QUELLI DEL VENERDI

VENERDÌ                                                                               02/11/2007

LE PAGELLE

 

QUELLI DEL VENERDI’

 

TARZAN:  6/7

Gioca la sua partia prima delle ferie senza fare cazzate eclatanti, e giocando con un pallone che vola più che Campanellino di Peter Pan, non è una cosa da poco.

FRANCO PIZZA:  6+

Ha dei passaggi a vuoto che sembra che sia scazzato, però non è così: deve solo rifiatare e per lui è molto strano, fa il minimo senza strafare.

MORALISTA POLI:   6+

Questa settimana la cosa che gli riesce meglio, ed è incredibile, è il tiro. Fa due gol centra sempre la porta, peccato che quando imposta non azzecca un passaggio.

ZAR GAGGERO:  6

Almeno tre volte in tre contro uno sbaglia l’ultimo passaggio e manda a puttane un possibile gol. Certo corre, come al solito, ma questo non basta più, direi anonimo.

ATTILA BONGIO:   6,5

E’ il primo a “subire” la novità del “voto per pena”. Zico gli darebbe 6 ma visto che non gli passano mai la palla, per pena, gli dà 6,5. Non sarà il solo.

 

 

REAL AMIGOS

 

ROBY KRAJICEEK:   6,5

Avesse parato così l’anno scorso che non parava un cazzo, avrebbe preso 7,5. Ma ora ci ha abituato sempre a prestazioni di buon livello  e i voti saranno più severi.  

ZICO ZANASI:   6/7

Quello che manca a Quelli del Venerdì. Uno che sa dare la palla e metta in condizione i compagni di trovare gol facili. Si piazza dietro difende e imposta.

BUSDRIVER BONAFE’:6-

Fa piacere rivederlo sul campo ma la sua prestazione è piuttosto “ininfluente”, fa un gran gol e difende bene, ma ci si aspettava molto di più.

MICHE SICILIANO:   5-

Trova i 3 gol ma anche molte difficoltà. Secondo voto “per pena”. Zico gli darebbe 4 ma “per pena” per l’impegno, glielo alza a 4,5. Molto involuto.

JBL LOMONACO:   5,5

Fa piuttosto cagare. Pensa solo a segnare per recuperare gol al Miche, così non gioca per la squadra e il Miche fa, comunque, più gol di lui. ”Per pena” prende, anche lui  5,5.

PALLONATE IN FACCIA, SUPERTELE ED ESORDIO DI BONAFE’

