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DAL 18 APRILE 2013

QUELLI DEL VENERDI

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Dopo due prestazioni decisamente sottotono di Baresi, con “cappelle” che gli son valsi il nuovo soprannome di Michelangelo, il Barre, stasera, prende il “pennello” dalla parte giusta, come fa sempre nei vicoli, e dipinge una partita quasi perfetta, sulla “tela” del venerdì. All’inizio ha qualche difficoltà, come tutta la sua squadra, soprattutto a contenere il Miche, che gli va via spesso anche se poi non centra mai la porta. Piano piano si riprende, e gli ultimi 20 minuti sono "stellari" facendolo diventare il migliore in campo, insieme a Jovetic. Il sigillo è un gol che è davvero "poesia" tanto che oltre a Michelangelo qualcuno azzarda un Montale o un Carducci; dopo averci provato venerdì scorso ed esserci andato vicino, si coordina di nuovo e, in mezza girata al volo, la mette dentro. Bella “rivincita”. Per quanto riguarda la partita i “Bianchi” l’avevano “in mano” alla grandissima. Sul 3-1 stavano gestendo senza problemi. Attila va per battere una rimessa laterale, ma Santoro, portiere della sua squadra, dice che la rimessa è per gli avversari. Baresi che aveva fatto rimbalzare la palla sul piede di Attila, l’aveva concessa agli avversari, perché gli sembrava, così come ad Attila che era lì, che quando gli era rimbalzata sul piede, fosse già fuori. Ma Santoro, dalla porta, dice che è per gli altri. Ora va bene l’onestù, io sono il primo a dire se ho toccato la palla e la rimessa è per gli altri, ma questa non è onestà. Il dubbio almeno c’era, perché insistere per "regalare" la rimessa agli avversari quando anche loro te l'hanno data a te? Vogliamo fare "superonestà”? Non era necessario. Rimessa data agli altri: battuta, tiro in porta, deviazione in angolo; dall’angolo, che non ci sarebbe stato perché la rimessa era "Bianca", gol del 3-2. Attila dice “abbiamo preso gol per la rimessa” Santoro s’incazza abbestia e grida di brutto “Roby, l’hai toccata era dentro cazzo, era fuori loro, e basta!!”. E che cazzo, ti incazzi pure? Ci tieni così tanto che fosse loro? Santoro s'incazza e un minuto dopo prende un gol che in condizioni normali, non avrebbe preso. Si va nel pallone e si perde la partita. Ci sta, sono episodi, ma i Bianchi si sono un po’ fatti male da soli. Per il resto partita giocata bene da tutti, con Attila e Krajiceek dietro e il Miche che gioca bene, ma non riesce a fare quello che fa di solito: "buttarla dentro". Jovetic tiene in partita i suoi fino all’ultimo, permettendogli poi, di recuperare quando gli avversari vanno nel balordone. Comunque equilibrata.

CLASSIFICA MARCATORI
35 Gol Miche

27

Gol Lo Zar
25 Gol  Poli
24 Gol Zico,
21 Gol Jbl,
13 Gol Attila
7 Gol Fabione
5 Gol Tacchi, Gatto, Baresi,
4 Gol Tarzan, Krajiceek,
3 Gol Daniele
2 Gol Jovetic
     
     
     
     
     
Autoreti: 7  Gol tot.: 187
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
1996-97 Meridio
1997-98 Toquinho
1998-99 Toquinho
1999-00 Attila
2000-01 Attila
2001-02 Meridio
2002-03 Meridio
2003-04 Meridio
2004-05 Lo Zar
2005-06 Meridio
2006-07 Lo Zar
2007-08 Meridio
2008-09 Padrino
2009-10 Jbl
2010-11 Padrino
2011-12 Padrino
2012-13 Padrino
2013-14 ?????
CLASSIFICA SCARPA D'ORO
  GARE PUNTI
POLI 16 113,22
ATTILA 16 107,60
BARESI 15 105,05
TARZAN 15 104,95
MICHE 15 103,40
ZICO 14 100,65
LO ZAR 14 99,20
JOVETIC 12 86,95
KRAJICEEK 12 78,87
JBL 11 71,32
EZIO 9 60,05
SANTORO 6 45,30
GATTO 5 36,90
FABIONE 5 25,40
PIETRO 3 20,75
TACCHI 1 9,00
DANIELE 1 7,80
     
     
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
2006 - 2007 BARESI
2007 - 2008 ATTILA
2008 - 2009 JBL
2009 - 2010 TARZAN
2010 - 2011 POLI
2011 - 2012 KRAJICEEK
2012 - 2013 KRAJICEEK
2013 - 2014 ????

CLASSIFICA CAMPIONATO DEL MONDO GIOCATORI SINGOLI

LO ZAR 30 POLI 28
MICHE 29 JOVETIC 24
TARZAN 29 EZIO 18
ZICO 29 10° KRAJICEEK 18
ATTILA 28 11° JBL 14
BARESI 28 12° SANTORO 10

Per una partita persa con al massimo 4 gol di scarto, i giocatori della squadra sconfitta prendono 1 punto

QUELLI DEL VENERDI

VENERDÌ                                                                        24/01/2014

LE PAGELLE

COLORATI

ALE JOVETIC: 7,5

Se la sua squadra resta in partita fino all’ultimo, per poi approfittare della “polemica” e andare a vincere la partita, è merito delle sue parate che limitano i danni all'inizio.

