Attila lo butta “e adesso?” ”adesso prova a fare un salto e andare oltre al pacchetto di sigarette”. Attila cerca di trovare l’equilibrio, si concentra e con un bel salto atterra con entrambi i piedi sul pacchetto di Marlboro di Zico disintegrandolo. Zico fa “eh, lo sapevo che finiva così. Attila, mi spieghi perché nonostante ci siano dieci gradi sopra le medie stagionali e non sia piovuto, ti sei messo le Lumberjack con il “carrarmato” da “paninaro” che usavano negli anni ’90? Non potevi metterti le espadrillas che sono più adatte a queste temperature estive e magari mi avresti lasciato intera almeno una siga?” ”no, le espadrillas sono scarpe da zingari che non mi mettevo neanche quando le portavano tutti 30 anni fa” ”ah, allora alzo le mani, e ti ringrazio di avermi distrutto tutto il pacchetto. Ferra, ma non doveva dare una belinata in terra di lato?” “di solito succede così” ”e combinazione stavolta non è successo. Quando si dice la sfiga!”. Finita la doccia si va nel piazzale per la consegna dei premi. Gruvi va in bagno e ci sta una quarantina di minuti. Lo Zar si spazientisce “ma che cazzo fa Gruvi? Una volta che quel mentecatto di Attila aveva fatto presto a fare la doccia e si poteva andare a mangiare un po’ prima” e Attila “in effetti...Zapa vai un po’ a vedere se si è fatto una raglia e gli è venuta una sincope”. Pancrazio fa per andare ma arriva Gruvi che guarda gli altri e fa “ci siete tutti, non me l’aspettavo grazie ragazzi!!”. Zico si gira da Attila e gli fa “ma che cazzo dice, Gruvi?” il Preside gli risponde “mi sa che pensava che gli avessimo preparato una festa a sorpresa per il suo compleanno”. Infatti Franco fa “non dovevate comprarmi un regalo, non era il caso di disturbarvi” e Attila “ma infatti non ci siamo disturbati, Franco” ”nel senso che per voi non è stato un disturbo farmi il regalo?” ”no, nel senso che non te l’abbiamo proprio fatto” e sorride per sdrammatizzare il momento, e Gruvi “ma che cazzo ridi? Voglio farti solo una domanda, Attila” ”dimmi Franco” ”allora, sono vent’anni che, anche se non cade di venerdì, quello prima o quello dopo il giorno di compleanno di Baresi gli fate la festa di compleanno, la torta, il regalo e tante altre belle cose; quest’anno che il mio compleanno cade proprio di venerdì, e che sono anche venuto a giocare che potevo andarmene a mangiare fuori per festeggiare, non mi avete fatto neanche il regalo? Perché a Baresi si e a me no?” ”beh, fondamentalmente perché non ce ne frega un cazzo del tuo compleanno, perché poi, come dice Tarzan, dopo i 50 c’è ben poco da festeggiare” ”ma io non ne ho ancora 50” ”e va beh, Gruvi, allora prendi per buona che non ce ne frega un cazzo” ”ma invece di quello di Baresi ve ne frega?” ”il discorso di Baresi è diverso. E’ il più vecchio, per distacco, del gruppo. E’ il primo ad essere arrivato ai 40 anni, e a quei tempi, noi che eravamo sui 25-30 ci sembrava un traguardo importante e lontanissimo che non sapevamo neanche se saremmo arrivati a festeggiarlo, così ci sembrava doveroso festeggiarlo. Poi, anche se il Miche si è impegnato tantissimo, invecchiando precocemente e in una maniera imbarazzante che dimostrava almeno dieci anni in più di quelli che aveva realmente, Baresi è stato lo stesso il primo ad arrivare al mezzo secolo, e cosa vuoi fare? Non lo festeggi? Poi, come dice sempre Tarzan, ogni giorno di vita oltre i 50 è tutto di guadagnato e quindi abbiamo festeggiato anche tutti gli anni successivi, perché ogni compleanno poteva essere l’ultimo per Baresi” e Gruvi “ma cosa c’entra il discorso che ogni anno poteva essere l’ultimo? Allora dovremmo festeggiare ogni giorno perché domani potrebbe venirti un infarto cerebrale e oggi potrebbe essere l’ultimo” “si, Franco. Prima di tutto grazie per averci