Infine, una nota sul cappellino indossato da Attila questa sera : così come è consentito giocare in mocassini, il regolamento prevede un equipaggiamento di base (maglia, calzoncini, calzettoni, parastinchi e scarpe) aggiungendo che : "Un calciatore può usare ulteriore equipaggiamento rispetto a quello di base, a condizione che esso abbia la finalità di proteggerlo fisicamente e non costituisca pericolo per lui o per gli altri calciatori” (Regola 4 – L’equipaggiamento dei calciatori).

Segna due gol, uno a “chiudere” una grande azione di squadra, una cadendo all’indietro, ma sono gli assist il pezzo forte della serata. Ispirato manda in gol i compagni.

Tutti credono a quello che dice Attila in Pizzeria, ovvero che levava il gol al Miche perché Tarzan stava già male quando l'ha fatto, tanto che JBL nel suo pezzo parla di vittoria. Ma non sanno che Attila è un signore. Il verdetto del campo è sacro, certo la vittoria morale è della squadra di Zico, ma l’omologazione del risultato deve essere quella di un pareggio. Pareggio scaturito da una partita equilibrata che si deve chiudere 10 minuti prima perché Tarzan rischia di cagarsi addosso come Lando Buzzanca in una delle sue migliori interpretazioni. Gol fantasma che fa scoppiare la polemica, che si chiude, come giusto, appena finita la partita. JBL e Attila l’hanno vista dentro. Krajiceek, che era lontanissimo, e il Gallo hanno detto che non è entrata, si dà ragione al Gallo visto che è pure arbitro e ci si può fidare. Piove e Attila gioca col cappellino con visiera, grandissimo!!!!

FINISCE 9-9

Questa che va ad iniziare è una settimana importante perché dopo due venerdì d'assenza, venerdì prossimo rientrerà il Gallo. Essendo che se ne è andato a sciare e verrà giù abbronzato come Gustavo Thoeni dopo le olimpiadi di Lillehammer, durante le quali non aveva un cazzo da fare perché era in pensione ed era andato alle Maldive a prendere il sole, tutti cercano di farsi vedere belli freschi e tonici, perché quel ragaaaazzooooo arrogante non li prenda in giro perché sono stanche ed emaciati. Così il Barre, che è uno di quelli che patisce di più l'arroganza del Gallo, anche perché il Barre ha novant'anni ed è quello che sente di più la differenza di età. Prima di andare in sede fa tutto quello che può perché la cosa non si noti più di tanto. Entra addirittura in un luogo dove non entrava ormai più da una quarantina d'anni, ovvero il negozio di un barbiere. Naturalmente non va dal Miche perché sa che gli farebbe un culo così e gli direbbe anche che gli ha fatto lo sconto. Così, dopo un’attente scernita decide di andare a Sestri vicino a casa sua, anche perché da quando è rientrato a giocare, è così distrutto fisicamente che dopo le partite, fino al mercoledì, è come se fosse paralizzato e più in là di Sestri non potrebbe andare. Comunque entra dal barbiere, questi lo guarda, si avvicina a lui, gli mette una mano sulla spalla e, scuotendo la testa gli dice “guardi mi spiace ma per i miracoli non sono ancora attrezzato, dovrebbe rivolgersi a Cesare Ragazzi!!”. Il Barre gli fa “ma che cazzo dice, son venuto qua per farmi la barba, mi deve ringiovanire di almeno dieci anni” ”per ringiovanirla di almeno 10 anni dovrebbe rivolgersi alla ditta che ha restaurato la Cappella del Bernini a Roma” e Baresi “no, caro mio da quelle parti….” e si indica le parti intime “non c’è proprio niente da restaurare, se vuole può chiedere un po' in giro e vedrà cosa le rispondono" "ma nooooo, per cappella del Bernini intendevo la chiesa, non la cappella “privata” del Bernini!!” ”ah va bene, allora mi fa sta barba?” ”prego si accomodi”. Baresi fa per salire, il barbiere gira la sedia per pulirla dai capelli del cliente precedente e Baresi dà una ginocchiata nel poggiabraccia in acciaio della sedia e il barbiere “oh, mi scusi” ”e mi scusi un cazzo, già fatico a reggermi in piedi di mio e lei mi va a colpire proprio il ginocchio che mi fa male e che mi ha fatto saltare un bel po' di partite quest’anno!!”