QUELLI DEL VENERDI

SPAZIO DISPONIBILE

Prima partita dell’anno con Poli che fa il primo gol del nuovo anno solare. Non ne farà 95 come Messi, ma comincia bene. Nuovo anno che non cambia le buone abitudini. Discussioni infinite su ogni rimessa laterale con Krajiceek che tiene una lezione sulla differenza tra rimessa laterale “classica” e rimessa laterale “fuori di brutto”. Partita equilibrata che finisce con un solo gol di scarto con lo statale che, non facendo un cazzo in settimana, ne mette 2.

CLASSIFICA MARCATORI
30 Gol Miche
21 Gol Zico
20 Gol Poli
18 Gol Lo Zar
15 Gol Jbl
11 Gol Baresi
7 Gol Krajiceek
6 Gol Attila
2 Gol Jovetic, Alberto
1 Gol Tarzan, Santoro
     
     
     
     
     
     
     
Autoreti: 5  Gol tot.: 139
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
1996-97 Meridio
1997-98 Toquinho
1998-99 Toquinho
1999-00 Attila
2000-01 Attila
2001-02 Meridio
2002-03 Meridio
2003-04 Meridio
2004-05 Lo Zar
2005-06 Meridio
2006-07 Lo Zar
2007-08 Meridio
2008-09 Padrino
2009-10 Jbl
2010-11 Padrino
2011-12 Padrino
2012-13 ?????
CLASSIFICA SCARPA D'ORO
  GARE PUNTI
ZICO 15 110,10
BARESI 14 103,10
POLI 13 103,05
KRAJICEEK 15 102,45
LO ZAR 14 95,70
TARZAN 13 94,70
MICHE 13 89,50
EZIO 12 88,70
ATTILA 13 83,85
JBL 9 65,00
JOVETIC 8 64,80
SANTORO 7 49,55
PIETRO 2 13,80
ALBERTO 1 6,70
     
     
     
     
     
     
     
     
VINCITORI PASSATE EDIZIONI
2006 - 2007 BARESI
2007 - 2008 ATTILA
2008 - 2009 JBL
2009 - 2010 TARZAN
2010 - 2011 POLI
2011 - 2012 KRAJICEEK
2012 - 2013 ????

CLASSIFICA CAMPIONATO DEL MONDO GIOCATORI SINGOLI

ZICO 25 LO ZAR 21
KRAJICEEK 24 ATTILA 20
POLI 24 JOVETIC 16
MICHE 23 10° TARZAN 15
EZIO 22 11° JBL 15
BARESI 21      

Per una partita persa con al massimo 4 gol di scarto, i giocatori della squadra sconfitta prendono 1 punto

QUELLI DEL VENERDI

VENERDÌ                                                                         04/01/2013

LE PAGELLE

COLORATI

GRUVI SANTORO: 6,5

Non deve fare nulla di straordinario, ma fa il “suo” ampiamente. Sempre reattivo sui tiri da vicino e sulle uscite. Prova qualche lancio per il Miche creando “pericoli”.

TARZAN BERNARDI: 6,5

Fa una buona partita. Gioca da ultimo baluardo e quindi, spesso, deve anche impostare. Anche se non vuole la palla, sbaglia pochi passaggi. Da ultimo uomo difende bene.

GIORGIO BARESI: 7,5

Non facendo un cazzo tutta la settimana, da buon statale, trova le forze per giocare anche influenzato. Così parte da dietro per sganciarsi e andare a segnare due gol.

ZICO ZANASI: 6,5

Fa un bel gol di tacco e poi cerca di organizzare la squadra e il gioco, per limitare gli avversari. Rimangono così "nel cassetto" i suoi numeri ad effetto per la concretezza.

MICHE PADRINO: 6,5

Lui non segna e si sparerebbe un colpo in testa con un M-16 a colpi ripetuti e dotato di lanciagranate, ma gioca meglio di certe volte che ha fatto 5 gol. Almeno si sbatte.

BIANCHI

ALE JOVETIC: 6,5

Ora, se legge il voto, si incazza e dice che è poco, ma se pensa alla sua partita sa che non ha parato cose impossibili come fa altre volte. Ha parato da più che sufficiente.

JIMI POLI: 7+

Sigla il primo gol dell’anno solore. Poi fa da “raccordo” tra difesa e attacco tornando a marcare per poi ripartire. Alla fine non vede l’ora che sia finita, ha dato tutto.

ROBY KRAJICEEK: 6,5

Patisce un po’ il Miche che, anche se non segna, si gira spesso arrivando alla conclusione. Comunque fa una partita buona da più che sufficiente, perchè comunque non molla un pallone.

BONGIO ATTILA: 6,5

Cerca di fare la punta “vecchio stampo” ma non ci riesce. Così fa assist ai compagni e cerca di aiutare dietro, dando spazio in avanti allo Zar. Trova anche il gol e fa la sua partita.

LO ZAR GAGGERO: 6/7

Gioca da punta “atipica” perché parte da "dietro", ma è lui che, alla fine, va a finalizzare più spesso l'azione. Segna, infatti, due gol e va vicino a segnarne altri. Gioca anche dietro.

