- Salvatore Fiume ( 13 giugno 1997)

ZICO ZANASI: 7+

Con tutti che non corrono e non ne hanno voglia, lui si impegna di brutto e riesce a fare la sua bella figura, e vorrei vedere, fa 8 gol dribbla gente ferma e salta avversari come birilli, bravo.

Partita, sulla carta, squilibratissima, poi si scazzano tutti tranne Poli e Tarzan che giocano fino alla fine. Ufficiale: il Pizza è un deficiente. Si parla più del fenolo che del pareggio dell'Italia che potrebbe costarne l’eliminazione agli Europei.

L’argomento della settimana è naturalmente il campionato Europeo e in particolare la sconfitta dell'Italia nella partita d’esordio: 3-0 secco, contro l’Olanda di Van Basten. Chi più chi meno ce l'hanno tutti con Donadoni che ha schierato Ambrosini al posto di De Rossi e che non ha fatto giocare giocatori che avrebbero fatto vincere la partita. Così esordisce Poli "cazzo, ma per vedere gente come quel fottuto Argentino di Camoranesi che non canta nemmeno l’inno non poteva far giocare Cassano?” e il Pizza, guardando fisso negli occhi lo Zar, ma parlando con Poli “combinazione il tuo amico Cassano, io penso che vorresti che lo avesse fatto giocare perché è nel Doria” ”lo avrei fatto giocare perché è uno che può inventare sempre qualcosa, non perché è nella mia squadra, in Nazionale non ci sono cazzi e mazzi, l’importante è vincere e con Cassano si sarebbe vinto"; il Pizza, senza neanche aver ascoltato cosa ha detto Poli, continua “...si, si allora facciamo giocare Cassano titolare, e perché non anche Ziegler e Palombo?" ”perché Ziegler non è italiano e Palombo perché non l'ha convocato" ”si, si Poli, giratela come vuoi…” ”no, Pizza se non la smetti di dire cazzate ti tiro un pugno in faccia altroché come voglio" ”seeee, come no fosse per te in Nazionale faresti giocare anche Sala e Cristiano Zenoni”. Interviene Attila prima che inizino a volare manate in faccia “comunque il primo gol era in fuorigioco di 20 metri” e il Miche “no, perché c'era Panucci che teneva in gioco Van Nistelrooy" ”tu zitto, che sei meridionale e non capisci niente di pallone, se si parlasse di pasta con le sarde, potresti dire la tua, ma sul calcio, voi meridionali avete una visione particolare: se riuscite a entrare senza biglietto, allora è una fantastica partita, se vi fermano e non vi fanno entrare, andate in giro a dire che è stata una partita così brutta che non valeva neanche la pena guardarla, e ve ne andate a casa a mangiare la pasta con le sarde e la porchetta con l’nduja” ”ma vaffanculo, ridico che non era fuorigioco”. A questo punto Attila espone la sua teoria “allora Panucci, che era fuori dal campo dietro la porta, teneva in gioco l’Olandese del cazzo?” “si, perché è come se fosse stato sulla linea di fondo" "allora ogni volta che c’è uno a bordo campo che si fa “curare” quello è come se fosse sulla linea laterale e quindi tiene in gioco tutti, oppure se un attaccante si spacca la testa, e sta 25 minuti dietro la porta avversaria, va considerato come se fosse sulla linea di fondo e quindi, ogni volta che la sua squadra fa un lancio, in quei 25 minuti che lui sta dietro la porta, sono tutti fuorigioco” “a questo non ci avevo pensato” ”allora torna a sederti, questo è uno smacchiante per l'argento, pulisciti i monili e magari, dopo una bella porzione di pasta con le sarde e i babà al rhum e un bel bicchiere di San Marzano Borsci, ti renderai conto che ho ragione”. Poli fissa Tarzan, con l’espressione che aveva quella sera che aveva fissato il Mastro al ristorante per poi dire quella cazzata che è entrata, a pieno diritto nella storia, e gli fa “senti Tarzan tu cosa ne pensi?” riferendosi alla partita dell’Europeo e Tarzan “Il Campionato europeo di calcio UEFA (in inglese UEFA European Championship), noto comunemente come Europeo, è un torneo che si svolge con cadenza quadriennale e che mette a confronto le migliori squadre nazionali di calcio a livello europeo. Per accedere alla fase finale….” e Poli “eh no cazzo, non mi riferivo a quello, volevo sapere cosa ne