. Il barbiere non ci fa più di tanto caso a quello che ha detto Baresi, ma dopo che gli ha messo la schiuma da barba in faccia e sta iniziando a fargli la barba, guarda meglio nello specchio e fa “ma aspetti, lei è Baresi, il più "vecchio" del gruppo di "Quelli del venerdì”, seguo sempre le vostre vicende on line!!” ”si, sono io, il più vecchio ma quello con più classe sia dentro che fuori dal campo, e siccome venerdì torna il Gallo, sa quell’arrogante che fa l’arbitro e che ha la Z4 e la casa a Cannes? Ebbene è andato a farsi due settimane di vacanza e tornerà tutto in tiro, vorrei non sfigurare davanti a quel ragazzino presuntuoso!” “non si preoccupi le farò una barba come non ho mai fatto in vita mia" e bisogna dire che il barbiere è di parola, perché quando inizia a fargli la barba dice "cazzo, sto facendo la barba a Baresi, che emozione!!”. Gli parte una rasoiata e gli fa un taglio sotto il mento che va da orecchio ad orecchio. Pochi centimetri più in giù e gli avrebbe troncato la giugulare. Baresi impreca “ma porca puttana, che cosa ha fatto?” ”quello che avevo detto, le ho fatto una barba come non avevo mai fatto a nessuno, infatti è la prima volta che faccio un taglio del genere a un cliente" ”e sti cazzi, stia attento” ”ma non si preoccupi, è un taglio all'ultima moda, e la barba alla

ho messo la macchina nel garage, ho visto lì appoggiata la mia mitica bicicletta e mi son venuti alla mente i tempi delle coppe vinte dalla Samp e che andavo a festeggiare con la bicicletta e la bandiera. Si lo so tu non puoi capire perché il Genoa non ha mai vinto un cazzo da quando sei nato, però la Samp si e così ho pensato di rivivere un po' quei momenti, andando a fare un giro in bici con la bandiera della Samp. Appena fuori ho suonato il campanello della bici e quello del secondo piano mi ha tirato una secchiata d’acqua e mi ha gridato “basta casino, che qui c’è gente che domani va a lavorare!!" Allora sono sceso giù a Voltri come una palla di fucile. All’inizio di via Morselli ho incontrato il Cantaro e Furio, che erano incazzati per come era andato il derby e prima mi hanno tirato dei calcinacci che erano caduti in strada dal tetto di una casa e poi hanno cercato di linciarmi, ma son riuscito a scappare, solo che nella concitazione mi son dimenticato di attaccare la dinamo e, senza luce, ho girato nella strada principale davanti al Bar Roma e ho centrato in pieno l’N1 delle due e tredici minuti che stava andando al capolinea. Mi è andata bene che non mi sono ammazzato”. E Zico “e vabbe’ Zar, ma hai quarant’anni, queste cazzate lasciale fare a JBL e a Attila te usa un po’ il cervello” e JBL “che cazzo dici Zico, io non faccio cazzate!!” ”ah, vuoi dire che per la vittoria nel derby non hai fatto almeno una minchiata per festeggiare?” “no, mi sono solo ubriacato poi sono andato in un locale di spogliarelli, mi son fatto due o tre mignotte, non mi ricordo esattamente quante ma ricordo che erano più di una, poi sono andato a fare il bagno a De Ferrari, e mi son risvegliato nella fontana, l’indomani mattina, poi ho scritto un messaggio a tutti i Genoani che conosco per menarglielo, perché non potevo certo farne a meno e sono andato a casa perché non avevo voglia di lavorare" e Zico "ah e queste