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Le numerose assenze, Lo Zar, Zico, Krajiceek e Jovetic, portano alla prima partita della stagione del Gatto, a un grande ritorno, il Tacchi, e a un nuovo “esordiente” Daniele, con il gruppo che si “allarga” ulteriormente, grande. La cosa bella è che Daniele conosce il Gatto, Baresi conosce Daniele, Daniele conosce il Tacchi, e Ezio conosce Daniele. Tutto per vecchi trascorsi su campi di calcio. Poli, che conosce tutti, fa “cazzo, sembra una partita di altri tempi. Quanti anni son passati quando giocavamo insieme”. Ma la partita d’altri tempi non è solo fatta di ricordi, anche quelle del "presente" si può definire di "altri tempi". Perché un 12-12 non si ricorda dai tempi in cui si giocava a Prà. Ultimamente si segnavano sempre pochi gol. Infatti Ezio che ne abbia presi 12 forse è la prima volta. Con Daniele da una parte, e il Tacchi dall’altra, la partita ha ritmi altissimi, perché corrono come "dannati". Baresi, Attila e JBL rischiano il “collasso”. Tarzan, che vede tutto dalla porta, è felice visto che deve partire per le vacanze, di non dover correre e stancarsi. Ma alla fine, rotto il fiato, si riesce tutti a giocare e ne viene fuori una gran partita. Pari giusto.
CLASSIFICA MARCATORI | ||
18 | Gol | Miche |
16 | Gol | Jbl |
15 | Gol | Poli |
13 | Gol | Zico |
10 | Gol | Lo Zar |
5 | Gol | Attila, Tacchi |
4 | Gol | Baresi |
3 | Gol | Daniele |
2 | Gol | Jovetic, Krajiceek, Tarzan |
1 | Gol | Gatto |
Autoreti: 5 Gol tot.: 101 | ||
VINCITORI PASSATE EDIZIONI | ||
1996-97 | Meridio | |
1997-98 | Toquinho | |
1998-99 | Toquinho | |
1999-00 | Attila | |
2000-01 | Attila | |
2001-02 | Meridio | |
2002-03 | Meridio | |
2003-04 | Meridio | |
2004-05 | Lo Zar | |
2005-06 | Meridio | |
2006-07 | Lo Zar | |
2007-08 | Meridio | |
2008-09 | Padrino | |
2009-10 | Jbl | |
2010-11 | Padrino | |
2011-12 | Padrino | |
2012-13 | Padrino | |
2013-14 | ????? |
CLASSIFICA SCARPA D'ORO | ||
GARE | PUNTI | |
TARZAN | 8 | 57,45 |
JBL | 8 | 53,35 |
POLI | 7 | 50,07 |
BARESI | 7 | 49,40 |
ZICO | 7 | 49,30 |
MICHE | 7 | 47,70 |
ATTILA | 7 | 45,00 |
EZIO | 7 | 44,45 |
LO ZAR | 6 | 40,75 |
KRAJICEEK | 6 | 36,90 |
JOVETIC | 5 | 34,85 |
SANTORO | 2 | 13,60 |
TACCHI | 1 | 9,00 |
DANIELE | 1 | 7,80 |
GATTO | 1 | 7,25 |
PIETRO | 1 | 6,85 |
VINCITORI PASSATE EDIZIONI | ||
2006 - 2007 | BARESI | |
2007 - 2008 | ATTILA | |
2008 - 2009 | JBL | |
2009 - 2010 | TARZAN | |
2010 - 2011 | POLI | |
2011 - 2012 | KRAJICEEK | |
2012 - 2013 | KRAJICEEK | |
2013 - 2014 | ???? |
CLASSIFICA CAMPIONATO DEL MONDO GIOCATORI SINGOLI
1° | BATISTUTA | 17 | 7° | LO ZAR | 11 |
2° | TARZAN | 16 | 8° | JBL | 11 |
3° | ZICO | 15 | 9° | ATTILA | 10 |
4° | MICHE | 15 | 10° | KRAJICEEK | 9 |
5° | EZIO | 14 | 11° | JOVETIC | 6 |
6° | BARESI | 13 | 12° | GRUVI | 4 |
Per una partita persa con al massimo 4 gol di scarto, i giocatori della squadra sconfitta prendono 1 punto
QUELLI DEL VENERDI
VENERDÌ 08/11/2013
LE PAGELLE
COLORATI
TARZAN BERNARDI:
7,5
Ultima
partita prima delle vacanze, e decide di
lasciare un “ricordo” indelebile. Non si
“butta” mai, ma para veramente di tutto.
Di piede, con le gambe,
prende tutto.
GIORGIO BARESI:
7+
Inizia
ad avere i capelli grigi…. Ma corre come un ragazzino.
Il Gatto non lo accoltella solo per una questione di rispetto.
E ora si mette anche a segnare:
due gol.
BATI
-GOL POLI: 7
Vede
la sua squadra in difficoltà e si mette a
spacciare bamba in area di rigore. I frutti si vedono.
Corre come un matto, fa due gol,
fa segnare e corre dietro a Daniele.
JBL LO MONACO
: 7
La
“roba” buona di Poli, la conosce come le
sue tasche. Per questo se ne bomba due e
fa una gran partita. Soprattutto nel finale diventa devastante,
mette tre gol.