QUELLI DEL VENERDI PRESENTANO: LE RIMESSE LATERALI "FUORI DI BRUTTO"

FINISCE 4-3 PER I BIANCHI

Dopo le “scarpate” della vigilia dell’Immacolata c’è stata la "pausa di Natale" anticipata. Infatti lo “stop” era previsto per il 21 dicembre, con la Cena di Natale, e la “ripresa” il 4 gennaio, se il campo fosse stato aperto. Ma il 14 dicembre ci si è svegliati con la città coperta di neve. Tanto che Zico, il primo ad alzarsi del gruppo, vedendo la situazione, si è preoccupato per il più vecchio del gruppo e gli ha scritto un sms "fossi in te starei a casa perché c'è tutto ghiacciato e rischi di cadere e di comprimerti le vertebre lombari". Baresi gli ha risposto “ma fatti i cazzi tuoi. Io avrò anche 50 anni ma non sto andando verso la senilità, sono molto più agile di te e un po' di neve non mi fa certo paura!". Si è messo tanti vestiti addosso che sembrava Yuri Gagarin quando andava nello spazio, ed è uscito fiero e in maniera trionfale. Al primo passo ha messo il piede su una lastra di ghiaccio che si era formata sul marciapiede proprio davanti al suo portone ed è volato di testa contro la vetrina del bar. Si è rialzato, si è scrollato di dosso i vetri e, per dissimulare l’accaduto, ha detto "un cappuccino, grazie”. Dopo pochi secondi gli è arrivato un messaggio da Zico con scritto "te l'avevo detto di stare a casa". Baresi si è guardato in giro e ha risposto "ma dove sei?? Ti sei messo a spiarmi adesso??” ”ma che spiarti, sono in coda davanti alla rampa per l’aeroporto da più di due ore!! C’è tutto bloccato!!" ”E allora come fai a sapere che sono caduto?” ”ma è normale. Sapevo che sei un gran testa di cazzo, che vuol dimostrare di essere ancora giovane, ma mentre al venerdì puoi farlo, perché a giocare a pallone siamo tutti dei derelitti. Nella vita di tutti i gironi non te lo puoi permettere. Ma siccome non vuoi ammetterlo, sapevo che saresti andato a lavorare lo stesso, e sapevo anche che, appena messo il piede nel mondo reale, ti saresti scatafannato a terra. Quindi ecco perché ti ho scritto il messaggio" ”comunque non mi son compresso nessuna vertebra lombare!!” ”beh, ti è andata bene. A noi un po’ meno perché se per qualche venerdì te ne fossi stato a casa non è che sarebbe stato poi questo dramma. Comunque divertiti ad andare a Caricamento, ci sono più macchine che alla Parigi - Dakar”. Appena sentite queste parole Baresi ha una grande idea “se c’è coda prendo lo scooter, e lo ficco dietro a tutti quelli che ci mettono tre ore per andare da Sestri a Sampierdarena!”. L’idea non sarebbe neanche tanto male, se non fosse, come già detto, che il tempo non è dei migliori. Per i primi 500 metri Baresi se la “gioca” anche bene, va a zig-zag tra le macchine che sembra Poncharello dei “Chips”, poi nel rettilineo di Cornigliano, non dovendo cambiare direzione, aumenta la

 

