuiti a tutti dicendo “andiamo ragazzi. La prima nasca me la faccio io….Per Gruviiii!!”. Per i dieci minuti successivi ha cercato di convincere Baresi a farsi una nasca anche lui dicendogli che avrebbe visto, quel poco che gli rimaneva da vivere, da tutta un’altra prospettiva. Ma a Baresi piace la prospettiva dalla quale sta guardando le cose e non ha voglia di cambiarla. Nel frattempo Zico, che non ha Facebook e quindi, per leggere il giornalino va sul sito, dice a Attila “te lo chiedo a te perché non voglio rischiare che Tarzan senta che sto facendo una domanda, per ovvi motivi. ho visto che sulle news ha scritto “anche quest’anno siamo riusciti ad arrivare, spesso per vie traverse, a giocare il venerdì del triduo Pasquale” ma che cazzo è sto “triduo”?”. Per sfortuna di Zico, però, Tarzan non solo era vicino abbastanza per sentirlo, ma era anche girato dalla parte dell’orecchio “buono” e non da quello dove è audioleso così lo sente e, prima che Attila gli possa rispondere, Zico si ritrova già su una sedia, con Tarzan che si tira su le maniche della camicia e si sputa sulle mani. Zico guarda Attila con un espressione disperata sul volto, Attila allarga le braccia come a dire “e io che ci posso fare? Il regolamento parla chiaro, Se ti ha sentito ti tocca l’erudizione”. Tarzan parte alle 10 e 12 “nella liturgia e nelle devozioni private dei cattolici, il triduo è il ciclo di preghiere della durata di tre giorni in preparazione di una particolare festa. Forse non tutti sanno che il sabato santo, secondo le ultime riforme liturgiche, sarebbe un giorno dedicato alla meditazione ed alla penitenza ed è anche l'unico giorno dell'anno in cui non si celebrano messe, né viene somministrata la comunione, ad eccezione dei malati gravi. Poi alle dieci si sera, si rincominciano le liturgie e, in attesa della mezzanotte, momento della resurrezione, vengono benedetti il cero pasquale, il fuoco e l'acqua battesimale....”. Baresi, che è rimasto ad ascoltare perché anche lui voleva sapere cos’era il triduo e anche perché invecchiando ed avvicinandosi, a grandi falcate, al momento dell’incontro con la “triste mietitrice”, si sta avvicinando a Dio, fa “ah, così la vigilia di Pasqua non ci sono messe?” e Tarzan “l’unico giorno dell’anno in cui non ci sono messe”. Zico, vedendo Baresi interessato all’argomento gli fa “vieni a sederti al mio posto Barre!” e Attila “no, mi dispiace. Ma la domanda l’hai fatta tu e devi stare a sentirti tutta l’erudizione. SpiaZe Zico” “ma se a Baresi interessa, gli lascio il mio posto!” ”non si può! devi starci tu””na robba increddibbile, devo stare qua a sorbirmi st’erudiziopne religiosa che sono anche ateo. Ma d*o cane” e Tarzan “se sei ateo cosa bestemmi? E poi, nel caso bestemmi lo stesso, potresti non bestemmiare che dà molto fastidio a Pietro e Jack?”  Intanto il Ferra sta guardando le grappe sullo scaffale vicino all’entrata. Prende una bottiglia di grappa di Sassicaia da 69 euro e fa “Attila, perché non apriamo questa per festeggiare il ritorno di Gruvi?” e Attila “primo perché te non capiresti la differenza tra quella grappa e una Nardini a gradazione piena che vendono al supermercato a 8 euro; secondo perché non vi regalo 69 euro di grappa dopo che con i premi, nonostante l’euro e cinquanta che pagate in più sulla quota del campo, ci perdo settimanalmente dai 15 ai 20 euro e terzo…” si spalanca la porta che prende in faccia il Ferra dalla parte delle mappe, e prova a entrare Matteo con l’entrata alla Kevin Spacey, nell’interpretazione di Kaiser