All’entrata del Salone, il Padrino fa per prendere il biglietto quando quella che li vende gli fa “scusi, ma cos’ha sotto il braccio?” ”niente, ho la mia testa di cavallo” ”e vorrebbe entrare con quella?” ”beh si, non vado mai in giro senza, mi sentirei “nudo”” “eh va bene, ma se vuole portarsela dietro devo farle pagare due biglietti” “e che cazzo, è una testa di cavallo, mica è vivo!Allora faccia pagare due biglietti a Baresi che entra con una bomba a mano smontata” e Baresi “no, Caccaro, la bomba a mano la porto solo quando vado in aeroporto!”. Alla fine, piuttosto che lasciarla dove lasciano i caschi delle moto, il Padrino paga due biglietti, ma non si separa dalla sua testa di cavallo. Appena entrati, la prima cosa che si nota è che c'è veramente un mare di figa. Al Pizza gli occhi gli vanno ancora più in fico e comincia a ululare e a fumare dal naso. Va a provare tutte le moto esposte nei vari stand e prova a toccare il culo a tutte le ragazze che sono vestite con minishorts e maglietta che mette in evidenza le tette, come prima delle partenze delle gare di Motogp. Quella dell'Honda, in particolare, sembra molto ben disposta; lo fa avvicinare, gli mette le mani intorno al collo e quando sembra che stia per baciarlo, gli dà una ginocchiata nei coglioni così forte che gli fa andere le tonsille in gola, poi mentre si sta piegando, gli assesta una testata in faccia, che gli drizza gli occhi per tutto il pomeriggio. Nel frattempo Tarzan, si avvicina a una moto in esposizione nello stand dell’Aprilia. Vedendolo interessato il venditore gli dice “bella moto, eh? Può raggiungere i 320 km. all'ora ed ha una linea fantastica” e Tarzan “si, ma è resistente come carrozzeria? Perché se si sfonda quando si superano i 100 allora rischio di frantumarmi di nuovo per terra come ho già fatto con lo scooter che mi allungato in autostrada e mi sono sfasciato una gamba" ”no guardi, non c’è pericolo, è praticamente indistruttibile". Tarzan, che non si fida ma in realtà non è che gliene freghi poi un cazzo perché non ha intenzione di comprare una moto, fa “va bene, però posso fare una prova?" il venditore, sicuro della bontà della sua moto, gli fa “prego, faccia pure” perché pensa che Tarzan inforchi la moto e la spari a 200 all'ora nel rettilineo di prova lì a fianco. Ma Tarzan tira fuori dallo zaino la mazza di Barry Bonds che ha acquistato su Ebay e dà un mare di mazzate sulla carena della moto e gliela borla all'inverosimile. Dopo cinque minuti buone di mazzate, si gira dal venditore, che è rimasto impietrito e senza parole ad assistere alla scena e gli fa "eh, eh, vede qui, son rimasti dei segni e dei borli, non è proprio così sicura come ha detto lei, eh ciccio?” gli dà due schiaffetti e se ne va lasciando lì il venditore, che è ancora adesso bloccato, a bocca aperta a guardare i danni che gli ha fatto Tarzan. Intanto Baresi è allo stand della Yamaha, con lui c’è il Miche che chiede a una standista "scusi, dov’è Valentino Rossi?" ”non c’è, però c'è la sua moto" ”non m’interessa la sua moto, voglio parlare con lui, perché devo fargli una proposta che non può rifiutare. Visto che a ogni gara si disegna qualche cazzata sul casco, volevo dirgli se al prossimo moto gp può disegnarsi la faccia di Tony Montana di Scarface e scriverci sotto "Galluccio"" “eh lo so, ma Valentino non c’è” “ma cazzo, ma è lo stand della Yamaha e non c'è Rossi, ma che cazzo siete venuti fare allora in fiera” ”siamo venuti a mostrare le moto e le tette, Rossi non c’è, si levi dai coglioni” ”va bene, però mi faccia un piacere, quando lo vede gli consegni questa e gli dica che gliela manda il Padrino” e il Miche dà la testa di cavallo alla standista. Intanto Baresi è salito su un modello sperimentale di Yamaha e fa per provarla. Ma viene fermato dal rivenditore “aspetti, aspetti, non lo faccia” ”e perché?" ”perché è un modello sperimentale, l’abbiamo portata solo per farla vedere ma non è pronta per essere provata", ma Baresi se ne sbatte. Schiaccia il pulsante e accende la moto, che parte come una palla di fuoco e si fa tutto il rettilineo, di un km. in dieci secondi netti, Baresi riesce a tenerla miracolosamente in piedi, ma alla fine del rettilineo non riesce a fermarsi e sfonda la porta dell’uscita di sicurezza del Salone e va a