JBL LO MONACO: 7

1Attila, Krajiceek, Poli

Il Miche ne mette 11 e arriva a 1101 in carriera, traguardo storico!! La partita è un massacro con Santoro che non vuol più giocare con JBL e Attila che resta in vineria. Zico abbassa la cresta al Vecchio.

Sabato mattina, Sestri Ponente. Nonostante la giornata uggiosa e con un po’ di pioggia, che rompe inverosimilmente i coglioni, quelli che al sabato non hanno un cazzo da fare, perché non lavorano, invadono le strade della delegazione. Il Pizza è il primo a uscire di casa, va da Vignolo e si fa colazione con una brioche e…..un negroni. Alle nove e dieci è già ubriaco e se ne va a fare un giro in via Sestri. All'altezza di Piazza Baracca avverte bisogni corporali impellenti. Così, senza neanche pensarci un attimo, si tira giù i pantaloni e piscia sull'albero davanti alla gelateria, lo vede un vigile, si avvicina e gli dice “ma cosa sta facendo?” ”aspetti, aspetti che me lo scrollo e sono subito da lei”, si gira che ce l’ha ancora in mano e finisce di scrollarselo sui pantaloni della divisa del vigile. Il tutore dell’ordine gli grida “ma che cazzo fa, ma guardi cosa ha fatto!!”. Il Pizza alza la testa, e con aria da cane bastonato, guarda il vigile che, appena si accorge che ha gli occhi storti si sente in colpa per avergli detto di guardare e gli dice “va bene, che mi ha scrollato il cazzo sui pantaloni non fa niente, però non può mettersi a pisciare davanti alla gelateria, la gente che esce e vede questo spettacolo osceno, cosa deve fare?” ”ha ragione…” gli risponde il Pizza “non si piscia davanti alla gelateria, ho capito ma non mi faccia la multa” ”guardi non gliel faccio proprio perché ha dimostrato di avere capito e perché oggi sono in buona però, mi raccomando, non lo faccia più. Vada, vada”. Il Pizza ringrazia il vigile, attraversa la piazza, ma siccome, a causa dell’interruzione non era riuscito a farla tutta, va a pisciare nell’altro albero davanti al panificio”. Il vigile, che era ancora lì, lo vede e stavolta attraversa di corsa la piazza, prende per un orecchio il Pizza e gli fa “ma che cazzo fa? Mi dice che ha capito, che ho ragione e poi, cinque secondi dopo, mi va a pisciare su un altro albero?” ”ma scusi, lei mi ha detto che non devo pisciare davanti alla gelateria, io le ho detto che ho capito, e infatti non ho mica pisciato davanti alla gelateria! Questo è un panificio!!" ”ma la vuol capire che il problema è che non deve pisciare in Piazza Baracca? Da nessuna parte! Non è che davanti alla gelateria non può e davanti all'edicola si! Non può e basta, l’ha capita?!!” ”l’ho capita! Non c’è bisogno di scaldarsi tanto! Non si può pisciare in piazza Baracca, va bene! Allora vado a pisciare in via Menotti!” e il Pizza scappa di corsa. Intanto, in via Merano c’è altra gente che non ha un cazzo da fare. Tra questi, stranamente, c’è Tarzan, che di solito

