Anche io mi sarei un po’ rotto le palle. Allora ti chiedo Attila se, per una volta, potresti iniziare il giornalino saltando questa parte. Invece di scrivere “venerdì scorso, finita la partita” se puoi scrivere partendo dal sabato mattina o dal martedì in sede” “il fatto, Zapa, è che io, quando racconto della partita del venerdì, finisco sempre, a volte anche un po’ in fretta, perché è l’una del sabato e voglio andare a mangiare. Oppure, non avendo fatto in tempo a finire il giornalino prima della pausa pranzo, riprendo al pomeriggio e ho fretta perché devo mandarlo a Tarzan che si deve sbattere a pubblicarlo e non posso mandarglielo alle sette di sera, e quindi finisco scrivendo il risultato finale senza aggiungere, quasi mai, neanche un commento. E allora inizio il giornalino della settimana scorsa dalla fine della partita per fare i commenti e dire quello che è successo dopo che è finita, capisci?” ”si, si capisco. Ma potresti iniziare scrivendo che Tarzan incontra il Miche passeggiando alla stazione di Pegli e commentano la partita loro due” ”quello è già successo ed è nato uno dei tormentoni più belli del venerdì e non è neanche inventato perché Tarzan aveva incontrato davvero il Miche alla stazione di Pegli un sabato mattina e scambiandoci due parole il Miche lo aveva fissato senza capire quello che gli stava dicendo e così, per sbloccarlo, Tarzan aveva dovuto dirgli “Ci arrivi a 1600 gol, come va la macchina d’epoca, grande il Genoa ieri” perché il Miche sa solo parlare di questi argomenti” ”allora vedi. Possono nascere dei nuovi tormentoni. Fai così dai. Salta sta parte della fine della partita scorsa, fammi sto piacere” ”va bene Zapa. Proviamo. Che ti devo dire?!”…..Sabato mattina, dopo aver passato la notte nel polmone d’acciaio, Baresi si sveglia e pensando che sia martedì, perché, con la demenza che galoppa, ha perso la cognizione del tempo; scende di corsa per andare a lavorare. La cosa non sarebbe del tutto sbagliata perché a volte lavora anche al sabato, il problema è che non si ricordava di essere nel polmone d’acciaio e così scendendo dal “letto” come Bo e Luke in Hazzard, essendosi dimenticato di levare la leva di sicurezza del polmone d’acciaio, il macchinario non si apre e il Barre rischia di tranciarsi a metà all’altezza del bacino. Dopo due ore e un quarto, giusto il tempo per riprendersi dalla disgrazia che gli è capitata, esce e va a farsi un giro fino al cantiere di Piazza Baracca. Sulla strada incontra il Miche “grande Miche, che cazzo ci fai da queste parti?”. Il Caccaro che era nel suo mondo e aveva già rischiato di essere stirato da una Jeep Gran Cherockee sulle strisce pedonali davanti alla stazione, guarda Baresi con aria interrogativa, prima perché non lo riconosce, ”ohhhhhh Miche?!! Sono il Barre!!” e dopo per capire se Baresi lo sta pigliando per il culo. Quando riesce superare queste due “fasi” lo saluta “ciao Barre, come va?”, senza troppo entusiasmo perché il Barre gli è sempre stato fondamentalmente sul cazzo. Barre che gli fa “andiamo a fare colazione?” ”si, però facciamo in fretta perché io non sono uno statale come te che al sabato non lavora, io alle dieci ho un appuntamento che una vecchia viene a farsi la tinta azzurrina in negozio e se arrivo tardi se ne va e perdo 95 euro!” “sti cazzi, 95 euro per la tinta dei capelli?” ”no, in realtà me la scopo anche per venti minuti abbondanti sul divanetto che c’ho nell’entrata del negozio” ”ah beh, allora è anche poco”. Vanno al bar e appena entrano vedono Poli seduto a un tavolino che discute con il cameriere “se a me serve solo il piatto caldo, mi date solo il piatto caldo” ”ma non può ordinare un piatto caldo vuoto! Non è nel menù” “e va beh, mettetecelo chiamatelo “le basi” e non rompete i coglioni” ””le Basi?” Cosa significa “le basi?”” ”significa che queste sono le basi e dovreste conoscerle!!”