Mi dai fastidio te perché mi stai sul cazzo”. Zapa resta senza parole, guarda il Ferra per capire se dice sul serio, poi guarda Attila e gli fa “ma l’hai sentito questo? Na robba increddibbile. Leggendo gli ultimi giornalini ho notato che il Ferra viene spesso preso a manate in faccia e sfigurato, prima dallo Zar che era diventato un po’ il tormentone classico della settimana, ma, ultimamente, ho visto che lo prendono a manate o a pugni con l’anello del pescatore Papale anche altri, tipo Zico e Tarzan. Questa settimana non potresti scrivere una situazione dove ad esempio, come adesso fai che arriva il Miche, che è tanto tempo che non viene, e io mentre alzo il braccio per salutarlo e dico “grandeeeee Miche” prendo il Ferra in faccia con il Casio e gli aggancio la base del naso con la rotellina per dare la corda all’orologio e, alzando il braccio, gli apro la faccia come un pezzo di stoffa del mercato?” e Attila “si potrebbe Zapa, però questa cosa che gli agganci la base del naso e, tirando su il braccio gli apri la faccia come un pezzo di stoffa del mercato, l’ho già scritto molte volte” ”e appunto, lo facciamo diventare un tormentone” ”no, perché è un po’ fuori dalle caratteristiche del tuo personaggio” ”allora lo facciamo solo stavolta. Mi ha detto che gli sto sul cazzo almeno fammi vendicare e uscire da vincitore in questa faida” ”ma faida cosa? Non siamo mica la WWE. Cazzo Zapa. Non ne esci male da quello che ho scritto, tranquillo”. Ma Zapa non sta tranquillo, entra di corsa negli spogliatoi con l’intenzione di cagare nella borsa del Ferra. Apre la cerniera si china ma non ha lo stimolo. Così va alla sua di borsa, che è una sorta di parafarmacia perché, avendo il diabete, gli può venire una trombosi cerebrale e quindi ha anticoagulanti, immunodepressivi, retrovirali e iniezioni di adrenalina se dovesse collassare e prende la bottiglietta di Guttalax, che con il diabete non c’entra niente ma che se la porta sempre dietro per ogni evenienza, e se la scola alla goccia. Si tira giù i pantaloni e si china di nuovo sulla borsa del Ferra. Ma la purga non ha avuto il tempo di fare effetto, così Zapa sta in quella posizione per qualche minuto e, quando sembra che gli stia venendo lo stimolo entra nello spogliatoio il Ferra, spalancando la porta con un calcio e prende in faccia, di taglio, Zapa, che va giù lungo senza un lamento. Il Ferra lo vede e fa “ma guarda questo, mi stava cagando nella borsa. Ma pensa te!! Hai fatto bene Attila a scrivere che non c’è riuscito” ”ma veramente il giornalino non l’ho ancora scritto” “ma allora cosa stiamo leggendo?” ”mah, in effetti quando scrivo così sembra che ci siano dei buchi temporali come in Donnie Darko e non si capisce cosa sia già successo e cosa debba ancora succedere comunque penso che Zapa non riuscirà a cagarti nella borsa” e Zapa “ma perché? Almeno una volta fai che riesco a fargli qualcosa al Ferra, dai!” “no, Zapa, oltretutto leggere di una cagata nella borsa di un tuo compagno, sarebbe una cosa che fa abbastanza schifo. Se ad esempio lo leggesse Gruvi sboccherebbe sulla tastiera del suo pc. Quindi non riesci a cagargli nella borsa. SpiaZe”. Arriva lo Zar e mette una mano sulla spalla a Attila. Il Panzer lo guarda male perché non capisce che cazzo voglia, poi realizza “no, aspetta. Come venerdì prossimo non ci sei? Dove cazzo vai di nuovo?” “vado a farmene una bella corciera sul Nilo, alla faccia di voi stronzi poveracci” “ma porca puttana, ma è la terza volta in cinque mesi che vai in ferie, è una cosa scandalosa!!” “e ne ho da fare ancora 40 giorni!!” e Zico “è veramente uno schifo. Questo passa più tempo in ferie che al lavoro” e Pietro “potremo rovinargli la vacanza andandoci anche noi con lui” e Attila “eh magari. Ma dove li prendiamo i soldi?” e Pietro “il Miche non prende il reddito di