PAGELLE
IGNORANTI
FINISCE 6-5 PER ZAPARI
ROYAL ZAPARI FC
FRANCO GRUVI:
6/7
Non
deve fare parate straordinarie di quelle che gli fanno dire “stavi già
esultando?!!” ma riesce comunque a fare parate importanti che tengono la
partita.
CLAJDI:
6,5
Due
o tre errori sotto porta da “penna rossa”, poi trova coraggio arretra e fa
buone cose in impostazione e in fase difensiva rifacendosi alla grande.
ZICO CANUTO:
7+
Si
alterna con Marco tra difesa ed attacco, facendo bene in entrambe le fasi di
gioco. Carica anche Zapa e dà disposizioni a Clajdi che servono per il
risultato finale.
ZAPA MAIGNAN:
7+
Parte
bene, poi si butta giù per una decina di minuti ma si riprende e dopo aver
colpito il suo classico palo, riesce anche a far gol, oltre che un assist.
MARCO:
7,5
Indiscutibilmente
il migliore in campo. Grande tecnica e tiro da giocatore vero. Poco fiato ma
si riposa tenendo la posizione per poi ripartire e non sbagliare mai
sottoporta.
PARTIZAR BELGRADO
TARZAN SCONCERTI:
7
Para
tutto, come al solito, a Zapa. Ma salva anche su Zico e in un uno contro uno
con Marco e Clajdi. Alla fine non vede partire il tiro di Zico, ma non
inficia.
FERRA CASCI:
7
Ce
la mette tutta e non è facile contro uno come Marco. Ma non molla un colpo.
Scommette di nuovo che Zapa non fa 2 gol come con lo Zar. La maledizione
continua..
LO ZAR GAGGERO:
7
Finché
non si fa male, gioca alla grande facendo due gol e un assist. Quando si fa
male, si mette dietro e cerca di fare il possibile in maniera stoica.
CINGHIO MATTEO:
6,5
Tanta
corsa e due gol, ma un errore grave da ultimo uomo, che costa un gol
pesante, e tanta confusione che lo porta a sbagliare passaggi anche facili.
ATTILA PRESIDE:
6
Finché
non si fa male lo Zar, gioca da punta e segna e fa un assist. Quando lo Zar
si fa male, gli vengono a mancare i rifornimenti. Prova ad arretrare ma fa
poco.
mattoni del campo, che quando sarà vecchio e verrà a piovere, sentirà dei
dolori che gli ricorderanno quel momento. Matteo fa “cazzo Zar! è davvero
più spettacolare. La prossima volta ci proverò anch’io”. Va nello
spogliatoio, scavalcando con disprezzo Sergio ancora a terra, e anche se lo
potrebbe aiutare perché anche se venisse squalificato, giocando poche
partite, non perderebbe molti punti, se ne guarda bene dal farlo. Si va a
sedere sulla panchina e si mette a guardare il telefonino. In quel momento,
dalla doccia esce Sergio che gli dice “cosa è successo? Ho sentito un
casino…,è caduto qualcuno?”. Matteo guarda Sergio, poi quello sdraiato a
terra, poi riguarda Sergio, con aria interrogativa, lo fissa per qualche
secondo e gli dice “ma tu che cazzo ci fai qua?” “ho finito di fare la
doccia, come sarebbe a dire che cazzo ci faccio?” ”ma se tu hai finito di
fare la doccia, chi è quello in terra che ho sdraiato con una badilata nella
nuca?” e Tarzan “ma io un’idea ce l’avrei…” e Attila “anch’io! mi sa che
dovrà passare tutta la settimana nel polmone d’acciaio, e non so neanche se
gli basterà per venire giocare venerdì prossimo...”. Matteo sbianca “volete
dire che ho colpito Baresi?” e Tarzan “si, ci sta anche visto che è pelato
come Sergio” e Matteo “ma anche tu, Peste, sei pelato” ”beh, ma levando il
fatto che sono qua che ti parlo e quindi non posso essere io, se la vangata
nella nuca me l’avessi data a me, a quest’ora non potresti più usare il
telefonino perché
ti avrei strappato le braccia, perché io non sarei finito giù lungo, visto
che ho giocato a football per anni e ho subito dei colpi ben peggiori di
quello” e Attila “si va bene, Roethlisberger ma non vantarti tanto che non è
