PAGELLE
IGNORANTI
FINISCE 7-6 PER CINGHIOLTERRA
CINGHIOLTERRA
BARESI PURTIER:
8
Para
di tutto e di più, in particolare allo Zar che segna un solo gol. La parata
che gli fa sul tiro da zero metri, popolerà i suoi incubi per anni...
ZICO ZANASI:
7
Gioca
un’ottima fase difensiva. In avanti trova qualche difficoltà perché lo
marcano in tre, allora risolve le cose a forza di colpi di tacco: assist e
due gol.
MATTEO CINGHIO:
7,5
Infortunato
a una caviglia, gonfia come uno zampone di capodanno, non si tira indietro e
corre, stoicamente, resistendo al dolore zoppicando.
DANI:
7,5
Il
migliore in campo. Grandi azioni in avanti dove “spacca in due” la difesa
avversaria segnando due gol e seminando il panico. Gioca anche dietro
recuperando palloni.
ATTILA
PRESIDE:
7+
Gioca
da terminale offensivo e, come direbbe il Miche, la butta dentro. Tre volte.
Passa anche dei bei palloni, grande intesa con Zico, torna poco.
USD
CASCIA
GRUVI
MANGIAFUOCO:7
Non
c’è Tacchi e allora ci pensa Attila a tirargli la classica pallonata nello
sterno. Para in maniera sicura
dando tranquillità al reparto difensivo.
GIO’
CASCI:
6/7
Riesce,
anche questa settimana, a segnare un gol. E sono quattro in due partite. Con
Manuel ultimo uomo, può svariare tra difesa e attacco con buoni risultati.
LO ZAR
GAGGERO:
6/7
Trova
in Baresi un ostacolo insuperabile. Ci prova in tutti i modi, sparando anche
delle cannonate senza alcun riguardo. Ma riesce a fare solo un gol.
MANUEL
A.:
6,5
Gioca
da ultimo uomo e salva un bel po’ di occasioni pericolose. Matte, che gioca
nell’altra squadra, gli rompe i coglioni su come deve giocare, ma lui lo sa.
ZAPA
GIROUD:
7+
Prima
fa una partita di sacrifico correndo avanti e indietro e trovando Baresi a
negargli il gol. Poi, come al solito, negli ultimi dieci minuti si scatena e
ne fa tre.
”dovevo telefonare a una pizzeria per prenotare per sabato, dovevo
chiederti il permesso per telefonare e interrompere le riprese?” “no, ma mi
spiace che non hai ripreso i miei gol” e Baresi “visto? Sei come il Miche,
Zapa. L’importante è che lo Zar abbia ripreso il mio di gol. Perché segno
una volta ogni morte di Papa e visto che per una grandissima botta di culo,
non solo ho proprio segnato stasera che c’erano le riprese, ma ho fatto
anche un grandissimo gol in pallonetto! l’importante è che abbia ripreso il
mio. L’hai ripreso, vero Zar?” ”mah... in teoria si” ”come in teoria? Dammi
qua il telefonino”. Baresi va a vedere il video su Facebook e vede che lo
Zar non ha ripreso un cazzo e gli fa “Ma porca puttana. Hai ripreso solo il
passaggio, il mio tiro non l’hai ripreso? Ma cazzo! perché quando fai le
riprese non guardi quello che riprendi invece di seguire la partita con la
testa e non guardare cosa stai riprendendo?” ”senti Barre, io stanotte ho
avuto una bella colica renale, infatti, non so se l’hai notato, ma non ho
giocato. Potevo starmene bello tranquillo a casa a guardarmi un film porno e
invece sono venuto e ho fatto anche le riprese, direi anche che ho fatto fin
troppo” ”ah, hai avuto una colica renale? Pensa se ti svegliavi con la
cravatta:mMa se avevi così male, allora potevi non fare le riprese che mi
hai illuso di aver ripreso il mio gran gol e invece niente” ”e invece ho
fatto le riprese come potevo, si vede che esulti e quel mentecatto di Attila
che ti fa i complimenti, si capisce che hai fatto un gran gol, anche se non
si vede. Dai, non rompermi i coglioni. E poi vieni un attimo nell’altro
spogliatoio perché proprio perché non mi venga male, mi devi fare la
puntura” ”e perché non te la fai fare da Attila?” ”perché è un ritardato
mentale e gli trema la mano e va a finire che mi rompe l’ago nel culo” e
Attila “si! Si! ti rompo proprio il culo, altro che ago, coglione”. Baresi e
lo Zar vanno nell’altro spogliatoio e, dopo che il Vecchio gli ha fatto la
puntura, esce lo Zar mentre si sta tirando su i pantaloni e incrocia quello
della ‘ndrangheta al quale Attila aveva rotto il pattino a rotelle alla
figlia. Stava uscendo dal campo da tennis dove aveva appena vinto la
semifinale del torneo over 35 dei 4.6. Vede lo Zar con i pantaloni da
abbottonare e quando esce Baresi, dietro di lui gli fa “bene, vi siete
divertiti...Ma non potevate andare a casa a darvelo nel culo?” e lo Zar “no,
guardi, non ce lo siamo dati nel culo, ho avuto una colica renale e mi ha
fatto una puntura per il dolore” ”e spero che non ti abbia fatto troppo
male, ciccino”. Nel frattempo passa il Tacchi che va di corsa nello
spogliatoio per scappare a casa. Attila gli chiede “come va il ginocchio?
