QUELLI DEL VENERDI

SPAZIO DISPONIBILE

Mancano Santoro, Ezio e i Soprano e così Poli chiama un altro suo amico, che fa l’esordio assoluto nel gruppo, allargando così il numero dei giocatori che, almeno una volta, hanno giocato al venerdì. E’ “Il gatto” il protagonista di questo esordio e lascia la sua “impronta” sulla partita con tanta corsa e una punizione battuta d’astuzia che fa segnare Poli e, alla fine, vale il pareggio. Grande “acquisto”. Partita equilibrata con lo Zar che fa veramente pena.

CLASSIFICA MARCATORI
41 Gol Miche
33 Gol Lo Zar
30 Gol Poli, Zico
15 Gol Jbl
13 Gol Krajiceek, Attila
12 Gol Baresi
3 Gol Jovetic
2 Gol Alberto, Tarzan, Fabione
1 Gol Santoro, Pietro
     
     
     
     
     
     
     
     
Autoreti: 7  Gol tot.: 205
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
1996-97 Meridio
1997-98 Toquinho
1998-99 Toquinho
1999-00 Attila
2000-01 Attila
2001-02 Meridio
2002-03 Meridio
2003-04 Meridio
2004-05 Lo Zar
2005-06 Meridio
2006-07 Lo Zar
2007-08 Meridio
2008-09 Padrino
2009-10 Jbl
2010-11 Padrino
2011-12 Padrino
2012-13 ?????
CLASSIFICA SCARPA D'ORO
  GARE PUNTI
ZICO 23 166,80
POLI 22 160,60
BARESI 22 160,00
KRAJICEEK 22 155,55
TARZAN 21 153,75
LO ZAR 21 146,70
MICHE 21 146,60
ATTILA 20 134,05
EZIO 17 124,20
JOVETIC 14 113,00
SANTORO 11 79,15
JBL 9 65,00
PIETRO 3 21,90
ALBERTO 2 13,70
FABIONE 1 7,45
IL GATTO 1 7,30
     
     
     
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
2006 - 2007 BARESI
2007 - 2008 ATTILA
2008 - 2009 JBL
2009 - 2010 TARZAN
2010 - 2011 POLI
2011 - 2012 KRAJICEEK
2012 - 2013 ????

CLASSIFICA CAMPIONATO DEL MONDO GIOCATORI SINGOLI

ZICO 41 EZIO 31
MICHE 39 BARESI 31
KRAJICEEK 38 JOVETIC 26
POLI 37 10° TARZAN 25
ATTILA 37 11° JBL 15
LO ZAR 32      

Per una partita persa con al massimo 4 gol di scarto, i giocatori della squadra sconfitta prendono 1 punto

QUELLI DEL VENERDI

VENERDÌ                                                                        01/03/2013

LE PAGELLE

BIANCHI

ALE JOVETIC: 7

Dire che ha qualche colpa sui gol sarebbe un’ingiustizia. Certo se le parava sarebbero state grandi parate, ma non poteva fare di più. Quello che deve parare lo para e bene.

ROBY KRAJICEEK: 6,5

Non gioca male, ma dopo la discussione con il Miche, si scazza e non gioca certamente sui suoi livelli. Tira spesso e “duella” con Zico su ogni palla. Fa la sua parte.

LO ZAR GAGGERO: 5

Va bene la corsa, vanno bene i recuperi, ma mangiarsi tutti quei gol, quello a porta vuota poi!!! Non gli può essere "perdonato". Sbaglia anche tutti i passaggi.

BONGIO ATTILA: 6/7

Sbaglia molto, soprattutto nella prima mezz’ora. Poi si riprende, fa un gol e due salvataggi difensivi fondamentali. Non trova la solita “intesa” col Miche.

MICHE PADRINO: 6

Gioca abbastanza bene ma, sicuramente, non come le ultime partite. Segna due gol, ma se ne mangia almeno cinque “facili facili”. Completa l’opera con l’autorete.

COLORATI

TARZAN BERNARDI: 8

Già il fatto che stia in porta, che non è portiere, va premiato. Poi, come ha detto Poli, è da 8 perché para alla grande. Uscite sempre “a tempo” e parate decisive.

IL GATTO: 7

Si “inserisce” nel gruppo come se ci fosse da anni. Con simpatia e bravura. Gioca una bella partita, con tanta corsa e ottima difesa. Astuta la punizione che vale il gol.

GIORGIO BARESI: 7+

E “Baresi scarica” e “Baresi sei un vecchio rincoglionito” è già tanto che non mandi tutti a cagare. Se ne frega e sfodera una gran bella gara. Perfetto dietro, va pure vicino al gol che manca da un po’.

POLI DROGATO: 7,5

Il solo fatto che, a un’ora dalla partita, trovi il "Gatto" e la "salvi" è da premiare. Comunque se lo guadagna in campo. Correndo per un’ora e passa e facendo anche due gol. Sempre più decisivo.

ZANASI ZICO: 7

Gioca prima avanti, poi, quando vede la squadra in difficoltà, si mette dietro e limita i danni. Ha sempre l’intuizione giusta per mettere i compagni davanti alla porta. Difende e imposta.

L'IMPRONTA DEL " GATTO "

