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QUELLI DEL VENERDI |
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VENERDI 25/03/2005 |
BARESI E’ GESU’: RISORGE A PASQUA |
LE PAGELLE INGIANCHIN Fabio Tedesco: 7
Franco Santoro: 6,5
Giorgio Baresi : 7
Andrea Arena: 7,5
Galluccio Michele: 6
SPEGASSIN Andrea Mucci: 7
Sandrino Peluffo: 7,5
Tarzan Bernardi: 6,5
Antonio Lo Zar : 7
Attila Bongioanni: 7,5
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FINISCE 4-3 PER GLI INGIANCHIN ———————————— Baresi, dopo le due umiliazioni calcistiche, e le relative settimane di messaggi dove gli viene ricordato che ha preso delle belle ranzate, diventa nervosissimo, tanto che, mentre sta per raggiungere la sede per far valere le sue ragioni, sul bus una vecchietta gli chiede “scusi buon uomo, scende alla prossima?” e il Vecchio “prima cosa buon uomo lo dice a suo marito“ “ma sono vedova” “non sono problemi miei, in secondo luogo se scendo sono cazzi miei si figuri se vengo a dirlo a una stronza come lei” “ma mi scusi ma lei è davanti alla porta: è normale che le chiedo se scende perché se no dovrei buttarla in terra per poter scendere io” “che ci provi solo signora e si ritrova al reparto pediatrico del San Carlo” “ma allora non capisce, è la prassi che le chieda se scende” “la mia prassi invece è questa” rincorsa del Vecchio per dare una testata all’anziana che però si china per prendere il fazzoletto che le è caduto e Baresi si sfonda il setto contro l’obliteratrice. Scende dal bus tamponandosi con una mano si riflette nella vetrina del tabacchino si guarda e dice “ma cosa sono diventato, sono peggio di Attila” passa davanti a un condominio e vede una targa con su scritto “Gianluigi Besano specialista in psichiatria”. Sale le scale e dopo avere colpito allo stomaco la segretaria che cercava di fermarlo perché non aveva appuntamento,sfonda con un calcio la porta dello studio del Besano prende per i capelli un cliente che era affetto da compulsioni ossessive e lo scaraventa nel parcheggio sottostante, fissa il medico e gli dice “questo è il mio problema, sono troppo nervoso” e il dottore “nervoso? Non direi nervoso, un po’ agitato ma niente di più” “dottore non sono mai stato così mi aiuti” “guardi io non posso aiutarla perché quello che le sta succedendo è una cosa normale: anch’io sarei un po’ nervoso se i miei amici si facessero la squadretta al venerdì, mi battessero e poi mi bombardassero di messaggi con scritto che mi hanno dato una bella ranzata” “ma come fa sapere queste cose che non le ho raccontato ancora niente?” “perché le ho lette sul vostro sito” “e allora cosa mi consiglia, dottore?” “guardi io direi di lasciar sfogare la sua rabbia perché reprimerla le farebbe più male” “va bene grazie” e fa per andare via “guardi che mi deve 95 euro di parcella“ e Baresi “ma vanda a fanculo dottore di merda, per una stronzata 95 euro ma si fotta” “ma come si permette?” “si ricordi me l’ha detto lei di non reprimere la mia rabbia” non paga e esce sbattendo la porta. Si avvia a passo spedito in sede apre la porta e, senza neanche salutare, dice “penso che sia l’ora di finirla di scrivermi che ho preso una ranzata,siete dei bambini vi divertite con ste cazzate, per forza che mi date le ranzate vi fate le squadre come piace a voi ora venerdì la squadra me la faccio io e poi vedrete i messaggi che vi mando; non ci si comporta così, mi avete rotto il cazzo”. Attila, che stava chattando su Winmx e non ha sentito niente di quello che ha detto Baresi, esce dal retro vede il Vecchio e gli dice “ma ciaooooo Barre, te l’abbiamo data una bella ranzata!!”.Il Vecchio resta senza parole. Arriva Tarzan che quando vede il Vecchio gli da’ una bella pacca sulla schiena e gli dice”Barre, te l’abbiamo data una bella ranzata” “porca puttana il prossimo che mi dice così gli spacco la faccia” entra Mucci “weee’ Barre te l’abbiamo data una bella ranzata!” e Attila “dai, Barre forza” “no magari al prossimo”. Intanto, per la prima volta nella sua vita, Mucci appoggia l’iniziativa della settimana e dice “ragazzi allora andiamo a fare il mercatino? Io ho portato un po’ di roba da vendere” “andre ma si era detto che forse si faceva non si era stabilito” “e allora lo stabilisco io va bene?