TACCHI:
8,5
Chiude
un occhio su quello che fa Poli, tanto a
lui non serve. La differenza la fa
sempre e comunque. Mette 5 gol e fa
impazzire tutta la squadra avversaria.
BIANCHI
EZIO POLDO:
7-
Quando
la sua squadra va “sotto” di 4 sembra non crederci più
e non è determinante come al solito.
Ma per il resto della partita è sempre
il solito baluardo.
IL GATTO:
7+
Fenomeno
nei campi lunghi quattro metri, quando
c’è da correre un po' di più
ha qualche difficoltà. Fa
comunque una gran partita, in difesa
lotta e corre, ne segna 1.
DANIELE:
7,5
Un
fenomeno. Quando parte
palla al piede, Baresi non riesce
nemmeno a “prendergli la targa”. Salta
avversari, fa “girare” la squadra,
passa migliaia di palloni e segna anche tre gol.
BONGIO ATTILA:
7
Dopo
10 minuti a ritmi forsennati, si guarda
con Baresi e decidono di andare a prendersi un aperitivo aspettando che gli
altri si stanchino e i ritmi calino. Poi
si riprende, fa due gol e dei bei
passaggi.
MICHE KAPPLER:
7+
Il
“Falco del gol” non si smentisce e ne mette 5. Alterna cose bellissime a
momenti da “sagra dell’ignoranza”. Ma
per fortuna sono molti di più le prime.
Propositivo, altruista,
finalizzatore.
FINISCE 12-12
Venerdì
scorso, per tutti i nostri fedeli lettori che ci seguono e che, per nulla al mondo, vorrebbero mai perdere un'edizione del nostro giornalino, non si è giocato ed è per quello che non avete potuto leggere il nostro giornalino. Non che ci dobbiamo giustificare, ci mancherebbe altro: se non vogliamo fare il giornalino non lo facciamo perché sono cazzi nostri, così come sono cazzi nostri se venerdì non abbiamo giocato. Comunque, visto che sono in “buona” vi dico perché non abbiamo giocato. Perché venerdì scorso erano i "Santi", giorno di festa che si è deciso di "santificare" e di farsi ognuno i cazzi propri invece di giocare. Il fatto che venerdì non ci si vedesse, ha spinto tutti ad andare in sede per scambiare due parole e per vedere se, per caso, si sarebbe organizzata qualche festa proprio in occasione di Halloween. Ma a dir la verità, non è che ne avessero molta voglia in tanti e Tarzan ha esplicato al meglio il suo pensiero: ”Siccome tutti gli anni, il giorno dei Santi si viene in sede o si va a qualche cazzo di festa e, puntualmente, io incontro il bambino mascherato da Ramon Serrano, che mi tira una mazzata fortissima, con la mazza da baseball che gli hanno regalato per il compleanno, appena sotto il ginocchio perché quella è la sua altezza, considerando che è nella fase di sviluppo e che quindi adesso sarà cresciuto e, probabilmente, potrà arrivare anche a darmela in testa e, considerando che, anche se è alto, resta pur sempre un bambino e quindi non posso, liberamente, mettergli le mani addosso e spaccargli la testa, non si potrebbe, per quest’anno, non fare niente in occasione della festività di Halloween e starsene tranquillamente a casa?". Anche gli altri, che hanno vissuto le loro esperienze traumatiche, come quando Zico, dopo aver posteggiato la macchina era tornato a casa e aveva incrociato un gruppo di ragazzi mascherati da “Guerrieri della notte” e lo avevano pestato come il sale, perché dicevano che lui era un componente di una banda rivale, sono abbastanza favorevoli alla proposta di Tarzan. Così si decide, per la prima volta dopo tanti anni, di non vedersi la notte di Halloween. Proprio per evitare “brutti incontri” si sta tutti a casa, ma la cosa non vuol dire essere totalmente al di fuori della festa di Halloween. Infatti, in questa notte come da tradizione importata dall’America, è usuale che i bambini, mascherati, girino di casa in casa a suonare il campanello, pronunciando l’ormai famosa frase “dolcetto o scherzetto?”. La cosa implica che chi è a casa, si munisca di caramelle e dolci da dare ai bambini perché naturalmente si opta per il "dolcetto", per la felicità degli stessi che torneranno a casa con i sacchetti pieni di dolciumi. Ma, come vedremo, non tutti opteranno per questa scelta. Fatto sta che, dopo una giornata di lavoro,
