... CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA

 

 gli dà una bella testata in faccia e Baresi si trova sdraiato lungo con le mani a tenersi il naso fratturato in più punti in maniera scomposta. Poi il Miche si gira verso gli altri e gli dice “grazie ragazzi, lo dico a mio cugino Mimmo che gli  avete fatto i complimenti”. Prima che se ne vada Attila lo ferma e gli dice “si, ma scusa Miche: che cazzo hai da fare di così importante che non vieni a giocare?”. Il Miche ci riflette un po’ per valutare se sia giusto rispondere e dare una spiegazione o se l’informazione faccia parte della sfera dei “cazzi suoi” e non fornire altri dettagli. Alla fine, anche per l’orgoglio di quello che andrà a fare, dice “venerdì non gioco perché vado a fare le prove con il gruppo!” e Zico “ah, sei ritornato a drogarti Miche, fai di nuovo la terapia di gruppo? Mi spiace, pensavo l’avessi superata” ”ma che cazzo dici, Zico? Io non mi sono mai drogato! Vado a fare le prove con il mio gruppo musicale” “ah, non sapevo che suonassi. Sai fare proprio un po’ di tutto: giochi a calcio, suoni….tutto male ma provi a farlo comunque, bravo!”. Il Miche capirà, quando è in macchina all’altezza dell’uscita autostradale di Voltri, che Zico lo aveva insultato, ma ormai non ha testa di tornare indietro, sul momento dice “si, si Zico,s on una persona poliedrica” scavalca Baresi, quasi schifato, che è ancora a terra e se ne va. A questo punto c’è anche posto per Attila, siamo alla terza partita e finora chi è stato fuori, l’ha fatto perché non poteva venire a giocare e non perché ha saltato per il suo turno. Al venerdì, con Zico che si lamenta perché non vince mai i ravioli. Attila pensa di dargli una grande possibilità. Come ad “Amici” di Maria De Filippi, lo mette in sfida con il Gatto e stabilisce che il Gatto, per vincere la sfida, deve fare almeno 2 gol, cosa che ha fatto una sola volta nelle 81 partite che ha giocato finora, e mette come premio della sfida le trofie col pesto. Praticamente gliele porge sul classico “piatto d’argento”. Dopo che Poli si è lamentato per essere alla terza partita su tre che gioca con JBL, si può iniziare. Neanche un minuto e lo Zar, arrivando nella sua tipica conclamata e riconosciuta da tutti, coordinazione (…..capito Miche? Grande Mimmo!!) colpisce il pallone e lo butta nel campo da tennis dove due stanno giocando la finale del torneo Ambrosiano e sono sul 40-30 del terzo set e 5-4 per chi batte, quindi al match point. Quello che ha battuto arriva a rete ed è pronto a fare la volée che gli darebbe la vittoria, ma invece della pallina da tennis, prende in faccia il pallone da calcio che ha tirato lo Zar, manca la pallina, perde il punto, i due successivi e il tiebreak del terzo, perdendo così anche il match. Quando torna al parcheggio cerca di entrare in campo per linciare lo Zar a colpi di racchette, ma viene trattenuto a stento, prima dal custode e poi, vedendo che il custode era in difficoltà come le camicie della Leotta a stare abbottonate, dal Gatto che prova a fermare il tennista incazzato, ci riesce ma prende anche una gomitata in faccia dall’aspirante Nadal che gli rompe quasi due vertebre cervicali e il Gatto comincia a d accusare male al collo. Quando lo dice, Attila vedendo che corre come sempre, gli risponde “Si, si: dì pure cazzate, tanto sappiamo che fai finta e lo dici solo perché così non ti marchiamo e puoi fare gol per vincere le trofie!”