FINISCE 7-6 PER I REAL

Siamo nella settimana di Halloween, nella notte tra il 31 ottobre e l’1° novembre sarà la Notte delle streghe, così vi potrà capitare che mentre uscite dal cinema, perché non siete andati a nessuna festa, perché a voi, di questa ricorrenza americana e consumistica, non ve ne frega un cazzo, potreste essere inseguiti da un simpatico personaggio con una maschera bianca e, scambiandolo per un allegro mimo, vi fermiate e gli chiediate “forte, sei un mimo o sei uno di quelli che si mettono nelle piazze e stanno fermi immobili finché qualcuno non gli dà una moneta e a questo punto si muovono facendo uno spettacolino per chi gli ha dato l’euro?” e lui, dopo avervi guardato un po’ vi dica, senza levarsi la maschera, ”sono Michael Meyers e sto cercando mia sorella” e con un colpo di coltello di taglio vi sfiguri a vita che l’unico lavoro che potrete fare da quel momento è l’attore protagonista nel film della Miramax “La vendetta di Capitan Harlock” perché per il resto non vi si può guardare. E’ la sera in cui andando a mangiare fuori potete vedere un sacco di bambini mascherati come se fosse carnevale, e vedendo un piccolo che si avvicina alla vostra macchina, che avete lasciato parcheggiata in piazza, con la maschera di Freddy Krueger in faccia, pensiate “ma che simpatica canaglia andrà a tirare i coriandoli sul cofano così per festeggiare come se fosse carnevale”, e invece vi apre la portiera con un piede di porco, vi sfonda con un pugno la zona sotto il volante, collega i fili e vi fotte la macchina proprio sotto i vostri occhi, perché non era un simpatico bambino mascherato, bensì un nano meridionale che si era messo la maschera per non farsi riconoscere e porta la vostra macchina a un ricettatore napoletano che in due minuti la rivende a pezzi ad ogni meccanico della sua città. E’ la notte in cui uscendo un po’ brillo da un pub e incrociando una donna travestita da orso bruno con un cappello a cilindro in testa e truccata come una prostituta di strada, vi fermiate e le diciate “complimenti, sei proprio una bella mascherina” e la mascherina vi tumefagga il labbro con una borsettata proprio con lo spigolo in argento temperato della borsa di Luis Vuitton che portava al braccio dicendo “non sono mascherata, stronzo, sono Moira Orfei!!”. Insomma una notte ricca di sorprese, allegria macabra e voglia di rompere i coglioni. Attila non condivide molto questa usanza americana ma, così per fare qualcosa, aveva detto a Tarzan, Michele, Lo Zar, Poli e il Pizza di venire in sede mascherati così da andare in giro e fare un po’ di casino. Il primo ad arrivare in sede è il Galluccio che si presenta con i mocassini senza calze, la giacchetta di pelle nera e un catenone d’oro con un crocifisso al collo. Attila lo guarda e gli dice “grandeeeee Miche, ti sei travestito da meridionale” il Galluccio rimane un po’ interdetto, dopo 45 minuti, sospettando che non fosse una battuta, e infatti non lo era, ma il Miche ci mette un po’ per arrivarci; mostra una borsa e dice “veramente non sono mascherato da meridionale, io così vestito ci vado in giro tutti i giorni, il costume ce l’ho nella borsa”. Poi arrivano Poli e il Pizza. Il primo arriva, più che mascherato, completamente andato di testa con il chillum nella mano destra e cantando “No woman no cry” di Bob Marley, guarda Attila e gli fa “cazzo che gran festa Halloween tiro meglio adesso che al venerdì quando voglio fare gol a Tarzan!”. Il Pizza invece arriva con la borsa da calcio. Attila gli fa “cazzo ma perché hai la borsa da calcio?” e il Pizza “perché non mi hai chiamato per giocare?” “cazzo, Pizza non è che ti chiamo solo per giocare, siamo amici ogni tanto si fanno anche delle altre cose insieme” ”vabbè, allora se non si gioca me ne vado a mignotte” “no Pizza, invece vieni in giro con noi che andiamo a fare “dolcetto o scherzetto” tieni questo!” e gli tira in faccia un costume da Jason di “Venerdi 13” con tanto di maschera da catcher e un machete di plastica. In quel momento entra Tarzan che non è mascherato e fa “innanzitutto la maschera di Jason è una maschera da portiere da hockey e non da catcher e poi Jason è di “Venerdi 13” e con Halloween non centra un cazzo”, inoltre Tarzan ha in mano un libro. Attila gli fa “ma da che cazzo ti sei mascherato Tarzan? Da testimone di Geova?” e lui fa “no, non mi sono mascherato da niente perché io non condivido questa assurda festa d’importazione americana e di stampo consumistico” “ma se l’america ti piace tantissimo, tanto che settimana prossima parti per Seattle” ”si, mi piace l’America e mi piacciono le sue tradizioni, però in America non mi piace che un gruppo di stronzi importi questa festa per vendere e fare soldi, è una festa che non ci rappresenta” “va bene Tarzan e allora quel libro cos’è?” “è il libro della storia degli Stati Uniti e delle sue tradizioni” “ah e tu vorresti andare a bussare alle porte della gente e invece di chiederci il dolcetto vorresti erudirli su come è nata la festa di Halloween?” ”si, e fargli capire come questa festa abbia radici in America per vari motivi e che estrapolarla dal suo contesto e portarla in Italia non abbia nessun senso” ”insomma li vuoi un po’ erudire, ci sarà da divertirsi”. Intanto dello Zar non c’è traccia così si decide di chiudere la sede e aspettarlo fuori. Zar che, come al solito, arriva per ultimo e si presenta in bicicletta mascherato da Donald Trump, così non ha dovuto usare molto trucco, essendo lui ricco come l’uomo Americano, e con la bandiera della Samp che la sventola sopra a un bastone. Tarzan fa a Attila “ma che centra la bandiera” e Attila “ti erudisco un po’ con la storia dello Zar, tutto risale alla vittoria della Coppa Italia della Samp contro il Milan, non chiedermi l’anno perché è un ricordo brutto e ho cercato di rimuoverlo, capitò quindi che il nostro Zar decise di andare a festeggiare per Voltri e, non avendo ancora la macchina, decise di andare in bicicletta con la bandiera in giro per Voltri. Fu tutto molto bello, con altri doriani che quando lo incrociavano gli strombazzavano facendolo sentire importante, così lo Zar bambino salutava tutti agitando, ancora più forte, la sua bella bandiera; quando arrivò di corsa alla curva della mutua, il piccolo Zar sentì suonare di nuovo il clacson e, pensando che fosse un altro simpatico automobilista si apprestò a sventolare la sua bandiera, ma per sua sfortuna non era una macchina, bensì l’uno barrato delle 22 e 38 che suonava in curva per far sapere che stava arrivando. Lo Zar si stampò in pieno nella parte davanti del bus, rimanendo come abbracciato al mezzo, con le braccia e le gambe larghe, diventando un corpo unico con la lamiera del mezzo. Il conducente, che aveva premura di finire il suo turno, non ci pensò nemmeno a fermarsi e tirò dritto verso il capolinea. L’unica cosa che si muoveva era la bandiera della Samp che sventolava. Tanto che neanche i vigili si sono accorti dello Zar perché videro solo la bandiera e, pensando che fosse una bandiera che, a volte, i bus mettono in occasione delle feste nazionali, lasciarono andare il mezzo. Arrivato al capolinea, per non perdere tempo a aspettare la polizia e tutto, il conducente prese il portafoglio dello Zar, guardò l’indirizzo staccò lo Zar dal bus, come il protagonista di “Pet Semetary” staccava il gatto di sua figlia dalla strada ghiacciata dopo che era stato investito da un figlio di puttana pirata della strada in una scena del film di Stephen King, lo portò a casa come si porta a casa un ubriaco e lo lascio davanti alla porta. Lo Zar dormì sullo zerbino e quando si risvegliò più che danni fisici era traumatizzato psicologicamente e ci ha messo anni per tornare a festeggiare qualcosa perché aveva paura, però dopo anni di terapia riuscì ad abbozzare un festeggiamento quando Prodi vinse le elezioni la prima volta. Niente di che si limitò a tirare una bomba molotov nella sede di Alleanza Nazionale a Voltri stando poi a vederla bruciare mentre cantava Fischia il vento. Ma questo modo di festeggiare così rancoroso, non andava bene e così lo psicoterapeuta gli suggerì, per superare il trauma, di festeggiare in bicicletta con la bandiera della Samp così, vedendo che non gli sarebbe successo niente, avrebbe superato

