URAGANO SEBA E TORNADO VITO

WASHINGTON WIZARDS

E’ Perrone che dopo un sacco di gol nelle altre partite senza ottenere niente, riesce, con il secondo dei suoi tre gol, a mettersi nella sacca la bottiglia. La gioia vale per due perché Vito se la scolerà insieme a Santoro. Salute stronzi !!

La settimana, finita con un menaggio a Tarzan, perché a momenti manda a puttane la macchina di Krajicek, inizia con una bella iniziativa dello Zar che invita tutti gli amici della “cumpa” che sono collegati a internet, a cambiare obiettivo del menaggio. Lo Zar scrive che invece di menarlo a Tarzan che ha fatto una cosa "che può capitare" (diglielo a Krajicek se può capitare), non lo meniamo invece a Attila che queste cose non può farle perché non ha manco di patente?". Baresi, che per fargli scrivere una mail devi fargli domanda in carta bollata almeno un mese e mezzo prima perché, per lui, scrivere una mail è una fottuta perdita di tempo, è il primo a scrivere e a rompere le palle sul fatto che Attila non ha la patente; Attila risponde e scatena il buriddone, ma come è solito fare il Vecchio, dopo che ha spedito la prima mail, si chiama fuori e non ne manda più, anche lo Zar lanciata la pietra nasconde la mano e non risponde più a un cazzo di messaggio, Tarzan ne ha per i coglioni di dare spago a quelli che considera degli imbecilli e che l’hanno preso per il culo solo perché a momenti sfascia la macchina di un suo conoscente e niente messaggi, così rimangono Zico e Attila a insultarsi come Triple H e Batista il venerdì prima dell'Hell in a cell che consacrerà campione l'animale. I due si insultano prima via posta elettronica mandando i messaggi in Cc a tutti per renderli partecipi, poi, quando si accorgono di non essere calcolati, proseguono a insultarsi per i cazzi loro. Zico prova il “diversivo” di un attacco sul forum, ma a Attila, che ogni messaggio che arriva sul forum viene segnalato da una mail, così va a dar battaglia anche sul forum. Nessuno ha l’ultima parola e la cosa verrà risolta alla pay per view del venerdì sera, ovvero alla partita finita la quale solo uno avrà ragione!!! A metà settimana la zia di Attila va in sede a dirgli che lo cercano al telefono. Ora, Attila ha dato a tutti il numero del suo telefono personale quindi chi può essere lo stronzo che chiama ancora al numero vecchio? Attila va in negozio dai suoi per rispondere ma al telefono non c’è più nessuno. Pensando che sia caduta la linea aspetta che lo stronzo richiami, dopo un po’, non chiamando nessuno torna in sede e sua Zia gli dice “mentre eri di là è arrivata una telefonata" ma porca puttana allora oltre che stronzo questo è anche deficiente, dopo un quarto d’ora risuona il telefono “ciao sono Mucci” “cazzo Andre ma perché mi hai chiamato di là?" "perché non mi ricordavo più di avere questo numero" "e allora perché ora mi hai chiamato di qua?” “perché mi è venuto in mente" "no, perché sei un deficiente mi hai fatto fare un casino di giri, che cazzo vuoi?” “niente venerdì non ci sono" "e perché?" "non credo di doverti dire il motivo a te, non sei mica mio padre!!” “fottiti Andre”. A questo punto si cerca un altro portiere intanto ce ne abbiamo tanti. Si telefona a Krjicek che dice “porca troia potevate dirmelo venerdì sera alle otto e venti, e che cazzo! io abito a Rocca Grimalda mica a due passi dal vostro fottuto campo, e poi mi sento di covare l’influenza però mi state simpatici soprattutto se non c'è quell'infame di Riccardo quindi facciamo così: vengo anche se non mi sento troppo bene”. A sto punto è tutto a posto ci si è tutti, ma all’indomani telefona ancora Krajicek “ho fatto il possibile ma ho un mal di gola pazzesco, non ce la faccio proprio ma mi dispiace proprio non poter giocare” comunque a Krajicek vanno 10 punti nella classifica del personaggio dell’anno per la disponibilità e la voglia mostrata alla causa del gruppo, mentre JBL Lomonaco, che ogni volta che si chiama caccia balle paurose per non venire, non si becca un cazzo e scende sempre di più in classifica!! Nel frattempo arriva il Mastro. Attila gli fa “ma grandeeeee Mastro, finalmente il rientro!!” “rientro cosa?” “il rientro venerdì!" ”ma col cazzo! venerdì vado a un compleanno?" "di chi, se posso chiederlo?” “di un mio coetaneo” ”e festeggia il compleanno? Ma alla tua età che cazzo c'ha da festeggiare che sta avvicinandosi all'età di Baresi?" ”senti non è che te di anni ne hai molti meno quindi fatti i cazzi tuoi e non romper i coglioni" ”va bene Mastro, comunque mi son rotto con sta storia che rientri e poi non lo fai

CLASSIFICA MARCATORI 

CLASSIFICA PERSONAGGIO DELL’ANNO

AFFITTATELO, BRUTTI BASTARDI

ASCOLTATE QUESTO, BRUTTI STRONZI

PROVATE A FARE QUESTO, ROTTI IN CULO !!!

Un banchiere viene accusato, ingiu-stamente, dell’omi-cidio della moglie. Viene condannato all’ergastolo e fi-nisce in una prigione di massima sicu-rezza dove cono-scerà gli orrori della violenza, ma, grazie ad un amico, anche la speranza e, forse, una possibilità di riscatto. Grande film con un Morgan Freeman da oscar. Si discosta un po’ dai soliti film di storie di carcere e ha finale particolare. Per altre informazioni chiedete a quel bastardo dello Zar e vediamo se se lo ricorda o come al solito non si ricorda un emerito cazzo. Comunque un film che merita !!!

Si, molti diranno “bella copertina di merda”, in effetti è vero, solo a guardarla fa venire voglia di buttarlo nella rumenta, altro che comprarlo, ma sarebbe un errore. Questo album dei Dire Straits, terzo del famoso gruppo, comprende sette canzoni della durata media di sei minuti l’una. Apre le danze “Tunnel of love” la storia di un amore nato in un luna park, con la parte cantata poco curata alla quale fa da contraltare un suono ritmico insieme perfetto di strumenti e melodie. Si passa poi a canzoni più di stampo rock come "Skateaway "ed "espresso love". Per andare poi al rock puro quello che ti colpisce e ti resta dentro di “Solid rock”. Per quelli che il nome Dire Straits hanno il buio completo dico, compratevi questo album e, come diceva il mitico John Belushi, non potrete fare a meno di dire "ho visto la luceeeee!!!!!"

E’ stato l’uomo più pesante del mondo. Si chiamava Jon Brower e veniva da Minnoch, negli Stati Uniti, ha  raggiunto il peso di 635 chili per poi perderne, dal luglio 1979, in soli 16 mesi, la bellezza di 419, andando quindi a pesare 216 chili, però deve essere morto ugualmente.