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DAL 18 APRILE 2013

QUELLI DEL VENERDI

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Attila, come potete vedere dalla sua foto nelle pagelle, si presenta con una tuta alla Captain England e dà spettacolo negli spogliatoi con gente che vuole fare la foto con lui e qualcuno gli chiede anche qualche autografo. Peccato che in campo faccia abbastanza cagare Capitan England, ma anche i suoi “compari” non fanno molto meglio: non bastano per fermare, il drogato e il nazista, JBL e il Miche che dopo la prestazione indecorosa della settimana scorsa, quando hanno giocato con Poli, giocano un partitone segnando il primo, 4 gol, e il secondo 5. Poli si incazza perché dice che quando giocano con lui giocano sempre male, mentre quando giocano con gli altri fanno i fenomeni e se la prende con lo Zar che fa la differenza in qualunque squadra che gioca. Così propone di lasciarlo a casa e non farlo più venire a giocare. In effetti lo Zar ha fatto un partitone ma anche Baresi e Jovetic, in porta, hanno fatto il loro, e la vittoria di Baresi & C. è stata indiscutibilmente meritata!!!!

CLASSIFICA MARCATORI
18 Gol Miche
21 Gol Jbl
18 Gol Zico
17 Gol Lo Zar
16 Gol Poli
10 Gol Attila
5 Gol Tacchi
4 Gol Baresi
3 Gol Daniele, Krajiceek
2 Gol Jovetic, Tarzan, Gatto
1 Gol Fabione
     
     
     
     
     
Autoreti: 6  Gol tot.: 137
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
1996-97 Meridio
1997-98 Toquinho
1998-99 Toquinho
1999-00 Attila
2000-01 Attila
2001-02 Meridio
2002-03 Meridio
2003-04 Meridio
2004-05 Lo Zar
2005-06 Meridio
2006-07 Lo Zar
2007-08 Meridio
2008-09 Padrino
2009-10 Jbl
2010-11 Padrino
2011-12 Padrino
2012-13 Padrino
2013-14 ?????
CLASSIFICA SCARPA D'ORO
  GARE PUNTI
BARESI 10 71,45
ZICO 10 71,30
POLI 10 71,12
MICHE 10 68,60
JBL 10 67,45
ATTILA 10 66,30
LO ZAR 9 62,95
TARZAN 9 62,45
EZIO 9 60,05
KRAJICEEK 8 50,07
JOVETIC 7 49.75
GATTO 2 14,85
SANTORO 2 13,60
PIETRO 2 13,55
TACCHI 1 9,00
DANIELE 1 7,80
FABIONE 1 6,60
     
     
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
2006 - 2007 BARESI
2007 - 2008 ATTILA
2008 - 2009 JBL
2009 - 2010 TARZAN
2010 - 2011 POLI
2011 - 2012 KRAJICEEK
2012 - 2013 KRAJICEEK
2013 - 2014 ????

CLASSIFICA CAMPIONATO DEL MONDO GIOCATORI SINGOLI

MICHE 22 TARZAN 16
BARESI 20 ATTILA 14
LO ZAR 20 JBL 14
ZICO 19 10° KRAJICEEK 12
POLI 19 11° JOVETIC 12
EZIO 18 12° SANTORO 4

Per una partita persa con al massimo 4 gol di scarto, i giocatori della squadra sconfitta prendono 1 punto

QUELLI DEL VENERDI

VENERDÌ                                                                        29/11/2013

LE PAGELLE

BIANCHI

TARZAN BERNARDI: 5

Come dice Amauri in una pubblicità "sono appena tornato". Ma più che tornato, sembra che sia rimasto ancora in America. Non è portiere ok, ma sa fare molto meglio.

ROBY KRAJICEEK: 6,5

Una partita dignitosa, lotta e recupera palloni. Ma non si rende conto che viene avanti e si beccano i contropiede. Il suo ruolo è stare dietro ma gli prende quella "smania" del gol...

BATI-GOL POLI: 6+

Comincia bene tirando addosso allo Zar che si fa autorete. Poi, va via via scomparendo. Se la prende con lo Zar che corre e gli recupera palloni, ma non è "in palla".

ZICO ZANASI: 6/7

A volte te lo ritrovi a fare la punta. Nooooooooo, poi torna dietro e cerca di limitare i danni. Il migliore dei suoi, anche se stasera non ci vuole molto. Ma fa tre gol.

BONGIO ATTILA: 6 - -

Lo spettacolo lo dà fuori dal campo con la sua spettacolare tuta. In campo, fa abbastanza cagare. Fa un bel gol e qualche bel passaggio ma poco altro. Recupera poco.

COLORATI

ALE JOVETIC: 7,5

I Bianchi giocano male, ma tutte le volte che arrivano alla conclusione trovano sempre Jovetic pronto a respingergli tutto. Para alla grande e non esce, perfetto.

BARESI GIORGIANNI: 7+

La sua prima vittoria è quella di riuscire a convincere Jovetic a non venire avanti lasciando la porta libera. Al resto ci pensa lui. Dribbling, difesa, recuperi. Leader.

LO ZAR GAGGERO: 7,5

Non diciamo che la differenza la fa solo lui. Ma ha fatto una gran partita. Ha fatto da “ponte” tra difesa e attacco, recupernado un sacco di palloni, dandoli poi in avanti ai due “punteros”.