ricordato questa cosa allegra che ci ha portato tanta serenità e allegria, ma il compleanno si festeggia e quindi se potrebbe essere l’ultimo per Baresi, in questi anni abbiam deciso di festeggiarlo”. Interviene Baresi “però questa cosa che sono il più vecchio e dovrei essere il primo ad andarmene non è che sia una cosa così scontata. Per dire...Zapa non ha neanche 30 anni ma ha il diabete e levando le retinopatie diabetiche, la cataratta e il glaucoma, che sono causate dal diabete ma non sono mortali, ci sono gli infarti, gli ictus e le nefropatie progressive che sono sempre causate dal diabete e se gli viene una di queste non sarei il primo ad andarmene” e Attila “e allora, da quest’anno festeggeremo anche il compleanno di Zapa” e Zapa “oh, ma che cazzo volete da me? Poi parli te Attila, che mangi di merda tutti i giorni e avrai il colesterolo e i trigliceridi alle stelle, che è un mistero come non ti sia ancora venuta una tromboembolia cerebrale che ti svegli con la cravatta. Festeggiamo anche il tuo di compleanno” e Zico “ma vogliamo parlare perché non festeggiamo quello di Tarzan? Che se c’è qualcuno che ogni compleanno potrebbe essere l’ultimo è lui. Cazzo ogni settimana la tosse gli peggiora, e non va mai a farsi vedere. Io mi chiedo come non si sia ancora svegliato su un letto d’acciaio”. Tarzan non la prende molto bene “parli te Zico. Ti fumi due pacchetti di sigarette al giorno da vent’anni. Avrai una fibrosi cistica con un versamento pleurico o qualche altra malattia ostruttiva polmonare, chissà che quello che non abbiamo festeggiato il 2 agosto non sia stato il tuo di ultimo compleanno” e Matteo “si, ragazzi. Ma tutto quello che avete detto è niente in confronto al fatto che a Pietro basterebbe andare in un ristorante e il cameriere si dimenticasse di dirgli un ingrediente in quello che ha ordinato e si risveglierebbe nel mogano. Io direi che anche se oggi non è il suo compleanno, dovremo festeggiarlo stasera” Pietro che è tornato proprio stasera gli fa “te Matte smettila che con tutti gli steroidi che prendi per pomparti il fisico, ti viene una bella ipertrofia cardiaca e non sappiamo neanche quando è il tuo compleanno“. Gruvi sbrocca male “ma che cazzo ridi? Ma che cazzo state dicendo? Tutte ste stronzate per giustificare il fatto che non mi avete portato niente per il mio compleanno. Andatevene affanculo!!”. Sale sullo scooter, passando butta in terra con un calcio, come Rossi con Marquez a Sepang nel 2015, Baresi che era sul suo scooter, e se ne va. Attila fa “beh, direi che l’ha presa bene. Va a finire che le prossime settimane non verrà neanche a giocare. Potremo organizzargli davvero una festa a sorpresa e comprargli un regalo” e Zico “si, dai. Era davvero incazzato” e Zapa “si, ma oggi era anche il mio  onomastico ma non ho fatto tutte ste scene che non mi avete fatto neanche gli auguri” e Zico “auguri Pancrazio”. Per il regalo si opta per qualcosa da calcio e quindi si va da Gianni Sport a Pegli. Siccome a Pegli non si trova parcheggio perché ci sono più cantieri che vecchi che li vanno a guardare, vanno tutti a piedi o con i mezzi, tutti tranne lo Zar che non si vuole mischiare con la gente sul treno e viene in macchina. Infatti, quando gli altri sono già davanti al negozio, dello Zar non si vede neanche l’ombra. Zico fa “gliel’ho detto che non avrebbe trovato parcheggio, cazzo!!” e il Ferra “ma entriamo. Non possiamo mica stare qua ad aspettare i suoi comodi” in quel momento, con una rincorsa che parte dall’inizio dei portici del lungomare di Pegli, arriva lo Zar fa un salto in aria come Bob Beamon quando ha stabilito il record mondiale di salto in lungo a Città del Messico nel 1968, durato 23 anni, fa un giro su se stesso, allarga le braccia e atterra gridando “siuuuuuuuuu, ma