non sa un cazzo delle app, si mette a gridare “come fa a sapere quando arriva il bus?” e un altro “si, giusto, come fa a saperlo??!! E’ uno di loro!! E’ colpa sua se siamo qui ad aspettare da quasi un’ora. Linciamolo”. Tutte le persone partono a testa bassa, come una mandria di bufali. Attila scappa, arrivato dal Mediterranée non ce la fa più si infila da Peretti e, per nascondersi, fa “scusi, il bagno?” ”per utilizzare il bagno deve consumare” ”allora mi faccia un caffè” ”un caffè un cazzo, deve spendere almeno 100 euro!” ”e sti cazzi…” ma Attila non ha scelta “va bene, mi dia una bottiglia di Dom Perignon” e si fionda nel cesso. Aspetta che passino tutti, quando è al sicuro esce, va al banco e fa "quant'è?" ”sono 500 euro!” ”500 euro una bottiglia di Dom Perignon? Ma io la vendo a 130” ”ma lei vende anche il Martini a 9 euro e 20 ed è vergognoso. Le cose buone vanno vendute al prezzo giusto”. Attila fa “e vabbe’…” e gli porge la carta di credito, nuova di zecca, che gli ha dato lo Zar. Peretti la passa nella macchinetta, poi prende le forbici, alza in aria la carta di credito come se dovesse fare un sacrificio agli dei e, con un gesto teatrale, con un colpo di forbici la taglia in due “questa carta non copre la spesa”. Ad Attila viene in mente che sul conto c'ha solo 10 euro e così firma mezzo chilo di cambiali e lascia il bar. Tarzan invece non ha problemi di coda, perché lavorando a Campo Ligure non sono molte le macchine che vanno in quella direzione. In compenso c’è un bel po' di neve per strada ma Tarzan ha su le ruote da neve chiodate e ha messo anche le catene. Riesce anche ad andare a una discreta velocità, per questo non riesce a capire come mai si sia formata una coda dietro la sua auto. Decide di rallentare e far passare tutti, ma niente, le macchine rimangono accodate. Tarzan li manda mentalmente in culo e riparte a velocità sostenuta. Arrivato quasi a Masone, da una radura gli esce all’improvviso un cinghiale e lo prende in pieno, ormai è tanto abituato che non si ferma nemmeno, dovrebbero denunciarlo per omesso soccorso, perché finalmente è stata approvata una legge che chi non presta soccorso, anche ad animali feriti, è passibile di denuncia, ma quelli dietro di lui, si sono fermati e sembrano avere altro per la testa. Quello della macchina subito dietro a Tarzan scende, prende il cinghiale e fa per caricarselo in macchina, ma arriva un altro che lo ferma e gli dice “guarda che c’ero prima io. Ho preso il numero sulla piazza alla partenza, poi tu mi hai superato, ma la prima “preda” è comunque mia. Discutono un po’, poi quando guardano i numeri e vedono che effettivamente quello della seconda auto ha il numero più basso, il cinghiale se lo prende lui e se ne va a casa. Dopo pochi secondi sono di nuovo tutti in fila, dietro Tarzan. Al quale arriva una telefonata della ditta; per rispondere, distoglie per un attimo lo sguardo dalla strada e prende in pieno un capriolo che stava attraversando. Ancora tutti che si fermano, scende dalla macchina uno e fa “scusa, so che tocca a te, ma mi hanno prenotato, per la sera del 22, una cena a base di capriolo per 15, non è che me lo puoi lasciare a me, che non so se beccherà altri caprioli Tarzan prima di arrivare al lavoro?” “va bene, prendilo pure”. Poi Tarzan becca un orso, una coppia di cinghiali, altri due ungulati di cui non si conosce il nome ma che un ristoratore di Borghetto Santo Spirito si è caricato in macchina ugualmente, dicendo che lo spaccerà per carne di cervo, e due antilopi, che si erano perse sulle alture. Praticamente tutti hanno portato a casa qualcosa. Resta più solo una macchina dietro qualla di Tarzan. Ogni volta che l’ex giocatore di football mette sotto qualcosa, questo scende, guarda cos’è, poi allarga le braccia e risale in auto scuotendo la testa. Ad un certo punto, dopo l’ennesima scena del genere, Tarzan si incuriosce. Ferma l’auto scende, e va dal tipo e gli dice “scusi, io ho messo sotto di tutto fino adesso. E i suoi colleghi degli altri ristoranti mi sembravano molto soddisfatti perché non hanno lasciato nulla. E’ tutta carne di prima qualità, glielo garantisco, possibile che lei ha già scartato almeno cinque capi di bestiame, cosa c’è che non va?" il tipo gli risponde “no, no. Stia tranquillo, non c’è niente che non va, era tutta carne di prima scelta, solo che io gestisco un ristorante di solo pesce, e quindi non posso prendere caprioli e cervi” e Tarzan “scusi, mi faccia capire. Lei gestisce un ristorante di pesce? E allora mi spiega cosa ci fa dietro la mia macchina? Aspetta che metto sotto uno stormo di cozze? O che “stiro” un branzino?” ”scusi, ma mi hanno detto che negli anni aveva messo sotto di tutto!! Addirittura c’è chi racconta che in una giornata di nebbia avrebbe sdraiato un minotauro e un liocorno" ”si, ma queste sono leggende atte a rendere più mitica l'immagine del personaggio. Il Minotauro e il Liocorno sono creature della fantasia, non le ho mai messe sotto. Quindi vada pure a casa perché pesci non credo proprio che potrà averne". Proprio mentre sta per salire in macchina, dal declivio a fianco della strada, dove scorre un piccolo fiume, escono un gruppo di una quarantina di trote salmonate, che fanno parte di una setta