vengono messi in squadra contro il Ferra e Tarzan” ”eh, ma io il 16 dicembre sono con l’azione cattolica a Roma, per la messa Pastorale di Natale del Papa” ”beh, il Papa è un membro onorario di “Quelli del venerdi”, come degli Harlem Globetrotters e del KKK, e quindi, se non arriverai tra i primi quattro sarà mia premura chiamarlo al telefono e dirgli se durante la messa Pastorale di Natale, al momento che vai a fare la comunione, ti può tirare un pugno in faccia con l’anello del Pescatore e romperti il naso” ”ho capito, e potrei non partecipare al pronostico dei mondiali?” ”no, perché mancando una settimana all’inizio ho portato le schedine da compilare a chi gioca stasera e quindi non puoi tirarti indietro”. Jack compila la schedina andando a vedere le quote per ogni partita per evitare che il Papa gli spacchi il naso con l’anello del Pescatore. La consegna ad Attila e gli dice “ma veramente il Papa è membro onorario di “Quelli del venerdì”?” “certo, Jack. Diciamo che noi, dal 1996 ad oggi, abbiamo avuto modo di conoscere varie persone importanti e di farci un nome a livello nazionale. Poi, da quando l’anno scorso Pietro ha iniziato a chiamare i suoi amici della ’ndragheta e a formare una sorta di cosca mafiosa di cui lui è il Padrino, ci siamo allargati a macchia d’olio e ci siamo insinuati come un “cancro” in molti ambiti sociali sia nazionali che internazionali. Ma oltre al Papa ci sono altri personaggi famosi che sono membri onorari del gruppo. Mi viene in mente il Dalai Lama che è venuto addirittura a giocare la partita della pace, che abbiamo organizzato nel 2004 quando Israele ha ucciso Ahmad Yasin e Hamas ha mandato gente a farsi esplodere nei mercati di Tel Aviv. E JBL è riuscito a far incazzare anche lui quando gli ha detto che la rimessa laterale era la sua perché l’aveva toccata per ultimo il Dalai Lama, che continuava a dire che non l’aveva toccata. Ma JBL gli dava del bugiardo e poi gli ha detto “va bene, battitela pure e torna a piangere in Nepal”. Poi anche Barack Obama, Donald Trump e Martin Luther King“ ”ma se Martin Luther King è morto nel 1968 come fa ad essere un vostro membro onorario che siete nati nel 1996” ”è un membro onorario postumo. Poi c’è anche qualche criminale amico di Pietro e Matteo come Vallanzasca, De Pedis e il Mostro del Circeo” ”si, beh, questi non sono motivi di vanto. Anzi io non lo direi neanche” ”e invece noi lo diciamo e li definiamo membri onorari in contumacia” ”si, ma io non vorrei mai giocare una partita contro il Mostro del Circeo” ”e va bene, vorrà dire che se gli danno la semilibertà e dovesse venire a giocare, quel venerdì non ti chiamiamo” e il Ferra “io invece preferirei giocare contro il Mostro del Circeo che contro Tarzan. Cazzo, l’altra volta quando abbiamo giocato contro ci è mancato poco che mi mandasse su una carrozzella” e Attila “e pensa che bello che venerdì prossimo ci giochi contro di nuovo!”. Tarzan appena sentita la notizia va in bagno ad “affilarsi il belino”. Prima di andare a casa, visto che la Serie A è ferma e il Genoa gioca di domenica Attila chiede a Baresi se va a vedere la partita da lui, che dopo inaugurano la sezione biliardo di “Quelli del venerdi” con un bel partitone a “8 e 15” e Baresi gli risponde “domenica vado da mio cognato, ma pensavo di tornare per la partita. Se riesco passo”. Alle 14 e 55 di domenica, dopo che Attila si è scofanato un tegame di lasagne al forno e sta quasi collassando perché si è bevuto tre birre e mezza bottiglia di mezcal, suonano al citofono. Attila, pensando che fosse il Barre, apre la porta e va a sedersi sul divano ad aspettarlo. Dopo qualche minuto sente un rumore di vetri infranti, va di corsa a vedere e, a braccia larghe nell’ingresso c’è Matteo che fa “non possiamo mollare adesso, questo sogno possiamo ancora raggiungerlo, nel secondo tempo non ci giochiamo solo la vittoria, è in palio la nostra vita!!”