La gazzetta del venerdi

venerdì  07 ottobre 2016

Attila, raffreddato, decide di “approfittarne” e saltare per turno ma sarà presente a vedere la partita. Mentre Krajiceek ci prova fino all’ultimo ma non riesce a recuperare e deve stare ancora fuori, così come Ezio, si chiamano Pietro, ripresosi dall’infortunio dell’anno scorso, e il Gatto, che non va a mangiare le focaccette di Crevari e quindi riesce finalmente a venire. La partita è equilibratissima; il Gatto scommette ancora sui 3 gol suoi ma ne fa uno misero e deviato e Attila glielo assegna per pietà. Poli fa un fallo sullo Zar: tutti che chiamano il rigore, ma il Clan dei Casalesi, Poli e Zico, fanno riprendere il gioco come se nulla fosse successo. Lo Zar, coniglio, non dice nulla con Baresi che gli fa “ma almeno un fallo prenditelo quando te lo fanno”. Ci sono le solite “incazzature” con Santoro che bestemmia contro JBL e fa intervenire il custode che chiede di non farlo perché dalle case sentono. Considerando che al giorno d’oggi le case le danno tutte agli extracomunitari musulmani, non ci dovrebbero essere problemi. Il problema c’è quando arriva il custode, prima del solito, e dice “finita, ultima azione”. JBL parte, alcuni avversari si fermano altri no, JBL segna e scoppia la polemica. Tutti a intimidire Attila in stile Gomorra,c on teste di cavallo e minacce svariate. Attila prima di entrare in pizzeria paga un passante che gli assaggi il cibo prima di mangiarlo perché ha paura che sia avvelenato. Lo Zar, con arroganza vuole la vittoria; Zico mentre porta a casa Attila si mette in bocca dell’ovatta e gli dice “adesso ti farò un offerta che non potrai rifiutare”, con in sottofondo la musica di Gomorra. Alla fine viene assegnato il pareggio ma il casino che succede l’indomani è veramente eccessivo e qui non si scherza più. La gente si incazza davvero!! Ma ragazzi, non devo dirlo io che anch’io m’incazzo se c’è qualcosa che non mi va, ma qui si è esagerato un po’. Non entro nel merito per non creare ulteriori polemiche, ma riflettiamoci tutti e cerchiamo di capire che tutto quello che facciamo ha un unico scopo: divertirci e magari farci anche del ridere. Punto. E un bel “va a cagare” al custode che con ancora gente che giocava sui campi da tennis si presenta alle dieci e cinque, quindi un quarto d’ora prima del solito e  fa un gran casino!!!