FINISCE 5-5

Venerdì scorso, finita la partita, Tarzan è il più "lesto" a infilarsi negli spogliatoi. Si cambia al “suo” posto che, per destino malefico, è proprio dietro la porta. Dopo di lui arriva Poli, incazzato perché a fantacalcio Ezio è primo e, finita la partita, glielo stava menando. Quando sta per entrare nello spogliatoio fa “ma vaffanculo Ezio che hai solo culo” e, da incazzato, un calcione alla entrata per aprirla, come fa William Shartner in TJ Hooker. Ma mentre nei suoi telefilm, quando l’attore famoso per aver interpretato il Capitano Kirk in Star Trek, aprendo la soglia fa così la figura del duro, a Poli va un po’ più male. Perché gli anni passati da Tarzan ad occupare quel posto dietro la porta, gli hanno fatto sviluppare dei riflessi degni di un campione dei quiz di Mike Bongiorno, e appena vede la vede aprirsi, alza la gamba e ci dà una pedata dall'altra parte che non si limita a fermarla, ma ricevendo un colpo in direzione opposta a quella che stava andando, la fa tornare nella direzione opposta a quella di partenza, ma a doppia velocità. Dopo questa spiegazione da astrofisico nucleare con specializzazione in fisica quantistica, quello che interessa a noi è sapere che Poli, che già stava per entrare, si prende la porta in piena faccia, a velocità sostenuta e di taglio. Il colpo è così forte che l'effigie del drogato rimarrà stampata nella latta dell'entrata per i posteri. Poli che cade all’indietro e, per non rischiare di fermarne la caduta, da buon amico Ezio si sposta. Poli cade di schiena al suolo e rimane “brasato” fuori dallo spogliatoio per una ventina di minuti, con tutti che passano e a momenti cadono per non calpestarlo, ma nessuno lo aiuta a tirarsi su. Quando si riprende, entra nello spogliatoio e va, senza dire niente, al suo posto. Baresi va a prendere la sua giacca che, come se fosse in un atelier di moda, la appende sempre all’attaccapanni e fa “cazzo, Fra, stai attento a non sporcarmi la giacca di sangue!”. Nel frattempo Jovetic va a prendersi una bibita al distributore. Suo fratello gli fa “tieni un euro, me ne prendi una anche a me?” ”va bene, ma che palle!”. Dopo un minuto Jovetic torna con la bottiglietta e gli dice “la macchinetta dell’Energade non funzionava. Così ho preso una bottiglietta di vetro di Coca" e Krajiceek "va bene. Dai lanciamela qui”. Jovetic, che ha già anche la sua bottiglietta in mano, e non è certo Colin Kaepernick, fa un passo indietro e lancia la bottiglietta al fratello, gli scappa dalle mani e prende in piena faccia lo Zar che stava facendo vedere dei documenti della banca a Zico. Lo Zar si riduce peggio di Darkman e Jovetic fa “scusate”. Ma gli arbitri sono inflessibili: flag sul pavimento dello spogliatoio e “intentional grounding” chiamato, forse ingiustamente, a Jovetic. Quindi è un secondo e 15. Così Ale riprende la bottiglia e, a causa della penalità, deve aprire la porta e uscire dallo spogliatoio. La linea di difesa tiene bene, ma Jo-Jo non ha proprio il “braccio” il secondo lancio prende nei reni il Galluccio che stava andando a farsi la doccia, e gli scheggia due vertebre lombari. Stavolta la bottiglia si rompe e non può più riprovare. Il Miche, già incazzato per il colpo ricevuto, prende una scarpa e punta lo Zar “scusa, ma perché in campo mi hai dato del nazista? Ti do’ una scarpata” lo Zar, non sa cosa rispondere. In suo “aiuto” arriva Attila che gli dice “perché lo sei Miche. E, se lo sei, non devi vergognarti. Ma accettare che ti apostrofino con questa parola” ”ma non sono nazista!!” ”ah, no. Allora perché hai comprato all'asta la divisa militare di Kappler?" ”ma perché ha un alto valore storico!" ”veramente qualche settimana fa avevi detto che l’avevi comprata perché era un grande statista e perché i soldi andavano ai figli di Kappler Himmler e gli altri nazisti che non avevano potuto provvedere ai loro figli, perché arrestati e processati a Norimberga!" ”e allora? E’ un bel gesto di umanità” ”no, è un bel gesto da nazista". Il Miche lancia il suo stivaletto da meridionale, in pelle e con la

 