non sarebbero cazzate?" ”mah, a me sembra una cosa normale se hai vinto un derby, quindi condivido quello che ha fatto lo Zar” e Krajiceek “e quanti amici Genoani hai?” “ma ad occhio e croce, visto che l’ho spedito anche a chi non è mio amico, come l’Edicola, perché comunque mi piaceva menarglielo direi che una cinquecentina di "amici" Genoani ce li ho" e Zico “e quindi contando che questi tuoi “amici” avessero tutti Vodafone e che te avessi attiva la promozione di 10 centesimi a messaggio, cosa impossibile, avresti speso 50 euro per menarla ai Genoani, e ritieni che queste che hai fatto non sono cazzate?” e JBL “veramente 480 hanno Tim e Wind quindi dovrei aver speso anche 500 euro di messaggi, ma rompere le palle ai Genoani, dopo i tre derby vinti da loro, non ha prezzo, per il resto c’è Mastercard. Attila fa “bravo JBL, complimenti, per menarlo alla gente sei sempre pronto, ma lasciamo perdere, andiamo piuttosto che abbiamo appuntamento con gli altri all’entrata della fiera, che c’è la fiera del fumetto e Tarzan ha detto se ci andavamo anche noi, perché lui ci deve andare perché non si è ancora rassegnato e vuole trovare il portachiavi con la testa di Jeeg che cerca ormai da una decina d'anni ed essendo anche la fiera dei gadget e usato fumettistico spera di riuscirlo a trovare”. Così si parte tutti per la fiera. Arriva per primo il Gallo, perché con la Z4 va come una palla di fucile e anche quando passa davanti a un autovelox la foto, per la velocità viene così sfocata che non si legge neanche la targa e al Gallo non arriva neanche una multa. A parte che i vigili, appena leggono il nome del proprietario della macchina strappano la multa perché se si fa la multa all' "erede" si rischia di essere sbattuti a dirigere il traffico a Sassuscrittu e quindi nessun problema. Il Gallo parcheggia sul piazzale e ci sono dei bambini che stanno giocando. Uno prende una rincorsa un po’ lunga, fa due o tre capriole neanche fosse Nadia Comaneci, però non essendo Nadia Comaneci, non riesce a fermarsi e dà una facciata paurosa nel gruppo ottico posteriore dell Z4 del Gallo. Gallo che corre subito a vedere….spinge via il bambino e fa “cazzo, non bastava Tarzan a borlarmi la macchina, ora ci si mettono anche i bambini!!”. Bambino che sta piangendo per il male e il Nick “ma che cazzo piangi! Io piango che c’ho almeno 2000 euro di danni alla macchina!!”. Il bambino guarda il Gallo e, vedendolo così abbronzato, fa “ma tu sei Carlo Conti!!” e il Nick “senti bambino non è che se uno è abbronzato deve essere per forza Carlo Conti. Anche Graziano Cesari è sempre abbronzato e io sono il suo erede?". Il bambino parte di corsa, e sempre piangendo fa “papà, papà l'erede di Carlo Conti mi ha fatto male!!". Arriva un bestione che ha tanto l’aria di essere un meridionale, e il Nick “mi lasci spiegare. Suo figlio intanto non capisce un cazzo perché io gli ho detto che sono l'erede di Graziano Cesari e non di Carlo Conti, inoltre, cosa molto importante, non gli ho fatto male io ma è stato lui che, con una capriola un po’ lunga, che se infatti fossi stato un giudice io l’avrei penalizzata con mezzo punto, ha dato una facciata contro la mia macchina e me l’ha borlata, quindi adesso se mi lascia i suoi dati, così facciamo la constatazione amichevole.". Questo di amichevole non ha nulla, guarda il Nick e gli fa “e così mio figlio, che ha la testa sfasciata fino alla punta del mento, le avrebbe fatto dei danni alla sua macchina!! E sti cazzi?” ”no guardi, i cazzi non c’entrano niente, vede qua? c'è l'effige della faccia di suo figlio che sembra quella sulle 500 lire di una volta e io non