QUELLI DEL VENERDI

VENERDI                                    11/03/2005

BARRE, TE L'ABBIAMO DATA UNA BELLA RANZATA!!!

LE PAGELLE

INGIANCHIN

Fabio Tedesco: 6

Para i tiri forti e anche difficili,poi si fa infilare da tiri lenti anche se precisi nel complesso sufficiente.

Tarzan Bernardi: 6

Sta in difesa come al solito qualche volta in difficoltà in velocità, ma molte volte lasciato solo.

Giorgio Baresi : 6,5

Gioca di punta perché non c’è nessuno: fa un gol e tre assist, certo non torna ma ha anche 45 anni: cercate di capirlo.

Francesco Poli: 7,5

La vera anima della sua squadra parte dalla difesa e va in attacco per tornare subito in difesa, quattro gol grande gara.

Franco Santoro: 5

Prova a giocare ma già sul 3-1 sembra scazzarsi così gioca nervoso e non riesce a fare quello che sa. Fa 2 gol . Rassegnato.

INGIANCHIN

Andrea Mucci: 7

Non gli tirano molto ma è ancora più difficile farsi trovare pronto. Lui lo è e fa tre parate più un miracolo.

Giovanni Zanasi: 7,5

Fa la sfida con Poli e, quando ci prende le misure, fa la sua figura. Difende e imposta e fa pure un bel gol.

Mastro Arena: 5

Vede che non c’è partita allora inizia a fare finezze; il bello è che non gliene riesce manco una; partitaccia.

Antonio Lo Zar : 8

Non ci sono più parole per raccontare le sue partite, prima faceva la differenza correndo e basta ora mette anche gol.

Attila Bongioanni: 7

Per i primi 30 minuti gioca per la squadra con assist pregevoli, poi prova a segnare e riesce a farlo tre volte!

