hanno preso il sacchetto coi ravioli ,al volo, e gridando “buon appettito, scuranacchiat’” glieli hanno fregati. Poli, che non se ne è neanche accorto, si abbassa per prendere il sacchetto e, naturalmente, non lo trova. Va da Zico e gli dice “molto divertente, tutto molto bello, lo scherzo dei ravioli: e non te li diamo perché non sei più tra i fissi, e non li puoi vincere perché non hai giocato, e patapim e patapam...però lo scherzo è bello quando dura poco” Zico gli fa “ma che cazzo dici io non ti ho fregato i ravioli!!” “ma se sei qui vicino alla mia macchina!! Figurati se non sei stato te!!” e Zico “sono stato io a rigarti con il cacciavite a stella tutta la fiancata e a frantumarti il lunotto posteriore con una chiave del 15, ma non ti ho fregato i ravioli” e Poli “ah, non avevo visto la fiancata e il lunotto, beh, devo dire che hai fatto un lavoro pulito e preciso, ti ringrazio molto” “figurati, poi mando fatturina, è stato un piacere” “ma mentre mi rigavi la macchina con il cacciavite a stella e mi spaccavi il lunotto con la chiave del 15, non è che hai visto chi mi ha fregato i ravioli?” “no, mi spiace”. In quel momento, da dietro la curva ….del tempo che vola, non c’è Sante in bicicletta con in mano una pistola, come dice De Gregori, ma si sente un colpo fortissimo, come di due macchine che hanno fatto un incidente. Poli fa “ma che cazzo succede” e,dalla curva, esce la macchina di Tarzan con spiaccicati sul cofano, come due moscerini in autostrada, i due Napoletani. Tarzan scende dall’auto, prende i due terroni per le orecchie li porta da Poli e gli dice “avete da dare qualcosa al mio conoscente?” .Il caccaro con la faccia da “Gomorra” porge il sacchetto coi ravioli a Poli e gli dice “questo deve essere il suo” Poli lo prende e fa “grazie Tarzan, a buon rendere” e Tarzan “guarda Poli, facciamo che siamo pari così, non hai da rendere niente, né “a buon” né “a cattiv”. Io l’ho fatto solo perché non mi piace la gente che fa il “furbo” ma te, onestamente, che sei già venuto stasera a rompere i coglioni, non è che sia una cosa che mi abbia fatto molto piacere. Quindi vai a casa, mangiati i ravioli ma, se puoi, non venire più a rovinarci la serata, che fino a quando sei arrivato era stata davvero bella” ”ma io pensavo di venire qualche altra volta, magari a fare le riprese della partita, credevo che vi facesse piacere” “e credevi male, almeno per quello che mi riguarda”. Poli va via quasi in lacrime, mentre gli altri vanno a festeggiare i due centenari e quadricentenari. Viene anche il Miche che non trovando posto, da buon meridionale, piazza la macchina davanti la basamento dove la pizzeria mette i tavoli all’aperto. Scende con la sua bella giacchettina di nappa e gli stivaletti con la cerniera e, anche se non ha più la macchina d’epoca, prende un fazzoletto e leva la polvere dal tetto dell’auto. Krajiceek gli dice “invece di togliere la polvere potevi parcheggiarla meglio” e il Miche “perché, cosa c’è che non va ?”. In quel momento passa, stranamente in orario, l’uno barrato delle 23 e 14. Solo che alla guida non c’è un autista, ma un pazzo furioso che deve finire il turno e non vede l’ora di arrivare a Voltri. Passa a 180 km. All’ora, con la parte dietro del bus che sbanda e va a prendere in pieno l’auto del Miche che fa un volo di quindici metri e si va a schiantare nel cancello in ferro battuto dell’agenzia di scommesse a fianco della pizzeria. Krajiceek fa “hai visto Miche? Te l’avevo detto”. Il Miche che è rimasto bloccato e non si sa se per il trauma dell’auto o per il suo solito blocco psicointellettivo. Allora Tarzan gli mette un braccio sulla spalla e gli dice “come mai non hai più la macchina d’epoca? Sei contento che gli Americani hanno comprato il Genoa? Quanti gol ti mancano per arrivare a 2000?” e il Miche “a proposito di gol, volevo dire come mai sul giornalino c’è scritto che un anno ho fatto zero gol?!” e Tarzan “devi chiederlo a Attila”. Attila che ha sentito la domanda del Miche e gli risponde “ascolta, Miche, ne abbiamo già parlato, ma evidentemente non riesce a entrarti in testa, o non lo vuoi capire. Vediamo di mettertelo giù in parole comprensibili per le tue capacità cerebrali. Allora nella stagione 2020-2021, a causa di quelle