l'ho investito, quindi dovrebbe pagarmi i danni” “ah, un bambino le fa un borletto sulla macchina e si sfascia la testa, poverino, e le dovrebbe anche pagare i danni??!” ”proprio perché si è sfasciato la testa e quindi c'ha picchiato forte, fa subito capire che il piccolo non ha fatto un semplice “borletto” ma mi ha quasi distrutto l’intero gruppo ottico posteriore”. Il padre fa “va bene, allora se si fa una cosa si fa per bene. Se secondo lei questo è un danno così grave,un danno grave glielo faccio vedere io”. Va a prendere il cric dal bagagliaio della macchina, lo lega in fondo alle catene da neve che aveva nel bagagliaio perché ne veniva da sciare, e usandole come bolas le fa roteare sora la testa e poi colpisce ripetutamente la Z4 del Nick, distruggendola. Poi fa “ecco questo si che si può chiamare danno!! E ora potremo anche fare la constatazione amichevole se avessi l'assicurazione, ma non ce l’ho quindi penso che si possa ritenere chiuso questo spiacevole episodio”. Prende il bambino in braccio e se ne va. Anche il Miche ha qualche problema con il parcheggio, perché non ne trova. Allora sta fermo ad aspettare che qualcuno vada via, in effetti un posto si libera, ma il Miche prima che riesca ad accendere la macchina, e che la macchina che sta per passare d’epoca inizi a muoversi, ci ha già parcheggiato uno con una 206 blu. Il Miche scende dall’auto ma non per far casino perché non è nel suo stile. Si avvicina a quello che gli ha fregato il parcheggio e gli fa “scusi, può mica aprire un attimo il bagagliaio?". Questo non capisce, ma pensando che fosse un poliziotto in borghese, lo fa; invece il Miche torna poco dopo con una testa di cavallo, gliela adagia nel bagagliaio e gli dice “ecco questo è un mio gentile omaggio per avermi fregato il posto". Lascia la macchina d’epoca in seconda file perché si è rotto i coglioni di aspettare e si avvia in fiera. Gli altri sono già andati. Appena entrati oltre a fumetti, libri e album c’è u sacco di gente in costume. Chi vestito da Batman, chi da Superman e chi da Actarus di Goldrake. Arriva un bambino da Baresi, che è vestito da Spider man, il Vecchio, che non sa un cazzo di Fumetti e cartoni fa “ma che bel bambino che abbiamo qui, e chi saresti tu un amico di Superman?” fa per accarezzarlo, ma il bambino, che è all'altezza giusta, gli spara un diretto in pieno nei coglioni come Monzon contro Foreman nel 1987. Poi si leva la maschera e fa “sono Spiderman e non sono un bambino ma ho quasi 50 anni!!”. Infatti era un nano, con tanto di barba e baffi. Zico lo guarda e gli grida “si, vabbe’, ma hai 50 anni e vai in giro mascherato!!” il nano torna indietro e gli riserva lo stesso trattamento che aveva fatto a Baresi. Poli fa “sarà perché mi son fumato una decina di canne, ma mi è venuto un certo appetito". Gli altri concordano con lui e vanno a mangiare al ristorante della fiera. Tutto è a tema ci sono un sacco di sagome di cartoni degli anni '80: Goldrake, Heidi, Gigi la trottola. Il menu è anche a tema infatti si può trovare la pasta dei Puffi che ha la simpatica caratteristica di essere colorata di blu con l'E123, uno dei coloranti più pericolosi che ci sono sul mercato, o le bocce di Venusia che sono due palle di profiterole con salsa rosa di Gambero, a ricoprirle per renderle più reali come se fossero fatte di pelle umana vera, poi se l’accostamento di gusto fa cagare, ma chi se ne frega. Lo Zar opta per la pasta alla Capitan Harlock, che non c’è scritto come è fatta ma gli sembra una delle cose più normali che propone il menu. Dopo pochi minuti arriva il cameriere con un piatto di penne al sugo. Baresi le