FINISCE 10-7 PER I SPEGASSIN

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In settimana piomba in sede Zico “bravo venerdì ti sei fatto la squadretta per poterti vendicare del Miche; il problema è che hai mandato la serata a puttane anche a me e a Baresi” e Attila “senti Zico ma come mai quando te vinci e ti dicono che era squilibrata te dici sempre che sono gli avversari che c’hanno mollato ma che era equilibrata, e quando perdi te dici sempre che gli altri si sono fatti la squadretta per vincere?” “perché io capisco di calcio e le squadre le faccio equilibrate, te che non capisci un cazzo e sei un bambino, vuoi vincere e ti fai la squadretta” ”mi sembri un po’ prevenuto“ “si in effetti lo sono”. In quel momento entra Baresi “io volevo dire che venerdì…” Attila gli si avvicina e gli dice “..mi son fatto la squadretta per vincere“ e Baresi “no, volevo dire a Zico che venerdì ci abbiamo mollato e che vorrei fare la rivincita con le stesse squadre“. Zico lo fissa e il Vecchio “ma che cazzo hai da guardare?” “e me lo chiedi? non eravamo d’accordo di venire a ore diverse e dire a Attila che si era fatto la squadretta per vincere così non sembravamo d’accordo?” “è vero!Ora che ci penso è vero, mi sono dimenticato” “per la puttana ti sei dimenticato, ora hai fottuto tutto il piano” “si, ma intanto era un piano del cazzo io non la pensavo così e quindi, siccome dico quello che penso, vaffanculo al tuo piano” Attila da’ un cinque a Baresi che poi si gira con il braccio alto per scambiarsi il cinque anche con Zico che, naturalmente gli da’ una poderosa testata all’incrocio degli occhi al Vecchio. Arrivano Tarzan e lo Zar. Attila guarda Gaggero e gli dice “grandi notizie venerdì facciamo la rivincita” “grandi notizie: venerdì non ci sono” e Attila “aspetta Zar, vuoi vedere che indovino anche il motivo?” Attila prende il giornalino dell’anno scorso legge quello del primo venerdì di marzo guarda lo Zar e gli dice “scommetto che vai al salone di Ginevra” “e come fai a saperlo?” “perché ci sei anche andato l’anno scorso ed è per questo che ti chiedo: ti sembra il caso di andarci anche quest’anno?” “si mi sembra il caso” “ecco bravo allora vai a Ginevra e restaci, pezzo di merda, che non so se quando torni troverai più il posto, facevamo la rivincita e lui non c’è, vabbè facciamo venire Poli al posto dello Zar e la facciamo lo stesso, giusto Tarzan? Che si fotta lo Zar, giusto?” e Tarzan “venerdì non ci sono” “coooosaaaa e per quale motivo?” “ma non mi senti come parlo? Sono pieno di catarro non posso giocare” “ Tarzan qualche anno fa giocavi anche se stavi male adesso hai un po’ di catarro e non giochi” e Baresi “è l’età” “scusa Barre ma ti ho chiesto qualcosa?” “no, esprimevo solo un mio parere” “il tuo parere esprimilo quando ti è richiesto, va bene? Belin dovevamo fare le riprese mentre diciamo Italia 1 con la macchina digitale che ho imparato a farla funzionare” “vabbé vengo a fare le riprese” “se vieni a fare le riprese puoi anche giocare allora” ”veramente se corro siccome sono preso mi viene subito il fiatone se devo fare delle riprese non devo correre e quindi è tutto più facile” “è più facile anche che ti mandiamo a cagare” “vabbé fate come volete io son disposto a venire” e Attila “va bene vedremo cosa decidiamo ora andiamo all’autostrada che ci sono gli altri che ci aspettano“ “per far cosa?” “ho organizzato un viaggio a Rimini per andare alla fiera della birra, bisogna partire subito perché ho prenotato l’albergo e bisogna arrivarci prima delle tre di oggi pomeriggio per bloccare le camere” “perché dormiamo giù?” “beh certo come facciamo a girare tutta la fiera in un pomeriggio?”. Si arriva all’autostrada e ci sono il Galluccio con la sua bella macchina da tamarro con l’autoradio che suona a palla le canzoni del Leone di Lernia, il Tedesco che è arrivato in motorino Attila che lo guarda e gli dice “Roger, ma che cazzo fai con quello?” “ci vengo a Rimini” “si e magari ti fai tutta la strada in penna” “potrebbe essere un’idea”. Dopo pochi minuti arriva Santoro con tutta la fiancata destra delle macchina squarciata come la valigia di Tarzan alla dogana Americana. “che cazzo è successo Franco?” “niente è esplosa una bomba davanti alla caserma dei carabinieri a Prà e mi ha rifatto la fiancata” “beh è andata bene che non ti è successo niente a te” “si per quello mi è andata bene, non mi son fatto neanche un graffio” Santoro scende dalla macchina e il portiere c’ha conficcato nella schiena un pezzo di finestrino della sua auto, si stira e dice “devo aver preso un colpo d’aria perché sento un fastidio proprio qui nella schiena”. Alla spicciolata arrivano tutti e si parte.Dopo cinque ore di viaggio si arriva a Rimini e si va a portare la roba in albergo. Si arriva sulla piazza dove c’è un hotel a cinque stelle con tappeti rossi e antenne paraboliche sul tetto, vetri scuri alle finestre grande sala da pranzo e al posto delle camere tutte suite presidenziali. Lo Zar dice “vabbé almeno questo è un albergo decente finalmente hai speso un po’ di soldi eh Attila?” “veramente quello non è il nostro albergo ,io ho prenotato lì”. Si girano tutti e vedono un portone di un condominio con un’insegna con scritto “pensione da Gina, suonare interno 2”

