PAGELLE
IGNORANTI
FINISCE 12-9 PER L’ATLEZICO
ATLEZICO PLATENSE
GRUVI MANGIAFUOCO:
7,5
Non
c’è il Tacchi e allora le bordate nello sterno gliele tirano Ludi e Zapa, e
lui non si tira indietro. Fa un miracolo su Baresi che stava già esultando.
FERRA CASCI:
7
Viene
saltato qualche volta dall’avversario ma si rifà salvando in molte altre
occasioni e spingendo sulla fascia come il Testoni dei bei tempi.
LO ZAR ARROGANTE:
8
Corre
come un dannato tanto che rischia l’angina pectoris e si deve fermare per
qualche secondo a centrocampo. Fa 6 gol, tonfa due volte e si rovina la
gamba.
ZICO
CANUTO:
7,5
Si
diverte come un bambino facendo numeri, picchiando Baresi e rompendo i
coglioni a Attila. Fa tre gol e gioca anche dietro. Alla fine fa la punta.
ATTILA
PRESIDE:
7+
A
tratti fa irritare il Ferra perché si mangia qualche gol di troppo. Però fa
due assist con tocchi di prima che sono una bellezza e mette tre gol.
L’ultimo spettacolare.
ASD ALBARESI
TARZAN
PESTE NERA:7,5
Dice
che gli tirano delle cannonate perché non è un portiere. Invece gli tirano
delle cannonate perché para tutto e allora ci provano così, ma prende anche
quelli.
MANUEL:
7
Prende
sempre di più confidenza con il campo e con il gioco tanto che va molto più
spesso in avanti e riesce a segnare il suo 1° gol della sua carriera al
venerdì.
LUDI:
7
Chiamato
da Matteo un’ora prima della partita, “salva” la serata ed esordisce al
venerdì mostrando molte capacità tecniche. Fa anche un gol, ottima partita.
GIORGIO
BARESI:
9
Dà
il bianco per un’ora e 20 di partita. Corre più di quelli che hanno 20 anni
meno di lui, dribbla, recupera palloni, fa assist e fa
2 gol. Na robba increddibbile!!
ZAPA
GIROUD:
8
Parte
subito alla grande segnando il primo gol della partita, poi continua su
quella strada segnandone altri quattro e facendo grandi azioni con il Barre.
carcaganta sulla porta e entrata alla Connor McGregor feat
TJ Hooker che raccoglie gli applausi convinti di tutti quelli del gruppo che
erano già negli spogliatoi. Intanto Zapa e Casci continuano a discutere “ma
guarda che te l’ho detto per scherzare che stavi davanti” e Casci “no, non
me l’hai detto per scherzare. E comunque non mi devi dire come devo
giocare!!” ”ma dai, Ferra. A me dicono “Pancrazio” mi prendono in giro
perché prendo sempre i pali, Tarzan mi mena in campo e poi, quando mi
intervista mi prende per il culo. Fa parte del gioco, si fa per divertirsi”
”e io non mi diverto, quindi non rompermi i coglioni” ”guarda non ti dò un
pugno in faccia perché se no mi levano il porto d’armi”. Casci va da Attila
e gli dice “così non va bene” ”ma non va bene cosa? Ma siamo all’asilo che
venite da me a dirmi “maestro tizio mi ha detto una parolaccia, caio mi ha
tirato un calcio, sempronio mi ha dato una testata in faccia con la
rincorsa” ma i casini gestiteveli voi. Non posso mica mettergli una nota sul
diario o farlo venire a giocare, venerdì prossimo, accompagnato dai
genitori! dai cazzo, non funzionaaaa così!!”. Al momento della consegna dei
premi Zico fa “ma non me la fai la foto?” e Attila “no, non la faccio” ”e le
interviste dopo partita?” ”neanche” ”ma come. Non c’è Tarzan e niente foto e
interviste? Invece le devi fare che se no quando torna Peste comincia a
menarlo che se non c’è lui non facciamo le foto, che lui è lo Steve McCurry
del venerdì, che non siamo buoni a fare un cazzo. Dai, facciamo ste foto e
poi un bel video dove mandiamo in culo Tarzan come quello che abbiamo fatto
per il Miche e il Mako’!!” ”la foto faccio una foto di gruppo unica con