Sooze, ne “I soliti sospetti”, ma non riesce a entrare perché, andando giù lungo, il Ferra è rimasto dietro la porta e Matteo non riesce ad aprirla. Il Cinghio però non vuole perdere questa occasione, si guarda un po’ in giro, e con un colpo di culo che neanche al venerdì quando Zico vince la pasta, vede arrivare Alby, con in mano un cabaret di alette di pollo della rosticceria Besana che ha portato perché è “core de zio” e sa che a Tarzan piacciono tantissimo. Matteo aspetta che arrivi vicino a lui e quando è a meno di un metro fa il conto alla rovescia con le dita come Drew McCintyre, quando chiama la Claymore, e truuun prova a dare una testata in faccia ad Alby, senza sapere però che ad Alby, quando era arrivato davanti alla chiesa, dietro l’angolo, si era bloccato il cervello, così senza motivo, sono cose che capitano, e quando aveva visto Matteo aveva già deciso di aprirgli la gamba ed era partito in scivolata con il piede a martello e l’altra gamba pronta a chiudersi a forbice per chiudere in bellezza il gesto tecnico. Così, quando Matteo prova a dare la testata, Alby gli passa sotto in scivolata e lo va a prendere sulla gamba d’appoggio, aprendogliela proprio come era nelle sue intenzioni. Soddisfatto si rialza e grazie al fatto che ha ancora il cervello bloccato, ha anche la forza necessaria per aprire la porta, anche se c’è ancora il Ferra sdraiato dietro che la blocca, ed è stato raggiunto da Zapa che quando ha visto che a sto giro, la porta in faccia dalla parte delle mappe se l’è presa il Ferra, non ha potuto fare a meno di andare ad infierire “ti sta bene, Casci. Finalmente Attila si è deciso a starmi a sentire e a tornare a scrivere le cose come devono essere, ovvero che le portate e le manate in faccia te le prendi te!!”. Alby spalanca la porta con una spallata come Gerard McCoy, defensive tackle dei Las Vegas Raiders, nella partita vinta l’anno scorso contro i Tampa Bay Buccaneers, e Tarzan “grande defensive tackle che in 139 partite ha messo a segno 59,5 sack, 334 tackle e 6 fumble forzati. Fu scelto nel corso del primo giro del draft del 2010 dai Tampa Bay Buccaneers e il 26 dicembre 2012 è stato convocato per il suo primo pro bowl in carriera” Baresi fa “si, Tarzan. Ma nessuno ti ha fatto la domanda, quindi l’erudizione di football Americano potevi anche risparmiarcela” e Attila “e invece a me interessa. Grande Tarzan” salto e esultanza petto contro petto, in stile giocatori NFL. La porta si spalanca e prende in faccia, di “taglio” Zapa che stava ancora infierendo sul Ferra a terra. Alby lo calpesta per passare e, con un pestone in faccia con il carroarmato delle Lumbejack Iron che hanno la caratteristica di avere inserito nella suola un filo di metallo che ne rafforza la struttura e ne guadagna anche lo stile, lo manda in coma e gli fa passare il triduo Pasquale all’Ospedale Niguarda perché dalle altre parti non c’era posto perché erano pieni di Napoletani, che non avendo potuto sparare i botti a capodanno per le restrizioni sui botti, li hanno sparati a Pasqua e hanno riempito gli ospedali, perché, come sempre, hanno perso dita, mani e avambracci sparando bombe che sarebbero state considerati illegali anche durante la seconda guerra mondiale perché considerate armi di distruzione di massa. Nel frattempo il Miche, dopo che si è spolverato i due tegami di pasta con le sarde, tira fuori dalla tasca della sua bella giacchettina di nappa, due panini e li riempie con la porchetta di Ariccia che ha portato lo Zar. Se li mangia con avidità come