religiosa sviluppatasi negli Stati Uniti e che in vista del 21 dicembre, giorno previsto della fine del mondo, hanno organizzato suicidi di massa in moltissime nazioni mondiali. Queste trote salmonate, con dei balzi, vanno tutte a schiantarsi sul paraurti della focus di Tarzan, sotto il suo sguardo allibito, e si suicidano tutte quante. Il ristoratore, esultando, fa gliel’avevo detto che lei mette sotto di tutto. Grazie, grazie, ha salvato la cena del 23 al mio ristorante” e cerca di baciargli la riproduzione dell’anello di Campioni del mondo dei San Francisco 49ers, come fosse il Papa. Chi non ha avuto problemi ad andare a lavorare è il Miche, che siccome lavora solo su appuntamento, ha pensato bene, sotto le feste, che qualche donna può anche andare a farsi fare l'acconciatura, senza necessariamente prendere l’appuntamento, di tenere chiuso il negozio, proprio perché non aveva appuntamento. Alle dieci, c’erano davanti all’entrata una ventina di signore che dicevano “ma a che ora apre?” “come mai non è ancora aperto?" e il Miche si è perso così, come minimo, una milionata delle vecchie lire. A dire il vero lo Zar, che stava passando di lì per andare a casa di un vecchio di una novantina d'anni a fargli firmare un investimento in BOT trentennali di 150 euro, vedendo tutta quella gente pensa di chiamare il Miche e gli dice “sai che davanti al tuo negozio ci saranno, io dico, 400 persone, anche se la questura dice non più di 100, che vogliono farsi acconciare i capelli. Se vieni ad aprire ti ci paghi le vacanze di Natale a Cortina”, ma il Miche, quasi incazzato gli ha risposto “nessuna di queste persone aveva preso appuntamento, mi spiace, ma io lavoro solo su appuntamento” ”si ma anche se non hanno preso appuntamento sono qui adesso, e quindi fai i soldi lo stesso” ”mi spiace, ma senza appuntamento non acconcio i capelli a nessuno, che poi prendono il giro e mi arrivano in negozio quando cazzo vogliono. Io mi devo preparare psicologicamente quando devo fare un taglio, perché altrimenti mi viene un taglio di merda!" ”ah, allora Attila non aveva preso appuntamento quella volta che gli avevi tagliato i capelli con la macchinetta?!!” ”si che l’aveva preso, perché?" "perché gli avevi fatto un taglio di merda". Il Miche, quindi se ne resta a casa. Lo Zar, per tornare in banca vede che c’è una coda paurosa, allora prende dalla tasca una specie di torcia e la punta in cielo, un po’ come quando, a Gotham City, chiamano Batman illuminando il cielo con il suo simbolo. Spero di non aver scritto una cazzata fumettistica perché se no, pignolo com’è, Tarzan me lo mena per settimane e poi mi erudisce raccontandomi tutta la storia della Marvel. Comunque lo Zar punta in cielo il suo simbolo, un uomo seduto ad una scrivania che se lo sta facendo succhiare, e dopo pochi secondi, ecco arrivare un elicottero che lo preleva e lo porta in banca in pochissimi minuti. Baresi è ancora a terra a farsi curare. Quando si alza, non va nemmeno in ufficio, anche se, fortunatamente, non si è fatto nulla di grave, ma si mette direttamente in mutua e non si fa vedere più al lavoro fino a dopo le feste. Del resto è uno statale di merda e può fare un po' i cazzi che vuole. Invece Jovetic, ha suo fratello che gli rompe i coglioni di brutto se arriva con solo un minuto di ritardo, così, siccome ha 35 anni meno di Baresi, non ha problemi ad andare al lavoro in moto. Anzi si fa tutta la strada che lo separa dal lavoro in penna, nei tratti ghiacciati delizia i passanti con un axel, un doppio axel e un Walley che neanche Carolina Kostner; il tutto fatto, naturalmente, con la moto. Arriva così in orario e Krajiceek, per vedere che non fosse in ritardo chiama in ufficio. Jovetic risponde e Krajiceek gli fa “ah sei arrivato, perché se no ti scalo i minuti di ritardo dalla busta paga!" e Jovetic “ma tu non sei ancora arrivato!! Cosa ti scali?” ”Io sono il capo, e arrivo un po’ quando cazzo voglio e non mi scalo un bel niente. Dovresti essere contento che ti insegno cosa vuol dire il lavoro. Saranno valori che ti porterai dietro tutta la vita” ”si. Devo dire che in questi anni ho imparato molto. Soprattutto a come essere bastardo”. Alla fine riescono tutti ad arrivare a destinazione, ma nevicando ed essendoci freddo si decide di non giocare. Poli, nonostante abbia il raffreddore, si incazza di brutto “ma perché non si gioca?dai, cazzo!” ma Baresi lo “gela” “ho preso già un sacco di freddo oggi, e mi sto appena ascigando adesso, se ci si divertisse, allora va bene, ma per soffrire...mica ci pagano per giocare”. Poli lo manda in culo, ma anche gli altri appoggiano il Barre, e così non si gioca. Attila telefona al custode per avvisarlo che non giocano, ma non risponde, così alle otto e venti di sera, va al campo per dirglielo di persona, ma quando arriva lì si trova davanti a un cancello chiuso. Il custode, aveva pensato bene di chiudere tutto senza neanche avvisare, così se si fosse deciso di giocare si sarebbe trovato chiuso, è andata bene così, anche se Poli se lo sarebbe meritato. Si è saltato quindi il 14 e il 21 si è fatta la cena, quindi si sono fatti due venerdì di stop. Anche per questo il 28 si è poi deciso di giocare. Ma di questo abbiamo già parlato. Non abbiamo invece