tutti i premi, che faccio prima. Il video dove mandiamo in culo Tarzan non
lo faccio perché è patiscibile e se la prende e poi non fa più le
interviste” e lo Zar “ma siamo veramente all’asilo allora. Ce la prendiamo
per niente. Ma non esiste sta cosa. Lo faccio io il video”. Lo Zar prende il
telefonino e si fa un video-selfie dove dice “allora volevo dire che anche
se non c’eri e che,
da stronzo che sei, hai
avvisato con pochissimo anticipo che non saresti venuto, ci siamo divertiti
lo stesso, quindi ficcatelo nel culo, ciaooooo!” e lo invia a Tarzan, o
meglio vorrebbe inviarlo a Tarzan perché, essendo un impedito tecnologico,
si sbaglia e lo invia al mega direttore supremo della banca dove lavora che
gli risponde, poco dopo “la ringrazio Dottor Gaggero per avermi esternato la
sua gioia per la mia assenza alla cena sociale di mercoledì scorso. Volevo
specificare che la comunicazione della mia assenza con così poco preavviso è
stata dovuta a un dolorosissimo attacco di prostatite e non a un mio vezzo
da protagonista superiore. Mi fa inoltre molto piacere che vi siate
divertiti lo stesso, del resto si sa che quando non c’è il gatto i topi
ballano. Infine non sapendo a cosa si riferisse quando con la sua innata
eleganza mi ha invitato a ficcarmelo nel culo, le comunico che, non
piacendomi questo tipo di pratica, provvederò a “girare” la cosa a lei e a
mettergliela nel culo, metaforicamente, perché da lunedì dovrà lasciare il
suo ufficio e tornare a fare il cassiere con stipendio dimezzato”. Lo Zar
tira giù tutti i santi in ordine cronologico da giugno a dicembre e Attila
gli fa “ma cosa è successo?” “ma niente, il video che ho fatto per Tarzan mi
sono sbagliato e l’ho mandato al mega direttore della banca che mi ha
rimandato a fare il cassiere con stipendio dimezzato” ”ma non puoi dirgli
che ti sei sbagliato e non era per lui?” “e no, perché combinazione
mercoledì scorso abbiamo fatto una cena della banca e lui non è venuto e
tutto quello che ho detto nel video, non avendo nominato Tarzan e nemmeno la
partita di venerdì, ci sta perfettamente che sia rivolto a lui e quindi,
anche se dicessi il contrario, non ci crederebbe” e Attila “eh ma che sfiga.
Certo che ce ne succedono di ogni. Tra infortuni e ste cose sembra che
abbiamo una maledizione. Potremo andare a Lourdes”. Matteo, che non aspetta
altro che l’occasione per fare qualcosa per il gruppo, così da poter
accelerare la sua entrata tra i fissi, fa “volete andare a Lourdes? Lo dico
a Pietro e Jack che sono dentro le cose di chiesa e organizzano tutto loro”
e Attila “no, Cinghio era così per dire” ”eh ma ormai li ho avvisati” “e va
beh, chiamali e digli che non se ne fa niente” ”ehhh, non si può perché
hanno già prenotato e perdiamo la caparra di 1800 euro se non andiamo”
”cazzi loro. Che ci vadano con i loro amici” ”eh no, perché all’agenzia che
organizza il viaggio hanno dato il tuo nome e cognome e indirizzo della sede
e se non andiamo ti vengono a cercare te quelli dell’agenzia di recupero
crediti e ti spezzano le gambe” ”aspetta Matte. Allora vediamo un po’ se ho
capito bene. Allora...io ho detto così per scherzare che potremo andare a
Lourdes per farci benedire; tu, senza neanche chiedermi se volevo
organizzare, hai chiamato Pietro e Jack che in cinque minuti hanno prenotato
e organizzato tutto?” ”si, anche quando al venerdì mi tira il pacco qualcuno
chiamo subito un altro, e Pietro e Jack sono due cristiani attivisti e fanno
prestissimo a organizzare queste cose” ”quindi ci tocca andare a Lourdes?!!”