 questo blocco mentale. E così lo Zar lo fece, quando Potito Starace vinse il torneo Challenge di Cincinnati, solo che siccome non c’era niente da festeggiare per la vittoria di un tennista italiano in un torneino che avrebbe vinto anche Attila e anche perché andò in giro con la bandiera della Samp, che non centrava un cazzo, fu caricato di botte all’inizio di Via Morselli da un gruppo di meridionali, che stavano tornando a casa dopo una serata a puttane. Lo Zar non passò il trauma e adesso, ci riprova e quindi, anche se non centra niente, viene a festeggiare in bici e con la bandiera della Samp” Attila, che durante tutto il racconto aveva seguito con gli occhi le evoluzioni ciclistiche dello Zar, si gira per vedere se Tarzan aveva capito e si accorge che sta dormendo con la testa reclinata all’indietro, la bocca aperta e un filo di bava che gli cola dalla bocca, come Nonno Simpson nel famoso cartone. Così si mette la sua maschera da V per Vendetta e sveglia Tarzan a badilate nella schiena perché l’ex giocatore di football ha il sonno abbastanza profondo. Si va in giro, finché non si decide di andare a suonare a dei campanelli in Via Camozzini. Il Pizza suona ma non risponde nessuno, ”forse non saranno in casa” fa il Pizza un po’ rabbuiato, ma dopo pochi secondi arriva sulla testa dei nostri sei eroi una centoventina di litri di acqua fredda. Attila resta senza fiato mentre Tarzan fa “ma non è che qualcuno di voi è arrivato al quarto errore?” e sviene in avanti urlando “Teo, questo lo faccio per teeee!” e si sfascia tutti i denti davanti, contro la maniglia del portone. Si decide di cambiare zona, così si va in Via Lemerle. Si arriva a un altro condominio e il portone è aperto, si entra e si va a suonare alla porta. Ancora il Pizza davanti a tutti. Suona, gli apre una simpatica vecchietta e il Pizza, guardando lo specchio dell’ingresso, cinque metri a destra della vecchia, fa “dolcetto o scherzetto?” la vecchina, guardando il Pizza negli occhi e vedendo che sta guardando da tutt’altra parte, fa “ma stai parlando con me? Comunque dolcetto, dolcetto” e fa per porgere a Attila che era dietro il Pizza, mezzo chilo di caramelle, 6 mele caramellate, due torroni e un uovo di Pasqua da 15 chili che aveva ancora in casa da aprile ma che non poteva mangiare perché diabetica. Il Pizza che aveva già pensato di dargli una testata in piena faccia non appena avesse detto “scherzetto, perché dolcetti no ne ho” ci rimane male per non poter attuare il suo simpatico scherzetto, guarda Attila e gli fa “come dolcetto? Perché ha detto dolcetto?” e Attila “ma ti lamenti? Guarda quanta roba che c’ha dato” “si, ma non posso fare quello che avevo studiato se mi avesse detto scherzetto” “e cosa avevi studiato?” “questo…” il Pizza prende le caramelle e le mele le restituisce alla vecchietta dicendole, queste te le puoi anche infilare nel culo cara la mia vecchietta del cazzo” per poi aggiungere “e questo è lo scherzetto” e truuun una bella testata in piena faccia alla vecchia che gli rompe la protesi dentaria e i cinque se ne vanno, lo Zar li guarda e gli dice “cosa vi ha dato?” “niente, ci aveva dato caramelle e mele dolci ma il pizza gli ha restituito tutto insieme a una testata in faccia”. Lo Zar, che comunque deve superare il trauma, festeggia lo stesso sventolando la bandiera della Samp. A questo punto entra in scena Tarzan, suona al campanello della vecchia e, quando le apre, le dice “signora ho visto che lei aveva pronte caramelle e mele per i bambini che venivano a bussare alla loro porta dicendo “dolcetto o scherzetto”, bene io volevo solo spiegarle due cose del perché è sbagliato importare in Italia questa tradizione tipicamente americana, posso entrare?”