JBL LO MONACO: 8

Per me il migliore in campo, o, se volete, quello che in base alle sue capacità ha giocato meglio, facendo la sua miglior partita, forse, non solo di quest’anno. Segna quattro gol ne fa sgnare cinque. Ovunque.

MICHE KAPPLER: 7+

Prima dice che avrebbero perso 5-2. Poi gli entrano due gol e si “carica”. Alla fine ne mette cinque, e gioca alla grande, da metà campo in su. Dietro non si vede molto ma ci pensano gli altri.

NON BASTA CAPTAIN ENGLAND, VINCONO DROGA E NAZISMO

FINISCE 11-6 PER I COLORATI

Venerdì scorso, finita la partita, mentre si torna negli spogliatoi, Krajiceek sta scambiando impressioni sulla gara appena conclusa con Attila. Il tratto che va dal campo allo spogliatoio, da sempre, è stato un po' "insidioso"; infatti, giusto per fare qualche esempio, Baresi, dopo che aveva corso oltre le sue possibilità durante la partita ed era sudato più di Galeazzi durante la cronaca della vittoria dei fratelli Abbagnale alle Olimpiadi di Seul, uscito dal campo è stato "colpito" da una raffica di vento che gli ha provocato una broncopolmonite asmatica che per levarsela di dosso, è dovuto stare un mese dentro al polmone d'acciaio. Un'altra volta il Miche, che si era attardato per andare a recuperare un pallone, aveva subito un tentativo di stupro da due Albanesi e si era salvato solo grazie all’intervento dei suoi gerarchi che hanno prelevato i due extracomunitari e li hanno portati a Dachau, con il primo treno della notte. Quel pezzetto di “strada” è anche poco illuminato, così Krajiceek, che non guarda per terra e comunque non riuscirebbe a vedere, mette inavvertitamente il piede su un pattino a rotelle, non in linea ma di quelli “antichi” a quattro rotelline di plastica, che qualche bambino aveva lasciato incustodito. Krajiceek vola in aria per una decina di metri, e atterra di schiena crepando il pavimento in mattonelle di cemento. Attila, naturalmente come da regolamento del gruppo, non fa una piega, e continua ad andare verso gli spogliatoi come se non fosse successo niente. Quando, una mezz’oretta dopo Krajiceek si riprende, si alza e cerca di capire perché è andato giù lungo. Vede il pattino a rotelle e lo prende, anche un po’ incazzato. Prima, però, che lo cosparga di benzina e lo dia alle fiamme, arriva una bambina che lo guarda e, con voce un po’ triste, gli dice “scusi signore, può mica ridarmi il mio pattino a rotelle?". Krajiceek si “impietosisce”, cerca di calmarsi e fa “va bene, bimba. La prossima volta però stai attenta a dove lasci i tuoi giocattoli, che qualcuno potrebbe farsi male” ”va bene signore, grazie”. Krajiceek si avvicina alla bimba ma, quando la vede, si accorge di quello che non si era accorto prima a causa del buio. La bambina è una zingara. A questo punto Krajiceek si gira e invece di restituirle il pattino, prende la rincorsa e lo lancia, con tutta la forza che ha, verso i campi da tennis e stabilisce il nuovo record europeo all’aperto, di lancio del pattino. La bambina scoppia a piangere e comincia a gridare “il mio pattinooooooo”. Non passa neanche un minuto che arriva di corsa il padre, un energumeno, cazzo di zingaro, che si avvia minaccioso verso l’ex portiere. Appena lo vede Krajiceek, non si mette a piangere come la bambina ma, più semplicemente a gridare "dieciiiii quattroooo, fuori dallo spogliatoiooooo!”. Evidentemente è un codice, come quello della polizia, perché 10 secondi dopo, sulla porta dello spogliatoio, che viene aperta con un calcio, compare Jovetic con a tracolla, come i Ghostbusters, un lanciafiamme MW-20, di quelli in dotazione ai Marines Americani, durante la guerra del Golfo che hanno una lunghissima “gittata”. Krajiceek prende la tanica di benzina, con la quale avrebbe dovuto bruciare il pattino, la apre in un attimo, e la lancia addosso allo zingaro, con una rapidità che denota una grande preparazione da parte dell’ex portiere. Appena lo zingaro è fradicio di carburante, Jovetic, sempre sulla porta degli spogliatoi. Spinge un pulsante e, con una fiammata di una quindicina di metri, riduce lo zingaro a una torcia umana e la bambina orfana. Krajiceek raccoglie il tappo della tanica, la chiude, allarga le braccia e, fa il verso alla zingarella dicendole “cazo guardi?ehhhh? Fa fredo, ci siamo scaldati un po’”. Poi si avvia agli spogliatoi, si scambia