chi è che è venuto con una Cadillac del 1974 che non troverebbe parcheggio neanche negli USA e ha trovato parcheggio in Piazza Rapisardi senza neanche pagare? Eh, pirletti? ma chi è? ma chi sono? Chi sono?” e con una manata in faccia sfigura il Ferra, che non l’aveva visto arrivare perché stava entrando da Gianni Sport, e lo riduce come Niki Lauda dopo l’incidente del Nurgburing. Attila guarda il Ferra e gli dice “meno male che non l’ha fatto a me perché senza orecchie non potrei più mettermi gli occhiali”. Zico va da Gianni e gli dice “ascolta dovremo fare un regalo a un nostro amico che gioca in porta con noi al venerdì. Cosa potremo comprargli?” “se gioca in porta, potreste comprargli questo paio di guanti firmati da Buffon” ”bello, e quanto costano”“850 euro” “e sti cazzi.Non ce l’hai qualcosa di piu’ economico?.Nel frattempo nel reparto maglie originali. Attila e Zapa stanno guardando le maglie del Milan. Zapa fa “guarda che bella la maglia di Kjaer. Come mute potremmo fare queste. A Gruvi, come regalo del compleanno, visto che sta in porta, gli compriamo quelle di Maignan e di Tatarusanu e per noi come maglie bianche prendiamo quelle da trasferta del Milan di Kalulu, Tomori, Tonali e Giroud; e come maglie scure le maglie del Milan rossonere di Theo, Bennacer, Messias e Leao” e Attila “si, si e spendiamo 190 euro a testa”. Intanto Gianni fa vedere a Zico una maglia “questa è la maglia di Donnarumma che ha indossato agli Europei del 2021, contro la Spagna, che abbiamo vinto propri grazie alle sue parate” ”ah, bella, e quanto costa?” “490 euro” “e qualcosa da meno?” “da meno ho queste scarpe antinfortunistiche della U-Power che fa la pubblicità la Leotta e costano 25 euro” ”ma una via di mezzo? Non avete niente?” “no, vie di mezzo non ne trattiamo proprio per una scelta aziendale”. Alla fine Zico prende un paio di scarpe e ci si vede fuori. Lo Zar gli fa “allora cosa hai comprato?” “ho comprato queste!” e Zapa “e cosa sono? Le scarpe di Giroud quando ha segnato il gol nel derby del 2 maggio che ci è valso la vittoria e lo scudetto?” e Zico “no, sono un bel paio di scarpe da calcetto della Sportika numero 38, che dovevo cambiarle da più di un anno” e Attila “ma ti sei comprato le scarpe da calcetto per te, con i soldi che ti abbiamo dato per il regalo di Gruvi?” “si, perché per Gruvi non c’era niente che andasse bene. Gli compriamo una torta e si deve anche leccare le dita”. Risolto il problema del regalo bisogna trovare il modo di far venire Gruvi alla festa. E siccome, già di base, gli stiamo tutti sul cazzo ed è già tanto che venga al venerdì, non sarà una cosa semplice. Ad Attila viene un’idea. Siccome l’estate scorsa un sabato che saltava sempre la luce in casa sua, l’ha chiamato e Gruvi è venuto ad aggiustare il guasto, anche se era sabato ed era a casa, Attila lo chiama e gli dice “Franco, sono qui in negozio e mi è saltato il frigo, puoi mica venire a vedere se puoi aggiustarmelo?” “eh, ma che palle. Stavolta però non te la cavi pagandomi una cena all’Old Wild West, mi dai i soldi per l’uscita e per l’intervento, visto che non mi avete fatto neanche la torta per il compleanno”. Si è tutti in sede ad aspettare che arrivi Gruvi quando Baresi fa “ho lasciato la torta in macchina. Vado subito a prenderla”. Arriva dalla porta fa per prendere la maniglia per aprirla e, invece, prende la porta in faccia di taglio dalle parte delle mappe, perché è arrivato Matteo e l’ha spalancata con una bella carcagnata, è entrato, ha guardato prima Baresi a terra, poi tutti gli altri, e ha detto “Si dice che al mondo ci sia tanta religione per far sì che gli uomini si odino, ma non abbastanza perché gli uomini si amino”. Attila gli dice “si, bello Matte, Robert De Niro in “Angel Heart” tutto bellissimo, ma era