.Lo Zar decide di pagare di tasca sua ma se ne va nell’albergo a cinque stelle, gli altri si adattano alla situazione. Baresi fa per entrare, convinto che l’entrata sia come in tutti gli alberghi con la porta a fotocellula per evitare di dover posare le valigie, entra a palla ma la porta è a maniglia e il Vecchio si sfonda il grugno contro la mappa della porta. Si entra dentro e si fa per andare alle camere quando il portiere ferma Tarzan “lei dove va con quella valigia?” “ho un po’ di roba da cambiarmi” “e perché gli altri non hanno bagaglio?” “perché stiamo qua solo una notte ma io quando arrivo a Genova devo andare dritto a lavorare senza passare da casa e allora mi son portato la roba” “venga qui che devo controllare”. Il portiere prende un taglierino e gli apre la borsa e Tarzan “mi scusi non poteva aprirla dalla cerniera?” “no perché potrebbe aver avuto una bomba collegata alla cerniera e appena si apriva, booom, e poi cosa vuole dopo l’11 settembre noi siamo autorizzati a fare questi controlli” “mi scusi ma lei ha lavorato mica all’aeroporto di Miami?” “no, perché?” “niente, niente mi sembrava di averla già sentita questa frase”. Prima di salire il direttore, che è un giapponese di Osaka, raccomanda “state attenti a non rovinare i mobili che sono di Le Fablier”. Si arriva in camera Baresi apre la porta non si accorge del gradino s’inciampa e cade in avanti e dà una capocciata sullo spigolo della credenza di Le Fablier e si incrina l’orbita occipitale. Arriva di corsa Attila che non guarda neanche Baresi a terra, che si tampona una ferita lacero contusa, ma controlla che il mobile non abbia subito danni. Il Vecchio se la prende “ti preoccupi del mobile che io ho l’orbita semisfondata” “senti Barre se avevi semisfondato la credenza dovevo risarcire io quindi è normale che mi preoccupo”. Intanto Tarzan, nell’altra camera, fa per accendere la luce ma non la trova; Zico la cerca anche in tutta la stanza non la trova in compenso trova un anta di un mobile aperto e ci dà una testata portentosa, a quel punto Zico s’incazza e tira giù una serie di bestemmie da competizione che fanno impallidire anche Arena. Va dal direttore e gli dice “senti Giappone, ma dove cazzo è la luce?” e il Giapponese “qui niente luce, qui solo lampade ad olio” “andiamo bene Attila, facevamo prima a dormire alla stazione centrale”. Intanto il Tedesco, che aveva trovato la lampada, aveva fatto per accenderla ma non succedeva niente così ha guardato dentro alla lampada che a quel punto si è accesa e con una vampata ha incendiato i capelli di Roger riducendolo come l’ultimo dei Mohicani. Il Tedesco è uscito dalla camera e Mucci, non riconoscendolo, gli ha dato 50 centesimi e gli ha detto “vai comprati qualcosa da mangiare”. Nel frattempo nell’hotel a cinque stelle siccome non c’erano piu’ stanze libere, lo Zar aveva deciso di comprarsi l’intera struttura e con un’offerta di 5 milioni di euro se l’è portata a casa. Ha cacciato tutti i clienti e si è scelto la camera che più lo aggradava. Quello che più si stava adattando alle stanze senza luce era Baresi che, essendo nato nel medioevo, sapeva già come fare a vivere in quella situazione. Dopo una decina di minuti Attila va a chiamare gli altri ”forza ragazzi che andiamo alla fiera” si arriva nell’atrio e il direttore “scusate ma dove state andando?” “senti Giappone non pensi che saranno un po’ cazzi nostri?” “potrebbero anche esserlo ma vi volevo solo avvisare che alle 10 l’albergo chiude le porte e se non siete qua dormite fuori” e Zico “bel cazzo di albergo, comunque non preoccuparti, giallo di merda,che intanto la fiera della birra chiude alle 7 quindi saremo qua per cena” “ma la fiera della birra c’era la settimana scorsa”. Tutti guardano male Attila “oh, che cazzo volete, mi hanno detto che c’era oggi, vabbé facciamo un giro per Rimini e poi veniamo a dormire” e Baresi “dormire in questa topaia? meglio andarsene a casa”. Così si sputa in faccia al Giapponese si va nell’altro albergo a chiamare lo Zar e dirgli che si va a casa e lui “no io sto qua fino a domenica, se volete potete starci anche voi che vi faccio un prezzo da amico: 250 euro a notte“ “ma vaffanculo Zar noi ce ne andiamo a casa e divertiti a Ginevra”. Si torna a casa e il giorno dopo viene un’epica nevicata, e questa non è una balla, non nevicava così da vent’anni. Città bloccata e i nostri eroi devono rinunciare alla partita anche se hanno sperato di giocare fino all’ultimo ma il campo,ghiacciato, ha fatto saltare la partita si arriva quindi al venerdì successivo.Lo Zar e Tarzan sono disponibili, Poli chiama e dice “c’è mica posto?” “senti Fra quando ti dico di venire mi dici che non ci sei adesso ti proponi, sai cosa ti dico? Che hai rotto un bel po’ il cazzo“ “ma dai manda a casa qualcuno che ne so Tarzan, ad esempio, e fai venire a me” “senti Tarzan è uno dei fissi e poi viene anche a mangiare, anche se lui dice che siamo conoscenti noi lo consideriamo un amico quindi perché non dici al tuo amico Tedesco di starsene a casa e vieni al suo posto?” “no, perché uno dei motivi che vengo è proprio per giocare con il Tedesco” “e allora fottiti”. Passano pochi minuti e telefona il Galluccio “non posso venire ho la febbre a 39 “. Butta giù e si scatena la festa “ma vieni che il Miche non c’è“ Baresi si commuove per la gioia, Attila stappa bottiglie di champagne e le offre ai passanti, insomma si è un po’ tutti contenti di