. L’ottuagenaria, nonostante la testata in faccia presa poco prima, è comunque molto disponibile fa accomodare Tarzan e gli offre un bicchierino da bere. Tarzan, che non beve mai se l’indomani lavora, per cortesia nei confronti della derelitta, decide di bere la grappa nel bicchiere, lo fa one shot ovvero in un colpo, solo che la vecchia non è che ci veda più molto bene così a Tarzan non ha dato della grappa, bensì dell’alcool puro a 95 gradi di quello per fare il limoncello. Tarzan se ne accorge quando ormai l’ha tracannato, ma siccome non vuole dare segni di cedimento, fa finta di niente, stoicamente, quando la tentazione sarebbe quella di prendere la vecchia per il collo e farle dare una decina di testate sullo spigolo del trunò dell’800 che ha in salotto. Inizia a raccontare così delle origini della festa di Halloween e cerca di spiegare alla vecchia perché è una festa americana e che in Italia non c’è un cazzo da festeggiare. L’anziana, tra qualche colpo di sonno e qualche domanda fuoriluogo, come quando ha chiesto a Tarzan quand’è che aveva perso tutti i capelli, sembra comunque capire quello che gli dice Tarzan e quando sembra quasi convinta, squilla il telefono, la vecchia risponde e dice solamente “si, si, ho capito”, chiude la comunicazione e sparisce per un attimo in camera da letto, per poi sbucare dietro a Tarzan senza farsi vedere e frantumargli nella schiena un crocifisso in marmo del peso di una decina di chili, comprato dalla vecchia stessa nella sua recente gita a Fatima. Tarzan, abituato a ben altro non fa una piega ma chiede alla vecchia ”Perché signora ha cercato di rendermi paralizzato a vita stracafannandomi il crocefisso sulla quarta vertebra lombare?” “perché mi ha telefonato mio figlio e mi ha detto di non fare entrare nessuno che ci sono un sacco di truffatori che entrano in casa di noi anziani con una scusa e poi gli fregano la pensione”. Tarzan cerca di controllarsi e fa “ma io non sono uno di quelli, io volevo solo convincerla a non festeggiare Halloween”. La vecchia sia perché Tarzan gli ha spiegato tutto tanto bene che si è convinta e sia perché comunque un po’ di paura ce l’ha, fa “si, si mi ha convinto” e per dare più credito alla sua affermazione fa “guardi” prende il piatto di marmo dove teneva tute le caramelle e le mele per i bambini e lo butta giù dalla finestra. Sotto il Siciliano fa “ma Tarzan non arriva più” e guarda in su per vedere se c’è ancora la luce accesa in casa della vecchia. E gli arriva bello dritto sulla faccia il piatto in marmo che la vecchia ha tirato di sotto. Sarà perché il piatto da solo pesava 18 chili e 400 grammi, sarà perché ha preso velocità, ma la faccia del Miche non è delle migliori. Infatti l’impatto gli ha provocato la rottura completa di tutti i denti sia sopra che sotto compresi i due “ponti” che il Galluccio si era appena fatto fare dal suo dentista, lo sfondamento di entrambe le orbite occipitali e la frattura del coccige che non si sa che cazzo centri ma fa sempre molto cultura dirlo. Il Miche cerca di ricomporsi, si leva la maschera per asciugarsi il sangue proprio quando passa un bambino con la mamma, il piccolo lo guarda e fa a sua madre “mamma guarda, Darkman” e la madre “si, si ho visto amore, ma adesso andiamo che non sono cose belle da vedere”. Visto anche che il Miche non è in perfette condizioni si decide di andare a suonare più all’ultima casa. Poli fa “stavolta suono io” e Attila “chi suona??” “suono ioooooo, lo facciooooo ioooo” “bravo Poli, mittticccoooooo”. Il Moralista suona il campanello apre uno che assomiglia molto a Mike Tyson, sia come faccia che come struttura fisica, Poli lo guarda e gli fa “dolcetto o sche…” non fa in tempo a finire la frase che gli arriva un pugno dritto in faccia dall’energumeno che gli aveva aperto la porta. Attila s’incazza, va li e gli dice “senta lei è un gran maleducato e aggiungo…” non fa in tempo ad aggiungere niente perché l’energumeno gli fa una vite al naso che lo costringe quasi a terra e quando è all’altezza giusta gli assesta un calcio in faccia con le Camperos, riducendolo a una maschera di sangue e poi fa “io a questa festa americana di merda non mi piego e non festeggio un cazzo, fottetevi voi e il vostro “dolcetto o scherzetto”. Tarzan ha le lacrime agli occhi, si avvicina al tipo lo abbraccia e gli dice “lei ha capito tutto non devo insegnarle niente” butta via il libro che colpisce in piena faccia con lo spigolo il Pizza, che era l’unico che si era salvato, e lo riduce a una massa informe di carne. In quel momento passa il bambino con la mamma che abitano li, guarda tutti e tre e fa alla mamma “mamma stasera