molto più bello quando facevi queste entrate per entrare tra i fissi, ed eri partecipe alle cose, adesso che sei entrato tra i fissi, tiri pacchi in serie, non scrivi più messaggi, non telefoni neanche per dire che non vieni e mandi tuo fratello a giocare al tuo posto, non mandi la formazione del Fantacalcio …” e Matteo “primo non è vero che sono meno partecipe; secondo: l’altra volta ho mandato mio fratello e non ho avvisato perché ero a lavorare e non ce l’ho fatta e terzo….” si gira, vede che Baresi si sta rialzando, aspetta che si rimetta in piedi, come Drew McKintyre aspetta che si rimetta in piedi l’avversario per fargli la “Claymore”, e quando Baresi è sulle sue gambe, fa “e terzo questooooo!!” e truunnnn gli dà una bella testata in faccia che questa volta no si rialza più. Zico fa “grandeeee Matte” e si fa una risata, in quel momento arriva Gruvi e, incazzato gli dice “ma che cazzo ridi? Dov’è il frigo rotto?” e Tarzan “il frigo non è rotto” ”senti Nikola Tesla, allora perché mi avete chiamato?” “perché ti avevamo preparato una festa a sorpresa per il tuo compleanno ma Baresi si è dimenticato la torta in macchina e ora è impossibilitato ad andare a prenderla”. Arriva lo Zar di corsa fa un salto, un giro in aria e grida “siuuuuuuuu. Ma chi è che sapeva che non avreste portato la torta e così è andato alla Pasticceria di Iginio Massari a comprarla e l’ha portata qui? Eh, pirletti, ma chi è? Ma chi sonoooo?” e con una manata in faccia sdraia lungo il Miche che era venuto perché si festeggiava il suo amico Franco e aveva portato un cabaret di frutti di Martorana e una bottiglia di Zibibbo. Gruvi stavolta non è ironico “grazie ragazzi, non me l’aspettavo” e Attila “dai, festeggiamo”. In quel momento arriva un messaggio del custode che dice che si può giocare alle nove. La festa è ancora più grande perché si può andare da Raffa dopo la partita. Nell’entusiasmo generale Attila dice “Gruvi e Ferra, fate la sfida di chi mangia più peperoncini a fine partita?” e il Ferra “il piccante non lo reggo, ma se avete un tavolo robusto, rompo le noci con la testa” e Attila “la prossima volta che viene Pietro le porto, così te le rompi con la testa, e Pietro le mangia” e Baresi “ma invece di fare queste stronzate, facessimo in fretta ed andassimo a mangiare la pizza?” e Attila “ma ricominciamo con questo discorso che i premi sono stronzate, come 15 anni fa? Ma si fa così per divertirsi un po’, con quelli che poi a mangiare la pizza non ci verrebbero comunque, come il Ferra” e Zico “io sono d’accordo con Baresi, se non vi menaste il belino negli spogliatoi e non perdiamo tempo in cazzate, alle dieci e mezza andiamo via e i locali sono ancora aperti” ”ma se giochiamo dalle nove e mezza alle dieci e mezza, come facciamo ad andare via alle dieci e mezza?” “quando giochiamo alle nove si può fare. Se finiamo prima, anche il Ferra viene a mangiare la pizza” e il Ferra “no, io non vengo perché andate da Raffa e, non so perché, ma se mangio la pizza di Raffa, passo il week end successivo sul cesso”. Al venerdì arriva in sede, un’ora prima della partita, lo Zar. Si sente un frastuono e fa “cazzo, che tuono, va a finire che ci scoliamo stasera” e Attila “ma no, è una moto, non un tuono. Non hanno messo pioggia per questa sera” dopo qualche secondo arriva un lampo che illumina a giorno tutta Voltri e lo Zar “e questo cos’era? Le fiamme che uscivano dallo scappamento della moto di prima?”