”si, se non vuoi perdere 1800 euro, direi di si” ”grazie Cinghio, ti
ringrazio davvero di cuore. Non sai quanto sono aumentate adesso le
possibilità che tu entri tra i fissi. Guarda c’è già il tuo nome scritto
sulla panchina dello spogliatoio” ”ma mi sembri un po’ sarcastico”
”sarcastico?? Ma no figurati” ”ah,meno male. Allora ci vediamo mercoledì a
Principe che prendiamo il treno. Si parte alle 4 e 30 del mattino” ”ma
beeeenissimo, è tutto belleeessseeeemooo”. Al mercoledì si è tutti sulla
banchina del binario 18, tutti tranne Baresi che non ha sentito la sveglia e
sta arrivando di corsa come Fantozzi quando doveva prendere il pullman al
volo per arrivare in orario in ufficio. Sale i gradini a due a due per fare
prima e grida “ragazzi arrivo”. Al penultimo gradino, calcola male la
distanza, fa un salto per non rischiare di cadere e dà una “tibiata” nello
spigolo della panchina in ferro del binario 18 dove c’erano seduti due
Albanesi che aspettavano i turisti per borseggiarli, si girano per alzare le
mani a Baresi, ma quando lo vedono rantolante che si tiene la tibia con le
mani, si mettono una mano su quel poco che gli resta sulla coscienza e non
infieriscono. Baresi invece fa “ma D*o cane!! Ma chi ha avuto questa idea di
andare a Lourdes?!!” Tarzan si avvicina e gli fa “scusa...scusa, ma ti
chiedo troppo se ti dico di non bestemmiare perché Pietro e Jack sono tanto
di chiesa e gli dà fastidio se qualcuno bestemmia” ”eh ho capito. Ma ho dato
una tibiata nella panchina che ho sentito un male che se non bestemmiavo non
mi passava più”. Al momento di salire sul treno tutti salgono sui primi
vagoni, ma arriva una suora dell’Unitalsi che ferma Baresi e Attila e gli
dice “no, i vagoni per gli ammalati sono più avanti” e Attila “ma Baresi è
vecchio e ha appena preso una tibiata nella panchina della stazione e
zoppica per quello, ma non è ammalato e io sono proprio così ma sono
normale”, si affaccia dal finestrino lo
Zar che fa “ahhhh, l’handicappato. Suora lo prenda, lo prenda, lo porti
nei vagoni a lui adibiti. Non lo faccia scappare che dice di essere normale
ma è un menteccato”. La suora salta addosso a Attila per bloccarlo che prova
ad evitarla con una finta alla Deyon Sanders, ma non ci casca e lo placca a
terra, allora Attila si libera con un calcio, ma la suora gli risalta
addosso come la madre di “Fracchia-La belva umana” quando piomba su Fracchia
gridando “figghiuu, figghiuuu miuuuu”, allora Attila la colpisce con una
gomitata in faccia e la sdraia lunga con una doppia manata dietro la nuca
mentre sta cadendo. E poi sale sul treno. Il treno, essendo partito alle 21
da Napoli, è dotato di vagoni letto. Essendo le 4 e 30 del mattino ed
essendosi svegliati chi alle due e chi alle tre, si mettono tutti a dormire.