CLASSIFICA MARCATORI

17 Gol Gaggero

14 Gol Galluccio

10 Gol Perrone

9 Gol Arena

7 Gol Poli, Zico

6 Gol Santoro, Attila

5 Gol Baresi

1 Gol Sebastiano

Autoreti : 2 Gol tot. : 84

 

NOTIZIE DAL MONDO

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Monaco di Baviera– Non era un cadavere ma una bambola gonfiabile. Così un uomo, di Monaco, sospettato di omicidio dopo essere stato visto da un vicino nell’atto di trasportare in casa quello che sembrava essere un cadavere, è stato scagionato. La polizia, che dopo la segnalazione si era precipitata in casa dell’uomo per arrestarlo, si è infatti trovata davanti a un’intera collezione di bambole di silicone. Il sospettato, seccato perché al momento dell’irruzione da parte della polizia stava testando la sua nuova bambola, ha mostrato agli agenti la bambola e il caso è stato chiuso.

Bologna – Giorgio Samoini, etnobiologo Bolognese, ha pubblicato uno sconvolgente libro dal titolo ”Animali che si drogano”. Sembrano in molti nel mondo animale a ingerire piante e funghi allucinogeni, ma la cosa sconvolgente è che questo verrebbe fatto a scopi evolutivi in quanto permetterebbe agli animali di uscire dai rigidi schemi dettati dall’istinto facendone sperimentare di nuovi.

Laakdak– In Belgio, e più precisamente a Laakdak, mentre la squadra locale si stava allenando, passava una mogolfiera proprio sopra il campo.L’allenatore guarda il giovane portiere della squadra e gli dice ”scommetto che non riesci a calciare il pallone alto fino alla mongolfiera”. Tom Janssens ha preso il pallone lo ha calciato con forza in aria e ha centrato perfettamente il cesto della mongolfiera, le signore che viaggiavano su qust’ultima hanno ributtato il pallone in campo e il portiere è diventato un eroe.

Milano– Vigile scopre singolare truffa. Qualcuno aveva dipinto col blu le strisce di un parcheggio e aveva installato un finto parchimetro per rilasciare scontrini. Il vigile ha contato 110 vetture con lo scontrino da 2,5 euro esposto sul cruscotto.

