“si bello, deve essere anche resistente” e ci fa due salti sopra e Tarzan “si, si! è resistentissimo, è un basamento perfetto, davvero ben fatto! mi ricorda quello della chiesa di San Francisco, ben strutturato e anche rifinito dal punto di vista estetico, meglio anche del basamento della statua di Rocky a Philadelphia”. Zico lo guarda un attimo e gli fa “Tarzan, ma sei appassionato di basamenti?” “beh, si mi piacciono. Trovo che siano delle sculture affascinanti” “beh si, in effetti un bel basamento fa sempre la sua porca figura. Andiamo a mangiare” “voi andate pure che io resto ancora un attimo qua”. Zico entra e fa “Tarzan sta diventando barzotto con il basamento, dovrebbe arrivare tra poco, noi intanto ordiniamo”. La Gipsy fa “ma vi ho preparato il tavolo fuori, accomodatevi fuori” e Zico “ah ma ci siete??!! Non dobbiamo cucinare noi!!”. Krajiceek si incazza “eh no. Adesso ho speso quasi 50 euro per il polpo e le patate e adesso mi cucinate questo” e lo tira in faccia alla ragazza che serve ai tavoli che lo porta in cucina, lo butta in terra e ci pulisce il pavimento come fosso il mocio Vileda e poi lo butta nella padella, ci aggiunge le patate, uno sputo di rantega che si è raschiata dalla gola, ci aggiunge un po’ d’aglio e lo prepara per Krajiceek. Intanto sulla costruzione esterna che occupa mezza corsia della strada principale, Zico, Baresi e lo Zar si siedono dalla parte delle macchine. Combinazione hanno chiuso l’autostrada per dei lavori così tutti i camionisti che guidano scalzi e sorpassano in doppia corsia, si riversano tutti sulla strada. Quando Zico fa per dare la prima forchettata alla carbonara, un tir con rimorchio sbanda, il camionista perde il controllo del mezzo e travolge la costruzione in legno, gli altri si spostano in tempo e rimane solo Zico con la forchetta in mano e il basamento. tutto il resto è distrutto e Tarzan fa “ve l’avevo detto che era un gran bel basamento”. Si fa per tornare a casa e Krajiceek dice allo Zar “aspetta che vado a prendere le monete che ti avevo detto se me le potevi cambiare” e lo Zar “si, ma non sono tante?” “no, figurati, sono in una scatola da scarpe”. Peccato solo che sono 200 euro di monete e pesano, più o meno, una cinquantina di chili. Krajiceek arriva con il sacchetto e lo passa allo Zar, che lo prende pensando che non pesi molto e invece gli esce la spalla. Lo Zar fa “porca puttana, pesano un casino” e Krajiceek “ma smettila di fare il finocchio, dammi qua e alza la sella”. Prende il sacchetto e lo mette nel sottosella dello scooter dello Zar, che si alza sulla ruota dietro e non si abbassa neanche quando lo Zar sale sul mezzo. Mezzo che non riesce neanche a partire a causa del troppo peso. Quando lo Zar riesce a farlo muovere rimane comunque sospeso sulla ruota dietro, e deve andare fino ad Albaro in “penna” passando davanti, anche, a un posto di blocco della polizia che dopo averlo fermato, lo lascia andare quando vede la scatola delle monete, pensando che sia un barbone con le monete delle elemosine di dieci anni della sua vita. Al venerdì ci si è tutti, stanno fuori il Gatto, JBL e Gruvi. Così va in porta Tarzan. Il Miche, che non voleva venire perché era stanco dice che ha paura di farsi male e che gioca in difesa, ma quando sente l’odore dell’erba artificiale e vede sullo sfondo quei tre pali bianchi con attaccata la rete, è come un tossicodipendente che fiuta l’odore dell’eroina, e la sua droga, il gol, lo porta ad andare in avanti e a non tornare a difendere neanche una volta. Così Baresi, Poli e Zapa devono fare gli straordinari. Zapa che cerca di scrollarsi di dosso Pancrazio e far uscire il Theo