Dopo un’ora nel pieno della fase rem, arriva il controllore. Accende un
torcia che fa più luce dell’I-phone di Tarzan quando fa le riprese dopo la
partita e dice “biglietti, prego”. Peste si alza come Undertaker quando è
sdraiato sul ring, e la cosa è abbastanza inquietante tanto che il
controllore non gli chiede neanche il biglietto. Lo chiede invece a Attila
che gli fa “si, ma stia calmo. Ecco qua il biglietto” e gli mostra il
mensile dell’AMT integrato. Il controllore gli fa “ma mi sta prendendo per
il culo? Questo è il biglietto mensile per la zona di Genova. Il biglietto
per Lourdes mi deve mostrare” ”e non ce l’ho, pensavo che andasse bene
questo” ”allora glielo faccio io il biglietto” ”grazie molto gentile”. Il
controllore scrive passa il biglietto a Attila e fa “ecco a lei, sono 580
euro” ”580 euro il biglietto da Genova a Lourdes?” ”eh no. Il biglietto,
visto che ne era sprovvisto gliel’ho dovuto fare dalla stazione di partenza,
quindi da Napoli, e poi ci sono 470 euro di contravvenzione” ”ma d*o cane,
mi fa anche la contravvenzione?!!” Tarzan si avvicina a Attila e gli fa “hai
ragione ad incazzarti ma potresti non bestemmiare perché siamo sul treno per
Lourdes e ci sono un sacco di cristiani e poi a Jack e Pietro dà fastidio se
bestemmi” ”e ho capito Tarzan, ma questo stronzo mi ha appena fatto 580 euro
di multa” ”e lo so ma su questi treni ci sono molti cristiani estremisti e
c’è anche il rischio che ci alzino le mani se ti sentono bestemmiare”. Alle
8 del mattino il treno fa una fermata a Gaverniere, cittadina a pochi km. Da
Lourdes. Ne approfittano per scendere e andare a fare colazione. Arrivati
sulla piazza principale, Attila va in un bar e fa
per entrare ma la porta non si apre. Allora comincia a spingerla con
veemenza, Tarzan assiste alla scena con le braccia conserte poco dietro di
lui, perché sa che a breve sbroccherà e dovrà intervenire. Infatti Attila,
vedendo che la porta non si apre comincia a tirare e a spingerla e, poco
dopo, a prenderla calci nella parte bassa sotto la maniglia. Non aprendosi
comincia a gridare “ma perché non si apre questa porta di merda!!”. A questo
punto Tarzan si avvicina e gli dice “Attila, vedi qui attaccato c’è l’orario
del bar: aprono alle otto e mezza, sono le otto! è per quello che la porta
non si apre”. Attila guarda il cartello con l’orario, poi guarda Tarzan, poi
di nuovo l’orario, poi di nuovo Tarzan e gli dice “scusa Peste? ma te da
quella sera che mi hai salvato la vita da Raffa, devi sempre starmi dietro e
controllare quello che faccio?” ”ma no. E’ stato un caso, stavo passando di
qui” ”si, come quella volta a Torino alle “Nitto Finals” di tennis, quando
quei due della ’ndrangheta mi volevano vendere la maglia autografata da
Berrettini e Sinner che l’avevano firmata loro? O quando la macchine delle
bibite del campo mi aveva mangiato i soldi e mi sono incazzato e ho
cominciato a scrollarla che me la facevo quasi cadere addosso? Passi sempre
di lì per caso?!!”“ma va beh, ti ho evitato qualche problema, mettiamola
così” ”eh, ma d*o cane, così mi sento controllato” ”potresti evitare di
bestemmiare perché siamo quasi a Lourdes e a Jack e Pietro da fastidio
sentire bestemmiare”. Alle otto e mezza Attila guarda l’orologio e si avvia,
nuovamente, verso il bar spinge la porta per entrare ma non si apre di
nuovo. Stavolta sbrocca subito “sono le otto e mezza, adesso deve essere
aperto” e comincia a darci delle carcagnate e delle spallate, ma niente.
