QUELLI DEL VENERDI

VENERDI                                    01/04/2005

ZICO CORRE A VUOTO E SI SCAZZA

LE PAGELLE

INGIANCHIN

Fabio Tedesco: 6,5

Torna come ai tempi della scuo-la quando u-sciva a piedi u-niti; salva in molte occasioni la sua porta.

Franco Santoro: 7

Meno male che non ce la fa a correre, mette tre gol; gioca sia in difesa che in at-tacco: fa patire gli avversari.

Giorgio Baresi : 7

Questa volta la rivincita è pulita: si gioca un’ora fa due gol. Molto reattivo in ogni zona del campo, fa cose importanti.

Francesco Poli: 7

Fa una partita delle sue, ago-nismo corsa e grinta. Grandi sgroppate nel-l’occasione dei due gol. Grande gara.

Galluccio Michele:4,5

Colpisce due pali, ma poi non riesce a giocare a livelli ac-cettabili. Troppo isolato dal gioco. Molto affaticato.

SPEGASSIN

Andrea Mucci: 6

Non deve fare parate incredi-bili ma, porca puttana, quan-do lo chiamano in causa c’è sempre.

Sandrin Peluffo: 6,5

Ottima gara di contenimento, marca l’uomo più pericoloso, Michele, e non gli fa fare manco un gol. Si vede poco in avanti.

Tarzan Bernardi: 6,5

Ancora una volta fuori ruolo ha qualche dif-ficoltà ma la supera alla gran-de, gran passaggio per il gol di Attila.

Zico Zanasi : 5

Partita deci-samente sotto tono, non gioca nel suo ruolo ma si mangia dei gol e non torna molto in difesa.

Attila Bongioanni: 9

Se non lo prende stavolta 9 non lo prende più. Per venti minuti fa il fenomeno poi mette 5 gol e molti assist.

