La gazzetta del venerdi

venerdì 12 novembre 2021

MICHE “ TOC - TOC ”. . . . . E SI POLVERIZZA IL CROCIATO

Venerdì scorso, dopo che Tarzan gli ha evitato che un ombrellone gli finisse sulla testa, Attila è tornato a casa in macchina con Zico. Prima di salire Zico ha detto allo Zar “scusa, già non hai fatto nemmeno un gol stasera, e sono già tre partite che non segni, ora hai piazzato lo scooter proprio dietro la mia macchina. Hai finito di far cazzate, per stasera, o vogliamo continuare? Puoi spostarlo, gentilmente, che non riesco a uscire?” Ma lo Zar, ormai è incattivito ma invece di rispondergli come fa col Miche, visto che Zico lo ha aiutato a configurargli il nuovo cellulare di sua moglie, lo Zar si limita a non rispondergli e continua a mettersi i pantaloni da moto, la giacca tipo Iannone nel Moto Gp di Catalunya, i guanti e la copertina per non prendere freddo alle gambe. Zico fa “guarda te se questo stronzo sposta lo scooter!!”, fa retromarcia, dà una tronata contro la moto dello Zar e gliela butta in terra, proprio mentre il Russo aveva alzato la gamba come faceva Clint Eastwood ne “Il cavaliere senza nome” per salire a cavallo. Non si accorge che lo scooter è finito in terra e così finisce lungo anche lui. Zico appena lo vede in terra, mette la prima e, sgommando, gli passa sopra. Allo Zar è andata bene che era tutto vestito da moto e che la tuta di Iannone, con la gobba dietro la schiena per “tagliare” l’aria, che l’ha protetto, e da terra gli grida “sei un sacco di merda Zico, venerdì vedrai come finisce” e Zico “ma smettila, me l’hai già fatto vedere con quella carcagnata che mi hai dato durante la partita; al limite, adesso, siamo pari”. Arrivano davanti casa di Attila e Zico gli dice “cazzo, stasera hai rischiato. Pensa se l’ombrellone ti prendeva in testa. Come minimo avresti avuto una frattura cranica o ti avrebbe scheggiato il teschio. Se ti prendeva anche di striscio poteva crearti degli scompensi tipo una dipoplia come a Marquez, o un’esotropia da deficit di divergenza. Poi a momenti ti mette sotto anche una macchina. Il bello è che non te ne sei neanche accorto: ti sei girato e non hai neanche capito il rischio che avevi appena corso. Sei come Rezzonico di Aldo, Giovanni e Giacomo: vai in giro e rischi la vita senza neanche accorgertene, ci vorrebbe uno come Huber, il poliziotto Svizzero che lo salva sempre!” “ma dai. non è che rischio la vita ogni momento”. Apre la portiera della Civic di Zico, scende, poi risale, lascia la portiera aperta e fa “allora domenica niente padel?”. In quel momento passa, come una palla di fuoco, il 189 barrato delle 23 e 48 e porta via la portiera dell’auto di Zico, roba che se Attila non fosse risalito in macchina si sarebbe svegliato con la cravatta. Attila, che non si accorge neanche stavolta di niente, scende e fa “va bene, facciamo domenica prossima” poi fa per chiudere la portiera, non la trova e dice “hai cambiato modello? Non ci sono le portiere” e Zico “ma non ti sei accorto di quel bastardo che guidava il 189 e che avrà avuto appuntamento con qualche puttana, è passato come Lewis Hamilton e mi ha portato via la portiera, rischiando anche di ammazzarti?” e Attila “ma dai, non dire stronzate!”. Va verso casa, quando arriva dal portone non trova le chiavi, si ferma per vedere dove le ha messe proprio quando un meridionale, dal decimo piano, credendo che sia capodanno, butta giù dal poggiolo un televisore 52 pollici, a tubo catodico, perché con il cambio delle frequenze dei programmi tv, non vede più un cazzo. Manca Attila di neanche mezzo  metro, che se avesse trovato le chiavi alla prima, altro che frequenze che avrebbe preso. Non si accorge neanche di questo e fa “ah, le avevo messe nelle tasca interna”, cammina sopra ai resti della tv del meridionale e apre il portone. Zico che ha assistito alla scena, allarga le braccia sconsolato, mette in moto e torna a casa anche lui. L’indomani, dopo che il 24 ottobre il nostro gruppo è diventato una polisportiva, come avrete potuto leggere nel giornalino della settimana scorsa, Poli e Fabione partecipano al primo torneo di padel. Attila dice allo Zar “andiamo a vederli giocare: è un evento importante sia per loro che per noi” “no, io se mi arriva la macchina nuova vado a fare una gita” “perfetto, allora non saranno solo tre le partite che starai senza segnare…” “ma che cazzo dici? Venerdì faccio come minimo 2 gol, sia che mi marchi Zapatone o che mi marchi Peste Nera” “no, se non vieni domani a vedere il torneo,    >>> CONTINA <<<

PAGELLE IGNORANTI

FINISCE 8-3 PER UERMICHEN 05

FERRA CARRIL OESTE

GRUVI SANTORO:                7

Torna a giocare dopo una settimana non facile e para alla grande andando anche vicino al gol o a sfigurare Attila... a seconda dei punti di vista. Gran bella serata.