vecchietta di vedetta, ma la possiamo eludere sparando dei fumogeni che diminuiscano la visibilità, dopodiché tre di noi aggrediscono il fianco scoperto alla destra delle patatine, mentre gli altri quattro si lanciano verso lo scaffale dei biscotti e li portano in salvo nel carrello”. Poli fa una giusta osservazione “ma noi siamo solo in quattro, come facciamo a compiere quest’azione?”. Attila, che non si era accorto in quanto imbecille, di questo “piccolo” problema, fa “hai ragione, anche sei sempre fumato a volte sei più lucido degli altri! Bisogna chiamare rinforzi". Tarzan telefona a Nicolò e poi a tutti gli altri. Quando, dall’altra parte rispondono, Tarzan invece di dire il canonico pronto, ormai calato nel personaggio, fa "roger, roger, mi senti?” e Zico “ma chi cazzo è sto Roger? io sono Zico, deve aver sbagliato numero” ”ma sono Tarzan, cazzo, ma non lo conosci il linguaggio militare? Ascolta, abbiamo bisogno di rinforzi alla Coop di via Merano, dobbiamo fare un’azione diversiva per fare la spesa della settimana” ”va bene arrivo subito, intanto devo comprare qualche cosina anch’io”. In pochissimi minuti arrivano tutti e l’operazione “Mulino rosso” può iniziare. Krajiceek si guarda in giro e fa “cazzo ma guarda te la gente, per comprare da mangiare per la settimana si scafannano contro gli scaffali e arraffano roba, senza neanche sapere cosa mettono nel carrello, come se fossero le ultime scorte di cibo sulla terra. Tu pensa cosa succederà nel 2012 quando i poli della terra si invertiranno e avremo uragani e cicloni, e il mondo rischierà di finire.. sarà il panico totale". Il problema è che Krajiceek, questa cosa, l’ha detta a voce alta così un Ecuadoregno che era alla cassa con dieci casse di birra Moretti sulle spalle, ha sentito e grida “il mondo finirà nel 2012!!!". Panico totale, chi era a pagare pensa che i dieci carrelli di provviste che ha acquistato non basteranno, visto che il mondo finirà nel 2012. Così si ributta nella mischia, la lotta per arrivare ai prodotti si fa ancora più cruenta. Una vecchietta che cercava gli AllBrann per mangiarli a colazione e per andare anche di corpo, viene attaccata da una carlinga cinquantenne che con una gomitata gli fa saltare la dentiera sul rullo trasportatore della cassa, la cassiera legge con la macchinetta il codice a barre della dentiera, anche se non ce l’ha e la fa pagare a una signora che stava uscendo con 50 sacchetti ricolmi di roba. Tarzan fa “ragazzi, è meglio che ci muoviamo perché qui non troviamo più niente". Il primo a lanciarsi nella mischia è Nicolò che, con l’incoscienza tipica giovanile, si getta senza paura nel settore surgelati. Dopo una battaglia cruenta e senza esclusioni di colpi con il reggimento dei dipendenti dell’INPS e con l’aiuto dei militanti del GAG (gruppo alimentare giovanile) riesce a portare a casa una scatola di sofficini con scadenza marzo 2009 e una confezione di gelato della Algida. La mette nel carrello come bottino di guerra e si prosegue. Tarzan fa “ragazzi, devo assolutamente prendere un ananas, copritemi le spalle che se parto dalla I-formation e facciamo una finta di passaggio, dovrei arrivarci sopra, poi state pronti a farmi dei bei “blocchi” così che possa arrivare al nostro carrello”. Tarzan parte, i difensori si aspettano un passaggio e “coprono” sul lungo, Tarzan invece corre; quando la vecchietta, che ha comprato i mandarini e la sua amica che ha preso gli aranci, si accorgono della corsa di Tarzan, ormai è tardi: è un gioco "rotto" e Tarzan riesce a "ricoprire" l'ananas. Time-out chiesto dal GARS (Gruppo Armato Richiesta Sconti) per studiare le tattiche. Siamo a un “secondo e 15”. Tarzan parte dalla shotgun, il Caccaro gli fa un buon blocco e Tarzan riesce a “girare l’angolo” guadagna una ventina di yards ed è a un passo dalla end zone, ma viene placcato, riesce ad ammortizzare il colpo fa ancora qualche metro e arriva in end-zone!!! L’ananas è sua, ma il coach dei supermercati riuniti chiede il challenge perché sostiene che Tarzan abbia toccato col ginocchio per terra prima di portare l'anana nel carrello. Si resta per un attimo col fiato sospeso, poi l’arbitro concede il touch down e Tarzan può portarsi a casa l'ananas, cinque alti e bassi tra i membri del gruppo. A un certo punto Zico fa “ma Baresi dov’è? Non si può non rispondere a un'emergenza" e Tarzan "l'ho chiamato ma non mi ha risposto" "ma che stronzo, manca in un momento così importante? vabbe’ andiamo”. Ci si sposta nel reparto piatti pronti. A metà della corsia si vede un luccichio "alzarsi" da metà scaffale, a prima vista non si capisce cos’è poi, guardando meglio si vede che la luce riflette su una superficie glabra e che questa superficie è la testa di una persona che sta gridando "cazzooooo, ma voi che avete i denti non potete prendervi i “4 salti in padella”??? Questa è l'ultima busta di semolino della Star ed è l'unica cosa che riesco a mangiare, stronzi! Mi volete lasciare a digiuno”. Si capisce subito che è Baresi. Infatti il Vecchio sta lottando per il suo semolino. Tutti, sentendosi in colpa, se ne sono andati; tutti tranne una vecchietta che, anche lei senza denti, non può mangiare altro. Così la diatriba si trasforma in colluttazione, dopo una decina di minuti di tira e molla, la vecchietta dà una ginocchiata nei coglioni al Barre e lo sdraia, portandosi a casa la busta di semolino e avviandosi alla cassa tenendola in alto neanche fosse Cannavaro con la Coppa del Mondo. Attila fa “ragazzi, andiamo a prendere il Vecchio, salviamo il soldato Baresi”. Recuperato il Barre, che più che il male fisico è ferito nel profondo perché è stato umiliato da una novantenne, il Miche fa “scusate, prima di andare via, possiamo fare un salto al settore “specialità del meridione" che devo comprare un vasetto di 'nduja?”.Tarzan gli dice "ma sei fuori?? Quel settore è off limits il sabato mattina" e Zico "ma su che siamo una decina, andiamo!”. Si arriva nel reparto “specialità’ del meridione” e si capisce subito che Tarzan non aveva tutti i torti: c’è più gente ancora che da tutte le altre parti, ma del resto, contando che ogni meridionale ha di solito almeno una decina di figli e che vanno a fare la spesa tutti insieme, è facile capire la quantità di persone che si accalcavano tra gli scaffali. Tra uno stereo che spara a palla “o’ Sole mio” e “Vitti ‘na crozza”, una madre che ha perso il figlio nella calca e grida “figghiuuu, figghiuuuuu miiiiiiiiuuuuuuu!” non ci si capisce più un cazzo. Nessuno si presta ad accompagnare il Caccaro in questa missione suicida. Così il Miche ci va da solo. Ma l’insidia, a differenza che negli altri settori del supermercato, non è che prendi qualche gomitata nella bocca dello stomaco; l’insidia è che se pesti i piedi alla persona sbagliata ti prendi un colpo di lupara nella schiena, e anche se fai tutto bene c’è l'altra faccia della medaglia, ovvero che, con la tipica ospitalità dei meridionali, ti fermino ogni due passi, per bere insieme un bicchiere di