se non mangiasse da una settimana ma, non ancora satollo, si avventa sul cabaret dei dolci come una volta si avventava su un pallone in area di rigore, prende un frutto di Martorana e fa “Pietro, secondo te a che gusto è?” ”ma...vedendo che è a forma di arancio, penserei all’arancio” ”ah, allora, anche se ammiro molto la Sicilia e i suoi aranci, non mi piace”lo posa e Pietro lo prende e se lo mangia lui. Ma anche se aveva la forma di arancio il gusto non era quello, perché i Siciliani, mafiosi per definizione, hanno fatto una mafiosata e hanno dato la forma di arancio a un frutto di Martorana alle noci. Dopo qualche secondo Pietro comincia a gonfiare. Zico gli fa “ti vedo un po’ in difficoltà, Pietro. Vuoi mica un po’ d’acqua?“ ma Psyco non riesce già più a parlare e comincia a mimare il gesto della siringa. Arriva lo Zar e fa “uhhh, il gioco del mimo. Cosa si deve indovinare? Un film? Di quante parole è?” ma Psyco continua a mimare la puntura e Zico “cazzo, Pietro, non si capisce. La siringa? Stai mimando una siringa? è “Trainspotting”” e lo Zar “ma no, è “I ragazzi dello zoo di Berlino!!” e Gruvi “no? Io non ne conosco altri di film sulla droga e i drogati!”. Arriva Tarzan che fa “ma quale film, quale droga?!! Ha mangiato un pasticcino alle noci ed è andato in shock anafilattico!” e Zico “e sticazzi, Tarzan, e come fai ad essere così tranquillo?” “perché è ancora sul rosa scuro, quindi c’è’ ancora tempo prima che diventi paonazzo e poi dal viola al blu tenebra, dove rischia l’infarto miocardio. Quindi non è il casi di agitarsi. Ci vuole un attimo”. Prende la siringa dal kit salvavita che si porta sempre dietro Pietro, guarda l’ago in controluce e ne fa uscire uno zampillo per vedere che non ci siano bolle d’aria e poi, come se fosse il Dr. House, gliela pianta nel petto. Dopo qualche minuto Pietro si riprende e Zico fa “grandee Pietro, per festeggiare chiudi gli occhi e apri la bocca: e se indovini cos’è questo, vinci un contratto telefonico gratis per un anno, con la Iliad” e truuunn gli infila in bocca una cucchiaiata di Nutella. Pietro non fa in tempo a rispondere e Tarzan allarga le braccia e fa “ma io non capisco. Gli ho appena piantato nel cuore una siringa di adrenalina perché ha mangiato un frutto di Martorana alle noci e te, così per festeggiare che si è ripreso, gli fai mangiare un cucchiaio di Nutella?” e Zico “ma la nutella è fatta con le nocciole non con le noci” e Tarzan”ma porca pupazza!! Pietro è allergico anche a quelle!!” “eh, ma cazzo. non fa proprio vita questo cristiano. E’ allergico a tutto, gli dà molto fastidio se sente bestemmiare, non viene più a giocare al venerdì perché al sabato lo fanno sempre lavorare, è na robba increddibbile!!” e Gruvi “è vero. Povero Pietro. Non può neanche mangiare le caramelle?” e si mette in bocca una caramella al rabarbaro mordendola con forza. Urlo di dolore lancinante e Gruvi che fa “mi é partito il dente del giudizio, venerdì non vengo a giocare!” e Attila “ma no, dai. Franco. C’è ancora ti tempo, vedrai che ti passa” e Gruvi “no, no. Rientro tra due, ho troppo male” e Attila “va beh, allora chi sta in porta venerdì?” e Zico “non ci sono neanche io. Ho male alla sciatica e devo fare la risonanza” e Alby “non contate su di me perché ho ancora il cervello bloccato e se vengo apro la gamba a qualcuno” e Attila “va beh. Allora non si gioca” e il Ferra “beneee!! Così me ne vado al simposio sulla Jogoslavia” e Attila “ma la Jugoslavia non esiste più da anni!!” “si, ma facciamo queste riunioni dove