PESTE NERA:                  6/7

Gioca al mercoledì, al giovedì e al venerdì. Tre partite consecutive. Alla fine ha i muscoli in fiamme ma non molla e “rischia” di segnare un gran gol.

FERRA:                              7+

Fa “sentire la presenza” sia ai compagni che agli avversari. Grande senso della posizione e sapienza difensiva. Va anche a segnare un gol.

SIMO ZAPATONE:             6,5

Stavolta perde il duello con lo Zar e fa un cappellone che regala un gol al Miche. Ma porta alla sua squadra tecnica e corsa e “ruba” pure un gol al Ferra.

ROBY KRAJICEEK:         7

Nei 45 minuti che gioca fa un gol di forza dopo neanche un minuto, sfigura Zico con un’orologiata con l’Apple watch. Poi esce, non gli danno il cambio e se ne va.

UERMICHEN 05

PSYCO PIETRO:             6,5

Una mezza cappella sul gol di Krajiceek. Poi si rifà con delle belle parate in stile hockey. Prova anche a segnare e riesce ad evitare il “classico” gol dello zio.

LO ZAR GAGGERO:      7,5

Alla fine si è “rotto i coglioni” e tutta la rabbia per non aver segnato per 3 partite l’ha trasformata in grinta e ha segnato 4 gol vincendo il duello con Zapa.

ZICO ZANASI:                   7

Sta un po’ dietro e un po’ davanti e, in entrambe le fasi, se la gioca bene. Quando si rimane 4 contro 4, passa palloni a nastro e ….. COMUNQUE GRAZIE!

REZZONICO ATTILA:  6/7

Prima parte in difesa e copre bene la sua zona di campo. Seconda in avanti e fa 2 gol. Non c’è Tarzan a “salvargli la vita” e sul tiro di Gruvi se la salva da solo.

MICHE PADRINO:          7+

Fa tanto movimento ma cerca il gol spettacolare al volo, tipo Holly e Benji e li sbaglia. Poi segna di “rapina”. Si sfascia il ginocchio ma vorrebbe giocare.

 

CLASSIFICA MARCATORI
21 Gol Lo Zar
18 Gol Zico, Krajiceek
16 Gol Attila
15 Gol M;iche
9 Gol Zapatone
3 Gol Dan
2 Gol Tarzan
1 Gol Pietro, Ferra
     
     
     
     
     
     
     
     
Autoreti: 0 Gol tot: 104
CLASSIFICA PARTITE SENZA GOAL
(N.B. Portieri esclusi)
7 Baresi
6 Tarzan
3 Attila, Lo Zar
1 Zico, Ferra, Dan, Gatto
CLASS. PARTITE ALMENO 1 GOAL SEGNATO
4 Miche, Krajiceek
3 Zapatone
2 Tarzan, Zico
1 Pietro, Zar, Miche, Dan1
CLASS. PARTITE CON 2 O PIU' GOAL FATTI
6 Zico, Attila
5  Krajiceek, Lo Zar
4 Miche
2 Zapatone
1 Dan
CLASS. PARTITE PORTIERI CON 5 O MENO GOAL PRESI
6 Pietro
3 Gruvi
LO BUTTO NELL'ORBA

Per la rubrica, inventata involontariamente, da Krajiceek “Lo butto nell’Orba” dove, ogni venerdì verrà buttato “simbolicamente” qualcuno o qualcosa della serata calcistica nell’omonimo fiume…



 

 

Nell’Orba ci buttiamo i legamenti crociati del ginocchio del Miche, che fanno “toc-toc” e il Miche deve lasciare il campo.

RIEPILOGO ATTRIBUZIONE PREMI
Giornata Bottiglia Prates Piatek Ravioli 1° Palo 1° Fallo Coppa Luogo Trofie
1 Zar Miche Piatek ----------- Zico Baresi Zapatone ------------
2 Zico Zar Gruvi Poli Krajiceek Baresi Zar Krajiceek
3 Zapatone Gruvi Lo Zar Tarzan Zapatone Zico Lo Zar Miche
4 Zar Zar Miche Dan Krajiceek Dan Zico Zar
5 Pietro Zar Tarzan Zar Zico Miche Zico Pietro
6 Krajiceek Zapatone Krajiceek Krajceek Kracjieek Baresi Miche Zico
7 Zapatone Miche Miche Lo Zar Miche Tarzan Miche Zapatone
8 Miche Gatto Miche Zico Gatto Zar Peste Nera Zar
9 Psyco Zapatone Zar Gruvi Zico Tarzan Zar Psyco
10                
11                
12                
13                
14                
15                
16                
17                
18                
19                
20                
21                
22                
23                
24                
25                
26                
27                
28                
29                
30                
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36                
I Premi “Bottiglia”, ”Ravioli” e “Coppa del luogo” vengono assegnati a chi li vince come da regolamento. I premi Prates, Piatek, 1° Palo e 1° fallo, che potrebbero anche non avere vincitore perché non è detto che qualcuno prenda il palo, butti fuori il pallone, faccia 2 gol consecutivi o faccia un fallo, l’anno scorso venivano assegnati “d’ufficio”. Quest’anno il vincitore eventuale, in assenza dell’evento, verrà estratto prima della partita mediante ruota della fortuna. Se il nome è scritto in verde, vuol dire che il premio è stato vinto "sul campo"; se il nome e’ scritto in rosso, vuol dire che è stato vinto tramite estrazione in quanto nessuno lo ha conquistato "sul campo".