scatafannarsi contro un muro di un cantire edile a 380 km. all’ora. Baresi torna, barcollando allo stand della Yamaha, miracolosamente illeso, ma visibilmente scosso e fa “la vostra moto l’ho parcheggiata appena fuori dal salone, come mai che va così veloce" "perché gli abbiamo montato il motore di un boeing 747 dell'Alitalia, che abbiamo comprato, in liquidazione quando la compagnia aerea sembrava che chiudesse i battenti” e Baresi “ah, praticamente ho fatto un incidente aereo con una moto da strada” ”esatto” e Baresi sviene in avanti sulla scrivania dell’ufficio acquisti della Yamaha. Lo Zar e Attila stanno girando per la fiera, quando Gaggero vede una moto che non gli piace e fa “cazzo che orrore quella moto, è veramente uno schifo orrendo". Il vice-direttore della casa motoristica lo sente e gli dice “credo che non sia giusto quello che sta dicendo. Magari a lei non piace, ma non può dire che è uno schifo orrendo". Lo Zar, con la sua ormai consueta arroganza, gli fa “e invece non solo dico che è uno schifo orrendo, ma dico anche che è la moto più brutta che io abbia mai visto" ”ma scusi, ma come si permette? E’ solo un suo punto di vista, non può dire una cosa del genere". Lo Zar s’incazza, entra nell’ufficio del direttore e ne esce poco dopo dicendo “ecco questo è il contratto d'acquisto della sua casa motoristica, ora sono io il proprietario, questa è una moto orrenda che levo subito dalla nostra linea di produzione e lei è licenziato!”. Al Nick invece interessa solamente la BMW. Arriva allo stand, tutte le ragazze quando lo vedono arrivare, scendono dalle moto e lo circondano come un nugolo di mosche e cercano di abbracciarlo e di baciarlo, una gli grida "sei bellissimo, ti prego fottimi subito, qui sulla BMW gran Pajero” il Gallo, abituato a queste situazioni, del resto mica è un Gallo per niente, le risponde “scusa ma posso avere di meglio, ora lasciami andare”. Va dal direttore e gli dice “salve, io sono l’erede, e siccome ho una Z4 mi piacerebbe comprare anche una moto all’altezza della mia auto”. Il direttore avendo sentito che il Nick ha detto di essere l’erede, pensa sia il nipote del padrone della BMW e in maniera molto servile gli dice “ma che comprare, scelga pure il modello che più la aggrada che gliela immatricolo subito così può tornare a casa con la moto" "non è il caso, sono venuto con la Z4 e poi voglio pagare perché sono più ricco dello Zar, comunque apprezzo la sua offerta”. Il direttore gli fa vedere una decina di modelli di moto, finché il Gallo dice "direi che questa può andare bene" ”complimenti ha scelto il modello più importante e costoso ma come le ho detto, visto che comunque vuole pagare le possiamo fare un prezzo di favore, visto che è l'erede!" Zico, che stava passando di lì e ha sentito, fa “ma quale erede? Lui è l'erede di Graziano Cesari, mica l’erede del signor BMW!”. Il direttore si gira dal Nick e gli fa “ma è vero?" ”è vero si, mica gli ho detto che ero il nipote del padrona della casa motoristica, io sono l’erede di Graziano”. Il direttore, tifoso dell’Udinese, che si ricorda ancora un Juventus-Udinese nel quale Cesari non aveva dato un gol a Bierhoff con il pallone che era entrato in porta di almeno due metri, fa “ma allora le cose cambiano, la moto gliela metto il triplo!!”. Il Gallo non fa una piega, tira fuori la sua carta di credito gold, tempestata di diamanti, acquista la moto, e butta sulla scrivania una banconota da 500 euro e gli fa “questo è per il suo disturbo pezzente, e se arriverò ad arbitrare in serie a l'Udinese la farò retrocedere!". Poi si gira da Zico e gli fa

“grazie per aver specificato che ero l’erede di Cesari, sei un amico!”. Sono le sette, il Salone chiude ed è l'ora di tornare a casa. Mentre stanno raggiungendo l’autostrada incrociano una banda di motociclisti che erano andati anche loro al salone. Poli, stanco e un bel po’ fumato, tira giù il finestrino dell'auto e gli grida "siete un gruppo di stronzi !". Non l’avesse mai fatto, il capo della banda accelera e gli vanno tutti dietro, due moto si mettono davanti all’auto del Padrino e fermano tutto il gruppo. Si avvicinano all’auto che sta per passare d’epoca, tirano giù il finestrino a forza, prendono per l’orecchio il caccaro e lo fanno scendere dall’auto. Il Miche fa “non sono stato io a darvi degli stronzi” “ma tu guidi l’auto, non ti preoccupare, comunque, che pensiamo anche al tuo amico” il Miche prova a mettergli paura “ma io sono il Padrino, non potete farmi questo!”