. Attila lo guarda stranito ci riflette un po’ e gli dice “ma questo è l’entrata negli spogliatoi di Adrian Ugarriza, centrocampista Peruviano nell’intervallo di Cile-Perù giocata al Monumental di Santiago il 22 ottobre del 1997 e valevole per la qualificazione ai Mondiali di Francia ’98!!” ”Grande Preside, l’hai capito subito. Hai visto che ora faccio anche le entrate a sfondo sportivo e non solo cinematografico?!!” ”si, cazzo, ho visto. E questa entrata non me la ricordo solo io ma anche tutti gli amanti del calcio, in particolare i Peruviani, perché su quella partita ci hanno fatto addirittura una serie Tv che è andata in onda in “prime time” sul primo canale nazionale. Il Perù doveva vincere contro il Cile per andare ai mondiali di Francia ’98. All’intervallo era sotto 1-0, ma il suo capitano Adrian Ugarizza entro negli spogliatoi, si mise al centro, guardò i suoi compagni negli occhi, uno per uno, e fece quel discorso che hai appena fatto te. Una cosa da brividi, quando lo sport può spingerti oltre i tuoi limiti, una cosa bellissima. I Peruviani entrarono in campo nel secondo tempo come una banda di coyote pronti ad azzannare l’avversario, non avevano più nulla da perdere e giocarono la partita della vita, presero altri due gol nei primi otto minuti della ripresa, poi a un quarto d’ora  dalla fine, sul 3-0 per gli avversari, quando si sarebbe arreso chiunque, Ugarizza chiamò i suoi alla carica, andarono avanti anche i due difensori centrali per sfruttare le palle alte e Ugarrizza perse palla a centrocampo da ultimo uomo e gli fecero il 4-0. Una mazzata che avrebbe abbattuto un bisonte. Ma non i Peruviani. Ormai mancavano solo dieci minuti e il sogno Mondiale sembrava perso, ma su un angolo per gli avversari, Miguel Eduardo Miranda, portiere del Perù usci in presa alta per bloccare il pallone e lanciare i suoi in contropiede, ma lo mancò, uscendo clamorosamente uscendo completamente a vuoto, lasciando la porta libera a Esteban Valencia che mise dentro il 5-0 della “manita” finale. Fu la sconfitta più larga, ma soprattutto la più importante e umiliante mai subita dal Perù. In pratica la versione Peruviana del “Maracanazo”. Ora io mi chiedo, Matte, perché tra tutte le entrate sportive che potevi scegliere, sei andato a cercare proprio questa? Ma cose ben più importanti, ti voglio chiedere primo che cosa ci fai qua che doveva venire Baresi e a te non ti avevo invitato; secondo perché devi fare “l’entrata scenografica” anche quando vieni a casa mia e terzo…” e Matteo “e terzooooo questoooo…” si guarda in giro cercando Baresi che, però appunto, non è venuto e, non essendoci nessun altro, “truuuuun” prova a dare una testata in faccia a Attila che però non poteva non aspettarsela e così si sposta e Matteo dà una facciata sulla valvola del termosifone in ghisa dell’ingresso rompendosi entrambe le arcate sopraccigliari e bloccando la valvola sul tre che Attila non può più abbassarla