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DAL 18 APRILE 2013

QUELLI DEL VENERDI

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Baresi è la causa della sconfitta della sua squadra perché in casa, abituato a camminare col “girello”, pensa bene di farlo anche in campo, come se ce l’avesse. Quando ha la palla avanza a piccoli passi INDUGIANDO facendosi portare via la palla o addirittura passandola direttamente agli avversari, come fa due volte con Fabione. La cosa costa due gol alla sua squadra, quelli che la fanno perdere. ”L’assist” involontario di Baresi al Dodi, gli permette di segnare il gol che vale la bottiglia, tanto che Baresi si arroga il merito e vuole fare la foto con Fabione e la bottiglia a fine partita, dicendogli anche che, quando la apre gliene deve offrire un bicchiere. Il Miche passa di lì, vede la bottiglia e gli dice “buona con il pesce. Grande Fabio!”. Non fa in tempo a dirlo che la bottiglia scappa di mano al Dodi, finisce prima sul piede di Poli, azzoppandolo e rischiando di fargli finire la “carriera” e poi si spacca per terra. Non era mai successo che il vincitore della bottiglia la spaccasse, ancora prima di uscire dal campo. Il Miche porta bene e Fabio non beve un cazzo! Partita con polemiche assurde per dei falli di mano, Poli s’incazza!!!

CLASSIFICA MARCATORI
34 Gol Miche
24 Gol Zico
22 Gol Lo Zar
21 Gol Jbl, Poli
12 Gol Attila
6 Gol Fabione,
5 Gol Tacchi, Gatto
4 Gol Baresi, Tarzan
3 Gol Daniele, Krajiceek,
2 Gol Jovetic
     
     
     
     
     
Autoreti: 6  Gol tot.: 172
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
1996-97 Meridio
1997-98 Toquinho
1998-99 Toquinho
1999-00 Attila
2000-01 Attila
2001-02 Meridio
2002-03 Meridio
2003-04 Meridio
2004-05 Lo Zar
2005-06 Meridio
2006-07 Lo Zar
2007-08 Meridio
2008-09 Padrino
2009-10 Jbl
2010-11 Padrino
2011-12 Padrino
2012-13 Padrino
2013-14 ?????
CLASSIFICA SCARPA D'ORO
  GARE PUNTI
POLI 14 98,32
ZICO 13 93,65
ATTILA 14 93,50
BARESI 13 90,25
MICHE 13 89,80
TARZAN 13 89,20
LO ZAR 12 83,95
JOVETIC 11 78,95
JBL 11 72,45
KRAJICEEK 10 62,82
EZIO 9 60,05
SANTORO 6 45,30
GATTO 4 29,65
FABIONE 4 29,05
PIETRO 2 13,55
TACCHI 1 9,00
DANIELE 1 7,80
     
     
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
2006 - 2007 BARESI
2007 - 2008 ATTILA
2008 - 2009 JBL
2009 - 2010 TARZAN
2010 - 2011 POLI
2011 - 2012 KRAJICEEK
2012 - 2013 KRAJICEEK
2013 - 2014 ????

CLASSIFICA CAMPIONATO DEL MONDO GIOCATORI SINGOLI

MICHE 27 TARZAN 23
ZICO 26 JOVETIC 21
LO ZAR 26 EZIO 18
BARESI 24 10° JBL 14
POLI 24 11° KRAJICEEK 14
ATTILA 24 12° SANTORO 10

Per una partita persa con al massimo 4 gol di scarto, i giocatori della squadra sconfitta prendono 1 punto

QUELLI DEL VENERDI

VENERDÌ                                                                        10/01/2014

LE PAGELLE

COLORATI

SANTORO GRUVI: 8

Incredibile quello che riesce a parare. In tuffo, in uscita, girato di schiena e anche con il culo. Fargli gol è davvero un'impresa. Se la partita resta in “bilico” è merito suo.

GIORGIO BARESI: 5

INDUGIA. Portando palla a piccoli passi, come se stesse camminando con il “girello”. Regala due palloni a Fabione che costano due gol e la partita alla sua squadra.

BATI-GOL POLI: 7+

Si incazza, e nell’occasione neanche c’entrava, con il suo amico e “compagno di Fantacalcio”Attila, andandosene e fottendo il finale di partita. Ha giocato comunque bene.

ROBY KRAJICEEK: 6+

Più che giocare, stasera, passa il tempo a fare falli e subirli. Calcioni, spinte, prese e date per recuperare palloni e chiamare falli. Alla fine ottiene un buon bilancio.