che hai giocato nell’NFL!”. Si consegnano i premi e si arriva al momento del
quiz per le troffie. I sorteggiati sono il Ferra, Gruvi e il terzo, che
vince in caso di parità, è lo Zar. Il primo a rispondere è Gruvi che ne
azzecca una su tre, poi è la volta del Ferra che spera che l’argomento sia
“storia delle squadre Balcaniche” invece gli esce “flora e fauna”. Attila
legge la prima domanda, Casci ci pensa un po’ e Tarzan, specialista in
erudizioni ma che la settimana prima aveva fatto una figura di merda
colossale quando era stato sorteggiato per rispondere al quiz ma ne aveva
sbagliate tre su tre, vuole far vedere che quello è stato solo un caso, ma
lui ne sa. Così, mentre sta facendo il video col telefono, fa segno due, con
le dita, al Ferra, ma sia perché Casci è quasi cieco a causa della sua
intensa attività onanistica esercitata in gioventù, sia perché Tarzan ha le
dita abnormi, il Ferra non vede due dita, ma ne vede una sola, dall’aspetto
enorme e alquanto inquietante, ma comunque una sola, segue il consiglio dice
“la prima” e sbaglia. Attila guarda Tarzan e gli dice “ma che cazzo fai,
suggerisci? Siamo all’asilo adesso? con gli amici che suggeriscono al
compagno alla lavagna” e Tarzan “conoscenti, non amici”. Comunque il Ferra
ha sbagliato la risposta. Ci sono altre due domande, la seconda l’azzecca
senza aiuti, e siamo alla terza domanda. Se l’azzecca vince lui, se sbaglia
pareggia e vince lo Zar. Attila legge la terza domanda, che è anche facile,
ma Casci che è agitatissimo, gli sudano le mani e ha la salivazione
azzerata, va nel balordone più totale come la signora Longari quando era
“caduta” sull’uccello di Mike Buongiorno e la canna in maniera clamorosa.
Attila non fa in tempo a dire “sbagliata” che lo Zar, che aveva visto dal
telefonino che la risposta era errata e che quindi lui aveva vinto le
troffie, parte di corsa fa un salto in aria davanti al Ferra che lo guarda
come John Belushi quando ha visto “la luce” in chiesa nella famosa scena de
“The Blues Brothers”, lo Zar fa una piroetta in aria, allarga le braccia
come un pavone quando fa la ruota, e dà una manata in faccia, a mano aperta
al Ferra e gli butta giù tutti i denti davanti e fa “siiiuuuuuuuu, ma vieni,
ma chi sono?!! Chi è che ha vinto le troffie senza neanche dover rispondere
alle domande? Eh…pirletti, chi??”. Strappa dalle mani di Attila il sacchetto
con le troffie che gli stava consegnando e se lo imbosca sotto la sella
dello scooter come un trafficante di droga Colombiano che deve passare la
sicurezza all’aeroporto di Sidney. Attila lo guarda e gli dice “perché non
te le infili direttamente su per il culo come fanno i veri trafficanti con
gli ovuli di coca Colombiana?”. Si fa per andare a casa ma la scena cult
della serata deve ancora succedere. Infatti a Gruvi, che ha perso le
troffie, parte l’embolo, come gli è già successo altre volte in campo,
perde, per qualche secondo totalmente il controllo e fa allo Zar “ma cazzo,
certo che le hai vinte tu, se la gente si mette a suggerire”. Tarzan cerca
di giustificarsi e con una
risata fa “ma la risposta l’ha sbagliata comunque!” e Gruvi “ma che cazzo
ridi?!!”. Attila cerca di calmare Gruvi “dai Franco, non prendertela con
Tarzan si fa così per giocare” ”ma io non ce l’ho mica con Tarzan!” ”eh no,
chi è che ha suggerito?” ”ma non c’entra io non ce l’ho con lui”. Allora gli
altri cercano di capire con chi ce l’avesse Gruvi. Il Ferra si avvicina e
gli fa “ma mica ce l’hai con me? Mica l’ho fatto apposta ad indovinare una
domanda sola su tre, come hai fatto te” ”tu Ferra, stammi lontano che senza