guarda e gli fa “ma cosa c’entra con questo, Capitan Harlock??” e il cameriere “e mi dia il tempo”. Con un movimento rapido del braccio gli dà una gomitata nell'orbita occipitale destra e gli butta giù la retina, poi con un rasoio da barbiere gli fa un taglio sulla guancia sinistra, appena sotto l’occhio e gli dice “ecco, adesso è come capitan Harlock, buon appetito”. Ah Tarzan se l’occhio con la benda di Capitan Harlock era il sinistro e il taglio ce l’aveva sulla guancia destra, non è un particolare determinante ai fini del racconto e quindi non fare il pignolo!! :). Baresi che aveva ordinato "La caprese di Heidi" pensando che fosse la classica insalata con pomodoro e mozzarella, aveva letto male perché c'era  scritto "La Capretta di Heidi" e gli hanno portato una testa di capra che anche quando l'ha vista il Padrino, abituato alle teste di cavallo,ha avuto un moto di orrore. Il Barre si è sentito male, si è alzato per andare di corsa in bagno, ma ha fatto due stand, poi non è riuscito a trattenersi, e ha conato, sfiga vuole sul numero 1 di Tex, che faceva bella mostra di sé, sulla bancarella. Senza neanche aspettare le invettive del negoziante, il Vecchio ha preso il numero 1 di Tex, pieno di vomito e se lo è messo nel suo borsello stile anni '80 e ha detto al venditore "cambiali vanno bene?" e ha firmato cambiali fino al 2025. Nel frattempo Tarzan continuava a cercare quello che cerca da anni nelle fiere di fumetti e gadget. Il portachiavi fatto a forma di testa di Jeeg Robot d’acciaio. Gira un po’ e vede da lontano, su una bancarella, proprio l’oggetto del suo desiderio. Corre per accapparrarselo ma un bambino arriva prima di lui e fa “volevo il portachiavi di Jeeg!”. Tarzan gli fa “piccolo, non puoi volere il portachiavi di Jeeg, non eri neanche nato quando c’era Jeeg in televisione, non puoi volere quello” “voglio il portachiavi di Jeeg!!” ”ma no, ascolta, comprati questo”, e gli fa vedere il peluche di Winnye the Pooh, e il bambino “no, voglio quello”. Se lo compra, lo paga e Tarzan gli fa “ascolta piccolo, per il portachiavi di Jeeg ti dò tre fumetti di Tex, 10 euro e la figurina, introvabile e rarissima di Ramon Serrano, il giocatore di baseball più forte del mondo" e il bimbo "il più forte del mondo è Barry Bonds!!" "ah bravo piccolo, allora non obbligarmi a prendere la mazza di Barry Bonds che ho comprato su E-Bay, per sfondare il tuo piccolo cranio e appropriarmi indebitamente del tuo piccolo portachiavi!” “no, non te lo dò”. Lo lancia in aria e Tarzan inizia a, correrci dietro seguendo la parabola, come se fosse un lancio di

un quarterback di football. Ma Tarzan, quando giocava, non era un ricevitore, così si lancia, ma non riesce a prendere il portachiavi che finisce in un tombino scomparendo per sempre e Tarzan impreca in dieci lingue diverse compreso l’aramico e il latino e si trattiene a stento dal rompere il grugno al piccolo. Zico invece, passa davanti a uno stand di tatuaggi. Avendo letto all’entrata del capannone “tatuaggi temporanei” fa a Krajiceek “cazzo mi faccio un tatuaggio di Ken il Guerriero intanto tempo due giorni e sparisce” e Krajiceek “grande e io mi tatuo la faccia di Maradona che se anche Attila dice che è più forte Messi, dice cazzate”. I due si siedono e dopo un’ora e mezza e un bel po’ di sofferenza, si alzano, si guardano allo specchio e dicono “belin che figata!!”