 vedere a tutti e dice “guardate che telefonino che ha questo qua, ragazzi, ahahahahahah”. Se lo passano tutti, per vederlo meglio come facevano gli amici di Abatantuono, in panetteria con la foto di sua moglie Pina. Uno glielo restituisce anche e gli fa “lo tenga pure. Questo telefono non fa neanche le foto”. A Zico non piace essere preso per il culo, soprattutto se si parla di tecnologia. Allora fa “sentite, ho portato quello perché sapevo che me lo avreste chiesto e che dicendo che non lo avevo non ci avreste creduto e, siccome non volevo darvi il mio telefono vero, perché ho paura che me lo rompiate, ho portato questo. Ma non posso sopportare queste prese per il culo…” tira fuori l’S3 e fa “eccolo qua il mio telefono, stronzi!! Scommetto che rompe il culo a tutti i vostri smartphone messi assieme. Adesso cosa avete da dire”. La ragazza gli risponde “innanzitutto, visto che voleva entrare con il suo telefono, dandoci l’altro, in cabina elettorale, le possiamo dire che sarebbe passibile di denuncia. Ma siccome siamo dei signori, lasciamo perdere” e Zico “sarà meglio per voi!! Che se no vi querelo”. Zico entra in cabina e quando esce vede che il capo seggiosta maneggiando con il suo telefonino. Così gli grida "ma che cazzoooooo faaaaa?". L’uomo, si spaventa e si fa scappare dalle mani l’S3, che dopo essere volato in atto, ricade naturalmente a terra. Zico si lancia per evitare che cada sul pavimento. Molla le schede che si aprono e tutti possono vedere cosa ha votato, ma in tuffo, come il miglior Jerry Rice, riesce a fermare il telefonino prima che si spanteghi a terra. Si rialza, tutto sudato e la ragazza le fa “scusi, vuole mica rivotare perché tutti hanno visto chi ha scelto perché le sue schede si sono aperte" ”ma che rivotare??? Perché, pensa che voterei in maniera diversa? E poi col cazzo che lascio di nuovo il telefonino a degli stronzi come voi” e se ne va, dopo essersi scambiato un cinque con lo scrutatore, che ha anche l’S3 anche lui e gli dice “io ti capisco”. E’ la volta di Attila che, appena arriva al seggio, naturalmente lo stesso da quando ha cominciato a votare a 18 anni, la scrutatrice, anche lei sempre la stessa da quando Attila ha cominciato a votare perché è una raccomandata di merda come gli statali, non raccomandati, ma di merda, lo nota e fa “ecco che arriva lo stronzo. Vieni, vieni. Ho pensato che per quest’anno, per fare prima, evitiamo tutta la “manfrina” di darti le schede e di andare in cabina, te lo metto direttamente io il simbolo sul PD, così facciamo presto" ”come fa a sapere che voto PD?” ”perché hai votato sempre così, dalla prima volta che hai votato, sempre a sinistra, tranne che in occasione delle votazioni per il Sindaco che hai scritto, sulla scheda, "Vincenzi bocchinara e Musso succhiacazzi" poi sempre PD” ”si, ma come fa a saperlo?? Mi guarda il voto dopo che vado via?” ”no, hai la faccia di uno che vota PD” ”senta, dica meno cazzate e mi dia le schede che devo votare” ”ha il telefonino?” ”si, ma piuttosto che darlo a lei, lo ficco nel culo alla sua collega e me lo riprendo quando esco” e la collega “no, vabbe’, lasciamolo pure andare con il telefonino, tanto il signore non fa fotografie”. Attila va a votare e quando esce fa vedere la scheda a tutti “visto, ho votato Grillo!!” ”ecco bravo, almeno sappiamo tutti cosa ha votato. E’ bastato inventarsi una cazzata sui suoi voti degli altri anni, e lei, stronzo, ci ha fatto vedere la scheda che ora potremo anche farla arrestare” ”ma andate affanculo voi e le vostre stronzate”. Si abbottona la giacca, sputa in terra e se ne va. Il Padrino invece entra nel seggio vestito con la divisa della Gestapo che ha comprato all’asta, con tanto di fascia rossa e svastica sul braccio destro. Uno scrutatore gli dice “mi faccia vedere il passaporto!” ”ma cosa dice? Perché le dovrei far vedere il passaporto" "perché non è ancora passata la legge che dà il voto agli immigrati" ”ma ho la divisa nazista perché è una cosa in cui credo, ma non sono Tedesco, sono Italiano!!” ”ma io la divisa non l’ho neanche vista. Io ho visto la sua faccia, e lei mi sembra un “Africa” quindi mi faccia vedere il passaporto” e il Miche “ma io non ce l’ho il passaporto. Guardi la carta di identità. Cittadinanza Italiana, non rompa le palle” ”per me tutti quelli nati sotto Firenze, come sicuramente lei, gli leverei il diritto di voto” ”e io a tutti quelli sopra i 70 anni, come sicuramente lei, farei la stessa cosa!”. Il Miche prende le schede e va in cabina. Passano dieci minuti, un quarto d’ora, venti minuti, allo scoccare dei 41 minuti, quando quelli del seggio stanno per andare a vedere che cazzo sta combinando, il Caccaro esce e fa “scusate, ma sarà mezzora che lo cerco, ma il partito Nazionalsocialista non ha la svastica come simbolo. Dove lo trovo?” ”guardi, il partito Nazionalsocialista non si è presentato alle elezioni perché sarebbe stato un reato, come, a dire il vero, è il suo che si è presentato qui con la divisa di Himmler" ”no guardi, è di Kappler!" ”vabbe’, è sempre un reato. Comunque si sono candidati lo stesso, nascosti dietro il simbolo della lista Storace, ma se vota Berlusconi non ci va tanto lontano comunque” e il Miche “allora no, mi spiace, non mi fido. Non vorrei che avessero