TARZAN BERNARDI: 7+

Qualche difficoltà inziale a contenere il Miche. Poi prende le misure e il passo giusto e diventa insuperabile. Spazza, anticipa e prova a ripartire. Grande partita.

MICHELANGELO BARESI : 7,5

Anche lui, inizialmente, va un po’ “in sofferenza” a tenere il Miche, che comunque non segna. Poi prende il “pennello” e dipinge capolavori sulla “tela” del venerdì.

BATI-GOL POLI: 7+

Tiene botta combattendo nell’inizio di “sofferenza” dela sua squadra. E riesce a limitare gli avversari. Poi “esce” e segna i due gol che danno la vittoria ai suoi.

ZICO ZANASI: 7

Non gioca un partitone ma fa valere “l’esperienza”. Prima si mette ad aiutare dietro per far “passare la bufera”. Finita, va in avanti, non segna ma è sempre determinante.

BIANCHI

GRUVI SANTORO: 7

Due “paratone” su Baresi e Poli con il “Vecchio” che già esultava e qualche altra bella parata. Poi la rimessa laterale “regalata” agli avversari con incazzamento e 2 gol evitabili.

ROBY KRAJICEEK: 7+

Tiene bene la posizione stando fisso dietro. Recupera tanti palloni e si vede che ha voglia soprattutto quando va a pressare gli avversari. Prova anche a segnare.

LO ZAR GAGGERO: 7+

Nei primi 40 minuti fa tutta la differenza del mondo. Tre gol, recuperi, passaggi, contrasti. Poi cala un po’, ma tenere quei ritmi per tutta la partita sarebbe stato da extraterrestre.

IRON MAN ATTILA: 7

Capisce che se si fosse messo in avanti, dove gioca di solito, la sua squadra sarebbe stata in difficoltà, col Miche punta fissa e lo Zar che non è un difensore puro. Allora gioca dietro e lo fa anche bene.

MICHE KAPPLER: 6,5

Fa tutto bene. Punto di riferimento in avanti per la sua squadra, va via spesso agli avversari. Passa dei bei palloni. Ma la cosa che fa sempre, ovvero i gol, niente, manco uno non centra mai la porta.

LA RIVINCITA DI "MICHELANGELO"

FINISCE 4-3 PER I COLORATI

La partita della settimana scorsa, come avete letto tutti sul giornalino di 7 giorni fa, è stata epica soprattutto per le condizioni atmosferiche e per quelle del campo, intriso d’acqua. Così, quando si torna negli spogliatoi ci si fa i complimenti a vicenda con pacche sulle spalle e cinque alti e bassi. Solo che tra qualche componente del gruppo non scorre proprio “buon sangue” e quindi, anche una pacca sulla spalla può sfociare in aggressione e tentato omicidio. Infatti quando Poli si avvicina allo Zar e gli dà una pacca sulla spalla dicendogli "grande, bella partita”, il merda, diventato ormai di un’arroganza e una spocchia indescrivibili, gli fa "che cazzo fai, mi metti le mani addosso?” e Poli “veramente ti ho fatto un complimento” ”un po’ troppo “forte” come complimento, a momenti mi fai uscire la spalla!” ”ma non dire cazzate, dai. Non esagerare!” ”non esagero. Mi hai fatto male. Adesso ti alzo la rata del mutuo e ti ipoteco la casa” ”ah, la metti così. Ogni volta pensi di potermi tenere per le palle con questi ricatti. Allora sai cosa ti dico? Vaffanculo! Ecco cosa ti dico. Sono stufo di subire i tuoi ricatti da banchiere arrogante. Ipoteca il cazzo che vuoi, ma almeno ti do’ il motivo valido per farlo, non una pacca sulla spalla!”. Poli, bello incazzato, carica il montante come Joe Frazier contro Cassius Clay nel match per il titolo dei pesi massimi, svoltosi a Las Vegas nel 1975. Solo che Joe Frazier ci vedeva benissimo e ha centrato l’avversario al mento, sdraiandolo lungo. Invece Poli, che quando gioca si toglie gli occhiali e non usa le lenti a contatto, non vede un cazzo e il montante non sfiora neanche lo Zar, anzi, lo manca di una decina di metri, colpendo addirittura il Miche che era dietro il Russo e si stava facendo i cazzi suoi, sdraiandolo lungo. Bati-gol, sentendo che qualcuno ha colpito e vedendo una sagoma a terra, pensa di essere riuscito nel suo intento. Si avvicina al Miche a terra e gli dice “hai visto? Hai finito adesso di fare l’arrogante! Sai dove puoi mettertela la rata del mutuo!Stronzo!!”. Poi alza le braccia al cielo e salta di gioia come Rocky dopo l’incontro con Ivan Drago e grida “Dooooooodiiiiiiii, Dodiiiiiiiiiiiiiii. Ce l’ho fattaaaaaaaaaaa!”. Fabione gli fa “ma vaffanculo te, Adriana e lo Zar”. Dopo qualche minuto, senza che, come da regolamento del gruppo, nessuno lo abbia aiutato, il Miche si riprende. Si rimette al collo il monile di San Gennaro da un chilo e otto che gli era caduto, e torna nello spogliatoio. Va da Poli e gli dice “ma perché mi hai dato un pugno in faccia?". Il Fra, che di solito dopo la partita è sempre in vena di polemica, gli dice “ma che cazzo vuoi? Io ho tirato un pugno in faccia allo Zar”. Ma gli viene qualche dubbio”. Quando si guarda la mano e vede che ha l’impronta dell’immagine di San Salvatore che il Miche si è fatto incastonare nel dente come ha fatto Mike