. Invece glielo fanno, lo caricano di botte, come una sveglia e poi vanno a prendere Poli, ma arriva Tarzan, che avendo visto quello che stava succedendo, cerca di mettere a posto le cose. Si avvicina al capo e gli fa “certo che le vostre Harley sono delle gran moto!” “ah perché tu ti intendi di Harley? Aspetta che finiamo un attimo col tuo amico e poi parliamo un po’”. Tira fuori una chiave del 15 per avvitare i bulloni delle ruote e sta per calarla sul grugno a Poli, ma Tarzan lo ferma e fa “ma lo sai che la Harley-Davidson nacque quasi in sordina nel 1901 a Milwaukee quando William Harley, di 21 anni, e Arthur Davidson, di 20, costruirono un prototipo di una bicicletta motorizzata. Questo mezzo venne realizzato nel garage di Davidson che misurava 3 metri per 5. Il loro prototipo funzionò e alla società si unirono i due fratelli di Davidson, William e Walter. Nei primi due anni furono venduti solo tre esemplari. La Harley-Davidson venne fondata il 28 agosto 1903 e da questa data cominciò la produzione. Furono apportati molti cambiamenti al prototipo tra i quali un telaio di nuova progettazione. Nonostante questo la produzione…..” gli tira giù, lì sul posto un'erudizione di 1 ora e 45 minuti su tutta la storia della Harley. I motociclisti, si siedono attorno a lui come i bambini quando qualcuno gli racconta una storia, e se la bevono fino all’ultima goccia, estasiati e “rapiti” da quell’incredibile storia. Poli riesce così a risparmiarsi una bella scarica di legnate, mentre il Galluccio, che ormai le ha prese, lascia sul sedile della moto del capo, una testa di cavallo, risale in macchina e se ne torna a casa. Al venerdì è il turno del Padrino e di Attila a star fuori. Il Galluccio non si presenta neanche al campo perché dice che è arrivata sua sorella e non può venire. Al giovedì chiama Poli e dice che non può giocare. Attila, per correttezza, chiede al Miche se vuol giocare lui, anche se c’è sua sorella, ma il Caccaro non può proprio, così gioca Attila; rientrano Krajiceek e Zico rispetto alla settimana scorsa e le squadre vedrebbero: il Gallo, Baresi, Krajiceek, il Pizza e JBL contro Santoro, Tarzan, Lo Zar, Zico e Attila. Zico vede le squadre e fa “ci prendiamo il Gallo noi, perché sono nettamente più forti e se no ci fanno neri" con questa bella iniezione di fiducia per i suoi compagni la partita può iniziare. Evidentemente, oltre ai compagni, quello che ha detto Zico, lo ha sentito anche Santoro, che si è caricato e dimostra a Zico di saper parare anche lui. Due interventi prodigiosi, prima su Attila e poi sullo stesso Zico. Lo Zar dice a Attila se può evitare, come le altre settimane, di dirgli qualcosa quando sbaglia i passaggi o i tiri, perché lo innervosisce e si butta giù di morale. Lo Zar si mangia un gol clamoroso, proprio su passaggio di Attila, che nei primi minuti dà pregevoli palloni, e Attila gli dice “bravo Zar, va bene così” e il Russo “ecco bravo, così mi piace di più”. Non sapevamo che quell’arrogante dello Zar fosse cosi fragile psicologicamente però, andando a leggere i giornalini di qualche anno fa, emergeva già questa sua "fragilità mentale". Peccato però che sia lui il primo a mandare in culo Attila quando non gli "va incontro" o non si smarca come lo Zar vorrebbe. E’ Zico ad aprire le marcature, su un bel passaggio di Attila, ci vuole un gran tiro all’angolino di Zico per far capitolare un Santoro in formissima 1-0. Siamo all’episodio clou della serata. Krajiceek a centrocampo si “beve” Attila e lo Zar, andando via con una finta. Gli si fa incontro Zico. Krajiceek e Zico è, quando giocano contro, uno dei “duelli” più sentiti, soprattutto dal primo, che sembra pensare, per un attimo, a cosa fare per saltarlo. Gli viene in mente un numero con un gioco di gambe stile Ardiles, ma quando fa il primo movimento, fa un saltello e grida “ahhhhhhhhh”. Zico fa “non l’ho manco toccato”. In effetti è così infatti Krajiceek si è fatto male da solo prendendo una storta e Zico glielo mena "non c'è il premio per il giocatore gay della serata? Ti ho fatto male con la forza del pensiero, sono