idee troppo democratiche”. Butta le schede sul tavolo, fa il saluto Romano e lascia il seggio. Nel frattempo si sente un rumore assurdo provenire dalla piazza retrostante la sezione di Sestri Ponente. Dopo poco entra Jovetic che fa “scusate. Fino a che ora restate aperti?" e un poliziotto “guardi che questo non è un negozio di alimentari. Si può votare fino alle dieci" ”ah, va bene. Allora guardi faccio ancora due “penne” con la moto qua sulla piazza perché non ce l'ho fatta a “grattare” tutta la targa da casa mia a qui. Ne manca proprio più un pezzettino. Cinque minuti e arrivo. Sa ho modificato la moto da poco e devo prenderci ancora un po’ la “mano”. Adesso posso fare i 220 km. all’ora in autostrada e se incrocio una pattuglia dei caramba, faccio come quello su Youtube, ci impenno davanti e gli mostro il dito medio” ”scusi, ma non ha mica notato che anch’io sono un carabiniere?” ”allora, anche se sente rumore, adesso non venga nel parcheggio perché, come le ho detto devo finire di “grattare” la targa”. Quando ha finito, Jovetic entra nel seggio, con il Fez in testa e vestito da giovane Balilla, regala al Presidente del seggio e a tutti gli altri una bottiglia di olio di ricino e entra in cabina cantando “Faccetta nera”. Esce, fiero e orgoglioso del suo voto, risale in moto, fa retromarcia apposta per sfondare il parabrezza della macchina dei carabinieri, parcheggiata sul piazzale, dopo essergli salito sul cofano. Esce di corsa uno sbirro, ma non può neanche prendergli il numero di targa, perché l'ha "grattata" tutta. Tanto Tarzan sta andando anche lui ad esercitare il proprio diritto. Appena entra il capo seggio fa “ragazzi, io vado a fumarmi una sigaretta” e un suo collega “e perché, scusa? ”lo capirai….”. Saluta Tarzan ed esce. Tarzan entra e fa “io volevo dire che son venuto a votare ma che esercito il mio diritto di affermare che non ho voluto nessuna scheda”. Il capo seggio, che era rimasto sulla porta ridendo, fa “come l’anno scorso. Mo’ son cazzi vostri” e si frega le mani. Ma un ragazzo con l’aria da intellettuale fa “bene, allora scrivete che il Signor Tarzan ha votato, ma ha esercitato il suo diritto di non prendere nessuna scheda”. Tarzan rimane sorpreso “perbacco! Non pensavo che ci fosse qualcuno che conosce le leggi sul voto e che non mi facesse storie. Mi complimento con lei. L’anno scorso, quel suo simpatico collega che ha appena lasciato il seggio non lo sapeva e sono dovuto stare qua fino all’una di notte. Era solo per mettervi alla prova, rinnovo i miei complimenti. Datemi pure le schede”. Tarzan vota, poi esce e distribuisce a tutti dei grilletti in vetro per condire l’insalata che aveva in macchina ma che venerdì si era dimenticato di distribuire a quelli del gruppo "questi sono un premio alla vostra competenza". In realtà voleva levarseli d'in macchina e glieli avrebbe dati lo stesso anche se non avessero saputo che era un suo diritto dire che non ritirava le schede. Ma così li fa sentire importanti. Nello stesso momento Baresi va, anche lui, a votare. Quello che raccoglie le carte d’identità, appena lo vede fa “lo so benissimo che non c’è limite di età per votare. E io non sono come il Miche che non vuole che le persone sopra i 70 anni vadano a votare, ma c’è un limite a tutto. Su, per piacere, lei avrà votato per il referendum sulla monarchia o la repubblica, e sarà già stato vecchio all'ora. Adesso è l'ora di starsene a casa e non venire a votare che rischia di cadere e di rompersi qualche osso!!" e Baresi “ma io ho 52 anni!!” ”e io sono il padre di Henry Kissinger” “no. Io lo conoscevo e non può essere lei!" ”vede? Conosceva il padre di Kissinger, avrà almeno 95 anni!!" e Baresi "e va bene, mi ha scoperto. Ne ho 112, come l’automobile, ma li porto dannatamente bene, non pensa?”. Lo scrutinatore si fa convincere, così, anche Baresi può portare il suo apporto alla causa. Poi è la volta di Poli che si presenta dopo aver fumato 5 cannoni. Il poliziotto all’entrata lo ferma e gli dice “lei non mi sembra in condizione di votare!” ”ma cosa dice?? Il manifesto della Ceres diceva di non presentarsi ubriachi. Io non sono ubriaco, sono solo fatto. Mi sono fumato 5 bei cannoni, ma non c’è una legge che impedisce di votare sotto l'effetto della "marja"" e il poliziotto "ma c'è una legge che impedisce di fumare droga. E qui, mi sembra che si sia andati oltre, ampiamente, a quello che viene definito uso personale”. Poli tenta la carta della disperazione “ma io ho il glaucoma” ”mi faccia vedere il certificato!” ”uhhhhh, com’è pignolo. Cazzo, ma allora mi arresti pure, ma prima mi faccia votare” e cosa vota “Rifondazione Comunista” e il poliziotto “non c’è più da anni. Andiamo in caserma”. Lo carica sull’autopattuglia e lo porta al commissariato. Lo Zar invece va a Voltri e si presenta in bicicletta. Entra nel seggio. Tutti lo salutano con deferenza “buongiorno Direttore” ”Benvenuto Direttore” ”Che piacere Direttore”, neanche il Gran Duca Conte Barambani aveva cosi tanti “leccaculo” quando passava in ufficio da Fantozzi. Ma si sa che al giorno d’oggi, un direttore di banca può decidere della vita di un cittadino. Così, addirittura, uno cerca di baciare l’anello stile Salvatore Giuliano, che lo Zar porta al dito, che glielo ha regalato