cinque elicotteri messi in fila, e parte. Dopo neanche cinque metri, impenna portando la moto quasi perpendicolare al terreno. In quel momento il poliziotto fa “eccolo. E’ questo il rumore che dicevo!!”. Jovetic si fa in penna tutti i cento e passa metri, e si ferma, ancora davanti all’agente che gli dice “ha visto che avevo ragione?Cos’era quel rumore. Stavolta l’ha sentito anche lei!!” e Jovetic “e l’ho sentito si!! Ma non è la marmitta. E’ il rumore della targa che si “gratta” sull’asfalto quando vado a 200 all’ora in penna totale”. Il poliziotto gli dice “ahhhh, bene. Allora la multa per “guida pericolosa” non gliela leva nessuno!”. Jovetic dice “faccia la multa a questo!” e gli fa il gesto dell’ombrello con tanto di dito medio e parte come una “palla di fuoco”. Il poliziotto fa per prendergli il numero di targa ma, naturalmente, non ci riesce perché la targa è praticamente completamente “grattata” e non può leggere i numeri e Jovetic torna a casa senza multa e impennando come un forsennato. L’indomani mattina mattina Attila accende il telefonino e vede che ci sono delle mail. Una è di Poli e nella sezione "oggetto" c'è scritto "cambi fantacalcio". Poli gioca a Fantacalcio in “coppia” con Attila nella lega con Fabione, il Gatto e gli altri e come “singolo” nell’altra Lega. La settimana scorsa aveva chiesto a Attila, che è l'organizzatore dell'altra Lega, di mandargli il file con le rose complete delle squadre perché doveva fare dei "cambi" e non voleva prendere giocatori che erano già in altre squadre, perché, naturalmente, i cambi non sarebbero possibili, visto che un giocatore non può giocare in due team diversi. Quindi Attila gli ha spedito il file e Poli ha guardato quali erano i giocatori liberi da poter acquistare. Siccome l’indomani c’era la partita Attila ha chiesto a Poli se volesse fare i cambi per poter già schierare i "nuovi acquisti" ma il "drogato" gli ha risposto "no, per questa settimana resto ancora così. Devo studiare bene chi prendere perché sono cambi importanti". Così il Fra' ci ha studiato una settimana e il sabato successivo ha "partorito". Quando Attila vede la mail è anche un po' "emozionato" perché pensa "chissà chi ha comprato Poli, dopo averci “studiato” per così tanto tempo". Apre la mail e legge “Old Block ha deciso di fare qualche cambio…” fa anche lo “sborone” il Fra’!! “….prende Palacio al posto di Vucinic, Callejon al posto di El Sharaawy, Strootman al posto di Taider e Pogba al posto di Matuzalem, ROBY SPERO DI NON AVER FATTO ERRORI.”. Quando Attila legge i nomi non crede ai suoi occhi. Li rilegge più volte per essere sicuro che il Fra' abbia davvero scritto quello che legge in quel momento. Gli va bene che al mattino non fa quasi mai colazione, perché se no rischierebbe il soffocamento perché il biscotto o qualunque cosa potesse mangiare gli andrebbe per traverso. Ma come, Poli ci ha studiato, ci ha pensato su una settimana e poi se ne esce con sta cazzata? Palacio, Strootman, Pogba e Callejon??? Ma non hai visto che sono già, naturalmente presi da altre squadre? Ma anche se non l’avessi visto pensi davvero che dopo 20 giornate di campionato, questi giocatori, tra i più forti per il Fantacalcio, possano essere ancora liberi?? La cosa è troppo bella per non essere raccontata. Attila la manda subito “in copia” al Gatto su WhatsApp. Poi, dopo neanche mezz’ora, lo sputtanamento è totale. Prima sulla mail di gruppo della “Lega” e poi, anche se non c’entrano in quel campionato, sulla chat di WhatsApp della Lega Fantasmoke. Parte un menaggio inenarrabile. Attila scrive a Poli che ci sono liberi Crujiff e Beckenbauer, il Gatto scrive che vuol cambiare Keita con Higuain, e manda a cagare Bati-gol. Addirittura lo Zar, che di solito si fa i cazzi suoi, scrive “leggendo il giornale ho visto un articolo che diceva che Mancini è ancora in forma, quindi io prendo Mancini e il suo gemello, Vialli, al posto di Pinilla e Totti!”. E questo è solo l'inizio, mi sa che il Fra’ dovrà sopportare per tutto l'anno. Ma non finisce qui. Attila, che l’ha menato tanto a Poli, al sabato,deve fare la formazione, quella in “coppia” proprio col Fra’, della Lega Fantasmoke. A dire il vero, come tutti i venerdì, porta a vedere il foglietto con i giocatori che vorrebbe schierare al Fra, che le altre settimane se lo porta a casa per poi mandare la formazione l’indomani. Siccome però, l’indomani va a Torino a vedere la Samp contro la Juve, dice ad Attila, dopo aver guardato la formazione, che a lui gli va bene, ma se può mandarla via mail lui, perché,appunto, l’indomani non ce la fa. Al sabato Attila manda la formazione. Alla domenica arriva un messaggio di Urka “guardando la formazione del “duo” ho notato che avete schierato Zaza che è squalificato". Fabione si esalta “grazieeeeee duo!! A chi piace vincere facile?!!”