inventata” e Tarzan “comunque c’è anche un video su Youtube, dove si vede anche una bella processione della festa del paese ed è proprio in questi giorni". Baresi fa “cazzo, allora potremo andarci!”. Il Miche, appena sente che si parla di andare in Calabria si riprende subito e fa “si, dai. Ci andiamo con la mia macchina. Così tanto passo a salutare i miei parenti". Gli altri scappano di corsa prima di essere coinvolti, così alla Festa patronale di Cerro ci vanno Attila, Tarzan, Baresi e il Miche. Partono con la bella macchina d’epoca del terrone. Baresi sale e va a sedersi dietro e fa “scusa Miche ma non si potrebbe togliere questo palo di ferro che mi si conficca nella schiena e tutto il viaggio così non è che sia un bel viaggiare" ”no, mi spiace Giorgio. Ma se levo il palo di ferro, mi cade il poggiatesta e allora diventa per me un viaggio non troppo bello" ”perché, quando guidi tieni la testa appoggiata?” ”si, di solito. Quando faccio viaggi lunghi, guido così……”. Tira giù il sedile e colpisce in faccia Attila sfigurandolo, si sdraia completamente, arrivando a malapena al volante, e sicuramente, non vede un cazzo della strada. Con la mano sinistra tiene il volante e con la destra si gratta, in maniera oscena, i coglioni. Baresi fa “ahhhhhh, bel modo di guidare. Soprattutto sicuro. E vuoi grattarti i coglioni da qui a Reggio Calabria? Non è che puoi tenere due mani sul volante?" e il Miche “ma che due mani sul volante!! L’hai visto Scarface? Al Pacino, in quel film, guidava esattamente così” e Tarzan “giusto perché tendo ad essere pignolo. Io Scarface l’ho visto e, in quel film, Al Pacino non si vede mai guidare la macchina. Forse ti confondi con “Adurato guaglione” con Nino D’Angelo che faceva il tassista!” ”vabbe’ comunque io guido così, non mi rompete i coglioni”. Dopo 18 ore di viaggio, con Baresi che si è dimenticato il pannolone per l'incontinenza a casa, e siccome il Miche voleva arrivare presto dai suoi parenti, si è fermato pochissime volte in autogrill, il Vecchio si è visto costretto a piscargli in macchina. Così da Perugia in giù sembrava di viaggiare in una latrina pubblica. Con Miche che ha rischiato più volte l'incidente e Baresi che gli ha detto "scusa, ma non sarebbe meglio che levassi quelle tendine di pizzo che hai sul parabrezza anteriore?” ”no, no. Ci vedo benissimo” ”e col volante ricoperto di peli colorati, riesci a guidare bene?” ”ma basta. E’ la mia macchina e ci metto un po’ le cose che voglio io. Non rompermi le palle, Giorgio”. Dopo la classica coda sulla Salerno - Reggio Calabria si arriva, finalmente, dai parenti del Miche. Purtroppo, una zia del Caccaro è stata colpita da una forma violenta di arterio sclerosi, così, quando vede Baresi, lo scambia per suo figlio morto durante la prima guerra mondiale e gli salta al collo, gridando “figghiuuuuuuuu, figghiuuuuuuu miuuuuuuuuuuu!!”. Baresi le dice “no, guardi signora non sono suo figlio”. Ma niente, la donna gli si avvinghia sempre di più. Ad un certo punto Baresi non ce la fa più, se la scrolla di dosso con una gomitata in faccia, e la “finisce” con un doppio pugno sulla schiena, sdraiandola a terra, poi sale sul tavolo, per essere sicuro che non possa più rialzarsi, alza le mani in aria segnando il cielo per ricordare “Macho Man” Randy Savage, e con un "Elbow Drop" dal paletto la mette giù definitivamente, e la “copre” per l’uno, due, tre vincente. Baresi diventa il nuovo WTC, World’s Terron Champion, strappando la “cintura” alla vecchia che la deteneva ormai da 322 giorni e sembrava poter battere il record di CM Punk. Si “festeggia” a tavola dove i parenti del Miche, non hanno lesinato per quel che riguarda le cibarie. Tegami di pasta con le sarde, ’mpepata di cozze, capponata, parmigiana di melanzane e ’nduja, babà e frutti di Martorana. A fine pranzo, anche uno come Attila che è abituato a mangiare come un porco, è pieno come un uovo. Così va a fare la "pennichella" pomeridiana e poco dopo, si vede arrivare in camera l’altra zia del Miche con addosso un paio di guanti d’amianto e tiene in mano un impacco fumante. Guarda Attila e gli dice “ti portasti l’impacco bello caldo. Cussi digerissi megghiu u pranzo” e Attila che si ricordava la madre di Fracchia nel film “Fracchia la belva umana” prova a dirle “no, no, guardi lasci perdere” ma la zia del Miche è più sorda di Attila stesso. Così gli butta l'impacco sullo sterno e Attila, dopo pochi secondi prima gli rutta in faccia così forte che le fa la permanente, poi ha una visione mistica. Gli compare San Giovanni Battista, che tiene la testa sotto il braccio, e gli segna la strada per andare a Cerro e gli dice che devono partecipare alla processione. Così Attila si alza di corsa e dice agli altri che bisogna partire perché gliel'ha detto San Giovanni Battista. Si parte e Cerro è vicino e così si riesce ad arrivare prima che parta la