uno dei più potenti capomafia delle cosche Siciliane. Lo Zar vota, poi esce, sale sulla bicicletta e va al bar, ad assistere allo spoglio delle schede. Nello zaino ha una bandiera Italiana, perché a lui non interessa chi vince, tanto resterà sempre ricchissimo. Allo Zar interessa festeggiare. Così non vede l’ora che finisca lo spoglio, per salire sulla sua bicicletta, e sventolare la bandiera italiana al grido di “evviva…..” e poi aggiungerci il nome del partito o del politico che ha vinto. Ma per un’incredibile e inaspettata coincidenza, alla camera vince il PD al senato il PDL ma il primo partito d’ Italia è il "Movimento a 5 stelle" di Beppe Grillo. Quindi, per la prima volta in tanti anni e legislature, non vince nessuno, quindi lo Zar non può neanche festeggiare. Si mette lo zaino sulle spalle e va a casa, portando la bici a spinta, perché è troppo triste anche solo per salirci. Chi non è triste è JBL che sarà un mese che, praticamente fa campagna elettorale non retribuita per Beppe Grillo, sia sui Social Network più importanti, sia con il “passaparola”. Arriva al seggio e fa “datemi le schede che devo votare Grillo!” “si, ma non è il caso che ce lo faccia sapere" ”eh si invece. Perché se voi vedete un uomo riuscito come me, un uomo di successo che ha raggiunto tutti gli obiettivi che si è prefisso nella vita a soli 39 anni e che vota Grillo, lo votate anche voi!” ”no, guardi. Così di primo acchito, mi sta un po’ sul cazzo con questa sua supponenza, e volevo votare Grillo, ma adesso che so che lo vota lei, io voto Ingroia” e JBL “e va bene. Comunque io voto Grillo!!”. Prende le schede e si avvia in cabina. Quando è dentro si sente il rumore di una macchina fotografica che scatta. Il capo seggio fa “ma che cazzo combina. Fa delle foto in cabina?”. Non fa in tempo ad andare a vedere che JBL esce e fa “ho fatto le foto alla scheda con il mio voto a Grillo. Qualcuno può mica farmi la foto, mentre tengo in mano la scheda e sorrido?”. Una delle scrutinatrici gli dice “ma cosa fa? E’ pazzo? Venga qui e mi dia le schede, prima che la veda qualcuno e che l’arrestino. Non lo sa che è un reato fare la foto del voto?" e JBL “e che sarà mai. Si fotografano sempre i momenti felici! E io sono felice di aver votato Grillo” ”ma dia qua e la smetta!!”. Buttano le schede nelle urne ma, JBL, evidentemente non ha capito nulla. Perché va a casa e, poco dopo, pubblica le foto della scheda sul suo profilo Facebook, almeno c’è anche il suo nome e il suo indirizzo e i carabinieri possono andarlo a prelevare direttamente a casa. L’ultimo che va a votare, perché lavora anche di domenica ed è dovuto andare a fare un impianto in casa di un suo amico e siccome non trovava il filo a cui collegare l'interruttore, gli ha buttato giù tutta quanta la parete a colpi di piccone, è Santoro. Arriva al seggio alle dieci meno cinque, prende di corsa le schede e, praticamente, si getta in cabina perché ha una fame da lupo e non vede l'ora di andare a casa. Ma comunque vuol votare bene, così, con la matita, calca un bel po’ perché il segno si veda e non dia adito a discussioni sulla sua validità. Quando è a metà della "X" evidentemente ha calcato troppo e la punta della matita si rompe e Santoro fa "ma no, si è rotta la matita, cristo!! Ne avete mica un'altra?”. Gliela danno e, finalmente, riesce a votare. Mentre riprende la sua carta d’identità sente uno scrutatore che dice “dai ragazzi, che sono quasi le dieci. Andiamo a casa che mi sono perso quasi tutto Mistero” e Santoro “ma Mistero non c’è alla domenica. ”Mistero” c’è al mercoledì, cristo!! Alla domenica ci sono “Le Iene””. Prende la carta d’identità e si fionda a casa. Come sono andate le elezioni lo sapete, come ho già scritto, qualche riga fa sarà difficile che qualcuno riesca a governare. Comunque vedremo, se in futuro avremo occasione di parlarne. Per ora, al venerdì è il turno di Ezio a "saltare" tra i portieri ma Santoro, al pomeriggio del venerdì comunica che non può venire, così si prova con i Soprano ma non possono, Fabione neanche, allora si torna a chiamare l’Edicola, ma niente; alle sette meno un quarto Poli estrae dal “cilindro” un suo amico che non è mai venuto a giocare con noi: "Il Gatto", che fa quindi l'esordio al venerdì!!! Grande Gatto. Tarzan accetta di andare in porta e le squadre vedono Tarzan, Il Gatto, Baresi, Poli e Zico contro Jovetic, Krajiceek, Lo Zar, Attila e il Miche e la partita può iniziare. Lo Zar fa subito capire che non sarà la sua serata, stoppa la palla a centrocampo, alza, incredibilmente, la testa, guarda Attila, ma non guardando il pallone lo colpisce male e spara una cannonata cinque metri dietro il compagno, che si perde in rimessa laterale. Attila fa “nooooooooo” ma poi,r icordandosi della “fragilità psicologica" dello Zar, l’opposto di quello che è in banca dove è uno squalo pronto a divorarsi il malcapitato, tipo Poli, di turno, allora gli dice “va bene, dai Zar”. Passano due minuti, lo Zar stavolta a testa bassa, salta Baresi, poi lancia Krajiceek, ma anche