FINISCE 7-5 PER I INGIANCHIN

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Doveva essere la settimana della rivincita del Vecchio, infatti dopo sette partite con sole sconfitte, unico del gruppo da quando a febbraio si è riniziato a scrivere il giornalino, venerdì scorso era arrivata una vittoria, una bella vittoria furto perché si è giocato mezz’ora soltanto. Qualunque altra persona, Zico soprattutto, avrebbe goduto ancora di più di vincere così ma non Baresi che è una persona corretta e che vincere così non gli ha dato neanche soddisfazione. Certo un messaggio che diceva “ma grande 4-3 con il mio gol decisivo, ma che bella ranzata!” è arrivato in sede ma si capiva già da come era scritto che non c’era ne’ gioia ne’ soddisfazione, il messaggio che avrebbe voluto scrivere sarebbe stato “ma invece di cazzeggiare in internet, venire a piedi al campo e lavorare a Rossiglione non potreste sbattervi un po’ per cercare di arrivare in orario, stronzi?!” ma siccome era troppo lungo e Baresi non sa scrivere i messaggi col T9 ha preferito limitarsi all’altro. Ma ha deciso di venire di persona in sede per far valere le sue ragioni e ha pensato bene di venire lunedì 28 marzo che non solo è lunedì, e quindi la sede chiusa, ma è anche Pasquetta! così Baresi ha trovato sulla porta un biglietto con scritto “ma cosa ci fai qui stronzo di un Vecchio che oggi é Pasquetta ?”. Il Vecchio se ne è tornato, intristito, a casa ed è tornato il giorno dopo; è entrato senza salutare e ha detto “primo non dirmi che dovevo salutare e dove ho lasciato l’educazione perché non sono dell’umore giusto per sentirmi rompere le palle; secondo spiegami come facevate a sapere che sarei venuto ieri che mi avete già fatto trovare il biglietto” e Attila “guarda Barre: basta che uno ti guardi in faccia e sa già che te sei uno che queste cazzate, potenzialmente, le può fare” “ah bene comunque son venuto qua soprattutto per dire a Tarzan che ha rotto le palle con l’arrivare alle otto passate quando si gioca alle otto” “guarda Barre puoi dirglielo direttamente te perché Tarzan eeeeeeeeeee’ quiiiiiii” “ma che bella carrambata, senti Tarzan io ti volevo dire…” non fa in tempo a finire il concetto che Tarzan, con una testata fortissima alla base del naso, gli ha frantumato il setto poi guarda Baresi e gli dice “senti so già cosa vuoi dirmi ma io non posso arrivare prima perché io lavoro a Rossiglione, lo capisci questo?” il Vecchio, in stato di semiincoscienza fissa Tarzan e gli dice “allora cambia lavoro!” Tarzan, fatica tantissimo, ma riesce a controllarsi. In quel momento arriva Zico “che cazzo ci fai qua?” “amico sono in ferie fino a giovedì” “ah vedi la gente che non fa un cazzo dalla mattina alla sera!” “non è vero, Tarzan, che non faccio un cazzo dalla mattina alla sera; ad esempio prima di venire qui ho rigato con le chiavi di casa tutte le macchine nel parcheggio del mercato” “ma in quel parcheggio c’era anche la mia macchina” “eh lo so la tua l’ho fatta per prima Tarzan, cosa ci vuoi fare sono cose che capitano”. Intanto Attila si accorge di avere sul telefonino una chiamata non risposta guarda il numero ma non lo conosce allora lo richiama “senta, sono Roberto” “ha sbagliato numero” “no,non cerco Roberto sono io Roberto” “le ho detto che ha sbagliato numero” “ma io ho sul telefonino..” click, l’altro butta giù, Attila si incazza e ritelefona “scusi ma è un maleducato mi lasci spiegare” “no senta io sono Francesco ha sbagliato numero” “no, ma io ho una telefonata da parte vostra sul mio cellulare” “senta io sono Francesco e non la conosco” Attila capisce che quello che parla è Poli “ma deficiente sono Roberto, Attila” “ho capito ma lei ha sbagliato numero” “ma sei un idiota, imbecille” “si, si ma ha sbagliato numero” e riattacca Attila non ci vede più: ritelefona “ma sei Francesco Poli no?” “si ma lei ha sbagliato numero” “sei un deficiente ma sono Bongio” “ho capito ma qua siamo al terminal e stiamo lavorando io non la conosco deve aver sbagliato l’ultima cifra”. A questo punto chiunque avrebbe capito che Poli non poteva parlare perché c’era il suo capo vicino a lui e che quindi diceva che aveva sbagliato numero per non far vedere che gli arrivavano telefonate personali sul lavoro; dicevamo tutti avrebbero capito anche il più imbecille del gruppo, si anche il Siciliano, ma non Attila che si incazza sempre di più “imbecille! Idiota! sei un deficiente! Poli ma lo vuoi capire che sono io?” il portuale vorrebbe gridargli “ma lo capisci stronzo di un Attila che ho capito chi sei ma che non posso parlare? Certo che sei proprio un testa di cazzo, ma vaffanculo va” ma non

 