nooooo woman noooooo cryyyy!!”. I genitori si incazzano e qualcuno cerca di mettere le mani in faccia al drogato, ma Poli cerca di spiegare quello che è successo e tanto offre gli stessi biscotti, a tutti gli adulti. Dopo neanche cinque minuti, non servono più spiegazioni: tutti insieme, genitori figli e Poli, con la pace nel cuore, ballano e cantano insieme il grande e intramontabile successo di Bob Marley. Anche a Pegli due la festività Americana ha "preso piede" così orde di bambini, con tanto di capo e generale strategico, si dividono le zone del quartiere e, con una precisa strategia degna delle truppe di Napoleone, vanno a suonare alle porte. Solo che questi stronzi, prima che si facciano i piani, dal primo all’undicesimo del grattacielo, passano due ore e mezza e Attila, che si era preparato un bel mucchio di dolci da dare, non ha saputo aspettare e non ha resistito e si è mangiato tutto, prendendo altri cinque chili a quelli che si porta, bello fiero, in giro. Quando suonano alla porta i ragazzini, Attila apre per educazione ma quando gli dice che ha finito i dolci, il “piccolo generale” raduna le sue “truppe” e gli dice “chi vuole può anche andarsene, ma quando sarà vecchio, nel suo letto di morte, si pentirà di non essere rimasto, perché ci possono prendere i Pokemon, ci possono prendere i dolci, ma non potranno mai prenderci la LIBERTA’!!”. I bambini, caricatissimi da questo discorso, partono alla carica verso Attila, che vedendoli così inferociti ed essendo in chiara inferiorità numerica decide di sacrificare qualche "action figure" per salvarsi. Glieli dà dicendo "dolci non ne ho ma ho queste". Naturalmente gli dà quelle più brutte tipo quella di Eric Bischoff o di Orlando Jordan ma almeno si salva il culo. Un centinaio di metri più in su, Zico sta spensieratamente spaccando tutti i muri della loggia, per vedere se riesce a farci stare la parabola. Parabola che deve sempre andargli a mettere Santoro, ma che si è fatto male e non gliela porta mai. Zico sente suonare alla porta e, non ricordandosi di Halloween, fa “ma chi cazzo è che suona a quest'ora?". Guarda dallo spioncino e vede Luciano Ligabue Incazzato, apre la porta e fa “eh no, adesso basta. Quest’anno di testate in faccia me ne hai già date abbastanza". Poi si accorge che è solo un bambino, mascherato da Liga, ma pur sempre solo un bambino. A Zico viene in mente che è Halloween, ma non ha un cazzo in casa da dare ai pargoli, così, con tutto il suo carisma pensando di convincerli, gli dice "ascoltate piccoli. Io non ho da darvi dolci e, in questo momento, sto anche spaccando i muri della loggia perché devo trovare il modo di farci stare la parabola. Quindi non vi dispiace se vi dico di levarvi dalla palle, e anche un po’ in fretta perché ho da fare, vero?”. Due bambini si parlano piano nell’orecchia, poi quello mascherato da Ligabue, sale sulle spalle a quello travestito da Vasco, e arrivando giusto all’altezza della faccia di Zico, gli dà una testata in faccia e lo sdraia lungo. Poi scende e Ligabue e Vasco si danno il cinque, come non si è mai visto nella realtà, e se ne vanno, insieme agli altri, soddisfatti. Poi è un pullulare di bambini deformi, che ormai scappati dal sito nel remoto Kazakistan, che i Russi e gli Americani hanno provato a bonificare, hanno invaso tutta l’Europa. Ne arriva uno a due teste, davanti alla porta di Zico, che si era appena rialzato. Quando li vede, Zico va a cercare di corsa uno snack da dargli, per non farli incazzare, solo che ne ha uno solo e il bambino, è si uno, ma le teste sono due. Così cominciano a litigare per chi deve mangiarlo, prendendosi a pungi, colpendo, uno con il pugno destro la faccia di quello a sinistra e l’altro, con il pugno sinistro la faccia di quello a destra. Zico fa “va beh, fate a metà e smettetela di litigare”. I “gemelli” smettono di litigare e si trovano d’accordo sul dare sia il pugno destro che quello sinistro in faccia a Zico, risdraiandolo lungo. Ma spostiamoci a Sestri. Anche lì ci sono molti bambini che vanno in giro a fare "dolcetto o scherzetto" e un gruppo va a suonare, dopo essersi fatti dieci rampe di scale, alla porta di Baresi, che non si fa trovare impreparato. Tutto bello “esaltato” dice ai bambini “guardate qui cosa vi ha preparato lo zio Barre! Mica i soliti dolcini che ne avrete un mucchio. Guardate qui che bello!”. Mette nei sacchi di tutti delle latte da due chili di semolino. Uno dei bambini più grandi, prende la latta, la guarda e legge “Semolino di prima qualità!". Si gira verso Baresi e gli fa “ma che cazzo ci dai? Del semolino? Questo è mangiare da "vecchi" come te, senza denti in bocca. Ma guardando bene mi sembra che tu i denti li hai ancora”. Fa due passi indietro, con la latta da 2 chili in mano, con una “sbracciata” degna di Eli Manning, la tira in faccia al “Vecchio” e gli butta giù tutti i denti, sia dell’arcata superiore che di quella inferiore e gli dice “ecco, adesso si che devi mangiare il semolino” e se ne va. Invece, sulle alture di Sestri, un gruppo di ragazzini del quartiere, che non aveva voglia di scendere in Via Sestri e zone limitrofe, decide di andare a suonare nelle case lì. Cinque o sei vanno a suonare a Tarzan. L’ex giocatore di football apprezza, come sappiamo l’America, ma non condivide che una festa come Halloween, che non ha mai avuto a che fare con l’Italia, sia stata “adottata” dal nostro paese. Così non ha preparato nessun tipo di dolce. Quando apre la porta i ragazzini gli dicono “dolcetto o scherzetto!”