FINISCE 8-6 PER IL MAIORCA

Dopo le abbuffate di Natale e Capodanno si rinizia a parlare delle partite del venerdì. La ripresa è prevista per il nove gennaio ma si presenta in sede, già il due, Arena. Lo stato fisico con il quale si presenta in sede è a dir poco penoso. Ingrassato di una decina di chili distrutto dal lavoro, che negli ultimi tre mesi è stato massacrante, con orari impossibili che vedevano l'Arena lavorare anche la sera, fatica a camminare, infatti per arrivare al banco ci impiega una decina di minuti quando arriva, per lo sforzo, perde i sensi e si sfonda il setto sulla prima coppa del ponente che fa bella mostra di se in sede. Quando si riprende invece di dire perché è venuto in sede ha bisogno ancora di riprendersi così si siede sulla sedia sempre senza dire una parola, in quel momento entra in sede Mucci Andrea che grida, esaltato "ma vieni che si rinizia a giocare" poi arriva al banco e vede Arena seduto sulla sedia, si ammutolisce si avvicina a Mastro e comincia a fissarlo da tutte le angolazioni poi, dopo una decina di minuti si gira verso Attila e gli dice "scusa levami una curiosità: è Arena o hanno vomitato sulla sedia?". Il Mastro reagisce, manda a fanculo il Mucci e poi dice "io son venuto qua perché mi hanno detto che c'è una felpa e un cappellino con la scritta "Quelli del venerdì" che siccome non mi avete consegnato il 19 dicembre perché non c'ero a giocare allora me la date adesso" nel frattempo è arrivato anche Santoro "anche a me dovete darmi la strenna di Natale" e Attila "vedete voi due stronzi non siete venuti a giocare il 19 addirittura te, Franco, mi hai avvisato solo il giorno prima quindi fottetevi per voi non c'è un cazzo" poi Attila riflette e pensa che in effetti Arena ma soprattutto Santoro, anche se non sono venuti a giocare fanno parte del gruppo ormai da tanti anni e allora la felpa e il cappellino, che sono praticamente la divisa ufficiale della squadra, deve dargliele allora fa una cosa dice ai due "va bene, stronzi, ho riflettuto, anche se non vorrei darvela mi trovo obbligato a farlo perché fate parte del gruppo" va a prendere le felpe e i cappellini gli da' il sacchetto a Arena e gli dice "prendi anche se non te la meriti" e truun testata secca e precisa all'incrocio tra naso e occhi, poi va da Santoro gli da' il sacchetto e truuun testata con Santoro che si sposta per guardare dentro al sacchetto, e Attila che si sfascia il setto sul basamento in marmo della coppa disciplina che fa bella mostra di se in sede. Santoro poi guarda Attila e gli dice "cazzo ma il pandolce e la bottiglietta di spumante?" e Attila, tamponandosi con la mano, "senti Franco è già tanto che ti ho dato la felpa e il cappello ora porta via i coglioni prima che ti metto le mani addosso" "va bene, vado" e Attila "vai vai, ci vediamo il nove" "come il nove te l'avevo detto che io non c'ero per tutto gennaio e per tutto febbraio" "e perché?" "perché, fondamentalmente, sono cazzi miei" "bravo se stai due mesi fuori non sei uno del gruppo ridammi tutto" "guarda quello che posso ridarti è questo" e truuun testata in piena faccia a Attila "ci vediamo tra due mesi" e va via. Mucci si avvicina a Attila e gli dice "com'è sta storia che ci rivediamo il nove? oggi è venerdì 2 gennaio le feste son finite, resta la befana ma chi è andato via è già rientrato, quindi giochiamo stasera" "sarebbe bello Andre e in più ci saremo anche stati tutti ma purtroppo quel gran testa di terrone del custode se ne è andato a Napoli e il campo è chiuso" "ma cazzo io avevo voglia di giocare" esce incazzato dalla sede senza neanche salutare. In quel momento arriva Baresi con una benda sulla testa e Attila "cazzo ti è successo Baresi?" "niente ho avuto una discussione con uno quando stavo tornando a casa dal cenone di capodanno, eravamo a un semaforo questo qui mi ha affiancato e a momenti mi tocca la macchina e io gli ho detto "scusi potrebbe stare attento che a momenti mi riga la macchina" questo, senza dire una parola è sceso dalla macchina e con un cacciavite a stella mi ha scritto "Buon 2004" sulla testa mi hanno dato un centinaia di punti ma per venerdì son pronto" e Arena "per venerdì sono pronto anch'io" e Baresi "cazzo Mastro che spavento non ti avevo mica visto sulla sedia mi sembrava che ci avessero vomitato" "anche te con sta storia, va bene che non sono al