pensavi della partita dell’Italia” ma Tarzan oramai ha iniziato e non s’interrompe di certo, anzi, per spiegare meglio come si compone la fase finale a gironi, si aiuta anche con dei lucidi come facevano gli insegnanti quando si andava a scuola, proiettandoli nel muro e spiegando con l’aiuto di una bacchetta da direttore d’orchestra. Il Pizza, che non riesce ad assimilare tante informazioni in una sola volta, sviene in avanti e si mette a posto il naso, sfondandoselo sul banco in marmo di Carrara e ardesia della sede. Proprio in quel momento si apre la porta della sede e entra uno, con la bicicletta, vestito da ciclista con tanto di caschetto e occhiali. Non lo riconosce nessuno e a Attila vengono subito i cinque minuti perché entrare in sede con la bicicletta non è una cosa molto bella, e glielo fa subito notare: due schiaffetti sulla guancia e un bel “scusa Ciccio, ma questo è un locale non un parcheggio per biciclette" ”non posso lasciarla fuori, ho paura che me la rubano” ”me ne sbatto i coglioni della tua bici da sfigato, appoggiala fuori prima che ti appoggio le mani in faccia!”. Questo la prende, la fa girare e l’appoggia allo scaffale delle bottiglie. Già da questo comportamento arrogante e menefreghista si sarebbe dovuto capire chi, perché visto che lo Zar era già in sede, solo un’altra persona poteva comportarsi in quel modo. Infatti, appena si toglie il casco ecco comparire, seppur stravolta dalla fatica del giro in bici appena fatto, la faccia di Porcù. Vi ricordate di Gianni “il Sardo” Porcù, colui che giocava anni fa e rallegrava le serate del gruppo cercando di convincere tutti a votare la destra per poter aver libero accesso al centro storico e spaccare i crani agli extracomunitari? Che intratteneva tutto il gruppo per ore, raccontando le sue megaballe, di avventure sciistiche al limite dell’estremo nelle quali lui era sempre l’eroe che salvava vite o che vinceva gare con tre ernie del disco, due vertebre schiacciate e i legamenti del ginocchio a puttane; che diceva che il Pizza ha tre parole nel suo vocabolario e che bisogna compatirlo, che vinceva le partite da solo portandosi Attila attaccato alle spalle come uno zainetto, nel tentativo, mai riuscito dimarcarlo. Quello che ha lasciato il gruppo, questo realmente, con il dispiacere un po’ di tutti, perché non ce la faceva più a stare in piedi e quindi a giocare, e adesso si fa 100 km. In bicicletta, tre volte a settimana e domenica

va a partecipare alla “Tre cime di Lavaredo” o giù di lì, dimostrando che avrebbe potuto benissimo continuare a giocare al venerdì. Quel Porcù li, appunto! Appena lo vede, il Meridionale si commuove e gli fa “cazzo saranno 5 anni che non ti vedo, vieni qua Gianni…” e fa per abbracciarlo, ma il Sardo lo allontana e gli dice “e sono stati i cinque anni più belli della mia vita, perché uno dei motivi reali per i quali non sono più venuto a giocare al venerdì era perché c'eri te, che sei un meridionale e andresti trattato alla stregua di un extracomunitario!”. Poli, che non ha ancora capito chi è, continua a fissarlo come fissava Tarzan pochi secondi prima e, per la proprietà commutativa, come aveva fissato il Mastro quella sera. Porcù allora gli fa "ma Fraaaa, non ti ricordi di me? Sono Gianni Porcù quello che durante il G8, con molti di voi che difendevano i dimostranti, vi avevo fatto capire quanto steste sbagliando e che si sarebbe dovuto dare una mano alla polizia per sfondare le teste di questa gente”. A Poli, che durante il G8 è stato uno di questi dimostranti, gli si accende come una lampadina, senza dire una parola si avvicina al Sardo e cerca di dargli una testata, ma Gianni si ricorda ancora di queste mosse tipiche del gruppo si scansa, e Poli frantuma il naso al Galluccio, che era andato a lustrarsi i monili seduto sullo sgabello della “Corvo”. Attila guarda Porcù e gli fa "credo che Poli si sia ricordato di te" e il Sardo "e che se ne ricorderà anche per un bel po'.!". Poi è la volta di Porcù di non conoscere le persone, guarda Tarzan e