. Tarzan si mette a braccia conserte, e li guarda, senza dire una parola, come in occasione degli auguri di Natale nel video della cena. Non ricevendo risposta i bambini dicono di nuovo “dolcetto o scherzetto”. Tarzan che si accorge che non se li leverà mai dalle palle se continuerà a stare zitto, decide, dopo aver valutato la cosa, di rispondere. Guarda negli occhi tutti come Ivan Drago ha guardato Rocky prima di iniziare l’incontro in Rocky cinque, allarga un po’ le gambe, fa scrocchiare le dita delle mani e fa “scherzetto, provateci!”. Lo stratega del gruppo, parla un po’ con gli altri e fa “va bene, niente. Ce ne andiamo, alla prossima!”. Tarzan sta rientrando in casa, anche un po’ scazzato per il tempo perso, quando si sente chiamare. Si gira e vede un ragazzino vestito in tenuta da baseball. Capisce subito tutto e pensa “questo stronzo è riuscito a trovarmi anche a casa". Per evitare l’ormai scontata risposta, stavolta non gli chiede da cosa si è mascherato. Il bambino, vedendo che Tarzan non fa la domanda continua a fissare Tarzan con aria impaziente. Tarzan lo guarda a sua volta e sembra di assistere al duello di “Per un pugno di dollari” tra Clint Eastwood e Ramon. Dopo cinque minuti abbondanti di sguardi di sfida, il bambino si avvicina e dice “io sono Ramon Serrano, grande prima base e battitore con una media di 0,570 dei Los Angeles Dodgers del 1968”. Parte con lo “swing” della mazza, e Tarzan aveva ragione, considerando quanto è cresciuto, lo colpirebbe sicuramente in faccia. Ma l’ex giocatore di football, con una finta imparata sui duri campi del football Ligure, si abbassa ed evita il colpo, prende al volo una mazza da baseball della Spalding, che aveva messo accanto alla porta come se quasi se la “sentisse” e, con un colpo preciso e secco proprio sulle ginocchia, sdraia lungo il ragazzino e, soddisfatto di essersi preso la meritata vendetta, prima di chiudere la porta e lasciare lì il bambino, lo guarda e gli dice “Strike out!”. Zico, dopo la brutta esperienza col Liga e Vasco e i bambini deformi, telefona a casa di JBL per sapere se anche da lui sono arrivati i bambini a due teste. Gli risponde la segreteria, che è un messaggio registrato di JBL che dice "sono andato in giro per le case a fare "dolcetto o scherzetto", lasciate un messaggio o telefonatemi domani, perché stasera torno tardi e non potrò rispondervi perché starò mangiando le caramelle e i dolci che mi hanno dato!". Zico “butta giù” il telefono, allarga le braccia, scuote la testa e fa “beh, io ci ho provato”. Anche in Piemonte è molto sviluppata la tradizione di Halloween. Ad esempio a Rocca Grimalda, dove però invece che gruppi di bambini, girano gruppi di zingari, di un po’ tutte le età che sono poi quelli che girano tutte le sere per i quali, la gente del quartiere ha istituito le ronde notturne, per garantire la sicurezza. Così, quando Krajiceek sente suonare alla porta, lui e suo fratello si preparano. Jovetic apre la porta con in mano una tanica di benzina, appena aperto, senza neanche guardare chi è, gliela butta addosso e Krajiceek, con un lanciafiamme, fa partire una fiammata di una quindicina di metri, riducendo a torce umane tutti quelli che avevano suonato. I due fratelli si scambiano un cinque e stanno per chiudere la porta, quando si accorgono che in terra c’è un foglietto. Lo prendono e leggono “in data 23 novembre, l’amministrazione condominiale ha indetto l’assemblea di condominio. Ordine del giorno…..”. Krajiceek guarda Jovetic che viene colto da un dubbio. Dopo aver aspettato cinque minuti che si “raffreddasse” gli levano la cenere di dosso, quello che resta di una giacca bruciata e vedono il resto di una cravatta. Capiscono che non è uno zingaro perché è difficile vederne uno in giacca e cravatta. Guardano attentamente e riconoscono l’amministratore del condominio. I due si guardano imbarazzati, poi Krajiceek fa “bene. Direi che e tutto a posto. Ci ha dato l’avviso e ci vediamo il 23 all’assemblea”, tende la mano all’amministratore, che è rimasto pietrificato com gli abitanti di Pompei quando sono stati investiti dalla lava del Vesuvio. Krajiceek fa "ah, non dà la mano. Va bene, direi che ci siamo detti tutto, e che ci possiamo vedere all’assemblea” e Jovetic “speriamo…. almeno di vederci all’assemblea”. Passato Halloween al venerdì si riprende Zico deve saltare per turno. Tutti di solito, aspettano fino a venerdì per