guardando il pallone, lo butta di nuovo a bagasce, con Krajiceek che sarebbe stato davanti al portiere. Attila fa “nooooooooo” e stavolta non aggiunge il “va bene Zar” perché, due volte in due minuti comincia ad essere troppo, invece questo è ancora niente. Il “Gatto” fa vedere subito le sue caratteristiche di corsa, quando parte sulla sinistra e va a raggiungere un “siluro” di Poli, per poi andare anche al tiro, ed è Jovetic che, con una grande parata, mette la palla in angolo. Krajiceek sembra in “buona” anche stasera e fa un gran numero saltandosi due avversari con la sua nuova finta “dell’ubriaco”, che lascia sul posto prima Baresi e poi nientemeno che Zico, Krajiceek riesce anche a tirare, ma Tarzan, che non è portiere, ricordiamolo sempre perché non è cosa da poco, gli fa una grande parata e mette la palla in angolo. L’angolo lo batte lo stesso Krajiceek che cerca la “porcata” stile “Zico-piazzetta” e spara una cannonata in area di rigore, sperando che qualcuno la tocchi, ma la palla passa e finisce in rimessa laterale senza essere deviata. C’è un bel "numero" del Miche che si gira e conclude, ma la palla va alta di poco. Poi Poli sdraia lungo lo Zar a centrocampo. Il “Russo” chiama fallo e Poli gli fa “va bene, perché ti ho preso il piede. Ma un filino di palla l’avevo comunque toccata”. La punizione la va a battere Krajiceek. E’ di “seconda” ma l’ex portiere, tira una cannonata verso la porta, sperando che qualcuno la devii. In effetti Attila è sulla traiettoria, ma si sposta perché il pallone è all'altezza della faccia e se avesse provato a darci di testa avrebbe rischiato la "decapitazione". La palla finisce in gol, anche perché Tarzan, giustamente, la lascia passare senza rischiare di toccarla. Attila imposta a centrocampo, vede libero lo Zar e cerca di servirlo, ma sbaglia completamente il passaggio e Baresi, che è un Vecchio rancoroso :), pur non essendo in squadra con lui, ricordandosi le due volte che lo Zar aveva sbagliato il passaggio, poco prima e Attila aveva commentato con un “nooooooooo”, ebbene il Vecchio porco, per sottolineare che anche Attila sbaglia gli fa il verso “noooooooooooo”. Attila gli dice “ma che merda!! Manco sei in squadra con me e ti portavi dentro questa cosa da dieci minuti e non aspettavi altro che sbagliassi un passaggio per poterlo fare. Che stronzo che sei. Ahahahahahahahahahahah” grande Barre. I Bianchi cominciano ad andare un po’ in difficoltà, perché da una parte c'è Poli che, come al solito, infuria sulla fascia destra, ma stasera non basta fermare lui, perché su quella sinistra c'è il "Gatto" che se la fa avanti e indietro a velocità sostenuta. Così Zico può "salire" e cercare di inserirsi, ed è proprio quello che fa quando salta Attila a centrocampo, in teoria dovrebbero esserci i suoi compagni dietro di lui a difendere, invece non c’è più nessuno e Zico ha una prateria davanti a se. La percorre, arriva a “tu per tu” con Jovetic, e Zico non è lo Zar, la piazza e la mette dentro 0-1. I Bianchi cercano di reagire: palla buona per Attila, che tira anche bene, Tarzan in uscita la respinge in rimessa laterale. La va a battere Krajiceek e, anche stavolta spara una cannonata in porta sperando in una deviazione. Attila, anche per farsi del ridere, visto che il “clima” è stranamente sereno, gli dice “dai, non batterle tutte così, va bene le porcate ma stasera non la toccano”, il Miche fa “è vero dai, battile normali”. Krajiceek si inginocchia per terra e gli grida “ma guarda dove sei, Miche!! Sei a centrocampo!! Cosa ci fai a centrocampo? e parli?!!” e Attila “si, vabbe’, comunque battiamole normali”. Jovetic fa “ha ragione Bongio”. Krajiceek si incazza, e comincia un’altra partita. Attila lo vede dalla faccia che è arrabbiato, infatti comincia a tirare da fuori area e a ingaggiare un “duello” continuo con Zico, cercando di saltarlo o di bloccarlo appena ha la palla. Il problema è che però, sembra che abbia perso la voglia, soprattutto quando prima il Gatto scatta a centrocampo e Krajiceek non lo segue, Gatto che la passa a Poli che tira e para alla grande Jovetic, e poi, quando,Attila porta palla a centrocampo, vede che Krajiceek ha tutta la fascia davanti a se, e gliela passa in profondità pensando che scattasse. La palla, forse sarà stata anche lunga, ma non si sa perché Krajiceek non ci prova neanche a fare un passo verso il pallone e, quando Attila gli dice “ma perché non sei scattato" lui non gli risponde neanche, allora Attila fa “belin, si è incazzato. E il bello è che non ti risponde neanche, quando fa così non lo capisco proprio" e Krajiceek "era lunga. Stai zitto e gioca”. Attila si deprime e i Colorati hanno “buon gioco”. Andando vicini al gol con un tiro a fil di palo del “Gatto” con Poli che gli dice “ma una dentro mettila”. Lancio lungo di Jovetic, Tarzan esce e con i piedi resta in area di rigore, ma con le mani blocca il pallone fuori dalla stessa, sarebbe fallo tanto che Krajiceek e lo Zar lo dicono che l’ha presa fuori. Attila non dice nulla perché sa che Tarzan è