 sono tutti mascherati da Darkman” e se ne va a casa. Lo Zar, che non è mai sceso dalla bici vede uscire i cinque ridotti male e pensa “beh stasera è toccato a loro, allora posso festeggiare” sventola la bandiera della samp andando a folle velocità con la sua bici e supera il blocco mentale. Così si arriva al venerdì manca uno perché in ferie e così si chiama Bonafè che non veniva da un sacco a giocare. Quelli del venerdì sono con Tarzan in porta, il Pizza e Poli in difesa, lo Zar ad aiutare Attila che va di punta. Dall’altra parte Bonafè e il Galluccio si aggiungono ai soliti. Si sta per andare in campo quando Zico dice a Krajiceek “i palloni te li sei ricordati vero?”, il portiere si batte la mano così forte sulla fronte che, a momenti, si sfonda il teschio e grida “i palloooniiiiii me li sono dimenticati e non mi ricordo neanche più dove li ho messi” e Zico “ma porca puttana, una volta che devi portarli te i palloni te li dimentichi, mi verrebbe voglia di metterti le mani in faccia”. Così si va dal custode che ne presta due, ma naturalmente sono da calcio e non a rimbalzo ritardato come quelli con i quali si gioca di solito. Tutti che si lamentano, tranne JBL e il Miche che, contenti come pasque cominciano a tirare cannonate in porta da ogni posizione e la partita può iniziare. Bonafè apre la danza a suo modo: salta Attila, poi Poli per appoggiare al libero JBL che comincia, quella che non sarà una gran serata per lui, buttando il pallone a bagasce e beccandosi i primi insulti dal Busdriver che non lo vede molto bene. La serata diventa ancora più nera per JBL, quando il Siciliano mette dentro il gol dello 0-1. E’ vero che il Miche è in squadra con lui e dovrebbe essere contento, ma di quello se ne sbatte abbastanza i coglioni perché sa che comunque la partita la vincerà, il problema è che il Galluccio gli scappa via in classifica marcatori. Poli vede che il pallone è leggerissimo allora pensa di tirare da lontano che magari vola e lui farà un gran gol dicendo che l’ha cercato e che non è scoordinato. Ma Krajiceek gli dice di no. Nulla può invece sul tiro di Attila che incrocia sul secondo palo e pareggia 1-1. E siamo al primo pallone fuori dal campo: ci pensa il Siciliano, respingendo un tiro di Poli, a buttare il pallone oltre le recinzioni. Guarda tutti e ci fa “scusate” e scusate un cazzo, c’è un vento porco e ci si era appena scaldati, il Miche, invece di correre cammina per andare a riprendere il pallone e ci si becca una sincope. Bonafè sigla l’1-2 con Tarzan che si vede deviare il pallone dal vento, come se lo avesse calciato Roberto Carlos. Krajiceek prova a segnare e avanza sul corner ma non lo caga nessuno perché JBL è fissato con i suoi tiri da piazzetta, direttamente in porta e fortissimi, sperando in una deviazione, e si becca la seconda razione d’insulti, questa volta anche dal Miche. Siciliano che, poco dopo, mette dentro il secondo gol personale con un tiro pregevole da fuori area 1-3. E siamo alla prima pallonata in faccia della serata. Lo Zar viene lanciato da un passaggio del Pizza, si presenta solo davanti a Krajiceek, e spara una cannonata tumida al peccato. Ma invece di centrare la porta centra in piena faccia Krajiceek che era in disperata uscita. Il portiere rimane a terra. Zico non se ne accorge e salva la palla dalla rimessa laterale, ma, mentre sta per far ripartire l’azione, Attila gli grida “ferma, ferma” e tutti vanno a verificare le condizioni di Krajiceek, tutti tranne JBL che guarda Zico e gli fa “dai che l’hai salvata giocala”. Giocala un cazzo, Krajiceek si è fatto veramente male, si tiene la mandibola e appare stordito, ci vogliono dieci minuti buoni perché si riprenda dopo essersi andato a “bagnare”. Sembra quasi che lo Zar si sia voluto “vendicare” dopo essersi trovato, due settimane fa con la mandibola infortunata, facendo infortunare allo stesso modo Krajiceek, peccato però che la mandibola gliela aveva sfasciata Poli. Si riprende. Il portiere sembra accusare il colpo e prende due gol in pochissimi minuti, segna prima il Pizza 2-3 e poi lo Zar, con Krajiceek che fa un errore che, di questi tempi, è difficile vedergli fare 3-3. Il Pizza vede che è il momento buono e decide di tirare, palla