vedere se qualcuno non dia forfait e possano così giocare, o comunque, quasi tutti, vengono a vedere la partita. Al mercoledì telefona lo Zar che dice che venerdì va alla fiera del motociclo a Milano e non sa se ce la fa ad arrivare in tempo. Ma non c’è problema, pensa lo Zar e lo stesso Attila, si dice a Zico, che sicuramente verrà a vedere la partita, di venire con la borsa che, se per caso lo Zar non arriva in tempo, gioca lui. Gli si telefona ma Zico, invece se ne sbatte il cazzo e ha già preso un altro impegno. Così, finalmente, c’è spazio per Fabione o per il Gatto. Attila scrive un messaggio in chat, per non essere lui a scegliere chi far venire, dove scrive “per venerdì c'è un posto. Chi risponde per primo viene”. Risponde Fabione che dice che viene, mentre il Gatto dice che comunque non ce l’avrebbe fatta. Dopo pochi minuti Fabione dice che non viene. In compenso il Gatto, grande, dice che si è liberato e viene lui. Solo che Krajiceek si becca l’influenza e allora manca ancora uno. Attila chiama Pietro, ma non può, così Poli, dopo tanti rifiuti, riesce a “beccare” Daniele, un suo amico che conosce anche il Gatto ed Ezio. Sembra tutto a posto, ma Jovetic, che ultimamente è stato messo "sotto" a lavorare con orari da Cinesi, chiama e dice che è stanco e non ce la fa a venire. Non venendo Pietro, Attila prova con due portieri, Mucci e Luca, ma sono occupati. Così si passa al piano di riserva, ma sempre buono. Tarzan si “sacrifica” in porta, tanto è vicino alla partenza per le vacanze negli States e si "riposa" e Attila chiama il Tacchi, che dopo tanti mesi, se non anni, torna a giocare al venerdì. L’ultima volta aveva umiliato Zico facendogli passare la palla sopra la testa, di tacco, per poi andare a segnare. Così, con tante “incognite” ma soddisfatti, perché nonostante quattro assenti e ripeto quattro, si riesce lo stesso a giocare e senza “girare” in porta!!! le squadre vedono Tarzan, Baresi, Poli, JBL e Tacchi contro Ezio, il Gatto, Daniele, Attila e il Miche e la partita può iniziare. Si capisce subito che sarà una partita d'altri tempi, quando Daniele da una parte e il Tacchi dall’altra partono a razzo facendo andare in “apnea” avversari e compagni. Daniele ne fa “fuori” subito tre, poi appoggia per il Miche, che apre la “sagra dell’ignoranza” con un tiro potentissimo che finisce una ventina di metri sopra la traversa. Daniele se ne vorrebbe subito tornare a casa ma Poli lo convince a restare dicendogli "dai, vedrai che le cose andranno meglio” e va subito a dimostrarlo, arrivando in corsa su un angolo del Tacchi colpendo e buttando la palla a toccare la rete orizzontale a protezione delle finestre dei condomini dietro la porta difesa da Ezio. Il Gatto ha una brutta “gatta da pelare”: deve infatti tenere il Tacchi, e non è certo un compito facile. Infatti non riesce a fare il “fenomeno” come ha fatto quest’estate sul campo di Bagnara a Sestri, che è lungo quattro metri e aveva come avversari JBL e Attila: stasera il Tacchi gli fa ballare la discografia completa di Ricky Martin, e per il Gatto, con la gotta e il colesterolo a 850, sono cazzi. Anche se comunque, a parte il menaggio :), farà una grande partita. Le segnature le “apre” Attila: riceve palla dall’angolo da Daniele, si ferma la palla, fa due passi e tira un “siluro” che Tarzan non riesce a respingere anche perché passa in mezzo a decine di gambe 1-0. Poli fa "si, ma chi se lo marcava Attila fuori area? Bisogna che ci stia uno”. Rimessa laterale di Daniele, palla per Attila che è piazzato fuori area, se la stoppa, se l’aggiusta e la mette nell’angolino basso 2-0. Poli fa “perfetto, vedo che avete capito!”. I Colorati sono nel “balordone”; l'unico che sembra sapere quello che fa è Tarzan, che gli arrivano tiri da tutte le parti e lui, senza buttarsi e spettacolarizzare le parate, strano, perché ultimamente tende ad atteggiarsi :) , para di tutto. Prima un tiro di Attila di piede, poi un tiro a botta sicura di Daniele levandolo dall’incrocio a pugno chiuso con la mano sinistra, e poi sul Miche che tira da fuori, mettendo in angolo. Baresi fa “cazzo, ma questo è un assedio, ci svegliamo?”