per tutto l’inverno e spenderà un botto sulla prossima bolletta. Attila che fa per andare a chiudere la porta quando arriva il Ferra che fa “ho sentito che inaugurate la sezione biliardo di “Quelli del venerdì” se posso dare il mio contributo, sono un ottimo giocatore di boccette” e senza aspettare risposta entra come fosse a casa sua. Arriva anche lo Zar. Entra di corsa, fa un salto, un giro su se stesso in aria, allarga le braccia e grida “siiiuuuuuummmm….ma chi è che ti ha portato per primo la schedina dei pronostici dei mondiali?!! Eh...pirletti? Chi è che va a vincere il campionato mondiale di pronostici dopo che quattro anni fa ha perso con quell’idiota di JBL? Ehhh? ma chi è? ma chi sono?!” e dà una manata in faccia al Ferra che sembra riuscire a restare in piedi, ma dopo qualche passo indeciso, va a frantumarsi, di faccia, sul tavolino di cristallo della sala. Attila fa “e con la vetrina degli Swarowsky che ha spaccato all’entrata il Cinghio e il tavolino del Ferra, ho già fatto la giornata. Ma io avevo invitato Baresi, che cazzo ci fate tutti qua?” e lo Zar “ma ringrazia che siamo venuti noi che ti rallegriamo la giornata, e non quel vecchio morto dentro di Baresi che già vi sareste intristiti a vedere il Genoa che sicuramente non vince di nuovo e poi ti avrebbe strappato il panno del biliardo che non è buono a giocare. Invece facciamo il sorteggio dei gruppi dei pronostici del mondiale che quest’anno, senza JBL, lo vinco sicuramente io!!”. In quel momento, nel silenzio di sorpresa e sbigottimento generale, entra JBL con il suo bel cappello da cowboy che si metteva quando veniva a giocare una decina di anni fa, e con i Camperos che fa “eccomi qua!! Sono tornato!!”. Tarzan, appena lo vede si fa mettere in coma farmacologico per farsi risvegliare quando è tornato a casa, il Ferra che si era appena rialzato, risviene sul tavolino distruggendo quel poco che era rimasto ancora intatto e lo Zar fa “ma di* cane!! Ma perché hai fatto venire a fare i pronostici anche JBL?” e Attila “ma hai bestemmiato?” ”no, no, ho detto porco demonio” ”non mi sembra che ci sia molta assonanza cacofonica tra quello che hai detto e proco demonio” ”si, va beh, hai ragione. Ho detto di* cane” e Tarzan “ehm...potresti non bestemmiare perché dà molto fastidio a Pietro e Jack se bestemmi” ”eh, spiaze Tarzan, ma capirai bene che vedere così all’improvviso JBL può anche provocare una reazione del genere. Torno a dire, perché Attila hai fatto giocare JBL ai pronostici del mondiale che non è neanche più in Italia?” ”prima di tutto perché, fondamentalmente, sono cazzi miei di chi faccio venire a giocare, secondo perché a lui piacciono queste cose e ci vuole gente che abbia voglia di partecipare per rendere più bello il gioco, e infine perché è il Campione del mondo in carica e fare una manifestazione senza il campione in carica non è una cosa bella” ”ma vaffanculo, te la voglia di partecipare e i campioni del mondo in carica. Speriamo almeno che non usciamo nel girone assieme” e JBL “e va beh, Zar, semmai ti batto in finale come 4 anni fa!!” ”vedi Attila, vedi com’è?” ”eh lo so. Mica ti aspettavi che fosse cambiato. Continua sempre a chiamare Baresi ogni volta che il Genoa perde e quindi continuerà a menarlo se azzecca di nuovo qualche pronostico ma che ci vuoi fare. Ci tocca tenercelo così”. Attila prende il telefonino dove ha l’applicazione per estrarre le palline come