cittadinanza? Se ci aggiunge anche il bonus cultura che danno ai terroni per imparare a leggere, dovrebbe pagarci la vacanza a tutti”. Il Miche, che era arrivato lì perché Attila, per qualche istante, aveva pensato di accontentare Zapa e scrivere che era venuto e che lui, per salutarlo, dava una manata in faccia al Ferra, anche se poi ci ha ripensato il Miche non è tornato a casa così guarda Pietro con l’aria tipica di quello che non ha capito un cazzo e dopo una decina di minuti durante i quali ha elaborato quello che ha detto Pietro fa “primo non mi serve il bonus cultura per imparare a leggere perché so leggere anche se sono un terrone, secondo i soldi del reddito di cittadinanza se li usate per rovinare la vacanza allo Zar ve li dò più che volentieri e terzo….” ”e terzooooooo questooooooo…..” sbuca Matteo dal nulla e dà una bella testata in faccia a Zapa che si stava rialzando dalla portata in faccia che aveva preso qualche minuto prima. Essendo tanto tempo che non viene, Matteo non riesce a prendere pieno Zapa, ma quanto basta per fargli male. Zapa fa “è increddibbile, Attila!!Come cazzo ti viene in mente di scrivere che torna Matteo? Viene di nuovo a giocare?” ”ma che giocare? Mica mi ha più chiamato?” ”e allora perché devi scrivere che è tornato?” ”perché il tormentone di Toquino del ”primo, secondo e terzo questo!!” era stato ripreso dal suo personaggio” ”e non potevi farlo fare da un altro?” ”eh no. Scrivo cazzate ma devono avere un minimo di struttura narrativa” ”ahhhhh, la struttura narrativa?!! E chi cazzo sei Moravia che devi dare una struttura narrativa a un giornalino del calcetto del venerdì?” “no, ma un minimo di filo logico ci deve essere” “e non sarebbe un filo logicissimo se dopo che il Ferra mi ha detto che gli sto sul cazzo, io lo prendessi a manate in faccia, o gli cagassi nella borsa; che filo logico è che dopo che mi ha insultato mi dà anche una portata in faccia dalla parte delle mappe? Che senso ha infierire ulteriormente sul mio personaggio?” ”senti Zapa, ora cominciate a rompere i coglioni. Sono settimane che mi trovate da dire su quello che scrivo sul giornalino. E la settimana scorsa perché ho fatto copia incolla di un giornalino di 15 anni fa, adesso perché vuoi dare una testata in faccia al Ferra, basta!! Non rompere che se no scrivo che viene a salutare Dan, che l’ultima volta che era venuto avevo scritto che gli avevi dato del “ladro di rame” e poi vediamo come la mettiamo” “la mettiamo che non fa un cazzo come non ho fatto un cazzo io al Ferra che mi ha detto che gli sto sul cazzo” “eh, ma Dan è più grosso di te e come personaggio, ai fini della storia, viene meglio se riesce a vendicarsi” ”allora vattela a prendere nel culo, Attila”. Al sabato mattina ci si presenta all’imbarco delle navi da crociera. Mentre stanno raggiungendo il posto in macchina Zico fa a Attila “certo che quello stronzo dello Zar è sempre in ferie, va bene che è carico di soldi ma quando è in ferie deve sempre andare da qualche parte? Non potrebbe stare un po’ a casa” ”ma infatti, fa schifo. Va a finire che venerdì prossimo non viene neanche a giocare e dobbiamo saltare perché siamo di nuovo in nove” ”ma no, se manca lo Zar e viene Spezzano ci siamo, non possiamo saltare di nuovo!”. Zico parcheggia spegne il motore, apre la portiere e mette il piede sull’incarto di un sacchetto di patatine San Carlo che, come da comportamento tipico da meridionale, un Calabrese aveva buttato a terra. Accorgendosi che sta scivolando, Zico fa un passo più lungo per tenersi in piedi, ma è sbilanciato, come Tarzan quando cade, non riesce a stabilizzarsi, perde il passo e prende velocità corre per qualche metro barcollando come quello dei meme dell’area 51, e proprio quando sta per riuscire ad alzarsi mette il piede sulla grata di un tombino dell’IREN e si spantega a