MICHE KAPPLER: 6/7

Primi venti minuti stratosferici, con un bel gol e tanti bei “numeri”. Poi, cala un po’, perché per lui era la prima partita dopo le feste. Gioca comunque bene.

BIANCHI

ALE JOVETIC: 5,5

All’inizio dice “è finita, andiamo a mangiare la pizza”. Ma mentre l’altra volta, poi, aveva parato alla grande, stavolta sembra davvero non avere voglia. Errori non da lui.

TARZAN BERNARDI: 6,5

Molto bene in fase difensiva. Quando viene in avanti fa due bei lanci, ma molti sono cannonate imprendibili. Ci prova con continuità e comunque buoni risultati.

DODI BATTAGLIA: 6/7

Cerca troppo l’azione personale, salta l’avversario, poi, invece di passarla al compagno libero, cerca di saltare anche gli altri e tira sempre in porta. Anche se è il fulcro della squadra e fa due gol.

LO ZAR GAGGERO: 7+

Decisivi i suoi recuperi difensivi, ma soprattutto le azioni offensive, sia quando parte veloce in contropiede, sia quando salta l’avversario e segna. Stasera ne mette tre e va su tutti i palloni.

BONGIO ATTILA: 6+

Primi 40 minuti “abulici” anche se bisogna dire che non gli passano molti palloni. Poi “accende la luce”. Grande assist per il gol di Fabione e solo un grande Santoro gli nega la soddisfazione del gol.

BARESI INDUGIA ED E’ LA CAUSA DELLA SCONFITTA DELLA SUA SQUADRA. FABIONE VINCE PARTITA E BOTTIGLIA MA LA FRANTUMA PER TERRA, MAI SUCCESSO!!!

FINISCE 5-4 PER I COLORATI

La settimana scorsa finita la partita, essendo il 3 gennaio, l’argomento che teneva un po’ “banco” era capodanno. La domanda più diffusa era "cosa hai fatto il 31" e la risposta che andava per la maggiore era "perché non ti fai un po' i cazzi tuoi?" e le sue innumerevoli varianti, tra le quali “saranno cazzi miei, o credi che devo raccontarti tutta la mia vita?” oppure “una bella padellata di cazzi tuoi che ti tieni un po’ leggero dopo tutto quello che avrai mangiato nelle feste, no?”. Insomma, una ventata di buona educazione e condivisione con il gruppo. Nonostante questo, alla fine, si è venuto bene o male, a sapere quello che si è fatto a Capodanno. Ad esempio Jovetic che è partito alle sette di sera, in moto, per Firenze e dopo essere entrato al Casello di Sestri ed essersi fatto tutta la strada “grattando la targa”, è arrivato a destinazione 48 minuti dopo, che neanche JBL quando va a Verona ci mette così poco. Ha passato poi la serata a gozzovigliare per le vie del centro e a mezzanotte è andato in piazza. Mentre si stava preparando per festeggiare la mezzanotte tracannandosi un magnum di Cesarini Sforza riserva millesimato, è passato un fottuto Marocchino e gli ha dato un colpo alla bottiglia, dalla quale il portiere stava bevendo. Il colpo gli ha scheggiato un dente. Quel Marocchino di merda ha fatto finta di niente e se ne andava senza neanche chiedergli scusa. Così Jovetic, gli è andato dietro e con un colpo l'ha sdraiato lungo. Un altro Marocchino stava per alzargli le mani e gli ha detto “perché tu fatto questo a mio amico?" e Jovetic “perché il tuo amico del cazzo mi ha scheggiato un dente. Porca puttana. E se non vuoi fare la sua stessa fine, che poi quando siete per terra mi faccio prendere la mano e vi riduco a sapone con il lanciafiamme che ho nello zaino, sarà meglio che porti via i coglioni!". Il Marocchino, che ha capito che le cose non si stavano mettendo bene, gli ha detto “stai calmo, va bene, scusa” e se ne è andato. A mezzanotte Jovetic ha festeggiato chiavandosi una che neanche conosceva, sotto la torre del Palazzo della signoria. Baresi invece, che capodanno lo fa tutti i giorni quando finisce di lavorare in posta diventando il re incontrastato dei vicoli, il 31 l’ha passato al Don Orione insieme a tutti gli altri vecchi dell’istituto. Il clou della serata è stata la classica tombolata con ricchi premi e cotillon. Ad un certo punto quello che estraeva i numeri ha gridato “18!!”. Siccome i tre quarti dei vecchi della struttura sono più sordi di Tarzan, quasi nessuno ha capito che numero era stato estratto. Un anziano ha gridato “come hai detto? Ventottoooo?” ”diciotto, ho detto diciottooooo!!” “trentotto?” “porca puttana, diciotto!!! Cazzo, lo vuoi capire?”. Ha preso un bastone uguale a quello del dottor House che un anziano usava per stare in piedi, si è avvicinato al vecchio ed ha cominciato a dargli delle bastonate sulla schiena, contando ad ogni colpo “unoooo, dueeee, treeee, quattroooo, cinque….” l’intento dello