a Nyon e parte con la diretta Facebook. “siamo qui per l’estrazione dei gironi dei pronostici dei mondiali, ma naturalmente non si collega nessuno perché sono già tutti a casa di Attila. Al terzo giro non è ancora uscito JBL e i nomi cominciano ad essere pochi. Attila, che ha pescato Psyco, spera di non beccarlo e gli andrebbe anche bene, se non fosse che prende quel rompicoglioni del Gatto che glielo mena anche se giocassero a carte. Lo Zar ha il Miche ha telefonato al prete della sua parrocchia per far dire una messa cantata per non far uscire JBL, gira la ruota ed esce Poli, lo Zar prende la rincorsa, fa un salto un giro su se stesso in aria e allargando le braccia grida “siiiiuuuummmmm, ma vieni che è uscito Poli, ma siiiiiiiii” ed è così contento che evita anche di dare una manata in faccia al Ferra che si stava riprendendo per la seconda volta e fa “io con chi sono uscito?”. Attila dice allo Zar “guarda che potrebbe non uscire neanche nei prossimi tre giri di ruota e te lo becchi te al quarto”. Lo Zar, stavolta, telefona direttamente al Papa e lo invita, come membro onorario, alla partita di Natale basta che preghi i suoi santi che non facciano succedere sta cosa. Il Papa, evidentemente, muove le pedine giuste perché JBL esce nel girone dopo, con Baresi, che è contentissimo, l’unico, ad averlo nel girone e con Alby, che fondamentalmente non lo considera neanche e poi non si preoccupa più di tanto perché è Campione d’Europa in carica, avendo vinto il torneo di pronostici dell’Europeo del 2021. Rimangono il Ferra, Jack, il Matte e Zapa. Uno di questi finirà nel gruppo con Baresi, Alby e il Banfer. Esce subito il Ferra che si leva il pensiero e si butta a dormire sui cocci del tavolino che ha rotto prima. Poi esce Jack che, non conoscendo JBL, non gliene fregava un cazzo di finirci nel girone, rimangono Zapa e il Matte. Zapa sì che non vorrebbe finire con JBL. Attila gira la ruota ed esce proprio Zapa “e cazzo, ma che sfiga” e Attila “e questo è niente, Zapa, vedrai che bella settimana giovedì quando devi giocare in porta e prendi 21 gol” ”ancora?Ma cosa sei un veggente?”. Poi c’è l’abbinamento dei giocatori con le nazionali reali. Assegnate d’ufficio l’Inghilterra a Attila, la Germania al Miche, la Serbia al Ferra e la Svizzera a JBL, Attila dice “pensavo di dare come premio a chi vince, la maglia della nazionale alla quale è stato abbinato” e Zapa “siiiiii, così mi dai la maglia di Kijaer!!” “eh, ma mica è detto che becchi proprio la Danimarca!! Magari prendi il Senegal e la maglia di Tomori” e Tarzan “no, Tomori è Inglese e non è stato convocato” ”senti Tosatti, non ti ho chiesto di che nazionalità è Tomori” ”va beh, non ti agitare che ti viene un enfisema polmonare. Facevo per essere preciso”. Si estraggono gli abbinamenti e Gruvi si becca i “negher” del Senegal, mentre Alby, Campione d’Europa in carica, becca giustamente l’unica squadra asiatica, il Giappone. Arriva il momento di Zapa, Attila gira ed esce….proprio la Danimarca. Attila ride e quasi non ci crede e Gruvi “ma che cazzo ridi? Cosa me ne faccio io, se vinco, della maglia del Senegal?” e Zapa “non ti preoccupare Gruvi, che vinco io la maglia di Kijaer!!” e Attila “si, si ma intanto giovedì perdi 21-1”. Si sta per chiudere il sorteggio e la diretta Facebook quando si collega Pietro “ciao ragazzi, come è andato il sorteggio?” e Attila “bene Psycho, siamo nel giorne assieme con Jack e il Gatto” ”Jack è tignoso nei pronostici” “si, anche quando gioca a calcio è tignoso. Ma quando me la mandi la schedina coi pronostici?” “non te la mando, te la porto direttamente venerdì sera che vengo a giocare!”