“ “se la metti così andiamo”. Si prende la roba che si era rubata alla FNAC la settimana prima e ci si avvia, Tarzan va dove lavora e prende qualche pollo da vendere. Attila guarda Mucci e gli dice “ma cosa hai portato?” “niente sono piatti di ceramica di Natale da appendere al muro” “scusa ma oggi è il primo giorno di primavera” “si ma erano nell’armadio di casa mia e siccome ci dovevo mettere i cazzi miei ho pensato di levarli e venderli” “ma sono di tua moglie non è che s’incazza?” “ma no, e poi a te che cazzo te ne frega? Saranno un po’ cazzi miei se s’incazza o no, non credi ?” “ma sei sempre a dire cazzi miei?” “ma saranno un po’ cazzi miei se dico che sono cazzi miei non credi?”. ”Te Tarzan che cosa hai portato da vendere?” “io non ho portato niente perchè le cose mie non le vendo, io compro e basta” “e cosa compri?” ”cerco il numero X di Spiderman dove combatte contro testa di cozza: lo hanno ambientato a Genova quell’episodio” “chissà quanto costa…” “costa dai 1400 ai 1800 euro” “una cosa da niente” “si hai detto bene, per un numero così importante proprio roba da niente”. Tarzan si gira per andare a cercare il fumetto non vede il marciapiede prende velocità per non cadere ma si sfracanna la testa dentro il bar degli Archi; si rialza, si ricompone e cerca di farsi spazio tra la gente che si era piazzata fuori dal bar a vedere cosa era successo,guadagna il centro della piazza e uno gli grida “Tarzan ti sei fatto male?” e lui come se fosse Triple H dopo che ha vinto il titolo a New Years Revolution “no amico tranquillo, anzi volevo dire a tutti i presenti una cosa: sono caduto solo perché ero sbilanciato” un boato si alza dalla folla tutti a gridare “Tarzan, Tarzan” gente che chiede autografi, pacche sulle spalle e Tarzan come The Hurricane regala la sua maschera a un bambino, lui regala i suoi occhiali alla Davids e ritorna al banchetto di Quelli del venerdi. In quel momento arriva una signora, vede un telefonino sul banco e dice “quanto costa quel cellulare” Attila, che non sa neanche da dove è uscito dice “20 euro” “ok lo prendo” e Attila “e vai che abbiamo fatto venti euro”. Arriva Zico in guarda in giro e dice “scusate ma |
avete visto il mio telefonino?“ “quale telefonino?” “quello che ho appoggiato sul banco mentre sono andato a prendere, in macchina, la roba che avevo portato” “ah era il tuo il telefonino?” “si, perché?” “perché l’ho venduto adesso a quella signora” “ma stai scherzando?” “no, no non sapevo di chi era e l’ho venduto” “ma porca puttana potevi chiederlo prima di venderlo” e Baresi “scusa Zico ma lo hai messo sul banco pensavamo fosse da vendere” “te Baresi zitto che hai preso una bella ranzata” “ma vaffanculo Zico” “e a quanto lo avresti venduto il mio telefono? “ “a 20 euro” “20 euro un telefono della Tre con videocamera e una tessera appena ricaricata da 50 euro?” “e io come facevo a saperlo che c’era un credito di 50?Comunque vai da quella donna e fattelo ridare”. Zico va e dopo una decina di minuti torna indietro con il telefonino e con l’arcata sopraccigliare destra spaccata; ”che è successo Zico” “niente; è successo che sono arrivato lì e le ho detto:signora i miei amici si sono sbagliati le hanno venduto il mio cellulare, e lei:e io me ne sbatto il cazzo ora è il MIO cellulare e io: no forse non ha capito io non volevo venderlo il cellulare. A quel punto è arrivato un terrone di 120 chili e ha detto: tu stai importunando la mia signora. E truuuun mi ha dato un pugno e mi ha aperto l’arcata con l’anello da terrone” “e il telefonino come lo hai recuperato?” “niente ci siamo messi d’accordo per 250 euro” “bravo ti sei fatto valere” e Zico “mi sembra di notare un po’ di ironia nelle tue parole comunque adesso me ne vado, ah venerdì non ci sono” “e perché?” “perché me ne vado in Umbria per Pasqua” “e allora vattene anche a fanculo per il primo maggio”. Nel frattempo si son fatte le sette, Tarzan ha trovato il