di farsi giustizia sommaria, cercando di linciarlo. Proprio mentre stavano per prenderlo, si è aperta la porta dell'istituto ed è entrato Attila, completamente “spaccato ammerda”. Non sapeva neanche dove fosse. Credendo di essere in un night ha chiesto due bottiglie di Dom Perignon a un’infermiera, poi si è seduto al tavolo della tombola e ha gridato "un po' di figa, qui?". In quel momento passava una vecchia sulla centina d’anni, con il “girello” d’acciaio per tenersi in piedi. Attila l’ha vista e le ha detto “siiiii, eccola. Brava bella. Avvinghiati su quel palo, fai vedere cosa sai fare”. La vecchia, sentitasi lusingata ha privato a fare un movimento sexy sul girello, ma ha perso la gamba d’appoggio e si è frantumata i due femori dopo essere volata in aria per una decina di metri ed essere ricaduta pesantemente a terra. Attila, esaltatissimo “brava, tu si che ci sai fare. Vien qui e dammi un po’ di “zucchero” baby”. Ma la vecchia non è più riuscita a muoversi. Per finire un anziano, anche lui reduce di guerra, ha preso la bottiglia di spumante “cancaro” che avevano comprato quelli dell’istituto per festeggiare la mezzanotte, e se l’è bevuta "alla goccia", dopo neanche due minuti è andato in coma etilico e hanno dovuto portarlo di corsa all'ospedale. Ma la serata è finita bene, perché, visto che la porta era sempre aperta, Fabione e Poli, che stavano tornando a casa, loro a differenza di Attila, spaccati di canne, sono entrati pensando di essere a casa. Accortisi di non esserci, ma capendo che anche se ci si fossero messi d’impegno non sarebbero mai arrivati a casa, hanno deciso di passare la notte lì. Poli ha preso la chitarra e insieme a Attila, Baresi e tutti i vecchi del Don Orione hanno cantato “No woman, no cry”. Poli ha rollato qualche canna e l’ha fatta girare, e tutti si sono ripresi. Un’anziana si è messa addirittura a gridare “ci vedooooo, miracoloooo, ci vedo!! Non ho più il glaucoma!!". Poli gli ha detto “e ci credo!! Buon anno signora!!” e si è fatto, tutti insieme le cinque del mattino. Degli altri si è saputo poco, ad esempio del Miche si sa che ha sparato botti, da perfetto caccaro terrone meridionale, sparando anche qualche colpo di lupara in aria e che qualche petardo gli è anche avanzato, l'ha sparato nel dopopartita sul campo, ma se ne sapremo di più vi racconteremo qualcosa nelle prossime settimane. Al venerdì, JBL salta perché deve tenere suo figlio e questo lo terrà lontano dal campo per almeno un mese. Ci si sarebbe tutti, ma Zico ha ancora male per l’intervento del Gatto della settimana scorsa, così si chiama fuori. Attila chiede prima a Fabione, perché il Gatto ha giocato l'ultima volta. Dodi viene e ci si è tutti. Le squadre vedono Santoro, Baresi, Krajiceek, Poli e il Miche contro Jovetic, Tarzan, Fabione, lo Zar e Attila e la partita può iniziare. Jovetic, in porta, crea subito molto entusiasmo tra i compagni di squadra dicendo “Attila, è finita?!! Andiamo a mangiare la pizza?". Chiaramente trattasi di battuta, ma è testimonianza della non molta voglia di giocare da parte del