Forse non tutti sanno che.....

Tarzan vi erudisce

Oggigiorno è normale incontrare in giro per la strada, miliardi di autoveicoli che sfrecciano sulle strade spesso ai limiti della legalità provocando, talvolta, incidenti più o meno gravi. Purtroppo la numerica di tali accadimenti è cresciuta in maniera esponenziale con il passare degli anni e con l'aumentare dei mezzi in circolazione. Forse non tutti sanno che la prima vittima accertata in un incidente stradale, risale all'anno 1896 quando la signora Bridget Driscoll, in visita a Londra con la figlia per assistere ad uno spettacolo di danza, venne investita da una macchina che stava facendo un'esibizione dimostrativa e viaggiava a 4 miglia all'ora (circa 6,5 km/h). Quello che, invece, si potrebbe definire il primo incidente, si può far risalire a circa cento anni prima quando un inventore francese brevetto un mezzo a tre ruote a vapore ed andò a sbattere contro il muro del giardino di casa sua in quanto l'impianto frenante da lui sopra montato, non si rivelò sufficientemente adatto a gestire tutto il peso della macchina.

FUNNY VIDEO

 

QUESTA

SETTIMANA

NESSUN

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La parola al misterL'editoriale di Jbl

 

cerniera sul lato interno, contro Attila che si sposta, ma dietro c’è Tarzan che, proprio per i riflessi di cui abbiamo parlato prima, lo prende al volo come fosse una palla ovale da non perdere per fare touchdown. Finito di fare le docce, si torna a casa e Attila fa “mi raccomando ragazzi, domenica votate bene” e Tarzan “prima di tutto votate. Non importa per chi, ma andate a votare!” e il Miche “si. Già che non avete superato ancora i 70 anni, andate a votare. Che poi, quando non potrete più votare, lo rimpiangerete” e Tarzan “guarda che anche se hai superato i 70 anni, puoi votare” ”ah, non è ancora passata la legge che leva il diritto di voto agli ultrasettantenni?” ”no, puoi votare anche se hai più di cent'anni" ”e io lo trovo assurdo. Su Baresi gioca ancora a pallone, che dovrebbe starsene a casa sul divano, la copertina sulle ginocchia e la camomilla calda in mano, ma, al limite si può ancora accettare. Ma che voti no, è una cosa aberrante. Io domenica voto il partito che fa questa legge” ”e non ce ne sono partiti che abbiano, nel loro programma, questo disegno di legge” ”e ma che vadano a fanculo allora”. Si va a casa e la domenica è il giorno del voto. Ezio apre il giornale e vede la pubblicità della Ceres che invita i suoi consumatori a bere la birra, ma dopo aver votato, perché non si va a votare "storti". Ezio approva “hanno ragione non si può votare ubriachi!". Ma, come al venerdì non va a giocare senza aver mangiato, non può andare certo neanche a votare a stomaco vuoto. Così si prepara la colazione che consiste in tre piadine, una con la trippa, la seconda con la peperonata e la terza con una ‘mpepata di cozze, dei quali mangia anche il guscio. Mezzo chilo di pasta con sugo di melanzane e tonno, due padellate di acciughe fritte, una teglia di melanzane alla Parmigiana e un panforte avanzato da Natale, ma non ancora scaduto. Dopo questa colazione, bella leggera, arriva al seggio. Consegna la carta d’identità al banco e rutta in faccia alla ragazza che consegna le schede, facendogli le meches. La ragazza gliele consegna e fa “Ezio può votare". E sviene di faccia sulle urne di cartone, sfasciandole all’istante. Rischia l’arresto per danneggiamento di proprietà statale e di intralcio all'esercizio del voto. Ma Ezio, quando esce, rimette le cose a posto con un po’ di nastro adesivo e tanta bravura, come fa con le macchine, e la ragazza si “salva” e lo ringrazia. Krajiceek, dopo la partita di due settimane fa che l’ha consacrato nell’Olimpo di coloro che, almeno una volta, hanno preso 9, trova davanti al seggio, un sacco di suoi concittadini che, avendo letto il giornalino on line, vogliono chiedergli un autografo, fare una foto con lui e ringraziarlo per aver dato “lustro” a tutta Rocca Grimalda che, da adesso, è conosciuta in tutta Italia. Ma Krajiceek ha solo una cosa in testa: votare, perché deve dare il suo contributo a cambiare l'Italia. Così, quando arriva lì, fa qualche autografo e qualche foto, perché comunque il suo “ego” è compiaciuto di tutto questo, ma quando si accorge che passa troppo tempo, fa “scusate ma adesso devo andare a votare. Non fatemi perdere altro tempo”. Si avvicina una vecchietta e gli dice “scusi, può mica fare una foto con il mio nipotino, che è un po' handicappato ed è il suo eroe, e solo con il fatto che è un po' ritardato si può spiegare questo fatto, ma comunque sarebbe molto contento di poter fare una foto con lei”. Ma Krajiceek che ha dovuto faticare e farsi strada spintoni, in mezzo a centinaia di persone, per arrivare all’entrata, non ha più pazienza "senta signora, devo andare a votare. Comunque le lascio un ricordo indelebile dell’incontro che lei e suo nipote avete avuto con me, così potreste mostrarlo a tutti e non dimenticherete mai questa giornata. Ed è questo" truuuuuuuun gli dà una testata portentosissima, proprio all’incrocio tra naso e occhi e la sfigura a vita. La signora gli fa “grazie, ma a mio nipote?”. Krajiceek fa “ah, è vero". Impone le mani sulla testa del bambino, che è sulla carrozzella, e gli dice “alzati e cammina”. Poi si infila nei seggi. Il bambino, avendoglielo detto il suo idolo e amandolo così tanto, è convinto che possa fare anche i miracoli. Così si alza dalla sedia, riesce, con la forza di volontà, a mettersi in piedi e a fare anche due passi: tutti gridano al miracolo ma, come detto, era il ragazzino che con la sua convinzione in Krajiceek e la sua forza di volontà, è riuscito a fare quello che ha fatto. Infatti, dopo due passi, cade rovinosamente a terra, spantegandosi sul marciapiede. Quando Krajiceek, dopo aver votato, esce dai seggi, non trova più i suoi concittadini pronti a festeggiarlo, ma tutta la gente con i forconi e le torce che lo vogliono linciare. Ma lui, ha un colpo di genio e grida “ho appena votato. Il mio voto cambierà l'Italia!!". La gente, che è un branco di pecoroni, tanto che hanno creduto a Berlusconi e lo hanno rivotato, quando sente dire così, si esalta, prende Krajiceek e lo porta in trionfo per le strade della città, calpestando tutti il ragazzino a terra che non lo aveva aiutato nessuno a rialzarsi. Per Zico, invece, la cosa è molto più tranquilla. Arriva al seggio e la ragazza gli dice “può lasciare qua il telefonino?". Zico tira fuori dalla tasca un Nokia primo modello del 1997. La ragazza lo prende e poi scoppia a ridere. Lo fa