. Perché il regolamento prevede, in caso qualcuno schieri un giocatore squalificato, la sconfitta per 3-0 a tavolino della sua squadra. Un’altra grossa cazzata! Poli prova a “rifarsi su Attila” dicendogli “certo io avrò fatto dei cambi assurdi, ma te. Non vedere un giocatore squalificato!!” e Attila “scusa, ma ieri la squadra. Prima di mandarla, te l’ho fatta vedere a te per vedere se ti andava bene. Anche te non ti sei accorto di Zaza” “ma io dovevo andare a Torino!” ”ma che cazzo centra? I giocatori li controlli in settimana, no?”. Quindi Attila si becca il giusto menaggio, ma Poli se lo becca “doppio” perché anche lui ha partecipato a questa cazzata, e con quella dei cambi,sono due!! Iniziano le partite. Poli e Attila hanno già perso, ma perdere "a tavolino" se si fosse perso comunque, peserebbe molto meno che perdere “a tavolino” se invece si fosse vinto se non si fosse messo il giocatore squalificato, perché non si perderebbero comunque dei punti. Così, per la prima volta nella storia si tifa contro se stessi. In questo caso si “comincia bene” perché Amauri, che Poli e Attila avevano schierato, sbaglia il rigore. Poi è "l'apoteosi": a Dodi, avversario del “Duo”, segna una doppietta Vidal, un gol Higuain e uno Hernanes il risultato finale della partita sarebbe 5-0 per il Dodi, ma, con la sconfitta “a tavolino” il “Duo” perde “solo” 3-0. Il menaggio parte, giustamente anche in questo caso, "la squadra si fa da sobri", ”grazie duo!!” ma Attila risponde “sai che bello se vinciamo lo scudetto per differenza reti, perché abbiamo perso 3-0 a tavolino invece di 5-0 come avremo perso se non avessimo messo Zaza squalificato?". La cosa, in effetti, fa riflettere ma la cazzata è comunque stata fatta quindi per Poli e Attila sarà tempo di menaggio. Al lunedì, archiviata la giornata di Fantacalcio che vi abbiamo raccontato perché comunque, come potete vedere sulla nostra pagina Facebook, il Fantacalcio è un "sezione" sportiva del Gruppo "Quelli del venerdì”, alle sette di mattina, prima di andare a lavorare, squilla il telefono di Baresi. Il Vecchio risponde incazzato “che cazzo volete a quest’ora?!” dall’altra parte risponde un signore che dice “scusi, non volevo disturbarla, ma ho visto sul vostro sito che lei dipinge cappelle, e che addirittura è soprannominato Michelangelo. Io non ho bisogno di tanto, ma mi potrebbe dire quanto mi prende per darmi il bianco in cucina? Perché sa, trovare uno che lavori bene, al giorno d’oggi, non è una cosa facile!". Baresi, ancora più incazzato gli dice "ascolti. E’ vero, io sono un artista del pennello, ma lavoro solo nei vicoli tutti i giorni, dopo le due e mezza e le “cappelle”, in genere, le “dipingo” al venerdì sera dalle nove alle dieci e sono un artista, non do’ il bianco in casa, solo sul campo” e gli butta giù il telefono. Poi va in chat e scrive “grazie Tarzan per avermi appioppato il nuovo soprannome “Michelangelo” e grazie anche ad Attila che l’ha scritto sul giornalino. Mi hanno chiamato per andare a dipingere in una casa” e Tarzan “grande Michelangelo, vedi che la pubblicità funziona!!". Al venerdì rientrano Zico e Santoro e, con il ritorno di Zico, ritorna la “buridda” sulle squadre. Prima Attila propone una squadra, bocciata da Krajiceek che ne fa un’altra, Zico vuole un cambio, Krajiceek dice di no. Allora Zico dice a Krajiceek di giocare con lui e Poli, ma Krajiceek risponde che con Zico e Poli non ci vuol stare perché corre tutta la sera a vuoto. Allora, alla fine,”accetta” quella di Zico alla quale aveva detto di no il giorno prima. Attila non conta un cazzo, ma non dice niente perché le squadre, a meno che non siano squilibratissime a Attila vanno bene comunque. Non è come lo Zar che non vuol giocare con Poli che gli sta sul cazzo e cose così. Alla fine le squadre vedono Jovetic, Tarzan, Baresi, Poli e Zico contro Santoro, Krajiceek, Lo Zar, Attila e il Miche. Se sarà un "massacro" a favore di Zico e compagni, come prevedono i bookmaker, chi si incazza sa con chi dovrà prendersela. Con Krajiceek :)))))) e la partita può iniziare. Comincia subito bene il Miche che si libera di Tarzan e va alla conclusione, altissima. Risponde subito Poli: ”sfuriata” sulla fascia, limite dell’area, conclusione in diagonale e scheggia l’incrocio dei pali. I Bianchi, sfavoriti dai pronostici, si mettono bene in campo. Il Miche fa la punta centrale, lo Zar la “spola” tra difesa e attacco