terra come Larry Holmes nell’incontro per il titolo mondiale dei pesi massimi contro Tyson al Madison Square Garden nel 1987. Attila arriva di corsa, naturalmente senza aiutarlo perché se no è squalificato, e gli dice “ohhhhh, come stai ?? Ce la fai a venire venerdì? Non è che tiri il pacco che cinque non ce la facciamo sicuro a trovarli” e Zico “scusa Attila, sono qui che dopo una corsa di venti metri nel tentativo vano di tenermi in piedi, mi sono appena spantegato in terra, rischiando di buttarmi giù tutti i denti davanti e, ci sono anche buone possibilità se non quasi la certezza che mi sia rotto il bacino e te ti preoccupi se vengo a giocare venerdì?” “si, perché mi son rotto il cazzo di passare tutta la settimana a telefonare alla gente e chiedergli se viene a giocare, che mi rispondono anche sempre di no, scazzati anche perché li ho chiamati e poi non vengono e non riusciamo a giocare tre partite consecutive, cazzo” e Zico “ah scusa, allora alzo le mani. Anzi, se dovessi avere conferma che mi sono rotto il bacino, non ti preoccupare che vengo e gioco con il busto, perché non vorrei mai essere la causa che non riusciamo a fare tre partite consecutive!”. Nel frattempo, gli altri, che sono già arrivati all’appuntamento, non vedendoli arrivare si rompono i coglioni e Tarzan telefona a Attila “è mezz’ora che vi stiamo aspettando che cazzo state combinando?” “weeeeeee’ nanni, non ti agitare che ti viene un infarto. Siamo qui che Zico si è rotto il bacino e non riesce a camminare” e Tarzan “come si è rotto il bacino?” “eh, è scivolato su un sacchetto di patatine che era per terra ed è caduto?” “un sacchetto di patatine?!! Ma l’avete visto il meridionale che l’ha buttato per terra?” “no, era già andato via, ma sicuramente, come hai detto te, era sicuramente meridionale” “ma per forza, questi sono abituati a buttare la spazzatura direttamente dal terrazzo, come fa il Miche” ”si, guarda è veramente uno schifo. Comunque arriviamo, dai. Gli dò una mano io a Zico” e Poli “si ma digli che venga venerdì che io e il mio amico ci siamo e non vorrei che finisse come due settimane fa che c’eravamo ma poi non abbiamo giocato”. Dopo mezz’ora di strada, fatta come il Gatto e la Volpe di Pinocchio con Zico sciancato e Attila mezzo cieco, arrivano alla piazza d’imbarco e il Ferra gli fa “alla buon ora, ci siamo tutti?” e Baresi “non vedo il Miche” e Attila “e invece io vedo te, Barre? Che cazzo ci fai qua che avevi detto che saresti tornato a primavera?” “a giocare sarei tornato a primavera. Ma se si organizza qualcosa al chiuso, come in questo caso che non c’è freddo, vengo volentieri” ”ma non è volentieri per noi. Sono settimane che non giochi e quando scrivevamo che mancava uno non ti è venuta neanche l’idea di dire di venire a giocare e ci hai fatto saltare almeno due partite e ora vieni a rompere i coglioni qua? Ma vatti a vedere due cantieri in via Buranello!!” e Zico “ha ragione Attila, sei vecchio dentro. Io venerdì non gioco ma perché mi son rotto il bacino, te non ne hai voglia” Baresi che è già in depre pesante da mesi, tira fuori dallo zaino una Desert Eagle.50 come quella di Vinnie Jones in “The Snatch” e cerca di amazzarsi. Ma mentre la tira fuori dallo zaino, siccome la Desert Eagle.50 ha il grilletto molto sensibile, sfiorandolo inavvertitamente, Baresi fa fuoco e prende in un piede Zapa. “Eh no, porca puttana!! Di nuovo io??!!! na robba increddibbile, adesso mi sparano pure. No, dai, Attila, non mettermi più nel giornalino. Non è possibile una cosa del genere. Mettimi solo quando scrivi della partita, per il resto scrivi che mi è venuta una trombosi cerebrale per il diabete e non vengo più in sede e nemmeno alle cose organizzate dal gruppo. Dai, Baresi che non viene da mesi, dai tempi della cena di Natale, torna e si porta nello zaino una Desert Eagle.50, neanche una “replica”, nooooo un bella Desert Eagle!! E vuole ammazzarsi. Ora dico ma non potevamo aiutarlo a questo ragazzo? Non potevamo far qualcosa perché non arrivasse a questo punto?! No….