gli fa “e tu chi cazzo sei?” Tarzan comincia già a ribollire, ma si trattiene e risponde “sono Tarzan, quando giocavi te io non c’ero ancora” “e meno male perché mi stai già sui coglioni". Tarzan parte dall' shogun formation e fa un placcaggio proprio sotto il ginocchio al Sardo, che si strappa quel poco di legamento che gli rimaneva ancora intatto e non potrà più camminare, ma continuerà ad andare in bicicletta grazie a un tutore al titanio della Speedwill. A chi gli chiede come mai non giochi più a pallone, Porcù risponde che in bicicletta si diverte molto di più poi inzia a raccontare le sue epiche gare, come la prima che ha fatto da Sanremo a Cima Coppi alla fine di maggio con la neve e 30 gradi sotto lo zero, e quando lo Zar gli fa notare che è un po' strana quella temperatura a fine maggio, soprattutto a Sanremo, lui risponde “ma tu c’eri a Sanremo a fine maggio?” “no” “e allora non parlare di cose che non sai!! Quando stavo a 10 km. dall’arrivo in fuga solitaria da 720 km” e Attila “ma non ci sono neanche 720 km. da Sanremo a Cima Coppi!” ”tu hai mai fatto la strada da Sanremo a Cima Coppi?” ”veramente no” “e allora non parlare di cose che non sai!! Dicevo, ero un fuga da 840 km in solitario ma accuso un calo degli zuccheri e una crisi, vengo raggiunto da Pantani e mi metto in scia per non farmelo scappare” e Poli “ma Pantani è morto da due anni e mezzo!!" "ma tu c'eri a Cima Coppi quando mi ha superato Pantani?" "no, ma …” ”allora non parlare di cose che non sai, mi ci sono messo in scia, poi mi sono ripreso e l’ho staccato a un km dall’arrivo, a 200 metri dalla vittoria, mentre stavo già per alzare le braccia al cielo, buco la gomma, vedo la sagoma di Pantani che si avvicina e nel frattempo mi viene un crampo alla gamba destra, salto in sella alla mia bici e con la gomma bucata e pedalando con una gamba sola perché nell'altra aveva il crampo, ho fatto gli ultimi 250, dando un altro minuto e mezzo a Marco e tagliando il traguardo tra gli applausi della gente. Sul podio sono stato premiato da Inna Meremerenko che mi ha implorato di scoparla, mi son fatto dare il suo numero di telefono e le ho detto che se avevo voglia l’avrei chiamata io che ora avevo di meglio sottomano". Dopo questo racconto in perfetto stile Porcù Attila gli ha detto "cazzo Gianni, sei un grande, hai anche una bella bici” “si, è una Bianchi in carbonio con cambio Shimano in titanio a doppia velocità, freni con cuscinetti a doppio strato sella in poliuretano e manubrio in fibra di vetro e pteuredone” “e sti cazzi?” ”già, dici bene Attila, sti cazzi anche. Vieni a sentire com’è leggera". Attila prende la bici per la sella e si prepara le braccia a fare comunque uno sforzo, perché pensa che la bicicletta, seppur leggera in confronto ai cavalli di ferro che usavamo quando eravamo piccoli nelle nostre vacanze estive, abbia comunque un peso. Così fa lo sforzo per tirarla su, solo che la bici è davvero leggerissima, così lo sforzo fatto da Attila non è proporzionale al peso specifico della bici, che così vola in aria come fosse una piuma. Il Sardo è velocissimo a scattare e prenderla al volo prima che si sbagasci a terra, ma nel girarsi, scontra contro lo scaffale e butta giù una decina di bottiglie di champagne da 200 euro a bottiglia, come se non fosse successo niente fa “visto Attila com’è leggera?" e lo Zar, ridendo per il danno fatto da Porcù "si Attila, hai visto com’è leggera, pensa un po’ se fosse stata pesante che cosa ti avrebbe scafannato giù dagli scaffali!! Comunque bella, Gianni, peccato che l’Italia ha perso altrimenti mi ci facevi fare un giro e andavo a festeggiare sulla piazza del municipio con la bandiera della Nazionale”. Porcù gli fa "col cazzo che te l'avrei prestata, anzi fatemi andare che ho già perso troppo tempo con voi stronzi!!". Esce spingendo la bicicletta a mano, quando è sulla porta, con mezza bici fuori dalla sede, si gira e fa “ci si vede merde” e saluta col braccio, non fa in tempo a girarsi che passa un furgoncino di Timossi, che deve fare delle consegne ed è in ritardo e quindi viaggia a 200-230 km. all'ora e gli prende in pieno la bici, sfasciandogli tutta la ruota davanti e il   manubrio. Il Sardo fa “ma in questa strada non c’è il divieto al passaggio delle macchine" e Attila, facendo come ha fatto Porcù quando gli ha buttato giù le bottiglie, fa finta che non sia successo niente "si, come cosa si, ma poi capita che ne passi qualcuna” e Porcù "ah, capita” e sviene di faccia sul marciapiede della sede. E’ l’ora di chiusura così si esce tutti, si prende Porcù e lo si adagia vicino a un cassonetto dell'immondizia perché