IL GOAL DELLA SERATA

(cliccare su immagine per ingrandire)

Santoro rinvia dal fondo e la dà a Zapa: il Miche, come un falco, gliela ruba e va a segnare il più classico dei gol di “rapina”.

L'ANGOLO DELLE STATISTICHE
PRIMO GOAL ULTIMO GOAL PREMIO "PALLA FUORI" "BOTTIGLIA" MANCATA DI UN GOAL FALLI FATTI PALI COLPITI ASSIST FATTI
4 Krajiceek 3 Zico, Attila 4  Zar 5 Krajiceek, Zico 7 Baresi 8 Miche 16 Attila
2  Attila 1 Krajiceek,  Zico, Lo Zar, Miche 2 Miche, Gruvi
2 Zar, Attila 5 Zico, Lo Zar 7  Krajiceek 9 Zico
1 Lo Zar, Zico, Miche     1 Attila, Gatto, Krajiceek, Pietro 1 Zapatone, Miche, Dan, Ferra 3 Attila 5 Zapatone, Attila 8 Zar, Miche
            2 Tarzan 4 Zico 5 Zapatone
            1 Dan, Krajiceek, Miche 3 Lo Zar 4 Krajiceek
                  1 Dan, Tarzan, Gatto 2 Baresi, Pietro, Ferra
                1 Gruvi, Dan
                                       

 