Venerdì vieni?” ”mi fa ancora un po’ male, ma per venerdì dovrei farcela”.
Intanto Matte fa “ragazzi, come siete nervosi stasera. Cos’è tutto sto
casino?” e Attila “te Cinghio, fatti i cazzi tuoi che non sei neanche tra i
fissi” ”ah, non sono tra i fissi? Neanche se faccio questo?”. Prende la
rincorsa e quando è a pochi metri dalla porta dello spogliatoio fa un salto
e, a piedi uniti in avanti, va a sfondarla come Charles Bronson nella scena
iniziale de “Il Giustiziere della notte”. La porta si scardina dalle mappe e
cade di taglio in faccia al Tacchi che aveva appena finito di fare la
doccia. Attila gli fa “Tacchi, tutto bene?” “stavo decisamente meglio prima
e per venerdì, ho cambiato idea: credo che non ce la faccia a venire” e
sviene di faccia sulla panchina dello spogliatoio. Attila guarda Matte e gli
fa “bella l’entrata alla Charles Bronson, Cinghio, in salto a piedi uniti,
molto simile a quelle che fai in campo” ”quindi sono tra i fissi?” ”no, te
l’ho già detto. Ne parleremo a settembre di questa cosa. Per ora l’unica
cosa che ti sei aggiudicato con questa entrata, è un posto per venerdì
prossimo. Andiamo a mangiare la pizza?” “si, volentieri”. Baresi vince i
ravioli se li mette nel borsone e lo butta nel bagagliaio della macchina di
Tarzan insieme a quello di Attila e partono per andare da Raffa. Quando
arrivano, Peste cerca il posto per parcheggiare, fa il lungone davanti alla
pizzeria a 110 km all’ora e quando vede uno che attraversa la strada
accelera per andare a frenargli a pochi centimetri facendolo cagare addosso.
Baresi gli fa “ma sbaglio o hai accelerato quando hai visto che attraversava
la strada?” “e certo era fuori dalle strisce!! Se sei sulle strisce io mi
fermo ma se attraversi fuori dalle strisce, e ti bulli anche come se fossi
il padrone della strada, il minimo che posso fare è farti prendere uno
spavento”. Si entra da Raffa e c’è lo Zar che sta discutendo con un
cameriere “ha prenotato il mio amico, per 6 a nome Bongioanni, è impossibile
che non ci sia la prenotazione!!” ”guardi, non ci risulta nessuna
prenotazione a nome Bongioanni”. Arriva Attila e fa “ma che cazzo sta
succedendo?” e lo Zar “niente, questo dice che non c’è nessuna prenotazione
a nome Bongioanni” e Attila “e ha ragione, infatti ho prenotato come
Pantani” ”e, a parte che sei un coglione, perché hai prenotato a nome
Pantani?” “primo perché sono cazzi miei, secondo perché Pantani è un nome
che fa sempre un certo effetto, e Bongioanni non lo capiscono mai alla prima
e poi devo fargli lo spelling, e terzo….”, sta passando Matteo che fa “...e
terzooooooo questo!!” e truuuuun cerca di dare una testata in faccia al
cameriere credendo che non essendo uno del gruppo non conosca la “mossa
Toquino” ma il cameriere è un
amico di Gruvi che segue la nostra pagina su Facebook e ha l’abbonamento
Gold al giornalino dal 2001 e li ha letti tutti, anche quelli in formato
cartaceo, che gli ha fatto una fotocopia Gruvi, fin dal 1997. Così ci mette
il tegame della focaccia col formaggio che stava riportando in cucina e
Matteo si sfascia tutti i denti davanti sullo spigolo in rame del tegame. Va
a sedersi al tavolo, Tarzan lo vede e gli fa “per te, omogeneizzati
stasera?!!”. Ma Cinghio, anche senza denti, si prende una pizza con