ancora parlato della cena di Natale, cosa che, visto il poco spazio rimasto in questa edizione del giornalino, rimandiamo ancora alla prossima settimana, perché per raccontarla di fretta, come Wilbur Smith, perché non c'è spazio e bisognerebbe scrivere i caratteri a passo 2, è meglio, sia per non far sbattere troppo Tarzan che per non far perdere la vista agli altri del gruppo, rimandare ancora la cosa. Tanto anche se Natale sarà già passato, leggere il resoconto di quella serata non sarà un problema, mica dobbiamo restare sempre alla pari con il calendario. Quindi se volete leggere della cena, continuate a seguirci. Ritornando invece all’attualità parliamo delle squadre della prima partita del 2013. Ezio pensa di essere di turno e prende un impegno così giocano Jovetic e Santoro, JBL si è andato a far levare i punti e speriamo di vederlo al più presto sul campo, ma per adesso, naturalmente è lui forzatamente a saltare, e le squadre vedono Santoro, Tarzan, Baresi, Zico e il Miche contro Jovetic, Poli, Krajiceek, lo Zar e Attila e la partita può iniziare. Non si sa chi, tira fuori dal sacco dei palloni, un bel pallone bianco a rimbalzo normale e Jovetic, dopo averlo “testato” fa “giochiamo con questo!”. Zico sta battendo a centrocampo con quello verde e Krajiceek gli dice “si, dai. Quello è una pietra, giochiamo con quello”. Zico allora, lo calcia fortissimo per buttarlo in fondo al campo e prendere l’altro e centra nei coglioni Poli e Zico gli fa “buon anno!!”. In effetti è, per la seconda volta, la prima partita dell’anno. Mentre quella di settembre è la prima della stagione calcistica, questa è la prima dell'anno solare e se, come dicono in molti, ”il buongiorno si vede dal mattino”, per il Miche sarà un anno calcistico di merda, perché riceve una bella palla da Baresi, che comincia subito a ricordare a tutti chi è, ma il Miche, pensando che sia il pallone solito, calcia di punta, e il pallone a rimbalzo normale, si alza e finisce a bagasce, che se non ci fosse la rete sopra a far da “tetto” bisognerebbe andare a recuperarlo al capolinea dell’uno. Con questo pallone escono fuori, comunque, dei tiri più forti, per la precisione basterà abituarsi, è infatti Attila a ricevere una buona palla ed andare al tiro da fuori area, sfiorando il palo. Zico, convinto di avere la squadra più debole, opta per un gioco a tre fissi dietro e solo il Miche davanti, cercato, come al solito con i lanci lunghi. La tattica non paga, almeno all’inizio, perché un grande Krajiceek riesce sempre ad anticipare o a rubare palla al Padrino e a far ripartire l'azione. Poi, quando il Miche capisce che con questo pallone non è necessario "alzarsela" riesce a "girarsi" meglio e va via due o tre volte all'ex portiere. In due occasioni conclude fuori, sulla terza è bravo Jovetic a distendersi e mettergli la palla in angolo. Santoro appoggia la palla a Tarzan che fa “nooo, nooo, nooo, nooo, nooo” perché non vuole impostare, ma del resto, giocando da ultimo uomo in fase difensiva è facile, che in fase di possesso palla la stessa arrivi a lui, perché è il giocatore più vicino al portiere. Il bello è che non fa più come una volta che butta il pallone fuori dal campo. Gli escono, invece, anche dei begli appoggi. In uno di questi lancia Baresi, che parte sulla fascia, si salta un avversario e mette in mezzo Zico tira di prima e la palla sibila a lato. Per venti minuti buoni la partita non si sblocca. Finché lo Zar, con un guizzo dei suoi, va sulla sinistra, salta Baresi e mette in mezzo, arriva Poli e appoggia, a botta sicura, non si sa come Santoro la respinge. Poli, che stava già tornando a centrocampo convinto di aver segnato, è girato spalle alla porta, ma ha il riflesso per colpire la palla di tacco, che si infila in rete dopo una deviazione di Tarzan. Poli esulta “ma siiiii, di tacco!!” e Tarzan fa “è autorete. L’ho toccata io” e Attila “si, ma il gol glielo do’ perché aveva comunque tirato in porta" "ma senza la mia deviazione sarebbe andata fuori" "ma perché Tarzan, ci tieni così tanto a vederti assegnare un autorete che è una cosa negativa, invece di dare il gol a Poli che gli fa anche piacere” ”per una questione di correttezza” ”e io, per correttezza, e perché comunque aveva tirato, do’ il gol a Poli”. Comunque gol o autorete è 1-0. Rispondono subito i colorati, palla tesa a mezz’altezza di Zico, Baresi vede la palla arrivare, salta e la gira verso la porta di tacco. La palla esce di pochissimo, se ci fosse JBL direbbe “se veniva!!”