processione. Attila, oramai in preda a un “delirio mistico”, dice agli altri "venite. Dobbiamo portare la statua della Madonna”. Si fanno spazio tra la folla e ci sono già quattro persone pronti a portare la statua. Attila si avvicina e gli dice “possiamo portare noi quattro la statua. Siamo venuti da Genova apposta” ”cu’ cazz’. A statua a portamm noi!” ”ve lo chiedo in nome di San Giovanni Battista!” ”nun se ne parla”. Tarzan si piega in avanti, parte dalla shotgun e con un placcaggio degno di un defnsive tackle, infortuna seriamente due dei “portantini”e, gli altri due, per evitare la stessa sorte, decidono di lasciare il posto a loro. Così parte la processione con Baresi, Tarzan, Attila e il Miche che portano, sulle spalle ,la statua. Ad un certo punto il Vecchio comincia ad essere stanco, e fioriscono le “pezzature”. Come da tradizione dei paesi del sud, durante le processioni per chi porta le statue e i Cristi, ci sono, ai bordi della strada, delle persone che, come durante le gare ciclistiche, reggono dei sacchetti con dentro cibi e bevande per i “portantini”. Baresi si avvicina a uno come a un assetato nel deserto, prende il sacchetto che la donna ha nella mano destra, solo che ci mette un po’ troppa forza, la donna gira su se stessa, come la “statua” del Saraccino della “Giostra di Capona Assole” e colpisce il Vecchio con il sacchetto che teneva nell’altro braccio dove aveva una bottiglia di vetro di Amaro del Capo da cinque litri. Baresi va giù lungo e resta a terra. Così a portare la statua restano in tre. Dopo qualche sbilanciamento riescono a trovare l’equilibrio e vanno avanti. Attila fa “scusa, Miche, ma quanto manca all’arrivo?” “ma dai. Non è mica una gara podistica! Comunque mancheranno, più o meno, una decina di km e Attila "dieci km? Ma andate a fanculo voi e tutta Cerro" e molla la sua parte a terra. Essendo che Baresi e Attila erano entrambi dietro, restano Tarzan e il Padrino a trascinare, più che portare, la statua. Un po’ come il cavallo di Terence Hill nel film “Lo chiamavano trinità”. Il Miche, nonostante tenga molto a questa cosa, con tutti i monili che ha al collo non ce la fa più, così si leva anche lui e rimane solo Tarzan a portare la statua. Potrebbe andarsene anche lui, ma, come sappiamo, Tarzan quando inizia una cosa, anche per una questione di mero principio, deve finirla, così continua. A un km. dalla chiesa, tre “fedeli” pezzati, anche se non avevano portato neanche i Cristi, fanno per aiutare Tarzan, ma il prete della parrocchia, gli dice “no, non aiutatelo. Se no è squalificato!". Tarzan riesce nell’impresa di portre la Madonna in chiesa. Il prete dice messa e poi si esce sulla piazza tutti quanti a festeggiare. Come da tipica tradizione terrona si spara in aria con fucili e pistole di vario calibro, poi c’è lo spettacolo pirotecnico. Quattro persone perdono due mani, un braccio e una gamba, un po’ come a capodanno a Napoli, ma la cosa non funesta la festa che va avanti fino a notte con taranta e frutti di Martorana e bottiglie di Amaro Lucano. L’indomani si torna tutti a casa, soddisfatti di aver partecipato a una così bella festa, ma, soprattutto, di aver conosciuto le zie del Miche. Al venerdì, con Ezio che si è operato al ginocchio con successo, e si spera tornerà presto a giocare, e Santoro assenti, Attila prova a reclutare prima Pietro, che è un "politico" e quindi ha mille impegni e non viene, poi Mucci, ma anche lui non può. Così Tarzan, già incazzato perché è appena tornato dalle ferie e ha dovuto mettere a posto tutti i casini lavorativi accumulatisi nelle due settimane di sua assenza, deve anche stare in porta. Le squadre vedono Jovetic, Baresi, Lo Zar, JBL e il Miche contro Tarzan, Krajiceek, Poli, Zico e Attila. Prima della partita, visto il freddo ma soprattutto perché gli era piaciuta la prima volta che l'aveva vista in televisione, si porta nella borsa la calzamaglia “totale” con i colori della Union Jack britannica, che potete vedere nella pagella di Attila a fianco. Siccome la cosa è molto spettacolare, si mette d’accordo con lo Zar, che era l’unico a conoscenza del suo acquisto, che si sarebbe cambiato nell’altro spogliatoio e che quando fosse stato pronto gli avrebbe telefonato e il “Russo” avrebbe fatto una sorta di presentazione. Ma stasera, combinazione, l’altro spogliatoio è occupato da quelli che giocano prima di loro. Così Attila non sa dove cambiarsi. Lo Zar gli dice “cambiati nel cesso” ”ma come faccio, dai. Dove mi siedo e dove metto la roba?” ”allora chiedi al custode la chiave di uno dei due spogliatoi vicino al cesso e ti cambi lì” e lo Zar va dagli altri, in attesa della chiamata di Attila. Attila si fa dare le chiavi dal custode, apre e va a cambiarsi, peccato che quello non era un altro spogliatoio, bensì un altro cesso. Attila si adatta e riesce a cambiarsi, telefona allo Zar, e poi fa il pezzo, dal