NIENTE FOTO, ME L’AVETE SPEDITA VIA MAIL

al sabato lavora, ma essendosi preso una settimana di ferie per il Superbowl, se ne è bello tranquillo, in giro per Sestri. O meglio, sarebbe bello tranquillo se non fosse che incontra Poli, che non solo non fa un cazzo al sabato, ma tutta la settimana, il Miche che, lavorando su appuntamento e non avendone manco uno, ha pensato bene di non tenere neanche aperto e Attila, che dovrebbe essere a lavorare in negozio, ma siccome entra sempre alle undici, ha deciso di farsi un giro a Sestri. I tre stanno discutendo dell’argomento della settimana, del fatto se sia giusto o meno sospendere l’alimentazione e l’idratazione forzata a una persona in stato vegetativo permanente. Poli che è più rosso di un pomodoro maturo, condivide l’idea del Presidente della Repubblica e va contro Berlusconi “io credo che una persona, per vivere in quello stato che non è vivere, sia meglio lasciarla andare”. Attila che è convinto che non si possa giudicare dall'esterno una situazione del genere, che però è dell'idea che non ce la farebbe a "staccare" la spina gli dice "va bene Fra, allora ti garantisco che se dovessi romperti una gamba, io verrò all'ospedale e ti soffocherò con un cuscino, poi staccherò il lavandino da terra, lo tirerò contro il vetro della finestra e mi metterò a correre verso l'orizzonte" e Poli “si, è molto bello però se mi rompo una gamba non è che sono in stato vegetativo quindi non mi sembra il caso che mi ammazzi" "si,ma per te, stare fermo in un letto è come essere morto, dai…” ”si, ma dopo una quarantina di giorni, mi levano il gesso e posso tornare a “vivere” quindi non mi sembra il caso lo stesso” ”no, no Fra, lascia fare, stai tranquillo che ci penserò io a te". Interviene il Miche “scusa Attila, ma te che dici tanto, hai pensato che ci potresti finire te in questa situazione?” Attila si da una bella manata nei coglioni e gli dice “si ci ho pensato, ma ti dirò che mi piace più pensare come sarebbe se ci finissi te e quindi basta". Poli cambia discorso e fa “guardate ragazzi, c’è Tarzan". I tre si avvicinano all’ex giocatore di football e gli dicono “dove te ne vai bello cacchio cacchio, di sabato mattina?” “vado alla Coop a fare la spesa” e Poli “bravo compagno, le cooperative rosse sono il miglior posto per andare a fare la spesa, perché la Coop sei tu, chi può darti di più”. Tarzan allora gli dice “si, infatti, bravo Mao Tse Tung, ma già che vi ho incontrato perché non venite a darmi una mano a fare la spesa?" e Attila “venirti a dare una mano? E che cazzo,non vai mica in guerra! Comunque veniamo”. Attila non aveva considerato che era sabato, e il sabato è il giorno della spesa settimanale per la maggior parte delle famiglie. Infatti, appena si entra, si vede un mar di persone che, come orde di cavallette, si avventano sui prodotti esposti sugli scaffali, senza guardare in faccia nessuno. Si vedono azioni di guerriglia urbana, con accoltellamenti per arrivare all’ultimo pacco di Macine del Mulino Bianco. Attila si fa dare una piantina della disposizione degli scaffali da una ragazza del personale e fa “qui bisogna fare un piano”. Appoggia la piantina su un tavolo e dice “allora, cosa devi comprare Tarzan?” “uova, pasta, biscotti, frutta e vino” ”per il vino ti arrangi da solo, perché visto che lo compri dalla concorrenza non vengo a darti una mano, per il resto dobbiamo agire così” Prende il pennarello, e fa un cerchio sulla piantina “noi siamo qui, per comprare i biscotti dovremo fare una manovra di aggiramento dello scaffale dei corn flakes, sull’angolo c’è una