venerdì non giochi e neanche quello dopo, e chissà...magari fino a Natale” “ah, siamo arrivati ai ricatti, e cosa hai fatto per prendere questa decisione? Una “cabina di regia”?” ”no, un DPCM d’urgenza, del resto siamo in stato d’emergenza perenne e quindi decido su due piedi” “e sei proprio un sacco di merda, COMUNQUE GRAZIE per non farmi provare neanche la macchina nuova” “ma la puoi provare, mi passi a prendere e andiamo a Molassana, così fai il rodaggio anche in salita”. L’indomani mattina arriva lo Zar con la sua bella macchina da 35mila euro, scintillante e lucida, come tutte le auto nuove. Lo Zar accosta, tira giù il finestrino e dice “Attila, mi raccomando non fare il cazzone e stai attento che non vorrei che me la rovinassi che non ho fatto neanche ancora l’assicurazione”. Attila apre la portiera, sale, fa per richiuderla, ma manca la maniglia e con la mano dà un colpo alla portiera che si apre ancora di più e va a picchiare contro il muro “battezzando” l’auto nuova dello Zar, che rimane qualche minuto a fissare Attila che gli dice “eh vabbe’, che sarà mai….Intanto anche se stai a fissarmi per un’ora o mi alzi le mani, non è che la portiera si aggiusta. Quindi tanto vale andare” e lo Zar “si, ma ti ho appena detto di stare attento! Porco demonio!!“ ”eh, ma non ho sentito” “e va beh, anche se non hai sentito potevi stare attento anche se non te lo dicevo” ”ma sono stato attento, mi è scappata la mano” e lo Zar “Oh…” e truuuun, un pugno in faccia a Attila con l’anello che gli ha dato suo padre “….scusa, mi è scappata la mano. E COMUNQUE GRAZIE per avermi distrutto la macchina nuova, anche senza volerlo. Ora però se puoi evitare di tucchignare il cassetto degli spiccioli o della lattina, o di tirare giù il paraocchi per il sole, o di rumenare l’autoradio, che son cose che facevi 30 anni fa e mi davano estremamente fastidio, se ti ricordi, e te le magnussavi apposta per farmi incazzare. Ma ora hai quasi 50 anni e sarebbe l’ora che crescessi” e Attila “si, si, tranquillo. Passiamo a prendere il Miche che anche lui ha la macchina nuova, che ha comprato a rate col finanziamento, ma l’ha restituita dopo che ha parlato con Krajiceek la settimana scorsa perché si è convinto che glielo volessero buttare nel culo” e con un gesto rapido schiaccia quello che credeva fosse l’accendino da auto che usavano 30 anni fa; vedendo che non scatta, lo preme con più forza e lo sfonda, perché non era l’accendino ma la spia delle frecce di posizione. Lo Zar sbrocca male, come venerdì durante l’ha partita quando, incazzato perché non riusciva a segnare, con due carcagnate ha rischiato di mandare su una carrozzella prima Baresi e poi Zico. Cerca, con la mano destra, di prendere Attila per il collo e continuare a guidare con la sinistra. Solo che Attila si divincola, lo Zar perde il controllo dell’auto e, per poco, non fa un bel frontale con il 189 delle 8 e 19 che stava salendo da Via Salgari. Attila fa “per un pelo, potevamo rimanere offesi” e lo Zar “si, ha ragione Zico. Te sei come Rezzonico: rischi la vita appena esci di casa, ma se tucchigni ancora la macchina, ti assicuro che non c’è Tarzan che ti possa salvare”. Si arriva dal Miche e lo Zar chiede a Attila “dove abita il Miche?” “abita lì, in quella casa col giardino” “ah, a piano terra!! Chissà come adesso che non può più buttare dalla fines….” non fa in tempo a finire la frase che gli arriva, sul cofano della macchina, un sacco dell’immondizia. Dopo poco arriva, stranamente puntuale, il Miche. Lo Zar gli dice “COMUNQUE GRAZIE per aver buttato la rumenta sul cofano della mia macchina nuova. Stavo appunto dicendo quello, come farà il Miche adesso che è al piano terra e non può più buttare dalla finestra i sacchi dell rumenta, e invece li butti lo stesso?!!” e il Miche “si, ho chiesto all’amministratore se quando devo buttare via la spazzatura posso andare sul tetto e buttarla di sotto, perché cambiando casa, non volevo comunque rinunciare alle tradizioni della mia terra”. Proprio perché tiene alle tradizioni della sua terra il Miche fa “scusa Zar, ma non avendo avuto tempo di fare colazione a casa me la sono portata dietro: posso mangiare qualcosa mentre andiamo” “va bene Miche, però stai attento a non sporcare”. Il Padrino prende lo zaino e tira fuori un piatto di ’mpepata di cozze, un tegame di pasta con le sarde, due panini con la porchetta e la ’nduja, un tegame di caponata, una pastiera, una cassata Siciliana, un piatto di frutti di Martorana, una bottiglia di amaro Lucano e un rosario per pregare che non gli venga un infarto quando ha mangiato tutta quella merda. Quando arrivano a Molassana il Miche ha finito tutto ed è già al quarto “Gloria al padre” del rosario Siciliano. Anche gli altri sono arrivati e sono a vedere la partita di Poli e Fabione che stanno già giocando. Attila si avvicina a Zico e gli chiede “quanto stanno?”, Zico, che non ci ha ancora capito un cazzo del padel gli risponde “stanno vincendo Poli e Fabione 14 a 10”. In realtà sono 6-1.5-1,40-15 e servizio per Poli che, in quel momento, con una fucilata centrale seve l’ace che gli dà la vittoria. Tutto esaltato esce dal campo e fa “siete venuti a vederci!! Grandi, abbiamo vinto 6-1, 6-1”. Baresi gli va incontro, alza la mano per dargli il “cinque” e Poli fa “vieni, vieni, Barre! abbiamo vinto!!” alza la