. Si “sveglia” Poli che si sgancia, un grande Tacchi lascia sul posto il Gatto e mette in mezzo una palla che Bati-gol non ha difficoltà a mettere in rete 2-1. E’ la "scossa" che fa risalire i Colorati. Il Miche non torna per un cazzo, così dietro, con il Gatto e Daniele e l’aggiunta di Attila che non è buono a difendere, quando attaccano in quattro vanno in difficoltà. Così, quando sale Baresi passando davanti al Miche che lo guarda con aria interrogativa come a dire “ma dove va questo?” i Colorati sono uno in più. Daniele su JBL, il Gatto sul Tacchi, Attila su Poli e un cazzo di nessuno su Baresi che riceve palla e SCARICA gol e pareggio 2-2. Il Gatto non mette le mani addosso al Miche perché come principio non picchia le persone handicappate. Si riprende a giocare e il Miche continua a dimostrare la sua ignoranza calcistica tirando cannonate che Tarzan respinge in scioltezza. Quando, finalmente, prova a piazzare una palla, la mette nell’angolino basso, Tarzan allunga la gamba ma non ci arriva 3-2 e Gatto che piange dalla commozione. A questo punto comincia a giocare il Tacchi, che JBL ha detto che non è più il Tacchi di una volta. Dalla cannonata che tira, dopo essere andato via in velocità al Gatto, che quasi rovescia la porta con Ezio, e dico Ezio, che non la vede neanche passare, sembra che invece, ancora qual cosina di quello che era una volta, ce l’abbia ancora 3-3. A questo punto ci sono rovesciamenti di fronte continui: da una parte Daniele va a razzo, dall’altra il Tacchi sembra avere due marce in più rispetto agli altri. Per seguire le azioni i loro compagni e per cercare di fermarli, gli avversari, devono correre come al venerdì non hanno mai fatto. Così vengono fuori dieci minuti buoni, di ritmi assurdi e insostenibili. Ad un certo punto, su un’azione di Daniele che tira di poco fuori, Baresi fa “che ne dici Attila se andiamo a prenderci un aperitivo e torniamo, quando e se si calmeranno un po’?” e Attila “direi che è proprio una buona idea. In che bar andiamo?”. Ma non c’è tempo. Anche il Gatto corre come un pazzo, si fa la fascia e conclude, Tarzan fa un paratone. Angolo, palla ancora per il Gatto, questa volta da dentro l’area, a “botta sicura”, Tarzan la prende ancora e il Gatto “Porca puttana, ma cosa devo fare per fargli gol?!!”. Invece il Tacchi non deve sforzarsi molto: palla dentro di Poli che lo mette davanti a Ezio, il Tacchi fa vedere a tutti come segnare a Ezione, finta, lo salta e appoggia nella porta sguarnita da posizione defilata 3-4. Colorati avanti per la prima volta nel match. Daniele tira, Tarzan respinge e va a terra, palla sui piedi di Attila, che la prende bene e sembra gol fatto, ma Tarzan si rialza, scatta e respinge mentre sta tornando in porta, anche il tiro di Attila. Daniele per il Miche, da posizione buona, cannonata e Tarzan la mette in angolo. Daniele si rompe i coglioni, avanza e tira lui e la mette, non forte, ma precisa gol e 4-4. Baresi fa due grandi interventi difensivi e salva il risultato. Poi è JBL che avanza e dà una gran palla al Tacchi che la trasforma in "oro": gol e nuovo vantaggio per i colorati 4-5. Il Gatto arranca, Daniele scala su JBL ma rimane libero il Tacchi, questa volta è Poli a dargli un pallone d'oro. Posizione impossibile per tutti, figurarsi con in porta Ezio, ma quello che esce dai piedi del Tacchi non è un tiro, è un missile terra-aria che va dritto nel "sette", Ezio prova a smanacciarla, ma non riesce 4-6. Primo “break” della partita che potrebbe “spaccarla” in due, ma i Bianchi reagiscono. Prima il Miche riesce a trovare il varco giusto per il gol del 5-6. Poi, su angolo Attila tira una mina in mezzo all’area, come gli ha insegnato Krajiceek, c’è il Miche, ma arrivano come falchi Poli e JBL, uno dei due tocca e si infila la porta. Litigano per aggiudicarsi la “paternità” dell’autorete JBL “l’ho toccata io” Poli “no, l’ho toccata io per ultimo!”, Tarzan “ma andate a cagare tutte due” 6-6. JBL si rifà subito, siamo al gol della serata. Poli sale a centrocampo con sicurezza, salta un avversario e appoggia sulla destra per il Tacchi, gli vanno addosso in due, JBL rimane libero al centro, e Tacchino riesce a far passare la palla in mezzo ai due difensori, il Banfer la tira senza neanche fermarsela e la mette sotto la traversa, grande
Forse non tutti sanno che.....
Tarzan vi erudisce
I
primi anni del secolo scorso si sviluppò lo studio e l'analisi della mente e
delle sue malattie nella speranza di capire, nonché curare e prevenire, i
vari disturbi psichici di un soggetto. Uno degli studiosi più famosi ai
giorni nostri, che allora non godeva di molto credito, fu Hermann Rorscharch
il quale sviluppo un sistema diagnostico analitico per poter interpretare la
personalità di un individuo facendogli visionare delle macchie di inchiostro
versate su di un pezzo di carta e poi ripiegato in due ottenendo una figura
simmetrica. Forse non tutti sanno che questo test gli venne in mente grazie
ai suoi studi artistici in quanto in quell'epoca era in voga un tipo di
arte, quasi un gioco, che consisteva, per l'appunto, in quella pratica e che
veniva chiamata kleksografia.