è arrivato a questo punto e non pensa di farlo a casa sua, no ...pensa bene di venire dai suoi amici…” e Tarzan “beh, ci sta, dai. Magari un gesto del genere in mezzo agli amici si sente meno solo” e Zapa “ma va bene, se a voi va bene io dico evviva. Anche se ve vedere uno che si fa saltare la testa non è che sia proprio il massimo, ma va bene, lo accetto anche. Ma che mentre tira fuori la pistola e faccia partire inavvertitamente un colpo??! Come la vedi? Non ti sembra un filino forzata come cosa? Ma giusto un filino. Non aveva messo la sicura? Tirando fuori la pistola deve proprio sfiorare il grilletto? Va bene, accettiamo anche questo. Ma parte il colpo e non può prendere la gomma dell’auto di Tarzan o, che so, il parabrezza di plastica dello scooter dello Zar? No, deve proprio prendermi a me in un piede?!!” e Attila “Zapa, io devo anche considerare la possibilità che qualcuno leggendo il giornalino decida di farci un film, e tu immagina questa scena: Baresi tira fuori dallo zaino la pistola per farsi saltare la testa e, sfiorando il grilletto, fa partire inavvertitamente un colpo. Ora per uno spettatore che sta guardando il film, che penso sempre che potrebbe essere inserito nel genere “commedia nera”, farebbe più ridere che il colpo prendesse le gomme della macchina di Tarzan o che prenda uno in un piede? Dai, su, non c’è neanche da discuterne!” “e ho capito. Ma proprio me deve prendere in un piede?” ”in questo periodo si. Zapa, perché sei quello che in campo prende più pali, che in campionato perde sempre e viene piangendo a giocare al venerdì, insomma sei un ricettacolo di piccole sfighe e quindi anche nel giornalino le sfighe devono colpirti, per restare nel personaggio” “eh ho capito. Va bene allora, cosa vuoi che ti dica!” e Attila “va bene? Ohhhh grande Zapa. Allora andiamo avanti”. Baresi sfiorando inavvertitamente il grilletto spara in un piede a Zapa che non crede ai suoi occhi e fa “incredibile, ora questo torna e mi spara in un piede e Attila “si, va beh, Zapa, ma per venerdì ce la fai a recuperare?”. Nel frattempo il Miche non è ancora arrivato. Poli gli telefona e risponde al primo squillo “Miche ma dove cazzo sei?” “ma dove cazzo siete voi? E’ un’ora che vi aspetto qui sulla piazza di Alessandria!!” ”sulla piazza d’Alessandria? Ma che cazzo ci fai dai mandrogni, Miche” “ma me l’avete detto voi che ci vedevamo ad Alessandria!!” “ma no!! Avevamo detto che chi non poteva venire all’imbarco poteva anche imbarcarsi ad Alessandria d’Egitto, è una crociera sul Nilo, Miche, non un escursione sul Tanaro!! Alessandria d’Egitto non in Piemonte!!”. Così bisogna aspettare ancora il Miche per due ore buone, perché con la sua macchina d’epoca da meridionale non può fare più degli 80 all’ora. Quando finalmente arriva ci s’imbarca. All’entrata c’è il capitano della nave che dà il benvenuto agli ospiti. Attila lo vede e gli fa “ohhhh ma come siamo eleganti, camicia bianca, le mostrine nere come i militari nazisti!! Ma che bello sembra il capitano Stubing di “Love Boat””, gli dà due schiaffetti sulla guancia e aggiunge “….eh capitano? E dov’è il nanetto vestito di bianco che le veniva sempre dietro? Eh,dov’è? Capitano?” e Tarzan “il nanetto era in “Fantasilandia” non in Love Boat, andiamo”. Se ne vanno un po’ in giro per la nave, finché arrivano al Casinò. Attila che, oltre che alcolista, è anche un ludopatico conclamato, va a sedersi alla roulette e fa “punto 500 euro sul 52. il croupier fa girare la roulette “32 rosso pari. Ha perso signore” e gli porta via le cinque banconote da 100. Arriva Tarzan che fa “dai, cosaa hai fatto? I numeri della roulette