in mare e altri dieci minuti persi. Bonafè fa il capolavoro della serata: dalla sua area salta Attila, il Pizza, Poli e mette in gol 3-4. Galluccio commenta così “erano anni che non vedevamo fare queste cose al venerdì” si, forse dai tempi di Toquino, e per questo Krajiceek darà un voto alto al Busdriver. Ma Attila e Zico gli faranno notare che Bonafé è stato un po’ lasciato andare perché se fosse stato per fermarlo bastava tenergli la maglia e fargli fallo, comunque gol molto bello. Il Miche butta dentro il suo terzo gol personale, mandando JBL in “depre”, 3-5. Tutti si aspettano che all’appello dei palloni tirati fuori dal campo, risponda al più presto Poli e, invece, si aggrega all’allegra compagnia degli scoordinati della serata, colui che proprio non ti aspetti: è infatti Zico a tirare il pallone dagli autoscontri dei meridionali. Altri dieci minuti persi. Quando si riprende JBL, finalmente, trova il gol 3-6 ma la sua prestazione resta ampiamente sotto la sufficienza. Qualche settimana fa si era parlato di venire a giocare la partita del 2 novembre con una maschera, per “festeggiare” Halloween, ma la cosa poi non è stata fatta da nessuno. Così Michele, evidentemente ci deve essere rimasto male, perché intorno alla mezz’ora va in difesa su un corner avversario; interviene per spazzare via e colpisce in piena faccia Attila facendogli volare gli occhiali e spaccandogli l’arcata sopraccigliare, questo è vero!, così Attila giocherà la parte restante della partita “mascherato” da Capitan Harlock. Ma, nonostante questo piccolo handicap, riesce a mettere dentro a porta completamente vuota 4-6. Il Pizza ci crede anche se manca poco alla fine. Tira da fuori e butta la palla sulla tettoia della baracca in lamiera del club del surf. Altri cinque minuti per recuperare il pallone, nel frattempo Poli chiede a Attila il punteggio e, quando gli dice che sono sotto di due, Poli fa “beh, facciamo subito il golletto e poi, facendo due azioncine riusciamo a pareggiare”. Detto fatto palla da Bonafè a Zico che tira e chiude la partita 4-7 e Moralista che viene gentilmente invitato, prima a non portare più sfiga, e poi ad andarsene a fanculo. Ma in effetti non aveva tutti i torti e vedendo che gli altri lo pigliano per il culo decide di dimostrare che la sua “tesi” non era poi così sbagliata, ne mette due in pochi minuti e si va sul 6-7. Il secondo su un’azione molto bella che ha visto coinvolti lo Zar che ha lanciato Attila che ha visto il Moralista libero al centro e Poli, con un tocco di fino riaprire la partita. Ma non c’è più tempo, finisce con l’ennesima vittoria dei Real ma con un Poli soddisfatto perché può andare d JBL, che poco prima gli aveva detto “Poli, quanti gol hai fatto?” e lui aveva dovuto rispondere nessuno e sentirsi dire da JBL “io ne ho fatto uno, quindi muto perché sei scoordinato” e dirgli “JBL quanti gol hai fatto?” “uno” “e io due, quindi muto e a casa” Zico porta il premio a sorpresa, un bell’auricolare bluetooth che, visto che Attila non ha portato le bottiglie, pensa bene di aggiudicarsi lo Zar dicendo per primo il risultato di Samp-Milan 0-5, con Poli, che era anche allo stadio, e dice 1-5 fottendosi il premio. Il dopo partita è piuttosto spettacolare con Krajiceek che la fa da mattatore spiegando a tutti le sue tesi sull’universo, la presenza degli extraterrestri ma, soprattutto, sulle sue idee di come utilizzare i carcerati che si sono resi protagonisti di atti deprecabili e che devono essere a disposizione della società e impiegati come rilevatori della piena dei fiumi venendo legati ai bordi degli stessi, impiegati in lavori per otto ore al giorno, per  ritornare poi in cella ed essere un po’ picchiati perché non è possibile che gente che ha ucciso venga liberata dopo poco tempo e gente che ha rubato un po’ di soldi si veda arrivare i pretoriani del governo con lo scudo e le lance a pretendere il “saldo” del furto. Attila condivide in pieno le idee di Krajiceek e ha già deciso di votarlo come nuovo Premier alle prossime elezioni nazionali. Per il resto torna Baresi da Sharm el Sheik, parte Tarzan per gli Stati Uniti, il tutto garantisce ancora per qualche settimana, ai “precari”, un posto “fisso” senza “girare”.