mozzarella di bufala affumicata, funghi, cipolla rossa, pancetta coppata,
lardo di colonnata, peperoni, wurstel, porchetta e panna tartufata. Attila
gli fa “ti sei dimenticato i topi morti!!” ”si, ma quelli ce li metto solo
se la mangio a pranzo, perché di sera sono un po’ pesanti. Tu invece come la
prendi, Preside?” ”prendo la pizza del mese. Con il pastrami” e Matteo
“cos’è il pastrami?”. Scende il gelo, Lo Zar guarda Attila che allarga le
braccia sconsolato, come a dire “e io che ci posso fare?”, e lo Zar fa
“scusate, vado un attimo in bagno”. Attila, allora, guarda Baresi che sta
dando testate sul tavolo, mentre Tarzan, che era in maniche corte, si mette
appositamente una camicia, per potersi tirare su le maniche. Matteo, che non
ha ancora capito, fa “ma che succede? Ho detto qualcosa di male?” e Baresi
“ma dei giornalini storici hai letto solamente la parte delle entrate e
della “mossa Toquino”? Non hai letto niente della famosissima “erudizione di
Tarzan?” “no, non ci devo essere
ancora arrivato” ”e mi dispiace per te! L’erudizione di Tarzan viene fatta
appunto da Tarzan, quando qualcuno del gruppo fa una domanda esplicita. Come
hai fatto tu, in questo caso, chiedendo che cos’è il pastrami” ”ah, e mi
risponde alla domanda? E dove sta il problema? Volevo sapere che cos’è il
pastrami” ”si, ma Tarzan nell’erudizione, visto che tende un po’ ad essere
pignolo, non si limita rispondere alla tua domanda, ma va a raccontare tutta
la storia e gli aneddoti che riguardano l’argomento del quale è protagonista
la domanda che hai fatto e di solito dura da 45 minuti a un’ora e mezza.
Anche se il record all’aperto lo detiene da quando nel 2004 alla cena di
fine anno da “Altrimenti” a Mele, Poli che aveva bevuto e fumato per tutta
la sera e si era dimenticato di questa tradizione regolamentare del gruppo e
aveva chiesto “che cos’è la cheescake” e Tarzan aveva iniziato l’erudizione
alle 21 e 01, partendo dall’invenzione del formaggio e di tutti i tipi di
formaggio esistenti al mondo per finirla alle 2 e 59 di notte spiegando che
cos’era, appunto, la cheescake stabilendo il nuovo record outdoor di 5 ore
58 minuti e 24 secondi” e Matteo “e va beh, ma mica io sto a sentirlo” e il
Barre “ed è proprio qui il problema. Da regolamento del venerdì, come quando
uno viene sdraiato lungo che nessuno deve dargli una mano se no è
squalificato, nel caso dell’erudizione chi ha fatto la domanda è obbligato a
stare ad ascoltare TUTTA l’erudizione, senza addormentarsi, fare espressioni
di noia o di scazzo e fingendosi anche interessati” ”e va beh, ma intanto io
non sono nei fissi e quindi me la sfango” e Attila “eh no Matte. Spiaze! ma
se vuoi entrare tra i fissi, devi partecipare a tutte le tradizioni del
gruppo, quindi ora stai a sentire quello che ha da dire Peste”. Tarzan, che
aspettava questo momento da mesi, inizia “Il pastrami è una popolare
specialità gastronomica della cucina rumena di solito a base di manzo, ma
anche di maiale o di montone, nel dodicesimo secolo…”. Poco dopo arriva la
cameriera che fa “mi spiace ma la pizza del mese non possiamo fargliela
perché abbiamo finito il pastrami”. Attila si incazza e fa “ma porca
puttana, allora metteteci la carne salada”. Matteo fa “che cos’è la carne