CAMERA OBSCURA (spazio video ed amenità varie) |
COMMENTI DOPO PARTITA
La parola al mister: L'editoriale di Jbl |
tutti tranne JBL che è andato a funghi e non ha lavorato, si torna a casa stanchi e ci si apposta sul divano davanti alla televisione. Ma non tardano ad arrivare a suonare alla porta i primi bambini. I primi che vi vogliamo raccontare sono anche un po’ tra i più sfortunati, perché vanno a suonare alla porta del Miche che apre e i bambini gli dicono “dolcetto o scherzetto?”. Subito il “buon terrone” non capisce che si tratta di ragazzini mascherati e imbraccia la lupara a canne mozze che tiene sempre dietro la porta e la punta contro gli sventurati, poi gli viene in mente che è Halloween, posa il fucile e va a prendere i dolci. Dà in mano a un ragazzino un bignè "questo vedrai che ti piacerà”. Il bambino, pensando che sia un bignè alla fragola perché sopra ha una crosta rossa, se lo mette tutto in bocca. In un attimo la faccia gli diventa tutta rossa, come a Fantozzi quando ha mangiato il “pomodorino”, gli esce il fumo dalle orecchie e, con un filo di voce dice “ma cosa mi ha dato? Non era un bignè alla fragola?" e il Miche “ma che fragola e fragola!! Mica sono un “bauscia’”. Era si un bignè ma ripieno di 'nduja purissima di Pizzo Calabro!!". Il bambino sviene e dà una facciata sulla ringhiera della scala e si procura una ferita che richiederà una trentina di punti per essere suturata, che gli lascerà una cicatrice a vita per la quale, dai 12 anni in su, verrà chiamato "Capitan Harlock". Una ragazzina fa “ha mica dei dolcetti? Perché a me la 'nduja, ho come l’impressione che non mi piaccia”. Il Miche va in cucina e torna, poco dopo, con in mano delle piccole mele, pere e aranci. La ragazzina s’incazza “ho detto dolcetti, non frutta. La frutta te la puoi attaccare al tuo culo da terrone!!” e il Miche “una ragazzina della tua età non dovrebbe parlare così” e lei “tu fatti i cazzi tuoi, vecchio!”. Il Miche ci rimane male ma fa “...comunque questa non è frutta: sono frutti di Martorana, ovvero pasta di mandorle alla quale hanno dato la forma di frutta”. La bambina li strappa di mano con arroganza, neanche fosse la figlia dello Zar, e se li butta nel sacchetto. Fanno così anche gli altri e se ne vanno. Il Miche chiude la porta, non fa in tempo ad arrivare in cucina che sente un tonfo e un rumore di vetri infranti, corre in salotto e vede il vetro della finestra rotto e un frutto di Martorana, morsicato, a terra. Lo raccoglie e legge il bigliettino, come se fosse un messaggio mafioso, che era legato al dolce “mangiatela tu questa merda, vecchio terrone!”. Poco vicino alla casa del Miche, altri bambini stanno facendo il giro delle case. Un gruppetto va a suonare alla porta di Poli. Bati-gol è solo in casa così si è lasciato un po' andare fumandosi anche un pianta finta che gli aveva regalato a Natale un sua zia. Quando apre la porta e vede i bambini mascherati; vedendo Batman, Spider Man, Super Nana’ e Holly e Benji, pensa che siano allucinazioni provocate dalla droga e richiude subito la porta ma, sia perché poco dopo risuonano, e sia perché un bambino sta urlando di dolore perché Poli gli ha chiuso la mano nello stipite della porta, Poli torna ad aprire. Una bambina fa “dolcetto o scherzetto?”. All’ex “Moralista” viene in mente che è Halloween e che doveva comprare le caramelle, ma si è dimenticato allora, non sapendo cosa dargli e non volendo fare brutta figura, prende una cinquantina di biscotti alla marijuana che si era appena preparato e li distribuisce ai bambini. I genitori, che stanno aspettando i loro figli fuori dal portone, non vedendoli tornare dopo mezz’ora, vanno su per le scale per vedere che fine hanno fatto. Quando arrivano sul pianerottolo di Poli, li vedono tutti seduti in terra, come fossero alla spiaggia in una notte d’estate, con Poli con in mano una chitarra che fa “dai, ragazzi. Ancora una volta, insieme “noooo wooooomaaaan no cryyyy,
IL GOAL DELLA SERATA |
Poli sale palla al piede, la dà al Tacchi che, in mezzo a due difensori, riesce a darla a JBL che tira senza stopparla e segna.