che è in lui ma, a suo dire, è bloccato, non riesce a correre e a fare quello che vorrebbe. Cosa che riesce invece allo Zar che, come accade spesso, apre le marcature. Raddoppia Krajiceek che, bello infoiato nei primi dieci minuti dà fondo a tutte le sue energie, per poi giocare di fino per non rischiare l’infarto nei restanti 50. Zico, che ha avuto di nuovo culo nel sorteggio per le troffie, dove è stato sorteggiato per terzo, ma prima di lui sono stati sorteggiati Zapa e lo Zar ma devono fare 7 e 6 gol, deve fare solo 2 gol. Prova a fare il primo tirando da fuori area, ma il tiro non è troppo forte e Tarzan è sulla parata, davanti alla porta c’è Attila che va sul pallone, lo sfiora di esterno e riesce ad ingannare Tarzan e segnare il gol della serata. Poco dopo è Krajiceek che si fa la fascia, arriva davanti a Tarzan, Attila segue l’azione ma pensa che Krajiceek tirerà sicuramente in porta, invece gliela passa e Attila deve solo spingere in porta il suo secondo gol personale. Stessa azione dopo poco, stavolta Attila si ferma perché Krajiceek ha già dato e infatti va per il gol, due o tre finte, arriva praticamente sulla linea di porta ma riesce a tirarla fuori. Lo Zar fa 5-0. Allora i viola, vedendo che non c’è più partita più che a difendere, provano in tutti i modi a fare il gol della bandiera. Poli si crede Bonucci, guarda il Miche, ma non “accusa” il lancio con il suo solito “vai, Micheeee” accusa invece uno strappo muscolare all’inguine che lo costringe ad andare in porta al posto di Tarzan, che si trova a giocare in difesa con i pantaloncini imbottiti da portiere ed è in difficoltà. Per sopperire a questo inconveniente d’abbigliamento, comincia ad assestare scarpate e lacci californiani come non ci fosse un domani. Intanto il Miche dice che ha paura di farsi male ma continua a tirare da tutte le posizioni e appena gli arriva il pallone. Con Poli in porta, se ci fosse JBL, tirerebbe anche lui da ogni posizione mentre invece Attila, quando riceve palla da Zico, tira a mezza velocità e Zlatan para. Zico gli fa “ma che cazzo fai? Che tiro è?” e Attila “ma dai, stiamo vincendo 5-0 e c’è Poli, infortunato, in porta” e Fra “no, no, tranquillo tirate pure come volete” e allora lo Zar tira una fucilata che per poco non gli fa vincere il Cesar Prates. Zico fa 6-0. E qui comincia tutto un altro tipo di partita, dove non importa più giocare di squadra, fare belle azioni e provare la giocata come Bernardeschi. L’unico obiettivo, dai portieri ai difensori, dagli avversari ma anche ai compagni è quello di non far fare il secondo gol a Zico che gli farebbe vincere, per la seconda volta consecutiva. le troffie. Così gli avversari marcano solo lui e i compagni non gli passano più un pallone. Tutti tranne che lo Zar e il Miche. Lo Zar che è il suo fiero scudiero, corre come un matto per recuperare palloni e passarli al suo Re, tirando giù anche gli avversari che si frappongono fra lui e la porta, mentre il Miche se ne sbatte altamente i coglioni, l’unica cosa che gli interessa è fare gol dopo più di un anno che non segna, ma cosa gravissima che sarebbe per lui una macchia indelebile nella sua carriera calcistica del venerdì, essendo la sua ultima partita stagionale se non riuscisse a segnare, per la prima volta nella storia rimarrebbe a zero nella classifica cannonieri. Cosa mai successa a nessuno, neanche a Baresi a Tarzan e, forse, neanche ai portieri. D’accordo, sarebbe dovuto al fatto che il Miche ha giocato solo 2 partite in questa stagione, una delle quali in porta, ma quel che conta, per il Miche è che quando verrà il giorno che andrà a letto in pigiama e si sveglierà