Peste, sentendo casino, si avvicina, mette la mano sulla maniglia della
porta, la tira e la porta si apre. Poi fa a Attila “vedi, qui c’è scritto
“tirer” che in Francese vuol dire “tirare”, se spingi la porta non si apre”
e Attila “è arrivato di nuovo. Ora sa anche il Francese “Carlo Cracco” ma
pensa te. Tutto alla porta devono attaccare, ci son tanti bigliettini tra
l’orario e “tirer” che non si vede un cazzo dentro”. Entra e si siede al
tavolo con gli altri che erano già entrati. Dopo poco si spalanca la porta e
c’è Matteo che con un gesto teatrale si tira su il colletto della camicia,
entra di corsa nel bar e colpisce di collo esterno il pallone pubblicitario
della Coca Cola che faceva bella mostra di se vicino al bancone del bar.
Pallone che prende l’effetto e ne esce un “tir’ ’a gir’ alla Insigne” che
sfascia tutte le bottiglie dietro al bancone del bar. Attila si alza dal
tavolo, si avvicina a Matteo e gli dice “ascolta Cinghio, non è che da ogni
parte che vai devi per forza fare “un’entrata”, intanto te l’ho detto, fino
a fine giugno tra i fissi non ci entri. Questa cos’era? L’entrata alla
Cantona all’Old Trafford nella partita contro il Luton Town del 1987 vinta
dai Red Devils 2-1 che è valsa lo scudetto per il Manchester United, grazie
proprio alla doppietta di Cantona?” “siiii, esattamente. L’ho fatta bene
allora? Hai visto come mi sono tirato su il colletto e lo sguardo come
faceva King Eric nella pubblicità della Nike?!!” ”si,Matte. E’ stata
veramente bella. Ma hai fatto più di 2000 euro di danni e quindi potevi
evitarla, tanto tra i fissi non ci entri per ora” ”eh ma d*o cane. Almeno a
settembre mi ci farai entrare??!” arriva Tarzan “scusa Cinghio, l’entrata è
stata molto bella, l’ho apprezzata anch’io che non sono appassionato di
calcio, però potresti non bestemmiare perché Jack e Pietro gli dà fastidio
sentire bestemmiare” e Attila “abbiamo capito Tarzan che a Jack e Pietro dà
fastidio sentire bestemmiare, ma dove sono? che è dall’inizio del giornalino
che non si vedono!” e Tarzan
“non lo so aspetta che li cerco”. Si mette a girare per il bar, ma non li
trova, ad un certo punto dal piano superiore del bar si sente un tonfo e si
vede scendere le scale la cameriera con in mano una bottiglia di nocino.
Zico fa “è sicuramente Pietro al piano di sopra”, si va su e si vede Pietro
svenuto di faccia sul pavimento. Un Francese, al tavolo vicino fa “Je ne comprends pas, j'ai fait boire mon nocino et le garçon
est parti” e Tarzan “e lo so che non capisce, le garcon è svenuto
perché ha sentito l’odore del nocino”. Prende Pietro, se lo carica sulle
spalle e lo riporta al treno. Dopo un’ora di viaggio si arriva finalmente a
Lourdes. Ma il pacchetto prenotato da Jack e Pietro prevedeva una “full
immersion cristiana” nel senso che si doveva fare tutto in giornata, non è
stato prenotato infatti l’albergo perché si torna a casa la sera stessa.
Così si fa in un giorno solo tutto quello che si sarebbe dovuto fare in due.
Ovvero visita alla grotta delle apparizioni e S. Rosario meditato, poi in
sequenza processione “aux flambeaux”, via crucis e confessioni. Piccolo
intoppo quando si è andato a confessare Baresi che ne ha combinate più di
Bertoldo e il prete, non sopportando più l’ascolto, si è sparato una
revolverata ed è stato sostituito, poi visita all’ospizio Santa Bernardetta
e finalmente visita alla piscine per ricevere la tanto attesa benedizione.