. Si arriva al campo e Baresi fa “dai, che piove e ce ne andiamo direttamente da Raffa!!” e Attila “ma quanto triste sei, Barre, per sperare che piova per non giocare. Ma che problemi nella sfera dell’entusiasmo ti hanno vessato in gioventù per arrivare a tanto?” e lo Zar “ha ragione Attila, andiamo a cambiarci, forza, che almeno se piove dopo che abbiamo iniziato giochiamo lo stesso”. Negli spogliatoi, e non potrebbe essere diversamente, vuol dire la sua sul tempo, anche Tarzan “considerando l’intensità del rumore dei tuoni e la luminosità dei lampi, e visto che fino adesso non ha ancora piovuto, penso che ci siano buone possibilità che piova durante la partita e quindi mi metto il k-way” Gruvi lo guarda e gli dice “ma che cazzo ridi?” e Attila “no, non stava ridendo, e poi a Tarzan devi dire “senti Bernacca magari invece viene gi un lampo e ti incendia la macchina” ”ma Bernacca è morto, al limite Giugliacci” “senti Nostradamus, non ci devi ricordare chi è morto o chi morirà in futuro. Che Bernacca sia morto, lo sappiamo benissimo, ma se ti atteggi da esperto di meteo ti chiamiamo come il più grande esperto di meteo, anche se è morto. L’altra volta ti sei atteggiato da filosofo e ti abbiamo chiamato Schopenauer, mica Diego Fusaro. Cosa hai paura? Che se ti chiamiamo con il nome di un morto domani ti svegli freddo?”. Si va in campo e si scatena un inferno di lampi proprio sopra il terreno di gioco. Baresi guarda il cielo e fa “almeno stasera vediamo se la storia del grafene nel vaccino è vera e qualcuno di voi, che l’avete fatto, viene colpito da un fulmine” e Attila “ma speriamo allora che colpisca lo Zar che di vaccini ne ha fatti tre dosi e quindi ha più grafene in corpo lui, rispetto a me, che ne ho fatti due”. Inizia la partita con Attila che avendo gli occhiali gioca con un cappello con la visiera per ripararli dalla pioggia ma non avendone disponibili usa quello che era destinato come premio a chi avrebbe preso il primo palo. Che è un bel cappellino da camionista con dei capelli lunghi finti attaccati dietro, e Attila, quando corre gli vanno tutti in bocca e se li deve levare con le mani con un movimento da frocio effeminato che lo fanno marcare a distanza dagli avversari che lo schifano. Matteo dopo una settimana di stop, corre come un dannato, ancora più delle altre volte, ma la cosa incredibile e che riesce a tenere il pallone attaccato ai piedi e scartare tutti per andare a segnare il gol dello 0-1.Lo Zar, anche lui reduce da una settimana di stop forzato per infortunio, gioca con il “freno a mano tirato” perché, povero piccino, ha paura di farsi di nuovo la bua, e così non corre un cazzo e dietro al Cinghio devono andarci Zapa e Baresi; in compenso lo Zar, correndo di meno, è più lucido e riesce a passare dei palloni fantastici a Attila che, sul primo cerca di fare un pallonetto al volo ma colpisce male e la butta fuori, sul secondo tira addosso a Gruvi e sul terzo sta a pensare due ore a cosa sia meglio fare non pensando invece al fatto che nell’altra squadra c’è Manuel che arriva come un toro alla Festa di San Firmino a Pamplona e gli toglie il pallone dai piedi tirando una bordata direttamente in calcio d’angolo. Gruvi gli dice “stai calmo Manuel, potevi passarla a me” ”te fatti i cazzi tuoi che è già tanto che non ti ho preso in faccia con la pallonata, visto che ogni settimana mi rompi il cazzo dicendomi quello che devo fare” e Gruvi “ma che cazzo ridi?” ”ma non sto ridendo, perché non sto scherzando, dimmi ancora una volta cosa devo fare e ti dò un pugno in faccia che ti butto giù tutti i denti davanti” ”si, Manuel, ma non ti agitare che ti viene un ictus”. Lo Zar, vedendo che Attila ha sprecato l’ennesima occasione, gli dice “ma cazzo, guarda che palloni che ti ho dato e te li sei mangiati tutti. Ma non te ne dò più”. Così, all’azione dopo, con la possibilità di passaggio ad Attila sulla sinistra e a Zapa sulla destra, sceglie il secondo e Zapa riesce a far peggio anche di Attila “strozzando” il tiro rischiando di lasciare per terra il malleolo della gamba destra. Quando Zapa si mangia un gol del genere, si