ricordiamo quando era ancora unita e parliamo della loro cultura, della loro musica e dei loro grandi calciatori. Così, anche se non l’ho scritto all’inizio, venerdì scorso non si è giocato. Quello dopo, ovvero questo, mancano ancora Zico, che probabilmente sarà il prossimo sul quale partiranno le scommesse su quando e se ritornerà a giocare, e con Pietro che, come sempre, non scende, si riesce comunque a giocare, perché Gruvi è stato di parola e dopo che si è tolto il dente del giudizio rientra, e ci sono anche Alby, Daniele e Alessandro. Attila va a vedere le partite di qualche mese fa per trovarne una simile ed equilibrata da riproporre e ne trova una di dei primi di febbraio finita con un solo gol di differenza, e fa le formazioni così Gruvi, Tarzan, Barre, Alby, Ale contro Ferra, Daniele, Zapa, Zar, Attila. Batte da centrocampo Ale, palla a Baresi che con un lancio perfetto pesca Alby che tira ma il Ferra la devia, con qualche difficoltà, in angolo e Attila “cazzo, Barre, se cominci così con l’andare della partita, cosa fai? Gorge Best ?!!”. Risponde subito Zapa, che la sera prima ha saltato la partita di campionato, e la sua squadra, senza di lui ha perso, ed è carico come una molla. Parte sulla fascia, come Leao contro il Napoli, alza la testa vede Attila, ma vede meglio la porta, cannonata e gol dell’1-0. Risponde subito Alby, lanciato, stavolta, da Alessandro, e anche lui, fa centro al secondo tiro,1-1. Lo Zar, che vede Zapa avvicinarsi in classifica cannonieri, abbassa la testa e non guarda nessuno, va dritto per la porta ma Gruvi, gli nega il gol con ben tre parate consecutive. Si capisce che stasera Gruvi ha “scelto” lo Zar per parargli di tutto. Ma il Russo vuole fargli gol a tutti i costi e si incaponisce buttandosi su tutti i palloni. Anche su uno che arriva alto in area di rigore e sul quale Attila, compagno di squadra dello Zar, è in netto anticipo e sta per tirare, ma lo Zar se ne sbatte i coglioni e arriva di corsa per calciare anche quello, Attila stava ormai tirando vede arrivare lo Zar come uno della festa di Pamplona e calcia di collo pieno, come piace al Miche, fuori dal campo tra l’illarità e le prese per il culo di compagni e avversari. Zapa ha un mirino da cecchino sulla scarpa e al secondo tiro fa il secondo gol 2-1.E siamo al gol della serata. Il Barre appoggia ad Ale che prende palla fa un passo e, appena superata la metà campo lascia partire una fucilata potente e precisa che va a insaccarsi sotto l’incrocio dei pali con il Ferra che può solo guardare la bellezza del gesto tecnico tanto che anche Attila fa i complimenti ad Ale 2-2. Zapa si trasforma da cecchino a uomo assist e passa un pallone d’oro a Attila che colpisce il palo la palla rimbalza sulla testa di Gruvi e finisce in rete. Tarzan fa notare che è autorete ma Attila gli dice “ma non fare il pignolo che con questo gol arrivo a meno uno dallo Zar e dovresti essere contento che gli metto un po’ di paura a quel bancario arrogante” ma anche il Ferra fa “questo è naturalmente autogol”. Ma ci sono due cose fondamentali da considerare. La prima è che sono il Presidente e la seconda che il giornalino e i gol li scrivo io e quindi sfaccim’ a tutti e il gol me lo marco con una bella mafiosata che non si vede neanche sui campi di Salerno 3-2. Baresi dice a Attila “grande, diglielo che sei il Presidente e fai i cazzi che vuoi” e va avanti a cercare anche lui l’ebrezza del gol. Arriva anche a tirare e il Ferra, ingessato come Valderrama dopo due nasche di bugiarda, se la fa scappare dalle mani e per poco, non gli va in porta. E comincia il tormentone della serata, Attila gli fa “ma bravo Ferra!!”