potendolo fare perché altrimenti si sputtana col capo cambia tono di voce “alloraaaa lo vuol capire che ha sbagliato numero o no, l’ha ancora capita che ha sbagliato l’ultimo numero o nooo” a sto punto, come a Fantozzi quando trova il pane anche nei cassetti del mobiletto del cesso, ad Attila sorge un piccolissimo dubbio “ah ma non è che non puoi parlare?” e Poli “ah finalmente l’ha capita… che ha sbagliato numero grazie, salve” Attila butta giù e si sente un povero deficiente e questa cosa lo segnerà a vita “ma come ho fatto a non capire che non poteva parlare?”. Attila è rimasto segnato, Poli ha rischiato il licenziamento, ma la cosa molto bella è che questo fatto non è un fatto inventato: è accaduto davvero ed allora, dopo pochi minuti, arriva un messaggio in sede “sei un imbecille, c’è posto per venerdì?” e Attila “sei te lo stronzo se mi telefoni con il telefono del terminal io vedo il numero e richiamo che ne so che non puoi parlare? Comunque venerdì non c’è posto. Non è che puoi svegliarti una volta ogni tanto e pretendere che ti abbiamo tenuto il posto caldo, quindi vaffanculo!”.Arriva in sede lo Zar si avvicina a Attila e, senza dire una parola, gli mette la mano sulla spalla, gesto tipico dello Zar per dire che venerdì non viene. Attila si incazza come una bestia “eh no Zar ho mandato a fanculo Poli giusto adesso non puoi dirmi che non vieni“ lo Zar gli rimette la mano sulla spalla e lo guarda come se compatisse uno che ha appena detto una cazzata, si gira apre la porta e dice “avrete mie notizie” e lascia la sede senza aggiungere altro, Attila si incazza un bel po’ e grida “prendiamolo” Tarzan non se lo fa dire due volte parte a palla ma Zico lo aggancia da dietro e Tarzan vola per terra come un orso che scivola sul ghiaccio fa due metri a pelle di leone e si sfonda il cranio contro la porta chiusa della sede si rialza guarda Zico e gli dice “non ridere che è inutile: sono caduto solo perché ero sbilanciato”. Attila non sa come imbastire il discorso a Poli, poi trova la soluzione telefona e gli dice “ciao Fra, senti... visto che mi fai pena che elemosini un posto al venerdì come se fosse un pezzo di pane, ho telefonato allo Zar e gli ho detto che se ne può stare a casa e ti ho fatto un grosso favore, almeno abbiamo chiuso anche l’episodio della telefonata” e Poli “ah bene episodio chiuso, ma sia chiaro che se lo Zar si fosse offeso e non venisse più non è che io vengo tutti i venerdì al suo posto perché mi rompo anche un bel po’ i coglioni a giocare sempre” “ma sei simpatico Poli! comunque lo Zar non si è offeso, sa chi comanda e lo accetta” Baresi non capisce e dice “ma cosa? Lo Zar ci mancherebbe che si fosse offeso! è lui che non può venire mica te che gli hai detto di stare a casa“ Poli guarda Attila si mette a ridere e dice “beh dai Roby consolati che uno più deficiente di te che non capisce che quello che dici, lo dici per non sputtanarti, lo hai trovato comunque non sono incazzato tranquillo”. Attila sarà anche tranquillo però per esserlo di più metterà Poli in squadra con lui che è sempre meglio che non gli passino il pallone piuttosto che tornare a casa con il malleolo nello zaino dell’invicta. A questo punto ci si è; tutti la mancanza dello Zar, però, incrina un po’ l’atmosfera scherzosa che Attila aveva fatto tanta fatica a creare con i messaggi a Baresi e con gli insulti allo Zar durante la partita che rispondeva con insulti peggiori e a volte anche con qualche minaccia. Certo c’è Poli ma con Poli non si può scherzare perché è fragile caratterialmente e se gli si dice che ha fatto una cazzata si mette a piangere e te lo giochi per il resto della partita, in compenso torna Zico che in merito a menaggi sa il fatto suo e quindi l’atmosfera di buridda non mancherà di certo. Infatti appena arriva Zico dice “Barre vedrai che sia che si giochi mezz’ora solo o che si giochi un’ora intera la tua bella ranzata, stasera, non te la leva nessuno” e vai che si inizia con il menaggio.All’ultimo dà forfait Arena e allora si chiama Peluffo quindi Poli deve andare nell’altra squadra e Attila comincia a tremare. Prima dell’inizio c’è un bell’episodio di amicizia negli spogliatoi: arriva Galluccio che fa vedere a tutti la foto di suo figlio sul cellulare, arriva da Tarzan che guarda il Siciliano e gli dice “no, guarda, non m’interessa mi dà fastidio” il Galluccio rimane senza parole ma del resto il Siciliano è solo un conoscente e quindi Tarzan non ha usato la diplomazia. La partita, infatti, inizia con Poli che dice a Attila “a momenti mi fai licenziare” e cerca di falciarlo come un fuscello. La prima occasione è per Attila che viene anticipato da Poli che arriva velocissimo “ah è vero stasera non c’è Arena che mi lascia il tempo di fare quello che voglio visto che è lentissimo”. Ancora Attila davanti alla porta ma