passino a ritirarlo e si torna a casa. Al venerdì c'è il rientro di Nicolò e JBL mentre sono assenti Santoro e lo Zar. Le squadre vedono da una parte Krajiceek, Baresi, Zico, il Pizza e JBL contro Nicolò, Tarzan, Poli, Attila e il Miche. Si arriva tutti in orario, nonostante abbia giocato l’Italia alle sei, nella seconda partita dell’Europeo di Austria e Svizzera. Italia che ha pareggiato con i Romeni ed è quasi fuori dall'Europeo, ma invece di parlare di questo, nel pre partita si disquisisce del Fenolo che è il protagonista delle presenze o delle assenze di Nicolò al venerdì. Se non ci son problemi col fenolo può venire a giocare, se il fenolo ghiaccia, son cazzi e non può venire. Questa settimana il fenolo ha fatto il “bravo” non è ghiacciato e così Nicolò è venuto, monumento al fenolo, che però neanche Nicolò sapeva cosa fosse, lo aveva spacciato per un gas inutile, mentre potete sapere tutta la verità sul fenolo, grazie all’erudizione di Tarzan che trovate qui a lato. Detto del fenolo la partita può iniziare. La partita, sulla carta è squilibratissima perché vede le formazioni della settimana scorsa con JBL al posto del Miche da una parte, e qui non cambia molto, ma c’è il Miche al posto dello Zar dall'altra. E quindi se la squadra con il Pizza ha già vinto facile la settimana scorsa, figuriamoci questa che gli altri non hanno neanche lo Zar. Però a volte, con la volontà e il cuore si riesce a vincere. Infatti, all’inizio, ci se la gioca, anche se Nicolò pensa bene di andare a battere una rimessa laterale e passarla a Tarzan davanti alla porta sguarnita, Tarzan che cerca di scartare Baresi ma non ce la fa e il Vecchio mette dentro a porta vuota 0-1. Ma la squadra di Poli reagisce subito alla grande. Tre dietro e il Miche davanti che mette dentro due gol su passaggio di Poli e Attila 2-1. Il Pizza, la settimana scorsa, era stato criticato da tutti perché aveva detto a Poli "di qui non passi" come un invasato, questa settimana allora pensa di far vedere che se ne frega, lasciando passare gli avversari e prendendoli anche per il culo. Capita così che Attila, impegnatissimo più che altro perché Poli ci tiene, che per il risultato in se stesso, parte a testa bassa, si trova davanti il Pizza che si ferma e non gli va neanche sotto e l’azione dopo,gli fa “buhhhh”, per farlo spaventare come si faceva nelle elementari. A Attila comincia già a scappare la voglia, primo perché non gli piace essere preso per il culo, secondo perché cosa serve impegnarsi tanto se poi, anche se dovessi far qualcosa quel deficiente del Pizza si metterebbe a dire “vincete perché vi lasciamo vincere, forza mettiamoci a giocare così vedono". Allora tanto vale non impegnarsi neanche loro. Il Miche la pensa così anche lui, e sparisce dal campo per un quarto d’ora. Ne approfitta JBL per mettere una tripletta. Primo gol tiro secco all’angolo, secondo anticipo sull’uscita di Nicolò e terzo diagonale secco all’angolino 2-4. Poi è Zico che porta i suoi sul 2-5 con un gran gol. Poli però suona "la carica" Attila risponde, triangolo con il Galluccio e gol del Meridionale 3-5. Galluccio che si ripete poco dopo, finalizzando un’altra grande azione di squadra con addirittura Zico, che dice agli avversari che stanno giocando bene la partita è riaperta 4-5. Krajiceek dice no, con una gran parata al Miche, ma la sfida più bella è sempre quella tra Baresi e Attila, si saltano, si rincorrono, cercano