portiere. La settimana scorsa aveva “esordito” alla stessa maniera ma poi aveva parato l’impossibile. Stasera non sarà così. Il primo a provarci è il Miche, che gioca la prima partita dopo le feste ed è fermo, quindi, dal 13 dicembre. La voglia è tanta e lo dimostra avventandosi sul pallone e concludendo di poco fuori alla destra di Jovetic. Jovetic che lancia lungo, un pallone alto in direzione di Attila che se la stoppa, di petto e Krajiceek “chiama” il fallo di mano. Attila non gliene frega e non entra mai nelle discussioni sulle rimesse laterali o sui calci d’angolo. Ma in questo caso, se l’avesse toccata di mano se ne sarebbe accorto, e lo avrebbe anche detto, perché non è uno che cerca di fare il furbo. Così dice a Krajiceek "no, l’ho presa di petto” ma l’ex portiere insiste “no dai, si è visto, l’hai presa di mano”. Si riprende con la palla a Santoro che lancia lungo per il Miche che sfiora ancora il gol, con un bel tiro in diagonale. Per i primi venti minuti i Bianchi sembrano condividere quello che ha detto Jovetic, a inizio partita sembrano giocare senza voglia, non corrono, non “aggrediscono” gli avversari, non ripartono veloci. Così i Colorati ne approfittano. Dopo un tiro di poco fuori di Poli ecco arrivare il gol del Miche. Prende palla, si accentra e tira un siluro, ”dritto per dritto”. Il tiro non sembra imparabile, ma Jovetic non ci arriva, palla vicina al palo e 0-1. Il Miche riprende da dove aveva finito. La butta dentro. Ti aspetti la reazione di Fabione e compagni, ma non arriva. Tarzan resta dietro, Fabione cerca di scartare tutti e fare gol e non passa mai un pallone, lo Zar, non riesce a saltare l’uomo e a fare un passaggio e Attila combina poco, ma gli passano anche pochi palloni, così, giocando “solo” Fabione e lo Zar, gli avversari in quattro, hanno gioco facile. Rimessa dal fondo, lancio in avanti, Poli lo intercetta, si stoppa la palla, se la butta in avanti, fa due passi e tira una cannonata a incrociare sul secondo palo e centra l’incrocio dei pali opposto. Jovetic non ci può arrivare, gol della serata di Poli che riceve i complimenti di tutti 0-2. Arriva Zico, a vedere e si fa delle risate quando Baresi avanza palla al piede, INDUGIANDO come se avesse il “girello”. Rischia di perdere il pallone, ma gli va bene che il rimpallo su Attila manda la palla in rimessa laterale. Krajiceek gli dice “che cazzo fai, Baresi? Non devi indugiare, dai quel pallone che rischiamo di prendere gol”. Fabione si scarta Poli sulla destra, il drogato gli corre dietro e Fabione, invece di passare la palla, prova di nuovo a scartarlo, girando in tondo, un po’ come faceva l’Edicola, Poli gli tocca il pallone in rimessa laterale. Ancora Fabione, stavolta salta l’avversario, ha davanti Krajiceek e lo Zar e Attila, liberi a centro area davanti alla porta, il Dodi, invece di appoggiargli il pallone, vuole segnare e tira fortissimo addosso a Krajiceek, e l’azione sfuma. Scena fantastica poco dopo. Il Miche porta palla a centrocampo; prova il tiro tirando una cannonata fortissima. Prende in pieno nello sterno Fabione, che, non