arrivano fino a 36 e tu hai puntato sul 52!! Cazzo andiamo!!” e Attila “senti Tarzan, mi devi sempre stare dietro a controllare che non faccio cazzate? Mi sono rotto i coglioni, potevi lasciarmi morire quella sera da Raffa!!” e Baresi “ha ragione, lasciaci morire in pace” e Zico “ma che morire??!!! Ohhhhhhhh basta con sta depre, facciamo un po’ di casino” si gira verso l’orchestra e fa “un po’ di musica!!” e si mette a ballare dimenticandosi che ha il bacino rotto e cade rovinosamente a terra. Nel frattempo il Miche e Poli sono andati nella sala concerti dove si sta esibendo Marco Mengoni, fresco vincitore del Festival. Mentre canta la canzone con la quale ha vinto, il Miche gli grida “canta “non dirgli mai””, ma Megnoni continua a cantare. Il Miche si alza e gli grida “canta “non dirgli mai!!””, Mengoni fa finta di non sentirlo, allora il Merido va sotto il palco e gli grida “canta “non digli mai”!!” Mengoni, che è uno sempre molto pacato finanche un po’ effeminato nei movimenti, scende dal palco, incazzato come una bestia gli prende la testa fra le mani e gli urla in faccia “Non dirgli mai è di Gigi D’Alessio!! Lo capisci ’!!! Non è una mia canzone, è di Gigi D’Alessio” e il Miche “sfacimm’ ’n bocc a mammt’, non ti arrabbiare che ti viene un ictus. Non mi ricordavo che era di Gigi D’Alessio”. Mengoni si calma, quando si gira e sta per tornare sul palco, il Miche gli dice “allora puoi cantare “Napul è”?”. Stavolta Mengoni non scende le scale si butta direttamente dal palco e cerca di prendere per il collo il Miche ma arriva Poli che lo porta via prima che la situazione degeneri. Intanto al casinò Attila si è seduto al tavolo del Black Jack. Le prime due mani fa 15 e 17 ma il banco fa 16 e 19 e le perde entrambe. Alla terza ha un re e una donna in mano e chiama carta, esce un cinque, il banco fa 18 e il croupier si prende i soldi. Attila si incazza e fa “mi scusi, ma prima lei ha fatto più di me e ha vinto, ora io faccio 25 e lei 18 e vince di nuovo lei? Ma mi vuole fregare? Ma io non sono mica scemo” ”ma se non sa le regola non giochi!” ”ma come sarebbe a dire che non so le regole? Ho fatto più di lei: 25 a 16 !! Quali regole?”. Arriva Tarzan che gli dice “non è “carta più alta”, è Black Jack e vince chi fa il punteggio più alto ma senza “sballare” ovvero senza superare i 21 punti” ”senti Tarzan, lasciami discutere con il croupier, sono regole del cazzo che han fatto questi del casinò per fregarci i soldi” e una vecchia che stava perdendo anche lei al tavolo del Black Jack fa “ha ragione sono regole del cazzo che ha inventato il casinò per fregarci i soldi!!” e il croupier “no, signora non le abbiamo inventate noi le regole del Black Jack” ”e chi le ha inventate allora?”. A questa domanda scende il gelo, tutti si bloccano. Quelli che stavano giocando alle slot escono di corsa, quello che stava pulendo, spegne l’aspirapolvere e se ne va. Il Croupier prende una sedia la posa davanti al tavolo del Black Jack e se ne va anche lui, la vecchia guarda tutti straniti e fa “che succede? Che cosa ho detto di male?”. Tarzan si rimbocca le maniche della felpa, dà due schiaffetti alla vecchia e gli dice “niente paura non ha detto niente di male, si segga….Blackjack (in italiano chiamato anche ventuno) è un gioco d'azzardo di carte che si svolge tra il banco, rappresentato dal casinò, e i giocatori. Vincono i giocatori che realizzano un punteggio più alto del banco e non superiore a 21….” due ore e 47 minuti di erudizione, nuovo record al coperto su struttura galleggiante. Con variazioni sul tema del gioco delle carte e spiegazione del regolamento del Black Jack, del Poker Texas hold ‘em e del Bridge. Alla fine dell’erudizione, la vecchia credeva di essere il Mago Silvano e si è messa a mischiare le carte come Terence Hill in “Lo chiamavano Trinità”. In quel