. Un boato, un’ovazione generale per Pietro che torna. Lo zio è doppiamente contento perché può anche uscire dai pali e tornare a giocare in difesa, Zapa fa “grande, porto la torta con la Nutella” e Attila “e io porto le noci, così il Ferra fa la sfida di romperne dieci con la testa e poi Psyco se le mangia!!”. Al giovedì Zapa gioca la partita del torneo, il portiere lo chiama il giorno della partita e gli chiede se può giocare lui in porta che non ce la fa a giocare perché ha la febbre. Zapa gioca in porta e ne prende 21. Telefona a Attila e gli fa “cazzo, abbiamo perso davvero 21-1, come cazzo facevi a saperlo?” “beh, son venuto a vedere la partita con Tarzan e ho scritto il giornalino venerdì!!”. Per festeggiare degnamente il grande ritorno, Attila fa la squadra della cosca mafiosa di Pietro che prevede lui in porta, con lo zio, il fratello e l’amico Matteo e ci si aggiunge lui che gente del genere è sempre meglio averla dalla propria parte; dall’altra abbiamo Gruvi, con Emiliano, che fa il suo esordio perché Manuel non è potuto venire, Zapa, lo Zar e il Ferra. Visto che Gruvi e compagni non hanno di punta di ruolo, potrebbe giocare attaccante il Ferra e si riproporrebbe così il duello leggendario con Tarzan, sperando che se dovessero perdere, Zapa non dica di nuovo “abbiamo perso perché il Ferra è stato davanti” perché se no scoppierebbe una buridda allucinante, che neanche Zico. La scommessa sul secondo gol, o meglio, la “maledizione del Ferra”, è su Matteo. Partita che inizia subito con una gran palla di Alby per Attila che non ci arriva per poco. Zapa prova a scrollarsi di dosso i cattivi pensieri per i 21 gol presi il giorno prima nel torneo UISP, giocando in porta, e per i quali Attila l’ha soprannominato “Black Jack”. Libera il tiro da fuori area ma Pietro inizia a prendergli il primo di una lunga serie di tiri. Sull’angolo seguente, Psyco chiama la palla e la blocca in presa alta. Tarzan gli dice “bravo Pietro, però quando esci in presa alta dovresti fare così” salta, per far vedere il movimento a Pietro e dà una bracciata in faccia al Ferra che gioca davvero di punta. Il duello tra lui e Tarzan non tocca le vette di quello di qualche settimana fa, ma è sempre un bel vedere, con i due che non si risparmiano colpi proibiti, come quando Tarzan, interviene fallosamente su Casci che stava proteggendo il pallone. Fallo. Ma Tarzan, che non sopporta quando gli chiamano fallo perché abituato al football Americano e, secondo lui, quelli sono interventi regolari si incazza e gli dice “ma questo lo chiami fallo?” e il Ferra “non so, fai te” ”questo sarebbe fallo!!” e truuuuunnn gli entra a forbice con la gamba di richiamo che va a chiudersi con quella d’appoggio in quello che è uno dei gesti criminali più efferati visti su un campo di calcio negli ultimi vent’anni “allora adesso questo posso chiamarlo?” “ma si, non ti tocco più dai” allora il Ferra, per non continuare con la polemica, batte il fallo restituendola agli avversari, tirandola dritta in faccia ad Alby. Dopo venti minuti abbondanti durante i quali si resta, grazie agli interventi dei portieri, sullo 0-0 Attila ha l’occasione per sbloccarla, con Psyco che come tre settimane fa