. Lo Zar, finalmente, riesce a far gol, al decimo tentativo 4-2. e ancora il Ferra rischia subito di riaprirla perché al posto delle mani si ritrova due panne cotte alla nutella e non ne tiene una ,ma anche questa volta riesce, non si sa come a salvarsi. Non si salva, ma non ha neanche colpe, poco dopo, su un tiro forte e preciso di Alby che riapre la partite, ed è buono che riapra la partita e non la gamba a qualcuno 4-3. Zapa ristabilisce subito le distanze 5-3. E arriva il momento clou della serata. Calcio d’angolo per i granata, la batte Ale. il Ferra vede partire Baresi da centrocampo e dice a Attila “prenditi Baresi”. Tra il fatto che parte da centrocampo e che lo scatto in velocità non sia una delle caratteristiche principali del vecchio, Attila avrebbe tutto il tempo per, considerando anche che il Ferra gliel’ha detto di marcarlo e quindi non ci può neanche essere l’effetto sorpresa, non dovrebbe avere problemi. Parte la palla, parte anche Baresi che gli passa davanti e Attila non lo guarda neanche, Baresi colpisce indisturbato il Ferra non trattiene e la palla finisce in gol. Baresi segna il suo ottavo gol stagionale, e lo Zar insulta Attila “bravo idiota. Meno male che te l’ha anche detto di marcare Baresi” ”ma anche il Ferra poteva prenderla” e il Ferra “ma non me l’aspettavo che lo lasciassi tirare” 5-4 e svolta della partita, non come risultato ma come divertimento. Perché da questo momento è un continuo sfottersi tra il Ferra e Attila. Lanci lungo del Ferra e Attila prova il pallonetto davanti a Gruvi ma sbaglia e il Ferra “ora oltre a lasciar far gol agli avversari sbagli anche i gol per noi?”, lancio del Ferra direttamente in rimessa laterale e Attila “ma bravo Ferra” e avanti cosi fino alla fine della partita. Partita che viene impattata sul 5-5 da Alessandro e poi Attila prova a fare la porcata della serata che aveva studiato insieme allo Zar prima della partita in sede. Angolo per i biancoverdi, Attila prende la palla la mette sull’angolo e poi la tocca col piede, facendo finta di sistemarla per lasciarla battere allo Zar, Zar che arriva e invece di batterla in aria, se la può portare avanti perché in realtà Attila non l’aveva sistemata ma l’aveva toccata per battere l’angolo, lo Zar salta un sorpreso Baresi ma poi butta la palla a bagasce e fa “non ce l’ho fatta, mi veniva troppo da ridere” e la cosa brutta è che di questa che doveva essere una furbata che avrebbe dovuto scatenare polemiche, invettive e ilarità non se ne accorto in pratica nessuno, solo Baresi che deve capire ancora adesso come funzionava la cosa, ma gli altri manco se ne sono accorti. Zapa fa 6-5 e il suo quarto gol personale. Poi Attila chiude, virtualmente la partita con una doppietta in cinque minuti 8-5. Daniele con il più tre della sua squadra può andare avanti e dimostra di saperci fare anche in fase offensiva doppietta anche per lui e 10-5. Alby prima sfiora il gol da centrocampo e poi lo fa perché il Ferra viene avanti a cercare gloria, la recupera Alby che segna a porta vuota e Attila “ma bravo Ferra !!” 10-6. Ancora Daniele per l’11-6 e ancora Attila che si perde Baresi che sfiora la doppietta. E il Ferra che prende a male parole e a pallonate Attila. Ancora Daniele per il 12-5. poi Alby e Ale a chiudere sul 12-7 una partita equilibrata per mezz’ora abbondante poi il gol di Baresi che avrebbe dovuto far cadere in depre i bianchi invece li ha svegliati.