ZICO ZANASI: 7

1 Attila, Krajiceek, Toquinho, Poli

Dopo anni d’assenza, durante i quali non hanno giocato manco più una partita, fanno il loro clamoroso e gradito ritorno i fratelli Mucci. Si torna indietro nel tempo ma Toquinho è sempre fortissimo. Baresi avrà gli incubi per mesi, Tarzan deve correre come non mai, e siccome dà sempre il 100% non molla ma si "stira" adattando alla grande il suo gioco negli ultimi 10 minuti. Gli Sciupee’ però picchiano come ferrai, se ci fosse stato il Nick.. JBL gioca con la febbre a 38,5, ma quale sarà il motivo?? Ma vogliamo parlare un po' del 1° gol?

La settimana inizia come non era mai iniziata. Il Caccaro, che non scriveva mai messaggi sul guest del sito perché passava le sue giornate a lucidarsi i monili e a mangiare la pasta con le sarde, dopo che è venuto a mangiare la pizza la settimana scorsa e che ha partecipato al "rito" dei voti, decide di prendere posizione e di criticare il 6,5 datogli da Attila. Così, quando si presenta in sede ha qualcosa di cui parlare dopo anni di mutismo o di voce spesa per dire cazzate. ”Attila, non sono d’accordo con il 6,5 che mi hai dato venerdì scorso" Attila lo fissa per qualche minuto e gli risponde “e sti cazzi?” ”no, dai, come fai a darmi solo 6,5 che ho fatto 11 gol?” ”semplice ho aperto la bocca e ho detto 6,5. Comunque, come dice Zico: non è che basta fare i gol per prendere 9, hai fatto dei gol che avrebbe fatto anche Stewie Wonder costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente, dai Miche, non hai visto che alla fine non ti marcava neanche nessuno?” ”ammetto che qualche gol era facile, ma al massimo 4, gli altri, e sono 7, ho fatto tutti dei gran gol" ”hai ragione Miche, infatti, visto che hai fatto 7 gol “veri” hai preso 7,5. Quindi un voto consono, pensa quella volta che ne hai fatti 9 e hai preso 5+” “si, ma perché c'è gente come Zico che non gli piace come gioco a pallone e allora mi dà sempre dei votacci, nessuno mi apprezza per quello che valgo” ”ma non è vero Miche, non devi dire così”. In quel momento entra Baresi, il Caccaro ne approfitta subito “Barre, tu cosa ne pensi, ti piace come gioco?” ”ma perché? Quello che fai al venerdì lo chiami giocare a calcio? Ora perché hai fatto 11 gol che li avrebbe fatti anche Ironside ti credi di essere Beckham? Ma cagati in mano, Caccaro”. Zico gli fa “bravo Barre, diglielo!” ”gliel’ho detto” ”si, ma era un modo di dire” ”ma gliel’ho detto” ”ho capito, ma si dice così per dire che si è d'accordo" ”si, ma gliel’ho detto” ”si, ma allora vaffanculo Barre!” ”ma come vaffanculo? Dai che non ne ho neanche tanta voglia” e Attila “infatti Barre, le cose, di solito, le capisci alla prima, mi sono accorto che c’è qualcosa che non va, che è successo?" ”ma niente, ho portato a far vedere le analisi del sangue al dottore…” ”e che ti ha detto, niente di grave spero” ”non saprei, ha guardato le analisi, poi mi si è avvicinato e ha iniziato a scrutarmi, poi si è messo ad odorare come se cercasse qualche odore strano, allora io gli ho detto “dottore, ma c’è qualche problema?" e lui "ma veramente  