. Prende il piatto caldo, se lo mette davanti ci stende due belle raglie di incenso perlato rimediato dai contatti Colombiani del sommo Pontefice e va in K-hole. Quando lo salutano Baresi e il Miche, Poli ha già assunto la classica posa da uomo rettile inketato nero e non si rende conto neanche di essere dentro a quel corpo seduto al tavolino. Il Miche fa “non ci ha neanche salutati Poli” e Baresi “si, perché gli stai sul cazzo, Miche” ”ma come gli sto sul cazzo? se viene sempre a tagliarsi i capelli da me e mi dice sempre di operarmi al ginocchio così torno a giocare” “eh lo so. Ma te lo dice così, per educazione, in realtà spera che non ti operi e non torni più a giocare perché gli stai sul cazzo” ”ah, ma qua ci stiamo tutti sul cazzo? Ogni settimana esce che uno sta sul cazzo all’altro, tra l’altro gente che era sempre andata d’accordo e non aveva mai avuto neanche uno screzio o da ridire su qualcosa. Non è che lo scrive Attila sul giornalino così tanto per dire qualcosa?” e Attila “si, a volte lo faccio, soprattutto quando non so che cosa scrivere. Ma, in questo caso, ha ragione Baresi. Te a Poli gli stai proprio sul cazzo” e Baresi “ma tu da dove salti fuori, Attila, che non ti ho visto neanche entrare?” “ma te fatti un po’ i cazzi tuoi. Siamo sul giornalino mica devo stare a scrivere quando uno entra o arriva da qualche parte. Scrivo cosa dico o cosa dice qualcuno che è arrivato senza tanti dettagli” ”e ho capito che siamo sul giornalino, ma qui a me sembra più Matrix” “che palle che sei Barre…”. Allora Attila che era andato nel boschetto di Villa Rossi a comprare il premio da dare a Poli venerdì,  due belle fruste di perlata Hollywoodiana da riscaldare a “bagnomaria” sulla pentola col brodo di Fentalyn e bugiarda, entra nel bar e va da Baresi che gli dice “e tu che cazzo ci fai qua?” ”niente, siccome Zapa ha voluto che iniziassi il giornalino dal sabato e non dal venerdì appena finita la partita, non ho fatto in tempo a chiederti se venerdì ci sei a giocare che è’ venerdì Santo” e Baresi “si che ci sono! Abbiamo sempre giocato il venerdì di Pasqua. Non ti ricordi quando c’era il Mastro che bestemmiava mentre in strada passava la via Crucis? e bestemmiava così forte che anche le campane che suonavano la “gloria” non riuscivano a coprire le bestemmie e allora salivano al campo cinque o sei di quelli “spessi” che portavano i cristi e ci dicevano se potevamo non bestemmiare perché dava molto fastidio alle persone che stavano passando in processione, e arrivava Tarzan e diceva “si, hanno ragione. Dà molto fastidio anche a Pietro e Jack” ma arrivava Poli e diceva “e che cazzo?!! Adesso non si può neanche più bestemmiare? Ma d*o cane!!” e finiva in rissa con il prete della chiesa degli Angeli che menava dei fendenti paurosi con il crocefisso di metallo e la caraffa dell’incenso con le catene che la faceva roteare sopra la testa, come un lanciatore del martello dell’atletica leggera, e faceva passare Pasqua e il lunedì dell’Angelo al San Martino?!!” ”e mi ricordo si!! Però son passati tanti anni e te sei invecchiato e non sapevo se avevi voglia di giocare. Comunque devo chiedere anche agli altri per vedere se siamo in dieci se no è inutile” Attila va verso l’uscita per vedere se è arrivato qualcun altro scivola su un’oliva che era caduta alla cameriera che portava il piatto caldo vuoto a Poli. Cerca di tenersi in piedi facendo un passo più lungo ma non riesce a rialzarsi. Prende velocità correndo piegato in avanti verso la porta, proprio quando entra Zapa e lo prende in pieno con una testata nella bocca dello stomaco facendogli vomitare l’intera cena della sera prima. Zapa si asciuga la bocca con un tovagliolo che ha preso dal banco e fa “scusa Attila, ma stava andando tanto bene, Poli che si fa due nasche di perlata hollywoodiana, Baresi che ricorda i venerdì di Pasqua quando giocava il Mastro, il grande Miche che sta sul cazzo a Poli. Mi spieghi cosa c’entro io? Perché dovrei essere venuto giù da Masone il sabato mattina, che tra l’altro lavoro anche, e dovrei essere venuto nel bar?” ”perché avendomi fatto “saltare” il dopopartita del venerdì, dove di solito