, Attila si mette dietro insieme a Krajiceek e la squadra “gira”. I primi venti minuti non c’è partita. Percussione centrale dello Zar, gran tiro e paratona, a mano aperta, di Jovetic. Gran palla di Attila per il Miche, si gira, andando via a Baresi, bella conclusione ma ancora gran respinta di Jovetic. Ancora un’occasione per lo Zar e ancora Jovetic in tuffo in angolo. Poi, come naturale conseguenza del gioco espresso, arriva il gol. Gran lancio di Krajiceek per il Miche, che vede arrivare lo Zar, gli dà la palla, e stavolta il “Russo” non lascia possibilità a Jovetic, palla nell’angolino e 1-0. I Colorati non riescono a reagire, allora si chiudono in trincea cercando di limitare i danni aspettando momenti migliori. Bel tiro di Attila di poco fuori. Gran passaggio del Miche per lo Zar, tiro pronto e gran parata di Jovetic. I Colorati non riescono ad “uscire” ma quando lo fanno, con una ripartenza veloce, rischiano subito di fare molto male all’avversario. Poli sulla fascia, palla in orizzontale per Baresi, che arriva in corsa, tiro di prima, e palla che viaggia verso l’incrocio, sarebbe un gran bel gol; Baresi esulta già, ma Santoro in tuffo gliela leva incredibilmente. Capitan Arranca ci resta male e Santoro “ahahahaha stavi già esultando!!". Ma per "Michelangelo" la gloria è solo rimandata. Prima però rischia di dipingere un'altra "cappella". In pizzeria dice di non ricordarsela, ma quando al limite della sua area, passa la palla al portiere troppo piano, Attila a momenti ci arriva, e sarebbe stata un’altra “perla Michelangiolesca”. Ma Jovetic arriva di corsa e butta via il pallone lontano. Poi fa a Attila “se fossi arrivato a prendere la palla ti avrei buttato in porta dall’altra parte a te e al pallone, perché prendere gol così proprio non mi va bene". Il "pericolo scampato" sveglia Zico e compagni. E’ ancora Poli protagonista, si sgancia dalla sua fascia abituale, Krajiceek lo contrasta e Poli non riesce a tirare, allora mette un pallone teso verso la porta sperando che lo tocchi in rete un compagno. Ma anche un avversario va bene: ci pensa lo Zar, a buttarsi dentro la palla 1-1. Attila assegna comunque il gol a Poli, perché la palla era praticamente in porta. Con il Miche che invece continua a dire “autorete”. Il risultato, per il gioco espresso, è bugiardo, lo Zar ha voglia di rifarsi e così i Bianchi tornano a “macinare” gioco. A questo punto, oltre a Jovetic, salgono “in cattedra” Baresi e Tarzan. I due centrali di difesa, prendono un po’ le misure al Miche, che comunque, anche le volte che gli è andato via non ha comunque segnato. Tarzan libera per ben tre volte l’area ed evita situazioni pericolose. Prima anticipando il Miche che stava per tirare. Poi respingendo una conclusione di Krajiceek, destinata in porta e poi, respingendo di nuovo un pallone destinato allo Zar in area di rigore, saltando e colpendo il pallone con una ginocchiata così forte che arriva fino alla porta avversaria. Baresi diventa “Michelangelo” ma nel senso buono. Perché prende ancora il pennello ma non per dipingere una cappella, ma per dipingere calcio. Prima ruba con un semplicità disarmante la palla a uno Zar infoiato, che stava andando verso la porta. Poi libera l’area, uscendo palla al piede dall’area dove la palla stava rimbalzando pericolosamente tra migliaia di gambe e infine, recupera un pallone e trasforma l’azione da difensiva in offensiva dando una gran palla a Zico, che, dall’alto della sua tecnica fa anche lui una gran cosa, liberandosi di un avversari e andando alla conclusione da posizione impossibile e Santoro la respinge. Alla fine lo sforzo per fermare gli attacchi avversari, chiede però il conto. Così lo Zar, devastante nei primi venti minuti, prima si infila in mezzo ai due difensori e davanti a Jovetic, non sbaglia 2-1. Poi quando il Miche gli dà una gran palla sulla sinistra, fa due passi e tira mettendola a fil di palo 3-1. Meritato, tanto che a fine partita Jovetic dirà "sul 3-1, ho pensato. Qui perdiamo 10-1, perché non stavamo proprio giocando. Poi ho visto che stavo parando e ho sperato che ci avreste mollato”. In effetti però, i Bianchi non mollano. Nella seconda mezz’ora, Zico diventa più determinante, venendo più spesso in avanti e creando pericoli alla porta avversaria. In un’azione ci si devono mettere in tre per elvargli il pallone. L’occasione per chiudere la partita, comunque, la hanno i Bianchi: lancio lungo per Attila in “campo aperto”, c’è solo Jovetic davanti a lui, lo Zar segue l’azione e gli dice “dai, grande!” Attila, che non è egoista e non vuole segnare a tutti i costi, vedendo che ha davanti Jovetic e lo Zar è da solo davanti alla porta vuota e sta seguendo l'azione, gliela passa. Lo Zar, a porta vuota, ci va di destro che non è il "suo" piede e la mette fuori a porta vuota, si dispera e poi fa a Attila “pensavo tirassi” e Attila “avevo Jovetic davanti e te eri messo meglio!!”. Poi ancora una possibilità di "chiuderla" per i Bianchi. Krajiceek pesca con un bel lancio il Miche, che ha giocato bene da punta centrale riuscendo a stopparsi i molti lanci che gli sono arrivati e facendo bene da punto di riferimento in avanti, della sua squadra, ma, come in tutte le altre occasioni è il gol che non riesce a fare. La tira di nuovo fuori, e poi grida “dai che la prossima la butto dentro. La butto sempre dentro” e invece non ne “butterà dentro” una. Ma è Baresi quello che cambia completamente marcia. La “larva” diventa Crisalide. Prende palla dalla difesa e salta avversari come birilli, una gran palla a Poli, che tira benissimo, Baresi sta già esultando ma Santoro fa una grande parata. Michelangelo pennella calcio, con lanci precisi che liberano al tiro Poli che conclude alto, e Zico che sfiora il palo. Nonostante questo, i Bianchi, sono ben disposti in campo e sembrano non soffrire eccessivamente,il “ritorno” degli avversari. Tarzan fa un gran lancio per Poli che conclude ancora a lato. Poi la svolta della partita. Lancio lungo sulla sinistra per Baresi, Attila prende ci arriva prima e prova ad avanzare, Baresi colpisce la palla e la mette in rimessa laterale. La palla rimbalza sul piede di Attila, piede che sia per lui che per Baresi che gli ha fatto rimbalzare la palla addosso, era già fuori dal campo quando la palla gli è picchiata addosso. Così Attila prende la palla e fa per battere la rimessa laterale. Baresi si allontana perché concorda che sia fuori dei Bianchi. Ma Santoro, dalla porta,quindi ben più distante di loro, dice a Attila “è fuori loro" Attila gli dice "no, il piede era fuori quando mi è rimbalzata addosso" e Santoro "no, no era dentro. E’ fuori loro”. Attila chiede a Baresi che gli dice “a me sembrava vostra, però te l'ho fatta rimbalzare addosso. A me sembrava già fuori, boh” e anche Zico “è fuori vostro!". Ma Santoro non ne vuol sapere "eri dentro col piede, è loro". Ora dico, io sono il primo degli onesti, che se la tocca non fa finta di niente e se gli altri non se ne accorgono sono il primo a dire che l’ho toccata e che la rimessa è degli avversari. Ma in questo caso, se sono lì e l'ho toccata ma ero vicino e ho visto che era fuori, tanto che anche Baresi e Zico, avversari, dicono che la rimessa è nostra, perché insistere tanto e dire, avendolo visto anche da lontano, con certezza assoluta che è fuori degli altri? Come fai? Ma perché poi? Perché fare il "Superonesto" quando anche prendendosi la rimessa non avresti rubato niente, perché non eri lì, non l’hai toccata te e quindi non puoi avere la certezza. Anche gli avversari ti danno la rimessa, perché insistere nel dire che è loro? Cosa si vuol dimostrare? Comunque rimessa data agli avversari, palla a Poli che tira e Santoro mette in angolo. Dall’angolo il capolavoro di Michelangelo. Palla un po’ alta di Poli per il Barre, che si coordina e, in mezza girata, mette dentro uno dei gol più belli