cesso allo spogliatoio, completamente coperto dalla tutta. Quando passa davanti al custode, l’anziano si spaventa e gli prende quasi un “coccolone”. Poi Attila arriva alla porta dello spogliatoio. Aspetta ad entrare che lo Zar faccia la “presentazione”. Quando lo sente dire “pensavate di aver visto tutto, ma questo non lo avete ancora visto e non crederete ai vostri occhi!!” fa la sua entrata. Subito c’è un silenzio surreale, poi, quando capiscono che sotto la maschera non c’è un rapinatore che gli vuole fregare portafogli e telefonini ma c’è Attila, esplode l’entusiasmo. Jovetic fa “sei un grande. Io non avrei mai avuto il coraggio di mettermi una cosa del genere”; Zico, Poli e Baresi mettono mano ai telefoni per fare una foto ricordo, arrivano Poli e il Miche. Il nazista, pur non sopportando molto l’Inghilterra ammette che è una cosa bella e chiede se c'è anche della Germania; insomma, il successo è completo. Tanto che Attila, che aveva detto a JBL, che anche lui aveva una calzamaglia “totale” senza, solo, la copertura della faccia, di mettersela, tanto c’era freddo, e a fine partita, si sono fatti le foto insieme. Questo ha dato una nuova idea ad Attila, fare un album sulla pagina Facebook, con un nome da trovare, dove verranno messe tutte le foto divertenti del venerdì, tipo abbigliamenti originali, gente spaccata ammerda, e cose del genere. Quindi seguiteci anche sul social network! Ma veniamo alla partita. Baresi è disperato e discute con Ezio, che esce sul terrazzo davanti al campo dove abita, come se fosse il Papa e fosse venuto a benedire il gruppo. In stampelle ma già in forma visto che mangia come un cinghiale. Baresi gli dice “mi tocca di nuovo a me stare con i due “punteros””. Come se fosse una “condanna definitiva alla sconfitta”. Anche il Miche la pensa così tanto che dice "stasera perdiamo 5-2". Intanto, come fa sempre quando gioca contro un portiere non di ruolo, batte da centrocampo e cerca subito il tiro. Stavolta non era pronto, così si stoppa la palla, poi parte come un razzo per scartarsi tutti e trovare lo spazio per tirare. Perde pateticamente la palla ancora prima di superare la linea di centrocampo, con Poli che gliela prende e lancia subito per Attila, ma ci vorrebbero davvero i superpoteri per arrivare su quella palla, ma Attila del Supereroe ha solo la tuta. Ma Poli sembra “in palla” così, alla seconda sgroppata sulla fascia sinistra, mette la palla in mezzo, ma lo Zar, che quando torna non riesce a fermarsi, la prende sullo sterno e se la butta in porta 1-0. Quale modo migliore per iniziare una partita di far fare un autorete allo Zar, che è fragile psicologicamente e si butta ancora più giù, e Jovetic che s’incazza perché gli ha fatto autorete e perdono tutti la testa e si va a vincere sul velluto? Peccato però, che Baresi, dopo che quella sera che aveva litigato con Jovetic che usciva sempre dalla porta e gli aveva detto di non farlo, sentendosi dare del Vecchio di merda abbia “ricucito” i rapporti col portiere, al punto che prima dell’inizio della partita gli ha detto “stasera Ale, non uscire, perché ci fanno il culo" e Ale gli ha dato retta!! Ha dato retta a quello che lui considera un “Vecchio di merda”. Allora già qui si capisce che si mette male per i colorati, e infatti, quando lo Zar si fa autorete, invece di cercare una pistola e spararsi una revolverata a centrocampo, sempre aiutato dal Leader Baresi, non si butta giù e comincia a fare quello che sa fare. Anche JBL, come il Miche, quando gioca contro uno che non è portiere di "ruolo" prova a tirare delle cannonate da cento metri di distanza dalla porta. Ma di solito, quando ad esempio c’è Tarzan in porta, che tra i “non portieri” è il portiere più bravo, gliela mette sempre nel culo, respingendogli, senza difficoltà i tiri. Comunque JBL ci prova anche stasera: tiro da fuori, molto fuori dall’area, Tarzan ci va con i pugni uniti sopra la testa, ma forse perché è "appena tornato", come dice Amauri in una famosa pubblicità, ed è sia incazzato perché ha finito le ferie, e sia distrutto dalla settimana di lavoro durante la quale ha dovuto mettere a posto tutti i casini e il lavoro arretrato che la collega gli ha lasciato, simpaticamente, da fare, si fa passare la palla sopra i pugni e finisce in rete. JBL che dopo aver riso in faccia a Ezio, dopo un gol di Poli e aver rischiato di prendere dei ceffoni, sa che anche Tarzan non apprezza molto queste cose, così, per evitare, non accenna neanche ad un’esultanza. La cosa è talmente strana che Attila fa "chi ha segnato, lo Zar?” e Zico “no, no. Ha segnato Ricky” e Attila “cazzo, non me ne sono accorto perché non ha neanche esultato!" e la cosa è stata, comunque, sicuramente, apprezzata 1-1. I Bianchi cercano subito di reagire. Ma in porta c’è un grande Jovetic, che prima para di piede un tiro destinato all’angolino di Attila, poi devia in volo, un tiro di Poli, e poi va in parata plastica su un altro tiro di Attila che però sibila poco fuori vicino al palo. Ad un certo punto, sempre Jovetic, lancia con le mani JBL, Attila torna in fretta e si accorge che Zico è fermo nell'area avversaria. Lo guarda e gli fa “ma fai la punta? Noooooooooooooo” e Zico “nooooooooooooo, dai” e Baresi “noooooooooooooooooo”. Questo testimonia la rilassatezza e la voglia di divertirsi che contraddistingue la serata. Cosa che in altre occasioni era mancata. Ci si diverte anche quando Krajiceek dà un pestone a JBL che chiama il fallo. Krajiceek che gli dice, ridendo, che non l’ha manco toccato e il Banfer che, segnando il punto esatto dove si deve battere la punizione, fa “qui, qui, vieni”. Quasi se la sentisse. Barriera formata da Zico e Krajiceek, tocco del Miche per JBL che tira, un tiro secco e preciso, ma il Tarzan solito ci sarebbe arrivato, ci va col piede, ma non prende la palla che si infila nell’angolino. Tarzan, con la testa sembra ancora in America, ma poco male. Si riprende a giocare sull’1-2 e potrebbe arrivare subito il pareggio, se Jovetic non facesse un altro miracolo su un tiro ravvicinato di Zico. Baresi, oltre che “Leader psicologico” della squadra è anche un leader in campo. Partono da lui tutte le azioni della sua squadra. Attila prova ad andargli sotto, ma sia perché è in forma, sia perché quando parte dalla difesa, Baresi ha tutto il campo per lanciarsi, lo salta spesso e Zico s’incazza “ma lo tieni Baresi, sembra di nuovo Messi” e Attila “te stai muto che due settimane fa ti ha saltato secco ed è andato, anche a segnare, altro che Messi”. Chi non è certo Messi è il Miche, ma che ha un bel tiro non lo può discutere nessuno. Così quando riceve palla, dallo Zar, si allarga e va alla conclusione e batte Tarzan imparabilmente 1-3. Zico e compagni sono un po’ frastornati. Soprattutto Poli si incomincia a incazzare, tanto che quando, con un contropiede, il Miche dà allo Zar la palla davanti alla porta e il "Russo" si lancia in spaccata ma prende male la palla e la butta fuori, Poli fa “guarda un po’ se dobbiamo perdere con queste merde che non sono neanche buoni a fare un gol del genere”. L’incazzatura di Bati-gol nasce dal fatto che la settimana scorsa, quando lui ha giocato con JBL e il Miche, i due “punteros” hanno fatto una partita inguardabile, mentre stasera che giocano contro di lui, sembrano particolarmente “in palla” e Poli si sente perseguitato perché pensa che tutti quelli che giocano al venerdì, quando giocano con lui facciano cagare, quando gli giocano contro diventino fenomeni. Non si è mai chiesto il Fra’, se il problema potesse essere lui? Ma stasera il "problema" è tutta la squadra dei colorati. Lo Zar riceve palla da Baresi, e se ne va sulla fascia, saltando Attila, gli va incontro Krajiceek che non riesce a tenerlo e, quando tira Tarzan prende gol sul suo palo 1-4. I Bianchi vanno nel “balordone”. Segna ancora JBL e si va sull’1-5. Krajiceek prova ad andare avanti, ma lui deve stare dietro. Zico glielo dice, ma niente, va avanti e spara cannonate nelle gambe dei difensori, la palla rimpalla sui piedi del drogato o del nazista che ribaltano l’azione e rischiano di segnare. Zico dice a Krajiceek