. Poi rivolti ai due tatuatori “ragazzi, e diteci, quanto durano questi tatuaggi?” “quanto durano??? Durano per sempre lo stand dei tatuaggi temporanei è quello vicino al nostro”. I due sotto sotto sono compiaciuti del loro tatuaggio ma la realtà dei fatti dice che dovranno presentarsi a casa e far verdere alle rispettive mogli cosa si sono fatti sulla schiena, e se ne vanno piangendo. In quel momento passa il Nano che prima Zico aveva preso in giro dicendogli “ma hai 50 anni e vai in giro mascherato” e gli dice “cazzo, senti chi parla, hai quarant’anni e hai un tatuaggio di Ken il Guerriero che ti prende tutta la schiena!!”. Così vanno dagli altri e dicono "noi, andiamo a casa” e anche gli altri che non hanno trovato quello che cercavano vanno a casa abbattuti, solo Baresi è soddisfatto perché è riuscito a trovare il numero 5 della serie originale di Batman che era uscito nel 1910 ed era l'unico fumetto che gli mancava, perché quel giorno era uscito tardi da lavorare e non aveva potuto comprarlo e si va a casa. Al venerdì non c'è Santoro, così Attila che avrebbe dovuto saltare, se c’erano tutti, perché era di turno, fa “va beh, visto che Krajiceek non ha voglia di stare in porta, Tarzan c’è stato la settimana scorsa e avevo promesso al fratello di Krajiceek che il nove aprile lo avrei fatto giocare, io salto come dovevo saltare, intanto, se no devo farlo la settimana prossima, e faccio venire il fratello di Krajiceek in porta, così mantengo la mia promessa e faccio giocare Jovetic, e Krajiceek e Tarzan, non devono stare in porta”. Ma il fratello di Krajiceek è a lavorare venerdì sera, così gioca Attila e in porta ci va Krajiceek con Tarzan che gioca in "avanti". Ma tutto sto sbattersi e tutto sto casino non serve a niente, perché quando si va in campo ci sono dei fari spenti e non si vede benissimo ma si potrebbe giocare così, poi si vanno a toccare le luci che si spengono del tutto, poi se ne riaccende uno per poi rispegnersi, così, visto che ci si è cambiati, si gioca qualche minuto al buio, intanto c’è Baresi a illuminare il gioco e il campo. Naturalmente la partita non si “omologa” ma, nonostante questo, il Padrino, tira delle cannonate perché vuole segnare lo stesso, mentre gli altri fanno “numeri“. Come Attila che per fare come Ardiles nel film “Fuga per la vittoria” dà un'orologiata in bocca allo Zar che rischia di perdere i denti. I portieri escono e provano a segnare, JBL prende il pallone e tira a porta vuota, perché deve far gol anche se non conta per la classifica. Alle nove e mezza, orario che si dovrebbe finire sempre, se si iniziasse all’ora giusta, si decide di smetterla e di andare a mangiare a un orario più decente del solito. La partita quindi non viene omologata e si passa al venerdì dopo. Venerdi dopo che vede le squadre, non essendoci Santoro, con Gallo, Baresi, Krajiceek, Lo Zar e il Padrino contro Tarzan, Poli, Zico, JBL e Attila e la partita può iniziare. Che sarà una serata all'insegna della "merda" lo si capisce subito, quando prima di battere il calcio d’inizio, JBL si dà una lunga grattata al culo, perché ha messo su delle mutande nuove che glielo fanno prudere, e questo ne inficerà la prestazione perché passerà più tempo a grattarsi che a giocare. Tarzan si sacrifica, per l’ennesima volta in porta e non dice a nessuno che non sta già molto bene. Il Miche ricomincia come la settimana scorsa a “bombardarlo” da fuori. Padrino, ma allora non capisci un cazzo, la vuoi capire che i tiri da fuori Tarzan te li prende tutti? Sembra capirlo quando su un lancio lungo “alla Santoro” del Gallo, va a colpire di testa e mette dentro lo 0-1. Poli raccoglie i frutti dei suoi dieci minuti di grande calcio, mettendo dentro un siluro, che rimbalza sul palo e finisce in rete 1-1. Il Caccaro si esalta perché ha segnato di testa e così per dieci minuti corre invece che stare fermo, non fa