RAW
     
5^ GIORNATA
JOHN CENA VS. CARLITO
Vittoria: Carlito per squalifica
     
BOBBY LASHLEY VS. UMAGA
Vittoria: Umaga per squalifica
     
HBK VS. RANDY ORTON
Vittoria: Hbk per submission
     
KING BOOKER VS. MR. KENNEDY
Vittoria: Mr. Kennedy per squalifica
     
TRIPLE H VS. JEFF HARDY
Vittoria: Jeff Hardy per squalifica
       
CLASSIFICA
    PUNTI
CARLITO 12
UMAGA 11
JEFF HARDY 11
TRIPLE H 10
HBK 6
JOHN CENA 4
BOBBY LASHLEY 4
RANDY ORTON 4
MR. KENNEDY 3
10° KING BOOKER 2
   
       
ABBINAMENTI
 
CENA BOBBY
LASHLEY
 
 
LO ZAR SANTORO
 
HBK TRIPLE H
 
 
 
ATTILA TARZAN
 
KING CARLITO
BOOKER  
 
 
MICHE KRAJICEEK
 
MR. RANDY
KENNEDY ORTON
 
 
JBL BARESI
 
JEFF UMAGA
HARDY  
 
 
ZICO PIZZA
     
Assegnazione punti per tipo vittoria:
4 punti per schienamento (pinfall)
3 punti per sottomissione (submission)
2 punti per squalifica
1 punto per conteggio fuori(count out)
     

Forse non tutti sanno che.....

Tarzan vi erudisce

E’ da poco passata la notte di Ognissanti, ed anche da noi sta spopolando la festa di Halloween, presa in prestito, sotto forma consumistica, dalla cultura del nord-america. Forse non tutti sanno che questa festa ha origini antichissime, risalenti addirittura al popolo dei Celti che, per festeggiare la fine del loro anno solare, coincidente con l’arrivo dell’inverno, lasciavano del cibo sulla porta di casa qualora i propri cari defunti venissero a far loro visita per fargli compagnia nei festeggiamenti. Quindi essi non avevano paura dei morti, ma credevano più che altro nelle fate e negli elfi. Erano questi ultimi, infatti, che ritenevano talvolta si presentassero alle loro porte reclamando il cibo altrimenti avrebbero combinato dei tiri mancini a chi non li avesse accontentati, da qui la frase “dolcetto o scherzetto”. Col trascorrere degli anni, e con la contaminazione delle altre culture tipica del calderone etnico che si era venuto a creare nel nuovo mondo, il ruolo degli elfi è passato in mano ai bambini che hanno incominciato a mascherarsi, per assomigliare alle creature magiche scatenando, di fatto, la corsa degli imprenditori che hanno fiutato subito l’affare per incrementare i loro guadagni trasformando una celebrazione religiosa in un business.

LE INTERVISTE DEL DOPOPARTITA

In questo spazio parlano i protagonisti della partita. Ogni settimana troverete le interviste di un giocatore per ogni squadra. Cliccate sul nome per vedere il video dell'intervista.