momento mentre si stava radunando un po’ di gente a vedere cosa stava facendo la vecchia, si spalanca la porta all’improvviso e entra Matteo vestito come William Shatner in TJ Hookerr, spacca il vetro perché per entrare ha tirato un calcio alla porta come prescrive quel tipo di entrata, ma quelli del casinò non sanno che quella è un entrata fatta apposta così. Pensano che quello che è entrato sia un’emerita testa di cazzo e chiamano la sicurezza. Arrivate le guardie, lo prendono per il collo e fanno per buttarlo giù dalla nave e Matteo fa “diglielo Attila che non sono una testa di cazzo. Ma che ho fatto solo l’entrata alla TJ Hooker” e Attila “la prossima volta falla nello spogliatoio al campo e torna a giocare invece di fare queste stronzate sulle navi da crociera!”. Mentre portano via Matteo, arriva Poli che vede i poliziotti che lo tengono per il collo e Poli, che notoriamente non ha un bel rapporto con le forze dell’ordine fa “che cazzo fate, sbirri. Lasciate il mio amico. Non vi  basta quello che avete fatto a Cucchi e che state facendo a Cospito. Bastardi” e cerca di tirare un pugno in faccia alla guardia, ma il collega dietro di lui, ha il taser che da qualche mese è entrato nella disponibilità delle forze dell’ordine e spara 220 volts nella schiena di Sakic. Vedendo quella scena, Attila parte “a legno” e va addosso allo sbirro “bastardi servi di Draghi, voi e il green pass, sacchi di merda” e volano pugni in faccia e testate con rincorsa. Arriva anche il croupier che si mette dalla parte dei nostri, prende la roulette e grida “il banco vince” e la spacca sulla schiena del maresciallo. Arriva il capitano “Stubing” con le guardie della nave che cercano di caricare Poli e Attila, Zapa fa “ecco, adesso che c’è un po’ d’azione giustificata non mi fai fare un cazzo, Attila?” e Attila “hai ragione Zapa, vai” Zapa parte e gli dice allo  sbirro “non ti dò un pugno in faccia se no mi levano il porta d’armi” e lo sbirro “invece a me non me lo levano perché sono un poliziotto” e gli dà un pugno in faccia e lo sdraia lungo. Quando si riprende torna da Attila e gli dice “ma anche pugni in faccia dalle guardie mi fai prendere? Non potevi farmi fare l’eroe che arriva e sbaraglia tutti?” “eh no, Zapa, andrebbe troppo fuori dal personaggio?” “ah perché io non posso essere un eroe che sbaraglia tutti?”. Arriva lo Zar, vede tutto sto casino e fa “capitano? cosa è successo?” “non lo so, questi dicono che sono amici suoi!!” “amici miei?!!” “io non li conosco” “allora li possiamo buttare giù dalla nave?” “senz’altro, e non  gli dia neanche la scialuppa di salvataggio che tornino a nuoto!!”. Le guardie buttano in mare quelli del gruppo e Zapa fa “Attila, non puoi scrivere che io mi libero, pesto tutti e conquistiamo la nave?” “no, te l’ho detto sarebbe un po’ troppo fuori dal personaggio” e Zapa “te lo faccio vedere io venerdì se non sono in grado di sbaragliare tutti gli avversari e vincere la partita da solo!!”. Al venerdi, come detto, anche se a inizio settimana sembrava facile essere in dieci perché dovevano venire Rocco e Spezzano la cosa, invece, si complica subito perché non possono venire entrambi. Attila prova con i solito “pro forma”, ovvero quelli ai quali si chiede ma si sa già che dicono di no e infatti Alby e Jack non vengono e in più,  mercoledì Zico rinuncia, non perché si è rotto il bacino, ma perché gli viene la sciatica, non puo’ giocare. Così non bastano neanche Filippo, Poli e Alessandro, l’amico di Poli che viene da Marassi. Ma quando sembra che stia per saltare l’ennesima partita arriva Gruvi che scrive “L’ho trovatooooooooooo….si chiama Francesco è un amico di Filippo” e Attila “grandeeeeee Francoooooo!! Hai salvato di nuovo la partita! Vi metto assieme?””no, dividici pure che forse è anche meglio” “ok, però non far male a tuo figlio che