fumetto ma alle dieci era ancora a contrattare e si sentiva che diceva ”senti io ti dò l’action figure di The Rock più 40 euro” e l’altro ”no voglio l’action figure di Stone cold Steve Austin e 400 euro”. Baresi aveva venduto un cappellino di “Quelli del venerdì” per 5 euro a uno che veniva da Udine e prima di andarsene ha guardato il Vecchio e gli ha detto “te l’hanno data una bella ranzata”. Attila ha venduto i diritti del giornalino a un produttore che ha detto che vuole farne un film con Russel Crowe nella parte di Zico, Robert Redford nella parte di Tarzan, Dustin Hoffman nella parte dello Zar, Robert Deniro nella parte di Attila e Alvaro Vitali nella parte di Baresi: nel complesso una giornata positiva. Al venerdì manca Zico si chiama Peluffo “wee’ Sandrin, vieni a giocare venerdì?” “ah te mi chiami perché ti manca gente se no non mi chiamavi, dillo che lo so che è così” “lo sanno tutti che è così! c’è gente che viene sempre e gente che viene se manca qualcuno, te fai parte della seconda fascia” “ah così secco” “me l’hai detto tu di dirtelo” ”si ma pensavo che mi avresti detto che venivo perché sono bravo a giocare e simpatico” “no, no vieni perché manca gente e poi bravo a giocare forse si, ma simpatico non credo visto che stai un po’ sul cazzo a tutti”. Si arriva al campo e comincia a piovere come tutto. Alle otto e venti “Sandrin” non è ancora arrivato, lui che viene sempre mezz’ora prima per scaldarsi, Attila lo chiama sul telefonino ma non risponde, quando ormai Baresi sta piazzando le scommesse e da’ a 1,2 che non verrà più e a 12 che arriverà, eccolo sbucare e con scuse puerili cercare di giustificarsi “sono sceso poi ho visto che pioveva e sono tornato in casa a prendere l’ombrello” prima che dica ancora qualche cazzata Attila, con una testata gli disintegra il setto. Si inizia a giocare e Attila, visto che è Pasqua, ha avuto una simpatica idea: siccome si era a 99 gol ha portato una bottiglia per chi avesse segnato il centesimo gol della stagione e poi ha avuto un’idea brillante: non dire quanti gol mancavano per arrivare a 100 perché se no tutti avrebbero cercato di fare il centesimo gol. Questa trovata scatena la gazzarra: tutti pensano che ogni gol può essere quello buono e allora tirano sempre in porta e quando, anche un compagno ha il pallone, gli danno delle gomitate paurose in faccia per segnare loro. Baresi invece se ne sbatte lui vuole solo vincere per evitare il menaggio settimanale e ce la mette tutta. Ma le occasioni grosse ce l’ha Attila, la prima la spreca cercando di fare una finta al Tedesco tirando la palla fuori, la seconda lo Zar va sul fondo e fa l’accusa come a biliardo “tieni Bongio” “non mi chiamo Bongio mi chiamo Attila”, colpisce al volo e,ad un metro dalla porta, manda la palla a fanculo: lo Zar lo insulta pesantemente. Dopo questi errori e qualche occasione per Baresi e Santoro arriva il gol di Arena sottomisura, un gol dei suoi: é il gol numero 100 con relativa bottiglia, ma Attila non lo dice a nessuno. Attila, prima di iniziare, aveva detto a Tarzan “il Miche non deve segnare se no vuol dire che hai giocato male” fino a quel momento Tarzan lo aveva tenuto bene ma Santoro va a colpire l’unico punto in cui Tarzan non può contrastare il Siciliano: cross alto il Galluccio, che dà almeno 5 cm. a Tarzan, stacca di testa e mette in gol 2-0.Sull’onda dell’entusiasmo trova il 3-0 con una cannonata sotto la traversa. A questo punto Baresi comincia a pregustare il trionfo con tanto di punteggio umiliante sugli avversari ma non ha fatto i conti con un’Attila in formato monstre che fa cosa che neanche Vandeckercoof ai mondiali del ’74. In 3 minuti tre assist allo Zar il primo dal fondo, il secondo in campo aperto e il terzo davanti alla porta vuota, lo Zar deve solo spingere 3-3. A questo punto Attila vuole anche umiliare Baresi: cerca di saltarlo sulla fascia ma perde palla poi lo salta con un numero e tira; in entrambe le occasioni lo Zar si incazza perché voleva il pallone e Attila “wei’ ciccio e un po’ di riconoscenza per i tre palloni che t’ho dato ce la vogliamo mettere in questa vicenda? Se sono davanti a Baresi è chiaro che cerco di saltarlo: è una sfida e ci si fa un po’ di ridere, ma te cosa vuoi capire sei un invasato che corre come un matto e basta”. Per farglielo capire allo Zar ci si mette anche Baresi. Il Vecchio, al |