Forse non tutti sanno che.....

Tarzan vi erudisce

“Né la neve, né la pioggia, né il cupo della notte impediscono a questi corrieri di compiere i giri che sono stati loro assegnati”: questa frase che si è sentita in opere cinematografiche o letterarie di origine statunitense, ha un riferimento preciso dato che la si accomuna al servizio postale americano che, a discapito di ogni avversità meteorologica, riuscivano ugualmente a portare a termine il loro lavoro in tempi molto ristretti. La celebrità di questa frase è, anche, dovuto al fatto che è scolpita sul muro dell’ufficio postale principale di New York, ubicato in zona centrale e di elevato passaggio. Forse non tutti sanno che tale frase è ripresa da uno scritto antico dello storico Erodoto con il quale voleva elogiare un sistema di comunicazione instaurato dal re Dario I di Persia quando, nel V secolo A.C, fece costruire una strada che congiungesse le sponde del mare dell’attuale Turchia, fino alle porte del suo palazzo imperiale distante ben 2600 km. Considerando i mezzi di trasporto di allora, ove soltanto i nobili ed i ricchi riuscivano utilizzare i cavalli come mezzo di locomozione, essa veniva percorsa a piedi da corrieri che, con un ingegnoso metodo di staffette, riuscivano a recapitare un messaggio, e quindi a percorre tutta la strada, in appena nove giorni.