arrabbia con se stesso e ci mette ancora più grinta per rifarsi dell’errore. Così comincia a correre dietro a tutti gli avversari per recuperare il pallone, ma Matte ha un rimpallo fortunato e riesce a saltare secco Zapa e a dare la palla a Klaidj che, a meno di un metro dalla porta la butta fuori. Matteo, che a differenza dello Zar non è una grande testa di cazzo come lui, incita Klajdi “dai, va bene, fai il prossimo”. Ma l’occasione è per il Ferra che, lanciato da Gruvi in contropiede e con Manuel e Matteo che gli gridano “vai Casci che lo fai”, arriva davanti a Tarzan e come se invece che con le scarpe da calcetto giocasse con un bel paio di scarponi da sci della Nordica, tira una scarpata che non centra neanche la porta e caccia un urlo “noooooo, noooooooo” che lo sentono anche dal condominio dietro la porta di Gruvi e un anziano, che stava dormendo, esce sul terrazzo e butta giù una busta di piscio che prende in pieno Santoro che vomita all’istante il pranzo di Natale del 2010. Quando Zapa prova a fargli gol con un tiro da fuori, Gruvi non si è ancora ripreso, e non riesce a bloccare il pallone che arriva ad Attila che mette dentro l’1-1. Angolo per i Fluo, lo batte lo Zar, in area di rigore si sprecano i tentati omicidi per marcare o liberarsi dell’avversario, allora lo Zar, preferisce appoggiare il pallone fuori area ad Attila che è l’ultimo uomo della sua squadra. Baresi gli grida “subito, subito!” invitandolo a tirare in porta che se perde il pallone non c’è nessuno in difesa; Attila non capisce e pensando che Baresi lo stia invitando a passargli il pallone a lui, prova a dargliela, ma fa una cosa inguardabile regalando il pallone agli avversari che ripartono in contropiede e solo una grande parata di Tarzan sul tiro di Matteo evita il gol del 2-1. Baresi fa “Attila, intendevo di tirare in porta non di passarla a me” ”e ma se potessi evitare di gridare mentre sto tirando, ne guadagneremmo un po’ tutti e anche il gioco del calcio sarebbe una cosa molto più bella”. Matteo, pochi minuti dopo, fa vedere il bello del calcio: prende palla al limite della sua area, si salta in sequenza Attila, Lo Zar, Zapa e Baresi e, come Weah contro il Verona una trentina d’anni fa, finisce il coast to coast buttandola nel culo a Tarzan per il gol del 2-1 e poco dopo, rifà quasi la stessa cosa, partendo però da centrocampo, ma il finale è lo stesso: gol e 3-1. Tarzan fa “scusate, ma non è che qualcuno riesce a dargli una scarpata e a fermarlo? Zapa, tu corri, ma ti è passato come fosse una Red Bull con una Aston Martin” e Zapa “senti Mourinho, non ti dò un pugno in faccia se no mi levano il porto d’armi. Non è mica colpa mia!”. Invece un po’ di colpe Zapa ce le ha perché dopo il rimpallo sfavorevole avuto con Matteo pochi minuti prima, ha cominciato a dire “incredibile” ogni volta che perdeva il pallone, o Gruvi gli faceva una parata, che per Zapa è la fase della “rassegnazione” nella quale si convince che non è serata e che anche se si impegna gli va di sfiga e non riesce ad ottenere risultati, e così non fa un cazzo tanto non servirebbe a niente. E così Matteo ha gioco facile per andare sul fondo e mettere in mezzo per Klajdi che, questa volta, non sbaglia 4-1 e partita che si complica in maniera irrecuperabile per i Fluo, anche perché l’unico, oltre a Tarzan, che sembra essere sul pezzo è Baresi che prima va a fare un gran tiro da fuori che sibila vicino al palo della porta difesa da Gruvi. Poi, dopo che lo stesso è uscito a fermare con le mani, fuori area, un tiro di Attila lanciato a rete, va a battere la punizione e prende nella bocca dello stomaco Manuel e gli dice “almeno ti ho fatto male?”