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mette in moto e, rispettando tutti i semafori, i segnali, gli autovelox e tutte le prudenze possibili per una guida sicura, si avvia verso il supermercato. Ma appena gira l’angolo, due carabinieri che posseggono ancora la sua foto che girava nelle varie centrali delle forze armate, una ventina d’anni fa, che lo “segnalava” come soggetto che amava poco le forze armate, la legge e la gente in divisa, lo riconosce e lo ferma. L’appuntato si avvicina all’auto e gli dice a Sakic “lei è il signor Poli Francesco…?” e il Fra’ “ …che odia le forze dell’ordine e non riconosce l’autorità? …. Cazzo, ancora? Ma non era una cosa dei giornalini di 20 anni fa. Cos’è sto cazzo di “Flashback” narrativo che mi riporta indietro nel tempo?” e l’appuntato “non se la prenda con noi, è Attila che scrive e rileggendo i giornalini di anni fa gli è venuta un po’ di nostalgia e ha deciso di riproporre i cari vecchi tormentoni di  quei tempi” e Poli “eh si, vabbe! ma allora che se ne vada affanculo Attila, questa menata poteva anche evitarmela” “tanto non dica parolacce che se no l’arresto per oltraggio a pubblico ufficiale…” e Poli “facciamo una cosa: evitiamo tutto sto casino, veniamo subito alla parte dove mi arrestate, mi portate in caserma e mi tenete dentro per due giorni che per farmi giocare la partita devono pagarmi la cauzione, va bene? almeno Attila evita anche di dover scrivere tanto” ”mi scusi, ma mi sembra di notare un po’ di insofferenza e di strafottenza nel suo atteggiamento” ”ha ragione, ha ragione. Nei giornalini di una volta questi miei atteggiamenti erano definiti “atteggiamenti clowneschi” “e in effetti, come definizione, calza a pennello. Allora la smetta con questi atteggiamenti clowneschi e scenda dall’auto o metta la testa fuori dal finestrino che devo prenderle la febbre”. Poli scende dall’auto, apre la portiera un po’ troppo forte e dà una “portata” clamorosa nella tibia del maresciallo che tira giù, in ordine di data, tutti i santi da oggi alla domenica delle palme, solo per rispetto non arriva fino a Pasqua. Poli allarga le braccia sconsolato e fa “lo so, lo so! tentato omicidio a pubblico ufficiale, patente bruciata davanti ai miei occhi, i punti che ci avete levato me li date in fronte perché mi spaccate ala testa a colpi di manganello, macchina confiscata e processo per direttissima, sommario, senza giudice sulla piazza interna di Rebibbia e immediato internamento in isolamento per le prossime diue settimane”. Il Maresciallo fa “ma cazzo, così ci leva il gusto! non ci si diverte più….mio padre mi diceva che vent’anni fa su questo giornalino ci si divertiva un sacco a fargliene passare di ogni a lei, vessandolo e facendogli passare situazioni da incubo, ma qui lei dice tutto al nostro posto. Cazzo, non è più il giornalino di una volta. Vada, vada, e che palle” e così Poli può andare al supermercato dove, nel frattempo, si è scatenato il caos. La gente sembra impazzita. Gli scaffali del supermercato vengono presi d’assalto. E’ una lotta senza quartiere per accaparrarsi gli ultimi prodotti di prima necessità e non solo. I più giovani sono avvantaggiati dalla loro atleticità e velocità, i più anziani fanno valere l’astuzia e le tecniche di guerriglia apprese durante la seconda guerra mondiale. Baresi riesce a prendere possesso delle due ultime buste di semolino della Knorr e le alza al cielo neanche fosse Cannavaro nella finale dei Mondiali del 2006 in Germania quando ha alzato la coppa. Tarzan, in mezzo al casino, è quello che si adatta meglio perché sì, è allenato ad evitare tutti quelli che vogliono dargli un volantino a Times Square, ma soprattutto per il suo retaggio da giocatore di football. Infatti parte ripetutamente dalla shotgun formation, evita diversi placcaggi e ricopre, come un