comunque un cazzo d’importante però partecipa al gioco, come quando passa la palla a Krajiceek, che lancia lo Zar. Al Russo non sembra vero di poter lanciarsi in avanti e, rimanendo in tema di culi e merda, fa uno scatto così veloce che tutti si chiedono come mai non gli esce il fumo dallo "sfiatatoio" posteriore, arriva sulla palla e ha ancora la lucidità di metterla dentro 1-2. E dopo pochi minuti, rifà un'azione simile e mette dentro un'altra palla vagante in area di rigore avversaria 1-3. Zico “scuote” la sua squadra “vogliamo cominciare a giocare o offriamo anche un caffè allo Zar, già che ci siamo?". Ma niente, JBL continua a non correre e non arriva sui palloni. Zico gli chiede se è stanco e lui "no, ho queste mutande che mi danno fastidio” e riprende a grattarsi le parti intime. Attila fa la sua parte ma il Gallo gli “dice di no” due volte, prima con un bel volo a togliere la palla dall’angolino e poi con un’uscita bassa e, clamorosamente, senza lamellari spianati, Attila si commuove per la correttezza del Gallo e lo abbraccia per ringraziarlo di avergli risparmiato le caviglie. Così continua la marcia trionfale del Miche, che prima segna in diagonale, da posizione decentrata come piace a lui 1-4 e poi addirittura di fino, toccandola sull’uscita di Tarzan 1-5. Zico ferma tutti, chiama i compagni e dice “ragazzi, si può anche perdere ma qui ci stanno massacrando, vi rendete conto che giochiamo contro il Miche e un vecchio che tra due settimane festeggia 80 anni?!!” e JBL “ne festeggia 50” ”vabbe’ comunque e appena uscito dal polmone d’acciaio, dai, svegliamoci un po’!” e dà il buon esempio andando a siglare, personalmente il gol del 2-5. Ma non si sbloccano ancora, tanto che Tarzan deve fare tre “miracoli” consecutivi, due volte con l’avversario che gli si presenta solo davanti ma riesce, da difensore a parare con il corpo, il terzo su un gran tiro dello Zar, che Tarzan mette in angolo. Allora Krajiceek decide che è il momento di spiegare cos'è il calcetto a compagni e avversari, va avanti su un corner, arrivando da dietro non è marcato, riceve palla, la stoppa e poi, di punta!! la mette dentro 2-6. JBL gli fa “che schifo di punta” e Krajiceek “a calcetto si tira di punta, perché la palla va più veloce e il portiere non sa dove arriva" grande lezione di vita e di calcetto da parte di Krajiceek che riceve gli applausi di Attila, anche se è un avversario, perché lui fa anche i passaggi di punta. Grande azione ancora di Krajiceek, che dà al Miche, gli avversari, pensando che tira, gli vanno addosso in due,lasciando così libero lo Zar a centro area. Il Miche gli passa il pallone, Tarzan non ci arriva e lo Zar è solo davanti alla porta vuota e Attila prende il foglietto e sta per marcare il gol, ma sente un urlo disperato di Baresi “nooooooooo, Alba, come hai fatto a sbagliare fratello, ti stimo sempre ma adesso un po’ meno”. Lo Zar ha tirato, incredibilmente fuori. Come succede nel calcio, gol sbagliato, gol subito. JBL riesce a strapparsi le mutande dal culo, e va a chiudere in gol un gran passaggio di Attila 3-6. Krajiceek ingaggia un duello epico con JBL, ”riscaldandogli” le caviglie e facendo sentire il fiato sul collo anche a Zico, che trova difficoltà a liberarsi. Baresi, da giocatore di classe che è, prima dipinge calcio saltando avversari e distribuendo assist, poi prova anche stasera a fare il suo golletto e arrivare ancora più vicino ai 20 gol.

Vogliamo sapere il nome della terza squadra calcistica di Madrid (500 pti.) i colori sociali (200 pti.) il nome dello stadio dove gioca (200 pti.) e come vengono chiamati i suoi tifosi (100 pti.)