gli dà neanche soddisfazione di dire qualcosa, ma l’espressione sconsolata del suo viso la dice lunga sul suo pensiero che, più o meno, dovrebbe dire così "ma che cazzo tiri da centrocampo? terrone illetterato!" il Miche gli fa "oh, scusa Fabio” e Baresi “cazzo, che cannonata. Grande Dodi, non gli ha dato la minima soddisfazione”. I Bianchi si “svegliano”, finalmente il Dodi, marcato da Baresi, l’appoggia per lo Zar, che si allarga e infila Santoro per l’1-2. Cominciano ad arrivare i falli. Quelli ormai “classici” tra Poli e Fabione, che lo ferma quando sta andando via sulla fascia e Fabio chiama il fallo. Punizione dello Zar che dice a Santoro, prima di tirare “pronto?”. Il portiere gli risponde coi fatti. Salto a levare dal “sette” la palla per metterla in angolo. Poi anche Krajiceek, quando lo Zar riceve palla, spalle alla porta, gli “porta via le gambe” con un calcio che lo manda lungo. Altro fallo, altra punizione, stavolta Franco non deve neanche essere pronto, perché lo Zar la butta a bagasce. Poi è Fabione che gioca molto di "fisico". Ad andare su Krajiceek e gli prende in pieno il piede d’appoggio “fallo”. Punizione di Poli con “l’accuso” “Vai, Micheeeee” e palla lunghissime che si “spegne” in fallo laterale. Poi è ancora Fabione che fa fallo su Poli, che stava per saltarlo. Infine Krajiceek va addosso a Tarzan e lo sgambetta facendo, incredibilmente, fallo sull’ex giocatore di football. Incredibilmente perché far fallo a Tarzan, vista anche la sua mole, non è impresa semplice. Poi, quando arriva una palla a centrocampo, arriva come un treno Poli, che non vede Attila e gli dà una tranvata che per poco non lo butta a terra. Per dieci minuti più che calcio, si è visto del rugby. Quando si “torna a giocare”, è Poli che dà spettacolo. Passaggio del Miche, tiro “al volo” di Poli e palla dentro 1-3. I Colorati sembrano in difficoltà. Non giocano di squadra, cercando troppo il “numero individuale”. Tarzan lancia Attila con un bel pallone, l’attaccante tira, ma Santoro, che sembra esaltarsi specialmente su di lui, gli fa un paratone. Poi Tarzan, ci prova con altri lanci, ma sono delle cannonate che i compagni non riescono a prendere. Lo Zar ha un grande spunto. Pesca Attila libero, dentro l’area di rigore, Attila se la stoppa e tira a “botta sicura”, sembra impossibile, ma Santoro si getta a terra, girato di schiena e la ferma “col culo”. Zico, da fuori, gli dice “cazzo, ti ha deflorato! Come hai fatto a tenerla” “si. me l’ha incastrata nel culo. Ma l’ho parata”. Non riesce invece a parare il tiro in corsa dello Zar, che salta Baresi e infila Santoro per il 2-3. Per i Bianchi sembra suonare la “sveglia”. Attila stoppa una palla a centrocampo e mette un assist perfetto per Fabione che se la stoppa e tira, gran gol che fa “siiii, così. Grande Attila, bellissima palla!” 3-3. Raggiunti sul pareggio i Colorati sembrano “mollare”. Li tiene in partita solo un grande Santoro che fa altri tre “miracoli” su Attila e due volte su Fabione. Poi il Miche fa un gran numero, vede Jovetic fuori dai pali, e prova il tiro:

 

traversa piena ma grande cosa da parte del Miche. Baresi, che evidentemente non gli è bastato rischiare di prendere il gol e gli insulti di Krajiceek quando prima ha indugiato e, a momenti, ”regala” la palla ad Attila, pensa bene di “regalarla” a Fabione. Il Dodi salta un avversario e tira di poco fuori, perché è vero che Baresi ha regalato due volte la palla a Fabione, ma solo una volta è costato il gol, quello che vedremo tra poco, perché Fabione, che di gol ne ha fatti due, il primo, come visto, l’ha fatto su un assist di Attila. Così Baresi, non essendoci riuscito in due occasioni, sembra volercela fare a tutti i costi. In possesso di palla vicino al calcio d’angolo, con Fabione che lo pressa, potrebbe, visto che lui dice che non c’era nessuno, ”spazzare” il pallone in avanti e non rischiare di prendere gol. Ma no, Baresi, avendo tecnica, ha anche fiducia nei suoi mezzi. In questo caso troppa, perché invece di buttare via la palla, cerca un improbabile passaggio, la passa invece a Fabione che non deve far altro che due passi e tirare, gol del 4-3 e Krajiceek che vorrebbe ammazzare il Vecchio “ma che cazzo fai? Perché indugi. Ci è costato il gol, dai!!”. I Colorati provano a reagire, bell’azione di Poli che tira, ma stavolta Jovetic para. Lancia lungo per Attila che se la stoppa. Di nuovo di petto, Poli ferma l’azione perché dice che l'ha toccata con la mano. Attila, che è la seconda volta che si sente chiamare un fallo per un tocco di mano, che sa di non aver fatto, non la prende bene; non per il fallo e per l’azione fermata, ma perché, come già detto, se la tocca di mano è il primo a dirlo, che lo dicano gli altri, come se lui facesse finta di niente per trarne un vantaggio, non gli sembra giusto. Così dice "cazzo, non l’ho toccata di mano” e Krajiceek “io non ho detto niente, ma quando ho visto che l’ha detto anche Poli, si l’hai toccata di mano!” Attila continua a dire di no, ma si battono il fallo e si riprende. Tiro del Miche, deviazione in angolo di Jovetic. Angolo che va a battere Krajiceek, Attila marca Poli e cerca di andargli davanti come gli dice Ale “marcalo davanti, non dietro”. Ma Poli fa come quando è in difesa che prende per il braccio l'avversario e lo tiene. Qui allarga le braccia e non permette ad Attila di andargli davanti. Lo Zar dirà ad Attila che doveva divincolarsi e cercare di passare. Ma allargare le braccia e impedire all’avversario di passare, non è un'azione regolare. Krajiceek batte l’angolo, anche con Fabione davanti, fa una bellissima “palombella” che anche se nel calcetto non si dovrebbe fare, perché si gioca "palla a terra", è perfetta per Poli che, sfruttando proprio il vantaggio della posizione su Attila, salta, anticipa anche il Miche, e di testa, la schiaccia in rete per il 4-4. Attila fa le sue ragioni “questo non è fallo? Mi ha tenuto e non mi ha lasciato andare davanti”. Poli che capita spesso che s’incazzi fa “cazzo, ti ho chiamato un fallo che mi sembrava che l’avessi toccata di mano e ora facciamo polemica su ogni azione?” e Attila “non è che faccio polemica. Jovetic mi dice che dovevo marcarti davanti e gli dico perché non son riuscito a marcarti davanti!". Jovetic che, comunque, sarebbe anche dovuto uscire e bloccare il pallone prima che lo colpisse Poli. I Colorati hanno dato tutto per raggiungere il pari. Così lo Zar e compagni "mettono le tende" nella metà campo avversaria. Santoro deve ancora superarsi per mantenere il pareggio. Poi, dopo una sorta di “mini-assedio” lo Zar trova il varco giusto e segna il gol del 5-4. I Colorati non hanno più molte forze per reagire. Il Miche, si è "spento" e Poli ha dato tutto. Ci prova Krajiceek, con un tiro da fuori, ma Jovetic para senza difficoltà. Poi arriva una palla ad Attila, la ferma, cerca di evitare Krajiceek, che gliela tocca e gliela manda a sbattere, a meno di mezzo metro di distanza, sulla mano. Stavolta il tocco di mano c’è stato, ma è chiaramente involontario. Attila, quindi, continua l’azione, l’appoggia per Fabione che tira e segna, Krajiceek allarga le braccia, come a dire “cazzo, l’ha toccata di mano” così Attila, essendo la terza volta che gli chiamano un fallo di mano, stavolta che l’ha toccata, ma in maniera chiaramente involontaria, si incazza e dice “fallo di mano. L’ho toccata di mano. Non è gol!" e dà il pallone al limite dell'aria, agli avversari per battere il fallo. Krajiceek fa “l’hai toccata di mano, no? Io non l’ho chiamato perché pensavo che lo chiamassi te, ma visto che non l’hai detto allora ho allargato le braccia, ma per dirtelo a te che l’avevi toccata di mano. Bisogna sapere i regolamenti. Se si tocca la palla di mano è fallo, no?” e Attila “si. Ma nelle prime due occasioni non l’avevo toccata di mano. E, visto che bisogna sapere i regolamenti, dovresti anche sapere che il fallo di mano è l'unico fallo, che per essere fischiato, deve essere volontario. Dimmi te se questo che ho fatto, poteva essere volontario che mi hai tirato la palla sulla mano, che ero quasi a terra e a meno di mezzo metro di distanza! Comunque battetevi il fallo!”. Poli, che stavolta non c’entrava proprio nulla, prende questa “reazione” di Attila