restrizioni di merda, del fatto che preferivi andare a suonare con il tuo gruppo, e per colpa del tuo infortunio al ginocchio, tu hai giocato solo 3 partite, due delle quali in porta. Nell’unica che hai giocato in avanti, non solo hai fatto cagare, stando fermo davanti alla porta perché ti interessa solo fare gol, ma non hai fatto neanche quello, non hai segnato ,niente, non ne hai buttata dentro nemmeno una. Quindi nella stagione 2020-2021 il tuo score dice presenze 3, gol 0 . Ti è chiaro adesso?” ”e vabbe’ ma ho giocato solo 3 partite, due delle quali in porta” ”quelli sono dettagli, numeri che se uno non va specificatamente a leggere non li vede neanche, quello che si legge, sul sito, sulla pagina facebook, sul giornalino è “Miche, stagione 2020 –2021 zero gol, e il gol più bello di 26 anni di calcetto resta sempre quello di Poli di tacco da centrocampo, segnato a Pra’ contro il Gallo”. Il Miche ci resta male e fa “ma che stronzo!!” sale sul basamento per andare a sedersi, scivola sul legno con il tacco dello stivaletto da caccaro e rischia di cadere di faccia sul pavimento ,perché non ha neanche i riflessi per metterci le mani, ma rimane agganciato al palo dell’ombrellone con la catenazza con il crocifisso da un chilo e due, e si salva, anche se rischia la decapitazione. Si comincia a mangiare e Tarzan comincia a tossire, prima poco, poi sempre di più  ,infine senza soluzione di continuità, con il viso che da normale, passa al rosso, rosso porpora, viola, viola scuro, blu, blu tenebra. Al blu tenebra Zico gli dice “guarda Tarzan, metti la testa fuori e aspetta che passi l’uno almeno la risolvi” Arrivano le pizze e Attila fa “cazzo, comincia a far fresco, non arriviamo neanche a metà che la pizza è gelata” e lo Zar “ma non rompere i coglioni, se non avete il lasciapassare è l’unico modo per mangiare qualcosa, e poi che sarà mai? e ancora estate!!”. In quel momento si sentono due tuoni e comincia a piovere e Zico “beh, grazie Zar, stare zitto è chiederti troppo?! Comunque è normale, il meteo stasera dava tempesta” e lo Zar “ma quale tempesta ,sono solo due gocce”. Dopo due minuti viene giù a secchiate, Attila si alza va dalla Gipsy e le dice “scusa ci puoi fare entrare che ci bagnamo tutti” “hai il green pass?” ”il lasciapassare, vorrai dire! No, non ce l’ho” ”e allora niente” ”ma dai, sta venendo giù il mondo, dentro non c’è nessuno: lasciaci entrare” e Zico “no, non vi lascia entrare, è questione di educazione” fa vedere il lasciapassare alla Gipsy e entra e fa “vieni anche te Miche, che noi possiamo mangiare dentro”. Gli altri rimangono fuori e spostano i tavoli sotto gli ombrelloni. Lo Zar, anche se ha il lasciapassare, resta fermo, indomito, a mangiare la sua pizza e fa “ma è ancora estate, sono solo due gocce”. Si arriva al dolce. Attila aveva telefonato per far preparare due torte con le candele col numero 100 per Pietro e 400 per Krajiceek. Mentre per Psyco l’uno e i due zero c’erano, per quello di Krajiceek gli zero erano finiti, allora per provvedere alla mancanza, han levato anche il 4 e hanno messo direttamente sulla torta 400 candeline, l’ha posata sul tavolo, e dalla cucina è uscito Gianni con un lanciafiamme per accenderle. Ha smanettato un po’ con le manopole e ha acceso il lanciafiamme che ha fatto una fiammata di 20 metri accendendo in un solo colpo tutte e 400 le candeline ma anche la macchina dello Zar che esplosa ed è rimasto solo il semiasse. Lo Zar non ha fatto una piega. Ha piegato in due quel che restava della sua pizza, ha bevuto alla goccia tutta l’acqua piovana che si era accumulata sulla pizza e poi l’ha finita. Krajcieek ha spento le candeline e ha detto “400 presenze, e va bene, ma vogliamo parlare dei gol che ho fatto stasera e la settimana scorsa?” e Pietro “bella partita, per la seconda volta su due non ho perso direi che va bene” e Tarzan “si, ma non montarti la testa e non vantarti, che non abbiam bisogno di un nuovo JBL” e Zico “che due palle però. Speriamo che per un po’ non ci siano più di queste stronzate” e Attila “Zapa venerdì fa 50 presenze”. Zico allarga le braccia e fa “eh no,cazzoo, dai” e mette la testa fuori ma ormai il prossimo uno barrato passa solo tra due ore. Prima di iniziare la partita, i due capitani che, questa