salada?”. Baresi lo prende per il collo e gli fa “ma allora non hai capito
un cazzo, Cinghio?!! Hai fatto un’altra domanda!!” ”ma pensavo che non
essendoci il pastrami, l’erudizione venisse annullata” e Attila “beh, in
effetti queste sono “pieghe” del regolamento che non sono spiegate proprio
bene. In effetti, non essendoci il prodotto che ha causato la domanda, si
potrebbe annullare” e lo Zar “eh no. Io nel 2018 dal “Gufo”, mentre si
parlava di “Snow Crash”, il libro di fantascienza cyberpunk di Neal
Stephenson, dove parlava di “Metaverso” e avevo chiesto che cos’era e non
esisteva ancora perché è stato inventato nel 2021, mi son dovuto succhiare
comunque un’erudizione di 2 ore e 18 minuti dove Tarzan ha fatto tutte le
supposizioni su quando sarebbe stato inventato e cosa potrebbe essere stato
realmente, e quindi adesso, anche se il pastrami non c’è, Matteo sta qui a
sentirsi l’erudizione” e Attila “ma no, perché se no dobbiamo stare a
sentirlo anche noi e invece, già che c’è Matteo, gli raccontiamo un po’ le
cose che sono successe negli anni al venerdì e anche quando andavamo a
scuola” e Baresi “ah, quindi ci si deve comunque rompere i coglioni” ”ma
perché Barre? Non sono divertenti i racconti dei tempi andati?” ”si, ma noi
li abbiamo già sentiti migliaia di volte” ”ma Matteo no, e per sentire
un’erudizione sul pastrami, anche per noi, sarà più divertente parlare di
queste cose?!! Ad esempio quando Porcù ti ha sdraiato lungo mandandoti di
faccia sul muretto del club del surf e sei dovuto andare al pronto soccorso
a farti mettere i punti all’occhio” ”beh, io quella volta non mi sono
divertito molto. Mi son divertito di più quando lo Zar è andato al contrasto
con il Mastro e, senza che neanche venisse toccato, lo Zar si è rotto il
perone” e lo Zar “ah ah ah, che ridere. Io invece mi sono divertito di più
quando Attila si era rotto la costola e non aveva giocato ma era venuto a
vedere la partita e mentre marcava sul taccuino un gol che aveva segnato
Toquino, il Pizza, che era incazzato perché la sua squadra aveva preso gol,
ha tirato una cannonata per buttare via il pallone e ha preso in faccia
Attila” e Attila “bello vero? Proprio un coglione il Pizza. Ma Zar, perché
non parliamo invece del fatto che te, dopo l’ultima partita della stagione,
l’ultimo venerdì di giugno, anche se noi poi ci vediamo per andare a
mangiare la pizza o a fare qualcos’altro, te non vieni perché da luglio a
settembre non puoi venire più?!!” e Tarzan “e si, perché è “sotto”” e fa il
gesto col dito per simulare che è “sotto”. Lo Zar si incazza “ecco. Basta
con sta cazzata. Ora Tarzan comincia a ripeterlo in loop per tutta la sera”
e Attila “e quindi? Ti dà fastidio?!” ”si, mi dà veramente fastidio?” ”ti dà
fastidio perché è la realtà, la realtaaaahhhhh!!” “ma che realtà? Non è
vero, l’estate scorsa sono venuto a mangiare la pizza e a giocare a padbol”
e Attila “ma qua, c’è mica sporco, Tarzan?” e fa per levare una macchia
d’olio dalla tovaglia con il dito, simulando con il dito il gesto del
“sotto” che aveva fatto Tarzan prima e lo Zar “ma andatevene vaffanculo,
vuoi vedere che quest’estate vengo?” e Tarzan “vedremo”. Arrivano le pizze e
Attila fa “allora Matte, ce la faresti a mangiare cinque pizze come questa?”