gli fa un assist direttamente dalla porta. Attila se lo stoppa, Gruvi gli esce contro e Attila prova il pallonetto, ma dà una scarpata che fa partire un rasoterra che finisce fuori di poco. Poco dopo un’occasione ancora più grande: lancio di Alby per Attila, Gruvi esce a vuoto e Attila tira a porta vuota ma, incredibilmente, Emiliano recupera e salva sulla linea. Emiliano, che Matteo aveva detto che più o meno era come Manuel, solo che Matteo non sapeva neanche che faccia avesse Emiliano perché e, tantomeno, l’aveva mai visto giocare, perché Emiliano l’ha mandato sua fratello Manuel al suo posto perché non poteva venire e Matteo ha detto che giocava come Manuel perché gliel’aveva detto suo fratello, solo che si deve essere sopravvalutato un pochino, perché l’Albanese è più forte di lui e non solo ha salvato il gol in questa occasione, ma ha recuperato molti altri palloni per poi ripartire di corsa e passarla ai compagni scucchiaiando spesso il pallone. E su uno di questi passaggi, lo Zar è riuscito a trovare il gol dell’1-0. Il Cinghio è completamente ingoiato. Parte palla al piede dalla sua area correndo così forte che neanche i compagni riescono a stargli dietro. Così fa tutto da solo e, a testa bassa, si fa la fascia seminando avversari che cercano di ammazzarlo, solo che correndo così si incarta sul pallone e non riesce a concludere andando a spantegarsi sul muretto dietro la porta. Alby, dopo due tentativi sventati da Gruvi, il secondo deviandogliela in angolo col culo, scatta sulla fascia destra e lascia partire un tiro che va in porta. Ad Attila sembra che sia passato da un buco della rete esterno alla porta ma Alby dice “a me sembra entrata”, si discute per qualche minuto ma a differenza di qualche tempo fa che ci si metteva le mani in faccia per battere una rimessa laterale, adesso succede l’opposto, Attila continua a dire che non è entrata mentre il Ferra fa “ma smettila con questo buonismo. Prenditi il gol, perché sei cieco e non hai visto che è entrata, ma è gol” 1-1 e si riparte. Ancora Zapa che prova a segnare con una percussione centrale, tiro forte e angolato ma Pietro arriva anche su questo. Zapa fa “incredibile” e Attila che fa “Zapa ha detto “incredibile” ora va in “depre” si rassegna e sparisce dal campo per una decina di minuti” e Zapa “ma no, figurati. In confronto a ieri questo non è niente”. Con Matteo che continua a correre e a non passare un pallone, Attila arretra per andare a prendersi il pallone. Lo riceve a centrocampo, fa due passi e, quando arriva a due metri dall’area di rigore, tira una cassapanca di punta che va a colpire il palo e ad insaccarsi nell’angolo opposto. Gol incredibile, che con Gruvi in porta Attila non era mai riuscito a fare. Un gol alla “grande Miche” del quale il terrone di Auschwitz sarebbe stato orgoglioso. 2-1. Passano due minuti e Attila si ritrova nella stessa posizione, però spostato sulla destra. C’è lo spazio per andare di nuovo al tiro ma pensa “non possono entrarmene due consecutivi che non sono mai riuscito neanche a farne uno, da fuori area. Poi tiro e Gruvi mi dice “non è sempre domenica” e mi tocca mettergli le mani in faccia, no, non tiro”, i compagni perà sono tutti marcati, e quindi Attila se la tocca per piazzarsela bene sul destro e lascia partire un frigorifero compattato che si infila in rete prendendo la barra d’acciaio che tiene la rete a terra e rischia quasi di romperla. Tutti ad abbracciare Attila e a dirgli “ma che gol hai fatto?”