Forse non tutti sanno che.....

Tarzan vi erudisce

In seguito alll'espansione coloniale delle potenze europee, quando al finire del XVIII secolo si spinsero fino agli antipodi rispetto alla propria terra di appartenenza, gli esploratori si ritrovarono a visionare escoprire piante, fiori ed animali fino ad allora sconosciuti.  Uno di questi casi si è verificato quando gli inglesi raggiunsero il continente australiano e vi trovarono degli animali che per spostarsi, utilizzavano dei balzi. Ovviamente si trattava della specie dei canguri e il nome che venne dato,  è simile al nome locale che davano loro gli aborigeni; forse non tutti sanno che vi è però una leggenda che cita il fatto di come i colonizzatori, dopo averli visti in azione, chiamarono immediatamente un villico locale, in quanto gli indigeni australiani erano estremamente pacifici, e cercarono di fare domande con i gesti. Sentendo che l'indigeno diceva sempre Kan Ghu Ru adottarono il vocabolo inglese kangaroo(canguro). Successivamente i linguisti determinarono dopo ricerche che il significato di quello che gli indigeni volevano semplicemente dire era 'Non vi capisco.'

CAMERA OBSCURA (spazio video ed amenità varie)

COMMENTI DOPO PARTITA

 

La parola al misterL'editoriale di Jbl

stronzo era di arrivare, appunto a diciotto, ma Baresi non ha aspettato che il conteggio finisse. Ha tolto il bastone dalle mani del bastardo e gli ha detto “basta, cazzo, non puoi spaccargli la schiena perché non ha capito il numero!" ”ah, no. Allora la spacco a te!” ”provaci”. Baresi si era preparato per bloccare il colpo “al corpo” ma, invece, questo gli ha tirato, dopo uno swing tipo Barry Bonds quando colpisce un fuoricampo, una bastonata in faccia. Baresi è andato giù lungo e la tombola è ripresa. Ad un certo punto un altro vecchio ha gridato “cinquina, ho fatto cinquina!!”. E’ andato al banco con la cartella per controllare che i numeri della cinquina fossero stati estratti, e il sorteggiatore, dopo aver guardato, ha detto “complimenti, manco ambo hai fatto. Neanche un numero hai azzeccato. Sono ancora tutti da estrarre!” ”ma ho fatto cinquina!” ”cinquina un cazzo. Lo vuoi capire che sei sordo, anche te, e sei convinto che ho detto quei numeri lì, ma non ce n’è nemmeno uno! Lo capisci? Hai sentito male!” ”ma ho fatto cinquina!”. L’estrattore fa per prendere di nuovo il bastone del Dottor House e l’anziano, vedendo anche che Baresi è ancora “lungo” e non potrebbe difenderlo, capisce che è meglio tornare a posto. Alla fine, uno dei pochi “sani” d’orecchio, riesce a fare tombola, reale, e vince due scatole di lassativi, cinque latte da litro di semolino, le pile per il polmone d’acciaio, due pappagalli in plastica da uso ospedaliero, quattro bombole d’ossigeno, cinque scatole di Viagra e un defibrillatore portatile. Peccato per Baresi perché avrebbe fatto tombola lui, con i numeri che erano stati estratti, ma non ha ripreso i sensi in tempo e se l’è presa nel culo come quando va a comprare nei negozi di elettronica. Prima di mezzanotte, per tenere su la serata, gli “animatori” del Don Orione hanno organizzato un mini karaoke. Canzoni, rigorosamente anni ’10 e ’20. Baresi, che vuole fare il “giovane” ha detto “ma su, che cazzo sono ste canzoni noiosissime. Mettiamo su un po’ di musica come si deve”. Ha preso in mano la “consolle” e credendosi “David Guetta” ha messo su prima un po’ di musica house, poi “You’re so vayn” di Carly Simon, che è la sua canzone preferita, a rotazione continua, per una cinquantina di minuti. Quando qualche vecchio ha tentato il suicidio cercandosi di spararsi in faccia come Kurt Cobain, ha capito che, forse, era meglio cambiare musica. Così vai di Gan-gnam style. E qui è stata una tragedia. Perché quando hanno sentito quella musica trascinante, quasi tutti i vecchi si sono scatenati e hanno cominciato a ballare come impazziti. Addirittura un ex generale dell’esercito, costretto su una carrozzella da 68 anni a causa di un’esplosione di una granata durante la seconda guerra mondiale, che gli è costata l'uso delle gambe, si è alzato dalla sedia e ha cominciato a ballare gridando "miracolo, miracolo”. Ma non era un miracolo, infatti, dopo due passi si è frantumato rovinosamente a terra sfondandosi il setto nasale perché è caduto sul pavimento di faccia. Non si contano i femori rotti, le compressioni vertebrali, le lombalgie e gli strappi del nervo sciatico, che hanno ridotto la stanza della festa, in un “Lazzaretto” in meno di cinque minuti. Baresi si è sentito in colpa, così ha cercato di rimediare tirando su il morale a tutti. Prendendo una bottiglia di champagne e facendo il conto alla rovescia. Allo scoccare della mezzanotte ha fatto partire il tappo e ha centrato in pieno in faccia il più anziano dell'intero istituto, sfondandogli l’osso parietale e creandogli danni permanenti alla retina e alla cornea di entrambi gli occhi. A questo punto, vedendo che Baresi ha fatto più danni della grandine gli infermieri, hanno prima cercato di allontanarlo a pedate dall’istituto, poi, visto che non voleva andarsene, hanno cercato