. Manuel, all’azione successiva, per vendicarsi dà un bel calcione nella caviglia ad Attila, così giusto perché Baresi non aveva il pallone ed è sempre meglio di niente. Lo Zar, finalmente, si sveglia e riesce a fare un gol che riapre la partita 4-2. I Fluo ci credono, e ci credono ancora di più quando su un lancio filtrante di Zapa per il Barre, il Vecchio, grazie al suo immenso bagaglio tecnico, si stoppa il pallone, alza la testa, vede che Gruvi gli sta uscendo contro e con un tocco di esterno evita Gruvi, lo salta e va a depositare in rete il gol della serata e del 4-3 che riapre la partita. Zapa corre a prendere il pallone dalla porta per riportarlo subito a centrocampo come fanno i giocatori di serie A, ma siccome non siamo in serie A, anche se siamo sotto di un solo gol e mancano solo 10 minuti alla fine della partita, un gol del genere va celebrato, così Baresi si gode il momento correndo per il campo con le braccia alzate, Attila va a dargli il cinque e Baresi dopo averglielo dato, lo va a dare anche a Zapa, ma in faccia, perché non gli ha dato neanche il tempo di festeggiare con gli altri. Neanche il tempo di provare a pareggiarla, che il Cinghio riparte e corre, corre, corre sempre più forte e niente ormai può trattenere l’immensa forza distruttrice e passando sopra a Zapa, come un trattore va a spaccare la porta di Tarzan che se lo avesse preso in faccia gli avrebbe lasciato le cicatrici come a Capitan Harlock. 5-3.  Baresi fa “ecco lì, vai a prendere il pallone adesso, Pancrazio” “senti “papi”, sono andato a prendere il pallone perché volevo pareggiare la partita” ”no, sei andato a prendere il pallone perché lo hai visto fare da Ibra in televisione” ”no, perché il Milan sono almeno due anni che in una partita non va sotto di due gol e quindi non posso aver visto Ibra che segna e va a prendere il pallone per pareggiare la partita” e Tarzan “ma pensate a giocare non a discutere che non è ancora finita e possiamo pareggiarla ancora”. Lancio dello Zar per Attila, si porta avanti il pallone e davanti a Gruvi prova a fare le cose difficili: pallonetto a scavalcare il portiere, e palla che finisce sopra la traversa. Tarzan fa “no, non possiamo più pareggiarla” e Matteo “spiaze ,Peste”. Il Ferra che ha visto quello che ha provato a fare Attila, pensa di provarci anche lui: passaggio di Manuel per Casci che si porta avanti il pallone un po’ decentrato sulla destra e tocco sotto per scavalcare Tarzan, Casci però l’ha fatto molto meglio di Attila, la palla è direzionata perfettamente, la forza è quella giusta e il Ferra sta già pregustando uno dei suoi più bei gol che abbia mai fatto, non solo al venerdì ma nella sua intera, e lunghissima, carriera calcistica; ma Tarzan che, dovendo stare in porta, non ha potuto ripetere il duello con il Ferra che aveva caratterizzato la partita scorsa dove aveva fatto scintille con Casci e gli aveva prima tirato un pallonata nei coglioni e poi una bella scarpata sulla caviglia, decide quindi, visto che non può dargli una bella carcagnata perché farebbe rigore, di rovinargli questo momento sportivo esaltante, esibendosi in quello che dovrebbe essere un “colpo di reni” con il quale va a deviare il pallone in angolo. Casci ci rimane malissimo e gli dice “ma mi hai levato un gol del genere? Sei proprio una brutta persona” e Tarzan “no, sono in porta e devo parare, sarei una brutta persona se facessi questo” e sull’angolo seguente esce in presa alta e con i gomiti larghi prende in faccia Casci scatenandogli il setto nasale. Barre prova a far doppietta, ma non è ispirato come nell’occasione del gol e tira una carassata nella schiena a Manuel che gli dice “guarda negli spogliatoi ho una Desert Eagle a sette colpi come quella di Vinnie Jones in “The Snatch” se vuoi puoi usare quella così finisci prima il lavoro invece di prendermi a pallonate tutta la sera”. Palla a Matte che capì fin