dò l’appuntamento a tutti per il venerdì dopo, non ho potuto chiedere se venerdì prossimo, che è il venerdì di Pasqua, c’eravamo tutti, e quindi mi sarebbe rimasto un buco di sceneggiatura che neanche in “Mulholland Drive” di David Lynch e quindi ho dovuto farti venire giù da Masone per chiederti se venivi a giocare venerdì prossimo” ”e chi cazzo sei Steven Spielberg che devi fare il giornalino senza buchi di sceneggiatura? Cosa vuoi che ti candidino per il Premio Strega e per il Leone d’oro di Venezia per il “miglior giornalino originale”? Non potevi fare che per sapere se venivo a giocare venerdì mi telefonavi?” ”e cosa dovevo scrivere? “Attila dopo aver salutato Baresi, il Miche e Poli che si stava risvegliando dal k-hole di keta, telefona a Zapa per chiedergli se viene venerdì e lui gli dice di si?!!” ”si, perché? Che cosa c’è che non va?” ”è lentoo, lentoooo!!! non funziona dai!!” ”e allora se alla fine devo prendere lo stesso una testata nella bocca dello stomaco, vai a prendertela nel culo e scrivi pure “venerdì finita la partita”” ”eh no, ormai ho scritto così’ non sto a cancellare tutto e a iniziare. Comuqnue venerdì ci sei Zapa? al netto che ti possa venire una trombosi cerebrale causata dal diabete congenito che hai dall’età di due anni” ”si, levando quella possibilità direi che ci sono” e Tarzan “dovrebbe esserci anche Pietro. Viene giù venerdì pomeriggio per Pasqua” e Attila “si, ma è venerdi Santo. Se viene in giù, andrà a fare qualcosa con Jack in chiesa” ”non credo, perché se viene in giù, viene giù tardi e non credo che abbia il tempo per andare in chiesa” ”va beh. Gli telefono” e Zapa “ah, a lui gli telefoni? Non puoi farlo arrivare qui al bar mentre esce Poli, ancora in k-hole e, non vedendolo gli spalanca la porta in faccia dalla parte delle mappe?” ”no, Zapa. Perché il tormentone di Pietro è che mangia una noce e si gonfia come un dirigibile e lo zio gli fa la puntura di adrenalina nel cuore. Quindi non avrebbe senso fargli prendere una portata in faccia dalla parte delle mappe” ”e allora perché non l’hai fatto entrare nel bar e io, che stavo facendo colazione gli ho detto “grande Pietro, ci sei anche tu!! Mangiati un pezzo di questa brioche per festeggiare, e gli ho dato un pezzo di brioche al pistacchio e si è gonfiato come una cornamusa e Tarzan ha preso la puntura e invece di piantargliela nel petto se l’è piantata nel dito che però ce le ha così grosse che non se ne è neanche accorto e Pietro è andato in shock anafilattico?” ”perché Pietro lavora a Bergamo e sarebbe stata una forzatura farlo venire al bar di sabato mattina dopo che ho detto che la sera prima non ha giocato perché il sabato mattina avrebbe lavorato” ”ah, ho capito. Comunque cosa ha detto Pietro?!” ”adesso te lo dico”. Attila telefona a Psyco e gli dice “mi ha detto lo zio che venerdì potresti esserci, visto che vieni giù per Pasqua” ”si, vengo giù venerdì. Ma è venerdì Santo e vado in chiesa”. Attila si gira verso Tarzan e gli fa “hai visto? che ti avevo detto?” Tarzan allarga le braccia e fa “e va beh. Io ci ho provato”. Ci prova anche Attila insistendo “ma dai Psyco, cosa vai a fare in chiesa che fate la lotteria per la casa di riposo dell’azione cattolica e quando estrai il numero vincente per l’uovo si alza il vecchio con l’Alzheimer e dice “ambo!!” e poi devi stare due ore a spiegargli che è una lotteria di Pasqua e non la tombola di Natale, ma il vecchio non capisce e si incazza dicendo che è un complotto e che lo volete fregare e ti alza le mani. Dai, vienio a giocare” ”eh lo so, ma non posso proprio. A Pasqua devo andare in chiesa”. Allora Attila approfitta della presenza di Poli e gli dice “Fra, vieni venerdì prossimo a giocare e porti anche Daniele e Ale?” ”ma d*o cane. Sabato mattina non stavo in piedi, non posso giocare tutte queste partite di seguito” e Tarzan “scusa, scusa, potresti non bestemmiare che dà molto fastidio a Pietro e Jack” “ma d*o cane, Tarzan. Pietro è al telefono, mica mi sente!!” e Attila “si ,l’ho