CLASSIFICA MARCATORI

24 Gol Gaggero

19 Gol Galluccio

15 Gol Attila

11 Gol Arena

10 Gol Perrone,

9 Gol Zico, Baresi, Poli, Santoro

1 Gol Sebastiano

Autoreti : 2   Gol tot. : 118

NOTIZIE DAL MONDO

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GERMANIA– era talmen-te ubriaco che non si reggeva in piedi ne’ tanto-meno riusciva a cam-minare, ma di smettere di bere non voleva saperne così questo 49enne te-desco ha trovato un modo alternativo per raggiungere il bar: ha rubato la sedia a rotelle del padre invalido, si è seduto e si è diretto verso il bar. E’ stato fer-mato da una pattuglia di poliziotti ed è risultato, chiaramente, positivo al test del palloncino. La po-lizia è stata costretta a se-questrare il mezzo per mo-tivi di sicurezza.

INGHILTERRA– Pompie-ri chiamati da una persona che sentiva le grida stra-zianti di un pappagallo ri-masto incastrato chissà do-ve. Arrivati sul posto i pompieri hanno girato in lungo e in largo finché non hanno sentito che le urla venivano da un ufficio, aperta la porta hanno a-vuto una sorpresa: il pap-pagallo che gridava aiuto era un volatile di uno screensaver che un impie-gato aveva lasciato attivo sul pc.

SEATTLE USA– Stanchi di bere birra in solitudine, stanchi di stare seduti al bancone di un bar in attesa che il barista o qualche avventore scambi due chiacchiere con voi? Niente paura hanno inventato l’apribottiglie parlante. Al momento di stappare una bottiglia una voce fem-minile vi dirà “Cerveza, senor?” ma non solo: si potranno sentire anche urletti di gaudio o frasi di personaggi televisivi. (L’importante è che quan-do apro la bottiglia non mi dica “ma non ti sembra che hai bevuto abbastanza?” altrimenti apro la birra con i denti).

IDAHO USA– Un bam-bino di cinque anni che stava imparando a scrivere non riusciva a scrivere il suo nome Josef Michael William Duncan-William-son. Tornava tutti i giorni da scuola in lacrime. I suoi genitori gli hanno cam-biato il nome in Josef Wil-liam Duncan.