FONTE WWW.MACISTE.IT

questa notizia. Si arriva al campo e Attila, dopo due anni che la possiede e non la sa usare,  porta la fotocamera digitale da una tromba e quattro, così inizia a riprendere tutti e a intervistarli. Arriva da Poli che guarda la macchina e gli dice “bella ma questa è una macchina professionale“ Attila lo guarda e gli dice “si Poli è bella ed è professionale, però non me la toccare“ Poli rivive il dramma che gli era successo con il telefonino di Tarzan e cade in depre.Tarzan che arriva alle otto e ventisette minuti, provato dall’orologio che appare sulla fotocamera “Tarzan siamo in ritardo!!!“ “si perché io lavoro” “cosa hai detto Tarzan?” Tarzan si gira “ho detto che io lavoro” non vede la porta in acciaio temperato di entrata al campo e ci dà una facciata dentro e si apre la faccia dal centro della fronte all’estremità del mento che quando entra in campo sembra il barone Ashura. Attila vuole riprendere la partita con la videocamera così l’appoggia sul muretto di fianco al campo. La partita inizia e Zico “chi colpisce la fotocamera cento punti” e Attila “si di sutura perché gli apro la testa con una chiave inglese del quindici”. Le formazioni le ha fatte Zico e Attila gli ha detto “secondo me loro non hanno gente che sa toccare il pallone e saranno in difficoltà a creare gioco, in più non hanno di punta e saranno in difficoltà“. Quando Baresi si rende conto che dietro ci sta Tarzan e che non hanno di punta parte e va a mettere le radici nell’area avversaria. Il primo gol è di Arena con un tiro da fuori area 1-0. Zico vuole ricordare a Poli che non è buono a giocare a pallone così ogni volta che c’ha la palla lui gli va sotto per portargliela via, in un’azione Poli riesce a saltarlo e Zico con un bel calcio gli mette la caviglia in saccoccia. Baresi pareggia e dice “cazzo stasera ne faccio 5, quando non c’è il Miche segno un mucchio di gol” sarà l’unica sua marcatura di tutta la serata. Lo Zar è in serata di grazia corre riparte e in cinque minuti mette tre gol il primo su un assist di tacco di Attila cose da fenomeni. 4-1. Lancio lungo di Arena per Attila,Baresi spazza e butta la palla altissima e la direzione è quella della fotocamera, la palla sta dieci minuti in aria con Attila che prega in silenzio che non la colpisca, Zico,che è lì vicino non prova neanche a fermare il pallone ma sta a guardare, la palla atterra e sfiora la macchina senza colpirla, Poli la prende guarda Attila e gli dice “basta con ste cazzate, imbecille” e la mette dietro al muro senza spegnerla e Attila “l’imbecille sei te che non spegni la macchina che mi consuma la batteria”. Arena vede che non c’è partita e inizia a cercare numeri dribbla gli avversari per dieci minuti e perde il pallone, poi scende sulla fascia c’ha davanti Poli e cerca di saltarlo con il numero di Ardiles in fuga per la vittoria solo che Arena a momenti si scatafascia per terra e viene irriso da compagni e avversari. Poli spinge anche a voce i compagni e la sua squadra ha due occasioni da gol, una clamorosa con Mucci che, da terra, dopo aver deviato il primo tiro di Santoro fa il miracolo su Baresi, il Vecchio vorrebbe sfigurarlo a vita, poi dall’angolo un gran tiro di Tarzan che riesce a tenere, stranamente, la palla bassa e chiama Mucci a un nuovo intervento “bel tiro Tarzan a momenti fai gol“ “si ma non l’ho fatto“ “ma a momenti lo facevi, bravo“ “si ma non l’ho fatto” “e allora bel tiro di merda Tarzan, vaffanculo cosa vuoi che ti dica?”. Zico scende triangolo con Attila che gli restituisce la palla e Zico mette dentro 5-1. Poi ancora lo Zar pescato da solo mette dentro il 6-1. Attila si gira verso Santoro e gli dice “cambiamo campo?” “perché non facciamo mica primo tempo e secondo tempo” “si lo so ma è finito il primo set”. Santoro si incazza e inizia a correre come un dannato ma Attila, che era l’unico della sua squadra che non aveva ancora segnato, riceve un pallone e lo calcia di sinistro, che non è il suo piede, e la palla ,lentissima, tocca il palo e si insacca , poi replica con il destro 8-1. A questo punto gli Spegassin lasciano giocare gli avversari, che almeno si possono divertire un po’ anche loro, e vanno sull’8-4 con una doppietta di Poli e un gol di Santoro. Ma Attila porta i suoi a 9-4. Poi Santoro e doppio Poli 9-7 “dai che ce la facciamo”:Attila 10-7.

PROVERBIO DELLA SETTIMANA:

Un albero rimane sempre un albero:sia esso alto o basso … un uomo rimane sempre un uomo, servo o padrone che sia

DICE IL SAGGIO:

La vita e i sogni sono pagine dello stesso libro. Leggerle in ordine è vivere; leggerle a caso è sognare.

IL CONCORSO DELLA SETTIMANA

INDOVINA A CHE STATO APPARTIENE LA BANDIERA E LA CAPITALE DELLO STATO STESSO. SCRIVI LA TUA RISPOSTA AL NOSTRO INDIRIZZO MAIL E POTRAI VINCERE UN CAPPELLINO DI “ QUELLI DEL VENERDI “ !!!! PARTECIPA !

SETTIMANA SCORSA :

BANDIERA ISOLE COOK, CAPITALE:AVARUA

LA FOTO DELLA SETTIMANA

ECCO PERCHE' DOMENICA LA FERRARI HA DELUSO

L’ANGOLO DEL BUON UMORE

Un comico sta raccontando barzellette al pubblico in un locale. Finiti gli applausi dice “bene ora ve ne racconto una sui carabinieri” e dal fondo della sala si sente una persona che dice “guardi che io sono dell’arma”e il comico “bene a lei la spiego dopo”.