i denti davanti mi sputi in faccia quando parli” e Attila “ma mica ce
l’avrai con me, Gruvi? Io ho solo letto le domande” “ma no, che c’entri tu,
Bongio?! Figurati” ”ma allora con chi ce l’hai?” ”ce l’ho con Matteo”. Il
Cinghio, che si stava facendo i cazzi suoi, e mai più avrebbe pensato che
Gruvi potesse avercela con lui anche perché mentre il Ferra stava
rispondendo alle domande stava guardando un video porno su Xhamster,
toccandosi oscenamente il pacco attraverso i pantaloni, sentendo dire il suo
nome fa “si, ditemi cosa c’è” e Attila “niente Matte, Gruvi ce l’ha con te
perché ha vinto le troffie lo Zar” e Matte “perché?” ”non lo so perché ce
l’ha con te. Gruvi, perché ce l’hai con Matte?” ”ma perché ogni settimana
arriva negli spogliatoi o in sede fa la sua cazzo di entrata, poi prova a
sorprendere il Barre con la “mossa Toquino” e dargli una testata in faccia,
in campo corre come una dannato e fa delle entrate che rischia di mandare in
rianimazione tutti quelli che porta a giocare e che poi non vengono più per
paura di farsi male: insomma dai, ce ne sono dei motivi per avercela con
lui” e il Cinghio “e da martedì sera, avrai da aggiungere all’elenco anche
il fatto che all’asta del Fantacalcio rilancio su tutti i giocatori della
Juve, così te ti fotti tutti i crediti per comprarli e fai una squadra di
merda perché non ne hai più per comprare gli altri giocatori”. Si perché
dopo che Attila ci aveva provato negli anni precedenti, senza successo e
dopo che, quest’anno, era riuscito a trovarne otto che avevano accettato,
per la prima volta in 27 anni si farà il Fantacalcio ufficiale di “Quelli
del venerdì” con tanto di asta e di fondazione della “Sezione Fantacalcio”
della nostra Polisportiva. Verrà fatta anche la Gazzetta del Fanta con voti
per gli allenatori come per la sezione Padel e la sezione Bowling. Come
detto l’asta è martedì 18. Attila cerca di coinvolgere più gente possibile
per divertirsi insieme. Così oltre a lui, il Gatto, Poli, Matte, Gruvi, Alby
e lo Zar cerca di imbarcare Baresi e Tarzan. Ma mentre il primo non ne vuol
sapere, l’ex giocatore di football riesce a convincerlo puntando sui valori
dell’amicizia e proponendo a Tarzan di fare la squadra insieme. Pietro però
è ancora a Piombino e non potendo venire su per fare l’asta, anche lui si
mette in squadra insieme a suo fratello Alby ma manca ancora uno. Così
Attila, anche se non è uno dei fissi al venerdì, lo chiede a Jack che è
praticamente uno specialista del Fanta giocandone almeno una decina tra
“Fanta-Mantra” “Fantacontrario” e altri tipi di Fanta dei quali non si
conosceva nemmeno l’esistenza, con amici del calcetto, della parrocchia,
parenti vicini e lontani e sconosciuti che organizzano tornei a soldi
in bische clandestine sparse per i vicoli della città. Jack accetta con
entusiasmo. Per fare l’asta si decide per la casa di Matteo, visto che è
l’unico che vive da solo e si inizia alle 20 perché si sa che le aste del
Fantacalcio vanno sempre per le lunghe e quindi è meglio iniziare presto. Lo
Zar, che non riesce a controllare la fame, al mattino scrive sulla chat del
Fanta “ma mangiamo una pizza prima di fare l’asta?” Attila gli risponde “no,
mangiamo qualcosa mentre facciamo l’asta se no non finiamo più” ”allora devo
portare qualcosa?” ”indipendentemente dal fatto che Matteo ha detto che
compra un po’ di pizza al trancio e un po’ di focaccia, non credi che quando
si va in casa di qualcuno, così giusto per educazione, sia normale portare
qualcosa?” ”in realtà non l’ho mai considerato un fatto di educazione.