IL GOAL DELLA SERATA

Baresi dà una GRAN PALLA :) a Zico, che di prima e di DESTRO!, che non è il suo piede, la piazza rasoterra nell’angolino.

corretto e se non dice che è fallo vuol dire che l'ha presa dentro, si scoprirà invece, a fine partita, che Tarzan credeva che avendo i piedi dentro all’area, anche se aveva le mani fuori, non fosse fallo e per quello, anche se ha sentito gli altri che dicevano che era fallo, non l’ha detto. Quindi i Bianchi avrebbero dovuto battere una punizione dal limite, invece, non solo non l’hanno battuta, ma Tarzan ha rilanciato per Zico, Jovetic esce fuori dall’area, Zico tira e Ale le ferma con la mano. Lui dice involontariamente, comunque l’ha fermata, quindi Zico si prende il fallo e, mentre Krajiceek e il Miche stanno ancora dicendo che la palla Tarzan l’aveva presa fuori area, e Jovetic dice che, il suo fallo era involontario, e non era fallo, insomma, con tutti un po’ “fermi” arriva “la zampata del Gatto” che batte la punizione velocemente e Poli, liberissimo e con gli altri a parlare, la mette dentro. Ci sarebbe da discutere per ore, e ci sarebbero anche gli estremi per annullare il gol, anzi diciamolo, questi due episodi in dieci secondi sono stati proprio un gran furto. Ma gli animi sono distesi e tra le risate e le accuse di aver fatto una porcata a Poli e Zico che rispondono “non è una porcata, è una furbata. Siete voi che siete stati ingenui”. Il gol viene convalidato 0-2. I Bianchi giocano veramente male, sembrano non trovarsi e giocare ognuno per conto proprio. Il gol del Miche, che porta il risultato sull’1-2 è il classico "fuoco di paglia". I Colorati riprendono subito le redini della partita. Il Barre delizia la platea con un gran numero sulla sinistra, saltando secco un avversario e poi, senza neanche che glielo dicano, scarica in porta addirittura da fuori area, Ale deve metterci il piede e mettere in angolo. Nonostante che giochino male, le occasioni i Bianchi le creano anche. Krajiceek ha un ottimo spunto e la mette per lo Zar, da fuori area, ma con tutta la porta davanti, il “Russo” riesce a buttarla fuori. Non contento, in due occasioni in 3 contro uno, porta palla e, al momento di “allargare” il gioco sulle fasce, la passa male e “molla” e Zico, che sa come la dà, la intercetta in entrambe le occasioni. Zar davvero inguardabile. Ma anche gli altri fanno abbastanza pena. Il Miche tira sempre e non passa il pallone come ha fatto nelle ultime due partite. Credo che lo faccia perché pensa che essendoci Tarzan in porta, che non è un portiere, sia più facile segnare, ma dovrebbe aver capito, visto che sono anni che fa così, che Tarzan non sarà un portiere ma sa parare, soprattutto i tiri forti da fuori area, tanto che l’ex giocatore di football gliele para tutte. In un occasione fa anche un miracolo, levando la palla proprio dal “sette”. Zico e compagni reggono alla grande e poi ripartono in velocità. Il Gatto se ne va secco sulla fascia palla a Zico che la dà a Poli e il Drogato tira forte e preciso 1-3. Jovetic comincia a incazzarsi. Quando Baresi riceve palla sulla destra e la mette “tesa” per Zico, che arriva in corsa e, di prima e di destro!!! la incrocia nell’angolino precisissima, gol della serata soprattutto perché l'ha segnato con il piede con il quale non calcia mai, Jovetic si incazza, giustamente “ma marcateli almeno!!” e Krajiceek gli risponde “ah perché è colpa mia adesso! Sarà mezz'ora che cerco di parare di tutto voi sembrate 4 pecore che girate per il campo e la colpa è mia? Adesso me ne frego, gioco per divertirmi e vengo avanti tanto mi dici ancora così!". In effetti Jovetic non ha colpe sui gol e loro 4 stanno giocando davvero male. Attila gli dice “dai, tranquillo Ale, che non è colpa tua. Ma non uscire perché se no ci massacrano. Cerchiamo di recuperarla”. Sull’1-4 non è facile ma i Bianchi, scossi, cominciano a giocare meglio. Krajiceek prima ferma Baresi che si era saltato due avversari con una finta sontuosa e stava battendo a rete, poi fa un’altra bella azione e va a concludere da fuori area, ma Tarzan fa un’altra grande parata. Ma il “segnale del risveglio” è arrivato. Attila “pesca” il Miche in area di rigore, e il Padrino la mette dove Tarzan non può arrivare 2-4. Si torna a crederci. Lo Zar se ne mangia altri due, e non dico balle, già fatti, buttando prima la palla fuori e poi sbagliando il passaggio ancora in superiorità numerica. Alla fine, riesce, finalmente, a metterla dentro e a riaprire la partita 3-4. Ci provano Baresi e il Gatto a spegnere sul nascere i sogni di rimonta. Il Vecchio, in gran serata, evita un avversario e conclude, ma Jovetic gliela blocca. Il Vecchio fa “è un sacco che non segno. Attila, è da quando mi hai detto "ma quanti gol fai quest’anno, non ne hai mai fatti così tanti". più o meno due mesi fa, che non ho fatto più un gol. Me l’hai “tirata” bastardo” e Attila “l’intento era quello”. Poi è il Gatto, che gioca bene senza voler strafare, ma in maniera incisiva, che si inserisce e conclude in diagonale sfiorando l’incrocio. Krajiceek “torna lui” e anticipa Poli lanciato a rete. Ma è lo Zar che mette il gol del pari. La cosa non lo salva dall’insufficienza piena perche se è vero che ha fatto due gol, come dice Baresi, se poi uno fa due gol, ma se ne mangia dieci non si può dire che abbia fatto una buona partita. Lo Zar non se ne è mangiato dieci, ma anche mandato a puttane, come già detto, almeno quattro “superiorità numeriche", almeno fa questo e la partita va sul 4-4. Poli non ce la fa più e dice "è finita?" ma manca ancora molto. Anche Zico è sulle ginocchia, così, quando lo Zar mette la palla per Attila che la colpisce di piatto, e la fa passare in mezzo alle gambe di Tarzan, per i Colorati sembra davvero finita 5-4. Rimonta riuscita e risultato anche giusto, perché nei 40 minuti finali è stato praticamente un assedio con i Bianchi, a turno e particolarmente lo Zar, a sbagliarsi dei gol già fatti molte volte, anche, e bisogna dirlo, per un Tarzan che ha parato davvero bene. Ma mancano ancora una decina di minuti. Il furto l’hanno già fatto, l’energia rimasta è vicina allo zero, anche loro cominciano a non crederci più. Ma negli ultimi minuti hanno una “fiammata”. Prima il Gatto fa filtrare una palla in area di rigore, sta per arrivare Baresi e, da lì, avrebbe scaricato sicuro, e anche bene in porta. Ma, proprio all’ultimo arriva Attila, che anticipa anche l’uscita di Jovetic e la mette in angolo. Chiede scusa al portiere per avergli tolto la palla, ma, come gli dice lui, non l’aveva chiamata e quindi è un bel salvataggio. Pochi minuti dopo, arrivano in tre: Zico entra in area e passa a Poli, che dovrebbe solo spingerla in porta, ma anche stavolta, incredibilmente, Attila la intercetta e salva la situazione. Sembrerebbe davvero finita con la vittoria dei Bianchi, ma su un corner vanno sul primo palo Zico e il Miche, c’è anche Jovetic pronto a "chiudere" ma, sulla palla che arriva, ci pensa il Miche e con un bel tocco, mette la palla sul secondo palo e infila la sua porta, con la palla che, lentamente, supera la linea. Assurdo. Tutti aspettano la reazione verbale di Ale, che dopo aver umiliato l’uomo Bicentenario la settimana scorsa, potrebbe “demolire” il Miche, invece lo guarda e vede tutta la tristezza possibile in quell’uomo distrutto che ha appena mandato a puttane la vittoria, e ne prova quasi pena, e così non gli dice nulla sul 5-5. I Colorati raccolgono ancora 2 calci d’angolo, dopodiché Attila dice che può bastare. Per capire quanto sia rubato il pareggio di Zico e compagni bastano le parole di Poli "finita? Grazie Attila, un bel pareggio”. Ma poco importa, questa è la stagione dei pareggi, e ci può anche stare perché quando ti mangi così tanti gol come ha fatto lo Zar, ma anche il Miche anche se in misura minore, stasera, la legge del calcio ti punisce. Così il pari viene accettato da tutti. Per ironia della sorte, e anche per un destino cinico e baro, la bottiglia se l’aggiudica proprio quello che se la meritava di meno, quello che invece della bottiglia avrebbe meritato dei calci nel filo della schiena con i Camperos o con quei mitici stivali da cowboy che si mette Santoro, ovvero lo Zar, che ha fatto due soli gol, dei quindici che avrebbe dovuto fare, ma che ha fatto il settimo che Attila aveva designato come quello della bottiglia. Per il resto voglo chiudere facendo i complimenti a Poli, ma non per la partita ma perché quando manca qualcuno è riuscito in più occasioni a trovare qualcuno e a salvare la serata e, i ragazzi che ha portato si sono rivelati, oltre che bravi a giocare, che secondo me non è la cosa più importante, si sono rivelati, dicevo anche simpatici e di compagnia. Dopo l’ormai leggendario Fabione, il grande Mattia, il mitico Stefanino, l’ormai affiliato al gruppo Ezio, il grande Teddy e il non dimenticato Luciano, e spero di non dimenticare nessun’altro, è stata la volta del "Gatto" che si è subito inserito alla grande giocando bene e risultando anche subito simpatico. Dopo questa bella “leccata di culo” al drogato e ai suoi amici, diciamo che è l'ottavo pareggio in 23 partite, record assoluto in 17 anni di calcetto, a testimonianza del fatto che il valore si è un po' livellato e chi fa le squadre capisce di calcio perché le fa sempre equilibrate.