CLASSIFICA MARCATORI 24 Gol Gaggero 19 Gol Galluccio 11 Gol Arena 10 Gol Perrone, Attila 9 Gol Zico 7 Gol Poli, Baresi 6 Gol Santoro 1 Gol Sebastiano Autoreti : 2 Gol tot. : 106 |
NOTIZIE DAL MONDO ———————————– CHARLOTTE TOWN– E’ stato rinviato per aggiornamenti il proces-so a Evan Wade Brown, il Canadese che lo scorso agosto ha tirato una torta di crema in faccia al primo ministro Jean Chretien. L’avvo-cato difensore sostiene infatti la legittimità del gesto di Brown sul presupposto che lo stesso Chretien abbia u-na volta sostenuto che “ricevere una torta in faccia è un onore e un privilegio”. CONEY ISLAND USA– Takero Kobayashy ventiquattrenne giap-ponese di Nagano si è confermato campione nell’ 87° concorso per mangiatori di hot dog che si tiene, ogni anno dal 1916, a Coney Island. Takeru, già cam-pione lo scorso anno, ha battuto il suo stesso record ingurgitando la bellezza di 50 hot dog e mezzo nel tempo record di 12 minuti. Riuscito a mantenere il proprio titolo ha dichiarato ai giornalisti ”mi sento bene”. BEBINGTON– Tutti i giorni una gazza ladra è ospite di una famiglia. Bricioline e toz-zi di pane appoggiati per lei sul tavolo del giardino. Lei mangiuc-chia e, a pancia piena, per saldare il conto la-scia due o tre penny. Tutti mobilitati nella zona, anche la società reale per la protezione degli animali che sos-tiene: scambiare cose è un’abitudine umana si può solo presumere che qualcuno abbia insegna-to alla gazza a farlo. DOWIE, INGHILTERRA- “Non è colpa mia: era il mio cane che guidava la macchina”. Mentre spie-gava ai poliziotti come la sua Maserati da centomila euro fosse finita contro un furgone, il noto presentatore Britannico Johnny Vau-ghan, non riusciva a crederci, e invece è an-data proprio così. Men-tre stava portando il suo bulldog dal veterinario, il cane è saltato sul sedile del guidatore e ha premuto l’acceleratore. 11 mila euro di danni. FONTE WWW.MACISTE.IT |
limite della sua area punta Attila, non riesce ad andargli via e Santoro “dalla pure indietro al Tedesco” e il Vecchio “piuttosto di darla indietro mi facci ammazzare" questo è lo spirito che ci deve essere al venerdì,l’importante è divertirsi ma non tutti la pensano così e che allora si fottano! intanto Baresi e Attila andranno avanti a fare sempre i bambini. Si rimane sul 3-3 per una decina di minuti palla sulla fascia arriva Peluffo che con una bella spallata anticipa Santoro “se stai attento magari a non buttarmi nel muro”e Sandrin “ma quella è una spallata regolare” “e allora è regolare anche che ci finisci te contro il muro, attento”. Quando la partita inizia a farsi veramente bella alle nove e dieci, dopo mezz’ora di gioco, si materializzano dieci stronzi che devono giocare.Baresi dice “questi sono quelli che devono giocare alle nove abbiamo giocato solo mezz’ora così imparate a venire tutti alle otto e mezza invece che alle otto” e Attila “si Barre ma c’è gente che non ce la fa a venire alle otto” “e allora non viene più” “Barre io sono uno di quelli” “te stai in internet con qualche troione fino alle otto ma se volessi ce la faresti” “si ma Michele e Tarzan arrivano sempre dopo” “e allora Michele lo cacciamo e Tarzan lo svegliamo a calci in culo” “ma viene da Rossiglione“ si fotta lui e Rossiglione”. Su questa incazzatura Baresi va in avanti salta Peluffo e fa 4-3. Si gioca ancora un po’: Attila riceve un pallone e con un missile centra il palo interno finisce qui perché gli stronzi vogliono giocare.Baresi vince una partita dopo sette sconfitte ma non se la gode neanche: primo perché non è certo una ranzata un gol di scarto e secondo perché si è giocato solo 40 minuti e il Vecchio sa che se si giocava di più avrebbe perso (e non dire di no Barre perché ti vedo anche in questo momento perché se te sei Gesù che mi risorgi a Pasqua, io nel gruppo