fatto che non molti immaginavano potesse verificarsi, ovvero, come dice il titolo, il ritorno, seppur per una sola partita, clamoroso, atteso e incredibile di Andrea e Claudio Mucci, The Mucci Brothers, Scooter e Toquinho. Molti di voi, che non ci seguono dall’inizio della nostra storia calcistica, si domanderanno chi sono costoro. Ebbene sono due “ex-fissi” del nostro gruppo, che hanno scritto pagine importanti nel libro del nostro gruppo. La loro “vita calcistica” nasce con la nascita del gruppo. Sono infatti tra i “pionieri” che nel lontano 1996 hanno iniziato la "storia" di "Quelli del venerdì”. Attaccante Tecnico e velocissimo Claudio-Toquinho, Portiere spettacolare ed efficace Andrea-Adamo. Sembra un po’ la storia di Holly e Benji. I due, pur essendo fratelli, o forse proprio per quel motivo, non è che in campo si amassero molto. Indimenticabile il titolo di un giornalino dell’epoca “Fratelli Mucci, finisce in rissa!”. I due, infatti, giocavano sempre contro perché volevano "sfidarsi". Claudio non si limitava a fare gol, voleva umiliare il fratello, magari saltandolo o facendolo “sedere” per poi depositare nella rete sguarnita. Il portiere rispondeva con entrate belle secche nelle gambe del fratello, rischiando di renderlo paralizzato a vita. Ma anche nel prepartita si vedevano scene che fanno già parte della storia. Come quando Toquinho, durante il riscaldamento, faceva quello che oggi è stato ribattezzato “il tiro dell’ignoranza”. Ovvero un tiro fortissimo da massimo due metri dalla porta, che se prendi il portiere o lo sfiguri a vita o gli sfondi lo sterno; ebbene,dopo che Toquinho l’aveva fatto e per poco non lo colpiva, suo fratello è partito e gli è andato dietro di corsa per mettergli le mani addosso, con Claudio che gli sbatteva i cancelli in faccia per non farsi prendere. Insomma due personaggi che nessuno ha dimenticato. Così, visto che venerdì giocano, eccoli arrivare in sede. Appena entrano nessuno parla chi perché non li conosce e chi perché non si aspettava di vederli, finché è Tarzan a rompere il ghiaccio "e questi chi sono?" gli risponde Attila "sono i "Mucci brothers" ”ahhhhhhh, si ora ricordo, aspetta, aspetta” indica Claudio e gli fa “Toquinho?!!”. Il più piccolo dei fratelli Mucci gli dice "allora primo non chiamarmi Toquinho, secondo io di te non mi ricordo e quindi non ti prendere troppa confidenza e terzo questo…..”. Tarzan, che non solo si ricordava Claudio perché aveva giocato qualche volta in Via Cravasco, ma anche perché ne aveva letto le gesta sul giornalino, si sposta di scatto perché sa che al "...e terzo questo" il biondo parte con una testata terrificante. Di queste simpatiche tradizioni, nulla sapeva invece JBL, che era dietro Tarzan, e si vede sfondare il naso dalla testata del Mucci. ”Scusa, non volevo romperti il naso” e Attila “ma tranquillo è un po' una legge del contrappasso, JBL lo ha sfondato senza volere al Pizza, e ora se lo trova sfondato, senza volere da Toquinho!”. A questo punto interviene Krajiceek che, non avendo mai visto Toquinho gli chiede “ma come mai hai questo soprannome?”. Interviene Andrea “te lo dico io che, praticamente, gliel’ho dato. Allora, un pomeriggio ero in sede che stavo scambiando due parole dopo aver cagato nel cesso, che dopo son dovuti venire quelli della derattizzazione, ero lì e arriva mio fratello che rientrava da una settimana di ferie in Brasile. Arriva lì e, senza che gli abbia chiesto niente nessuno, ci fa “stasera vi faccio vedere io, son tornato e ho imparato i trucchi dai Brasiliani e quindi sono ancora più forte." interviene Tarzan e continua lui, ”...così Andre gli ha risposto "si, si come no! Vai, vai Toquinho” appellandolo col nome del famoso cantante Brasiliano, così per prenderlo in giro" da lì è nato il soprannome Toquinho”. Andrea, che è rimasto a fissarlo, perché non gli piace essere interrotto, chiede a Attila “ma questo chi è?" "E' Tarzan" ”e perché mi ha interrotto mentre parlavo?" "perché gli piace fare erudizioni, e siccome questa cosa la sapeva l’ha voluta raccontare lui” ”ma la stavo raccontando io” ”e lo so Andre, ma l’ha finita Tarzan”. Il Mucci squadra tutti con un’aria di disprezzo e fa “non è cambiato niente, siete piccoli così” Frase anch’essa storica, coniata da Andrea nel periodo della sua “militanza attiva” nel gruppo, per sottolineare i comportamenti, secondo lui spregevoli, che qualcuno del gruppo teneva al venerdì. Il Miche è felice del rientro di Claudio e gli dice "anche se vincevi quasi sempre te la classifica cannonieri, mi piaceva quando venivi a giocare”. Interviene JBL, senza lasciare a Claudio neanche il tempo di rispondere e gli fa “un attimo, ma mi stai dicendo che tu sei il Toquinho che nei mitici anni degli albori ha vinto tre volte la classifica cannonieri, umiliando il Caccaro?” “si, si sono io, però anche se non dici "degli albori" dandomi, indirettamente, una botta di vecchio, sarebbe meglio” ”si, hai ragione, e dimmi un po’, mi dici il segreto per battere il Meridionale perché son due anni che ci provo, ma senza risultati” ”allora devi fare come facevo io. Io stavo sempre in squadra con il Miche e siccome ero quello che faceva un po’ “girare” la squadra, avevo sempre il pallone io, e, semplicemente, non glielo passavo mai, così non segnava e io vincevo la classifica dei cannonieri” “ma questo lo faccio anch’io, solo che il Miche segna lo stesso” ”a questo però posso risponderti io." interviene Zico "Claudio ha detto che era quello che faceva "girare" un po' la squadra e quindi aveva sempre il pallone lui. Tu, Ricky, invece fai girare sempre un po’ le palle e il pallone non te lo passano mai, forse è per questo particolare che non riesci a non passare la palla al Miche, perché non avendocela tra i piedi tu, sono gli altri che gliela passano”. JBL ci riflette un po’ e capisce che Zico non dice poi una cazzata. Il Miche infierisce “e vedrai venerdì quanti gol che faccio di nuovo" e Attila "no, Miche mi spiace, proprio perché vengono Claudio e Andrea devo farti star fuori per turno" "ma porca puttana, allora non sono più tanto felice che vieni a giocare, Toquinho!!” ”primo non chiamarmi Toquinho, secondo ho chiesto a Attila se, per una partita potevo venire a giocare e mi ha detto di si e che, per una volta potevi stare fuori te, e terzo questo …” ancora una testata del Mucci, ma il Meridionale, nonostante che abbia “vissuto” molti anni calcistici con Claudio e, nonostante abbia assistito alla scena di poco prima, non realizza che gli sta arrivando una testata in faccia, e così se la prende in pieno che se anche se ci fosse stato posto avrebbe dovuto rinunciare alla partita perché è ridotto come Darkman. Si torna tutti a casa e, sentendo le storie passate e vedendo quello che ha visto, JBL fa “simpatici questi fratelli Mucci, venerdì ci sarà da divertirsi”. E per divertirsi bisogna iniziare a giocare con le squadre che vedono Mucci, Tarzan, Baresi, Zico e JBL contro Santoro, Krajiceek, Poli, Toquinho e Attila e la partita del grande ritorno dei Mucci può iniziare. A bordo campo c’è il Miche, che è venuto a fare le riprese e si è addirittura