dal primo momento, l’allenatore sembrava contento e allora mise il cuore dentro alle scarpe e corse più veloce del vento. Prese un pallone che sembrava stregato accanto al piede rimaneva incollato, entrò nell’area tirò senza guardare e Tarzan lo fece passare 6-3. Arriva il custode che fa “ultima azione” e truuuunnn, Klajidi la butta fuori, Zapa fa “no, dai ancora una” palla lunga per Attila che rimbalza alta, Attila fa una specie di “rovesciata” senza buttarsi in terra, che ha 50 anni e rischierebbe di rimanere paralizzato, la palla tocca quasi la rete sopra al campo, cosa che avrebbe vanificato il suo gesto tecnico, ma non la tocca, arriva Zapa che fa “è buona, è buona” e truuuuunnnnnnnnnn, con una pedata prende in faccia Gruvi, la palla gli torna tra i piedi e truuunnn ancora più forte e la scaraventa in rete “siiiiiiiiiiii e che cazzo!!” Baresi lo guarda male e gli fa “si hai fatto il gol del 6-4 non quello del pareggio o della vittoria” ”ma per me è importante, cazzo, non c’era verso di farla entrare, ma alla fine ce l’ho fatta!!” ”sei come il Miche, che gli interessa fare gol, poi te ne freghi se la tua squadra perde” ”siiii grande Miche”. Si va negli spogliatoi e Zapa molla 70 euro, 60 per le mute e 10 per il campo e fa “mi vengono 3 euro”. Dopo un minuto va a vedere se ha pagato qualcuno in moneta per prendersi i 3 euro. Ma non ci sono. Fa un giro fuori e ritorna nello spogliatoio e fa “ma nessuno paga in moneta?” e Attila “ma stai calmo che ti viene un infarto, te li dò dopo”. Attila finisce di rivestirsi esce dallo spogliatoio e arriva Zapa, ”mi dai i 3 euro?“ ”cazzo, che rottura di coglioni, aspetta che guardo se ce li ho” arriva Tarzan “anch’io ho messo 3 euro, ma li lascio come fondo cassa” e Attila “senti Soros, non è che devi venire a farti bello dicendo che lasci 3 euro nel fondo cassa. Lì sul tavolo ci sono due borsate di premi che speso 32 euro e se non è una settimana e l’altra che ognuno se ne va con qualcosa che come minimo costa il doppio dell’euro e cinquanta in più che ci metti. Quindi se per una volta non c’è il resto e ci lasciate tre euro in più, non state a spaccare così i maroni perché dovreste essere a voi a vergognarvi di tornare a casa con le macchine cariche come quelle dei meridionali quando partono per le vacanze e pagare 10 euro così non ci sarebbe neanche bisogno di picchiarsi con le monete” e Tarzan “si, ma non ti innervosire che ti viene una tromboembolia cerebrale e ti svegli in cravatta” “senti Barnard, non si scherza su queste cose che Baresi l’ha avuta e non sapeva neanche più quello che aveva fatto”.

MIGLIOR GIOCATORE DELL'ANNO

Per poter vincere il premio di "miglior giocatore dell'anno" bisogna aver disputato almeno 10 partite. Chi non le ha disputate, è in classifica ma scritto in nero perché non può vincerla. Chi ha superato le 10 presenze, e quindi può vincere, è scritto in verde

	Pres.	V	N	P	% Vitt.	Tot. Voti	Gol	Media Gol	Media Voti
Jack	1	1	0	0	100,00	7,50	4	4,00	7,50
Dani	1	0	0	1	0,00	7,50	3	3,00	7,50
Marco	1	1	0	0	100,00	7,50	4	4,00	7,50
Baresi	7	3	0	4	42,86	50,75	6	0,86	7,25
Alby	2	2	0	0	100,00	14,50	2	1,00	7,25
Sergio	1	0	0	1	0,00	7,25	2	2,00	7,25
Matte	5	3	0	2	60,00	36,00	13	2,60	7,20
Zapa	4	3	0	1	75,00	28,00	8	2,00	7,00
Psyco	1	1	0	0	100,00	7,00	0	0,00	7,00
Samuel	1	0	0	1	0,00	7,00	0	0,00	7,00
Arlinda	1	0	0	1	0,00	7,00	0	0,00	7,00
Tarzan	8	4	0	4	50,00	55,75	0	0,00	6,97
Manuel	5	2	0	3	40,00	34,75	0	0,00	6,95
Fulvio	2	0	0	2	0,00	13,75	1	0,50	6,88
Gruvi	6	3	0	3	50,00	41,00	0	0,00	6,83
Zico	5	3	0	2	60,00	34,00	10	2,00	6,80
Casci	7	3	0	4	42,86	47,15	3	0,43	6,74
Attila	8	5	0	3	62,50	52,75	16	2,00	6,59
Clajidi	5	3	0	2	60,00	32,75	4	0,80	6,55
Lo Zar	7	3	0	4	42,86	45,50	20	2,86	6,50

LA CAMERA OBSCURA

(spazio per video, interviste, curiosità, ecc.)