mano per dargli il “cinque”, ma quando gli è “alla portata”, truuuuunnn!!! gli dà una bella testata in faccia, in ricordo dei vecchi tempi e dell’operazione nostalgia che sta permeando i giornalini e le partite del venerdì. Baresi che, sia perché ormai si era dimenticato di questa tradizione, ma anche perché avendo giocato a padel due volte con Poli, credeva davvero che gli desse il “cinque” per festeggiare, non si aspettava di prendersi una testata in faccia, così perde l’equilibrio e, cercando di non cadere, prende velocita e va a dare una facciata nelle mappe della porta in ferro del campo da padel. Fabione esce dal campo e fa per tirarlo su ma Tarzan gli grida “no! non aiutarlo! se no è squalificato”. Attila fa a Poli “ma la squadra l’avete chiamata “Quelli del venerdì”” “per ora il nome della squadra non ce l’hanno chiesto, vado a comunicarglielo” e Attila “no, per il primo torneo chiamatevi “vincono a tavolino” poi semmai dalla prossima mettiamo “Quelli del venerdì”” “”Vincono a tavolino”? Ma che cazzo di nome è?” “dai retta a me. L’ho letto su interneta. Arrivate in finale!!” Poli va e dopo poco si sente l’annuncio “ Warriors - Vincono a tavolino” campo 5”. Fabione fa “tocca a noi, Fra, andiamo”. Dopo pochi minuti tornano indietro e Poli è più esaltato di prima “I “Warriors” non si sono presentati, siamo in semifinale”. Si va a mangiare qualcosa e, nel primo pomeriggio, c’è la semifinale. Altro annuncio dall’Altoparlante “Falcons-Vincono a tavolino” campo due”. Krajiceek fa “andiamo a vederli?!!” e Attila “aspetta, aspetta….”. Dopo pochi minuti tornano di nuovo Poli e Fabio “non si sono di nuovo presentati!! Siamo in finale! Cazzo, si vede che ci hanno visto giocare nella prima partita e si sono trovati paura” e Attila “o forse pensano di aver vinto a tavolino e non si presentano, così vincete voi!!”. Poli ci riflette un attimo, poi pensa all’annuncio e fa “cazzo, ma che genialata: hai chiamato la nostra squadra “Vincono a tavolino” così annunciano la partita tra i nostri avversari e “vincono a tavolino” e pensano di aver vinto e non si presentano e invece è il nome della nostra squadra, così vinciamo perché non si sono presentati!! Spettacolo, vinciamo anche la finale” (questa cosa che ho fatto dire a Poli, non era necessaria in quanto tutti, leggendo, avrebbero capito quello che era successo. Ma siccome so che l’illetterato, anche se non ne parla mai, legge il giornalino, ho fatto dire questo a Poli per potergli spiegare che cosa era successo! Hai capito, Miche?. Così si attende l’annuncio della finale per poi andare a festeggiare. Annuncio che arriva all’ora prestabilita dagli organizzatori “Finale: Vincono a tavolino-Col cazzo, noi non siamo stupidi” Campo centrale”. Poli ci rimane male. Arriva sul centrale, stringe la mano agli avversari e gli dice “ma avete chiamato la vostra squadra “Col cazzo, noi non siamo stupidi?”” “si, abbiamo visto la semifinale, come l’avete vinta e abbiamo cambiato nome”. Quindi se vogliono vincere il torneo, Fabione e Poli, la finale devono giocarsela. Ma il karma sportivo è pronto a colpire, per come hanno vinto i quarti e la semifinale. Infatti sul 6-3, 4-2 per Poli e Fabio e sul 30-30 e servizio degli avversari, Poli fa un numero da circo: su un pallonetto che lo scavalca, torna indietro, come dice sempre di fare a Baresi, ma non avendo tempo di girarsi, tira la pallina fortissima contro il proprio vetro, la palla schizza nell’altra parte del campo e gli avversari, che non se l’aspettavano, non riescono a prenderla. Palla break per Poli e Fabio che possono andare sul 5-2 e servire così per il match e per la vittoria nel torneo. Fabione va incontro a Poli e gli dice “grandissimo Fra’, dammi il “cinque””. Alza la mano Poli va per darglielo, perché a Fabione non c’è la tradizione di dargli una testata in faccia come a Baresi, ma ha la mano sudata, sia per la racchetta, sia per la tensione della partita. Quando gli dà il “cinque” gli scivola e va a colpire, con la base del polso, la fronte del Dodi che va giù lungo come se gli avesse sparato uno della ’ndragheta. Siccome Fabione non è più nei fissi da anni, può essere aiutato senza rischiare di essere squalificato. Così Poli chiama un timeout tecnico, e cerca di farlo riprendere. Ma il colpo è stato molto forte. Quando si riprende, Fabione crede di essere Vitas Gerulaitis alla finale degli Australian Open del 1977. Il problema è che lo crede e basta, ma non gioca come lo Statunitense, anzi, frastornato, non ne becca più una. Poli e Fabio perdono 6-3,4-6,6-0. Escono dal campo e Zico gli fa “dai, la finale al primo torneo giocato non è un brutto risultato”. Poli si mette le mani sugli occhi e inizia a piangere “ma perché gli ho dato il “cinque!!”