Forse non tutti sanno che.....

Tarzan vi erudisce

La storia del continente europeo, ci riporta che nel susseguirsi dei secoli, vi sono state più nazioni che sono state di maggior predominio rispetto alle altre in quanto occupavano territori conquistati con guerre verso gli altri popoli anche di durata epocale. A testimonianza di ciò, sono vigenti ai giorni nostri alcune nazioni che, come forma di governo, hanno ancora la monarchia. Di tutte quante la più famosa, anche per alta risonanza delle cronache rosa, è quella del Regno Unito, la cui bandiera, chiamata Union Flag o Union Jack, è composta dalla sovrapposizione delle bandiere dei singoli stati che la compongono. Forse non tutti sanno che, per il reggente della Gran Bretagna, vi è anche un specifico vessillo reale atto a rappresentare il casato d'origine e la discendenza della famiglia regnante; esso deve venire issato a bordo di navi o sul tetto dei palazzi solamente quando è presente il monarca è presente in quel luogo ma solamente alla cattedrale di Westmister è permesso di issarla anche in sua assenza. Inoltre non è mai issata a mezz'asta, in segno di lutto, neanche alla morte del reggente, in quanto  c'è sempre un reggente sul territorio del Regno Unito.

CAMERA OBSCURA (spazio video ed amenità varie)

COMMENTI DOPO PARTITA

 

La parola al misterL'editoriale di Jbl

C'è da dire che ci vuole coraggio e grande Attila, sapendo che Jbl avrebbe sfoggiato la mitica calzamaglia intera si presenta al campo con una tuta da vero hooligans. C'è da dire che le serate non sono sempre ugualibe bisognerebbe saper perdere per apprezzare di più la vittoria e non aleggiare scuse per giustificare una prestazione scadente. C'è da dire di un Grande Jbl, uomo ovunque, su ogni pallone su ogni ripartenza facilitato da little in versione assist man uno zar infaticabile un baresi che sembra messi e un miche affamato come un falco sulla preda. C'è da dire che entrato nel locale dopo due minuti ero affiancato da due trans brasileiri, beh meglio a fianco che dietro. C'è da dire che ora vado a nanna e vi saluto.