CAMERA OBSCURA (spazio video ed amenità varie)

COMMENTI DOPO PARTITA

 

La parola al misterL'editoriale di Jbl

Tyson con un diamante, realizza che ha colpito davvero il terrone e non lo Zar. E fa “cazzo, devo mettermi le lenti a contatto” e lo Zar “si, si. Forse è meglio, intanto lunedì vieni a pagare la nuova rata del mutuo altrimenti ti mando quelli della riscossione crediti a sequestrarti la macchina. Nel frattempo, gli altri sono concentrati sugli eventi della partita e il Gatto fa “chi l’ha vinta, questa settimana, la bottiglia?”. Attila prende il foglietto, guarda e fa “l’ha vinta Dodi!!”. Baresi, che non si fa mai i cazzi suoi fa “ma l’ha già vinta la settimana scorsa, non può vincerla di nuovo!" e Attila “te fatti i cazzi tuoi. Michelangelo!”. Fabione si alza tutto bello felice e fa per andare a prendere la bottiglia. Attila fa “una bella Bianchetta Genovese. Buona col pesce, vero Miche?” e, quando il Dodi fa per prenderla, Attila la spacca per terra e gli dice “eccotela la bottiglia. Ti ho risparmiato il “lavoro”, l’ho fatto io per te!”. Fabione ci rimane male e gli dice “vabbe’, ho spaccato la bottiglia la settimana scorsa, non è che adesso la spacco tutte le settimane, può capitare". Naturalmente aveva ragione Baresi, ma “naturalmente” non perché abbia sempre ragione, anzi, ma perché, come da regolamento, uno che ha già vinto la bottiglia la settimana prima non può rivincerla quella dopo. Tutto questa scena era stata organizzata da Attila e dal Gatto per menarlo a Fabione che aveva rotto la bottiglia che aveva vinto la settimana prima. Poteva organizzare la cosa anche Attila da solo, ma spaccare una bottiglia della sua enoteca, e quindi di vino buono, sarebbe stato un peccato, così ha chiesto al Gatto di portare una bottiglia di quelle che lui ritiene "buonissime" ma che in real sono dei "cancari" senza uguali, così ha spaccato una bottiglia di vino da “mori” e non ha sprecato del vino buono. La bottiglia “vera” l’ha vinta Attila e quindi va al portiere che ha subito meno gol. Quindi Tarzan. La “tradizione” vuole che chi vince la bottiglia si faccia la foto con essa, da mettere sulla pagina Facebook del gruppo. Ma come ben sapete, a Tarzan non piace molto essere fotografato così, per il “bene del gruppo” si “sacrifica” ma si fa la foto senza farsi inquadrare la faccia. Solo la bottiglia e un segno comunque indistinguibile che fa capire, senza possibilità di errore che quello della foto è Tarzan, ovvero il logo dei 49ers sulla felpa. Un tocco di originalità per una foto che è già storia. Si torna a casa e Jovetic viene fermato, prima di arrivarci, da una pattuglia della polizia. L’agente gli dice “andiamo bene, ha truccato la moto. Ha cambiato la marmitta? Cosa ci ha messo sotto? Una Polini Zip sp 94cc Big Evol Limited Edition? Ma lo sa che queste modifiche devono essere autorizzate dal centro pratiche auto del Comune?”. Jovetic, che è un po' come Poli, i poliziotti gli sono simpatici come un dito nel culo, gli fa “guardi che io non ho modificato proprio nulla?” ”ah no? E allora cos’era quel rumore che si sentiva fino al casello di Firenze nord, mentre stava venendo in qua a 150 km all’ora che già per quello le farò una bella multina?" e Jovetic “ma quale rumore? Gli faccio sentire aspetti?”. Ale gira la moto, va indietro per una cinquantina di metri, e poi parte come un razzo per fermarsi, sgommando, davanti al poliziotto. Lo guarda e gli dice “sentito? Nessun rumore. Ora se lei è bastardo e ha voglia di rompere i coglioni come tutti i suoi colleghi in divisa, mi faccia sta multa per eccesso di velocità e non rompa i coglioni perché devo andare a scopare e non ho tempo da perdere qui con lei. Ma la marmitta è quella originale" e l’agente “eppure io sentivo un rumore. Senta, non mi faccio prendere in giro se ha qualche tasto per “selezionare” la marmitta o “escluderla” a suo piacimento me lo dica perché finché non capirò cos'era quel rumore che ho sentito prima, io non la lascio andare a scopare”. Jovetic ci riflette un po’ e, scartata l’ipotesi di dargli un pugno secco in faccia, ha un’illuminazione “aspetti, ho capito!!”. Rigira di nuovo la moto, stavolta va un centinaio di metri più indietro. Si posiziona come Nicolas Cage in Ghost Rider quando doveva saltare con la moto i