”mah, non saprei, penso che ci potrei provare” ”grande, allora l’ultimo
venerdì di giugno te, Casci e Gruvi, fate la sfida a chi mangia più pizze, e
magari facciamo anche il torneo” ”e quand’è l’ultimo venerdì, così mi
alleno?” e Attila “aspetta che guardo”. Guarda sul calendario del cellulare
e fa “allora, l’ultimo venerdì di giugno sarebbe il 24, ma siccome è festa,
e non so se giocheremo, facciamo il primo luglio” e lo Zar “non ci sono!” e
Attila “visto? non dico altro, Zar”. Si torna a casa e Tarzan lascia Baresi
davanti alla chiesa di Piazza Baracca e porta a casa Attila. Quando arrivano
a Pegli, suona il telefono di Tarzan ed è Baresi che fa “scusa, mi sono
sbagliato e ho preso la tua borsa. Siccome ci sono i ravioli dentro, quando
torni indietro puoi passare da me a ridarmela?” e Tarzan “cazzo, ma i nostri
borsoni sono anche diversi. Come cazzo hai fatto a prendere la mia?”.
Arrivano a casa di Attila, che scende dalla macchina, va a prendere la sua
borsa nel bagagliaio e vede che non c’è e fa “Baresi si è preso la mia di
borsa, non la tua” e Tarzan “ah, ecco. Mi sembrava strano le vostre borse
sono uguali” ”si, ma c’è scritto il nome sopra e la sua ha anche il ciuccio
a forma di tette!!”. Attila chiama Baresi che risponde “e tu che cazzo vuoi.
Cosa centri?” “guarda il nome sulla borsa, imbecille. Hai preso la mia,
imbecille!!” “e va beh, te la porto venerdì” “ma cosa mi porti venerdì?!!
Che c’ho tutta la roba sporca” ”ma si, faccio una lavatrice e via”
“ma c’ho le mutande sporche” ”e va beh, dopo che ho fatto la puntura allo
Zar, cosa vuoi che siano un paio di mutande sporche. Al massimo le brucio”
”va bene Barre, ma ricordatela di portarmela se no non posso giocare e resti
un imbecille”. Butta giù la comunicazione e fa “Tarzan vai pure a casa
perché la mia borsa me la porta venerdì. Non ha fa fatto il “cappellone” in
campo allora ha dovuto farlo fuori”. Al venerdì non c’è il Tacchi e neanche
Tarzan, così in porta ci va Baresi e al posto di Tacchi viene Manuel. Il
fratello di Matteo, che ha esordito la settimana scorsa. Tarzan non solo ha
detto che non sarebbe venuto con pochissimo anticipo, incasinando così
Attila, che ha faticato a trovare il sostituto perché avendoglielo detto a
marzo, ha avuto poco tempo per organizzarsi. Ma si è dimenticato di dargli
il timer con il quale, nelle ultime partite, si assegnavano le troffie,
allora Attila ha dovuto inventarsi uno dei suoi metodi per assegnarle e,
prima dell’inizio della partita l’ha spiegato “allora stasera le troffie
verranno sorteggiate tra chi non segna, compresi i portieri, chi fa il primo
gol e chi fa l’ultimo gol della partita”. Casci, avendo preso fiducia dalla
tripletta della settimana scorsa, prova a candidarsi subito per il
sorteggio, segnando il primo gol della partita, ma prima Baresi gli blocca
un tiro destinato all’angolino basso, poi tira una scarpata fuori da
posizione defilata. Non c’è Tacchi e Gruvi si sente un po’ spaesato senza i
suoi “scaldabagni” che gli arrivano da tutte le parti. Allora ci prova
Attila a farlo sentire un po’ meno solo, stop e betoniera in pieno sterno a
Gruvi che ringrazia per il pensiero. Il primo gol è di Dani, che però,
scappando subito a fine partita, non parteciperà al sorteggio delle
troffie. Così lo slot del primo gol per il sorteggio, rimane libero per chi
segna il secondo. E lo fa il Ferra che va a segnare l’1-1 e il suo quarto
gol in due partite, media di 2 gol a partita per Casci che col caldo ha
migliorato decisamente la sua vena realizzativa. Lo Zar e Zapa gli dicono
“bravo, hai segnato, partecipi al sorteggio per le troffie ma adesso torna
in difesa”. Ma in difesa c’è già
Manuel che da ultimo uomo salva diverse occasioni spazzando via il pallone e
rischiando anche di ammazzarsi quando ci sale sopra riuscendo comunque a
recuperare e darla indietro a Gruvi. Matteo che sta correndo come Kevin
Spacey quando ha interpretato Kaiser Sooza ne “I soliti sospetti”,
zoppicando vistosamente, ma correndo molto di più di Zico e Attila, ha però
il difetto di non farsi i cazzi suoi e così dice a Manuel “bravo hai difeso
bene, ora però vieni anche in avanti”. Lo Zar tira fuori la sua classica
arroganza e gli fa “ma te fatti i cazzi tuoi che sei nell’altra squadra”
poi, si vede che non si è sfogato abbastanza, e va a dare una scarpata a
Dani che gli stava andando via in velocità e non gli chiede neanche scusa.