. Al venerdì mattina dopo che Attila ha dato le formazioni, arriva nella chat del gruppo, un bel video di JBL di 4 minuti e 57 secondi dove, sulle note di “What’s up” dei “4 Non Blondes”, quella che fa “i say yeah, yeahh, yeahhhhh, yeahhhh….i say yeahhhh, what’s going on!!” scorrono le immagini di tutti i calciatori, anche delle serie minori, che sono morti di arresti cardiaci e infarti, sia in campo che fuori a causa del vaccino. Questo è il “regalo” che JBL vuole fare ad Attila che ieri, avrebbe dovuto fare la seconda dose. Attila che non l’ha fatta perché gli hanno spostato l’appuntamento. Ma anche se non ha fatto la seconda dose, il gesto di JBL non è stato di certo apprezzato e non solo da lui, ma anche dagli altri che si sono vaccinati e in particolare dallo Zar, che gli ha risposto “COMUNQUE GRAZIE per quel bellissimo video d’auguri per stasera che giochiamo”. La partita vede, per la prima volta quest’anno, Attila e il Miche giocare in squadra insieme, e il terzo capitolo della saga “Zapa-Zar”, con il Russo che prova a vincere il duello dopo che nelle prime due partite non è riuscito neanche a segnare. Il Miche è bello carico e, appena battuto dal centro, all’indietro per lo Zar che gli ripassa il pallone, tira una scarpata da centrocampo fuori di 15 metri, così, giusto per far capire come andranno le cose. Dall’altra parte la punta la fa Krajiceek, che ormai non c’è più verso di farlo stare in difesa. Ancora meno quando apre, addirittura, le marcature dopo neanche due minuti di partita. Ma sul gol c’è un’incertezza di Pietro che, in pratica aveva parato il primo tiro di Krajiceek, bloccando a terra il pallone che però gli e scappato di mano e Zuccaro se lo è ritrovato sui piedi e ha dovuto solo fare un tap-in per l’1-0. Krajiceek, giocando di punta, viene marcato da Zico. Sulla fascia lo punta ma, nel tentativo di saltarlo, Zico ferma il pallone. Krajiceek dice con un braccio, e fa “vieni qua che è rigore” e Zico “ma che rigore, mica l’ho toccata di braccio” ”ma si, lo sai anche te. Dillo che l’hai toccata, che è rigore” “no, non l’ho toccata e non è rigore” e Krajiceek “ma porca puttana: l’ha toccata di braccio! non c’è verso, non lo ammette mai”. Passano pochi minuti e ancora buridda tra Zico e Krajiceek. Zapa avanza e tira in porta, Krajiceek sbraccia all’indietro come un nuotatore quando nuota a “stile delfino” e dà un’orologiata in faccia, con l’Apple watch, a Zico che gli dice “ma che cazzo fai? Stayin’ Alive con quelle braccia?” “ma ho fatto passare il pallone!!” “ma il pallone era rasoterra, per farlo passare allarghi le gambe, non le braccia e mi dai un’orologiata!” e Attila “però Zico, te hai la fissa degli orologi. Quando vedi uno che gioca con l’orologio, sei convinto che ti prenda sempre in faccia con quello” “ma che fissa?! Guarda qui, ho anche il segno della Apple sotto l’orbita occipitale”. Lo Zar ha un’occasione per rompere, finalmente, la “maledizione” del 17, numero di gol sui quali è fermo da tre settimane, ma ce l’ha sul destro, a meno di un metro dalla porta, che anche Zanardi riuscirebbe a segnare, ma lui preferisce scomporsi in più parti il perone e, con un bel movimento innaturale della gamba, tirare una bella scarpata di sinistro che Gruvi para con una mano, stando appoggiato al palo. Ma l’occasione, visto che nelle altre partite non era riuscito neanche a tirare in porta, dà fiducia allo Zar che prima, su un bel passaggio di Attila, si porta avanti il pallone e, appena entrato in area, tira una mietitrebbia S9 della John Deere che va a sfondare l’esterno della rete alla destra di Santoro. Ma, come si dice, il gol è “maturo” e lo Zar non è come il Barre che lo fa marcire sull’albero, il Russo inizia la “vendemmia” nel modo più spettacolare, andando via sulla fascia, proprio a Zapatone che gli aveva rovinato la vita nelle ultime due partite, poi si accentra un po’ e tira una pressa termo formatrice sul secondo palo, dove Gruvi non può arrivare 1-1 e Zar che torna finalmente al gol. La cosa lo esalta alla grande: riparte in velocità a centrocampo, si butta la palla avanti ma Tarzan gli dà una carcagnata che lo fa quasi cadere. Tutti si aspettano che lo Zar sbrocchi male, come ha fatto la settimane scorsa con Miche e Dan ma, forse perché ha già segnato, forse perché sa che se chiama il fallo, all’azione dopo Tarzan gli farebbe un blocco tipo football e gli in criccherebbe le vertebre cervicali, o forse perché vuol far vedere che è un duro, non chiama fallo, ma Gruvi gli dà il pallone e il calcio di punizione. Il Miche fa “lo battooooo io il calcio di punizione, ci pensooooo io che la butto dentro!!”. Conta i passi, prende la rincorsa come Peppone quando doveva battere il rigore contro Don Camillo nella partita del venerdì di Pasqua e tira una bordatrice monospalla biesse che passa come una palla di fuoco sopra il casello autostradale di Voltri e i bigliettai la scambiano per un UFO e fanno le foto col telefonino e le mandano alla redazione di “Mistero”. Lo Zar si sblocca definitivamente e in maniera incredibile per due motivi. Il primo è che il Miche, da posizione decentrata, invece di tirare la mette, incredibilmente, in mezzo; il secondo è che lo Zar va a segnare il 2-1 di destro!! Attila, che era già sconvolto per aver visto il Miche che la passa, non se ne era neanche accorto, ma Pietro è andato da lui e gli ha detto “incredibile, ha segnato di destro!! Lo Zar ha segnato di destro!”