azione, gran bel tiro 6-7. Ma il Miche, che prima della partita era pari con JBL in testa alla classifica cannonieri, riporta la “testa avanti”. Bella azione di un Daniele straordinario, altro “fenomeno” almeno per i nostri livelli, che porta Poli: dopo Fabione, Stefanino, ed un po’ il Gatto, non si capisce come mai il Fra' non sia riuscito ad imparare niente da loro, salta un avversario, accelera e appoggia per il Gatto che “taglia” l’area di rigore con un passaggio filtrante, il Miche arriva in corsa e tira, gol, un po’ perché è una bella azione, di quelle che piacciono al Miche, un po’ perché è arrivato in corsa e non riesce a fermarsi, il Miche si arrampica sulla griglia come fanno nel campionato Argentino ed esulta come un pazzo, 7-7. Si gioca tutti su ritmi alti e riescono cose che di solito non riescono. Come per esempio al Barre, che è solito non scaricare quasi mai, anche quando è vicino alla porta, preferendo l’assist per il compagno. Invece su una rimessa laterale di Poli, con Daniele che dice “mi raccomando, ognuno il suo” Poli la dà in mezzo all'area dove c'è Baresi, marcato, a meno di un metro dal Miche, che però non fa un cazzo e non muove un muscolo per contrastarlo, Baresi scarica e la mette dentro. Daniele capisce di trovarsi davanti a un illetterato e scuote la testa ridendo. Il Barre fa doppietta 7-8. Palla lunga per Poli, che anticipa Ezio ma è spalle alla porta, Ezio arriva a valanga e lo travolge. Poli chiama il rigore. Ezio gli dice che assolutamente non lo è, e sembra serio. Tanto che Baresi gli dice “ma dai, l’hai travolto”. Lui continua a dire di no. JBL prende la palla e la mette sul discetto. Poli fa “no, dai, se dice che non è rigore non lo battiamo", Ezio fa “ma dai Fra’. Ti sto prendendo per il culo! E’ rigore si, ti son venuto addosso!”. Allora Poli caccia in malo modo JBL e batte lui il rigore, trasformandolo. 7-9. In una serata divertente e senza neanche una polemica neanche per le rimesse laterali, JBL pensa bene di andare da Ezio a sfotterlo, e gli ride in faccia. Ezio non la prende bene e sincazza “va bene tutto, il menaggio, quello che vuoi. Ma ridermi in faccia no, perché io non l'ho mai fatto e non voglio che me lo fai". JBL, che non l’aveva menata fino a quel momento, riesce a far incazzare Ezio, anche se poi, per fortuna, a fine partita si chiariscono. Accorcia e riapre subito la partita Daniele, con un gran bel “diagonale” 8-9. A questo punto il “black out” dei Bianchi. Quando Daniele porta palla, in difesa c’è solo Baresi, Attila si sposta per lasciarlo andare al tiro, dall’altra parte lo segue il Gatto, palla per lui che si iscrive, con buona possibilità di vincere, alla “sagra dell’ignoranza” e invece di tirare o ripassarla a Daniele, fa una cosa agghiacciante: una via di mezzo tra un tiro “loffio” e un passaggio per Attila che però non c'era lì perché non aveva seguito l'azione. Dal possibile pareggio, al ribaltamento dell’azione Poli per JBL in profondità, grande anticipo su Ezio che esce a terra, e JBL lo scavalca con un semi-pallonetto, mettendo dentro l’8-10. Gran gol di JBL. Banfer che poi va a battere un angolo, teso in area, come al solito, la palla viene deviata da qualcuno e va in porta, JBL fa “siiiiiiiiii, gol mio” e il Tacchi “l’ho toccata io di testa, è mio il gol" e il Banfer “gol mio!”. Attila gli dice “ma come fa a essere gol tuo. Se non l’avesse toccata nessuno, direttamente da angolo non puoi segnare, non vale” ”Ezio mi ha detto che vale” ”non l’abbiamo mai fatto valere, e comunque te lo sta dicendo il Tacchi che l’ha toccata!”. Gol del Tacchi e 8-11. JBL che però, ottiene la soddisfazione personale, poco dopo, quando “si infiltra” nell’area e va a toccare, sottomisura, un pallone che sembrava poter essere tenuto da Ezio, ma che, un po’ tra il rassegnato e lo svogliato, perché vede che arrivano in porta con troppa facilità, non trattiene 8-12. Sembra finita anche perché, chi più, chi meno, sembrano non averne più. Poi ci si mette anche Tarzan che fa due parate incredibili, e sembra proprio finita. Ma il Miche riesce a segnare il gol del 9-12. Daniele fa “dai che vinciamo”. Ma non ci crede nessuno, neanche lui. Ma i Bianchi cominciano a “macinare” gioco e in due minuti, grazie ai gol del Gatto che segna da fuori area e fa “cazzo, finalmente!!” e ancora del Miche, riescono ad andare a meno uno 11-12. Tarzan salva ancora i suoi dal pari. Ma i Bianchi ci credono, e alla fine riescono a pareggiare con un gran gol di Daniele. Che non solo corre e ha degli ottimi piedi, ma sa dirigere la squadra, passare palloni e segnare 12-12. A questo punto i Bianchi potrebbero davvero vincere. Poli ha paura “allora è finita?". Ci sono ancora un’occasione da una parte e una dall’altra, poi Ezio dà la palla al Gatto e gli dice "ridammela", gliela dà ancora al Gatto e gli dice ridammela, gliela ridà di nuovo e Ezio gli dice "ridammela" forse si capisce che, anche a lui va bene il pari. Ma il Gatto non gliela ridà e la passa a Tacchino, che va al tiro ed Ezio para. E’ l’ultima azione di una grande partita che è giusto che finisca pari perché nessuno, più che di vincere, avrebbe meritato di perdere. Tutti hanno giocato a ritmi elevati, anche perché non ci son state interruzioni per polemiche varie. JBL e Poli, di solito i primi a farne, non avendo i loro “nemici” calcistici in campo, Krajiceek e Zico, sono stati tranquilli e ne è venuta fuori una partita equilibrata e combattuta. Con un altro giocatore, Daniele, che si è unito alla grande alla "truppa". Tarzan parte per le vacanze, JBL va in Polonia, tornano tutti gli assenti, ma di questo parleremo la prossima.