Baresi fa al prete di Lourdes “prima di iniziare la benedizione di gruppo,
non potrebbe farmi una benedizione personale per mettermi a posto i tendini
e il dito della mano?” Il prete lo guarda e gli dice “guardi per mettere a
posto lei, dovrebbe andare direttamente a Betlemme nella grotta dove e nato
Gesù Cristo e non garantisco neanche che basti”. Si procede con la
benedizione del gruppo, il prete pronuncia qualche frase in latino, poi fa
segno di entrare nelle piscine piene di acqua santa. Lo Zar, che si è
presentato anche a Lourdes in giacca cravatta e mocassini da bancario, mette
il piede a bordo piscina e scivola, clamorosamente, con il mocassino su una
piastrella bagnata, dà una “nucata” sulla scaletta in ferro della stessa
come Greg Louganis alle Olimpiadi di Seoul del 1988, quando ha fatto il
tuffo e ha preso una testata sul trampolino, riuscendo a vincere lo stesso
la medaglia d’oro, mentre lo Zar entra in maniera scomposta in acqua con il
giudice Polacco che lo “punisce” addirittura con un 3,5 quando se ne accorge
lo Zar, che sente anche dolore per la testata fa “ma d*o cane!! Dovevo
mettermi le ciabatte da doccia”. Si avvicina il prete e gli fa “scusi,
potrebbe non bestemmiare perché siamo a Lourdes e a Jack e Pietro dà molto
fastidio sentire bestemmiare” e Tarzan “eh, è dall’inizio del giornalino che
glielo dico ma continuano a farlo” e lo Zar “ma ho detto demonio cane” e
Tarzan “no, no hai detto d*o cane” e Attila “Tarzan...Tarzan, potresti non
bestemmiare che a Pietro e Jack dà molto fastidio sentire bestemmiare”. Al
venerdì, con l’assenza perdurante di Pietro, tocca a Tarzan stare in porta,
nonostante i tentativi di Attila di convincere Zapa a stare in porta, visto
che si bulla che ha giocato in porta nel torneo e a Masone e sembrava
Maignan ma, essendo in lotta con lo Zar per vincere la classifica
cannonieri, non c’è voluto stare. Insieme a Tarzan ci sono Manuel, Ludi che
è il fratello di di Klajdi e che Matteo, un’ora prima della partita, ha
chiamato per venire a giocare al suo posto che non ce la faceva ad arrivare
perché era a una riunione di lavoro, Baresi e Zapa; dall’altra parte Gruvi
in porta con il Ferra, lo Zar, Zico e Attila. Con l’esordio di Ludi siamo a
10 “nuovi acquisti” quest’anno grazie a Pietro che ha portato Matteo che è
un procuratore con un’infinità di giocatori a disposizione. Ludi mette
subito in mostra un’ottima tecnica, liberando al tiro Zapa che arriva in
corsa e tira una cannonata che Gruvi la blocca prendendosela nello sterno
che non sia mai che non essendoci il Tacchi a tirargli le cannonate, possa
avere una serata senza che gli spacchino le costole. Zapa non si butta giù
perché gli ha fatto una grande parata e si rifa’ poco dopo, aprendo le
marcature della partita 0-1. Baresi si capisce subito che è in un grande
stato di forma: recupera palloni in difesa, per poi riversarsi in avanti e
arrivare anche al tiro che esce di poco. Con Zapa che quando gioca con
Baresi, si esalta che fa “nooooo, di poco! Dai papà che stasera segni”.