. La cosa ha fatto capire a tutti che questa era la serata buona per provare numeri da circo. Così Zico si è spostato sulla sinistra e ha provato una specie di sombrero sul Ferra, rischiando di prenderlo in faccia, poi ha ripreso la palla e ha fatto un tiro cross che si è trasformato in una palla infida e sporca che stava andando a infilarsi, in maniera beffarda, in rete. Ma, non si sa come, non si sa da dove, è arrivato Tarzan e, come cervo che esce da foresta, l’ha salvata di BANDANA!! Va beh, allora vale tutto, alla prossima salvala con una rovesciata acrobatica come quella di Piola delle figurine Panini. Questo gran salvataggio di Peste Nera, viene vanificato e buttato, figuratamente, nell’Orba da Zapatone che, non contento di essersi fatto umiliare dallo Zar, pensa bene di scendere ancora più in basso e, quando riceve palla da Gruvi, con supponenza, un ego enorme e anche un po’ di arroganza, prova a saltare il Miche, che invece gli ruba palla e davanti a Gruvi stavolta non sbaglia 3-1 e Miche che quasi si arrampica sulle griglie per esultare. Ma la sua gioia dura davvero poco, perché su un lancio lungo, il Padrino stoppa la palla spalle alla porta, prova a girarsi ma invece rincagna il piede nell’erba sintetica del terreno di gioco, che gli rimane bloccato, il ginocchio invece gli si gira e, dopo due “toc-toc” che riecheggiano nell’aria come le campane a festa a Pasqua, gli si polverizza il crociato e il Miche finisce a terra gridando di dolore. Il Ferra va di corsa a prendere il ghiaccio, ma al campo non ne hanno, come non hanno il defibrillatore, che se a uno viene un bell’infarto per salvarlo, devono fargli la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco e non hanno neanche l’assicurazione e il Miche pensa di denunciarli. Il Ferra, allora va di corsa sul Monte Fasce e va a raschiarne un po’ dalle cime più alte dove è già nevicato e torna mezz’ora dopo, quando il Miche ormai, ha già quasi perso la gamba. Krajiceek fa “dovremo portarci il ghiaccio spray, che non abbiamo più vent’anni” e Zico “allora dovremo portarci una farmacia intera e tirare su una postazione fissa di primo soccorso territoriale visto tutte le disgrazie alle quali potremo andare incontro”. Il Miche sembra riprendersi e fa “va beh, gioco in difesa e sto fermo” e Zico “no, no, vai a casa che rischi di farti male ancora di più e non giochi più”. Saggiamente il Miche accetta il consiglio e Zico fa “dai, battiamo due rigori e poi andiamo a casa” e Attila “ma giochiamo 4 contro 4, manca un quarto d’ora” e il Ferra “dai, si! sta fuori uno a turno poi gli diamo il cambio” e Zico “va bene, inizio io a stare fuori” e Attila “veramente noi siamo già in quattro, che si è fatto male il Miche, se esci anche te siamo 3 contro 5”. Allora Krajiceek fa “esco io”. Si siede sul muretto a bordo campo e si riprende a giocare. 4 contro 4 ci sono degli spazi enormi da coprire in campo e tutto si fa più difficile, soprattutto in fase difensiva. In attacco, invece, si creano molte più occasioni. Peste Nera, questa settimana ha avuto la brillante idea di giocare sia mercoledì sera che giovedì, e quindi è alla terza partita consecutiva. Lo Zar va dalla sua parte e lui non riesce a stargli dietro e lo Zar fa 4-1 e il terzo gol personale, perché se ritorna al gol, lo vuole fare in grande. Poi Zico scende la passa a Attila che fa 5-1. E Zico “comunque grazie…”. Poi è Attila che avanza palla al piede, ma invece di passarla a Zico tira in porta, ma non la centra e Zico “comunque grazie per non avermi passato il pallone”. Poi ancora Zico che avanza, Attila segue l’azione ma sa benissimo che questa volta Zico non gliel’avrebbe passata, infatti Zico tira, Gruvi respinge e Attila riesce a metterla dentro 6-1. E Zico “comunque grazie” ”ma mica me l’hai passata, hai tirato in porta” ”si, ma comunque grazie”. Il Ferra si lancia in avanti e con un bel diagonale riesce a segnare il 6-2. Poi, dalla fascia destra, fa partire un lancio sul quale arriva Tarzan in corsa e, alzando la gamba a mezz’aria, non ci arriva per pochissimo, Zapa fa “uhhhhhh, l’avevo già visto in spaccata!!” e Zico “invece io l’avevo già visto serigrafato sulla rete di recenzione”. In tutto questo con il Ferra e Tarzan che non ce la fanno più e chiedono se non è finita la partita, tutti si son dimenticati di Krajiceek, vedendo che nessuno gli dava il cambio, si è rotto i coglioni e se ne è andato. Così devono resistere fino alla fine. Ma Tarzan, nonostante dica di essere distrutto, va vicinissimo al suo gol “classico”, quando dall’altra parte in porta c’è Psyco, ovvero, una mezza fucilata in pallonetto da fuori area, ma stavolta Pietro riesce a smanacciarla in angolo. Avanza anche Santoro, gli arriva il pallone e, da fuori area, tira una levigatrice automatica rotativa, che Attila vede partire e anche arrivare, bella dritta e precisa in faccia ma, incredibilmente, se ne accorge e ci mette le mani. Zapa fa “è rigore” e Attila “ma mi sono riparato la faccia, cosa dovevo fare? prendere la pallonata?” e Tarzan “no, ma allora è rigore” ”miiii, come sei pignolo! come mai invece non mi hai salvato la vita come venerdì?”. Il Ferra fa un’azione bellissima, e quando sta per tirare, arriva da dietro Zapa e tira lui, ”rubandogli” il gol. Il Ferra fa un pensierino ad alzargli le mani, ma poi lascia perdere 6-3. Il Custode non arriva e allora si continua, lo Zar recupera su Zapa e la butta in angolo e Zapa “bravo, ma stai calmo che ti viene un ictus”. Zico segna il 7-3 su passaggio di Attila “comunque grazie….” e lo Zar mette il sigillo alla sua partita: quarto gol personale 8-3 e vendetta su Zapa consumata. Pietro vince le troffie mentre Zico vuole, come premio la prossima settimana, i pansotti al posto de i ravioli “perché sempre le stesse cose?” e Attila “allora torta di zucca e coniglio?”...