Quando portavo qualcosa a casa di qualcuno lo facevo solo per farlo sentire
un pezzente e fargli pesare il fatto che gli avevo portato una bottiglia di
Chateau Lafitte del 1897 che costa di più che casa sua e che lui non avrebbe
mai potuto bere in vita sua se non accendendo un mutuo nella mia banca,
della quale io sono direttore e proprietario, ma all’educazione non ci avevo
mai pensato” “e allora pensaci e per educazione limitati a portare qualche
snack e qualche caramella” ”io non ho tempo per andare a comprarle. Vacci te
che non hai un cazzo da fare”. L’appuntamento è per le otto davanti
all’edicola da Bagnara in via Sestri. Quando arriva Attila ci sono Alby e
Gruvi che stanno cercando di capire come iscrivere le loro squadre sulla app
del Fantacalcio tramite il link che gli ha mandato Attila, Tarzan che li sta
guardando con aria schifata perché lui essendo Steve Jobs non si capacita
del fatto che abbiano così tante difficoltà con la tecnologia, e Poli e il
Gatto che si sono fatti convincere dallo Zar a prendere una piadina mentre
aspettavano che arrivasse quel “mentecatto”, parole dello Zar, di Attila. I
tre entrano nella “Piadineria” di via Sestri. Il Gatto va al banco e la
ragazza gli dice “ciao, dimmi” e il Gatto ordina una “piadina del Duca” con
prosciutto Serrano, Roquefort e tartufo e poi fa “la paga quello vestito
elegante”. Poli che è arrivato per primo e, nell’attesa, si è fumato due
trombe,n on capendo neanche dove si trova, si infila in cucina e ordina
direttamente alla cuoca una piadina con caviale Beluga e mezzo chilo di
formaggio Pule da 1140 euro al chilo che è un formaggio Serbo fatto con
latte d’asina della riserva naturale di Zasavica che è incredibilmente raro
e viene prodotto solo su ordinazione
perché per produrne un chilo sono necessari 25 litri di latte. Poli fa “paga
il mio amico vestito elegante” e la cuoca “sarà meglio che sia così perché
se no tu rischi di svegliarti elegante e con la cravatta”. Arriva lo Zar e
ordina una piadina classica, con prosciutto e formaggio. La ragazza gli dice
“ecco a lei, sono 1590 euro” “e sti cazzi!! 1590 euro per una piadina
prosciutto e formaggio?” “no, i suoi amici hanno detto che pagava anche le
loro piadine”. Lo Zar, non certo per la spesa perché per lui 1590 euro sono
una goccia nel mare della sua ricchezza, ma per non darla vinta al Gatto e
Poli vorrebbe quasi non pagare, ma poi, essendo più avido di ostentazione
dell’opulenza che dei soldi, molla 4 banconote da 500 euro e fa “il resto
mancia”. Vanno a mangiare fuori e il Gatto fa “ma perché la ragazza della
piadineria a me e al Fra ha dato del tu, mentre allo Zar ha dato del lei?” e
lo Zar “forse perché ha capito che voi siete due pezzenti come Pio e Amedeo
di “Emigratis”, mentre io sono un banchiere di fama internazionale e grande
economista mondiale?”. Finito di mangiare si va su da Matteo. Il portone è
aperto, si entra e Attila fa “chi arriva ultimo è uno stupido!!” e parte di
corsa su per le scale. Lo Zar allarga le braccia e fa “vedete? Quando vi
dico che è un ritardato? A 50 anni fa ancora questi gioca da bambini delle
elementari” e il Gatto “si, hai ragione” e parte sparato all’inseguimento di
Attila, Jack che è competitivo in tutto, parte anche lui, e alla seconda
rampa di scale, fianco a fianco con Poli nella lotta per il secondo posto,
assesta una gomitata in faccia a “Bob Marley” e parte alla caccia del primo.