Invece segna Zico su assist di Attila 1-1. Lo Zar prova a rispondere al gol
di Zapa che, in quel momento lo porta a meno tre da lui, ma ha bisogno di
due occasioni perché nella prima Tarzan glielo butta nel culo andando a
parargli un tiro che sembrava gol fatto. Alla seconda, trova l’angolo giusto
e Peste non può arrivarci 2-1. Zico prova a fare tutto da solo, arriva al
limite dell’area gli piombano addosso come due bisonti Baresi e Zapa e Zico,
che potrebbe appoggiare ad Attila che è liberissimo, preferisce tirare un
pallonata nella bocca dello stomaco a Baresi invece di passargliela.
L’azione dopo c’è di nuovo Attila liberissimo e stavolta Zico lo vede e
Attila la mette dentro 3-1 e gli fa “vedi che se mi guardi la metto” e la
frase fa partire il menaggio del Ferra e Zico a Attila con Casci che fa “se
lo guardi la mette….hai capito Gianni?” ”si, si. passiamola a lui che ci
pensa il fenomeno. Fa come Tarzan quando cucina e si crede Carlo Cracco”.
L’azione successiva ancora Zico per Attila che fa scorrere il pallone e
prova a infilare Tarzan in uscita, ma l’ex giocatore di football, allarga lo
zampone e la devia in angolo, e Zico “eccolo lì, il fenomeno. Ti ho guardato
e come mai non l’hai messa dentro?”. Ci prova lo Zar a metterla dentro
addirittura tonfando, ma Baresi si immola e la respinge e si carica “le
prendo tutte stasera!!”. Dall’angolo, recupera palla Ludi che la dà a Baresi
che fa un passaggio perfetto per Zapa che ribalta porta e Gruvi per il gol
del 3-2 e dopo neanche un minuto, segna di nuovo e pareggia 3-3. Zico
allarga le braccia e fa “ecco, mezz’ora per fare un gol e poi ce ne fanno
due in meno di un minuto”. Prova il Ferra con un tiro da fuori che ha la
potenza ma non la precisione. Poi torna in difesa e fa “ricominciamo a
giocare come prima” che vorrebbe dire che Zico tornasse dietro perché, come
gli capita spesso, si caga il cazzo a prendere pallonate in difesa e va a
fare la punta. Zico torna dietro e le cose cambiano, impostando il gioco dà
due palloni allo Zar che il Russo trasforma in gol per il 5-3. Zico fa
“grande Zar” e Attila “a lui gli dici grande, perché non gli dici “che palla
che ti ho dato” come dici a me?” “perché lui ha fatto un grande
inserimento”. Tre gol Zapa, tre gol lo Zar, azzerato il recupero iniziale
del Joker che allora prova di nuovo ad accorciare e ci riesce, con un bel
siluro all’angolino che vale il 5-4 e il meno tre dallo Zar. Zico
ristabilisce quasi subito le distanze 6-4. Poi dà due palloni a Attila che
con un bel tocco d’esterno manda fuori di poco la prima occasione, e la
seconda gliela para ancora Tarzan e Zico “grande fenomeno: ti ho guardato di
nuovo ma non l’hai buttata dentro”. Poi è il Ferra a dare un gran pallone a
Attila che però tira una scarpata fuori. Il Ferra gli fa “ti ho dato un
pallone che c’era scritto sopra “spingimi”, e niente, stasera sei stato a
tratti irritante” ”ma come? L’altra volta ti sei incazzato con Zapa perché
ti ha detto che sei stato troppo avanti e adesso mi dici a me che sono stato
irritante” ”a tratti ho detto, non sempre, a tratti sei stato irritante”. E
siamo al momento clou della serata. Zapa riceve palla sulla destra la passa
al Barre che, dal limite dell’area, fa partire un tiro forte e preciso,
palla che va a colpire il palo per poi insaccarsi per un gol spettacolare e
meritato per Baresi che, fino a quel momento aveva dato il bianco al campo
e, con questo gol, ci dà la seconda mano 6-5. Zapa è contentissimo “la ditta