Allora Dani lo ripunta e lo umilia saltandolo come un bambino dell’asilo,
assist per Attila che la gira di prima in porta 2-1, e lo Zar muto!! Prova
subito a rifarsi andando a segnare il gol del pari, ma trova in Baresi un
muro, che gli respinge tre conclusioni che sembravano destinate al gol.
Allora, vedendo che non ci riesce con le “buone” mette da parte il
“riguardo”, entra in area e spara una cannonata da rovesciare la porta ma il
Barre gli prende anche quella. Il Russo comincia a sbarellare e quando vede
Zapa arrivare a meno 6 in classifica cannonieri, quando segna il gol del
2-2, cerca a tutti i modi di ristabilire le distanze. Sembra tutto fatto,
quando Attila, che lo stava marcando, se lo perde in maniera clamorosa, lo
Zar resta così solo a meno di un metro dalla porta vuota con Baresi che
copre il primo palo da un possibile tiro di Zapa che invece la mette in
mezzo proprio per lo Zar che tira a botta sicura, ma dal nulla, come quella
volta che Tarzan ha fatto la parata alla “Eddie Guerriero”, si materializza
il Barre che va a levargliela dalla porta. Lo Zar non crede ai suoi occhi e
fa a Attila “ma è incredibile, hai visto cosa mi ha preso?” e Attila “ho
visto si. Baresi è così! quando è in porta fa delle parate assurde. In
particolare si focalizza su un avversario e gli para tutto, e stasera ha
scelto te, Zar”. Zar che rimane traumatizzato per una decina di minuti e
quella parata se la sognerà anche di notte. Matteo porta avanti la palla con
la gamba maffa, se l’allunga diventando così un assist per Attila che segna
il 3-2, e Matte “grandeeee Preside!!”. Poi Dani fa il primo “break”
dell’incontro segnando il 4-2. Zico ci prova di tacco, ma Gruvi lo aspetta e
la blocca. Allora Zico, poco dopo, marcato da due avversari, ci prova di
nuovo di tacco ma per passarla a Attila che non se l’aspetta e non ci
arriva. Così Zico, l’azione dopo, fa tutto da solo, salta due avversari e la
deposita in porta 5-2. Si entra negli ultimi dieci minuti di partita e, come
succede spesso, si scatena Zapa che va a segnare il gol del 5-3. Attila fa
“stiamo attenti che è come Cesarini, negli ultimi minuti dà tutto quello che
gli rimane e fa due o tre gol” e per tutelarsi, proprio Attila va a segnare
il gol del 6-3. Ma Zapa con la fatica che per gli altri inizia a farsi
sentire diventa incontenibile, fa il 6-4 e va a prendere il pallone dalla
porta per non perdere tempo. Zico fa 7-4. Ma prima ancora Zapa e poi lo Zar,
che riesce, finalmente, a spezzare la maledizione del Barre, portano il
risultato sul 7-6. I Fluo iniziano a perdere tempo, Attila dice a Baresi
“Barre, mi sembra che hai un crampo” e Baresi finge di zoppicare e si tiene
la gamba. Poi su un calcio d’angolo a favore, Attila prende la palla e perde
altro tempo ritardando la battuta. I Viola hanno un’occasione ma ancora
Baresi mette il sigillo alla porta e alla sua grandissima prestazione,
bloccando a terra come un portiere vero. Il Ferra torna in difesa e fa a
Attila “io so scherzare e sto allo scherzo, ma finché si scherza...poi
m’incazzo. Mi ha detto che abbiamo perso perché sono stato venti minuti
davanti”. Ce l’aveva con Zapa che, finita la partita 7-6 per i Viola, va
nello spogliatoio incazzato “ce l’ha con me. Ma io scherzavo, quando mi
dicono a me Pancrazio e tutte quelle cose lì mica me la prendo”. Un po’ di
tensione ma poi si chiarisce tutto.
