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neanche usare questi termini” e Zico “è vero, che
tristezza” e Baresi “eh no, non puoi dire tristezza, che Poli se la prende” e
Krajiceek “eh ma che arroganza” e lo Zar “cos’hai detto? Arroganza, ma arroganza
a chi? ti distruggo la macchina che devi spendere 5000 euro da Sforzini per
ripararla” e il Miche “cosa hai detto? mi dà fastidio che mi chiamate Sforzini,
andate a cagare” e Attila “cosaaaaaaaa hai dettooooo, hai detto SANDRO?!!!” e
Zico “no, nessuno ha detto Sandro” e Attila “senti ninni, hai detto Sandro, non
fare le vocine e gne gne, ti ho sentito hai detto Sandro!! Ohhhh ragazziiii, in
campana” e si dà due colpi sul naso con il medio e l’indice; e Baresi “ah! si fa
così “in campana?””. E chi non si ricorda cosa sia questa cosa di “Hai detto
Sandro”, poverino, ha passato una brutta infanzia, senza gioie. La partita può
iniziare. E’ molto equilibra perché i portieri e le difese fanno le cose alla
grande, con Krajiceek e Gruvi che parano tutto e con Baresi e Poli sugli
“scudi”. Per 34 minuti si resta sullo 0-0. Non si sa se è un record, perché
ultimamente accade spesso che prima di fare un gol, passi molto tempo. Così
sembra una partita che possa rimanere su un risultato quasi da partita di serie
A. Ma quando Attila segna l’1-0, su grande assist dello Zar, e a meno di un
metro dalla porta, pensa bene di stopparsela, rischiando poi di vedersi parare
il tiro da Santoro, i Viola sbragano e scompaiono dal campo. Zapatone che da
settimane ha difficoltà a buttarla dentro, perché o trova sulla sua strada
sempre grandi portieri, si vede negare il gol due volte da due grandi interventi
di Krajiceeke, si butta un po’ giù. Ma quando vede il Miche, che siccome non gli
sono entrati i primi tiri ed è andato in “depre” non pressando neanche il
portatore di palla, con addirittura Gruvi che lo insulta come fa con JBL, allora
si incazza del tutto e non riesce più a fare le cose più semplici. La squadra di
Poli diventa un marasma e lo Zar ed Attila si
alternano a passarsi il pallone ed a farsi assist e far gol. Lo Zar fa tripletta
e chiude praticamente la partita sul 4-0, Attila fa doppietta per il 6-0 e
ancora lo Zar fissa il risultato sul 7-0. Poi Poli e Tarzan, che avevano già
iniziato la partita “claudicanti”, il primo per il ginocchio ed il secondo per
la schiena, si fanno male e corrono zoppicando. Poli chiede quanto manca, allora
Attila gli dice “è finita, ma visto che siete a 0 se volete giocare ancora
giochiamo” e il Miche fa “si, si giochiamo”. Ma non perché non voleva rimanere a
zero, ma perché non aveva ancora segnato e almeno un gol lo voleva fare. Invece
Krajiceek, che quest’anno aveva già vinto una partita a zero, ci teneva a non
subire gol e vincerla a zero giocando in porta, facendo quello che in
Inghilterra chiamano “clean sheet”. Il Miche ha l’occasione buona per far il gol
e non far rimanere a zero la sua squadra, ma la manda a bagasce nei campi da
tennis insieme al pallone. Il custode dice che è finita e, dopo che in 23 anni
solamente due volte una partita era finita con una squadra che finisce a zero,
succede di nuovo in pochi mesi.