Buon week end a tutti.

un cinque alto con suo fratello e anche con il Miche che era arrivato ad assistere alla scena e ne è stato molto entusiasta, e vanno a farsi la doccia. Finita la doccia il Miche tira fuori dalla borsa uno stereo a doppia cassa, di una cinquantina di chili, in perfetto stile terrone, e mette il cd “White Cryminal” dei “Legittima offesa” a palla, e cominciano a ballare e cantare, finché non arriva Zico che, apre la porta dello spogliatoio e fa “si, cazzo però, sono quasi le undici e mezza, vogliamo andare a mangiare, che stasera viene anche Ezio, e sta cominciando ad innervosirsi”. Cinque minuti neanche, e si è tutti pronti. In settimana ci si vede in sede. Il Miche, si presenta con quasi tutta la sua collezione di monili e catenazze al collo, tanto che cammina con la testa piegata in avanti per il peso, un po’ come Andreotti, non vede che è arrivato e da un colpo nella porta così forte, che oltre che a rischiare di rompere il vetro, si incrina anche lo scafoide. Poi, tutto bello fiero, entra e fa “ragazzi, ho deciso di farmi il buco all’orecchio” e Attila “bravo Miche, ti ci mancava giusto l’orecchino. Perché non ti metti un bel crocifisso di cinque chili, come orecchini, e vai a fare le scale della Chiesa dell’Acquasanta in ginocchio, almeno ti danno una bella grazia che vale cinquant’anni e, magari ti strappi anche il lobo dell’orecchio, così aprono le pratiche per farti santo" e il Miche “a proposito del lobo dell’orecchio. Dove posso farmelo far fare il buco?” e Attila “farti fare il buco? Ma non vorrai mica andare in un “laboratorio” di tatuaggi che ti prendono, come minimo 20 euro e rischi anche l’infezione” ”e allora dove lo faccio?” ”ma te lo facciamo qua noi. Vero Zico?!!” e Zico “ma certo. Ci mancherebbe. Te lo facciamo gratis” ”ma come fate? Non avete gli strumenti!” e Attila “non abbiamo gli strumenti?”. Scompare un attimo nel retro del negozio e torna, poco dopo, con un tagliere di legno e un martello. Poi prende una tenaglia e stacca un chiodo da una cassetta di vino in legno, che gli avevano portato alla mattina. Il Miche guarda tutto e, anche se di solito ci sta ore a capire, stavolta, forse per il pericolo che sta correndo, capisce subito quello che vogliono fargli e dice “volete mettermi l’orecchio sul tagliere e bucarmi il lobo piantandomici il chiodo con il martello?” e Zico “cazzo Miche, ma come hai fatto a capire tutto così in fretta?" ”no, no. Non ci penso neanche ragazzi. Non me la faccio fare una cosa del genere!”. Ma Attila insiste “ma dai Miche!! Guarda che facciamo un “lavoro pulito”” ”immagino. E così non la rischio l'infezione?" ”ma che infezione. E’ tutto sterilizzato” e il Miche “ma se il chiodo l’hai staccato da una cassetta del vino” ”da una cassetta di cognac, vorrai dire. Lo sai che l’alcool è un igienizzante naturale" ”ma non so. Non sono così sicuro" e Zico “dai, Miche, su. Metti l’orecchio sul tagliere”. Alla fine il Caccaro si fa convincere. Appoggia l’orecchio sul “ceppo” di legno, Attila mette il chiodo sul lobo e Zico colpisce col martello. Attila si accorge che Zico sta colpendo un po’ troppo forte, come si fa al gioco del Luna park, quando devi piantare il chiodo con un solo colpo e, per paura che gli prenda la mano, molla il chiodo e leva la mano. Sposta inavvertitamente il tagliere, Zico aveva preso le misure, che gli vanno clamorosamente “a puttane” e, con un colpo sordo, colpisce il Miche e gli scheggia il cranio. Il Padrino, sembra non rendersi neanche conto di quello che appena successo, la cosa è dovuta al fatto che il colpo gli ha provocato una commozione cerebrale. Si alza e fa "bene. Tutto fatto? Adesso posso mettermi l’orecchino?” e sviene di faccia sul pavimento. Zico stringe la mano ad Attila e gli dice “beh, direi che abbiamo finito. E’ andato tutto bene. E’ stato tutto molto bello e ci possiamo salutare qua”. Baresi fa “salutare un cazzo…” scende il gelo, il Vecchio continua “...in settimana ho letto il giornalino. Attila, ma dove cazzo è Cerro Agosteo?" e Attila “grande Barre. Cerro Agosteo me lo sono inventato. Ho preso “Cerro” dalla squadra Brasiliano del Cerro Porteno e ci ho aggiunto Agosteo perché mi sembrava che "suonasse" bene come nome di una città terrona!". Tarzan, che oltre ad essere un po’ pignolo in questi casi diventa anche un rompicoglioni, fa “scusate, giusto perché tendo ad essere pignolo, ma Cerro esiste davvero. E’ una città a pochi km. da Cosenza e Attila "ma non è Agosteo. Io comunque me la sono

 

IL GOAL DELLA SERATA

Krajiceek “ruba” palla, poi va sul fondo e, dalla linea, posizione difficilissima, forse voleva tirare ma la mette tra palo e portiere.