In dirittura di arrivo Attila è ancora in testa, Poli, comunque soddisfatto
di arrivare sul podio, gli grida “ma hai suonato il citofono per dirgli che
siamo arrivati e farci aprire la porta?” e Attila “ma che citofono, suono
quando arrivo, e arrivo primo!!”. Ultimi tre gradini, Attila alza le braccia
come i ciclisti quando stanno per tagliare il traguardo, inciampa sul
penultimo gradino, prende velocità per restare in piedi, ma non ci riesce e
va a sfondare con la testa la porta in legno massello della casa di Matteo
che apre e fa “potevate anche suonare il campanello che vi avrei aperto lo
stesso”. Matteo ha preparato il tavolo per dieci con in mezzo i cabaret di
focaccia, pizza, patatine e snack e le birre. il Gatto fa “sembra il tavolo
dell’”ultima cena”” e lo Zar “e chissà che magari, per te, non lo sia
davvero” “ma cosa vuoi dire?” ”ma niente, solo che quando uno fa il suo
ultimo pasto o cena che sia, non è consapevole del fatto che quello che sta
facendo sarà l’ultimo e quindi potrebbe essere che per te, questa, sia
l’ultima cena” ”o magari, stasera, prima che canti il Gallo qualcuno ti
rinnegherà tre volte e domani ti trovi te inchiodato ad una croce”. Matteo
passa a vedere se è tutto a posto o se qualcuno vuole ancora un po’ di birra
e Attila “no, perché bere una birra mi ottenebra la mente e mi leva
lucidità, e all’asta del Fanta è un attimo che te lo buttano nel culo” ”Tu
Tarzan tutto a posto?” ”si, ma io non bevo birra” ”ah, allora ti porto un
po’ di Coca Cola” ”no, grazie, perché intanto io a una certa ora me ne vado
a casa: son venuto solo per far piacere a Attila”. Inizia l’asta e Gruvi si
trova subito senza soldi perché vengono chiamati, in ordine, Vlahovic,
Cuadrado e Bonucci, sui quali, invece, Attila non fa neanche un rilancio,
passa, senza neanche chiedere a Tarzan, perché sa che a Peste non gliene
frega niente. Ad un certo punto, quando tocca proprio Attila a chiamare,
Tarzan gli fa “io andrei su questo, perché statisticamente sembra che sia un
ottimo giocatore”. Attila gli dice “allora è meglio non chiamarlo, così
prima facciamo spendere i soldi agli altri e poi, quando lo chiamiamo lo
prendiamo a un prezzo più basso”. Capito il meccanismo, Tarzan comincia a
farsi coinvolgere, e segnala ad Attila quelli che sono i suoi obiettivi, poi
fa “voglio questo” e segna Arnautovic. Ma prima serve un attaccante forte
così Attila si fionda su Giroud. Matteo, che non ci capisce un cazzo, prima
rilancia tutti i giocatori a 33, poi, quando deve chiamare cerca su google
“attaccanti forti”, guarda il risultato della ricerca, si alza in piedi e
con aria compiaciuta di uno che ne sa fa “io chiamo Silvio Piola!” e Attila
“ma certoooo!! Io, al prossimo giro, chiamo Nordhal e Sivori” e Jack, che
non aspetta altro che prendere per il culo il Cinghio “e quanto offri per
Piola, questo attaccantone di grande esperienza?” “33!” ”è tuo”. La cosa,
come nelle più classiche aste, degenera. Ad ogni chiamata uno chiama ex
calciatori che non giocano più da vent’anni ad altri che sono già morti da
decenni. Lo Zar, per partecipare a questa cosa e fare il simpatico chiama
Gabriel Paletta 50 crediti, pensando che, visto che era calvo già quando
giocava nel Milan, cinque anni fa e dimostrava una sessantina d’anni, fosse
già in pensione da dieci anni, se non, anche lui, già morto come Silvio
Piola; invece il “Palettone” pur non essendo inserito nella lista dei
giocatori della serie A, è tesserato per il Monza e può giocare, cosa che ha
fatto mercoledì infortunandosi, in Coppa Italia. Lo Zar cerca di tirarsi
indietro “non sapevo che giocasse ancora” ma Poli è inflessibile “eh no, il
Fanta non è un gioco, è un lavoro! adesso te lo prendi”. Nonostante questi
50 crediti buttati nel cesso, lo Zar è ancora più alto di Attila e Tarzan.