. In effetti se veniva, rischiava di giocarsela con il gol più bello della storia di Poli, e dopo un gol così del Vecchio, si sarebbe andati tutti a casa a meditare su quello che era appena successo, e chissà quando si sarebbe tornati a giocare. Ma non è entrata e quindi resta il bel gesto tecnico di un uomo di cinquant'anni e gli ohhhhh di approvazione sia dei compagni che degli avversari. Si riprende. Krajiceek fa una gran cosa, rubando palla al Caccaro, e poi lancia subito Attila che la gira in mezzo e lo Zar arriva con un pizzico di ritardo, grande azione. Tarzan, dopo aver salvato due o tre occasioni ingarbugliate nella sua area, arriva al limite di quella avversaria, riceve palla e fa un gran tiro, Jovetic deve saltare e metterla in angolo perché era destinata sotto l'incrocio dei pali. Gran bel tiro di Tarzan. Ma il gol arriva dall’altra parte. Uno Zar devastante, resiste a due “cariche” e incrocia sul secondo palo. Santoro non ci arriva 2-0. I colorati, sotto di due gol, devono avanzare il loro raggio d’azione. Baresi si mette a impostare e Zico gioca più avanti a far da "spalla" al Miche che non riesce a centrare la porta. Baresi che parte dalla difesa, e lo Zar cerca di andare a contrastarlo, ma come la settimana scorsa con Attila, Tarzan gli si mette davanti, seguendolo come una guardia del corpo, e lo Zar non può arrivare al pallone. Non è fallo, ma, non essendo basket, è ostruzione, ma tanto Baresi è arrivato a centrocampo, palla per il Miche e ancora un tiraccio fuori. Il Galluccio, che non capisce molto di calcio, non ha ancora capito che con questo pallone bisogna calciare di “piatto” perché se no va dove vuole e continua a sbagliare. Zico allarga le braccia, rassegnato “non è in serata è inutile. Quando è così bisognerebbe dirgli di andarsene a casa perché occupa spazio in campo e non serve a niente". Così Zico fa quello che fa di solito, quando vede che per i compagni non è serata. Fa tutto lui. Riceve palla in area, spalle alla porta; Krajiceek, dietro di lui, cerca di rubargli il pallone, ”martellandolo” in maniera regolare, Zico alza i gomiti, come dice lui, per difendersi vedendo che le possibilità che Krajiceek lo lasci "girare" sono prossime allo zero, decide di provarci di tacco, colpisce forte e mette la palla tra Jovetic e il palo. Gran gol e Zico che fa “questo è di tacco, senza deviazioni!!” 2-1. La partita si risveglia: su un angolo si sgancia Baresi, ci sono Poli e Krajiceek in area e non lo marcano. Attila fa “c’è Baresi libero" e Poli "ma Baresi devi marcartelo te" ”magari lo devo marcare quando è a centrocampo che porta palla, ma quando viene in area, lo dovete marcare voi che siete in difesa, perché se io lo seguo fino a lì, lascio libero Tarzan che sale come ultimo”. Poli non capisce non marca nessuno ma meno male che la palla arriva ancora al Miche che tira, ma Jovetic non ha difficoltà a bloccarla. L’azione non ha insegnato nulla. Rimessa laterale, lo Zar fa “ce ne sono due qua”. In effetti il "Russo" è in mezzo al Miche e Baresi, palla di Zico per il Vecchio, che di prima, tenendola bassa e forte, la incrocia sul secondo palo, gol del Vecchio e tutti che si guardano con lo Zar che impreca 2-2. Tutto da rifare. I Bianchi provano subito a rimettere le cose a posto. Angolo dello Zar, grandissimo tiro da fuori di Poli, e palla che colpisce il palo. ”Ecco, continua la sagra dei pali!!” riferendosi alla settimana scorsa, che ne aveva già presi due. Lancio lungo di Zico, Krajiceek è in anticipo, salta ma la palla, rimbalzando di più di quella classica a cinque, lo inganna, in agguato c’è Baresi che tira, neanche troppo forte, ma Jovetic la tocca ma non la blocca e la palla rimbalza lentamente in rete 2-3. Krajiceek si incazza con Jovetic, ma sa di aver sbagliato anche lui. Ale che dice che Baresi ha avuto culo, ma lì doveva bloccarla. Due gol da uno statale di merda che, d’accordo che non fa un cazzo tutta la settimana e quindi è bello riposato, ma ha pur sempre 50 anni, sono davvero troppo. Dal +1 al –1 in cinque minuti. Una mazzata che avrebbe abbattuto un toro. Ma ecco la parola magica: Krajiceek mette la palla a centrocampo e fa “forza ragazzi che pareggiamo. Gli “OCCHI DELLA TIGRE“. Si vede un’altra squadra in campo, ci manca solo che in sottofondo si sentano le note della famosa canzone di Rocky. Poli va via come una furia sulla fascia, tira ma Santoro gli dice di no. La pressione diventa assedio. Krajiceek lascia la difesa ed esce dai pali anche Jovetic. Baresi sembra Baresi, ma quello vero.