FONTE WWW.MACISTE.IT

apre troppo l’angolo di tiro e Zico comincia a incazzarsi “ma ti mangia dei gol assurdi” passa un minuto Attila pescato davanti alla porta da un lancio di Mucci stoppa la palla salta il Tedesco e segna. Intanto dietro Peluffo ha stabilito la formazione e ha messo Tarzan di nuovo a destra che è sinistro e Zico a giocare da metà campo in su come da molto tempo chiedeva, ma Zico non si trova per un cazzo in un ruolo non suo, così comincia a correre e non tocca mai palla incazzandosi in maniera notevole.Ci prova Galluccio ma becca il palo. Poco dopo raddoppia Attila 2-0 Baresi comincia ad avere gli incubi vedendo di nuovo una possibile ranzata. Santoro e Poli si incazzano e iniziano ad innestare le marce alte. Il 2-1 è di Poli che salta Attila a centrocampo poi si fa tutta la fascia, Peluffo che dovrebbe andarlo a chiudere marca il Galluccio perché ha paura che segni e allora Poli tira in porta e fa 2-1 e Zico “ma perché non sei andato sotto a Poli?” e Peluffo “se no la passava a Michele che segnava” “si ma così ha segnato Poli” “vabbé non posso pensare a tutto.” Attila, nei primi venti minuti fa cose incredibili, salta Santoro e regala un assist prima a Tarzan e poi fa un numero a Poli che rimane fermo sul posto, Baresi lo guarda e ci fa “ma cosa hai preso stasera ti sei drogato?”. Chi si è drogato sicuramente è Poli che fa 2-2 ancora con un tiro potentissimo. Santoro corre come un invasato segna 2-3 poi dice “è meglio che non fumi più perché se no non ce la faccio” “no è meglio che corri di meno perché se no non ce la facciamo noi”. Baresi prende fiducia e fa gol personalmente 2-4 tornando a centrocampo guarda Attila e gli dice “com’era quella della ranzata” non vede Zico che alza la gambetta e Baresi si sfonda il naso nel cerchio di centrocampo. Attila allora s’incazza, riceve palla, Peluffo è liberissimo ma l’attaccante con una cannonata di punta mette dentro il 3-4. Allora il Vecchio ha un moto d’orgoglio va in avanti, Zico non torna perché non ce la fa più, allora Baresi si beve Attila poi tira ma Tarzan ci mette il piedone e la palla va nell’incrocio 3-5. Tarzan dice subito “è autorete mia” piuttosto che dare un gol a Baresi: preferisce dire che ha fatto una cazzata lui, ma del resto Baresi è un semplice conoscente cosa pretende..,pretende il gol “in Inghilterra lo danno a chi tira” e Attila “va bene bambino te lo do il gol “. Poli salta due avversari arriva al limite dell’area e viene falciato da Tarzan che resta fermo con il piede fuori dall’area; Baresi, che era a 40 metri dall’azione dice “rigore, rigore” viene massacrato a colpi di badile e si riprende con una punizione che non darà frutti. Poi c’è una palla lunga per Attila che riceve e cerca di avanzare ma a piedi uniti in avanti il Tedesco gli porta via gamba e malleolo; Baresi che è a due metri ”non ti ha neanche toccato” “ma fottiti Barre”. Attila si sta involando solo quando arriva Santoro ”buonasera” Attila lo guarda sconvolto “ma non avevi detto che non riuscivi a correre?”. Grande azione con Zico che pesca Tarzan sulla fascia; Attila va verso la porta ma pensa, come tutti del resto, “adesso Tarzan butta la palla a fanculo” e invece il Tarzan ti tira fuori un passaggio perfetto che Attila spinge in gol 4-5 e Tarzan portato in trionfo per il campo con Poli che dice “ma porca puttana ci provasse cento volte non ce la farebbe mai più”. Angolo di Zico, Attila in anticipo sul Galluccio e palla sulla traversa e rimbalzo sulla linea e Tarzan “è entrata” “te muto che c’hai gli occhiali alla Davids e non vedi un cazzo” Zico fa l’unica cosa buona della serata: passaggio filtrante che Attila con la punta del piede mette dentro con l’aiuto del palo. 5-5 e corona una partita incredibile. Santoro non ci sta: doppietta e 5-7 finale.

 

PROVERBIO DELLA SETTIMANA:

Chi è stato morso anche solo una volta dal serpente avrà sempre paura di camminare nell’erba alta.

DICE IL SAGGIO:

Se quelli che parlano male di me sapessero cosa penso di loro, parlerebbero di me ancora peggio.

IL CONCORSO DELLA SETTIMANA

INDOVINA A CHE STATO APPARTIENE LA BANDIERA E LA CAPITALE DELLO STATO STESSO. SCRIVI LA TUA RISPOSTA AL NOSTRO INDIRIZZO MAIL E POTRAI VINCERE UN CAPPELLINO DI “ QUELLI DEL VENERDI “ !!!! PARTECIPA !

SETTIMANA SCORSA :

BANDIERA GERMANIA, CAPITALE:BERLINO

LA FOTO DELLA SETTIMANA

WALKMAN CINESE

L’ANGOLO DEL BUON UMORE

Pierino ha saputo dalla maestra che i bambini non nascono sotto i cavoli, torna dalla madre e vuol sapere la verità. La madre alla fine gli spiega tutto e gliela fa anche vedere. Pierino la guarda con curiosità e poi esclama “cavoli, qualche centimetro più in là e nascevo stronzo!”