sono un dio e l’ho dimostrato stasera: weeee’ sembravo Rivelino) e quindi si va negli spogliatoi. Attila fa per prendere la bottiglia da dare ad Arena ma non la trova più. Va incazzato nel bar e gli dice “scusi, intanto per iniziare non si potrebbe prenotarci dalle 8 e mezza alle 9 e mezza che stasera abbiamo giocato mezz’ora“ “ma noi glielo abbiamo detto di entrare alle nove e mezza“ “allora è Baresi che è andato a chiedergli se dovevano giocare e loro, naturalmente, gli hanno detto di si ma dovevano aspettare. Allora Tarzan fammi un po’ un piacere prendi un po’ questo cacciavite a stella e vai un po’ a fare una riga sulla macchina del Vecchio” “con enorme piacere” va nel parcheggio e dopo pochi minuti torna “ho fatto una bella riga sulla C3 del Barre” e Arena “ma Barre non ha la Tipo?” “ah! ha la tipo? allora mi son sbagliato l’ho fatta sulla C3” Arena, senza dire una parola, sviene in avanti e lascia la sua “sindone” sul bancone del bar. Il custode dice “va bene cambiamo e da venerdì vi prenotiamo dalle otto e mezza alle nove e mezza”. Attila, che è convinto di aver fatto una cosa bella a far cambiare l’orario, lo dice a tutti e Baresi “bella stronzata ma guarda un po’ se ci devono cambiare l’orario a noi” “scusa eh ma veniamo tutti i venerdì gli portiamo soldi si potranno adattare un po’ alle nostre esigenze” e il Vecchio ”no dovevamo arrivare alle otto” “senti un po’ Tarzan prendi un po’ questo cacciavite a stella e vai un po’ nel parcheggio” lo Zar che sa che c’è anche la sua macchina dice “no! lascia che ci vado io”.Torna dopo poco “ho fatto una bella riga sulla macchina color nocciola del Vecchio” e Tarzan “primo non è color nocciola ma bensì oro, secondo è la mia macchina” ci pensa un po’ e poi ripete “ah è la mia macchina” e senza aggiungere altro sviene e si sfonda il cranio sul pavimento. A questo punto Attila si ricorda che era entrato nel bar per dirgli della bottiglia e ci rivà entra come Al Pacino nella scena d’apertura di “Scarface” e dice “scusate non è che avete trovato una bottiglia di vino?” “ah, si l’ha presa mio marito” e tira fuori una bottiglia senza etichetta e con il tappo a fungo di plastica e Attila “no guardi era una bottiglia di Nobile di Montepulciano da 15 Euro, quella merda se la può bere lei” “no allora non l’abbiamo trovata” Attila si incazza “e certo che non l’avete trovata in questo posto: è abitudine rubare la roba, probabilmente quando ce ne andiamo ve la berrete alla nostra salute, mi fate schifo veniamo tutti i venerdì e per ricompensa ci fregate il vino ma fottetevi; del resto cosa dovevo aspettarmi! non per niente ci portiamo in campo i telefonini e i portafogli che se no ci fate sparire anche quelli, andate andate“ in quel momento arriva Santoro “ah, Attila la bottiglia l’ho messa dentro allo spogliatoio: sai lasciarla lì fuori non mi sembrava una cosa bella“ Attila fissa Santoro, poi si gira verso Baresi e gli dice “Barre lo paghi tu il campo?” e esce fischiettando. Ora Baresi può sfogare la sua rabbia repressa “ma il fatto è che adesso Zico dirà che ho vinto perché non c’era lui” “eh ma non sei mai contento”. Contento è Arena che porta a casa la bottiglia! |
PROVERBIO DELLA SETTIMANA: Chi di ranzata ferisce di ranzata perisce !! DICE IL SAGGIO: Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi. (Sant’Agostino) |
IL CONCORSO DELLA SETTIMANA INDOVINA A CHE STATO APPARTIENE LA BANDIERA E LA CAPITALE DELLO STATO STESSO. SCRIVI LA TUA RISPOSTA AL NOSTRO INDIRIZZO MAIL E POTRAI VINCERE UN CAPPELLINO DI “ QUELLI DEL VENERDI “ !!!! PARTECIPA ! SETTIMANA SCORSA : BANDIERA BELGIO, CAPITALE:BRUXELLES |
LA FOTO DELLA SETTIMANA
L’INVERNO CI SALUTA !!!
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L’ANGOLO DEL BUON UMORE La maestra incontra la piccola Heidi, che da qualche giorno manca da scuola, mentre sta portando una mucca su per il monte e la sgrida “ehi piccola non dovresti venire a scuola?” “non posso signora maestra, devo portare la mucca alla monta” e la maestra “ma a queste cose non ci pensa tuo padre?” e Heidi “No, ci vuole proprio il toro” |