. Due tiri di ignoranza pura, che anni fa aveva provato ma aveva buttato un pallone nuovo al casello autostradale di Voltri. Tarzan farebbe quasi come a Novi e direbbe “va beh, è finita, andiamo a casa” ma mancano ancora venti minuti. Così si riparte con il Ferra che fa “se l’ha fatto Attila, posso farlo anch’io” tira e la butta a bagasce. Poi, su un’azione di contropiede, Emiliano manda al bar tutta la difesa avversaria, e serve a Casci l’assist a porta vuota, il Ferra tira ma ancora Attila respinge sulla linea. Dal possibile 3-2 si passa al gol del 4-1 con Matteo che, finalmente, dopo una corsa infinita riesce a mettere dentro il pallone. Sembra finita ma non ci può essere errore più grande che pensare di aver vinto quando hai contro gente come Zapa e lo Zar, infatti proprio Blackjack salta il Cinghio sulla fascia e regala al Russo l’assist per il gol del 4-2. I Viola tornano a crederci e ci credono ancora di più quando Emiliano segna il suo primo gol al venerdì che porta il risultato sul 4-3. I Fluo si compattano per mantenere il vantaggio e Alby e Matteo respingono due tiri dello Zar e Zapa. Arriva il custode e fa “ultima azione”. Batte la rimessa laterale il Ferra che fa “dai, facciamo gol, tutti su, in the box”. Lancio lungo verso l’area di rigore avversaria, la palla arriva a Tarzan, che fa come nel rugby con il “tempo rosso” basta buttarla fuori per far finire la partita, e truuuunnnnn palla in rimessa laterale e braccia al cielo per Tarzan che esulta come non aveva mai fatto, neanche quando  segnava. Zapa prova a fare la porcata e riprendere il gioco, ma come se fosse un segno del destino, proprio in quell’esatto momento dei meridionali cominciano a sparare una serie di fuochi d’artificio che sembrano i giusti festeggiamenti per il fischio finale dell’incontro e della vittoria di Tarzan e compagni. Poi si scoprirà che erano stati sparati per avvisare, come a Napoli, che era arrivato il carico di droga, ma il gesto tecnico di Tarzan a buttare fuori il pallone apposta per finire e vincere la partita è stato qualcosa di straordinario che meritava, comunque, i fuochi d’artificio.

MIGLIOR GIOCATORE DELL'ANNO

Per poter vincere il premio di "miglior giocatore dell'anno" bisogna aver disputato almeno 10 partite. Chi non le ha disputate, è in classifica ma scritto in nero perché non può vincerla. Chi ha superato le 10 presenze, e quindi può vincere, è scritto in verde

	Pres.	V	N	P	% Vitt.	Tot. Voti	Gol	Media Gol	Media Voti
Psyco	2	2	0	0	100,00	15,00	0	0,00	7,50
Dani	1	0	0	1	0,00	7,50	3	3,00	7,50
Marco	1	1	0	0	100,00	7,50	4	4,00	7,50
Jack	2	1	0	0	50,00	14,75	7	3,50	7,38
Sergio	1	0	0	1	0,00	7,25	2	2,00	7,25
Baresi	8	3	0	5	37,50	57,75	6	0,75	7,22
Alby	3	3	0	0	100,00	21,50	3	1,00	7,17
Matte	6	4	0	2	66,67	42,50	14	2,33	7,08
Zapatone	6	4	0	2	66,67	42,50	13	2,17	7,08
Samuel	1	0	0	1	0,00	7,00	0	0,00	7,00
Arlinda	1	0	0	1	0,00	7,00	0	0,00	7,00
Emiliano	1	0	0	1	0,00	7,00	1	1,00	7,00
Tarzan	10	6	0	4	60,00	69,75	0	0,00	6,98
Manuel	5	2	0	3	40,00	34,75	0	0,00	6,95
Gruvi	8	3	0	5	37,50	55,25	0	0,00	6,91
Zico	6	4	0	2	66,67	41,25	13	2,17	6,88
Fulvio	2	0	0	2	0,00	13,75	1	0,50	6,88
Casci	9	3	0	6	33,33	61,15	4	0,44	6,79
Attila	10	7	0	3	70,00	67,25	21	2,10	6,73
Lo Zar	9	4	0	5	44,44	58,50	23	2,56	6,50
Klajidi	6	3	0	3	50,00	37,75	4	0,67	6,29

LA CAMERA OBSCURA

(spazio per video, interviste, curiosità, ecc.)