Forse non tutti sanno che.....

Tarzan vi erudisce

Uno dei giochi d'azzardo più famosi che si possono trovare in un casinò, è quello della roulette che, rispetto agli altri, ha statisticamente una percentuale di vittoria più bassa degli altri ma che esercita un fascino quasi irresistibile. La piccola ruota, da qui il nome, venne ideata da uno scienziato francese che era interessato alla ricerca di una macchina a moto perpetuo; essendo, inoltre, appassionato di scienze matematiche probabilistiche, inserì in un disco rotante delle scanalature per determinare la frequenza delle uscite. Forse non tutti sanno che vi è una leggenda che narra di un accordo tra i proprietari della prima casa da gioco che utilizzarono la roulette ed il diavolo in modo da avere sempre grosse vincite in cambio delle loro anime e, a riprova di questo fatto, si fa notare che la somma dei numeri presenti sul tavolo da gioco, dia 666 che è il numero biblico attribuito alla bestia, cioè al diavolo.

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La parola al misterL'editoriale di Jbl

 

velocità. Lo scooter tiene bene la strada nonostante la neve, e Baresi guida con sicurezza. Arrivato all’altezza della Fiumara, un vecchio terrone su una Ritmo verde, vedendo che le macchine sono tutte ferme, scende per vedere cosa succede. Apre la portiera proprio nel momento che sta arrivando Baresi a velocità sostenuta. Il Vecchio picchia con lo scooter nella portiera e fa un volo carpiato di una decina di metri. Atterra, a piedi uniti, sul tetto di una Audi 4, ma la velocità con la quale è atterrato gli fa avere una piccola incertezza, che i giudici penalizzano pesantemente con un 6,5 come voto più alto, e l’errore gli costa la medaglia. Nel frattempo anche gli altri del gruppo hanno cominciato a mettersi in movimento per andare a lavorare. Dopo pochi minuti è Krajiceek a scrivere sulla chat di gruppo "porca puttana è tutto bloccato. Non mi muovo di un metro da più di mezz'ora". Gli risponde Zico “non dirlo a me. Si cominciava un po’ a muoversi, dopo un’ora e quarantacinque di coda, e poi ci si è ribloccati tutti, perché, così hanno detto dei vigili, un deficiente ha pensato bene di andare a lavorare con lo scooter e si è schiantato contro la portiera di una macchina in sosta e adesso stanno cercando di aiutarlo, e si è fermato tutto di nuovo. Io non so come si può essere così stronzi da pensare di prendere lo scooter in una giornata del genere!" e Baresi “è vero! Chi può essere lo stronzo che ha avuto questa pensata?!". Zico rincara la dose “sei fermo anche te, Barre?! Cazzo, io non so. Non per augurare il male agli altri, ma uno così meriterebbe, non dico di essersi fatto troppo male, ma almeno abbastanza per passare le vacanze di Natale a letto!” e Baresi “vabbe’ dai. A Natale bisogna essere tutti più buoni. Non esageriamo” ”ma non esagero, dai Barre. Sei d’accordo con me che questo deve essere proprio un emerito stronzo, no? Cazzo, non vedi che c’è la neve?Pensi di fare il furbo e prendi lo scooter, ma allora è giusto che ti spacchi qualche osso e fai le vacanze a letto!!" ”vabbe’ dai. Anche se si riprende con qualche livido e qualche ammaccatura avrà capito lo stesso che ha fatto una cazzata a prendere lo scooter" ”ma non lo so. Comunque che si caghi in mano. Arrivo a lavorare alle undici”. Le cose non vanno meglio a Attila che va per prendere il treno e vede che sono tutti in ritardo di due ore e mezza se non addirittura soppressi. Incazzato, va a prendere il pullman. Arriva sulla fermata e, per vedere quanto c’è da aspettare prende il telefonino e inserisce il numero della fermata nella app, che gli comunica che il primo pullman per Voltri passerà tra 28 minuti. C’è già un bel po' di gente sulla fermata e dopo pochi minuti c'è un delirio. Gente che impreca, giustamente, contro gli statali che guidano i bus che sono uguali a quelli delle poste, che se ne sbattono i coglioni della gente tanto lo stipendio fisso, alla fine del mese, lo portano comunque a casa. Altri telefonano al lavoro per dire che arriveranno tardi. Due competono a chi tira giù la bestemmia più pesante mentre altri tre fanno da giudice. Uno dei giudici, essendo Marocchino, penalizza sempre le bestemmie con dei voti bassi, perché credendo in Maometto, a lui non sembra mai grave quello che tirano giù i due concorrenti, ma facendolo per entrambi la competizione non è falsata. Ad un certo punto Attila, pensando di fare un favore a tutti, dopo aver guardato il tempo di attesa sulla app, dice ad alta voce “il primo bus in arrivo per Voltri è previsto tra 28 minuti". La gente, invece di calmarsi, sentendo che c’è da aspettare ancora mezz'ora, perde la testa e se la prende con Attila. Un vecchio che

IL GOAL DELLA SERATA

Zico riceve palla, spalle alla porta la protegge, resiste al contrasto di Krajiceek e la mette dentro di tacco.