Allora, quando tocca lui chiamare Attila ha un lampo di genio e fa “stai a
vedere adesso come faccio spendere il Russo” e chiama Sabiri della Samp.
Colui che ha segnato nel derby il gol della vittoria che ha mandato,
praticamente, in serie B il Genoa. Attila sapendo che lo Zar, ma soprattutto
suo figlio Tortuga, che è poi quello che fa la formazione, sono velenosi, e
quindi lo vogliono a tutti i costi dice 40, lo Zar, infatti, rilancia e si
sputtana quel poco di vantaggio che aveva su di loro, che così possono
comprarsi Abraham a 30 e Arnautovic, obiettivo primario di Tarzan, a
condizioni di “Black Friday” Amazon. Il primo a finire la rosa è Gruvi che
alle dieci e mezza ha già comprato tutti, ma deve stare ad aspettare che
finiscano anche gli altri. Attila gli dice “stai tranquillo Gruvi, che
facciamo presto, perché ormai non abbiamo più soldi per rilanciare e si
assegnano tutti i giocatori a uno e si finisce in fretta”. All’una e dieci
nessun’altro ha ancora completato la rosa. Gruvi inizia a spazientirsi
“ragazzi, domani devo andare a lavorare!” e Tarzan “dai, che noi la finiamo
la rosa, chiamiamo Elmas” e Attila “no, aspetta Tarzan, Elmas non gioca mai”
“ma ha delle statistiche perfette” ”e ci credo, ha giocato una sola partita
ha fatto gol e non è stato neanche ammonito, per forza che ha le statistiche
perfette” ”e allora chiama chi vuoi te” e Attila “Tarzan meno male che non
ti interessava. Cazzo, sei diventato Mario Sconcerti così all’improvviso”
”eh lo sai che quando mi prendo un impegno voglio farlo al meglio” ”e ho
capito, ma Elmas non lo prendiamo”. Alle 4 e 48 Alby si aggiudica Soppy e
finisce l’asta con Gruvi che ha appeso un cappio al lampadario del salotto e
sta cercando di impiccarsi. Attila gli fa “ma che cazzo fai, vieni qua che
abbiamo finito e non ho nessuno che mi porti a casa”. Si saluta Matteo, e
gli si dice di dire a suo fratello a Clajdi di venire a giocare venerdì. Il
Cinghio gli dice che vorrebbe far venire Marco che doveva venire l’anno
scorso ma poi si era fatto male, così viene Marco e Manuel, in crisi
sentimentale, lascia il posto a Clajdi. Le squadre vedono Gruvi, Clajdi,
Zico, Zapa e Marco contro Tarzan, Ferra, Matte, Zar e Attila. Marco a
differenza di tutti gli altri che ha portato in precedenza Matteo, non è un
ragazzino ma è sull’età di quelli del gruppo storico, quindi non corre come
un pazzo, ma ha grande tecnica e si vede che ha giocato a pallone. Così
quando Zico fa un lancio in verticale e lui passa dietro Casci e va a
stopparsi in aria il pallone con sinistro e va a metterla dentro di destro,
ancora prima che tocchi terra, Zico fa “ohhh, finalmente uno che sa cosa
vuol dire giocare a calcio” 0-1. Matte gli fa vedere che sa giocare a calcio
anche lui e fa l’1-1, ma poi si dimentica come ha fatto e comincia a correre
a testa bassa, non riuscendo a controllare il pallone, a non passarlo ai
compagni liberi e, quando glielo passa, sbagliando completamente il
passaggio. Zapa, dopo aver giocato in porta l’esordio nel torneo UISP la
sera prima, si “sfoga” macinando km. sulla fascia, va sul fondo, mette in
mezzo dove c’è Marco che non sbaglia 1-2. Il Ferra si trova spesso da solo
in difesa, e quando Matteo perde palla, deve fare un miracolo per andare a
chiudere su Zico che stava andando verso la porta, prende pallone e anche