 

“cazzo, stai dietro!”. Così può andare avanti Zico che dà un pallone a Attila che se lo porta avanti e fulmina Jovetic con un tiro preciso 2-5. Attila, che gioca naturalmente con la tuta, ma senza la “copertura per la faccia” si copre la faccia con il “cappuccio” e si mette in posizione da Usain Bolt. Krajiceek e Zico stanno discutendo su cosa non va e perché stanno perdendo, e lo spettacolo di Attila non lo vedono neanche, tanto che lo Zar gli dice “si, vabbe’, ma Attila sono due ore che sta facendo il deficiente, almeno guardatelo”. Attila ringrazia lo Zar per l’attenzione e si riparte. Krajiceek pressa l’avversario che porta palla, riesce a prendergliela, ma sulla corsa si allunga il pallone e arriva quasi sulla linea di fondo. Da lì tira forte, forse cercando di metterla in mezzo, sorprende Jovetic che si aspettava un passaggio e la palla entra toccando il palo. Gol della serata, per la posizione di tiro, difficilissima, anche se Krajiceek forse voleva passarla 3-5. Sotto “solo” di due i Bianchi prendono coraggio e Zico fa una magia, riceve palla spalle alla porta, pressato da Baresi si gira, portandosi la palla sul sinistro e la mette sul palo opposto 4-5. Partita riaperta, sembra che i Colorati siano in netta difficoltà. Tutti "aspettano" il pari, ma prima JBL fa un’azione prolungata sul fondo, mette la palla in mezzo e attraversa tutta l’area di rigore, il Miche è troppo arretrato e JBL s'incazza "guarda che palla che t'ho messo!!!!!! Perché non eri in mezzo??!!!!!" Baresi fa “ma senti che stronzo! Parla lui che gli dico sempre che non deve stare largo, ma in mezzo all’area di rigore e si incazza lui se il Miche non è in mezzo!". Poco dopo il Miche è in mezzo, JBL gliela ripassa e il Caccaro la mette dentro, esulta e JBL gli dice “grandeeee Miche, hai visto che se ci sei ti faccio fare gol”. In effetti JBL sta “dando il bianco” ed è il migliore in campo, ma la cosa strana è che, anche se è in competizione col Miche per la classifica cannonieri, gli passa la palla ed esulta quando segna il Caccaro, bella cosa. 4-6. Passa un minuto e Poli è tutto solo davanti alla porta, sta per riaprire la partita segnando, quando lo Zar gli ruba il pallone, lancia per JBL che, in contropiede, l’appoggia ancora al Miche che segna a porta vuota! 4-7. Poli prende la palla e, incazzatissimo, la calcia via e fa “porco D*ooooooooo. E’ arrivato quello lì come in treno che avevamo praticamente segnato" e Zico "ma era fallo?" ”ma che fallo. Dico solo che quello corre come un matto ed è sempre in mezzo ai coglioni!”. E’ la fine. Sotto di tre gol non ci si crede più. Zico, da solo in area, colpisce di tacco e segna e poi fa “io di tacco, 90 su 100 la metto dentro" applausi alla modestia di Zico che poi si giustifica dicendo che intendeva che la mette nello specchio della porta, ma il 5-7 non incrina le certezze granitiche di Baresi e compagni. Tanto che prima il Miche e poi JBL, mettono i “sigilli” alla partita 5-9. Krajiceek va sulla fascia, mette la palla un po’ troppo arretrata per Attila che parte per andarla a prendere, in quel momento parte anche Baresi e i due si scontrano, non c’è chiaramente nulla, ma Attila, per ridere fa “fallo, mi ha fatto fallo”. Krajiceek prende la palla al balzo e fa “fallo?” e Baresi “ma guarda te che scorretto. Fa finta di crederci e si vorrebbe prendere il fallo”. Si prosegue tra l’ilarità generale. Ancora Zico si guadagna il voto più alto della sua squadra mettendo dentro il terzo gol personale che vale il 6-9. Ma è una soddisfazione effimera. Rimessa laterale per i Bianchi, la batte Zico, a centrocampo JBL è su Krajiceek, che quando Zico batte, parte e va a prendere la palla. JBL non gli corre neanche dietro e fa “scusate, l’ho perso”. E’ talmente divertente il modo con cui l’ha ammesso che anche Krajiceek scoppia a ridere e la butta fuori e fa “cazzo, ma dai, mi fa ridere”. In effetti, l’atmosfera è stata di quelle divertente senza polemiche. La partita la “chiudono” il Miche, quinto gol personale, che salta secco Krajiceek e la mette dentro, e lo Zar, che supera Poli in velocità e batte Tarzan. Risultato finale 6-11. Si va negli spogliatoi e JBL e Attila, grandissimi, si fanno le foto con le rispettive calzamaglie totali. Aprendo così la via, nelle prossime settimane, a chi vorrà esibire delle belle "mise" per giocare che verranno riportate sulla nostra pagina con le foto. Di foto ce n’è una che è un capolavoro, con Tarzan vicino a JBL con una posa da foto di Oliviero Toscani. Ma Tarzan non ha firmato la liberatoria per pubblicarla. Io me la tengo, non si sa mai, se no diventerà come quei brani inediti che cantanti famosi non hanno mai pubblicato e acquisterà un valore immenso. Grande serata.