IL GOAL DELLA SERATA

Poli “intercetta” una rimessa dal fondo. Stoppa la palla, se la porta avanti, come da linea tratteggiata, e poi spara un siluro a incrociare sul secondo palo e segna.

come conseguenza del fatto che lui gli aveva chiamato il fallo di mano prima. Ma cosa centra?? Attila sta dicendo che questo fallo di mano, l’ha fatto ma era involontario, si discute di questo. Quello di prima non centra nulla. Ma niente, nonostante i due siano amici e co-allenatori di una grande squadra di Fantacalcio, che quello successo prima non centri nulla. Poli la prende sul “personale”. Prende il pallone, lo mette a centrocampo e dice “dai, cazzo. Ti ho detto una cosa non è il caso di fare tutte ste scene e polemiche!". Attila, che non ci sta a sentirsi dire così, perché non gliene frega niente che gli diano il gol, visto anche che si erano fermati tutti dopo che Krajiceek aveva allargato le braccia, dice che non è gol, prende il pallone e lo passa a Santoro. Ma niente, Poli è partito per la tangente, prende la palla e fa “basta, minchiate. E’ gol. Non hai fatto fallo, prenditi il gol”. Attila riprende il pallone e lo ripassa a Santoro. Come successo in molte occasioni, si potrebbe riprendere con la palla al portiere e ricominciare a giocare, visto che sono le dieci e dieci e, di solito, si gioca fino alle dieci e venti. Ma niente, Poli al venerdì si incazza, e stavolta non si limita ad aspettare di discutere negli spogliatoi a fine partita. No, fa la cosa che, se possibile, non si dovrebbe mai fare. Se ne va, ”fottendo” il finale di partita. Krajiceek gli dice di tornare a giocare, ma niente, Poli fa per uscire. Quando si cerca ancora di convincerlo a rientrare, Baresi prende la bottiglietta di Gatorade e se ne va anche lui, dicendo, rivolto a Krajiceek “cazzo, ma possibile che lui non fa mai fallo, e tutte le cose sono a suo favore? Cazzo, ma non è possibile!”. Al custode, che non è quello solito che lascia giocare un po' di più, non sembra neanche vero: appena vede Poli vicino alla porta d’uscita e Baresi che lo segue, spegne subito metà delle luci e, a questo punto, si finisce qui. Krajiceek si incazza sentendo Baresi dire così e gli dice "stai calmo, eh. Cerca di stare calmino!”. Finisce così 5-4. Il peccato è che si poteva gocare ancora un po’, anche se sembrava più facile che arrivasse il 6-4 che il pareggio. Ma è andata così. Attila se ne sbatte e fa il servizio fotografico, ormai classico, di fine partita, con il “costume da supereroe”. Si torna negli spogliatoi, ma, per fortuna, almeno la polemica non continua anche lì. Anzi arriva lo “spettacolo”. Perché dopo che ci si è fatti tutti la doccia, e si esce dagli spogliatoi, Attila consegna la bottiglia a Fabione che l’ha vinta per il suo secondo gol, che era il settimo della serata, stabilito da Attila prima della partita come gol che valeva la bottiglia. Fabione, bello contento, prende la bottiglia e “posa” per la foto. Baresi però gli dice "cazzo, hai vinto la bottiglia con il gol che ti ho “passato” io la palla. Voglio far la foto anch’io con la bottiglia, perché è anche "merito" mio se hai fatto gol. E quando la apri ne voglio un bicchiere anch'io!". Fanno la foto e, in quel momento, passa il Miche, vede la bottiglia e fa “buona con i pesci. Bravo Fabio!”. Non fa quasi in tempo a finire la frase che, non si sa come, la bottiglia cade. Becca sul piede Poli, rischiando di azzopparlo e “metterlo fuori” per la prossima partita, ma almeno l’avesse “salvata”. Invece continua la sua corsa e finisce in terra, frantumandosi in mille pezzi. Fabione è disperato "cazzo, no!! Miche grazie, è buona con i pesci! Ma non lo saprò mai perché hai portato nero!!". La cosa è stata uno spettacolo ed è tutto documentato sulla nostra pagina Facebook con foto di Dodi con tanto di coccio di bottiglia in mano. In diciotto anni di calcetto non era mai successo che il vincitore della bottiglia la spaccasse e, addirittura, ancora prima di uscire dal campo, ancora meno. Fabione è stato davvero uno spettacolo e questo che leggete qui sarà solo l'inizio di un menaggio infinito. Il Gatto e Attila non aspettavano altro.