. Dopo cinque minuti, mentre Zico sta per battere una rimessa laterale, il Gatto esce dal campo e va ad appoggiarsi con le mani al muretto, come fa Baresi quando fa stretching prima della partita, soltanto che lui vomita. Peccato che non c’era Santoro che gli piace molto vedere la gente vomitare (...hai capito Miche? Grandissimo Mimmo!!). Ma il Gatto è una “roccia”: rientra in campo come se niente fosse e con la nausea ancora presente e con il collo bloccato, che non riesce neanche a muoversi; torna a menare fendenti come non ci fosse un domani. Non si sa come mai, con tutti i palloni che ci sono, si è deciso, anche questa settimana, di giocare con quello arancione che rimbalza come una palla magica. E così si vedono cose “agghiacciandddiiii” sul campo. Con gente che ci ha messo anni a costruirsi una reputazione di giocatore tecnico, coi piedi “buoni” come ad esempio Baresi, che non riesce a stoppare un pallone o non riesce a controllarlo facendolo finire in rimessa laterale. Mentre invece per gente come lo Zar, non cambia un cazzo perché non è stato mai capace di controllare un pallone e non si nota la differenza. La partita, dopo il gol di Poli e il pareggio dello Zar, grazie soprattutto ai tiri a bagasce con il pallone che vola ad altitudini mai viste ma anche grazie a Tarzan e Pietro che fanno delle grandi parate, resta sull’1-1 quasi fino al 50° minuto. Con Attila che prima prova una mezza girata alla “Suarez” ma vede il suo tiro ribattuto da Poli e, dall’altra parte su un angolo, Baresi marcato da Zico, riesce ad anticiparlo e a colpire al volo, girando la palla in porta in maniera fantastica, ma ancora una volta, come era già successo qualche anno fa, Pietro gliela va a levare dall’incrocio, negando al Barre un gol favoloso che avrebbe potuto “menarla” a Zico per i prossimi cinque anni. Baresi, a fine partita dirà “capisco che è un portiere e deve parare, ma a volte devi anche vedere chi hai davanti: se io faccio un tiro così, può anche non pararla e farmi fare gol che non segno quasi mai, e invece no! ma cos’ha Pietro al posto del cuore? Un bidone dell’immondizia? Una pattumiera? E’ veramente un insensibile, perché non se ne sta a casa a vedere la televisione e a mangiare fruttini e a bere la Sprite?”. Krajiceek, che è alla sua prima partita dell’anno in avanti, è fuori condizione, tira sempre, anche quando ci sono liberissimi lo Zar e Attila a centro area e non torna mai dietro a dare una mano. Zico, che invece sta dietro solo ed esclusivamente per non far fare due gol al Gatto e vincere così le trofie, se no si sarebbe già rotto il cazzo e sarebbe andato a fare la punta, non gioca tanto bene neanche lui, così dopo che Baresi ha rischiato di andare a dare una facciata contro il palo della luce dietro la recinzione del campo, scivolando sulla pozzanghera di vomito lasciata dal Gatto, JBL riesce a fare il gol che porta la sua squadra sul 2-1. E’ come se avesse “sturato” il cesso. La partita ”bloccata” sull’1-1 fino a quel momento, si sblocca e i gol cominciano a scorrere a fiumi, come le cazzate tecniche dei vari giocatori in campo. Così Zico prima fa un gran gol in girata, ma prima che tirasse, Krajiceek ha pensato bene di dire “fallo! Mano! Rigore!” e così Zico ha dovuto rischiare e tirare il rigore che è riuscito comunque a segnare, ma sul 2-2 il Gatto, con un tiro preciso da fuori ha trovato il giusto “pertugio” per infilare la palla a fil di palo 2-3 e Zico che fa “ecco, sono andato avanti una volta e rischio di perdere le trofie anche stavolta”. JBL, che con il tutore al ginocchio non ha praticamente corso un cazzo, riesce comunque a “domare” il pallone e a mettere dentro il suo secondo gol personale 2-4, e serata “salvata” per il Banfer. Lo Zar prova a riaprirla segnando il gol della serata che vale anche il 3-4. Ma il Gatto chiude la partita e cancella il sogno di Zico segnando il suo secondo gol che porta il risultato sul 3-5. Zico non ci crede “cazzo, il Gatto ha fatto una volta doppietta, in 81 partite che ha giocato e stasera va a fare la seconda in 82 che se non la faceva vincevo le trofie?!!Ma andate a fanculo, sto davanti”. Si ferma nell’area avversaria e riesce a segnare il 4-5. Ma non c’è verso. Prima Poli, con un bel tiro che “bacia” il palo e si infila, e il Gatto all’ultima azione fissano il 7-4 .