del gol padre e figlio, funziona benissimo”. Ma si intristisce subito perché
lo Zar va a segnare il suo quarto gol e ad annullare di nuovo il recupero
del Joker 7-5. Ludi riporta subito i suoi in partita con un gran bel gol per
il 7-6 che lo porta a scrivere il suo nome nella classifica marcatori del
venerdì. Zico fa “dai, mettiamoci un po’ a giocare. Ce la facciamo a fare
due passaggi consecutivi?”. Il primo lo fa il Ferra a lui, poi Zico vede
libero Attila e gliela passa, Attila tira sul primo palo, legno e pallone
che si infila nell’angolo opposto 8-6 e Zico, che non ha visto un cazzo che
fa “hai segnato” e Attila “si, ho segnato” e Baresi “con che arroganza anche
lo dici” “ma no, volevo dire a Zico che diceva “hai segnato?” come a dire
“hai segnato o hai sbagliato anche questa?” che si, avevo segnato”. Attila
ci prova anche da fuori e tira una fucilata che Tarzan devia e fa “mi tirano
anche ste cannonate perché sanno che non sono portiere” e Attila “veramente
ti tiro queste cannonate perché ormai sei portiere, visto che sono più le
partite che giochi in porta che quelle in avanti e poi ti tiro queste
cannonate perché le altre me le hai prese tutte e allora ci ho provato
così”. E siamo al momento “biblico” quello che da molti viene vista come la
settima piaga prima dell’apocalisse. Zapa porta palla sulla fascia destra,
Baresi si aggira furtivo in area di rigore, Zapa gli passa il pallone e,
come un lampo, perché nella vita è un lampo prenderla nel culo, si
materializza Baresi che aggancia il pallone, passa davanti al Ferra e spara
in rete il gol dell’8-7 e della sua doppietta personale. In un solo colpo il
Barre, che ci aveva messo sette mesi per fare il suo primo gol stagionale,
fa doppietta, cancella il rischio di battere il suo record negativo di
marcature in una stagione, risalente al 1997 dove aveva segnato solo 3 gol,
e riapre la partita. Poi va dal custode a consegnare la fattura per la
ritinteggiatura degli spogliatoi. Lo Zar rischia l’angina pectoris e si
accovaccia a centrocampo per riprendere fiato e rischia l’infarto quando,
poco dopo, Zapa pareggia la partita 8-8 e riaccorcia a meno tre. Per provare
a riprenderlo lo Zar vince il Prates, Manuel va a recuperare il pallone e
quando rientra Baresi non se ne accorge e si guarda intorno stranito. Zapa
fa “il Barre ha dato tutto e adesso non sa neanche dove si trova” e lo Zar
“sembra uno di quegli anziani che si perdono nei boschi quando vanno a
funghi” e ne approfitta per fare doppietta, portando il risultato sul 10-8
e, probabilmente, chiudendo il discorso capocannoniere con il +5 su Zapa.
Manuel si lancia in avanti e va al tiro, deviazione del Ferra e gol del
10-9. Con Casci che fa “dai il gol a Manuel così fai contente due persone.
Lui che ha fatto il suo primo gol stagionale e me che non mi marchi
l’autorete” e Attila “a parte che metto solo il numero degli autoreti non il
nome di chi l’ha fatto. Comunque se il tiro era indirizzato verso la porta,
dò sempre il gol a chi ha tirato, quindi avrei dato comunque il gol a
Manuel”. Il custode si dimentica che abbiamo iniziato alle nove e continua a
far giocare, Zico chiude definitivamente la partita con il gol del
dell’11-9.Poi il custode si alza e fa “ultima azione”. Lancio per Attila che
si invola con il Ferra che gli grida “dai, rifatti!!” Attila vede arrivare
Manuel, lo salta rientrando e con un bel tocco di esterno infila Tarzan in
uscita e, continuando a correre, esce anche dal campo perché la partita è
finita 12-9.