di umiliarsi a vicenda con sombreri e doppi passi fatti col culo, per poi sputtanarsi perché il numero puntualmente non riesce ma si divertono alla grande, un po’ meno gli altri che devono mettere una pezza quando loro perdono palla, ma questo fa parte del gioco. JBL invece, è come il Miche: non pensa a far numeri, lui ha voglia solo di far gol infatti mette dentro, dopo un’azione caparbia, il gol del 4-6. Il Pizza continua a passeggiare, e quando Attila e il Miche gli vanno sotto si ferma, per poi fregargli la palla con lo scazzo più totale, come a dire “non mi devo neanche impegnare per fregare la palla a voi due”. Così, i due si sentono come due deficienti e si scazzano del tutto. Il Miche pensa solo a star davanti e a tirare, e Attila cammina per il campo senza neanche fare il movimento per andare incontro al pallone. Ma del resto, con un cretino del genere scappa davvero la voglia. E' ancora il tempo per vedere JBL che salta secco Attila e mette dentro in diagonale, sotto i piedi di Nicolò per poi esultare come un ossesso, non capendo che non c’era proprio partita e quindi non era così difficile far gol e quindi non era poi il caso di esaltarsi più di tanto 4-7. Si sapeva che non c’era partita ma quando si vedono addirittura gli avversari che non devono neanche impegnarsi per batterti netto, se ti impegni te ti senti anche un po’ un deficiente perché sai che comunque anche se fai dei gol è solo perché gli altri te li lasciano quasi fare, così la partita non c'è più. Giocano solo Poli e Tarzan, che si fanno un culo pauroso a rincorrere tutti. Anzi su un azione resta solo Tarzan contro tre, il Pizza non tira, JBL la dà a Zico, Zico la ripassa al Pizza, 10 minuti di torello un po' irritante per Tarzan e poi ha la meglio Nicolò che frega il pallone a Zico, con Attila che gli grida bravo due o tre volte, perché magari, anche senza voglia ma si tira in porta, non si fanno 10000 passaggi quando si è tre contro uno e con una superiorità in campo più che netta. Ma JBL e il Pizza si divertono così, che ci volete fare. Si scazza anche Zico, che passa la palla a Attila che non capisce, si ferma, guarda gli altri per vedere se avessero chiamato il fallo, ma non era successo niente, è Zico che fa "vai, vai, lasciamoli andare” come se Attila o gli altri, si fossero incazzati perché volevano vincere, non si capisce. Ancora Attila che parte e il Pizza fermo. Allora Attila, lascia la palla al Pizza perché che senso ha provare a scartarlo se il deficiente ti lascia passare? Doppietta di JBL 4-9. Ma ormai non gioca più nessuno. Poli s’incazza con Attila e gli dice che almeno faccia il movimento di andare incontro al pallone, e quando batte una punizione passando la palla allo stesso Poli, il Moralista si ferma “vabbe’ ma allora andiamocene a casa” “ma cosa ho fatto? Ho battuto la punizione”e Poli “bel modo per battere la punizione, complimenti”. Segna il Pizza 4-10. Allora Attila, per rispetto di Poli e di Tarzan che continuano ad impegnarsi e a farsi un culo così, tanto che bisognerebbe fargli un monumento, decide di giocare gli ultimi minuti. Anzi il recupero del recupero visto che il custode ci lascia giocare quasi mezz’ora in più. Così su un'azione d'attacco, è addirittura Tarzan che trova il gol 5-10, Tarzan vede una deviazione del Pizza e lo ringrazia, Attila non la vede e dà il gol a Tarzan, e anche se la deviazione ci fosse stata, Tarzan merita comune questa soddisfazione, quindi il gol gli viene assegnato. Attila riesce a far segnare il Miche 6-10 e Poli si tranquillizza un po’. Chiude JBL con il suo 8° gol personale e la partita si chiude sul 6-11. Poli ha ragione a essersi incazzato perché se magari giocava Attila si poteva anche pareggiare, ma allora si sarebbe messo a giocare il Pizza e la differenza si sarebbe vista comunque. Senza lo Zar non c’è storia, in più se i "forti" sono in numero dispari come ieri sera, la squadra che ne ha uno in più dalla sua parte vincerà sempre netto e facile, questo è lampante.

JBL                         25