non sarebbe una bella scena” ”ma come no? Se prova a saltarmi gli spacco le gambe così gli spiego un po’ come va la vita” “o magari te le spacca lui se provi a saltarlo te” ”perché gioco di nuovo avanti?” “si perché a Tarzan è venuta di nuovo la gotta ed è andato dal dottore, na robba increddibbile, e gli ha detto che ha una bella disfunzione renale e quindi deve stare in porta”. Con Tarzan in porta stanno Zapa, Filippo, Francesco e Alessandro. Dall’altra parte il Ferra, anche lui ancora in porta, con Attila, per la prima volta insieme da quando gioca in porta, Poli, lo Zar e Gruvi che vediamo se anche stasera riuscirà a tirare il suo solito scaldabagno a condensazione in porta. Poli carica i compagni “mi raccomando, forza. Bongio sei venuto stasera?” “te Fra? Sei venuto?” “si, te lo faccio vedere subito”. Batte da centrocampo lo Zar, Poli prende palla si salta mezza squadra avversaria, aspetta l’uscita di Tarzan, lo guarda e tira una scarpata che esce di una decina di metri. Attila gli fa “era meglio che fossi rimasto a casa”. Alla prima azione di attacco dei granata Zapa la butta dentro. Attila gli fa “increddibbile alla prima, non hai manco preso un palo!” 1-0. Gruvi che ormai gioca fisso in avanti, con l’allenamento sta migliorando di partita in partita. Prende palla in difesa, vede Attila dall’altra parte del campo, lancio perfetto, Attila si accorge che Tarzan esce, e con un tocco sotto lo scavalca, arriva Zapa di corsa e sta per rovinare un bellissimo gol a Attila, ma per fortuna avendo dei ramponi da ghiaccio al posto delle scarpe riesce ad arrivare sul pallone ma se lo scaraventa di forza nella sua porta e fa “noooo, autorete” e Attila “no tranquillo Zapa è gol mio perché la palla era diretta in porta” “ah, meno male se no era una cosa increddibbile”. Passa neanche un minuto, e ancora Gruvi a pescare Attila al limite dell’area, la palla sembra lunga ma Attila riesce ad arrivarci un secondo prima di Tarzan e con un tocco di punta sulla sua uscita mette dentro il 2-1. Due assist dalla difesa di Gruvi per Attila e due gol per il Panzer, grande intesa tra i due. Alessandro prende in mano la squadra, arretra il suo raggio d’azione recupera palloni e li distribuisce ai compagni. Grande palla per Francesco che si fa prendere dall’emozione dell’esordio e tira fuori da buona posizione. Allora ci prova Zapa, triangolo con Alessandro che lo chiude con un passaggio che lo mette davanti slls porta, Zapa tira un refrigeratore a motore verso il Ferra che con una manata la leva dal “sette”. Zapa non crede ai suoi occhi “è increddibbile. Tutti i venerdì i portieri mi prendono tutto!” e Attila “ma se prima hai fatto gol al primo tiro in porta che hai fatto” e Zapa “ma hai visto cosa mi ha preso adesso? Dai è na robba increddibbile!!”.Ancora più increddibbile è quello che fa poco dopo il Ferra: lancio dalla porta per Attila preciso, al bacio, lui che di solito tira scarpate fuori dal campo quando fa i rilanci, e la mette perfetta per Attila che trasforma in gol per il 3-1 e la sua tripletta personale. Il Ferra fa “cazzo Bongio, che palla t’ho dato?” ”grande Ferra come Martina con Russo in un Genoa Monza del 1983” ”era il 1982” ”ah scusa Ferra. Ma poi chiediamo al Miche per essere sicuri” Lo Zar, che è tornato dalla crociera in Egitto alle 6 e mezza di venerdì mattina, si è buttato a letto e ha dormito fino a mezzo giorno ed è venuto a giocare, accusa un po’ la stanchezza e fa abbastanza cagare. Prima sbaglia due passaggi facili per Attila e per Gruvi. Poi si inserisce in area e va a ricevere un pallone di Attila ma da posizione angolatissima, invece di passarla in mezzo la tira fuori. La palla passa in un buco della rete ed entra in porta. Lo Zar pensa che sia gol, così come Zapa, ma Attila gli dice che è entrata da fuori. Anche Poli e Filippo dicono che gli