LA GAZZETTA DEL VENERDÌ

EDIZIONE STRAORDINARIA

Cronistoria di un barbecue

Resoconto di un venerdì anomalo da un anomalo punto di vista

Ero lì. Solo ormai da tempo tanto da ritenermi completamente inutile eppure quella signora che mi aveva acquistato mi sembrava un'intenditrice; poi ho saputo che ero un regalo ad un suo parente per togliersi il pensiero e, soprattutto, dalle scatole il suddetto. Ero lì, accatastato tra le varie masserizie, quando sento il mio padrone che dice al telefono di voler mangiare in terrazza durante una partita di calcio; allora io mi sento pronto ad uscire da queste mura di cartone per potere finalmente svolgere il mio dovere. Mi presento: sono un barbecue e finalmente posso godere anch'io della luce del sole. Ora sono lì bello fiero e luccicante che guardo il mio padrone intento a leggere le istruzioni per una corretta accensione della brace; lo vedo e credo di averlo già visto in qualche precedente reincarnazione perché è veramente vecchio tanto da sembrare eterno. Ora è solo ma tra poco arriveranno i suoi soci alla spicciolata; il primo ad arrivare è uno che si fa chiamare Tarzan, molto serioso e patiscibile, che quando gli domandano "come va?", lui inequivocabilmente risponde "potrebbe andare meglio" e che poi aggiunge "allora Baresi", scopro solo ora il suo nome, "dove posso mettere il mangiare?". Lui tra una bestemmia ed un'altra gli fa cenno con il capo un luogo mentre con le mani cerca di aggiustare il cavo dell'antenna televisiva dato che il segnale è debole. Tarzan vorrebbe dare una mano ad aggiustarlo ma è ancora intontito dal sonno così che Baresi lo convince ad aiutarlo a portare in terrazzo, dove ci sono io, il televisore con megaschermo in lega fintoleggera attraverso una serie di porticine e scalini da fare invidia a Dario Argento e che collimano con una serie di imprecazioni che crescono di intensità e di inventiva man mano che il passaggio si fa più difficile. Ora li vedo. Sono tutti sudati per lo sforzo e pensano già al mangiare ma si fanno forza ed aspettano diligentemente gli altri; anch'io aspetto che mi accendano in modo che sia subito pronto

all'uso ma Baresi sostiene che gli altri ritarderanno un poco quindi lascia perdere. Nel frattempo Tarzan, ormai desto del tutto, aggiusta il cavo e la tv si vede perfettamente. Ecco che arrivano gli altri: entra per primo Arena maledicendo tutto il creato per essersi dimenticato le trombe a gas; in sequenza vedo arrivare anche colui che chiamano il presidente, Attila, che con fare simpatico manda rissosamente a fare in culo a tutti quanti, si capisce subito che è il più fascinoroso di tutti perché già sventola il tricolore italiano a destra e a manca schivando per puro miracolo le orbite di chi gli sta accanto; per ultimo arriva lo Zar che incede con fare aristocratico e che sembra pensare "ma guarda che mi tocca fare per 'sti pezzenti: per non farli sfigurare sono anche costretto a mettermi in abbigliamento casual con shorts e shirt, però di valore…". Attila vedendomi spento dice "allora Barre perché non lo accendi subito che ho una fame della madonna?"; il vecchio con fare saccente legge attentamente le istruzioni sulla confezione di diavolina: "per avere una buona combustione occorre prendere un quadratino del prodotto indi accenderlo e posizionarlo nell'apposito loco ricoperto di materiale affinché possa procedere alla sua naturale combustione"; dopo l'ennesima parola con più di tre sillabe letta mentre accende con il fiammifero, si ustiona il dito e tira giù una serie di bestemmie da far diventare santo anche Maradona. Poi interviene anche Arena con la famosa frase:"non ti preoccupare che ci penso io!!" :risultato sono ancora spento e le imprecazioni si moltiplicano. È quasi passata un'ora la partita è già iniziata e la fame è aumentata dato che tutti stanno sgranocchiando i grissini che stavano sul tavolo. Alla fine, preso dallo sconforto, Barre vola in cucina al piano di sotto, nel vero senso della parola dato che inciampa e si frattura il 75% delle ossa del viso, e decide di cucinare con la cucina a gas. Io ormai mi reputo un fallito e vedo la rassegna di madonne e cristi che mi stanno tirando addosso che fanno a pari con quelle nei confronti dei

calciatori italiani; solo Tarzan se ne sta in disparte a contemplarmi ed a ripetersi "ce la devo fare! Ce la devo fare"  si mette di buzzo buono per accendermi. Intanto le padelle di spiedini ed hamburgers si susseguono ma alla fine, dopo un'ora e 47 minuti, sono finalmente acceso con il sorriso gioioso di Tarzan e gli insulti del presidente sul fatto che ormai erano tutti sazi ed appagati. Poi, forse preso da un rimorso fugace di coscienza dà il permesso di cucinare le salsicce: almeno quelle alla brace ci devono stare. Così io posso finalmente sentirmi completo e poco mi importa se l'Italia da vincente si fa rimontare il gol, sono soddisfatto e sono pronto ad ardere anche per tutta la notte. Anche Tarzan è orgoglioso del suo operato e continua a ripetere: "guardate che bella brace!" ma Attila, Baresi, Arena e lo Zar in coro rispondono: "fottiti e la prossima volta vieni alle tre del pomeriggio per accenderlo!", lui risponde "ma io lavoro di notte e almeno il pomeriggio debbo dormire, anzi ora devo proprio andare" "non ce ne frega niente" dice Baresi e Attila incalza agitandogli il dito davanti "e no caro mio, adesso ti fermi fino a quando qui non è tutto pulito" stizzito da queste affermazioni se ne va talmente incazzato da non vedere nemmeno la trave portante di tutta la struttura del palazzo dandoci una tronata contro e svenendo al suolo rotolando per gli scalini stile 'corazzata Potemckhin' di fantozziana memoria. Lui se ne va, gli altri restano e parlano di calcio mentre io mi crogiolo nelle mie ceneri; ad un certo punto sento che si vogliono organizzare per martedì sera, che c'è un'altra partita ed io incrocio le dita:"però stavolta" dice lo Zar "cuciniamo sul gas" "Ma no" risponde Baresi "ci sarà anche Zico e lui dice che è un esperto in materia" "ah bè allora…" rispondono in coro mogi mogi "siamo rovinati! È meglio che ci vediamo tre ore prima e che ci diamo i turni per la prova accensione brace". Non mi interessano più i loro discorsi, ora so che ho un'altra possibilità e non vedo l'ora di riscattarmi al più presto, almeno lo spero.