fumble, un arrosto di manzo da 5 kg e due ,che si farà con le patate la domeinca dopo. Anzi, purtroppo, si sarebbe fatto perché una volta che ha l’arrosto tra le mani, non riesce a resistere, lo prende con la mano, fa due passi indietro, resta nella “tasca” per alcuni secondi, anche perché la linea di attacco composta da due casalinghe di Borzonasca tiene bene, Tarzan lancia e pesca il ricevitore: un portuale in pensione di Boccadasse, direttamente nella end zone dove ci sono i carrelli. Touchdown e vecchio portuale che si porta a casa l’arrosto, Tarzan allarga le braccia e fa “va beh, almeno abbiamo vinto la partita, e con queste 18 yards di TD pass ho fatto il mio record personale nei Playoffs”. Anche tutti gli altri partecipano a questo panico generalizzato, solo che Zico, invece di andare al supermercato, è andato da Mediaworld, Zapatone e Krajiceek invece, abitando in zone remote, se ne sono perse le tracce, e sono stati rintracciati in tempo per la partita grazie ai satelliti militari. Partita che viene preceduta da un sorteggio Fantozziano per i premi, che non dovessero venire assegnati come chi butta fuori il pallone, o il premio Piatek, per chi segna due gol consecutivi. Ma la cosa più importante è il sorteggio della sfida, Attila sorteggia 5 possibili vincitori: i primi 4 si vedranno assegnare un obiettivo da raggiungere durante la partita per vincere la sfida. Se, in ordine, uno non lo raggiunge tocca a quello dopo, se nessuno dei primi 4 riesce a raggiungere l’obiettivo, anch’esso sorteggiato, le troffie le vincerà il quinto estratto, che le vincerà d’ufficio, ovvero senza dovere fare niente. Per questo viene chiamato il “Parassita” della sfida, colui che, come una iena, aspetta che gli altri falliscano, e di questo ne gode, vincendo appunto il premio. E neanche a farlo apposta, tutto ripreso in DIRETTA VIDEO, il quinto estratto, il Parassita, la Iena, il Coyote, colui che vince e gode se gli altri non vincono è JBL .Neanche nei più bei libri di Charles Dickens, neanche nei più bei gialli di Agatha Christie, neanche se la regia fosse di Dario Argento si sarebbe potuta realizzare una cosa del genere. Figuratevi come, visto che lo fa già di solito perché si diverte così, a godere degli errori altrui, figuratevi stasera che ci sono in palio le troffie come romperà il cazzo JBL! sarà una serata da mani in faccia, peccato che non c’è Zico che, abitualmente, fa o dice qualcosa che fa partire la buridda. Ma ci sarà da ridere e il bello è che lo potete vedere, anche questa settimana grazie alle riprese perché Tarzan, anche se salta per turno viene, come hanno fatto Attila e il Miche, non come fanno lo Zar e Zico che se ne sbattono i coglioni, a fare le riprese quindi la partita la potete vedere nella nostra pagina Facebook, e allora cosa vi racconto? Vi posso raccontare che alla seconda azione, la partita ha rischiato di andare a puttane perché quando il Miche non ha passato la palla a Krajiceek, Zuccaro gli ha detto che è un cretino fotonico e il Miche, che cretino poteva anche accettarlo, ma sul fotonico ha sbroccato male. Si è incazzato, si è fermato e ha detto “no, Maria! io esco!” e si è’ diretto verso gli spogliatoi. Gli altri, che pensavano che stesse scherzando, non gli hanno detto niente. Ma quando il Miche è uscito dal campo, come un bambino delle elementari, si è levato anche la maglia beccandosi all’istante, vista la temperatura, una broncopolmonite asmatica, svenendo di faccia e andando a colpire il cordolo in cemento dell’aiuola sfasciandosi tutti i denti davanti .JBL è andato a cercare di convincerlo a rientrare per non rovinare a tutti la partita, mentre Attila aveva già detto a Tarzan di prepararsi a giocare. Finita la “scena madre”, e solo dopo che gli è stato garantito via sms che l’Academy l’aveva già candidato agli Oscar nella