sembrava gol e a sto punto qualche dubbio di aver visto male sorge anche ad Attila. Ma Tarzan, che di solito è onesto e dice che è calcio d’angolo quando la tocca e non se ne accorto nessuno, se fosse stato gol l’avrebbe detto, ma non dice niente e quindi si va avanti a giocare. Poi magari Tarzan che ha un dolore atroce a causa della gotta che gli ha ridotto il piede a uno zampone di Natale, non se ne accorto oppure, siccome gli sta sul cazzo lo Zar, semplicemente non ha voluto dargli il gol. Poli prende palla al limite della sua area, punta Alessandro e riesce a saltarlo in velocità e come faceva con il Gatto, quando lo saltava mentre gli sta andando via se la ride per schernirlo, poi dà la palla allo Zar che rovina tutto tirando addosso a Tarzan. Zar che, poco dopo, va sulla fascia passa la palla a Gruvi che attacca la spina alla corrente per caricare lo scaldabagno a condensazione, si stoppa il pallone e quando tutti si aspettano che lo lasci partire, passa invece la palla a Attila che, praticamente a porta vuota mette dentro il 4-1. ”Grande Gruvi!! Stasera uomo assist!!” ”eh si, tutti si aspettavano che tirassi il mio solito scaldabagno e taaac, così li ho fregati!”. Con il risultato sul più tre a favore, il Ferra decide che può anche rischiare a venire avanti, così sale palla al piede, appena superata la metà campo vede un buco e prova a farci passare il pallone, invece centra l’altro buco, quello sbagliato e se lo prende nel culo. Alessandro prova a riaprire la partita, riceve palla al limite dell’area avversaria, punta lo Zar, e nei cinque metri che lo dividono dalla porta, lo umilia tre volte facendolo quasi finire per terra con le finte che lo liberano poi al tiro che vale il 4-2. I Granata ci credono, ancora Alessandro sulla fascia, questa volta si vendica di Poli saltandolo e mette il pallone per Francesco che tira e non lascia scampo al Ferra. Gol all’esordio per Francesco e partita riaperta 4-3. Il Ferra si incazza “però dobbiamo marcarli” e Attila “te non rompere se no sul prossimo angolo scrivo che Zapa ti dà una gomitata in faccia mentre salta e ti rompe il naso”. Alessandro e compagni si riversano nella metà campo avversaria per cercare il pareggio, ma lo Zar ruba palla e lancia Gruvi in contropiede, Gruvi galoppa e poi la mette in mezzo, perfetta per Attila che fa il 5-3 e il suo quinto gol personale. Una cosa increddibbile che non succedeva da decenni. Gruvi gli fa “ti avevo visto, lo sapevo che c’eri. Io te la dò mica come gli altri che non te la passano mai”. Poi Gruvi, prova a levarsi anche la soddisfazione personale tirando uno scaldabagno che però vola nei campi da tennis e gli fa vincere il premio Cesar Prates. Zapa la riapre andando a segnare il suo secondo gol 5-4. Ma lo Zar, che fino a quel momento non aveva fatto un cazzo, mette dentro il 6-4. Sembra finita quando sembra tutto fatto per il gol del 7-4 con Poli davanti a Tarzan che però riesce a respingere, la palla finisce a Attila che tira a botta sicura, ma prende il palo, nella tonnara arriva ancore Poli che tira di nuovo ma, incredibilmente, Tarzan zoppicando come il Dr. House, ci arriva col piedone e la respinge ancora. Dal possibile 7-4 che avrebbe chiuso la partita, sul rovesciamento di fronte arriva il gol di Alessandro che fa 6-5. Poli chiama il custode “custodeee, sono le ventidue e trentotto”. Il custode esce dal gabbiotto e fa “pensavo di farvi giocare un po’ di più”e Poli “no, no. Dica “ultima azione”” “e va bene, ultima azione”. Poli fa “zar, buttala fuori” ma gliela rubano, proprio Poli riesce a recuperarla e invece di fare “truuunn fuori è finita, vede che c’è lo Zar in buona posizione e lo serve ma il Russo tira fuori. Francesco fa “saliamo, dai!” e Poli “no, era l’ultima azione, è finita”. Partita equilibrato e Poli che, da quando è tornato, è imbattuto