MIGLIOR GIOCATORE DELL'ANNO

Per poter vincere il premio di "miglior giocatore dell'anno" bisogna aver disputato almeno 10 partite. Chi non le ha disputate, è in classifica ma scritto in rosso perché non può vincerla. Chi ha superato le 10 presenze, e quindi può vincere, è scritto in verde

Pres. V N P % Vitt. Tot. Voti Gol Media Gol Media Voti
Gatto 1 0 0 1 0,00 8,00 0 0,00 8,00
Zapatone 6 2 1 3 33,33 44,00 9 1,50 7,33
Attila 9 6 1 2 66,67 65,75 16 1,78 7,31
Ferra 2 1 0 1 50,00 14,25 1 0,50 7,13
Dan 2 1 0 1 50,00 14,25 2 1,00 7,13
Pietro 9 4 1 4 44,44 64,00 1 0,11 7,11
Zico 9 5 1 3 55,56 63,75 18 2,00 7,08
Lo Zar 9 6 1 2 66,67 63,50 21 2,33 7,06
Krajiceek 9 3 1 5 33,33 62,50 18 2,00 6,94
Tarzan 9 3 1 5 33,33 61,75 2 0,22 6,86
Baresi 7 1 1 5 14,29 48,00 0 0,00 6,86
Gruvi 8 3 1 4 37,50 53,25 0 0,00 6,66
Miche 9 3 1 5 33,33 58,25 15 1,67 6,47

GIOCATORE DELL'ANNO SKY
  PUNTI
LO ZAR 45
ATTILA 42
ZICO 35
TARZAN 35
KRAJICEEK 34
PIETRO 333
ZAPATONE 29
MICHE 26
GRUVI 19
BARESI 14
FERRA 11
GATTO 10
DAN 10
   
   
   
   
   
   
   
REGOLAMENTO:
A fine partita il migliore in campo prende 10 punti, il secondo 6, il terzo 5, il quarto 4, il quinto 3, il sesto 2, il settimo 1. L’ottavo, il nono e il decimo zero. I punti si sommano ogni settimana; alla fine dell’anno chi avrà più punti sarà l’uomo dell’anno SKY. Lo Zar, Zico ed Ezio, che sono troppo forti e vincerebbero sicuro, per equilibrare, in qualsiasi posizione arriveranno i loro punti saranno dimezzati. Es. Lo Zar è il migliore in campo: invece di 10 punti ne prende 5. Se due giocatori prendono lo stesso voto nella partita sarà Attila, che dà i voti, a decidere chi ha giocato un po’ meglio e arriva davanti all’altro.
CLASSIFICA
COPPA DEL MONDO
GIOCATORI SINGOLI
  PUNTI
ATTILA 21
LO ZAR 21
ZICO 18
PIETRO 17
TARZAN 16
MICHE 13
KRAJICEEK 13
GRUVI 11
ZAPATONE 811
BARESI 7
DAN 7
FERRA 3
GATTO 1
   
   
   
   
   
   
   
   
   
PRESENZE E GOALS
GLOBALI DEI GIOCATORI FISSI
PRESENZE GOALS
Attila 747 1.263
Miche 705 1.911
Baresi 668 347
Zico 639 1.103
Tarzan 575 81
Lo Zar 540 1.321
Poli 537 819
Gruvi 537 50
Zuccaro 408 380
Jbl 370 924
Ezio 131 7
Pietro 107 14
Gatto 99 74
Zapatone 54 138

LA CAMERA OBSCURA

(spazio per video, interviste, curiosità, ecc.)