IL GOAL DELLA SERATA

Batte il corner Poli, Baresi, che ci aveva già provato la scorsa settimana andandoci vicino, si coordina e colpisce al volo in mezza girata e la mette nell’angolino. Un capolavoro di Michelangelo.

dell'anno. Questo l’unico motivo “positivo” di questa vicenda, perché sarebbe stato un peccato non vedere un così bel gesto tecnico. Tra l’altro meritato perché il Barre ha fatto davvero una grande prestazione e meritava questa soddisfazione personale 3-2. Il fatto però è chiaro. Se i Bianchi avessero battuto la rimessa, non ci sarebbe stato l’angolo e quindi il gol. Che anche se non è venuto immediatamente dalla rimessa laterale invertita, dalla rimessa è venuto l'angolo che ha portato al gol, quindi è una conseguenza di quello. Attila lo fa notare a Krajiceek "preso il gol dalla rimessa laterale data a loro". Non l’avesse mai detto. Santoro lo sente, s’incazza di brutto e si mette a gridare come un forsennato “porca puttana Roby!!! L’avevi toccata che era ancora dentro la palla, il fuori era per loro, cazzo!!! Bastaaaaaaaaa!!!”. A questo punto Attila non ci sta, perché ora che gli cambi la rimessa e va anche bene ma cosa c'è da incazzarsi a quel modo e gridare? Perché ci tieni così tanto che la rimessa laterale fosse loro? Allora gli risponde "cazzo Franco. Mi spieghi come fai a dire “era così, e BASTA?” come fai ad avere la certezza che fosse come dici tu quando anche gli avversari hanno detto il contrario? Che cazzo è? Quello che dici è legge?! Già una volta con Krajiceek, che non avevi partecipato all’azione avevi fatto così. Perché t'incazzi tanto e ci tieni così tanto che fosse loro? Qui si va oltre l’onestà, questo è volersi far sportivamente del male!" Santoro s'incazza. Azione successiva, palla di Baresi per Poli, Krajiceek e compagni “messi male”. Poli può andare al tiro, ma non è una conclusione irresistibile. E’ un tiro molto più facile da parare di quelli parati fin lì da Santoro. Ma Franco è incazzato, si butta con lo scazzo e la palla va dentro 3-3. Dal 3-1 al 3-3 in meno di un minuto. Ci sono stati molti episodi determinanti nelle partite, come quando il Pizza si incazzava perché non gli avevano fischiato un fallo e scompariva dal campo, facendo perdere la sua squadra. O come quando Baresi e Jovetic hanno litigato perché il portiere usciva dalla porta e allora in porta c'è andato Baresi e hanno perso la partita. Insomma sono proprio gli episodi a decidere la partita. E questo episodio autoprovocato, quindi ancora più evitabile, è stato quello che ha deciso la partita, indiscutibilmente. Perché fino a quel momento i Bianchi avevano giocato meglio. Certo è sicuramente colpa loro che hanno regalato la rimessa agli avversari e poi ci hanno mollato perché si sono incazzati, conseguenza comunque di quello. La cosa non vuol certo levare meriti ai Colorati che hanno vinto meritatamente, perché hanno limitato i danni all'inizio, quando potevano subire un passivo più pesante che non gli avrebbe permesso di tornare più in partita, e alla fine, hanno saputo approfittare di questa situazione per rimontare, quindi merito a loro, la “svolta” è stata comunque lì. I Bianchi perdono la concentrazione, hanno ancora una palla buona ma Jovetic fa ancora l’ennesima gran parata, diventando il migliore in campo, insieme a Michelangelo. Poi però, ”scossi” e demoralizzati, lasciano ancora spazio a Poli che arriva sul pallone di Zico e la tocca, anche piano. Ma Santoro non è più "sul pezzo" e non riesce a prenderla 3-4 per i Colorati. Krajiceek fa "bel tiro, era più mollo che non so cosa" e Poli “un tiro alla Cassano, l’ho toccata piano e l’ho fatta rotolare in rete di precisione”. Ci sono ancora qualche minuti, l’occasione arriva a Attila che si allarga e va alla conclusione ma Tarzan ci mette il piede e la fa andare in corner. Poi mostra il piede a Attila e gli dice “Piedone l’Africano”. Lo Zar ci prova con la “forza della disperazione” ma finisce alta. Attila dice che è finita, vincono i Colorati, una partita incredibile. Coi Bianchi, sfavoriti, che avevano la partita in mano, che i Colorati vincono perché non hanno "sbracato" nel momento più difficile quando potevano andare sotto di più di due gol, grazie a un super Jovetic e un grande Tarzan. Poi l’hanno recuperata grazie all’esperienza di Zico e ai due gol di un Poli che non si arrende mai. Ma il protagonista indiscusso della serata è stato Baresi. Michelangelo si è preso la rivincita guadagnandosi in senso positivo, il nuovo soprannome, dipingendo “davvero” calcio e facendo un gol che verrà ricordato come uno tra i più belli del venerdì. Certo, per il disappunto del Miche, il gol più bello è sempre quello di tacco di Poli, ma questo di Baresi è poesia calcistica.