come Spock di Star Trek”. Stasera che non c’è il Miche ad andare in panchina a bere e scatarrare e a perdere i soliti venti minuti, ci pensa così Krajiceek a “perderli”, levandosi addirittura parastinchi e calze per vedere che non si sia gonfiata la caviglia; Jbl gli fa “ma non far cazzate, se fosse rotta ce l’avresti gonfia come un’anguria”. Che, fortunatamente, non è nulla di grave, si vede due minuti dopo, quando Krajiceek fa una corsa incredibile per raggiungere un pallone del Pizza che però è troppo lungo. Baresi sale in cattedra, saltando sue volte Attila e lanciando prima JBL che si vede fare un paratone da Nicolò che devia in tuffo il suo tiro diretto sotto l'incrocio dei pali. E poi Baresi, dopo aver saltato Tarzan, va alla conclusione, che finisce di pochissimo a lato. Baresi in straordinaria forma. Tarzan si rifà subito. Si lancia in avanti, ed è smarcatissimo sul secondo palo. La palla è alta, dopo un

no!!” ”allora compra qualcos’altro: giacca, scarpe, camicia!” e Krajiceek, sempre più nervoso “senti, ti ho detto che non voglio un cazzo!” ”compra, compra, compra cappello!” Krajiceek si stufa e compra un accendino. Tira fuori dalla tasca un bottiglione da due litri di benzina, che si porta sempre dietro nel caso dovesse rimanere a secco in un posto isolato, cosparge il Marocchino di benzina e gli dà fuoco con l'accendino che ha appena comprato. JBL è prontissimo e salva l'extracomunitario spegnendo il fuoco con la sua giacca, chiede scusa al Marocchino e se ne vanno. JBL fa “ma cazzo Krajiceek, ma sei fuori? Perché gli hai dato fuoco?" ”mi chiedi perché? Ma se vengono qua in Italia e poi non vogliono adattarsi alla nostra cultura, vogliono levare i crocefissi dalle scuole e costruire moschee, cazzo, ma se vengono qua devono vivere con le nostre regole, e che cazzo!” ” e allora diamo fuoco al primo extracomunitario che incontriamo, che magari era uno che viveva con le nostre regole e che non aveva fatto niente di male?” ”ma veramente mi ha rotto i coglioni per due ore perché voleva che gli comprassi qualcosa" ”e che cazzo, ti sembra un buon motivo per dargli fuoco?”. Arrivano al Mediterranee’ e vedono Nicolò che sta discutendo animatamente, proprio con un Rumeno. Il Gallo è incazzato perché lo zingaro, che sembra ubriaco, è passato troppo vicino alla sua Z4, rischiando di rigargliela con la bottiglia che aveva in mano. Krajiceek si avvicina e fa per dare l’accendino al Gallo, che però gli dice "ti ringrazio, ma preferisco instaurare un dialogo, un po’ come faccio quando arbitro” ”ma se quando arbitri tratti tutti di merda e insulti i giocatori” ”appunto”. Si gira verso il Rumeno e gli dice “senti, zingaro di merda, ora vado a prendere l’aperitivo, se mi fai solo che un segnetto sulla macchina ti riduco come Pistorius, e poi ti espello dall’Italia, come faccio la domenica con i giocatori stronzi che mi rompono i coglioni, ti faccio rimpatriare con effetto immediato!” ”ma io sono Rumeno, non ho bisogno del permesso di soggiorno, non mi puoi far rimpatriare”, fa un singulto e gli vomita sul cofano della Z4. Il Gallo non ci vede più dalla rabbia, prende l’accendino di Krajiceek e insegue per tutto il parcheggio il Rumeno, che gli tira la bottiglia sul parabrezza e scappa verso il mare. Krajiceek dice a JBL “hai visto? E tu vorresti anche dare il diritto di voto a questa gente? Dovrebbero fare tutti come quelli di Forza Nuova che hanno pestato Adel Smith in diretta televisiva!!”. Rimanendo ognuno sulle sue posizioni, arrivano in sede vedono che Attila sta chiudendo. JBL gli fa “perché chiudi così presto?" ”perché andiamo al Salone del motociclo a Milano". Si aspetta che arrivino gli altri e si parte. Viaggio tranquillo, un po’ meno per quelli che sono in macchina con JBL che è abitato a fare in due ore Genova- Verona, a Milano ci arriva in venti minuti, con 10 punti in meno sulla patente e due denunce a piede libero per eccesso di velocità e tentata strage, quando ha buttato fuori strada un pullman di suore che stava andando in pellegrinaggio alla Madonna di Lourdes. Fortunatamente non c’è stato nessun ferito ma la denuncia a JBL, non l’ha levata nessuno. Poli invece è arrivato con quattro ore di ritardo perché, obnubilato dal fumo, è andato a uscire a Udine perché non ha visto i segnali.