guardi, ho guardato le sue analisi e, secondo i volori che risultano dal referto, lei è deceduto da un anno" e io ”deceduto da un anno?” “si, si, risulta tutto da qua, la circolazione è completamente ferma da un anno, appunto, le funzioni cerebrali sono completamente assenti, il sistema nervoso ha ceduto già da tempo, guardando meglio, l’unica cosa che sembra funzionare ancora è il suo uccello!" allora io gli ho dato due schiaffetti sulla faccia e gli ho detto “bene dottore, è quello l'importante" però, ora che ci penso non è proprio bello essere deceduti" e Krajiceek "ma fregatene Conte di quello che dice la medicina, tu sei vivo e lotti con noi, e poi l’importante è che funzioni quello che deve funzionare". Nel frattempo Nicolò, prima di venire in sede, decide di andare a far lavare la Z4. Entra nella piazzola dell’auto lavaggio, scende dalla macchina e fa “salve, volevo lavare la macchina” ”ecco a lei qui c’ha il secchio, li c’è il sapone,la lavi pure""ma non la lavate voi?""certo che la laviamo, ma lei ha detto che vuol lavare la macchina, non che vuole che gliela laviamo” ”e vabbe’, ma è chiaro che intendevo farla lavare, e che cazzo”. Il benzinaio si avvicina alla macchina per guardarla dentro e il gallo gli fa “come ho detto dovrei lavarla la macchina, non sporcarla, quindi se può evitare di avvicinarsi con la tuta piena di benzina e di grasso, e se magari può anche stare lontano con le chiavi, che va a finire che me la riga, mi farebbe un grande piacere” ”ohhhhhh calma eh? Ci tiene proprio a questa sua macchinetta, comunque non si preoccupi,che facciamo un lavoretto come si deve: allora, prima le spalmiamo questa specie di cera che serve per lucidare la carrozzeria durante il lavaggio” ”si, si va bene, ma lo faccia con delicatezza”. Il Benzinaio dà tutta la cera e leva persino il peluco dello straccio che si era adagiato sul cofano. Poi fa “poi diamo questo gel protettivo, per evitare aloni o micrograffi” e lo dà con più accuratezza di prima "..e infine asciughiamo il tutto con questo lucidante che fa sembrare la sua auto già bella e pulita, ecco, ora possiamo procedere con il lavaggio”. Nicolò si tranquillizza perché vede che la sua Z4 è trattata con tutte le attenzioni del caso, così si rilassa e va a farsi una birra al bar, in attesa che sia pronta. Si siede al tavolino, leggendo un giornale. La sua macchina entra tra i rulli e sembra procedere tutto bene, solo che il benzinaio ha sottovalutato un piccolo particolare, il freddo. La temperatura vicina allo zero ha fatto congelare l’acqua sui rulli che sono diventati, così, rigidi e affilati come lame di rasoi. E’ un attimo, al secondo giro di rullo si sente uno stridere di lamiere che fa rabbrividire, come quando si sfrega sulla lavagna con le unghie. Nicolò arriva di corsa "fermi tutto, che fa? Non ha sentito quel rumore?” ”ma non si preoccupi, sono rumori classici del lavaggio”. Dopo dieci minuti la Z4 esce e ha più righe che un quaderno di scuola. Nicolò ha solo la forza di dire "...normali rumori del lavaggio" poi sviene in avanti e sfonda il vetro del distributore di benzina. Adesso potrei raccontarvi, di quello che è  successo durante la settimana, prima di sfidarsi sul campo, venerdì. Ma questa settimana, l’attualità degli eventi mi porta a rimandarvi, per queste cose, al prossimo giornalino. Perché adesso bisogna parlare di un evento storico, un