vestito elegante, e anche gli altri del gruppo si saranno svegliati freddi o si saranno svegliati nel mogano, quello che resterà sarà solo quello che ci sarà scritto su queste pagine, ovvero “stagione 2020-2021, Padrino zero gol” e per uno come lui che è quasi a 2000 gol ufficiali e che ha vinto più volte la classifica cannonieri è una cosa inaccettabile. Così quando si accorge che non riesce a segnare, anche perché Pietro gli para di tutto, ci prova in maniera meschina e patetica. Con la palla in mano al suo portiere, con lo Zar che lo marca, prova a impietosirlo “Antonio, ma cosa mi marchi? Non vedi che faccio solo dei TIRETTI ?!!” palla a Baresi, che prova il lancio proprio per il Miche, lo Zar, che non si è impietosito ma prova solo l’anticipo per poter dare subito la palla al suo Dio, Zico, buca l’intervento e la palla rimbalzante arriva benissimo proprio al Miche. Il Padrino la vede come uno che non mangia da settimane vedrebbe un pollo arrosto, la mette nel mirino, calcola nella sua mente i passi che deve fare per arrivarci giusto per colpirla di collo pieno come dice lui, e parte, arriva sul pallone e carica il tiro con tutta l’energia covata in un anno e mezzo senza gol, con tutta la rabbia per non essere riuscito a segnare, con tutta la forza che ha in corpo, la prende di COLLO PIENO, nel “cuore” della sfera, coordinatissimo e con un gesto tecnico che è già stampato a fuoco nelle pagine del libro di storia di “Quelli del venerdì”, c’è tutto per cancellare quel maledetto zero, quella macchia indelebile nella sua carriera di “io la butto dentro”, parte……..e prende in pieno nei coglioni Psyco. In quel momento, quel fotogramma con Pietro evirato che si porta le mani ai gioielli di famiglia, con un urlo muto di dolore dipinto sul viso e la faccia dispiaciuta del Miche, non perché ha appena rotto i coglioni a un suo conoscente, ma perché sa che ha appena perso l’ultima occasione, è il fotogramma dell’anno 2020-2021, un anno di merda, di dittatura sanitaria, di restrizioni assurde che ci hanno obbligato a giocare solo 7 partite, e nessuna immagine poteva essere più azzeccata del fallimento sportivo del Miche per sintetizzare il tutto. Attila gli dice “e meno male che facevi solo dei “tiretti”” e via, tutti a ridere e a complimentarsi con il Miche che, nella sconfitta, è riuscito a rialzarsi e a diventare, con questo gesto, l’eroe della serata tanto da meritarsi il 9  in pagella per la porcata. Non sarà contento Pietro che, a fine partita, intervistato sul caso ha dichiarato “il Miche ha rotto i coglioni!” e non solo nel senso figurato del termine. Per uno che manca il suo obiettivo, ce n’è ancora uno che prova ancora a centrarlo, ovvero Zico che cerca il secondo gol. Ci prova alla sua maniera, di tacco, ma Poli lo conosce bene e lo aspetta lì. Ma a cinque minuti dalla fine, dopo che Zapa l’ha buttato nel culo a Pietro, segnando il gol della bandiera e facendogli saltare il “clean sheet”, con Krajiceek che, sorteggiato come “parassita” si sta già immaginando le troffie nel piatto. Con lo Zar che non sarebbe riuscito nel suo intento servile, ecco che Zico, in un mischione che ricorda le gang bang dei film di Selen, trova il buco giusto per buttarla nel culo a Poli e rovinare la serata a tutti, gol 9-1 e nuovamente troffie. Rende anche vano l’intervento alla Nureyev di Tarzan che, in spaccata, aveva cercato di evitare il gol di Zico poco prima, facendosi anche male, e il gesto di fair play di Attila, che con Zico che lo insultava perché voleva andare a segnare, si era fermato per vedere se Tarzan si era fatto male..Krajiceek perde le troffie, Zico e lo Zar limonano .