Intervista al Pizza Intervista al Miche
L'editoriale di Attila Impressioni sulla partita
Voyager- extratessetri in Messico Arrivano i Pretoriani

La parola a Zico!     Real Commento

Allora questa settimana la partita è stata equilibrata anche se il risultato finale è sempre il solito vittoria per i REAL, alcuni di noi (es:Poli) patiscono un poco questa superiorità però così è la vita ah, ah, a parte le battute il vero divertimento è stato al ristorante con discussioni assurde sugli alieni, teorie sullo spazio e sul tempo, immaginatevi e per finire un grandissimo discorso sulla giustizia paragonata all'attività dei pretoriani, per l'amico Real Stilista chiunque sgarri dovrebbe essere portato via da antichi soldati romani, che spettacolo. La partita invece è stata bruttina causa vento assurdo e per colpa del REAL STILISTA, protagonista della serata fuori e dentro il campo, che si è dimenticato i palloni (Real bicentenario come ci sei mancato solo tu puoi essere il custode dei real palloni) che ha costretto il gruppo a giocare con un pallone da calcio che è volato 84 volte fuori dal campo, ma la giustizia dà e toglie, per la sua grave distrazione lo Zar gli ha girato la mascella come un pretoriano incazzato e oggi l'amico Kriceek al matrimonio mangerà semolino ah, ah, ah salutoni a tutti e onore al presidente e logicamente GRANDISSIMI I REAL

C'era una volta ........ Baresi e i suoi ricordi

Forse, nonostante fosse in vacanza a Sharm, il pezzo l’aveva mandato e magari era anche molto bello, infatti è arrivata una mail in sede inviata da Baresi, peccato che non avesse una riga di testo scritto. Magari avrà avuto problemi con la tastiera senza apostrofo, tipica delle zone di Sharm, non si sa ma l’intenzione viene apprezzata.

C'è da dire che .....   Jbl dice la sua!

beh c'è da dire che già era impossibile giocare con tutto quel vento, il fatto che poi qualcuno si sia dimenticato i palloni a casa ha degenerato del tutto la cosa...c'è da dire che già la scoordinazione regna sovrana figuriamoci a giocare con un super tele... infatti si è aperto subito un caso ed una causa con i Rom degli autoscontri che si sono visti demolire le automobiline, con ordine Poli ovviamente per primo, il pizza, lo zar, e udite udite Real Zico... C'è da dire che ognuno ha la punizione che si merita, infatti il dimenticarsi i palloni ha fatto si che non uno ma due componenti di fazioni diverse subiscano pallonate in faccia con evidenti segni permanenti, la prima dallo Zar su Kraijceek, la seconda del Miche su Attila, al quale volano gli occhiali e si rompe il sopracciglio... c'è da dire in ultima analisi che quando finita la partita Jbl va per leggere se ha vinto la bottiglia Attila dice che non esiste più quel tipo di premio...non credo sia giusto ... allora c'è da dire che propongo di mettere 0,5 cent in più al venerdì cosicché magari anche lui può partecipare... e il gioco ritornerà attivo. Grande Jbl.... Saluti.

A GRANDE RICHIESTA.... IL QUIZ

(TROVATO LO SPAZIO)

Quello che vedete nella foto è un famoso regista che fu accusato dell’omicidio di un altrettanto famoso attore.

Ditemi: Il nome del regista della foto (15 pti.) Il nome dell’attore che avrebbe ucciso, poi fu assolto, (15 pti.) Il titolo di almeno 2 film del regista della foto(5 pti.) Il titolo della serie TV più famosa, interpretata dall’attore ucciso (5 pti)

Classifica Quiz

                                            Punti

Tarzan                                                 95

Baresi                                                  65

JBL                                                      25

   SPAZIO REAL AMIGOS     

Visti dalla porta  Kriceek ci vede a modo suo

Ho male alla mascella e devo andare a un matrimonio, fottetevi tutti, brutti stronzi.

 Comunque la maglia più bella, come al solito, era quella di Attila.

CLASSIFICA QUELLI CHE I REAL
Punti Vinte Nulle Perse Fatti Subiti
           
REAL AMIGOS 11 3 2 0 45 33
           
QUELLI DEL VENERDI 2 0 2 2 33 45
 
PRESENZE ESTERNE COI REAL
       
    P.G. MEDIA VOTO GOL FATTI
     
ZAR 2 6,45 7
IL MORALISTA 2 7,375 3
SICILIANO 3 6,01 16
BONAFE' 1 5,90 2