Fabrizio De André” “ma che cazzo dice, mi vuol dire che De André è venuto da lei e gli ha fatto un lavoro del genere?" ”ma no alla De André nel senso che nella sua canzone dice "..all'ombra dell'ultimo sole si era assopito un pescatore e aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso" ”ma vada a cagare, piuttosto mi dia del cotone e dell’acqua ossigenata per tamponare la ferita!!”. In quel momento passano, davanti al negozio, Poli e il Padrino, che da quando sono andati ad abitare vicino, fanno praticamente tutto insieme. Vengono a giocare con una macchina, vanno a casa con una macchina, vanno a far la spesa insieme e vanno al cinema insieme, ma la cosa che li accomuna di più e che li fa quasi sentire come fossero fratelli è che si fumano dei gran cannoni insieme. Il Miche, un po’ stordito appunto, da questa simpatica abitudine fa “ferma un attimo Poli, non vedo molto bene perché ho fumato più di Robert Deniro in "C'era una volta in America”, ma a me quello sembra il Barre”. Poli non lo ascolta neanche perché è seduto su una panchina e si è messo a parlare con una donna che avrà una settantina d'anni e si sta facendo raccontare tutto quello che era successo a Woodstock, perché lei c'era stata. Il Miche entra nel negozio e fa “Barre, ma come una volta nella vita che vai da un barbiere e non vieni da me?” ”guarda Miche, non son venuto da te perché non ce la faccio a spostarmi più in là di Via Sestri perché devo ancora riprendermi dalla partita di venerdì, ma anche se ce l’avessi fatta non sarei venuto perché Attila mi ha detto che quando veniva da te, non glieli lavavi neanche e solo per il “taglio” gli facevi pagare 19500 lire e gli dicevi che gli facevi anche lo sconto, mentre invece alla gente normale, prendevi solo 15000 lire” ”ma smettila, sono cose inventate queste, come i voti che mi date tutti i venerdì, ormai ce l’avete con me e basta” e il Barre “se ce l’avessi con te, farei questo…” prende il rasoio dalle mani del barbiere, si abbassa e con un colpo secco trancia il tendine d’Achille del piede sinistro al Galluccio, che cade a terra gridando di dolore e Baresi “ho detto che se mi stessi sul cazzo, farei questo” e il Miche “cazzo Barre ma lo hai fatto sul serio!!” ”su su Miche su con il morale, pensa che fortuna hai lo stesso infortunio che ha Beckham, così puoi andare in giro a dire che sei come lui con la differenza che questo infortunio a te non ti farà perdere i mondiali, perché non li giochi, pensa invece al povero Beckham!” ”si, ma Beckham guadagna 120 milioni l’anno tra contratto e sponsorizzazioni, io se non vado a lavorare sono cazzi, e in più perdo la classifica dei cannonieri contro JBL che poi me lo mena all'impossibile" e il Barre “e vabbe’, cosa ci vuoi fare. Ma guarda chi arriva, ora ci pensa lui a tirarti su!”. Il Miche guarda fuori dal negozio e vede Tarzan. L’ex giocatore di football entra e fa “passavo di qua, ho visto Poli che sta limonando con una settantenne fuori dal negozio, mentre cantano insieme le canzoni di Jimmy Hendrix e Bob Dylan e poi ho visto voi due, volevo passare dritto perché non è che mi state particolarmente simpatici ma ho questa "freddura" da raccontare a qualcuno perché mi è piaciuta molto quando me l'hanno raccontata e ve la racconto anche a voi. Allora Yuri Chechi entra in chiesa, si guarda in giro, si avvicina al crocefisso e sussurra “si vabbe’, ma con i chiodi son buoni tutti”. La freddura di Tarzan fa il suo effetto, perché scende un gelo irreale che avvolge tutto il negozio. Tarzan si accorge che il barbiere e Baresi non hanno riso, mentre il Miche proprio non l’ha capita. Infatti sta lì fisso a guardare in alto come se si stesse ripetendo la battuta nella sua  testa per vedere se riesce a capirla, ma niente. Così Tarzan gli dà due schiaffetti sulla guancia e gli dice "nanni, non sforzarti troppo che poi stai male. Grande Genoa, quanti gol hai fatto venerdì, la tua macchina quando passa d’epoca?” e lascia il negozio ancora col Miche che sta pensando alla freddura. Intanto in sede arriva lo Zar che ha il volto tumefatto come Sylvester Stallone in “Rocky IV” dopo che Ivan Drago gli ha rotto un culo così, ma Rocky è riuscito a vincere e ha detto che "durante l'incontro ha visto le cose cambiare, e che se lui è cambiato, e loro sono cambiati, tutto il mondo può cambiare!". Quando Attila vede lo Zar gli fa “ma che ti è successo?" "niente, il derby…” ”mi vuoi dire che te eri uno di quegli imbecilli che si sono picchiati prima della partita??" "ma no, che cazzo dici!Ci mancherebbe!!” ”e allora” ”niente sono andato a vedere il derby in casa di amici, quando sono tornato e

Per una partita persa con al massimo 4 gol di scarto, i giocatori della squadra sconfitta prendono 1 punto