che sembrava l’incredibile Hulk” e il Miche “ma che risposta è? Scommetto che se lo chiedo allo Zar non mi dà una risposta del genere…….Antonio, hai la maglia gialla da dare a Dan” e lo Zar “no, Miche, non rompetemi i coglioni”. Il Caccaro, che non si ricorda che ci si dà del “voi” fa “ma con chi ce l’hai, Antonio?” “ce l’ho con voi, brutta testa di cazzo”. Il Miche si sofferma a pensare, perché continua a non capire e per i primi cinque minuti non tocca palla. Poi quando Dan, con una cannonata da fuori, lo prende in pieno nei reni, costringendolo in dialisi per i prossimi cinque anni, si risveglia fa “ahhhhh, voi….adesso ho capito” e comincia a tirare scarpate per arpionare i palloni e provare a far gol. Ma a sbloccare la partita, come già accaduto due volte nelle precedenti tre partite, è Krajiceek che fa anche un bel gol, ma non esulta perché il suo ego ha preso dimensioni così enormi, che gli sembra una cosa del tutto normale far gol e anche belli 1-0. Il Conte si vede che è tornato perché si invola sulle fasce come faceva tempo fa, quando sale lui è Attila a stare dietro a marcarsi il Miche, che invece non si muove da davanti la porta avversaria. Attila che, dopo la partita della settimana scorsa fatta di 4 assist, ci ha preso gusto e ne fa subito un altro ancora per lo Zar, che fa 2-0. I Viola giocano veramente alla grande, con azioni da “scuola calcio” e passaggi di prima. Dan non riesce ad innescare il turbo e a saltare avversari, come fa di solito, e così i Fluo vanno con lanci lunghi per il Miche che riesce per due volte a bersi Baresi e a segnare una doppietta 2-2. Attila fa “cazzo Barre, non puoi farti saltare così” “ma perché il Miche ha tante alternative, e non so da che parte andare”. In realtà il Miche si auto lancia, per poi tirare un termosifone verso la porta di Pietro, infatti Baresi lo capisce e da lì in avanti, non gli farà più toccare palla. Inizia il duello rusticano tra Krajiceek e Dan. Zuccaro prova a saltarlo, ma Dan lo ferma. Krajiceek dice con un fallo e gli fa vincere il premio Montero. Poi la seconda volta è il fatto che “stappa” la bottiglia dei numeri da circo. Krajiceek riceve palla, girato di schiena, la protegge tenendo Dan lontano, spingendolo col culo, poi, come ha visto fare dai giocatori di serie A, si butta a terra, senza che Dan l’abbia neanche toccato. Ma mentre in serie A, gli arbitri fischiano fallo, al venerdì queste pagliacciate vengono accolte da insulti e prese per il culo. Attila, suo compagno di squadra gli dice “alzati che queste cazzate non le facciamo” Baresi e Zico “sembravi un omosessuale con quel culo in fuori” e via a ridere, e via a quella che diventerà la partita più bella, almeno di quest’anno, perché tutti provano a fare numeri da circo e se ci si riesce bene, se no vai di risate e prese per il culo. Segna il 3-2 lo Zar ancora su assist di Attila che cerca di fargli vincere le troffie, visto che la settimana scorsa gliele ha “rubate” dal piatto. Il 4-2 è di Krajiceek che va già in doppia cifra dopo solo 4 partite. Zico accorcia subito 5-4. Poi lo Zar si invola verso la porta, Attila lo affianca, lo Zar si trova davanti il portiere e invece di appoggiarla a Attila, la tira addosso al portiere, Attila non gli dice niente, si ferma e lo fissa per cinque minuti mentre lo Zar cerca giustificazioni puerili per non avergliela passata. Contrasto a centrocampo tra Krajiceek e Dan. Il “macellaio dell’est” mette male il ginocchio e si fa male, dopo un tentativo di riprendere a giocare, deve arrendersi e andare in porta. Così l’incubo si realizza: Gruvi leva i guanti da portiere e fa la punta alle scarpe e va a giocare in avanti. La partita assume connotati epici. Tutti si aspettano che Gruvi, dia il colpo di grazia e finisca il “lavoro” iniziato con Attila due settimane fa. Invece Santoro mette in campo tanta corsa e anche un bel po’ di tecnica. Sfiora un gol clamoroso con un’incornata di testa che sibila a poco dall’incrocio, poi la passa al Miche che però non riesce a stopparla. Invece lo Zar non sbaglia: cannonata nel “sette” e Dan non può nulla 6-4. Zico fa due numeri da circo. Prima si beve Krajiceek e Attila in una sola volta e mentre “scappa via” gli ride anche in faccia. Attila fa a Krajiceek “adesso basta fioretto, andiamo con la sciabola”. Allora Zico ne inventa un’altra: quando Attila gli va sotto, lo scavalca con un mezzo sombrero, ma stavolta Attila non vuole dargli soddisfazione prende la palla al volo con le mani, come fosse un portiere e ferma l’azione. Zico fa “ma cazzo, così non vale” “e come no, è proprio questo il bello”. Tarzan si lancia in avanti, riceve palla appena fuori dall’area avversaria ma invece di stoppare il pallone, ci sale sopra e si scatafanna a terra, rialzandosi subito e, allo Zar che gli chiede come va, risponde “ cosa? Perché? Mica son caduto!” come quello che è caduto dalla scala nel video  mostrato da Attila durante la diretta prepartita. Poco dopo però l’apoteosi: Tarzan riceve palla, questa volta dentro l’area, girato spalle alla porta, se la stoppa e segna di tacco!!!!! La partita si potrebbe chiudere qui, come quella volta che a Novi, Attila aveva fatto un gol incredibile. Ma Tarzan non esulta neanche, anzi fa “sono venuto in avanti una volta….e ho fatto gol”. Si, ora non esageriamo però, non è che tutte le volte che Tarzan viene avanti fa gol, a volte tira e la butta anche a bagasce e, questo gol, è un gol da ricordare. Sul 6-5 i Fluo ci credono ancora. Dan li tiene in partita con due grandi parate, poi lo Zar fa la stessa cosa di prima: davanti al portiere potrebbe appoggiarla a Attila, ma tira fuori e fa “io non ti vedo, chiamamela la palla” in realtà gli manca un solo gol per vincere le troffie e quindi tira sempre. Le troffie meriterebbe di perderle, perché su un’azione bellissima in contropiede impostata da Baresi, portata avanti da Attila e rifinita da Krajiceek, lo Zar a porta completamente vuota, la tira fuori. Allora a chiudere la partita ci pensa chi meno te l’aspetti, su calcio d’angolo battuto da Attila, Pietro da centrocampo tira una cassapanca che Dan non vede neanche passare 7-5 partita chiusa. Arriva il custode e dice “ultima azione”. Lo Zar fa finta di non sentire e continua a giocare. Attila davanti alla porta da solo, potrebbe tirare, non ha ancora segnato ma la passa allo Zar, che l’appoggia in rete e vince le troffie, risarcimento della porcata della settimana scorsa, sigillando anche il risultato finale 8-5. Negli spogliatoi Pietro fa a Attila “hai segnato?” “no” ”ah, quando eri davanti al portiere da solo te l’ha parata?” ”ma mi stai prendendo per il culo? Davanti al portiere o non l’ha passata lo Zar o ci son capitato poche volte visto che ho fatto 5 assist e ho anche marcato il Miche quando gli altri andavano avanti, o non te ne sei accorto”. Attila, per ribadire le cose, va di testata ma Pietro ci mette i pugni e para.