Arriva su tutti i palloni salva gol già fatti, quando non ci arriva lui ci pensa un grande Tarzan, ma resistere così per il tempo che manca alla conclusione della partita, sarebbe un’impresa disumana. Krajiceek dà una gran palla a Attila che se la stoppa e tira, ma Tarzan la ribatte ancora, la palla si impenna in alto, Attila la aspetta e la colpisce al volo, quando ricade, la prende bene e gli esce un tiro, bello secco, nella tonnara dell'area di rigore, qualcuno la tocca, la palla colpisce il palo e si infila nell’altro angolino. Baresi fa “cazzo, un’altra autorete". Ma anche in questo caso, Attila voleva tirare in porta e la deviazione non si sa se è stata determinante, e quindi, visto che ne fa anche così pochi, mai come quest’anno aveva segnato così poco, solo cinque gol a Gennaio prima di questo, che allora gli viene assegnato 3-3. Attila tira fuori la vecchia esultanza con “trombetta” e marcia, alla Santino Marella e si riprende. Comincia ad arrivare la stanchezza, e la paura di perdere, così, dove non arriva il fisico si cerca di far arrivare l’astuzia. Così cominciano le discussioni sui falli e sull’assegnazione delle rimesse laterali. Quando arriva una palla a Zico…..cerca di tenerla in campo, forse è mezza fuori, forse è mezza dentro, lo Zar vuole il fuori, Baresi dice che non è uscita del tutto, ma arriva Krajiceek a levare ogni dubbio “era fuori di BRUTTO”. Ora la palla è fuori o dentro di pochi centimetri. Addirittura di BRUTTO, sembra un po’ eccessivo a Baresi che gli fa “si, addirittura di brutto”. Krajiceek prende allora la palla, partono le note di “Superquark” e fa una puntata di un’ora e mezza su come un pallone possa essere semplicemente fuori, o fuori di “brutto”. Mette la palla a terra e fa “così è fuori e basta..." e la mette quasi sulla linea "così…” e la mette fuori del tutto “….è fuori di "brutto” vedete, si vede tutta la linea che vuol dire che la palla è uscita del tutto. Per questa cosa si perde mezz’ora, ma figuriamoci se dopo una spiegazione, che sembra quasi un erudizione, di Krajiceek, quel pignolo di Tarzan non abbia qualcosa da dire: arriva a centrocampo e “spara” la sua sentenza “la linea si può anche vedere, ma si deve guardare la proiezione della palla che potrebbe non averla superata del tutto” e se ne torna a centrocampo, soddisfatto per aver avuto “l’ultima parola”. Ma Krajiceek se ne frega e la rimessa laterale se la batte lui. Un quarto d’ora di discussione e poi lancia lungo per Attila che non ci arriva e la palla finisce in fallo di fondo. Del resto non era neanche un rigore, ma una semplice rimessa laterale, ma al venerdì ci si tiene molto a queste cose. Così dopo questa, non si è più a Superquark, ma bensì a Ballarò. Ogni palla che va fuori, si discute su chi l’ha toccata per ultimo e tutti si vogliono bonfare le rimesse. Baresi avanza, Poli gli butta fuori la palla e vorrebbe lui la rimessa. Addirittura il Vecchio, gli spiega la dinamica del fatto e perché la rimessa è loro e non di Poli. Poli che non si convince e l’azione dopo, quando va verso la porta e Zico gliela buta fuori, si gira e gli fa “e questa di chi è” e Zico “è vostra, calma, l’ho toccata io, lo stavo dicendo”. La cosa assume contorni grotteschi. Alla fine sembra che vinca chi si è aggiudicato più rimesse laterali a favore che chi ha fatto più gol. Ma non mancano neanche i falli. Contrasto a centrocampo Zico Krajiceek, che la prende con la mano. Zico chiama il fallo, Krajiceek gli fa “si, ma cazzo, l’hai chiamato sette secondi dopo” e Zico “perché ho guardato se potevo prendermi il "vantaggio" ma mi hai spinto e quindi è fallo". Il Miche, che non ha capito un cazzo e che il fallo era un fallo di mano, fa “va bene, comunque stiamo un po’ attenti, non si può, stiamo anche pareggiando, non facciamoci male”. Non lo caga nessuno e si riprende. Manca poco alla fine. Il pari sembra scritto quando anche lo Zar colpisce l’ennesimo palo. Invece, Poli viene avanti, tira forte, la palla viene respinta arriva lo Zar e la butta dentro 4-3. Baresi fa “ma tutti così, mai un gol “pulito”” e Poli “perché non sono gol "puliti" questi? E i sette pali che abbiamo preso” e Baresi “quelli sono errori”. C’è ancora tempo, ma i Bianchi non riescono a pareggiare. Bella partita equilibrata nonostante Zico dicesse che erano molto più forti gli avversari, vittoria meritata ma partita giocata bene da entrambe le formazioni. Si va a mangiare, si convince Krajiceek a venire dal Cinese che Baresi ha visto che era aperto, si arriva lì ed è chiuso, si vede che non tiene aperto più fino a tardi. Multedo pizze finite!!! Di solito alle undici e mezza è la cucina che è chiusa, ma invece ha finito le palline delle pizze. Si mangiano lasagne al forno congelate, lasagne col pesto e una tagliata di tonno buona, ma questo, magari, potremo raccontarvelo un'altra volta.