settimana sono lo Zar e Pietro, vanno a centrocampo per decidere chi batte, Pietro fa “cosa facciamo pari o dispari?” “no, carta, sasso e forbice” ”no, facciamo la morra sarda” ”e se la giocassimo a birra e salsicce?” e lo Zar “guarda, battete pure voi, mi accontento che non mi falci e non mi sfasci le ossa” e Pietro “su questo non posso garantire”. Ma, ancora prima di tutto questo, Attila durante il sorteggione dei premi prepartita, aveva fatto una bella porcata allo Zar: infatti il “Russo” era stato sorteggiato come primo sfidante per le troffie e, per vincerle, era uscito che avrebbe dovuto segnare un solo gol; ma siccome per lo Zar, sarebbe stato troppo facile e la cosa avrebbe levato fascino alla sfida, Attila ha risorteggiato e, questa volta, è uscito che lo Zar doveva farne 7. A chi era collegato in diretta Attila ha detto di non dire nulla allo Zar, così come a chi avesse visto il video registrato. Poi, è stato sorteggiato anche il Ferra, che quando è in sfida, si sente sotto pressione e non riesce fare gol. Ma stavolta deve farne 4, e allora ci rinuncia già prima di giocare “quattro sono impossibili, mi dedicherò a fare passaggi” scrive in diretta. La partita nelle prime battute, è senza storia. Segna subito lo Zar, raddoppia Zico che, pooco dopo, fa un lancio per Attila che sottomisura riesce a toccarla e indirizzarla verso la porta, sembra gol fatto ma Pietro, con un riflesso fenomenale, la va a levare dall’angolino. Zico, che evidentemente sta diventando cieco ,perché anche la settimana scorsa con il Miche aveva detto la stessa cosa, fa “perle ai porci”, convinto che Attila l’abbia buttata fuori ma Pietro gli dice “ehm….no, veramente l’ho parata io”. Poi lo Zar ne mette tre consecutivi e tutti e tre su assist, vero, di Attila. Il primo addirittura di suola e con un “no look” girato di spalle. Poi lo Zar gli restituisce il “favore” ma sul tiro di Attila ancora Pietro la mette in angolo di piede. Poi Attila sbaglia un passaggio e Zico, che evidentemente continua a non vedere, o a vedere un’altra partita, gli dice “dai però, gioca un po’: stai giocando con lo scazzo”. Il bello è che Zico si convince che, da quel momento, Attila abbia cominciato a giocare meglio e che sia merito suo per averlo pungolato. In realtà, e ormai dovrebbe saperlo Zico, quando Attila si sente dire di giocare meglio e, ancora di più quando lo sta già facendo, non si sente pungolato, anzi, si incazza, si demoralizza e gli scappa la voglia di giocare, ma Zico non lo capisce e continua a farlo. Sul 5-0 cominciano i giramenti di coglioni anche tra Krajiceek e compagni. Tarzan prova un lancio e la butta a bagasce, Krajiceek gli dice di passarla a lui, invece di fare quei lanci...ma potrà provare a fare un lancio, come uno prova a fare una rovesciata, o lo Zar prova a tonfare, prima di tutto ci si dovrebbe divertire. A chi non frega un cazzo di divertirsi e neanche del risultato è il Miche, al quale interessa solamente far gol. E così, quando mette dentro il 5-1, bello contento fa “siiiiii, e vai”. Zico fa subito il 6-1 ma il Miche non se ne accorge neanche perché pensa ancora al suo gol. A momenti fa anche il secondo, con un tiro strano a mezza altezza, che Gruvi smanaccia sui piedi di Zapa che segna il più facile dei gol. Krajiceek fa 6-3 e sembra riaprirsi la partita. Il Ferra ha una buona occasione su un altro passaggio di Attila, ma ancora Pietro la para. Non può nulla invece sul tiro dello Zar che sembra richiudere la gara. Ma sul 7-3 i Viola hanno una fiammata che porta Zapa, prima a fare il gol del 7-4 e il Miche a portare i suoi a –2 sul 7-5. ma prima Zico e poi ancora lo Zar, chiudono davvero la partita 9-5. Rimane aperta solo la sfida per le troffie. Allo Zar, nonostante la porcata di Attila, al quale ha rimediato facendogli quattro assist, mancano solo due gol per arrivare a 7 e vincere la sfida. Al Miche ne basta uno, mentre Pietro deve sperare, come “parassita”, che non li facciano. Lo Zar ci prova e ci va vicino in due occasioni, il Miche è più concreto e, a pochi secondi dalla fine, la mette dentro per la terza volta. Esulta come un pazzo, ma non si sa se perché sa di aver vinto le troffie o perché ha fatto un altro gol. Comunque l’ultimo lo segna Zico e fissa 10-6.