messo in vivavoce” ”e allora vattela a prendere nel culo, Attila” ”ma dai, Fra. Che viene anche il Gatto” “e va beh. Però non le faccio tutte” ”ma no, tranquillo. Poi torneranno ZIco e, speriamo anche Gruvi, e non le giocherai tutte”. Al venerdì quindi ci si è in dieci, col rientro del Ferra dopo due settimane di stop, Baresi potrebbe giocare in avanti, ma dice che ha male a un piede e allora sta in porta di nuovo lui, con il Ferra che torna avanti dopo tempo immemore. Baresi spera nella pioggia cosi da starsene a casa con la copertina a vedere Netflix ma smette di piovere alle cinque. Il Custode scrive a Atilat lchiedendoglii se avrebbero giocato a tutti i costi e Attila gli dice “che se non piove e il campo non è allagato e a lui non gira il cazzo di dover venire apposta ad aprire il campo, avrebbero giocato. Il Custode non risponde più e ci si presenta al campo alle nove con le squadre che, visto che i giocatori sono li stessi della partita equilibratissima della settimana scorsa, con il solo Ferra al posto del Kaiser, Attila opta per fare una sorta di rivincita, con il Ferra, appunto, al posto di Fulvio così le squadre sono Baresi, Ferra, Gatto, Zapa e Ale contro Tarzan, Daniele, Poli, Lo Zar e Attila. Poli, che ha ancora male al collo si mette dietro. Primo pallone della partita, lancio alto del Gatto per Zapa, il Fra è in marcatura su di lui e la palla è alta e rischia di scavalcarlo, ma stavolta non è in k-hole e pur avendo mal di collo, va a colpire di testa e fa “iniziamo bene. Primo pallone e subito una bella sollecitazione al collo. Grazie Gatto”. E se il Gatto mette a fuoco il suo mirino su Poli, l’altro componente della banda criminale, il Ferra, che torna a giocare in difesa dopo 6 mesi che ha giocato in porta per l’infortunio alla caviglia, mette il suo mirino su Attila e prima gli dice “ti dò un consiglio. Quando ti arriva il pallone dallo via subito di prima…” e poi va con svarie intimidazioni in campo del tipo “vieni, vieni, undici che ci penso io a te” e poi prosegue con altre frasi come non si sentono neanche nei tornei estivi con giocatori di terza categoria. Attila, allora preferisce non rischiare e dà davvero il pallone di “prima” e va a pescare lo Zar nel “corridoio” tra due avversari mettendolo davanti alla porta, lo Zar non sbaglia e Attila gli fa “vedi che te la faccio vincere la classifica cannonieri, anche se ero a un solo gol da te?!” 1-1. Ale è in serata di grazia e non riesce a tenerlo nessuno. salta gli avversari con una facilità estrema e tira una cannonata che se c’ero io in porta sarei andato negli spogliatoi per non rischiare di farmi male, Tarzan, invece, anche se gli è tornata la gotta, non ha paura e ci mette le mani respingendo il pallone. Poi ancora Alessandro a saltarsi, in successione, Attila, lo Zar e Poli, arriva Daniele, l’unico che riesca un po’ a limitarlo e gli devia il tiro in corner. Corner battuto dal Gatto per Zapa, che fa un lancio alto per Ale che, spalle alla porta va a fare una rovesciata spettacolare che esce di un niente. I biancoverdi meriterebbero il gol, ma come succede spesso nel calcio, il gol lo fanno i granata alla prima azione di contropiede, con Poli che va a concludere dopo un triangolo con lo Zar 2-1. Poli che, dopo poco, veste i panni dell’assist-man per Attila, che si porta avanti il pallone e con un tocco delicato di esterno, pensa di aver fatto gol, invece Baresi riesce a sfiorarla quel tanto che basta per deviarla sul palo, però la palla resta lì e arriva ancora Attila a ribadirla in rete 3-1. Il Ferra gli si avvicina e gli dice “prova a rifarlo e a Pasqua non ci arrivi” e considerando che mancano solo due giorni, non è una bella cosa. Poli dice a Attila di marcare il Gatto o il Ferra e Attila gli risponde “non riesco proprio a marcare. Non ce la faccio a guardare il pallone e l’uomo allo stesso tempo. Se guardo il pallone mi scappa l’uomo,s e guardo l’uomo non vedo il pallone” e il Ferra “devi girare il collo” Poli, avendo sentito “collo” pensa