categoria “Miglior attore zarro protagonista” per il 2020, il Miche è rientrato e per dieci minuti né lui né Krajiceek hanno più tirato in porta. Ad ogni azione, uno la passava all’altro anche se era dall’altra parte del campo e marcato da tre giocatori più Carlos Puyol che stava passando da lì. Alla fine, sul risultato di 1-0 sbloccato da Attila, quando Krajiceek gli ha passato un bel pallone, il Miche ha scaricato in rete il gol dell’1-1. E siccome quella è l’unica cosa che interessa al Miche, si è dimenticato all’istante del “cretino fotonico” detto da Krajiceek ed è andato ad abbracciarlo cercando anche ripetutamente di limonarselo. Il Miche era così felice che, un minuto dopo, su un angolo di JBL è arrivato in corsa e di esterno sinistro, grande gesto tecnico, ha incrociato la palla sul secondo palo e si è infilato la porta come un nabbo. Con JBL ad “infierire” ridendogli in faccia. Prima della partita ma prima pareggiava Krajiceek. Poi, per cinque o sei volte, Zapa faceva dei tiri incredibili ma Pietro glieli parava tutti, mandando Pancrazio in fase “Depre on”. Si buttava giù di morale e regalava due palloni, uno al Miche, l’altro al Gatto, che costavano due gol. Sul 4-2 partiva la “caccia ai fantasmi”. Poli, che forse pensava già di aver perso, se la prendeva con JBL che, in effetti, non stava facendo un cazzo ma nonostante il giramento di coglioni, il Fra’ continuava a giocare e arrivava a segnare il gol che riapriva la partita. Il pareggio arrivava grazie a una “magia” alla Theo Hernandez di Zapatone, che saltava un avversario sulla fascia, avanzava e passava un pallone solo da spingere in porta a Attila che lo spingeva in porta e, metaforicamente, anche nel culo di Baresi. Poi Attila, questa volta “servito” da un grande passaggio di JBL, portava i suoi sul 5-4 con JBL che non esultava neanche perché incazzato a causa di tutte le vessazioni alla “Billy Blu” subite dai compagni. Quando Sakic metteva dentro il 6-4 la partita era chiusa. Così rimaneva solo aperto il discorso della sfida. Poli era distante dai 5 gol e Pietro era già tagliato fuori. Rimanevano così Baresi, che se avesse segnato avrebbe vinto, Tarzan, che se faceva ancora un gol Attila, avrebbe vinto e JBL che se invece né Baresi né Attila avessero segnato avrebbe vinto lui. Così dopo il 7-4 di Zapa, arrivava l’occasionissima per Attila che, in un’altra circostanza avrebbe passato il pallone al liberissimo Zapa ma, volendo far vincere le trofie a Tarzan, ha caricato il destro come non ci fosse un domani, puntata secca e pallonata dritta nei coglioni a Pietro, con lo Zio che si avvicinava per finirlo perché gli aveva negato la vittoria della sfida. A questo punto arriva il custode e dice “ultima azione”. Santoro dice a tutti di spostarsi per far segnare il Barre, ma poi la para, vede Attila liberissimo e gli lancia il pallone. Quando Attila sta caricando il tiro, all’improvviso il genio! Arriva JBL, con uno scatto che non aveva fatto in tutta la partita e, con una cannonata, ruba la palla a Attila e la butta fuori. Partita finita. Attila non “realizza” subito e dice a JBL “ma che cazzo hai fatto?” e il Parassita “ho vinto le trofie!!”. Una cosa così geniale e di pura ignoranza calcistica non si era mai vista. Un colpo da maestro di quelli che elevano una partita normale a “partita che verrà ricordata”. Ad Attila una cosa del genere non dà fastidio, anzi si fa delle risate, ma come a lui ci sono altre cose che gli danno fastidio, c’è a chi queste cose non piacciono e così scoppia il buriddone. Gente che si dice di tutto, si urla in faccia, si minaccia e tirano fuori rancori sopiti da lustri. Tentativi di omicidi, gente che sputa in faccia ad altri coi quali gioca da decenni dicendogli “ieri sono stato a Codogno”. Minacce di rappresaglie assortite ...e meno male che non c’era Zico!!