caviglia del Canuto perché Tarzan, a fine partita, dirà che ha sentito un
bello “stoc” ma Zico sa che con Casci è un duello quarantennale iniziato
sulle strade di Piazza Clavarino e continuato negli anni seguenti e non
chiama neanche fallo. Lo Zar fa il pari con un gran tiro a incrociare sul
secondo palo 2-2, poi si invola sulla sinistra, arriva al limite dell’area e
tira, stavolta malissimo con il pallone che andrebbe fuori, sulla
traiettoria c’è però Attila, che tra l’altro non riesce neanche a calciare,
ma la palla gli picchia sulla gamba e va dentro 3-2. Non essendoci Baresi e
dovendo stare dietro, Zico fa quello che fa di solito col Vecchio a Attila
comincia così a dargli dei pugni nei reni, a tenerlo sulle rimesse laterali
e sui corner e a dargli delle gomitate. Attila risponde spintonandolo e
minacciandolo di rappresaglie violente. Zapa prova a far gol ma, come sempre
quando gioca contro Tarzan, si vede parare tutto dall’ex giocatore di
football. Tarzan che non può niente, invece, quando Matteo pensa bene, da
ultimo uomo, di provare a saltare Marco, che invece gli ruba il pallone e si
invola solo verso la porta; in altre situazioni come questa Matteo avrebbe
falciato l’avversario ma stavolta lascia andare e Marco fa il 3-3 e poi dice
“non mi ha falciato perché sono un suo collega e il capo si sarebbe
incazzato”. Lo Zar fa il 4-3 e Matteo si rifa dell’errore, andando a segnare
il 5-3. Si rimane un bel po’ su questo risultato anche grazie alle parate di
Tarzan e Gruvi, poi la svolta: mentre si sta giocando lo Zar esce dal campo
per andare negli spogliatoi, Marco gli chiede “ti devi bagnare?” “no, mi
devo dare un po’ di crema perché mi sono fatto una contrattura a entrambe le
gambe contemporaneamente”. Ma non ci sono le chiavi dello spogliatoio. Così
lo Zar rientra in campo ma non riesce neanche a camminare, figuriamoci a
correre. Sembra Robocop. Praticamente si gioca uno in meno. Matteo prova a
raddoppiare gli sforzi, ma in fase difensiva i Viola soffrono, e non
riescono a partire in contropiede perché lo Zar è paralizzato. Così la
partita diventa un assedio alla porta di Tarzan, che riesce anche a salvare
un uno contro uno su Marco e un bel tiro di Zapa. Ma dopo che Theo ha preso
anche il suo classico palo, riesce a trovare il buco per mettere dentro il
5-4. Il Ferra chiede “quanto manca” e Attila gli risponde “un quarto d’ora”.
E’ troppo tempo da giocare uno in meno, stanchi e con due giocatori tecnici
come Marco e Zico che hanno spazi enormi per poter piazzare il colpo
vincente. Infatti, dopo una strenua resistenza, fatta anche di qualche colpo
di randello, Marco riesce, con un gran numero ad agganciare gli avversari
sul 5-5. Attila salva, miracolosamente, su un tiro a botta sicura di Zico,
per questo meriterebbe che la partita finisse pari, per non veder vanificato
il suo gesto atletico. Ma Zico e compagni se ne sbattono il cazzo del suo
gesto atletico e continuano ad attaccare. Dopo un altro cappellone di Matteo
che sale sopra il pallone e cade al limite della propria area con gli
avversari che, sportivamente, non ne approfittano e aspettano che si rialzi,
è Zico a mettere dentro da fuori area, un pallone che Tarzan non vede
partire e gli passa sotto le braccia. E’ il gol del 6-5 e della vittoria per
i Fluo che però se non si fosse fatto male lo Zar….