che l’abbia detto a lui e gli dice “non ce la faccio a girare il collo mi fa male. Ma stai tranquillo che una scarpata riesco comunque a dartela” ,cosa che invece non riesce a fare lo Zar, quando si trova in marcatura su Ale che gli va via e va a segnare il 3-2. Poi è ancora Zapa che ormai sembra abbia capito come far gol a Tarzan e mette dentro il 3-3. Il Gatto marca lo Zar e prova a gambizzarlo come la settimana scorsa, ma il Russo, se l’aspettava, evita il colpo e gli assesta una scarpata, con i tacchetti di gomma sulla gamba che gli lascia il segno. Ma il karma colpisce lo Zar che all’azione successiva, prova a saltare il Ferra e invece va a sbattergli con la faccia sulla spalla, incrinandosi lo zigomo. Tarzan dalla porta gli dice “adesso mi rimpiangi, ehhh?!!” e lo Zar “no, perché con il Ferra mi son fatto male da solo. Mentre quando gioco contro di te, mi fai i blocchi tipo football, volontariamente e mi in cricchi sempre il collo”. Zar che poi va a segnare il gol del 4-3. Il Ferra, che torna a giocare in difesa dopo sei mesi, prova anche a tornare al go ma, partendo da dietro, i palloni che gli arrivano sono tutti fuori area e il Ferra prova a concludere ma le butta tutte a bagasce. Ma i biancoverdi riescono comunque a piazzare il “break” con il Gatto, che, anche questa settimana, riesce a mettere dentro il suo “golletto” che fa statistica e risultato 4-4. Attila ha l’occasione per riportare in vantaggio i suoi. E’ solo davanti a Baresi e poli gli grida “dalla, dalla” Attila che stava  già’ calciando tira addosso a Baresi e gli fa “cazzo Fra, non chiamarmela quando sto tirando! Ero lì che stavo pensando a cosa dovevo fare e ho sbagliato!”. Poco dopo ha un’altra occasione simile ma se la fa parare ancora da Baresi e lo Zar “stavolta ci hai pensato a cosa dovevi fare, e hai fatto una cazzata!”. Le occasioni le creano i granata, i gol lo fanno i biancoverdi, bella palla di Zapa per Ale e 5-4. Ma i granata non si arrendono. Daniele parte dalla sua metà campo passa in mezzo a due avversari e riapre la partita con un tiro che Baresi sfiora ma non riesce a respingere 5-5. La partita è in perfetto equilibrio come la settimana scorsa. Segno che il Ferra che ha sostituito il Kaiser, più o meno si equivalgono. Lo Zar, dopo qualche partita opaca, è in serata e prima tonfa mancando la palla, ma da terra riesce ad alzare la gamba e a tirare in porta, na robba increddibbile, ma la palla esce, poi va a buttare dentro il gol del 6-5. Ma subito Zapa rimette le cose a posto 6-6 e terzo gol personale di Zapa. Poi Alessandro va via a Poli che cerca di tenerlo per la maglia ma non ce la fa e Ale segna, mazzata pesante perché mancano pochi minuti alla fine e i granata si trovano sotto 7-6. Ma si riversano tutti nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio. Poli la passa a Attila che tira forte e riesce a trafiggere Baresi 7-7. Attila si aspettava un grido di esultanza di Poli che non arriva e allora gli dice “Fra, dimmi qualcosa cazzo. Ho segnato, abbiamo pareggiato!!” ma Poli è ancora incazzato per quello che Atiila gli ha detto prima “sono distrutto non ce la faccio. Poi mi dici che non ti devo gridare “dalla” mentre stai tirando! E ti sei mangiato un sacco di gol” “ma dai Fra. Ti sei incazzato per quello??!. Manca pochissimo; su uno scatto il Fra si fa anche male. Stiramento del polpaccio e bestemmioni in serie per santificare la Pasqua. Poli lascia il campo, Ale fa “esco anch’io così giocate 4 contro 4” e Attila “ma mancano solo due minuti” e il Ferra “ma si, finiamola qui col pareggio che è anche un risultato giusto”. Finisce quindi 7-7 con Baresi che fa i complimenti a Attila “lui si che è un grande conoscitore di calcio: ha fatto delle squadre perfette!”. Il Ferra fa “se la settimana scorsa aveva vinto la mia squadra con Fulvio al mio posto e adesso abbiamo pareggiato, vuol dire che Fulvio è più forte di me?” e Attila “ma cazzo, ma stai a pensare a ste cose. Ma divertiti e basta, non fatevi sti film”. Buona Pasqua…..